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10:46
Mps-Mediobanca: "Per Consob non c'è stata azione di concerto"
(Adnkronos) - "Colpo di scena sul caso Mps Mediobanca: 'Non sussiste il patto occulto' fra i soci Delfin e Caltagirone e 'non sussiste il concerto' con Siena. Un documento della divisione vigilanza emittenti della Consob, datato 15 settembre 2025, scardina le fondamenta dell’impianto accusatorio sul presunto patto occulto fra Francesco Milleri, presidente di Delfin, Francesco Gaetano Caltagirone, fondatore del gruppo Caltagirone, e il ceo di Mps, Luigi Lovaglio, per prendere il controllo di Mediobanca e Generali aggirando l’obbligo d’Opa su Piazzetta Cuccia". E' quanto scrive il 'Sole 24 Ore' sottolineando che il documento Consob, inviato alla Procura di Milano come trasmissione degli esiti dell’attività di vigilanza svolta, "diverge dunque totalmente dalle ipotesi degli inquirenti: nega l’esistenza di un concerto - e di conseguenza mina il presupposto dell’inchiesta che in questi giorni ha travolto Mps e Mediobanca - rendendo siderali le speculazioni di Borsa su un’Opa obbligatoria a cascata sulle Assicurazioni Generali".
Dopo sei mesi di indagini e audizioni, l’Autorità di vigilanza, scrive ancora il quotidiano economico, "è invece arrivata alla conclusione sul 'patto occulto allargato' che 'nessuna delle condotte riferite da Mediobanca -peraltro non supportate da evidenze probatorie di alcun genere - è parsa essere caratterizzata da profili di potenziale criticità o allarme' e, in definitiva, che, 'sulla base delle attività di verifica svolte, non siano sussistenti quegli indizi gravi, precisi e concordanti idonei e necessari per accertare la sussistenza di un’azione di concerto tra i soci Delfin, Caltagirone e il Mef attuata anche tramite Mps, nonché la conseguente sussistenza di un obbligo di Opa su Mps' e su Mediobanca. Insomma, tutto quello che negli ultimi 10 giorni ha fatto tracollare del 14% i titoli Mps per un presunto 'aggiotaggio' e 'ostacolo all’autorità di vigilanza', conseguente a un presunto patto occulto fra i grandi soci, secondo gli esiti della vigilanza Consob non sussiste. 'Più in particolare, non sono stati rilevati accordi verbali o scritti, espressi o taciti, ancorché invalidi o inefficaci, tra i soggetti sopra richiamati, che rappresentano il presupposto della relazione consensuale in cui si sostanza l’azione di concerto; né la sussistenza di tali accordi pare potersi inferire in via indiziaria, attraverso la valorizzazione di elementi fattuali, quali la constatazione di una condotta allineata da parte' di Milleri, Caltagirone e Mps".
Ma non solo. La Consob certifica inoltre che l'opzione Mediobanca era stata teorizzata da Mps già nel 2022. La Consob, scrive 'Il Sole 24 Ore', sottolinea che la 'documentazione acquisita' mostra come "un’operazione di integrazione Mps con Mediobanca fosse menzionata tra le varie ipotesi di sviluppo di Mps prese in considerazione dall’amministratore delegato Lovaglio già a fine 2022, dovendosi quindi escludere a monte la riconducibilità di tale opzione operativa esclusivamente ad un accordo pre-esistente tra le parti volto a fare acquisire un’influenza dominante di Delfin e Caltagirone su Mediobanca-Generali per il tramite di Mps come sostenuto dagli esposti di Mediobanca". Il successo dell’Ops, con adesioni all’86%, rileva il quotidiano, "mostra peraltro come l’operazione sia stata supportata dal mercato più che dai grandi soci". Tanto che , osserva 'Il Sole 24 Ore', che la relazione Consob sottolinea "che l’acquisizione di Mediobanca 'sarebbe stata effettivamente sviluppabile e perseguibile anche in assenza del riassetto azionario di Mps (l’ingresso nel capitale di Delfin, Caltagirone e BancoBpm, ndr)'".
Di più, sottolinea il Garante, il Tesoro a novembre 2024, prima dell’irruzione nel risiko bancario del banchiere Andrea Orcel e della sua UniCredit, aveva in mente tutt’altro progetto per la sua partecipata: il terzo polo, scrive 'Il Sole 24 Ore', "doveva dare alla luce Mps BancoBpm, non Mps Mediobanca: 'Verosimili e coerenti con il contesto di mercato – scrive infatti la Consob - paiono le ricostruzioni offerte dall’amministratore delegato Lovaglio circa l’iniziale accantonamento di tale opzione (l’acquisizione di Mediobanca, ndr) in favore dell’altra operazione prospettata, ossia della possibile integrazione con Banco Bpm, ritenuta preferibile dal socio Mef, all’epoca socio di controllo di Mps, e considerata come opzione prioritaria anche nel momento del lancio dell’Abb (il collocamento accelerato); nonché circa la successiva riconsiderazione della stessa quando, a seguito del lancio da parte di UniCredit dell’Ops su Bpm a fine novembre 2024 sono di fatto venute meno le condizioni di realizzazione di un’operazione con Banco Bpm rendendo praticamente obbligata, in quel contesto, la scelta di perseguire l’unica opzione alternativa possibile, ossia l’integrazione con Mediobanca'".
Insomma, solo a fine 2024 e nella partenza di una corsa senza precedenti dell’M&A bancario in Italia, osserva il quotidiano, "ha preso forma a Siena l’operazione industriale su Mediobanca; l’integrazione, pensata già nel 2022 dal top manager Lovaglio, nel momento in cui il Tesoro ha collocato il 13 novembre il 15% di Mps, non era più l’opzione principale".
"Compatibile con tale ricostruzione - spiega l’Ufficio Opa e assetti proprietari nel documento - parte anche la tempistica seguita da Mps, in parte condizionata dalla mossa di UniCredit, che ha accelerato l’esigenza, in un contesto di probabili annunci di altre offerte competitive, di assumere l’iniziativa per primi, lanciando l’Ops su azioni Mediobanca". In altre parole, osserva il quotidiano, "Mps si è dovuta muovere rapidamente rispolverando le altre opzioni e chiamando Jp Morgan a dicembre 2024 perché, chiusa da Orcel la strada verso l’integrazione con Banco Bpm, Siena ha avvertito il rischio di arrivare tardi anche in Piazzetta Cuccia".

Categoria: economia
10:43
Lite in casa, colpisce l'amico al volto e lo uccide: arrestato
(Adnkronos) - Durante una lite in casa ha colpito l'amico al volto e lo ha ucciso, per questo è stato arrestato. È accaduto nella serata di ieri, a Salerno, dove stamattina i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia salernitana, insieme alla Stazione di Salerno Mercatello, hanno proceduto all'arresto di Luca Fedele, indagato per omicidio preterintenzionale.
Nella serata di ieri, l'indagato si trovava presso la propria abitazione insieme ad un ragazzo 35enne e, dopo un diverbio tra gli stessi, ne sarebbe nata una colluttazione nella quale la vittima è stata colpita al volto cadendo a terra, morendo sul colpo. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Salerno.

Categoria: cronaca
10:41
Da 'C'era una volta in Italia' di Deaglio ai '107 giorni' di Kamala Harris, le novità in libreria
(Adnkronos) - Dai romanzi ai saggi, la selezione delle novità in libreria della settimana scelta dall'Adnkronos.
Mondadori manda in libreria 'Quanto lontano dovrai correre' di Letizia Venturini. “Non è mai semplice lasciarsi alle spalle il dolore e aprirsi di nuovo a sé stessi, imparare a volersi bene quando il cuore è ferito e l’anima stanca. Ma è necessario. Possiamo sempre scegliere in cosa trasformare il male che ci accade. Io ho scelto di trasformarlo nella mia più grande occasione”. Letizia ha vent’anni quando subisce violenza da un professore della sua università. Una violenza che la priva di tutto: fiducia, spensieratezza, felicità. Da quel momento il dolore diventa parte di lei, e con il tempo compaiono anche attacchi di panico e disturbi alimentari a ricordarle quanto fragile sia diventata. Ma a volte basta una frase per cambiare tutto: “Non è un dono ciò che ti è successo, non è niente di bello. Ma è successo, e ora sta a te decidere come sfruttarlo per uscirne”.
Poche parole, semplici e luminose, che le riaccendono qualcosa dentro: forse può davvero ricominciare e riscrivere la sua storia da zero. Ed è così che Letizia decide di partire, zaino in spalla e senza un piano. Il viaggio la porta lontano, in Asia prima e in Sudamerica poi, tra monasteri buddhisti, ashram immersi nel silenzio, antichi rituali ed esperienze di volontariato. Giorno dopo giorno, quella che inizialmente sembra una fuga dalla sofferenza si trasforma in un percorso di crescita e guarigione, attraverso paesaggi indimenticabili e incontri ricchi di significato. Sarà in Guatemala, in un piccolo villaggio di curandere, che Letizia comprenderà finalmente che non serve continuare a scappare, perché nessun luogo potrà mai offrirle la risposta che cerca: solo imparando ad amare se stessa e mettendo la sua storia al servizio degli altri potrà salvarsi. 'Quanto lontano dovrai correre' è una testimonianza autentica e toccante su come superare il dolore e ritrovare la propria essenza. Un invito a guardare oltre i confini del quotidiano per scoprire nuove possibilità dentro e fuori di noi.
Letizia Venturini nasce a Lugo, in Emilia Romagna, nel 2000. Dopo la laurea parte per il mondo con un biglietto di sola andata, attraversando Asia, Africa e Americhe. Oggi è viaggiatrice, storyteller, content creator e organizza viaggi local e autentici lontano dal turismo di massa. Per Letizia, il viaggio è soprattutto interiore: attraverso i suoi canali social, workshop, ritiri e il podcast Souvenir. Le lezioni in viaggio che ti cambiano la vita, sensibilizza le persone sull’importanza dell’ascolto di sé e le accompagna nella ri- scoperta di una vita più autentica.
'C'era una volta in Italia. Gli anni Ottanta' è l'ultimo libro del giornalista Enrico Deaglio sugli scaffali con Feltrinelli. Gli anni ottanta cominciano con un boato. Alla stazione di Bologna, il 2 agosto, ottantacinque persone muoiono sotto le macerie. È l’inizio di un decennio che si apre con una strage e si chiude con un muro che crolla e segna la fine del Novecento. In mezzo ci sono le guerre di mafia, camorra e ’ndrangheta, P2 e fascisti. Al Sud si uccide con ferocia, mentre il paese, spensierato, non bada agli spari e cambia pelle: smette di credere nella politica e comincia a credere nella televisione, il “popolo” diventa “audience” e il successo individuale dà forma a un nuovo codice morale. Il Nord prospera e il Sud disperato sta per diventare un narcostato.
Ci sono gli assassinii di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, di Walter Tobagi, di Carlo Alberto Dalla Chiesa, ma anche la morte di un bambino di nome Alfredo; ci sono l’ascesa di Cutolo e di Riina e la voce ferma di Giovanni Falcone, un uomo solo, il grande eroe riluttante. Ci sono i funerali di Berlinguer e un’Italia commossa e commovente nel dargli l’addio, e poi Bettino Craxi e la Milano da bere, i fagioli di Raffaella Carrà e i giovani milanesi ghiotti di hamburger, mentre un enigmatico Cossiga diventa presidente della Repubblica e ci lasciano Italo Calvino, Primo Levi e Leonardo Sciascia. Ci sono il calcio più bello di sempre, con i Mondiali spagnoli dell’82, Maradona e lo scudetto del Napoli, la nevicata del secolo, le notti di Renzo Arbore, il 'Ti spiezzo in due' del pugile russo Ivan Drago, l’alba del Pc, i nuovi cavalieri del capitalismo – Benetton, Gardini, De Benedetti e Berlusconi: l’Italia che si riscopre moderna e cinica, affamata di successo e di status.
Un’euforia diffusa convive con un gigantesco e inedito esperimento criminale che marchia a fuoco il decennio. In Sicilia lo Stato sembra assente, i magistrati vengono ammazzati, la mafia entra in Borsa e il Sud si fa laboratorio di un capitalismo delinquenziale che invaderà il paese. E ci sono tanti morti. Più di diecimila. È la “guerra civile che non si volle vedere”. Enrico Deaglio e Ivan Carozzi raccontano questi dieci anni come un grande romanzo civile, costruito attraverso cronache, voci, immagini, fatti, sogni, mode e paure. Una narrazione corale in cui la Storia entra nelle case con il telegiornale e la pubblicità, con le stragi e con la musica. 'Gli anni Ottanta' è il ritratto lucido e appassionato di un paese che sopravvive ai propri fantasmi: un decennio di trasformazioni radicali, dove tutto sembra nuovo ma nulla è davvero cambiato. È la storia di come abbiamo cominciato a diventare quello che siamo.
Arriva in libreria con Marsilio il saggio 'Profumo: Sociologia dell’Olfatto' di Samuele Briatore, ricercatore alla Sapienza Università di Roma e presidente dell'Accademia Italiana Galateo. Il testo colma un vuoto culturale indagando il profumo come vero e proprio dispositivo sociale e linguaggio silenzioso, cruciale per l'identità e il business del lusso Made in Italy.L'opera, con l'introduzione di David Le Breton (massimo esperto mondiale di sociologia del corpo), analizza perché la società occidentale abbia represso l'olfatto, trasformando l'uso del profumo in un atto di "lavoro somatico": un codice con cui l'individuo negozia la sua accettabilità, sfuggendo alla potenziale stigmatizzazione sociale legata all'odore corporeo.
Il saggio guida il lettore in un viaggio che unisce riti religiosi e corti rinascimentali, fino al marketing del lusso e al boom della profumeria di nicchia. Il settore è anche un potente motore economico: il mercato globale delle fragranze, valutato oltre 76 miliardi di dollari, è previsto superare i 110 miliardi entro il 2030. In questo scenario, Millennials e Gen Z chiedono sempre più fragranze che parlino di autenticità e artigianato. Il volume sarà presentato a febbraio 2026 alla conferenza mondiale di studi sull'olfatto presso la Brown University (Usa).
'107 giorni', in libreria con La Nave di Teseo è il racconto senza filtri di Kamala Harris su uno dei momenti più intensi della storia politica americana. Quando il presidente in carica Joe Biden annuncia il suo ritiro dalla corsa per la rielezione, alla vicepresidente Harris restano appena 107 giorni per affrontare una delle campagne elettorali più frenetiche e sotto pressione di sempre. Con onestà e senso critico, Harris ci conduce dietro le quinte della sua candidatura alla presidenza: le strategie, i confronti serrati, le pressioni implacabili, le ostilità dentro e fuori dal partito democratico, ma anche le speranze e le battaglie personali che hanno segnato questo percorso.
Un memoir intenso che si legge come un thriller politico, '107 giorni' è una testimonianza diretta sulle sfide della leadership all’interno della democrazia americana. Un libro per chi vuole capire davvero cosa accade nei momenti in cui la storia bussa alla porta – e non c’è tempo da perdere.
Con Solferino arriva in libreria 'Norimberga. Il nazista e lo psichiatra' di Jack El-Hai. Nel 1945, dopo la cattura alla fine della Seconda guerra mondiale, Hermann Göring arrivò in un centro di detenzione gestito dagli americani nel Lussemburgo devastato dalla guerra, accompagnato da sedici valigie e una cappelliera rossa. Insieme a Göring nel centro di detenzione c’era l’élite del regime nazista, cinquantadue alti ufficiali, tra cui Wilhelm Keitel e il suo vice Alfred Jodl, Robert Ley, Hans Frank, Julius Streicher. Per garantire che i prigionieri fossero idonei al processo che si sarebbe tenuto a Norimberga, l’esercito americano inviò un ambizioso psichiatra militare, il capitano Douglas M. Kelley, a supervisionare il loro benessere mentale durante la detenzione. Kelley sapeva che l’incarico era l’opportunità professionale di una vita: scoprire il tratto distintivo che accumunava questi criminali e che li distingueva psicologicamente dal resto dell’umanità. Così iniziò una straordinaria relazione tra Kelley e i suoi pazienti. Hermann Göring, il maresciallo del Reich, era "la personalità più interessante del carcere", annotò Kelley sul proprio quaderno, il solo detenuto che avrebbe potuto guidarlo verso quell’abisso dell’animo umano che era impaziente di esplorare.
Le conclusioni della sua indagine furono sorprendenti: i gerarchi nazisti non erano fantocci che "obbedivano agli ordini", ma persone ambiziose, aggressive, intelligenti e spietate. Il germe nazista che aveva sperato di trovare non esisteva: "Sono certo che anche in America ci siano persone disposte a scavalcare i cadaveri di metà della popolazione americana pur di ottenere il controllo dell’altra metà" concluse. Un corpo a corpo psicologico tra due personaggi ambigui e complessi, paradossalmente affini; un viaggio sconcertante al confine tra bene e male.
Abete è forte e saldo, le sue radici affondano nella terra e i suoi rami più alti dominano la foresta, fronteggiando la maestà delle montagne. Abete vive un tempo fatto di pazienza, dove le giornate sono istanti e gli anni minuti. Un tempo raccontato da Francesco Vidotto in 'L'abete e la betulla', in libreria con Bompiani.
Nei suoi aghi sempreverdi e nei cerchi di legno del suo grande cuore conserva la memoria del bosco. Un giorno, però, accade una cosa capace di sorprenderlo: il vento porta ai suoi piedi un fragile seme di betulla, quel seme sopravvive sotto la neve e, al disgelo, protende un germoglio proprio verso le sue radici... Tra il grande abete sempreverde e la betulla dalle foglie decidue nasce così un legame indissolubile. Sono vicini, ma possono solo sfiorarsi; lui ricorda tutto, lei invece ogni inverno si addormenta e dimentica le gioie dell’estate: è un amore difficile, il loro, e come tutti gli amori difficili è anche dolcissimo e inimitabile. Francesco Vidotto scrive un racconto delicato e potente che sembra una fiaba ma attinge a recenti studi sull’intelligenza delle piante: gli scienziati stanno davvero studiando il 'Wood Wide Web', una rete sotterranea che mette in comunicazione tra loro le piante del bosco. Queste pagine sommesse eppure piene di poesia ci parlano di noi, del senso della vita, e ci esortano alla semplicità e alla meraviglia, a lasciar rifiorire la gioia di fare foresta insieme.
Musica, spettacolo, costume e cultura: il Festival di Sanremo è in assoluto la manifestazione più significativa del nostro panorama radiotelevisivo. Una tradizione che attraversa due secoli di storia italiana, ne rispecchia la società, le tendenze, i cambiamenti.
Marino Bartoletti con 'Almanacco del Festival di Sanremo', pubblicato da Gallucci, (prefazione di Carlo Conti), racconta tutte le edizioni, dalla prima, nel 1951, fino a quella del 2024. Una preziosa raccolta che ci restituisce un patrimonio inestimabile di artisti e canzoni. Un resoconto rigoroso dei fatti, ma anche di aneddoti, atmosfere, pulsioni, curiosità e colpi di scena.
E' in libreria con l'editore Laterza 'Dal salotto al Palazzo. Storia del potere televisivo in Italia 1974-1994' di Mirco Dondi docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna, dove dirige il Master di Comunicazione storica e la rivista 'Bibliomanie'. All’alba degli anni Ottanta qualcosa di profondo cambiò l’Italia. Dalla galassia delle televisioni private emersero quattro network che avrebbero ridisegnato il panorama sociale, politico e culturale del Paese: quelli legati a Rizzoli, Rusconi, Mondadori e Berlusconi. Non fu un’espansione casuale. Dietro la spinta alla creazione di queste reti nazionali c’erano esigenze precise: l’interesse dei pubblicitari a raggiungere un mercato più vasto, la necessità degli editori di ammortizzare i costi dei programmi acquistati all’estero e, soprattutto, l’ambizione di esercitare una nuova forma di potere. L’avvento di nuovi generi televisivi e una fruizione sempre più intensa del mezzo diedero il via a una trasformazione profonda nel costume italiano. Si trattò - spiega Dondi - di una seconda americanizzazione, più sottile e interiorizzata rispetto a quella del dopoguerra. E mentre i partiti politici permettevano al sistema televisivo privato di crescere senza una legge che lo regolamentasse, accadde l’inevitabile: il peso del potere economico sopravanzò definitivamente le capacità decisionali della politica, con effetti di lungo periodo che avrebbero plasmato l’Italia che conosciamo oggi.
Mirco Dondi, sulla base di una documentazione inedita e di interviste ai protagonisti di questa rivoluzione, con un racconto originale e nuovo, getta finalmente luce sulla storia italiana più recente.
Ralph e Anna Eldred vivono con i quattro figli nel Norfolk in una fattoria di mattoni rossi. Come responsabile di un istituto di beneficenza, ogni estate Ralph ospita alla Casa Rossa uno dei tanti 'casi pietosi' in cui si imbatte per lavoro, perlopiù adolescenti sbandati bisognosi di un posto dove stare e di qualcuno che li rimetta in riga. Inizia così 'Cambio di clima' di Hilary Mantel, in libreria con Fazi.
Gli ospiti vengono talvolta mal tollerati dagli altri membri della famiglia: Anna è sempre meno incline ad accogliere giovani problematici in casa propria, Kit, la figlia maggiore, si interroga sul suo futuro, Robin è lontano per gli impegni sportivi e Julian, il più taciturno, è molto preoccupato per la piccola di casa, Rebecca, e per i pericoli a cui potrebbe andare incontro. Ma sotto la patina d’abitudine che ricopre la vita degli Eldred si celano segreti inconfessabili e rancori mai sopiti, che minacciano di mandare in pezzi l’armonia familiare. Venticinque anni prima, appena sposati, Ralph e Anna, mandati come missionari laici in Sudafrica, hanno conosciuto le difficoltà di un paese in regime di apartheid, dove fame e ingiustizia erano pane quotidiano. È durante quel viaggio che si è consumata la tragedia di cui non hanno più parlato e che ora, a decenni di distanza, riaffiora in superficie con prepotenza, rivelando tutte le crepe nel loro matrimonio. Fin dove può spingersi il perdono? Quanto può sopportare un cuore prima di spezzarsi irreparabilmente? Hilary Mantel, la regina della letteratura inglese, torna in libreria con un romanzo finora inedito in Italia: una saga familiare epica ma sottile, scritta con l’abilità di una vera maestra, capace di tenere il lettore incollato alle pagine grazie a un uso magistrale della suspense, di affrontare temi universali con leggerezza e di affrescare la complessità di due mondi molto lontani tra loro.

Categoria: cultura
10:10
Aviaria, negli Usa primo caso umano al mondo di virus H5N5: morto il paziente infettato
(Adnkronos) - E' stato identificato negli Usa il primo caso umano al mondo di virus dell'influenza aviaria A(H5N5). Lo annuncia l'Oms, descrivendo i passaggi che hanno portato alla conferma dell'infezione in "un adulto con patologie pregresse residente nello Stato di Washington", morto in ospedale. L'indagine di sanità pubblica ha rilevato che "il paziente deteneva pollame da cortile e uccelli domestici. Sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche che prevedono il monitoraggio attivo di chiunque sia stato a stretto contatto" con il contagiato.
"Il 15 novembre scorso l'Organizzazione mondiale della sanità è stata informata del 71esimo caso umano confermato di influenza A(H5) dall'inizio del 2024 negli Stati Uniti d'America, primo caso umano segnalato negli Usa da febbraio 2025", comunica l'agenzia ginevrina. "Il 20 novembre il sequenziamento di laboratorio dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) statunitensi ha confermato il virus come influenza A(H5N5)". Si tratta del "primo caso umano segnalato a livello globale causato da un virus influenzale A(H5N5)", precisa l'Oms. "Il paziente - spiega - ha sviluppato sintomi, tra cui febbre, durante la settimana terminata il 25 ottobre. Nella settimana terminata l'8 novembre è stato ricoverato in ospedale per una grave malattia ed è successivamente deceduto il 21 novembre".
"I campioni respiratori raccolti presso la struttura sanitaria - dettaglia l'agenzia - sono risultati positivi al virus dell'influenza A mediante Rt-Pcr e presuntivamente positivi all'influenza A(H5) all'università di Washington. I campioni sono stati inviati al Washington State Public Health Laboratory, dove l'influenza A(H5) è stata confermata utilizzando il test per l'influenza A(H5) dei Cdc. Il campione è stato ricevuto dai Cdc il 19 novembre. Il sequenziamento condotto all'università di Washington e ai Cdc ha indicato che si trattava di un virus dell'influenza A(H5N5)".
"L'indagine delle autorità sanitarie Usa è in corso", prosegue l'Oms, puntualizzando che al momento "il tracciamento dei contatti non ha identificato ulteriori casi" e che "attualmente non vi sono prove di trasmissione da uomo a uomo".
"A causa della natura in continua evoluzione dei virus influenzali", l'agenzia delle Nazioni Unite per la salute continua a sottolineare "l'importanza della sorveglianza globale per rilevare e monitorare i cambiamenti virologici (inclusa la genomica), epidemiologici e clinici associati ai virus influenzali emergenti o circolanti che possono avere effetti sulla salute umana, e della tempestiva condivisione del virus per la valutazione del rischio".
Sulla base delle informazioni disponibili, l'Oms attualmente valuta il rischio complessivo per la salute pubblica rappresentato dai virus A(H5) come "basso", mentre lo classifica "da basso a moderato" per le persone con possibile esposizione professionale ad animali potenzialmente infetti.

Categoria: salute
09:52
Violenza sessuale, chiesta condanna a 10 anni per l'ex campione olimpico Pizzolato
(Adnkronos) - La condanna a dieci anni di carcere è stata chiesta dalla Procura di Trapani per il campione olimpico di sollevamento pesi Antonino Pizzolato, medaglia di bronzo a Parigi 2024. L'accusa è di violenza sessuale aggravata di gruppo. La stessa pena, come scrivono oggi La Sicilia e Giornale di Sicilia, è stata sollecitata per gli altri tre imputati: Davide Lupo, Claudio Tutino e Stefano Mongiovì. Le richieste di condanna sono state condivise dalla parte civile, rappresentata dall'avvocato Nicola Pellegrino.
Al centro del procedimento le accuse di abusi che sarebbero stati commessi nel luglio del 2022 a Trapani su una turista finlandese conosciuta in un ristorante assieme ad altre sue connazionali. Secondo i pm Andrea Tarondo e Giulia Sbocchia, approfittando del fatto che la finlandese aveva bevuto, usciti dal locale e congedate le due amiche, i quattro, in un residence, avrebbero avuto con lei rapporti sessuali contro la volontà della vittima. La violenza si sarebbe interrotta quando la giovane, in lacrime, ha chiesto di tornare al suo albergo. Per la pm Giulia Sbocca "nessun elemento è emerso durante il processo in grado di provare l'esistenza di un consenso". Il processo è stato aggiornato a gennaio e riprenderà con le arringhe delle difese.

Categoria: cronaca
09:47
Iran, donne corrono la maratona senza velo: per gli organizzatori scatta il "procedimento penale"
(Adnkronos) - "Indecenza". È questa l'accusa mossa dalle autorità iraniane agli organizzatori di una maratona a cui, stando a immagini diffuse sui social media, hanno partecipato anche donne che non indossavano il velo. Secondo i media iraniani, sono stati più di 5.000 i partecipanti alla maratona di Kish organizzata ieri mattina, con diverse gare riservate alle donne.
Nella Repubblica Islamica vige l'obbligo per le donne di indossare il velo in pubblico. "È stato indecente il modo in cui si è svolto l'evento", ritengono dalla Procura di Kish, secondo l'agenzia Mizan. Ed è stato avviato un "procedimento penale" nei confronti degli organizzatori, precisa l'agenzia sollecitando misure "incisive, deterrenti e intransigenti". L'agenzia Tasnim critica "l'assenza totale di controllo e il mancato rispetto del codice di abbigliamento da parte di un numero significativo di partecipanti".
Il velo divide la classe politica in Iran, dove non mancano donne che scelgono di non indossarlo, soprattutto nella capitale Teheran. Per il presidente Massoud Pezeshkian non si può costringere nessuno a portare l'hijab. Nei giorni scorsi più della metà dei deputati ha accusato i giudici di non far rispettare la legge. Il capo della magistratura, Gholamhossein Mohseni Ejei, ha chiesto un approccio più rigoroso. Nell'ultimo mese sono stati chiusi diversi locali e ristoranti per il mancato rispetto dell'obbligo del velo, ma ci sono anche stati concerti e altri eventi che hanno accolto donne che non indossavano il velo.

Categoria: internazionale/esteri
09:02
Carlo Vanzini: "Ho un tumore al pancreas, a gennaio l'operazione"
(Adnkronos) - Carlo Vanzini, 54 anni, il telecronista e responsabile del team di Sky Sport per i Grandi Premi, ha un tumore al pancreas e il mese prossimo si sottoporrà a un intervento. A raccontarlo è lo stesso commentatore sportivo, in un'intervista al 'Corriere della Sera', dopo che i suoi figli gli hanno chiesto di rendere pubblico il suo stato di salute. "Qualcuno - spiega al 'Corriere' - comincia a fare domande. Giorni fa sono entrato in tendenza su X, per il mio aspetto: sono gonfio per il cortisone, sono pelato, ho perso la barba... Alcuni conoscenti hanno creduto senza battere ciglio alla mia storia di un cambio di look. Altri hanno scritto sui social ai miei figli: è stato Luca a chiedermi di dirlo".
Luca ha 22 anni ed è il figlio maggiore di Vanzini e di sua moglie Cristina Fantoni, collega di La7. Dopo di lui sono nati Giacomo, che ha 17 anni, e la piccola Anita, 11 anni. Cinque anni fa per la stessa malattia Vanzini ha perso sua sorella Claudia, che scoprì il tumore troppo tardi. Lui invece si ritiene un "malato fortunato", proprio per la diagnosi precoce, a seguito di un controllo lo scorso giugno. "Per prima cosa faccio una ecografia addominale. Lorenzo, l’ecografista, mi dice subito: dobbiamo parlare, c’è una lesione; si può prendere, ma devi correre. Chiamo subito mia moglie Cristina, che nonostante lo choc si attiva per prenotare una Tac e una visita con il chirurgo, a Verona", ha raccontato.
Ai figli lo ha detto a fine luglio, dopo una vacanza insieme, ai colleghi invece "durante il viaggio per il Gp in Olanda. Mi sono tolto il cappellino e gliel’ho detto di botto. Sono stati tutti fantastici". Ha già fatto dieci sedute di chemioterapia, ne manca una e a fine gennaio potrà operarsi. Al Corriere dice di essere ottimista "come lo canta Vecchioni, che pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire".

Categoria: sport
09:01
Inondazioni in Indonesia, più di 880 morti a Sumatra. Migliaia i feriti, centinaia i dispersi
(Adnkronos) - E' di almeno 883 morti il bilancio ufficiale delle gravi inondazioni e frane sull'isola indonesiana di Sumatra. E' quanto rende noto stamani l'agenzia indonesiana per la gestione delle calamità. Ancora 520 i dispersi. I feriti sono circa 4.200.
L'Agenzia nazionale per la gestione delle calamità (Bnpb) ha precisato che i dati si riferiscono alle province di Aceh, dove si registra il maggior numero di vittime (345 morti e 174 dispersi), Sumatra Settentrionale e Sumatra Occidentale, colpite da giorni di piogge intense. Il bilancio è ancora provvisorio e potrebbe aggravarsi mentre prosegue il lavoro dei soccorritori complicato da ponti danneggiati e strade bloccate.

Categoria: internazionale/esteri
08:52
Più sole per il ponte dell'Immacolata, sull'Italia torna il sereno: previsioni meteo
(Adnkronos) - Via le nubi con il Maestrale, sull'Italia torna il sereno. Il ponte dell'Immacolata si preannuncia all'insegna dell'alta pressione, con temperature in deciso rialzo e anomale per il periodo. Più caldo, quindi, a partire dalla prima domenica del mese e tempo via via più caldo, soleggiato e stabile. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, sabato 6 dicembre, e per i giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, conferma un sabato ventoso per correnti di Maestrale, il vento che proviene da Nord-Ovest e che spazzerà via tutte le nubi della precedente perturbazione.
Il vento di Maestrale è associato alla rimonta dell’alta pressione da ovest: nei prossimi giorni stop alle perturbazioni, il tempo sarà stabile, in prevalenza soleggiato e via via più caldo.
Nelle prossime ore gli ultimi ricordi dell’intensa perturbazione transitata sull’Italia saranno vividi solo al Sud: si prevedono degli acquazzoni ancora tra Sicilia, Calabria e Puglia ma in via di esaurimento. Il vento, che sarà forte soprattutto al meridione, spingerà via poi anche queste piogge.
Domenica il vento si attenuerà e assisteremo al passaggio di una perturbazione tra Svizzera e Germania: il cielo diverrà un po’ più velato al Nord e avremo qualche nevicata sulle Alpi di confine, specie in Valle d’Aosta. Per il resto la prima domenica di dicembre sarà bella e ancora più mite.
Dalla Festa dell’Immacolata inizierà una fase “quasi nordafricana”: le temperature, specie in montagna e localmente al Centro-Sud, saliranno fino a 10-12°C oltre le medie del periodo; da martedì 9 dicembre lo zero termico schizzerà oltre i 3500 metri, una quota eccezionale per dicembre, tipica ma alta anche per il mese di luglio. Inutile dire che farà caldo per il periodo in montagna. A Cortina si prevedono fino a 10-15 gradi di giorno da martedì in poi.
La fase di alta pressione con temperature anomale e calde continuerà almeno fino a venerdì 12 dicembre; non è escluso che possa durare fino a metà mese, ma per questa tendenza dobbiamo attendere conferme dai modelli meteorologici a lunga scadenza.
Per adesso, godiamoci il ribaltone portato dai venti di Maestrale e dall’espansione dell’anticiclone verso l’Italia: il Ponte dell’Immacolata è salvo, soleggiato, via via più caldo e decisamente piacevole.
Sabato 6. Al Nord: bel tempo con prevalenza di sole, ventoso in Romagna. Al Centro: sereno o poco nuvoloso, soffia il Maestrale. Al Sud: residui piovaschi su Puglia, Calabria e Sicilia; Vento di Maestrale.
Domenica 7. Al Nord: passaggio di velature, neve sulle Alpi di confine. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: ulteriore miglioramento con prevalenza di sole; isolati piovaschi tra Sicilia e Calabria.
Lunedì 8. Al Nord: prevalenza di sole; nubi basse in Val Padana, specie nelle ore notturne. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: bel tempo con prevalenza di sole.
Tendenza: alta pressione con tempo stabile.

Categoria: cronaca
08:24
Prima alla Scala, domani un 7 dicembre "clamoroso" con Lady Macbeth
(Adnkronos) - Il Teatro alla Scala si prepara a un 7 dicembre ad alta tensione emotiva. Domani con 'Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk', Dmitrij Šostakovič irrompe nella Prima come un faro sulla modernità, tra la passione febbrile del direttore d'orchestra Riccardo Chailly e l’energia da eroina del soprano Sara Jakubiak, che avverte il pubblico: "Allacciatevi le cinture". Il sovrintendente Fortunato Ortombina non ha dubbi: sarà una serata “clamorosa”. L’approdo di Sostakovic sul palcoscenico del Piermarini, nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, non è solo un omaggio ma una presa di posizione chiara: “La Lady Macbeth è tra le opere più clamorose e importanti del ’900, per me una delle più importanti di sempre” ribadisce Ortombina. E aggiunge: “Sono convinto che anche Šostakovičsia sulla buona strada per diventare un profeta nel tempo come Mozart e Verdi”.
Per il sovrintendente, alla sua prima inaugurazione del 7 dicembre dopo l’era Meyer, il titolo scelto ha una forza simbolica innegabile: “È di capitale importanza, di spettacolarità straordinaria e il rapporto con la cultura russa fa parte della storia di questa città”. Non teme polemiche legate alla scelta di un altro titolo russo, dopo il 'Boris Godunov' che nel 2022, con la guerra in Ucraina appena iniziata fece scorrere fiumi di inchiostro. E infatti puntualizza: “Sappiamo tutto della censura. Toscanini ha fatto qui la prima scaligera di Tchaikovsky: i rapporti tra Russia e Scala sono sempre stati importanti e hanno trasceso qualunque momento di crisi politica europea e globale, e questo continuerà per tanto tempo”.
Sul lavoro creativo, Ortombina sottolinea lo sforzo del team guidato dal regista Vasily Barkhatov, dal direttore musicale Riccardo Chailly e dal soprano Sara Jakubiak: “Se vediamo sorridere questa bravissima interprete è perché è veramente una cantante straordinaria, così come straordinari sono anche gli altri elementi del cast. La forza di questo soggetto sta nella primordialità delle forze che Šostakovič è andato a indagare”. Il direttore musicale Riccardo Chailly parla con passione quasi febbrile dell’opera: “Portare in scena la Lady Macbeth credo non debba essere preso come un atto di coraggio ma come un atto dovuto di riconoscimento a un gigante del ’900”. L’opera, ricorda, "ha sofferto per anni e deve recuperare il tempo perduto, di una qualità assoluta e alla quale partitura bisogna dare il valore che merita”.
Chailly stesso confessa la propria soggezione: “Ne ero vittima per la grandezza, l’audacia e la modernità”. E parla del giovane Šostakovič come di un rivoluzionario: quando scrisse l’opera, “un soggetto scabroso che chiedeva coraggio a un compositore di 24 anni”. Sul fronte musicale, il maestro non risparmia elogi a cast, coro e orchestra: “Tutti i cantanti sono uno più bravo dell’altro. Il coro ha trovato una difficoltà forte nella ritmica e nella sillabazione, che richiede una bravura forte. Abbiamo fatto lavoro eccellente con il coro della Scala. Anche l’orchestra… affronta le mostruosità tecniche in maniera formidabile”.
Il soprano Sara Jakubiak, al debutto scaligero, è la figura forse più “spremuta” - letteralmente - dell’intero progetto. “E' vero, mi sento un po’ come un’arancia spremuta” sorride, riprendendo le parole di Chailly. Il maestro, infatti, ha riconosciuto la sua bravura “nonostante sia stata spremuta come un’arancia” da una partitura che mette a dura prova qualsiasi interprete. Jakubiak descrive Katerina come un personaggio estremo: “Mi ricorda una McLaren capace di passare da zero a cento in meno di un minuto”. E lancia un messaggio al pubblico per il 7 dicembre: “L’unica cosa che posso dire è: allacciatevi le cinture”.
Il regista Vasily Barkhatov, firma una 'Lady Macbeth' che vuole scavare a fondo nella psiche umana. “E' in fondo una storia semplice: quella di una donna che si vota con tutte le sue forze alla libertà e alla felicità umana, ma lo fa in maniera violenta e drammatica”. Per Barkhatov, classe 1983 e al debutto scaligero, il primo passo è stato liberare l’opera dai suoi stereotipi sedimentati: “Titoli così frequentati generano spesso dei cliché… Il nostro obiettivo è stato ‘togliere la polvere’ e concentrarci sugli aspetti psicologici di Katerina”. Per questo, l’azione non è più ambientata in un villaggio rurale, ma “in una capitale del secolo scorso”. L’operazione rispecchia la poetica del compositore: “Šostakovič ha cercato la bellezza nei personaggi strani, ambigui, crudeli. Noi abbiamo cercato di fare lo stesso…E abbiamo un cast meraviglioso che ci permette di farlo”.
La presenza alla Scala per il 7 dicembre è per Barkhatov “un grande onore”. “Ho seguito molte Prime in streaming e ritrovarmi finalmente in sala è un’emozione speciale”. E sul lavoro con Chailly: “Questa partitura richiede un dialogo molto stretto… Abbiamo attraversato un processo di collaborazione durato due anni”. Lo scenografo Zinovy Margolin racconta una scenografia concepita come contrasto permanente: “Abbiamo iniziato a lavorare un anno fa discutendo l’idea di scegliere un ambiente completamente diverso dalle consuete ambientazioni della provincia russa”. La scelta è ricaduta sulla città in cui Šostakovič ha vissuto. “La capitale permette un forte contrasto visivo e simbolico: da un lato l’ambiente sfarzoso del ristorante, dall’altro la povertà dei luoghi in cui lavorano i personaggi”.
La 'Lady Macbeth del distretto di Mcensk' - libretto dello stesso Šostakovič dal romanzo di Leskov - doveva essere la prima parte di un trittico dedicato alla condizione femminile nella storia russa. La vicenda di Katerina Izmajlova, ambientata negli anni 1860, è un vortice di violenza, desiderio e ribellione: avvelenamenti, omicidi, passioni proibite, soprusi familiari. La doppia prima del 1934 a Leningrado e Mosca fu un successo travolgente, “un clamoroso succès de scandale” per la crudezza sociale e l’inedito realismo delle scene erotiche. Šostakovič, abbandonando la satira surreale de Il naso, si avvicinò a Musorgskij con una potenza drammatica che conquistò il pubblico: 200 rappresentazioni in due anni.
L'opera racconta la vicenda di Katerina Izmajlova, giovane donna costretta a un matrimonio infelice con un possidente debole e sottomessa alle angherie del suocero. La passione proibita per il garzone Sergej sfocia in una scia di omicidi, vendette e tragedia, culminando in un finale di disperazione e morte. Šostakovič, autore anche del libretto, concepì il lavoro come prima parte di un trittico dedicato alla condizione della donna nelle diverse epoche della storia russa, ma la crudezza del racconto e il realismo spietato dei personaggi portarono l'opera rapidamente nel mirino del regime di Stalin.
Dopo la doppia prima a Leningrado e Mosca nel gennaio 1934, l'opera riscosse un successo clamoroso: duecento rappresentazioni in due anni e l'entusiasmo del pubblico, conquistato dalla modernità della scrittura musicale e dalla combinazione di folklore russo e innovazione orchestrale. Tuttavia, come ricorda la celebre cantante Galina Vishnevskaya nelle sue memorie, la situazione politica stava cambiando rapidamente. I compositori legati all'ex-Proletkult, precedentemente criticati da Šostakovič, avevano assunto posizioni chiave nell'Unione dei Compositori, mentre Ždanov, nuovo responsabile della cultura del Partito Comunista, impose direttive di ottimismo, eroi positivi e finali lieti.
Nel gennaio 1936 Stalin assistette personalmente a una rappresentazione dell'opera e, poco dopo, un articolo della "Pravda" decretò la condanna di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk", imponendo la sua rimozione dal repertorio ufficiale per "pornofonia". Il compositore fu costretto a subire un lungo periodo di ostracismo, durato fino agli anni di Krusciov, quando accettò di curare una versione emendata intitolata "Katerina Ismailova", andata in scena a Mosca nel 1963. In questa versione, le scene di erotismo più esplicite furono soppresse e il linguaggio musicale rese più dolce e accessibile, privando l'opera della sua tensione originaria e della violenza emotiva che la caratterizzava.
Il ritorno alla Scala rappresenta dunque non solo un omaggio al genio compositivo di Šostakovič, ma anche un recupero della sua libertà artistica, violata dal regime sovietico. Riccardo Chailly, alla sua dodicesima inaugurazione di stagione al Piermarini, racconta il suo legame personale con il compositore: "Tutto cominciò nel 1972, quando avevo 19 anni. Assistetti alle prove e alle rappresentazioni de Il naso di Šostakovič dirette da Bruno Bartoletti, con la regia di Eduardo De Filippo. Rimasi stordito per giorni. Mi colpì enormemente la modernità, il coraggio di affrontare un testo di Gogo' in quel modo".
La partitura di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk" si distingue per contrasti drammatici e straordinaria complessità orchestrale. Da una parte, l'uso sapiente della politonalità e la capacità di fondere melodie popolari russe con elementi mitteleuropei, come la citazione dell'Abschied dal Lied von der Erde di Gustav Mahler nel quarto atto, conferiscono profondità psicologica alla protagonista, alla quale Šostakovič riesce a dare un'umanità tormentata e contemporanea. Dall'altra, la presenza del grottesco e dell'umorismo nero emerge in passaggi come il canto del prete dopo l'avvelenamento di Boris, che richiama quasi un'atmosfera da operetta tragica e satirica.

Categoria: spettacoli
08:23
Usa, via libera alla vendita di missili all'Italia per 301 miliardi di dollari
(Adnkronos) - Il Dipartimento di Stato Usa ha approvato "una possibile vendita al governo italiano" di missili "Joint Air-to-Surface Standoff Missiles with Extended Range e relative attrezzature per un costo stimato di 301 milioni di dollari". E' quanto si legge in una nota della Defense Security Cooperation Agency (Dsca), che ha notificato il Congresso.
Viene precisato che "i l governo italiano ha richiesto l'acquisto di 100 Agm-158B/B-2 Joint Air-to-Surface Standoff Missiles with Extended Range (Jassm-Er)" e che la "possibile vendita" servirà a "sostenere gli obiettivi di politica estera e sicurezza nazionale degli Stati Uniti migliorando la sicurezza di un alleato Nato, una forza per stabilità politica e progresso economico in Europa".
E, prosegue la nota, "migliorerà le capacità dell'Italia di far fronte alle minacce attuali e future" con "sistemi avanzati di attacco a lungo raggio per l'impiego su caccia italiani, compresi, ma non solo, gli F-35".

Categoria: internazionale/esteri
08:01
Bonus psicologo, pubblicate le graduatorie definitive: 270 giorni per usarlo
(Adnkronos) - Pubblicate dall'Inps le graduatorie definitive dei beneficiari del bonus psicologo 2025, suddivise per Regioni e per la Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige.
Gli utenti possono verificare la propria posizione accedendo al sito www.inps.it, cercando 'Bonus psicologo' e selezionando il servizio dedicato. Una volta autenticati, i richiedenti possono consultare l'esito della domanda, l'eventuale importo riconosciuto e il codice univoco da comunicare al professionista per usufruire delle sedute.
"Le graduatorie - spiega l'Inps - sono state formulate sulla base dell'Isee più basso e, in caso di parità, secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande, nel rispetto delle risorse stanziate". "Le domande presentate con Isee, recante omissioni o difformità non sanate entro i termini previsti dalla circolare n. 124/2025, sono state dichiarate improcedibili - precisa l'Istituto - e non sono state considerate per la predisposizione delle graduatorie".
L'Inps sottolinea quindi che, "per garantire una risposta più ampia alla crescente domanda di sostegno psicologico, il ministero della Salute ha disposto l'unificazione dei fondi 2024 e 2025, destinando interamente all'annualità 2025 un totale di 21,5 milioni di euro. Ciò ha consentito l'elaborazione di un'unica graduatoria nazionale e l'accoglimento di un numero maggiore di richieste".
I beneficiari hanno 270 giorni di tempo per utilizzare il contributo . Il codice univoco è soggetto ad annullamento automatico decorso tale termine. Si ricorda inoltre che, come previsto dal decreto, dalla stessa data di pubblicazione decorre il termine di 60 giorni entro cui deve essere effettuata almeno una seduta: in caso contrario, il beneficiario decade dal diritto e si procede allo scorrimento delle graduatorie. Il contributo, fino a un massimo di 50 euro a seduta, "è erogato direttamente al professionista secondo le modalità da lui indicate, senza alcun accredito ai beneficiari".

Categoria: economia
07:46
"Europa cambi o la sua civiltà sarà cancellata", il monito di Trump nella nuova strategia Usa
(Adnkronos) - "Se le tendenze attuali continueranno, l'Europa sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", con il serio rischio che la sua civiltà venga "cancellata". Questo l'avvertimento contenuto tra gli obiettivi fondamentali delineati dalla nuova Strategia di sicurezza nazionale Usa, pubblicata ieri dalla Casa Bianca e firmata dal presidente Donald Trump, che spiega come tradurre la dottrina "America First" in politica estera.
Secondo il testo, le "questioni più gravi che l’Europa deve affrontare includono le attività dell’Unione europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e generando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità e fiducia nazionali".
Nel testo, Washington avverte che "se le tendenze attuali continueranno, il continente sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", e "non è dunque affatto certo che alcuni Paesi europei manterranno economie e forze armate abbastanza solide da restare alleati affidabili". Molte di questi Stati-nazioni, che rimangono "l'unità politica fondamentale del mondo", al momento stanno intensificando gli sforzi che contraddistinguono il loro percorso attuale, rileva la strategia: "Vogliamo che l’Europa rimanga europea, che ritrovi la fiducia nella propria civiltà e abbandoni l’attenzione fallimentare alla soffocante regolamentazione", si legge nel documento.
Il documento evidenzia anche come i funzionari Usa siano "abituati a considerare i problemi europei in termini di carenze di spesa militare e stagnazione economica. In parte è vero, ma i problemi reali dell’Europa sono ancora più profondi. L’Europa continentale ha visto la propria quota del Pil globale diminuire, dal 25% nel 1990 al 14% di oggi, in parte a causa di regolamentazioni nazionali e transnazionali che minano la creatività e l’operosità. Ma questo declino economico è oscurato dalla prospettiva, ancora più seria, di una cancellazione della civiltà". Altrove, nella sezione che riguarda l'Ucraina, il documento parla anche di "sovversione dei processi democratici" da parte dei governi europei.
"Eppure, l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti", continua il documento, sottolineando che il commercio transatlantico "è ancora uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana", i settori industriali europei "restano tra i più solidi al mondo" e il continente ospiti "ricerche scientifiche d’avanguardia e istituzioni culturali di livello mondiale. Non possiamo permetterci di abbandonare l’Europa: farlo sarebbe controproducente per gli obiettivi di questa strategia". La diplomazia americana deve quindi "continuare a difendere la vera democrazia, la libertà di espressione e la celebrazione senza complessi del carattere e della storia delle singole nazioni europee. L’America incoraggia i propri alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita dello spirito, e la crescente influenza dei partiti patriottici europei è motivo di grande ottimismo".
"Il nostro obiettivo è aiutare l’Europa a correggere la propria traiettoria attuale. Avremo bisogno di un’Europa forte per competere con successo e collaborare con noi nel prevenire che qualsiasi avversario domini il continente europeo", continua il testo, specificando che gli Stati Uniti rimangono "comprensibilmente legati sentimentalmente al continente europeo, e naturalmente alla Gran Bretagna e all’Irlanda. Il carattere di questi Paesi è anche strategicamente importante, perché contiamo su alleati creativi, capaci, fiduciosi e democratici per creare condizioni di stabilità e sicurezza. Vogliamo collaborare con Paesi allineati che desiderano ristabilire la loro antica grandezza".

Categoria: internazionale/esteri
07:05
Ucraina, missili e droni su Kiev: Russia attacca ancora e punta al blocco di Pokrovsk
(Adnkronos) - Un pesante attacco russo, con missili e droni, ha colpito nella notte alcune città in Ucraina. A denunciarlo sono le autorità locali, come riporta 'The Kyiv Independent', confermando che Lnella regione di Kiev risultano almeno tre feriti.' L'offensiva ha compromesso le infrastrutture ferroviarie, imponendo la riprogrammazione dei collegamenti passeggeri. Nella notte, per alcune ore, è stato interrotto il rifornimento di energia elettrica alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, denuncia la direzione dell'impianto in mano ai russi.
Secondo quanto riporta 'Thr Kyiv Independent', sono state segnalate esplosioni, oltre a Kiev, anche in altre città ucraine: Poltava, Lutsk, Odessa, Zaporizhzhia e Bila Cerkva. Nella regione di Dnipropetrovsk le autorità hanno segnalato incendi in diverse zone e attacchi che hanno colpito case a Pavlohrad e un'infrastruttura a Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky.
Il governatore della regione di Kiev, Mykola Kalashnyk, ha segnalato il ferimento di un 42enne nella città di Fastiv, a circa 60 chilometri a sudovest di Kiev. Le autorità hanno accusato Mosca per un "bombardamento massiccio contro l'infrastruttura ferroviaria" a Fastiv. Nel distretto di Vyshhorodskyi, a nord di Kiev, sono rimaste ferite - secondo la denuncia di Kalashnyk - due donne di 46 e 40 anni.
L'Institute for the Study of War, citando il comandante di un battaglione di artiglieria operativo nella zona di Pokrovsk, rende noto che le forze russe stanno impiegando droni con unità di élite a manovrarli per bloccare le linee di rifornimento ucraine in un raggio che si estende da 25 a 100 chilometri intorno a Pokrovsk. Fino a ora i militari ucraini che resistono nel controllo della cittadina della regione del Donetsk che la Russia asserisce invece di aver conquistato riescono a mitigare questo tentativo di blocco, grazie al collegamento ancora operativo con la vicina, a est, Myrnohrad. Se i russi riuscissero a isolare Pokrovsk per un raggio di 50 chilometri, si stima, sarebbe investita anche le linee di rifornimento dirette a Kramatorsk, Kostyantynivka e Novopavivka. Nel caso, le forze russe riuscirebbero ad avanzare molto più rapidamente.
Stati Uniti e Ucraina "hanno convenuto che progressi reali verso un accordo dipendono dalla volontà della Russia nel dimostrare un impegno serio per una pace duratura, compresi passi verso la de-escalation e la fine delle uccisioni". È quanto si legge in una nota diffusa dal Dipartimento di Stato Usa sugli incontri degli ultimi due giorni tra l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il genero del presidente degli Stati Uniti, Jared Kushner, il segretario del Consiglio di difesa e sicurezza nazionale, Rustem Umerov, e il capo di Stato Maggiore ucraino, Andriy Hnatov. I contatti proseguono.
"Americani e ucraini hanno concordato sul quadro degli accordi di sicurezza" e parlato delle "capacità di deterrenza necessarie per sostenere una pace duratura". Nessun dettaglio in più. La nota, che riferisce di "colloqui costruttivi per promuovere un percorso credibile verso una pace giusta e duratura in Ucraina", precisa che le delegazioni hanno parlato anche della ricostruzione nel dopoguerra e di "iniziative economiche congiunte Usa-Ucraina".
Umerov, si legge, ha ribadito che la "priorità" di Kiev è arrivare a un accordo che "protegga la sua indipendenza e sovranità, garantisca la sicurezza degli ucraini e fornisca una base stabile per un futuro democratico prospero".

Categoria: internazionale/esteri
06:50
Tu si que vales, stasera 6 dicembre: ultima puntata, sorprese e finalisti
(Adnkronos) - L’ultimo appuntamento di ‘Tu si Que Vales’ va in onda stasera, sabato 6 dicembre, in diretta in prima serata su Canale5. A condurre la kermesse, Giulia Stabile, Alessio Sakara e Martin Castrogiovanni che presentano 16 artisti che con il loro talento hanno conquistato un posto nella finalissima.
Solo uno di loro sarà il vincitore di questa 12esima edizione e si aggiudicherà il montepremi del valore di 100.000 euro in gettoni d’oro.
Paolo Bonolis, Maria De Filippi, Luciana Littizzetto, Rudy Zerbi e Sabrina Ferilli, oltre a godersi lo spettacolo e commentare le performance, vestiranno ancora una volta i panni di grandi artisti della musica italiana e internazionale per una finalissima di Lip-sync battle che decreterà il vincitore assoluto.
Con loro: Francesca Fagnani, Claudia Gerini, Filippo Bisciglia, Giucas Casella.
I 16 finalisti sono: Dundu giganti di luce (marionettisti), Sarah e Mauro Palumbo (atleti), Giovanni Arena (musicista), Terry Fator (ventriloquo), Gennaro Desiderio (musicista), Kay La Ferrera (mago), Antonella Losavio (cantante), Sky Skaters (acrobati), Zuka (giocoliere contorsionista), Angela Aiello (cantante), Duo Sirca Marea (acrobati), Airfootworks (ginnasti), Ping Pong Pang (ballerini), Valentin e Cristian (ballerini), Austin Ware (musicista) e Murmuration Concept (compagnia di danza).

Categoria: spettacoli
06:49
Ballando con le stelle, stasera 6 dicembre: ripescaggio e semifinale
(Adnkronos) - 'Ballando con le Stelle' torna stasera, sabato 6 dicembre, alle 21.30 su Rai 1 con la prima semifinale, condotta da Milly Carlucci affiancata dal campione olimpico Massimiliano Rosolino. Per lo spazio dedicato al 'Ballerino per una notte' scenderà in pista il cantautore e rapper Rocco Hunt, che quest’anno divide la poltrona di coach con Clementino a 'The Voice Senior' e che canterà sulle note di 'Oh Ma' e danzerà con tutte le maestre del programma.
Tornando alla gara, lo scorso sabato 29 novembre, la puntata è stata vinta da Andrea Delogu e Nikita Perotti e ha decretato anche i semifinalisti del programma. Ancora in lizza Fabio Fognini con Giada Lini, Barbara D'Urso con Pasquale La Rocca, Martina Colombari con Luca Favilla, Filippo Magnini con Alessandra Tripoli, Rosa Chemical con Erica Martinelli.
Ma è anche giunto il momento del ripescaggio per le coppie che sono state eliminate e una coppia avrà la possibilità di rientrare in gara con un nuovo ballo. Attesa in particolare per il rientro di Francesca Fialdini, ferma da diverse settimane per problemi al piede e alle costole: stasera dovrebbe tornare in pista con Giovanni Pernice.
A dare i voti, la giuria in studio, capitanata da Carolyn Smith. Al suo fianco, i giurati: Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli.
A incidere sulla classifica i 'tribuni del popolo' Rossella Erra, Sara Di Vaira e Matteo Addino. Potranno contestare le votazioni e di smentirle, premiando qualcuno dei concorrenti 'penalizzati'. Il giudizio finale compete al pubblico da casa, che potrà esprimersi con il televoto sui social. A definire il quadro il principe del tesoretto, Alberto Matano, conduttore di 'Vita in Diretta'.

Categoria: spettacoli
06:45
Atreju 2025, al via oggi a Roma la kermesse di Fratelli d'Italia: ospiti e programma
(Adnkronos) - Al via da oggi, sabato 6 dicembre, Atreju 2025, la kermesse di Fratelli d'Italia che proseguirà fino a domenica 14 nei giardini di Castel Sant’Angelo a Roma.
Il taglio del nastro è previsto per le ore 15, con l'inaugurazione della pista di pattinaggio e l'esibizione dei bambini della scuola Palaghiaccio Mezzaluna e l'inizio delle trasmissioni di 'Radio l'Italia chiamò'. Alle ore 16 i saluti istituzionali alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Alle 16.45 presentazione dei libri 'Belle ciao! Come Giorgia Meloni e la destra hanno mandato in tilt il femminismo' di Barbara Saltamartini e 'Quel che resta del femminismo' di Anna Paola Concia. Alle 17.30 l'assemblea dei consiglieri e degli assessori regionali di Fratelli d'Italia, mentre alle 18.30 (caffè letterario) la presentazione del libro 'Iubilaeum nostrum. Il Giubileo dei Due Papi' di Daniele Sabatini, con Gianfranco Rotondi.
Per nove giorni i giardini di Castel Sant’Angelo si trasformeranno in un’arena di confronto: tanta politica con i dibattiti sui temi d’attualità, ma anche un villaggio di Natale formato famiglia. Mercatini, volontariato e un’area ludica per bambini.
Ospiti internazionali come il Presidente dell'Anp Abu Mazen e Rom Braslavski, israeliano rapito da Hamas e rimasto ostaggio per oltre due anni (intervistato domani da Maurizio Molinari). Interviste, dibattiti, presentazioni: ci saranno gli esponenti di governo ma anche tutti i partiti di opposizione, con i loro leader. E poi spettacolo e sport, con la partecipazione, fra gli altri, di Carlo Conti, Ezio Greggio, Mara Venier, Raoul Bova. La chiusura, come da tradizione, sarà domenica 14 con l'intervento di Giorgia Meloni.
Lunedì 8, nel giorno dell'Immacolata sul palco della kermesse alle 18, nel panel dal titolo emblematico 'Trentadue anni dopo', si confronteranno Gianfranco Fini e Francesco Rutelli.
Martedì 9, alle 19, Alessandro Giuli ed Eugenia Roccella saranno i protagonisti del dibattito su 'Pasolini e Mishima: poeti fuori dagli schemi'.
Mercoledì 10 tra pop e opposizioni, interverranno Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier, e subito dopo Gaetano Manfredi, esempio riuscito di coalizione progressista che vince, ma soprattutto sindaco di Napoli e presidente dell'Anci.
Da giovedì 11, poi, si entrerà nel vivo della manifestazione. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, accompagnato da Antonio Di Pietro e Gaia Tortora, tra gli altri, parlerà della riforma sulla separazione delle carriere in magistratura, mentre Anna Maria Bernini, titolare del dicastero dell'Università e della Ricerca, sarà ospite del panel su 'Alleanze per il sapere: politica e accademia in dialogo'. Il sottosegretario Alfredo Mantovano parlerà di droghe, il ministro per il Pnrr, Tommaso Foti, assieme a Luigi Sbarra, Roberto Fico, neoeletto presidente della Campania, e Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, dibatteranno di sviluppo. Alle 17 il commissario e vicepresidente europeo, Raffaele Fitto, verrà intervistato da Roberto Inciocchi, alle 18 Arianna Meloni interverrà nel panel su deepfake e odio social assieme a Francesca Barra e Raoul Bova, e alle 19 con la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ci saranno i leader dei sindacati Pierpaolo Bombardieri, Francesco Paolo Capone e Daniela Fumarola, tutti in pratica tranne Maurizio Landini.
Venerdì 12, oltre ad Abu Mazen, da segnalare il panel 'Dalla Via della seta alla Via del cotone: un’opportunità storica per l’Italia', in cui interverranno il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, quello del Copasir, Lorenzo Guerini, ma soprattutto Luigi Di Maio (in collegamento); il panel sulla mafia con la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, e lo spin doctor di Meloni, Tommaso Longobardi; l'intervista del ministro Guido Crosetto con Marco Travaglio, il panel con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari, e dulcis in fundo: Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
La giornata delle opposizioni sarà sabato 13. Si apriranno le danze con Riccardo Magi e si concluderà il tutto con Angelo Bonelli. Il segretario di +Europa dibatterà di baby gang e maranza, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, siederà al tavolo con Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione e Fabio Rampelli per parlare di riforme. Carlo Calenda, numero uno di Azione, parlerà di Ucraina assieme a Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, il co-portavoce di Europa verde sarà al tavolo con il ministro Adolfo Urso, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, si farà un tete a tete con Paolo Del Debbio.
Non solo: perché il giorno prima della chiusura Fratelli d'Italia cala l'asso. I ministri di vari Paesi europei dialogheranno di trafficanti di uomini con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Orazio Schillacci sarà al centro di un panel con i presidenti di regione Francesco Acquaroli, Antonio Decaro, Massimiliano Fedriga, Roberto Occhiuto e Francesco Rocca; Gilberto Pichetto Fratin parlerà di energia, la ministra della Disabilità, Alessandra Locatelli, siederà allo stesso tavolo di Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, per dibattere di 'Rivoluzione e sussidiarietà per il welfare'; il ministro dello Sport, Andrea Abodi, sarà ospite di un panel con Gianluigi Buffon e Carlotta Gilli, nuotatrice olimpica, e infine ci sarà il ministro Francesco Lollobrigida. Nel mezzo, poi, Ignazio La Russa verrà intervistato da Enrico Mentana e verranno premiati con il premio Atreju i due allenatori delle nazionali, maschile e femminile, di pallavolo, entrambi campioni del mondo: Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco.
Domenica 14, giornata di chiusura di cui sarà protagonista la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, vedrà tra gli ospiti anche il vignettista Federico 'Osho' Palmaroli, il presidente del partito Ecr Mateusz Morawiecki così come gli altri leader della coalizione di centrodestra, Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa, e il presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani.

Categoria: politica
06:42
Verissimo, sabato 6 dicembre: ospiti e interviste di oggi
(Adnkronos) - Torna Verissimo su Canale 5 oggi con ospiti e interviste tra cinema, tv e cronaca nella puntata di sabato 6 dicembre. Silvia Toffanin accoglierà in studio per un'intervista ritratto la grande attrice del teatro e del cinema italiano: Monica Guerritore.
Inoltre, saranno ospiti, con i loro racconti di vita: Paolo Ruffini, alla guida di 'Zelig On' su Italia 1, Rossella Brescia e Corinne Clery. Da 'Forbidden Fruit', Şevval Sam, l’attrice e cantante che interpreta Ender nella serie di Canale 5.
Infine, la forza di un papà, Paolo Curi, che ha visto morire la moglie e mamma dei loro 4 bambini, Eleonora, rimasta uccisa nella strage della discoteca di Corinaldo, provocata dalla “banda dello spray”.
Verissimo torna domani, domenica 7 dicembre, con il secondo appuntamento del weekend. Silvia Toffanin accoglierà la divina Federica Pellegrini, la vita da mamma e le mille sfumature della più grande nuotatrice italiana di sempre.
Per raccontare il suo percorso complicato e la sua rinascita, Silvia Toffanin intervisterà per la prima volta Achille Costacurta, figlio di Alessandro Costacurta e Martina Colombari.
Inoltre, sarà in studio Max Giusti, al suo debutto, proprio da domenica 7 dicembre su Canale 5, alla conduzione di 'Caduta Libera'. Con lui anche Isobel Kinnear, presenza femminile del game show.
Nel talk, i problemi di salute, fortunatamente in via di risoluzione, di Ivana Spagna e il profondo dolore che sta vivendo Paola Caruso.
Infine, in una nuova fase della sua vita, sarà presente anche Chiara Balistreri, con gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda giudiziaria che coinvolge il suo ex fidanzato, già in carcere con la condanna a sei anni e tre mesi per lesioni e maltrattamenti nei suoi confronti.

Categoria: spettacoli
06:42
"Cedere territori alla Russia? Inaccettabile", la risposta dell'Ucraina a Putin
(Adnkronos) - Nessuna concessione a Vladimir Putin, nessun passo indietro sul Donbass. Anche se ciò significasse continuare a combattere ancora a lungo. Per Kiev, infatti, sarebbe "inaccettabile" che l'Ucraina "semplicemente cedesse territori" in qualsiasi accordo di pace con la Russia. Ad affermarlo è Oleksandr Syrsky, il Comandante delle Forze armate dell'Ucraina dal febbraio 2024 in un'intervista a 'Sky News' sottolineando che una "pace giusta" può essere raggiunta solo se i combattimenti vengono fermati lungo le linee del fronte attuali e poi si svolgono negoziati.
La Russia in questo momento, ha spiegato, sta lanciando tra i 4.000 e i 5.000 droni d’attacco unidirezionali contro le posizioni ucraine lungo la linea del fronte ogni giorno e oltre 1.500-2.000 droni che sganciano bombe. Ma l’Ucraina risponde con lo stesso volume — e anche di più. "In termini di droni, c’è una sostanziale parità", ha sottolineato osservando che in questo conflitto ora il 60% degli attacchi è condotto tramite droni. Oltre 710.000 soldati russi, invece, ha sostenuto Syrsky, sono dispiegati lungo una linea del fronte che si estende per circa 780 miglia (1.255 km), e la parte russa perde ogni giorno circa 1.000–1.100 soldati, uccisi o feriti, "e la maggior parte viene uccisa. In questa fase l’esercito russo sta cercando di avanzare praticamente lungo tutto il fronte", ha detto Syrsky.
Il generale Syrsky, sostiene che i soldati ucraini continueranno a combattere se la diplomazia fallisce – e ha avvertito che il destino di tutta Europa è in gioco. "La nostra missione principale è difendere la nostra terra, il nostro Paese e la nostra popolazione", ha spiegato.
Alla domanda se il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per difendere il proprio paese sarebbe vano se l'Ucraina fosse costretta a cedere a Mosca la terra che ancora controlla nel Donbass, il generale Syrsky risponde: "Sapete, non mi permetto nemmeno di considerare uno scenario del genere. Tutte le guerre prima o poi finiscono, e naturalmente speriamo che anche la nostra finirà. E quando accadrà, dovrà essere instaurata una pace giusta. Nella mia visione, una pace giusta è una pace senza precondizioni, senza cessioni territoriali. Significa fermarsi lungo l’attuale linea di contatto".
Alla domanda se l’Ucraina sarebbe in grado di continuare a combattere qualora il presidente degli Stati Uniti Donald Trump interrompesse il sostegno a Kiev, Syrsky risponde: "Siamo molto grati ai nostri partner americani e a tutti i nostri alleati che ci hanno sostenuto durante tutta questa guerra con armi ed equipaggiamento. Speriamo che continueranno a fornire pieno supporto. Ma speriamo anche che i nostri partner e alleati europei, se necessario, saranno pronti a fornire tutto ciò che è richiesto per la nostra giusta guerra contro l’aggressore. Perché in questo momento non stiamo difendendo solo noi stessi, ma tutta l’Europa. Ed è fondamentale per tutti gli europei che continuiamo a farlo, perché se noi non saremo più qui, altri saranno costretti a combattere in Europa".

Categoria: internazionale/esteri
06:39
Sassuolo-Fiorentina: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Scende in campo la Fiorentina. Oggi, sabato 6 dicembre, i viola volano a Reggio Emilia per sfidare il Sassuolo - in diretta tv e in streaming - nella 14esima giornata del campionato italiano. La squadra di Vanoli è reduce dalla sconfitta di Bergamo, dove è stata battuta per 2-0 dall'Atalanta e si trova al penultimo posto in classifica con 6 punti dopo un inizio di stagione disastroso, che ha portato all'esonero di Pioli e all'arrivo in panchina dell'ex tecnico del Torino. Il Sassuolo di Grosso invece ha perso a Como 2-0 nell'ultimo turno e si trova in decima posizione con 17 punti.
La sfida tra Sassuolo e Fiorentina è in programma oggi, sabato 6 dicembre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni:
Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Thorstvedt, Matic, Konè; Volpato, Pinamonti, Laurientè. All. Grosso
Fiorentina (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Marì, Ranieri; Dodo, Sohm, Fagioli, Mandragora, Gosens; Kean, Gudmundsson. All. Vanoli
Sassuolo-Fiorentina sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv. La partita sarà inoltre disponibile in streaming sulla piattaforma web di Dazn.

Categoria: sport
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10:46
Mps-Mediobanca: "Per Consob non c'è stata azione di concerto"
(Adnkronos) - "Colpo di scena sul caso Mps Mediobanca: 'Non sussiste il patto occulto' fra i soci Delfin e Caltagirone e 'non sussiste il concerto' con Siena. Un documento della divisione vigilanza emittenti della Consob, datato 15 settembre 2025, scardina le fondamenta dell’impianto accusatorio sul presunto patto occulto fra Francesco Milleri, presidente di Delfin, Francesco Gaetano Caltagirone, fondatore del gruppo Caltagirone, e il ceo di Mps, Luigi Lovaglio, per prendere il controllo di Mediobanca e Generali aggirando l’obbligo d’Opa su Piazzetta Cuccia". E' quanto scrive il 'Sole 24 Ore' sottolineando che il documento Consob, inviato alla Procura di Milano come trasmissione degli esiti dell’attività di vigilanza svolta, "diverge dunque totalmente dalle ipotesi degli inquirenti: nega l’esistenza di un concerto - e di conseguenza mina il presupposto dell’inchiesta che in questi giorni ha travolto Mps e Mediobanca - rendendo siderali le speculazioni di Borsa su un’Opa obbligatoria a cascata sulle Assicurazioni Generali".
Dopo sei mesi di indagini e audizioni, l’Autorità di vigilanza, scrive ancora il quotidiano economico, "è invece arrivata alla conclusione sul 'patto occulto allargato' che 'nessuna delle condotte riferite da Mediobanca -peraltro non supportate da evidenze probatorie di alcun genere - è parsa essere caratterizzata da profili di potenziale criticità o allarme' e, in definitiva, che, 'sulla base delle attività di verifica svolte, non siano sussistenti quegli indizi gravi, precisi e concordanti idonei e necessari per accertare la sussistenza di un’azione di concerto tra i soci Delfin, Caltagirone e il Mef attuata anche tramite Mps, nonché la conseguente sussistenza di un obbligo di Opa su Mps' e su Mediobanca. Insomma, tutto quello che negli ultimi 10 giorni ha fatto tracollare del 14% i titoli Mps per un presunto 'aggiotaggio' e 'ostacolo all’autorità di vigilanza', conseguente a un presunto patto occulto fra i grandi soci, secondo gli esiti della vigilanza Consob non sussiste. 'Più in particolare, non sono stati rilevati accordi verbali o scritti, espressi o taciti, ancorché invalidi o inefficaci, tra i soggetti sopra richiamati, che rappresentano il presupposto della relazione consensuale in cui si sostanza l’azione di concerto; né la sussistenza di tali accordi pare potersi inferire in via indiziaria, attraverso la valorizzazione di elementi fattuali, quali la constatazione di una condotta allineata da parte' di Milleri, Caltagirone e Mps".
Ma non solo. La Consob certifica inoltre che l'opzione Mediobanca era stata teorizzata da Mps già nel 2022. La Consob, scrive 'Il Sole 24 Ore', sottolinea che la 'documentazione acquisita' mostra come "un’operazione di integrazione Mps con Mediobanca fosse menzionata tra le varie ipotesi di sviluppo di Mps prese in considerazione dall’amministratore delegato Lovaglio già a fine 2022, dovendosi quindi escludere a monte la riconducibilità di tale opzione operativa esclusivamente ad un accordo pre-esistente tra le parti volto a fare acquisire un’influenza dominante di Delfin e Caltagirone su Mediobanca-Generali per il tramite di Mps come sostenuto dagli esposti di Mediobanca". Il successo dell’Ops, con adesioni all’86%, rileva il quotidiano, "mostra peraltro come l’operazione sia stata supportata dal mercato più che dai grandi soci". Tanto che , osserva 'Il Sole 24 Ore', che la relazione Consob sottolinea "che l’acquisizione di Mediobanca 'sarebbe stata effettivamente sviluppabile e perseguibile anche in assenza del riassetto azionario di Mps (l’ingresso nel capitale di Delfin, Caltagirone e BancoBpm, ndr)'".
Di più, sottolinea il Garante, il Tesoro a novembre 2024, prima dell’irruzione nel risiko bancario del banchiere Andrea Orcel e della sua UniCredit, aveva in mente tutt’altro progetto per la sua partecipata: il terzo polo, scrive 'Il Sole 24 Ore', "doveva dare alla luce Mps BancoBpm, non Mps Mediobanca: 'Verosimili e coerenti con il contesto di mercato – scrive infatti la Consob - paiono le ricostruzioni offerte dall’amministratore delegato Lovaglio circa l’iniziale accantonamento di tale opzione (l’acquisizione di Mediobanca, ndr) in favore dell’altra operazione prospettata, ossia della possibile integrazione con Banco Bpm, ritenuta preferibile dal socio Mef, all’epoca socio di controllo di Mps, e considerata come opzione prioritaria anche nel momento del lancio dell’Abb (il collocamento accelerato); nonché circa la successiva riconsiderazione della stessa quando, a seguito del lancio da parte di UniCredit dell’Ops su Bpm a fine novembre 2024 sono di fatto venute meno le condizioni di realizzazione di un’operazione con Banco Bpm rendendo praticamente obbligata, in quel contesto, la scelta di perseguire l’unica opzione alternativa possibile, ossia l’integrazione con Mediobanca'".
Insomma, solo a fine 2024 e nella partenza di una corsa senza precedenti dell’M&A bancario in Italia, osserva il quotidiano, "ha preso forma a Siena l’operazione industriale su Mediobanca; l’integrazione, pensata già nel 2022 dal top manager Lovaglio, nel momento in cui il Tesoro ha collocato il 13 novembre il 15% di Mps, non era più l’opzione principale".
"Compatibile con tale ricostruzione - spiega l’Ufficio Opa e assetti proprietari nel documento - parte anche la tempistica seguita da Mps, in parte condizionata dalla mossa di UniCredit, che ha accelerato l’esigenza, in un contesto di probabili annunci di altre offerte competitive, di assumere l’iniziativa per primi, lanciando l’Ops su azioni Mediobanca". In altre parole, osserva il quotidiano, "Mps si è dovuta muovere rapidamente rispolverando le altre opzioni e chiamando Jp Morgan a dicembre 2024 perché, chiusa da Orcel la strada verso l’integrazione con Banco Bpm, Siena ha avvertito il rischio di arrivare tardi anche in Piazzetta Cuccia".

Categoria: economia
10:43
Lite in casa, colpisce l'amico al volto e lo uccide: arrestato
(Adnkronos) - Durante una lite in casa ha colpito l'amico al volto e lo ha ucciso, per questo è stato arrestato. È accaduto nella serata di ieri, a Salerno, dove stamattina i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia salernitana, insieme alla Stazione di Salerno Mercatello, hanno proceduto all'arresto di Luca Fedele, indagato per omicidio preterintenzionale.
Nella serata di ieri, l'indagato si trovava presso la propria abitazione insieme ad un ragazzo 35enne e, dopo un diverbio tra gli stessi, ne sarebbe nata una colluttazione nella quale la vittima è stata colpita al volto cadendo a terra, morendo sul colpo. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Salerno.

Categoria: cronaca
10:41
Da 'C'era una volta in Italia' di Deaglio ai '107 giorni' di Kamala Harris, le novità in libreria
(Adnkronos) - Dai romanzi ai saggi, la selezione delle novità in libreria della settimana scelta dall'Adnkronos.
Mondadori manda in libreria 'Quanto lontano dovrai correre' di Letizia Venturini. “Non è mai semplice lasciarsi alle spalle il dolore e aprirsi di nuovo a sé stessi, imparare a volersi bene quando il cuore è ferito e l’anima stanca. Ma è necessario. Possiamo sempre scegliere in cosa trasformare il male che ci accade. Io ho scelto di trasformarlo nella mia più grande occasione”. Letizia ha vent’anni quando subisce violenza da un professore della sua università. Una violenza che la priva di tutto: fiducia, spensieratezza, felicità. Da quel momento il dolore diventa parte di lei, e con il tempo compaiono anche attacchi di panico e disturbi alimentari a ricordarle quanto fragile sia diventata. Ma a volte basta una frase per cambiare tutto: “Non è un dono ciò che ti è successo, non è niente di bello. Ma è successo, e ora sta a te decidere come sfruttarlo per uscirne”.
Poche parole, semplici e luminose, che le riaccendono qualcosa dentro: forse può davvero ricominciare e riscrivere la sua storia da zero. Ed è così che Letizia decide di partire, zaino in spalla e senza un piano. Il viaggio la porta lontano, in Asia prima e in Sudamerica poi, tra monasteri buddhisti, ashram immersi nel silenzio, antichi rituali ed esperienze di volontariato. Giorno dopo giorno, quella che inizialmente sembra una fuga dalla sofferenza si trasforma in un percorso di crescita e guarigione, attraverso paesaggi indimenticabili e incontri ricchi di significato. Sarà in Guatemala, in un piccolo villaggio di curandere, che Letizia comprenderà finalmente che non serve continuare a scappare, perché nessun luogo potrà mai offrirle la risposta che cerca: solo imparando ad amare se stessa e mettendo la sua storia al servizio degli altri potrà salvarsi. 'Quanto lontano dovrai correre' è una testimonianza autentica e toccante su come superare il dolore e ritrovare la propria essenza. Un invito a guardare oltre i confini del quotidiano per scoprire nuove possibilità dentro e fuori di noi.
Letizia Venturini nasce a Lugo, in Emilia Romagna, nel 2000. Dopo la laurea parte per il mondo con un biglietto di sola andata, attraversando Asia, Africa e Americhe. Oggi è viaggiatrice, storyteller, content creator e organizza viaggi local e autentici lontano dal turismo di massa. Per Letizia, il viaggio è soprattutto interiore: attraverso i suoi canali social, workshop, ritiri e il podcast Souvenir. Le lezioni in viaggio che ti cambiano la vita, sensibilizza le persone sull’importanza dell’ascolto di sé e le accompagna nella ri- scoperta di una vita più autentica.
'C'era una volta in Italia. Gli anni Ottanta' è l'ultimo libro del giornalista Enrico Deaglio sugli scaffali con Feltrinelli. Gli anni ottanta cominciano con un boato. Alla stazione di Bologna, il 2 agosto, ottantacinque persone muoiono sotto le macerie. È l’inizio di un decennio che si apre con una strage e si chiude con un muro che crolla e segna la fine del Novecento. In mezzo ci sono le guerre di mafia, camorra e ’ndrangheta, P2 e fascisti. Al Sud si uccide con ferocia, mentre il paese, spensierato, non bada agli spari e cambia pelle: smette di credere nella politica e comincia a credere nella televisione, il “popolo” diventa “audience” e il successo individuale dà forma a un nuovo codice morale. Il Nord prospera e il Sud disperato sta per diventare un narcostato.
Ci sono gli assassinii di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, di Walter Tobagi, di Carlo Alberto Dalla Chiesa, ma anche la morte di un bambino di nome Alfredo; ci sono l’ascesa di Cutolo e di Riina e la voce ferma di Giovanni Falcone, un uomo solo, il grande eroe riluttante. Ci sono i funerali di Berlinguer e un’Italia commossa e commovente nel dargli l’addio, e poi Bettino Craxi e la Milano da bere, i fagioli di Raffaella Carrà e i giovani milanesi ghiotti di hamburger, mentre un enigmatico Cossiga diventa presidente della Repubblica e ci lasciano Italo Calvino, Primo Levi e Leonardo Sciascia. Ci sono il calcio più bello di sempre, con i Mondiali spagnoli dell’82, Maradona e lo scudetto del Napoli, la nevicata del secolo, le notti di Renzo Arbore, il 'Ti spiezzo in due' del pugile russo Ivan Drago, l’alba del Pc, i nuovi cavalieri del capitalismo – Benetton, Gardini, De Benedetti e Berlusconi: l’Italia che si riscopre moderna e cinica, affamata di successo e di status.
Un’euforia diffusa convive con un gigantesco e inedito esperimento criminale che marchia a fuoco il decennio. In Sicilia lo Stato sembra assente, i magistrati vengono ammazzati, la mafia entra in Borsa e il Sud si fa laboratorio di un capitalismo delinquenziale che invaderà il paese. E ci sono tanti morti. Più di diecimila. È la “guerra civile che non si volle vedere”. Enrico Deaglio e Ivan Carozzi raccontano questi dieci anni come un grande romanzo civile, costruito attraverso cronache, voci, immagini, fatti, sogni, mode e paure. Una narrazione corale in cui la Storia entra nelle case con il telegiornale e la pubblicità, con le stragi e con la musica. 'Gli anni Ottanta' è il ritratto lucido e appassionato di un paese che sopravvive ai propri fantasmi: un decennio di trasformazioni radicali, dove tutto sembra nuovo ma nulla è davvero cambiato. È la storia di come abbiamo cominciato a diventare quello che siamo.
Arriva in libreria con Marsilio il saggio 'Profumo: Sociologia dell’Olfatto' di Samuele Briatore, ricercatore alla Sapienza Università di Roma e presidente dell'Accademia Italiana Galateo. Il testo colma un vuoto culturale indagando il profumo come vero e proprio dispositivo sociale e linguaggio silenzioso, cruciale per l'identità e il business del lusso Made in Italy.L'opera, con l'introduzione di David Le Breton (massimo esperto mondiale di sociologia del corpo), analizza perché la società occidentale abbia represso l'olfatto, trasformando l'uso del profumo in un atto di "lavoro somatico": un codice con cui l'individuo negozia la sua accettabilità, sfuggendo alla potenziale stigmatizzazione sociale legata all'odore corporeo.
Il saggio guida il lettore in un viaggio che unisce riti religiosi e corti rinascimentali, fino al marketing del lusso e al boom della profumeria di nicchia. Il settore è anche un potente motore economico: il mercato globale delle fragranze, valutato oltre 76 miliardi di dollari, è previsto superare i 110 miliardi entro il 2030. In questo scenario, Millennials e Gen Z chiedono sempre più fragranze che parlino di autenticità e artigianato. Il volume sarà presentato a febbraio 2026 alla conferenza mondiale di studi sull'olfatto presso la Brown University (Usa).
'107 giorni', in libreria con La Nave di Teseo è il racconto senza filtri di Kamala Harris su uno dei momenti più intensi della storia politica americana. Quando il presidente in carica Joe Biden annuncia il suo ritiro dalla corsa per la rielezione, alla vicepresidente Harris restano appena 107 giorni per affrontare una delle campagne elettorali più frenetiche e sotto pressione di sempre. Con onestà e senso critico, Harris ci conduce dietro le quinte della sua candidatura alla presidenza: le strategie, i confronti serrati, le pressioni implacabili, le ostilità dentro e fuori dal partito democratico, ma anche le speranze e le battaglie personali che hanno segnato questo percorso.
Un memoir intenso che si legge come un thriller politico, '107 giorni' è una testimonianza diretta sulle sfide della leadership all’interno della democrazia americana. Un libro per chi vuole capire davvero cosa accade nei momenti in cui la storia bussa alla porta – e non c’è tempo da perdere.
Con Solferino arriva in libreria 'Norimberga. Il nazista e lo psichiatra' di Jack El-Hai. Nel 1945, dopo la cattura alla fine della Seconda guerra mondiale, Hermann Göring arrivò in un centro di detenzione gestito dagli americani nel Lussemburgo devastato dalla guerra, accompagnato da sedici valigie e una cappelliera rossa. Insieme a Göring nel centro di detenzione c’era l’élite del regime nazista, cinquantadue alti ufficiali, tra cui Wilhelm Keitel e il suo vice Alfred Jodl, Robert Ley, Hans Frank, Julius Streicher. Per garantire che i prigionieri fossero idonei al processo che si sarebbe tenuto a Norimberga, l’esercito americano inviò un ambizioso psichiatra militare, il capitano Douglas M. Kelley, a supervisionare il loro benessere mentale durante la detenzione. Kelley sapeva che l’incarico era l’opportunità professionale di una vita: scoprire il tratto distintivo che accumunava questi criminali e che li distingueva psicologicamente dal resto dell’umanità. Così iniziò una straordinaria relazione tra Kelley e i suoi pazienti. Hermann Göring, il maresciallo del Reich, era "la personalità più interessante del carcere", annotò Kelley sul proprio quaderno, il solo detenuto che avrebbe potuto guidarlo verso quell’abisso dell’animo umano che era impaziente di esplorare.
Le conclusioni della sua indagine furono sorprendenti: i gerarchi nazisti non erano fantocci che "obbedivano agli ordini", ma persone ambiziose, aggressive, intelligenti e spietate. Il germe nazista che aveva sperato di trovare non esisteva: "Sono certo che anche in America ci siano persone disposte a scavalcare i cadaveri di metà della popolazione americana pur di ottenere il controllo dell’altra metà" concluse. Un corpo a corpo psicologico tra due personaggi ambigui e complessi, paradossalmente affini; un viaggio sconcertante al confine tra bene e male.
Abete è forte e saldo, le sue radici affondano nella terra e i suoi rami più alti dominano la foresta, fronteggiando la maestà delle montagne. Abete vive un tempo fatto di pazienza, dove le giornate sono istanti e gli anni minuti. Un tempo raccontato da Francesco Vidotto in 'L'abete e la betulla', in libreria con Bompiani.
Nei suoi aghi sempreverdi e nei cerchi di legno del suo grande cuore conserva la memoria del bosco. Un giorno, però, accade una cosa capace di sorprenderlo: il vento porta ai suoi piedi un fragile seme di betulla, quel seme sopravvive sotto la neve e, al disgelo, protende un germoglio proprio verso le sue radici... Tra il grande abete sempreverde e la betulla dalle foglie decidue nasce così un legame indissolubile. Sono vicini, ma possono solo sfiorarsi; lui ricorda tutto, lei invece ogni inverno si addormenta e dimentica le gioie dell’estate: è un amore difficile, il loro, e come tutti gli amori difficili è anche dolcissimo e inimitabile. Francesco Vidotto scrive un racconto delicato e potente che sembra una fiaba ma attinge a recenti studi sull’intelligenza delle piante: gli scienziati stanno davvero studiando il 'Wood Wide Web', una rete sotterranea che mette in comunicazione tra loro le piante del bosco. Queste pagine sommesse eppure piene di poesia ci parlano di noi, del senso della vita, e ci esortano alla semplicità e alla meraviglia, a lasciar rifiorire la gioia di fare foresta insieme.
Musica, spettacolo, costume e cultura: il Festival di Sanremo è in assoluto la manifestazione più significativa del nostro panorama radiotelevisivo. Una tradizione che attraversa due secoli di storia italiana, ne rispecchia la società, le tendenze, i cambiamenti.
Marino Bartoletti con 'Almanacco del Festival di Sanremo', pubblicato da Gallucci, (prefazione di Carlo Conti), racconta tutte le edizioni, dalla prima, nel 1951, fino a quella del 2024. Una preziosa raccolta che ci restituisce un patrimonio inestimabile di artisti e canzoni. Un resoconto rigoroso dei fatti, ma anche di aneddoti, atmosfere, pulsioni, curiosità e colpi di scena.
E' in libreria con l'editore Laterza 'Dal salotto al Palazzo. Storia del potere televisivo in Italia 1974-1994' di Mirco Dondi docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna, dove dirige il Master di Comunicazione storica e la rivista 'Bibliomanie'. All’alba degli anni Ottanta qualcosa di profondo cambiò l’Italia. Dalla galassia delle televisioni private emersero quattro network che avrebbero ridisegnato il panorama sociale, politico e culturale del Paese: quelli legati a Rizzoli, Rusconi, Mondadori e Berlusconi. Non fu un’espansione casuale. Dietro la spinta alla creazione di queste reti nazionali c’erano esigenze precise: l’interesse dei pubblicitari a raggiungere un mercato più vasto, la necessità degli editori di ammortizzare i costi dei programmi acquistati all’estero e, soprattutto, l’ambizione di esercitare una nuova forma di potere. L’avvento di nuovi generi televisivi e una fruizione sempre più intensa del mezzo diedero il via a una trasformazione profonda nel costume italiano. Si trattò - spiega Dondi - di una seconda americanizzazione, più sottile e interiorizzata rispetto a quella del dopoguerra. E mentre i partiti politici permettevano al sistema televisivo privato di crescere senza una legge che lo regolamentasse, accadde l’inevitabile: il peso del potere economico sopravanzò definitivamente le capacità decisionali della politica, con effetti di lungo periodo che avrebbero plasmato l’Italia che conosciamo oggi.
Mirco Dondi, sulla base di una documentazione inedita e di interviste ai protagonisti di questa rivoluzione, con un racconto originale e nuovo, getta finalmente luce sulla storia italiana più recente.
Ralph e Anna Eldred vivono con i quattro figli nel Norfolk in una fattoria di mattoni rossi. Come responsabile di un istituto di beneficenza, ogni estate Ralph ospita alla Casa Rossa uno dei tanti 'casi pietosi' in cui si imbatte per lavoro, perlopiù adolescenti sbandati bisognosi di un posto dove stare e di qualcuno che li rimetta in riga. Inizia così 'Cambio di clima' di Hilary Mantel, in libreria con Fazi.
Gli ospiti vengono talvolta mal tollerati dagli altri membri della famiglia: Anna è sempre meno incline ad accogliere giovani problematici in casa propria, Kit, la figlia maggiore, si interroga sul suo futuro, Robin è lontano per gli impegni sportivi e Julian, il più taciturno, è molto preoccupato per la piccola di casa, Rebecca, e per i pericoli a cui potrebbe andare incontro. Ma sotto la patina d’abitudine che ricopre la vita degli Eldred si celano segreti inconfessabili e rancori mai sopiti, che minacciano di mandare in pezzi l’armonia familiare. Venticinque anni prima, appena sposati, Ralph e Anna, mandati come missionari laici in Sudafrica, hanno conosciuto le difficoltà di un paese in regime di apartheid, dove fame e ingiustizia erano pane quotidiano. È durante quel viaggio che si è consumata la tragedia di cui non hanno più parlato e che ora, a decenni di distanza, riaffiora in superficie con prepotenza, rivelando tutte le crepe nel loro matrimonio. Fin dove può spingersi il perdono? Quanto può sopportare un cuore prima di spezzarsi irreparabilmente? Hilary Mantel, la regina della letteratura inglese, torna in libreria con un romanzo finora inedito in Italia: una saga familiare epica ma sottile, scritta con l’abilità di una vera maestra, capace di tenere il lettore incollato alle pagine grazie a un uso magistrale della suspense, di affrontare temi universali con leggerezza e di affrescare la complessità di due mondi molto lontani tra loro.

Categoria: cultura
10:10
Aviaria, negli Usa primo caso umano al mondo di virus H5N5: morto il paziente infettato
(Adnkronos) - E' stato identificato negli Usa il primo caso umano al mondo di virus dell'influenza aviaria A(H5N5). Lo annuncia l'Oms, descrivendo i passaggi che hanno portato alla conferma dell'infezione in "un adulto con patologie pregresse residente nello Stato di Washington", morto in ospedale. L'indagine di sanità pubblica ha rilevato che "il paziente deteneva pollame da cortile e uccelli domestici. Sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche che prevedono il monitoraggio attivo di chiunque sia stato a stretto contatto" con il contagiato.
"Il 15 novembre scorso l'Organizzazione mondiale della sanità è stata informata del 71esimo caso umano confermato di influenza A(H5) dall'inizio del 2024 negli Stati Uniti d'America, primo caso umano segnalato negli Usa da febbraio 2025", comunica l'agenzia ginevrina. "Il 20 novembre il sequenziamento di laboratorio dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) statunitensi ha confermato il virus come influenza A(H5N5)". Si tratta del "primo caso umano segnalato a livello globale causato da un virus influenzale A(H5N5)", precisa l'Oms. "Il paziente - spiega - ha sviluppato sintomi, tra cui febbre, durante la settimana terminata il 25 ottobre. Nella settimana terminata l'8 novembre è stato ricoverato in ospedale per una grave malattia ed è successivamente deceduto il 21 novembre".
"I campioni respiratori raccolti presso la struttura sanitaria - dettaglia l'agenzia - sono risultati positivi al virus dell'influenza A mediante Rt-Pcr e presuntivamente positivi all'influenza A(H5) all'università di Washington. I campioni sono stati inviati al Washington State Public Health Laboratory, dove l'influenza A(H5) è stata confermata utilizzando il test per l'influenza A(H5) dei Cdc. Il campione è stato ricevuto dai Cdc il 19 novembre. Il sequenziamento condotto all'università di Washington e ai Cdc ha indicato che si trattava di un virus dell'influenza A(H5N5)".
"L'indagine delle autorità sanitarie Usa è in corso", prosegue l'Oms, puntualizzando che al momento "il tracciamento dei contatti non ha identificato ulteriori casi" e che "attualmente non vi sono prove di trasmissione da uomo a uomo".
"A causa della natura in continua evoluzione dei virus influenzali", l'agenzia delle Nazioni Unite per la salute continua a sottolineare "l'importanza della sorveglianza globale per rilevare e monitorare i cambiamenti virologici (inclusa la genomica), epidemiologici e clinici associati ai virus influenzali emergenti o circolanti che possono avere effetti sulla salute umana, e della tempestiva condivisione del virus per la valutazione del rischio".
Sulla base delle informazioni disponibili, l'Oms attualmente valuta il rischio complessivo per la salute pubblica rappresentato dai virus A(H5) come "basso", mentre lo classifica "da basso a moderato" per le persone con possibile esposizione professionale ad animali potenzialmente infetti.

Categoria: salute
09:52
Violenza sessuale, chiesta condanna a 10 anni per l'ex campione olimpico Pizzolato
(Adnkronos) - La condanna a dieci anni di carcere è stata chiesta dalla Procura di Trapani per il campione olimpico di sollevamento pesi Antonino Pizzolato, medaglia di bronzo a Parigi 2024. L'accusa è di violenza sessuale aggravata di gruppo. La stessa pena, come scrivono oggi La Sicilia e Giornale di Sicilia, è stata sollecitata per gli altri tre imputati: Davide Lupo, Claudio Tutino e Stefano Mongiovì. Le richieste di condanna sono state condivise dalla parte civile, rappresentata dall'avvocato Nicola Pellegrino.
Al centro del procedimento le accuse di abusi che sarebbero stati commessi nel luglio del 2022 a Trapani su una turista finlandese conosciuta in un ristorante assieme ad altre sue connazionali. Secondo i pm Andrea Tarondo e Giulia Sbocchia, approfittando del fatto che la finlandese aveva bevuto, usciti dal locale e congedate le due amiche, i quattro, in un residence, avrebbero avuto con lei rapporti sessuali contro la volontà della vittima. La violenza si sarebbe interrotta quando la giovane, in lacrime, ha chiesto di tornare al suo albergo. Per la pm Giulia Sbocca "nessun elemento è emerso durante il processo in grado di provare l'esistenza di un consenso". Il processo è stato aggiornato a gennaio e riprenderà con le arringhe delle difese.

Categoria: cronaca
09:47
Iran, donne corrono la maratona senza velo: per gli organizzatori scatta il "procedimento penale"
(Adnkronos) - "Indecenza". È questa l'accusa mossa dalle autorità iraniane agli organizzatori di una maratona a cui, stando a immagini diffuse sui social media, hanno partecipato anche donne che non indossavano il velo. Secondo i media iraniani, sono stati più di 5.000 i partecipanti alla maratona di Kish organizzata ieri mattina, con diverse gare riservate alle donne.
Nella Repubblica Islamica vige l'obbligo per le donne di indossare il velo in pubblico. "È stato indecente il modo in cui si è svolto l'evento", ritengono dalla Procura di Kish, secondo l'agenzia Mizan. Ed è stato avviato un "procedimento penale" nei confronti degli organizzatori, precisa l'agenzia sollecitando misure "incisive, deterrenti e intransigenti". L'agenzia Tasnim critica "l'assenza totale di controllo e il mancato rispetto del codice di abbigliamento da parte di un numero significativo di partecipanti".
Il velo divide la classe politica in Iran, dove non mancano donne che scelgono di non indossarlo, soprattutto nella capitale Teheran. Per il presidente Massoud Pezeshkian non si può costringere nessuno a portare l'hijab. Nei giorni scorsi più della metà dei deputati ha accusato i giudici di non far rispettare la legge. Il capo della magistratura, Gholamhossein Mohseni Ejei, ha chiesto un approccio più rigoroso. Nell'ultimo mese sono stati chiusi diversi locali e ristoranti per il mancato rispetto dell'obbligo del velo, ma ci sono anche stati concerti e altri eventi che hanno accolto donne che non indossavano il velo.

Categoria: internazionale/esteri
09:02
Carlo Vanzini: "Ho un tumore al pancreas, a gennaio l'operazione"
(Adnkronos) - Carlo Vanzini, 54 anni, il telecronista e responsabile del team di Sky Sport per i Grandi Premi, ha un tumore al pancreas e il mese prossimo si sottoporrà a un intervento. A raccontarlo è lo stesso commentatore sportivo, in un'intervista al 'Corriere della Sera', dopo che i suoi figli gli hanno chiesto di rendere pubblico il suo stato di salute. "Qualcuno - spiega al 'Corriere' - comincia a fare domande. Giorni fa sono entrato in tendenza su X, per il mio aspetto: sono gonfio per il cortisone, sono pelato, ho perso la barba... Alcuni conoscenti hanno creduto senza battere ciglio alla mia storia di un cambio di look. Altri hanno scritto sui social ai miei figli: è stato Luca a chiedermi di dirlo".
Luca ha 22 anni ed è il figlio maggiore di Vanzini e di sua moglie Cristina Fantoni, collega di La7. Dopo di lui sono nati Giacomo, che ha 17 anni, e la piccola Anita, 11 anni. Cinque anni fa per la stessa malattia Vanzini ha perso sua sorella Claudia, che scoprì il tumore troppo tardi. Lui invece si ritiene un "malato fortunato", proprio per la diagnosi precoce, a seguito di un controllo lo scorso giugno. "Per prima cosa faccio una ecografia addominale. Lorenzo, l’ecografista, mi dice subito: dobbiamo parlare, c’è una lesione; si può prendere, ma devi correre. Chiamo subito mia moglie Cristina, che nonostante lo choc si attiva per prenotare una Tac e una visita con il chirurgo, a Verona", ha raccontato.
Ai figli lo ha detto a fine luglio, dopo una vacanza insieme, ai colleghi invece "durante il viaggio per il Gp in Olanda. Mi sono tolto il cappellino e gliel’ho detto di botto. Sono stati tutti fantastici". Ha già fatto dieci sedute di chemioterapia, ne manca una e a fine gennaio potrà operarsi. Al Corriere dice di essere ottimista "come lo canta Vecchioni, che pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire".

Categoria: sport
09:01
Inondazioni in Indonesia, più di 880 morti a Sumatra. Migliaia i feriti, centinaia i dispersi
(Adnkronos) - E' di almeno 883 morti il bilancio ufficiale delle gravi inondazioni e frane sull'isola indonesiana di Sumatra. E' quanto rende noto stamani l'agenzia indonesiana per la gestione delle calamità. Ancora 520 i dispersi. I feriti sono circa 4.200.
L'Agenzia nazionale per la gestione delle calamità (Bnpb) ha precisato che i dati si riferiscono alle province di Aceh, dove si registra il maggior numero di vittime (345 morti e 174 dispersi), Sumatra Settentrionale e Sumatra Occidentale, colpite da giorni di piogge intense. Il bilancio è ancora provvisorio e potrebbe aggravarsi mentre prosegue il lavoro dei soccorritori complicato da ponti danneggiati e strade bloccate.

Categoria: internazionale/esteri
08:52
Più sole per il ponte dell'Immacolata, sull'Italia torna il sereno: previsioni meteo
(Adnkronos) - Via le nubi con il Maestrale, sull'Italia torna il sereno. Il ponte dell'Immacolata si preannuncia all'insegna dell'alta pressione, con temperature in deciso rialzo e anomale per il periodo. Più caldo, quindi, a partire dalla prima domenica del mese e tempo via via più caldo, soleggiato e stabile. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, sabato 6 dicembre, e per i giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, conferma un sabato ventoso per correnti di Maestrale, il vento che proviene da Nord-Ovest e che spazzerà via tutte le nubi della precedente perturbazione.
Il vento di Maestrale è associato alla rimonta dell’alta pressione da ovest: nei prossimi giorni stop alle perturbazioni, il tempo sarà stabile, in prevalenza soleggiato e via via più caldo.
Nelle prossime ore gli ultimi ricordi dell’intensa perturbazione transitata sull’Italia saranno vividi solo al Sud: si prevedono degli acquazzoni ancora tra Sicilia, Calabria e Puglia ma in via di esaurimento. Il vento, che sarà forte soprattutto al meridione, spingerà via poi anche queste piogge.
Domenica il vento si attenuerà e assisteremo al passaggio di una perturbazione tra Svizzera e Germania: il cielo diverrà un po’ più velato al Nord e avremo qualche nevicata sulle Alpi di confine, specie in Valle d’Aosta. Per il resto la prima domenica di dicembre sarà bella e ancora più mite.
Dalla Festa dell’Immacolata inizierà una fase “quasi nordafricana”: le temperature, specie in montagna e localmente al Centro-Sud, saliranno fino a 10-12°C oltre le medie del periodo; da martedì 9 dicembre lo zero termico schizzerà oltre i 3500 metri, una quota eccezionale per dicembre, tipica ma alta anche per il mese di luglio. Inutile dire che farà caldo per il periodo in montagna. A Cortina si prevedono fino a 10-15 gradi di giorno da martedì in poi.
La fase di alta pressione con temperature anomale e calde continuerà almeno fino a venerdì 12 dicembre; non è escluso che possa durare fino a metà mese, ma per questa tendenza dobbiamo attendere conferme dai modelli meteorologici a lunga scadenza.
Per adesso, godiamoci il ribaltone portato dai venti di Maestrale e dall’espansione dell’anticiclone verso l’Italia: il Ponte dell’Immacolata è salvo, soleggiato, via via più caldo e decisamente piacevole.
Sabato 6. Al Nord: bel tempo con prevalenza di sole, ventoso in Romagna. Al Centro: sereno o poco nuvoloso, soffia il Maestrale. Al Sud: residui piovaschi su Puglia, Calabria e Sicilia; Vento di Maestrale.
Domenica 7. Al Nord: passaggio di velature, neve sulle Alpi di confine. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: ulteriore miglioramento con prevalenza di sole; isolati piovaschi tra Sicilia e Calabria.
Lunedì 8. Al Nord: prevalenza di sole; nubi basse in Val Padana, specie nelle ore notturne. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: bel tempo con prevalenza di sole.
Tendenza: alta pressione con tempo stabile.

Categoria: cronaca
08:24
Prima alla Scala, domani un 7 dicembre "clamoroso" con Lady Macbeth
(Adnkronos) - Il Teatro alla Scala si prepara a un 7 dicembre ad alta tensione emotiva. Domani con 'Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk', Dmitrij Šostakovič irrompe nella Prima come un faro sulla modernità, tra la passione febbrile del direttore d'orchestra Riccardo Chailly e l’energia da eroina del soprano Sara Jakubiak, che avverte il pubblico: "Allacciatevi le cinture". Il sovrintendente Fortunato Ortombina non ha dubbi: sarà una serata “clamorosa”. L’approdo di Sostakovic sul palcoscenico del Piermarini, nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, non è solo un omaggio ma una presa di posizione chiara: “La Lady Macbeth è tra le opere più clamorose e importanti del ’900, per me una delle più importanti di sempre” ribadisce Ortombina. E aggiunge: “Sono convinto che anche Šostakovičsia sulla buona strada per diventare un profeta nel tempo come Mozart e Verdi”.
Per il sovrintendente, alla sua prima inaugurazione del 7 dicembre dopo l’era Meyer, il titolo scelto ha una forza simbolica innegabile: “È di capitale importanza, di spettacolarità straordinaria e il rapporto con la cultura russa fa parte della storia di questa città”. Non teme polemiche legate alla scelta di un altro titolo russo, dopo il 'Boris Godunov' che nel 2022, con la guerra in Ucraina appena iniziata fece scorrere fiumi di inchiostro. E infatti puntualizza: “Sappiamo tutto della censura. Toscanini ha fatto qui la prima scaligera di Tchaikovsky: i rapporti tra Russia e Scala sono sempre stati importanti e hanno trasceso qualunque momento di crisi politica europea e globale, e questo continuerà per tanto tempo”.
Sul lavoro creativo, Ortombina sottolinea lo sforzo del team guidato dal regista Vasily Barkhatov, dal direttore musicale Riccardo Chailly e dal soprano Sara Jakubiak: “Se vediamo sorridere questa bravissima interprete è perché è veramente una cantante straordinaria, così come straordinari sono anche gli altri elementi del cast. La forza di questo soggetto sta nella primordialità delle forze che Šostakovič è andato a indagare”. Il direttore musicale Riccardo Chailly parla con passione quasi febbrile dell’opera: “Portare in scena la Lady Macbeth credo non debba essere preso come un atto di coraggio ma come un atto dovuto di riconoscimento a un gigante del ’900”. L’opera, ricorda, "ha sofferto per anni e deve recuperare il tempo perduto, di una qualità assoluta e alla quale partitura bisogna dare il valore che merita”.
Chailly stesso confessa la propria soggezione: “Ne ero vittima per la grandezza, l’audacia e la modernità”. E parla del giovane Šostakovič come di un rivoluzionario: quando scrisse l’opera, “un soggetto scabroso che chiedeva coraggio a un compositore di 24 anni”. Sul fronte musicale, il maestro non risparmia elogi a cast, coro e orchestra: “Tutti i cantanti sono uno più bravo dell’altro. Il coro ha trovato una difficoltà forte nella ritmica e nella sillabazione, che richiede una bravura forte. Abbiamo fatto lavoro eccellente con il coro della Scala. Anche l’orchestra… affronta le mostruosità tecniche in maniera formidabile”.
Il soprano Sara Jakubiak, al debutto scaligero, è la figura forse più “spremuta” - letteralmente - dell’intero progetto. “E' vero, mi sento un po’ come un’arancia spremuta” sorride, riprendendo le parole di Chailly. Il maestro, infatti, ha riconosciuto la sua bravura “nonostante sia stata spremuta come un’arancia” da una partitura che mette a dura prova qualsiasi interprete. Jakubiak descrive Katerina come un personaggio estremo: “Mi ricorda una McLaren capace di passare da zero a cento in meno di un minuto”. E lancia un messaggio al pubblico per il 7 dicembre: “L’unica cosa che posso dire è: allacciatevi le cinture”.
Il regista Vasily Barkhatov, firma una 'Lady Macbeth' che vuole scavare a fondo nella psiche umana. “E' in fondo una storia semplice: quella di una donna che si vota con tutte le sue forze alla libertà e alla felicità umana, ma lo fa in maniera violenta e drammatica”. Per Barkhatov, classe 1983 e al debutto scaligero, il primo passo è stato liberare l’opera dai suoi stereotipi sedimentati: “Titoli così frequentati generano spesso dei cliché… Il nostro obiettivo è stato ‘togliere la polvere’ e concentrarci sugli aspetti psicologici di Katerina”. Per questo, l’azione non è più ambientata in un villaggio rurale, ma “in una capitale del secolo scorso”. L’operazione rispecchia la poetica del compositore: “Šostakovič ha cercato la bellezza nei personaggi strani, ambigui, crudeli. Noi abbiamo cercato di fare lo stesso…E abbiamo un cast meraviglioso che ci permette di farlo”.
La presenza alla Scala per il 7 dicembre è per Barkhatov “un grande onore”. “Ho seguito molte Prime in streaming e ritrovarmi finalmente in sala è un’emozione speciale”. E sul lavoro con Chailly: “Questa partitura richiede un dialogo molto stretto… Abbiamo attraversato un processo di collaborazione durato due anni”. Lo scenografo Zinovy Margolin racconta una scenografia concepita come contrasto permanente: “Abbiamo iniziato a lavorare un anno fa discutendo l’idea di scegliere un ambiente completamente diverso dalle consuete ambientazioni della provincia russa”. La scelta è ricaduta sulla città in cui Šostakovič ha vissuto. “La capitale permette un forte contrasto visivo e simbolico: da un lato l’ambiente sfarzoso del ristorante, dall’altro la povertà dei luoghi in cui lavorano i personaggi”.
La 'Lady Macbeth del distretto di Mcensk' - libretto dello stesso Šostakovič dal romanzo di Leskov - doveva essere la prima parte di un trittico dedicato alla condizione femminile nella storia russa. La vicenda di Katerina Izmajlova, ambientata negli anni 1860, è un vortice di violenza, desiderio e ribellione: avvelenamenti, omicidi, passioni proibite, soprusi familiari. La doppia prima del 1934 a Leningrado e Mosca fu un successo travolgente, “un clamoroso succès de scandale” per la crudezza sociale e l’inedito realismo delle scene erotiche. Šostakovič, abbandonando la satira surreale de Il naso, si avvicinò a Musorgskij con una potenza drammatica che conquistò il pubblico: 200 rappresentazioni in due anni.
L'opera racconta la vicenda di Katerina Izmajlova, giovane donna costretta a un matrimonio infelice con un possidente debole e sottomessa alle angherie del suocero. La passione proibita per il garzone Sergej sfocia in una scia di omicidi, vendette e tragedia, culminando in un finale di disperazione e morte. Šostakovič, autore anche del libretto, concepì il lavoro come prima parte di un trittico dedicato alla condizione della donna nelle diverse epoche della storia russa, ma la crudezza del racconto e il realismo spietato dei personaggi portarono l'opera rapidamente nel mirino del regime di Stalin.
Dopo la doppia prima a Leningrado e Mosca nel gennaio 1934, l'opera riscosse un successo clamoroso: duecento rappresentazioni in due anni e l'entusiasmo del pubblico, conquistato dalla modernità della scrittura musicale e dalla combinazione di folklore russo e innovazione orchestrale. Tuttavia, come ricorda la celebre cantante Galina Vishnevskaya nelle sue memorie, la situazione politica stava cambiando rapidamente. I compositori legati all'ex-Proletkult, precedentemente criticati da Šostakovič, avevano assunto posizioni chiave nell'Unione dei Compositori, mentre Ždanov, nuovo responsabile della cultura del Partito Comunista, impose direttive di ottimismo, eroi positivi e finali lieti.
Nel gennaio 1936 Stalin assistette personalmente a una rappresentazione dell'opera e, poco dopo, un articolo della "Pravda" decretò la condanna di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk", imponendo la sua rimozione dal repertorio ufficiale per "pornofonia". Il compositore fu costretto a subire un lungo periodo di ostracismo, durato fino agli anni di Krusciov, quando accettò di curare una versione emendata intitolata "Katerina Ismailova", andata in scena a Mosca nel 1963. In questa versione, le scene di erotismo più esplicite furono soppresse e il linguaggio musicale rese più dolce e accessibile, privando l'opera della sua tensione originaria e della violenza emotiva che la caratterizzava.
Il ritorno alla Scala rappresenta dunque non solo un omaggio al genio compositivo di Šostakovič, ma anche un recupero della sua libertà artistica, violata dal regime sovietico. Riccardo Chailly, alla sua dodicesima inaugurazione di stagione al Piermarini, racconta il suo legame personale con il compositore: "Tutto cominciò nel 1972, quando avevo 19 anni. Assistetti alle prove e alle rappresentazioni de Il naso di Šostakovič dirette da Bruno Bartoletti, con la regia di Eduardo De Filippo. Rimasi stordito per giorni. Mi colpì enormemente la modernità, il coraggio di affrontare un testo di Gogo' in quel modo".
La partitura di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk" si distingue per contrasti drammatici e straordinaria complessità orchestrale. Da una parte, l'uso sapiente della politonalità e la capacità di fondere melodie popolari russe con elementi mitteleuropei, come la citazione dell'Abschied dal Lied von der Erde di Gustav Mahler nel quarto atto, conferiscono profondità psicologica alla protagonista, alla quale Šostakovič riesce a dare un'umanità tormentata e contemporanea. Dall'altra, la presenza del grottesco e dell'umorismo nero emerge in passaggi come il canto del prete dopo l'avvelenamento di Boris, che richiama quasi un'atmosfera da operetta tragica e satirica.

Categoria: spettacoli
08:23
Usa, via libera alla vendita di missili all'Italia per 301 miliardi di dollari
(Adnkronos) - Il Dipartimento di Stato Usa ha approvato "una possibile vendita al governo italiano" di missili "Joint Air-to-Surface Standoff Missiles with Extended Range e relative attrezzature per un costo stimato di 301 milioni di dollari". E' quanto si legge in una nota della Defense Security Cooperation Agency (Dsca), che ha notificato il Congresso.
Viene precisato che "i l governo italiano ha richiesto l'acquisto di 100 Agm-158B/B-2 Joint Air-to-Surface Standoff Missiles with Extended Range (Jassm-Er)" e che la "possibile vendita" servirà a "sostenere gli obiettivi di politica estera e sicurezza nazionale degli Stati Uniti migliorando la sicurezza di un alleato Nato, una forza per stabilità politica e progresso economico in Europa".
E, prosegue la nota, "migliorerà le capacità dell'Italia di far fronte alle minacce attuali e future" con "sistemi avanzati di attacco a lungo raggio per l'impiego su caccia italiani, compresi, ma non solo, gli F-35".

Categoria: internazionale/esteri
08:01
Bonus psicologo, pubblicate le graduatorie definitive: 270 giorni per usarlo
(Adnkronos) - Pubblicate dall'Inps le graduatorie definitive dei beneficiari del bonus psicologo 2025, suddivise per Regioni e per la Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige.
Gli utenti possono verificare la propria posizione accedendo al sito www.inps.it, cercando 'Bonus psicologo' e selezionando il servizio dedicato. Una volta autenticati, i richiedenti possono consultare l'esito della domanda, l'eventuale importo riconosciuto e il codice univoco da comunicare al professionista per usufruire delle sedute.
"Le graduatorie - spiega l'Inps - sono state formulate sulla base dell'Isee più basso e, in caso di parità, secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande, nel rispetto delle risorse stanziate". "Le domande presentate con Isee, recante omissioni o difformità non sanate entro i termini previsti dalla circolare n. 124/2025, sono state dichiarate improcedibili - precisa l'Istituto - e non sono state considerate per la predisposizione delle graduatorie".
L'Inps sottolinea quindi che, "per garantire una risposta più ampia alla crescente domanda di sostegno psicologico, il ministero della Salute ha disposto l'unificazione dei fondi 2024 e 2025, destinando interamente all'annualità 2025 un totale di 21,5 milioni di euro. Ciò ha consentito l'elaborazione di un'unica graduatoria nazionale e l'accoglimento di un numero maggiore di richieste".
I beneficiari hanno 270 giorni di tempo per utilizzare il contributo . Il codice univoco è soggetto ad annullamento automatico decorso tale termine. Si ricorda inoltre che, come previsto dal decreto, dalla stessa data di pubblicazione decorre il termine di 60 giorni entro cui deve essere effettuata almeno una seduta: in caso contrario, il beneficiario decade dal diritto e si procede allo scorrimento delle graduatorie. Il contributo, fino a un massimo di 50 euro a seduta, "è erogato direttamente al professionista secondo le modalità da lui indicate, senza alcun accredito ai beneficiari".

Categoria: economia
07:46
"Europa cambi o la sua civiltà sarà cancellata", il monito di Trump nella nuova strategia Usa
(Adnkronos) - "Se le tendenze attuali continueranno, l'Europa sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", con il serio rischio che la sua civiltà venga "cancellata". Questo l'avvertimento contenuto tra gli obiettivi fondamentali delineati dalla nuova Strategia di sicurezza nazionale Usa, pubblicata ieri dalla Casa Bianca e firmata dal presidente Donald Trump, che spiega come tradurre la dottrina "America First" in politica estera.
Secondo il testo, le "questioni più gravi che l’Europa deve affrontare includono le attività dell’Unione europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e generando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità e fiducia nazionali".
Nel testo, Washington avverte che "se le tendenze attuali continueranno, il continente sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", e "non è dunque affatto certo che alcuni Paesi europei manterranno economie e forze armate abbastanza solide da restare alleati affidabili". Molte di questi Stati-nazioni, che rimangono "l'unità politica fondamentale del mondo", al momento stanno intensificando gli sforzi che contraddistinguono il loro percorso attuale, rileva la strategia: "Vogliamo che l’Europa rimanga europea, che ritrovi la fiducia nella propria civiltà e abbandoni l’attenzione fallimentare alla soffocante regolamentazione", si legge nel documento.
Il documento evidenzia anche come i funzionari Usa siano "abituati a considerare i problemi europei in termini di carenze di spesa militare e stagnazione economica. In parte è vero, ma i problemi reali dell’Europa sono ancora più profondi. L’Europa continentale ha visto la propria quota del Pil globale diminuire, dal 25% nel 1990 al 14% di oggi, in parte a causa di regolamentazioni nazionali e transnazionali che minano la creatività e l’operosità. Ma questo declino economico è oscurato dalla prospettiva, ancora più seria, di una cancellazione della civiltà". Altrove, nella sezione che riguarda l'Ucraina, il documento parla anche di "sovversione dei processi democratici" da parte dei governi europei.
"Eppure, l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti", continua il documento, sottolineando che il commercio transatlantico "è ancora uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana", i settori industriali europei "restano tra i più solidi al mondo" e il continente ospiti "ricerche scientifiche d’avanguardia e istituzioni culturali di livello mondiale. Non possiamo permetterci di abbandonare l’Europa: farlo sarebbe controproducente per gli obiettivi di questa strategia". La diplomazia americana deve quindi "continuare a difendere la vera democrazia, la libertà di espressione e la celebrazione senza complessi del carattere e della storia delle singole nazioni europee. L’America incoraggia i propri alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita dello spirito, e la crescente influenza dei partiti patriottici europei è motivo di grande ottimismo".
"Il nostro obiettivo è aiutare l’Europa a correggere la propria traiettoria attuale. Avremo bisogno di un’Europa forte per competere con successo e collaborare con noi nel prevenire che qualsiasi avversario domini il continente europeo", continua il testo, specificando che gli Stati Uniti rimangono "comprensibilmente legati sentimentalmente al continente europeo, e naturalmente alla Gran Bretagna e all’Irlanda. Il carattere di questi Paesi è anche strategicamente importante, perché contiamo su alleati creativi, capaci, fiduciosi e democratici per creare condizioni di stabilità e sicurezza. Vogliamo collaborare con Paesi allineati che desiderano ristabilire la loro antica grandezza".

Categoria: internazionale/esteri
07:05
Ucraina, missili e droni su Kiev: Russia attacca ancora e punta al blocco di Pokrovsk
(Adnkronos) - Un pesante attacco russo, con missili e droni, ha colpito nella notte alcune città in Ucraina. A denunciarlo sono le autorità locali, come riporta 'The Kyiv Independent', confermando che Lnella regione di Kiev risultano almeno tre feriti.' L'offensiva ha compromesso le infrastrutture ferroviarie, imponendo la riprogrammazione dei collegamenti passeggeri. Nella notte, per alcune ore, è stato interrotto il rifornimento di energia elettrica alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, denuncia la direzione dell'impianto in mano ai russi.
Secondo quanto riporta 'Thr Kyiv Independent', sono state segnalate esplosioni, oltre a Kiev, anche in altre città ucraine: Poltava, Lutsk, Odessa, Zaporizhzhia e Bila Cerkva. Nella regione di Dnipropetrovsk le autorità hanno segnalato incendi in diverse zone e attacchi che hanno colpito case a Pavlohrad e un'infrastruttura a Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky.
Il governatore della regione di Kiev, Mykola Kalashnyk, ha segnalato il ferimento di un 42enne nella città di Fastiv, a circa 60 chilometri a sudovest di Kiev. Le autorità hanno accusato Mosca per un "bombardamento massiccio contro l'infrastruttura ferroviaria" a Fastiv. Nel distretto di Vyshhorodskyi, a nord di Kiev, sono rimaste ferite - secondo la denuncia di Kalashnyk - due donne di 46 e 40 anni.
L'Institute for the Study of War, citando il comandante di un battaglione di artiglieria operativo nella zona di Pokrovsk, rende noto che le forze russe stanno impiegando droni con unità di élite a manovrarli per bloccare le linee di rifornimento ucraine in un raggio che si estende da 25 a 100 chilometri intorno a Pokrovsk. Fino a ora i militari ucraini che resistono nel controllo della cittadina della regione del Donetsk che la Russia asserisce invece di aver conquistato riescono a mitigare questo tentativo di blocco, grazie al collegamento ancora operativo con la vicina, a est, Myrnohrad. Se i russi riuscissero a isolare Pokrovsk per un raggio di 50 chilometri, si stima, sarebbe investita anche le linee di rifornimento dirette a Kramatorsk, Kostyantynivka e Novopavivka. Nel caso, le forze russe riuscirebbero ad avanzare molto più rapidamente.
Stati Uniti e Ucraina "hanno convenuto che progressi reali verso un accordo dipendono dalla volontà della Russia nel dimostrare un impegno serio per una pace duratura, compresi passi verso la de-escalation e la fine delle uccisioni". È quanto si legge in una nota diffusa dal Dipartimento di Stato Usa sugli incontri degli ultimi due giorni tra l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il genero del presidente degli Stati Uniti, Jared Kushner, il segretario del Consiglio di difesa e sicurezza nazionale, Rustem Umerov, e il capo di Stato Maggiore ucraino, Andriy Hnatov. I contatti proseguono.
"Americani e ucraini hanno concordato sul quadro degli accordi di sicurezza" e parlato delle "capacità di deterrenza necessarie per sostenere una pace duratura". Nessun dettaglio in più. La nota, che riferisce di "colloqui costruttivi per promuovere un percorso credibile verso una pace giusta e duratura in Ucraina", precisa che le delegazioni hanno parlato anche della ricostruzione nel dopoguerra e di "iniziative economiche congiunte Usa-Ucraina".
Umerov, si legge, ha ribadito che la "priorità" di Kiev è arrivare a un accordo che "protegga la sua indipendenza e sovranità, garantisca la sicurezza degli ucraini e fornisca una base stabile per un futuro democratico prospero".

Categoria: internazionale/esteri
06:50
Tu si que vales, stasera 6 dicembre: ultima puntata, sorprese e finalisti
(Adnkronos) - L’ultimo appuntamento di ‘Tu si Que Vales’ va in onda stasera, sabato 6 dicembre, in diretta in prima serata su Canale5. A condurre la kermesse, Giulia Stabile, Alessio Sakara e Martin Castrogiovanni che presentano 16 artisti che con il loro talento hanno conquistato un posto nella finalissima.
Solo uno di loro sarà il vincitore di questa 12esima edizione e si aggiudicherà il montepremi del valore di 100.000 euro in gettoni d’oro.
Paolo Bonolis, Maria De Filippi, Luciana Littizzetto, Rudy Zerbi e Sabrina Ferilli, oltre a godersi lo spettacolo e commentare le performance, vestiranno ancora una volta i panni di grandi artisti della musica italiana e internazionale per una finalissima di Lip-sync battle che decreterà il vincitore assoluto.
Con loro: Francesca Fagnani, Claudia Gerini, Filippo Bisciglia, Giucas Casella.
I 16 finalisti sono: Dundu giganti di luce (marionettisti), Sarah e Mauro Palumbo (atleti), Giovanni Arena (musicista), Terry Fator (ventriloquo), Gennaro Desiderio (musicista), Kay La Ferrera (mago), Antonella Losavio (cantante), Sky Skaters (acrobati), Zuka (giocoliere contorsionista), Angela Aiello (cantante), Duo Sirca Marea (acrobati), Airfootworks (ginnasti), Ping Pong Pang (ballerini), Valentin e Cristian (ballerini), Austin Ware (musicista) e Murmuration Concept (compagnia di danza).

Categoria: spettacoli
06:49
Ballando con le stelle, stasera 6 dicembre: ripescaggio e semifinale
(Adnkronos) - 'Ballando con le Stelle' torna stasera, sabato 6 dicembre, alle 21.30 su Rai 1 con la prima semifinale, condotta da Milly Carlucci affiancata dal campione olimpico Massimiliano Rosolino. Per lo spazio dedicato al 'Ballerino per una notte' scenderà in pista il cantautore e rapper Rocco Hunt, che quest’anno divide la poltrona di coach con Clementino a 'The Voice Senior' e che canterà sulle note di 'Oh Ma' e danzerà con tutte le maestre del programma.
Tornando alla gara, lo scorso sabato 29 novembre, la puntata è stata vinta da Andrea Delogu e Nikita Perotti e ha decretato anche i semifinalisti del programma. Ancora in lizza Fabio Fognini con Giada Lini, Barbara D'Urso con Pasquale La Rocca, Martina Colombari con Luca Favilla, Filippo Magnini con Alessandra Tripoli, Rosa Chemical con Erica Martinelli.
Ma è anche giunto il momento del ripescaggio per le coppie che sono state eliminate e una coppia avrà la possibilità di rientrare in gara con un nuovo ballo. Attesa in particolare per il rientro di Francesca Fialdini, ferma da diverse settimane per problemi al piede e alle costole: stasera dovrebbe tornare in pista con Giovanni Pernice.
A dare i voti, la giuria in studio, capitanata da Carolyn Smith. Al suo fianco, i giurati: Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli.
A incidere sulla classifica i 'tribuni del popolo' Rossella Erra, Sara Di Vaira e Matteo Addino. Potranno contestare le votazioni e di smentirle, premiando qualcuno dei concorrenti 'penalizzati'. Il giudizio finale compete al pubblico da casa, che potrà esprimersi con il televoto sui social. A definire il quadro il principe del tesoretto, Alberto Matano, conduttore di 'Vita in Diretta'.

Categoria: spettacoli
06:45
Atreju 2025, al via oggi a Roma la kermesse di Fratelli d'Italia: ospiti e programma
(Adnkronos) - Al via da oggi, sabato 6 dicembre, Atreju 2025, la kermesse di Fratelli d'Italia che proseguirà fino a domenica 14 nei giardini di Castel Sant’Angelo a Roma.
Il taglio del nastro è previsto per le ore 15, con l'inaugurazione della pista di pattinaggio e l'esibizione dei bambini della scuola Palaghiaccio Mezzaluna e l'inizio delle trasmissioni di 'Radio l'Italia chiamò'. Alle ore 16 i saluti istituzionali alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Alle 16.45 presentazione dei libri 'Belle ciao! Come Giorgia Meloni e la destra hanno mandato in tilt il femminismo' di Barbara Saltamartini e 'Quel che resta del femminismo' di Anna Paola Concia. Alle 17.30 l'assemblea dei consiglieri e degli assessori regionali di Fratelli d'Italia, mentre alle 18.30 (caffè letterario) la presentazione del libro 'Iubilaeum nostrum. Il Giubileo dei Due Papi' di Daniele Sabatini, con Gianfranco Rotondi.
Per nove giorni i giardini di Castel Sant’Angelo si trasformeranno in un’arena di confronto: tanta politica con i dibattiti sui temi d’attualità, ma anche un villaggio di Natale formato famiglia. Mercatini, volontariato e un’area ludica per bambini.
Ospiti internazionali come il Presidente dell'Anp Abu Mazen e Rom Braslavski, israeliano rapito da Hamas e rimasto ostaggio per oltre due anni (intervistato domani da Maurizio Molinari). Interviste, dibattiti, presentazioni: ci saranno gli esponenti di governo ma anche tutti i partiti di opposizione, con i loro leader. E poi spettacolo e sport, con la partecipazione, fra gli altri, di Carlo Conti, Ezio Greggio, Mara Venier, Raoul Bova. La chiusura, come da tradizione, sarà domenica 14 con l'intervento di Giorgia Meloni.
Lunedì 8, nel giorno dell'Immacolata sul palco della kermesse alle 18, nel panel dal titolo emblematico 'Trentadue anni dopo', si confronteranno Gianfranco Fini e Francesco Rutelli.
Martedì 9, alle 19, Alessandro Giuli ed Eugenia Roccella saranno i protagonisti del dibattito su 'Pasolini e Mishima: poeti fuori dagli schemi'.
Mercoledì 10 tra pop e opposizioni, interverranno Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier, e subito dopo Gaetano Manfredi, esempio riuscito di coalizione progressista che vince, ma soprattutto sindaco di Napoli e presidente dell'Anci.
Da giovedì 11, poi, si entrerà nel vivo della manifestazione. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, accompagnato da Antonio Di Pietro e Gaia Tortora, tra gli altri, parlerà della riforma sulla separazione delle carriere in magistratura, mentre Anna Maria Bernini, titolare del dicastero dell'Università e della Ricerca, sarà ospite del panel su 'Alleanze per il sapere: politica e accademia in dialogo'. Il sottosegretario Alfredo Mantovano parlerà di droghe, il ministro per il Pnrr, Tommaso Foti, assieme a Luigi Sbarra, Roberto Fico, neoeletto presidente della Campania, e Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, dibatteranno di sviluppo. Alle 17 il commissario e vicepresidente europeo, Raffaele Fitto, verrà intervistato da Roberto Inciocchi, alle 18 Arianna Meloni interverrà nel panel su deepfake e odio social assieme a Francesca Barra e Raoul Bova, e alle 19 con la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ci saranno i leader dei sindacati Pierpaolo Bombardieri, Francesco Paolo Capone e Daniela Fumarola, tutti in pratica tranne Maurizio Landini.
Venerdì 12, oltre ad Abu Mazen, da segnalare il panel 'Dalla Via della seta alla Via del cotone: un’opportunità storica per l’Italia', in cui interverranno il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, quello del Copasir, Lorenzo Guerini, ma soprattutto Luigi Di Maio (in collegamento); il panel sulla mafia con la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, e lo spin doctor di Meloni, Tommaso Longobardi; l'intervista del ministro Guido Crosetto con Marco Travaglio, il panel con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari, e dulcis in fundo: Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
La giornata delle opposizioni sarà sabato 13. Si apriranno le danze con Riccardo Magi e si concluderà il tutto con Angelo Bonelli. Il segretario di +Europa dibatterà di baby gang e maranza, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, siederà al tavolo con Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione e Fabio Rampelli per parlare di riforme. Carlo Calenda, numero uno di Azione, parlerà di Ucraina assieme a Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, il co-portavoce di Europa verde sarà al tavolo con il ministro Adolfo Urso, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, si farà un tete a tete con Paolo Del Debbio.
Non solo: perché il giorno prima della chiusura Fratelli d'Italia cala l'asso. I ministri di vari Paesi europei dialogheranno di trafficanti di uomini con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Orazio Schillacci sarà al centro di un panel con i presidenti di regione Francesco Acquaroli, Antonio Decaro, Massimiliano Fedriga, Roberto Occhiuto e Francesco Rocca; Gilberto Pichetto Fratin parlerà di energia, la ministra della Disabilità, Alessandra Locatelli, siederà allo stesso tavolo di Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, per dibattere di 'Rivoluzione e sussidiarietà per il welfare'; il ministro dello Sport, Andrea Abodi, sarà ospite di un panel con Gianluigi Buffon e Carlotta Gilli, nuotatrice olimpica, e infine ci sarà il ministro Francesco Lollobrigida. Nel mezzo, poi, Ignazio La Russa verrà intervistato da Enrico Mentana e verranno premiati con il premio Atreju i due allenatori delle nazionali, maschile e femminile, di pallavolo, entrambi campioni del mondo: Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco.
Domenica 14, giornata di chiusura di cui sarà protagonista la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, vedrà tra gli ospiti anche il vignettista Federico 'Osho' Palmaroli, il presidente del partito Ecr Mateusz Morawiecki così come gli altri leader della coalizione di centrodestra, Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa, e il presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani.

Categoria: politica
06:42
Verissimo, sabato 6 dicembre: ospiti e interviste di oggi
(Adnkronos) - Torna Verissimo su Canale 5 oggi con ospiti e interviste tra cinema, tv e cronaca nella puntata di sabato 6 dicembre. Silvia Toffanin accoglierà in studio per un'intervista ritratto la grande attrice del teatro e del cinema italiano: Monica Guerritore.
Inoltre, saranno ospiti, con i loro racconti di vita: Paolo Ruffini, alla guida di 'Zelig On' su Italia 1, Rossella Brescia e Corinne Clery. Da 'Forbidden Fruit', Şevval Sam, l’attrice e cantante che interpreta Ender nella serie di Canale 5.
Infine, la forza di un papà, Paolo Curi, che ha visto morire la moglie e mamma dei loro 4 bambini, Eleonora, rimasta uccisa nella strage della discoteca di Corinaldo, provocata dalla “banda dello spray”.
Verissimo torna domani, domenica 7 dicembre, con il secondo appuntamento del weekend. Silvia Toffanin accoglierà la divina Federica Pellegrini, la vita da mamma e le mille sfumature della più grande nuotatrice italiana di sempre.
Per raccontare il suo percorso complicato e la sua rinascita, Silvia Toffanin intervisterà per la prima volta Achille Costacurta, figlio di Alessandro Costacurta e Martina Colombari.
Inoltre, sarà in studio Max Giusti, al suo debutto, proprio da domenica 7 dicembre su Canale 5, alla conduzione di 'Caduta Libera'. Con lui anche Isobel Kinnear, presenza femminile del game show.
Nel talk, i problemi di salute, fortunatamente in via di risoluzione, di Ivana Spagna e il profondo dolore che sta vivendo Paola Caruso.
Infine, in una nuova fase della sua vita, sarà presente anche Chiara Balistreri, con gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda giudiziaria che coinvolge il suo ex fidanzato, già in carcere con la condanna a sei anni e tre mesi per lesioni e maltrattamenti nei suoi confronti.

Categoria: spettacoli
06:42
"Cedere territori alla Russia? Inaccettabile", la risposta dell'Ucraina a Putin
(Adnkronos) - Nessuna concessione a Vladimir Putin, nessun passo indietro sul Donbass. Anche se ciò significasse continuare a combattere ancora a lungo. Per Kiev, infatti, sarebbe "inaccettabile" che l'Ucraina "semplicemente cedesse territori" in qualsiasi accordo di pace con la Russia. Ad affermarlo è Oleksandr Syrsky, il Comandante delle Forze armate dell'Ucraina dal febbraio 2024 in un'intervista a 'Sky News' sottolineando che una "pace giusta" può essere raggiunta solo se i combattimenti vengono fermati lungo le linee del fronte attuali e poi si svolgono negoziati.
La Russia in questo momento, ha spiegato, sta lanciando tra i 4.000 e i 5.000 droni d’attacco unidirezionali contro le posizioni ucraine lungo la linea del fronte ogni giorno e oltre 1.500-2.000 droni che sganciano bombe. Ma l’Ucraina risponde con lo stesso volume — e anche di più. "In termini di droni, c’è una sostanziale parità", ha sottolineato osservando che in questo conflitto ora il 60% degli attacchi è condotto tramite droni. Oltre 710.000 soldati russi, invece, ha sostenuto Syrsky, sono dispiegati lungo una linea del fronte che si estende per circa 780 miglia (1.255 km), e la parte russa perde ogni giorno circa 1.000–1.100 soldati, uccisi o feriti, "e la maggior parte viene uccisa. In questa fase l’esercito russo sta cercando di avanzare praticamente lungo tutto il fronte", ha detto Syrsky.
Il generale Syrsky, sostiene che i soldati ucraini continueranno a combattere se la diplomazia fallisce – e ha avvertito che il destino di tutta Europa è in gioco. "La nostra missione principale è difendere la nostra terra, il nostro Paese e la nostra popolazione", ha spiegato.
Alla domanda se il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per difendere il proprio paese sarebbe vano se l'Ucraina fosse costretta a cedere a Mosca la terra che ancora controlla nel Donbass, il generale Syrsky risponde: "Sapete, non mi permetto nemmeno di considerare uno scenario del genere. Tutte le guerre prima o poi finiscono, e naturalmente speriamo che anche la nostra finirà. E quando accadrà, dovrà essere instaurata una pace giusta. Nella mia visione, una pace giusta è una pace senza precondizioni, senza cessioni territoriali. Significa fermarsi lungo l’attuale linea di contatto".
Alla domanda se l’Ucraina sarebbe in grado di continuare a combattere qualora il presidente degli Stati Uniti Donald Trump interrompesse il sostegno a Kiev, Syrsky risponde: "Siamo molto grati ai nostri partner americani e a tutti i nostri alleati che ci hanno sostenuto durante tutta questa guerra con armi ed equipaggiamento. Speriamo che continueranno a fornire pieno supporto. Ma speriamo anche che i nostri partner e alleati europei, se necessario, saranno pronti a fornire tutto ciò che è richiesto per la nostra giusta guerra contro l’aggressore. Perché in questo momento non stiamo difendendo solo noi stessi, ma tutta l’Europa. Ed è fondamentale per tutti gli europei che continuiamo a farlo, perché se noi non saremo più qui, altri saranno costretti a combattere in Europa".

Categoria: internazionale/esteri
06:39
Sassuolo-Fiorentina: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Scende in campo la Fiorentina. Oggi, sabato 6 dicembre, i viola volano a Reggio Emilia per sfidare il Sassuolo - in diretta tv e in streaming - nella 14esima giornata del campionato italiano. La squadra di Vanoli è reduce dalla sconfitta di Bergamo, dove è stata battuta per 2-0 dall'Atalanta e si trova al penultimo posto in classifica con 6 punti dopo un inizio di stagione disastroso, che ha portato all'esonero di Pioli e all'arrivo in panchina dell'ex tecnico del Torino. Il Sassuolo di Grosso invece ha perso a Como 2-0 nell'ultimo turno e si trova in decima posizione con 17 punti.
La sfida tra Sassuolo e Fiorentina è in programma oggi, sabato 6 dicembre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni:
Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Thorstvedt, Matic, Konè; Volpato, Pinamonti, Laurientè. All. Grosso
Fiorentina (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Marì, Ranieri; Dodo, Sohm, Fagioli, Mandragora, Gosens; Kean, Gudmundsson. All. Vanoli
Sassuolo-Fiorentina sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv. La partita sarà inoltre disponibile in streaming sulla piattaforma web di Dazn.

Categoria: sport








































