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Arriva una nuova piattaorma streaming, Hbo Max in Italia dal 13 gennaio
(Adnkronos) - È stata rivelata la data di arrivo della piattaforma streaming Hbo Max: il 13 gennaio 2026 è il giorno in cui il servizio streaming globale di Warner Bros. Discovery debutterà in Italia.
Lanciato per la prima volta negli Stati Uniti nel 2020, HBO Max si è progressivamente espanso in America Latina, Europa, Asia Centrale e nella regione Asia-Pacifico. Già disponibile in oltre 100 Paesi, la piattaforma streaming ha un’offerta che spazia tra le più celebri serie al mondo, film campioni d’incassi, storie tratte dalla realtà e sport in diretta. Sempre il 13 gennaio 2026, HBO Max debutterà anche in Germania, Austria, Svizzera, Lussemburgo e Liechtenstein, ampliando in modo significativo la presenza del brand in Europa e raggiungendo alcuni tra i mercati più rilevanti. Il servizio debutterà anche nel Regno Unito e in Irlanda all’inizio del 2026, completando così la sua presenza nel mercato europeo.
Dall’attesissima ‘A Knight of the Seven Kingdoms’, serie spin-off de ‘Il Trono di Spade’, allo sport con la diretta dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026 e i primi due tornei dell’Australian Open e del Roland-Garros per vedere il ritorno in campo di Jannik Sinner. Storie ed eventi che trovano ‘casa’ in HBO Max - il servizio streaming globale di Warner Bros. Discovery sbarcherà in Italia il 13 gennaio 2026 - e che saranno presentati questa sera a Londra, durante lo showcase guidato da Casey Bloys, chairman e ceo di HBO e HBO Max globale. Ad animare l’evento che offrirà un primo sguardo sulle novità che inaugureranno la nuova fase europea della piattaforma ci saranno anche alcuni dei talent coinvolti nei prossimi progetti targati HBO Max, protagonisti dei panel che scandiranno la serata. Un appuntamento pensato per tracciare la rotta del brand nel continente e per mostrare in anteprima l’ambizione della nuova strategia internazionale.
"Siamo entusiasti di portare HBO Max e le sue storie indimenticabili in nuovi Paesi europei a partire da gennaio. Con una delle line-up più forti di sempre con serie americane e locali targate HBO, i grandi successi cinematografici locali e internazionali e i Giochi Olimpici invernali, questo è il momento perfetto per rendere disponibile HBO Max a tutti gli spettatori. Non è mai stato così semplice accedere alle serie del momento, ai film di successo, all’imperdibile sport in diretta e alle straordinarie storie di real-life”, dichiara in una nota JB Perrette, ceo e president of Global Streaming and Games di Warner Bros. Discovery.
Non mancheranno le produzioni originali italiane. La prima a sbarcare sul servizio streaming globale di Warner Bros. Discovery sarà ‘Portobello’, la serie di Marco Bellocchio, che debutterà il 20 febbraio. Presentata in anteprima alla 82esima Mostra del Cinema di Venezia, ripercorre la vicenda di Enzo Tortora, interpretato da Fabrizio Gifuni: il celebre conduttore televisivo ingiustamente accusato di legami con la mafia negli Anni 80. Al centro della serie, il caos mediatico, la giustizia che deraglia e la battaglia di un uomo per riprendersi la propria dignità. La serie - una produzione Our Films (società del gruppo Mediawan), e Kavac Film, in coproduzione con Arte France ed in collaborazione con Rai Fiction e The Apartment Pictures (una società del gruppo Fremantle) - è stata scritta da Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore.
Come anticipato qualche settimana fa dall’Adnkronos, è in lavorazione la serie sull’omicidio di Melania Rea nel 2011 per mano di colui che allora era suo marito, Salvatore Parolisi. La serie - diretta da Stefano Mordini con protagonisti Maria Esposito (star della serie ‘Mare Fuori’ in cui ha interpretato Rosa Ricci) e Daniele Rienzo (lo scorso anno in sala con ‘Parthenope’ di Sorrentino) - racconta la storia di una donna che ha provato a riprendersi la propria vita, e di un Paese che, attraverso di lei, ha imparato a riconoscere la violenza che si consuma nel silenzio delle case. Il pomeriggio del 18 aprile 2011, Parolisi (Rienzo), caporalmaggiore dell’Esercito, si aggirava disperato con la figlia di diciotto mesi in braccio per il Pianoro di Colle San Marco, in provincia di Ascoli, alla ricerca della giovane moglie Melania (Esposito), allontanatasi per andare in bagno e poi scomparsa nel nulla. L’immagine cattura immediatamente l’attenzione dei media nazionali. Dopo due giorni di ricerche, il suo corpo viene ritrovato senza vita nel bosco di Ripe di Civitella, a quindici chilometri di distanza. Nelle prime ore, è stato proprio il marito a chiedere giustizia, ma la sua immagine di giovane padre e vedovo distrutto si sgretola rapidamente: Salvatore ha ucciso Melania, riuscendo a ingannare i media, l’opinione pubblica e persino la famiglia della vittima. La realtà rivela un quadro inquietante: una donna che avrebbe voluto porre fine ad anni di infelicità e controllo da parte del marito, ma che è stata uccisa prima di poterlo fare. La serie - prodotta da Simona Ercolani e Teresa Carducci per Stand by Me - è scritta da Doriana Leondeff, Bianca Rondolino, Gloria Mottarelli e Mariano Di Nardo.
La cronaca è anche in due docu-serie che arriveranno prossimamente a ‘casa’ HBO Max. ‘Gina Lollobrigida: Diva Contesa’ ricostruisce in tre episodi la vicenda giudiziaria che ha catturato l’attenzione pubblica con un intreccio di intrighi, inganni e sorprendenti rivelazioni. Ripercorre la vita della grande diva del cinema internazionale - attrice, fotografa, scultrice, pittrice, simbolo di indipendenza - fino alla morte nel 2023, concentrandosi sulla battaglia legale esplosa attorno al suo ingente patrimonio milionario. A contendersi l’eredità economica, artistica e morale sono: il figlio Milko Skofic, l’ex marito Francisco Javier Rigau e il manager Andrea Piazzolla. Mentre gli ultimi anni della vita della diva si trasformano in un vortice di accuse, tradimenti e sospetti di manipolazione. La serie unisce il ritratto della grande star al racconto dell'ultimo periodo della sua esistenza, in cui Piazzolla, factotum e manager della “Lollo”, finisce sul banco degli imputati, perché accusato di circonvenzione di incapace e per aver sottratto beni al patrimonio dell'attrice.
Grazie ad una meticolosa analisi degli atti giudiziari, testimonianze esclusive, audio mai ascoltati e alla partecipazione di Rigau, Skofic, Piazzolla e del nipote di Gina Lollobrigida, Dimitri, la docu-serie svela retroscena inediti e fa luce sui tanti aspetti oscuri dell'affaire: la scomparsa di quasi tutto il patrimonio (stimato tra 10 e 20 milioni di euro, con fondi forse nascosti a Panama), la nomina di un amministratore di sostegno nel 2019 e la condanna in primo grado di Andrea Piazzolla nel 2023 a tre anni di reclusione e a un risarcimento da mezzo milione di euro per aver approfittato della fragilità della Lollobrigida. Una battaglia legale non ancora definita nei tre gradi di giudizio. Gli autori della docu-serie - prodotta da Indigo Stories con Loft Produzioni - sono Carlo Altinier e Matteo Billi, mentre Elena Martelli, Ilenia Petracalvina e Shaila Risolo hanno collaborato ai testi.
La seconda docu-serie è ‘Saman’. Diretta da Francesca Mazzoleni (episodi 1 e 2) e da Gianluca Santoni (episodio 3), la docu-serie ripercorre la vicenda della 18enne pachistana Saman Abbas, assassinata dal suo stesso clan familiare per aver rifiutato un matrimonio combinato. La docu-serie - prodotta da Aurora Tv, Giannandrea Pecorelli e Benedetta Fabbri - è scritta da Carmen Vogani e Lorenzo Avola, con la collaborazione di Simona Coppini. Al momento del lancio, HBO Max in Italia presenterà in esclusiva ‘Nonostante’, il nuovo film diretto e interpretato da Valerio Mastandrea, e da febbraio ‘Squali’, il debutto cinematografico di Daniele Barbiero con Lorenzo Zurzolo e James Franco, presentato all’ultima edizione di Alice nella Città, il festival autonomo e parallelo alla Festa del Cinema di Roma.
HBO Max offrirà tre piani mensili: 'Base con pubblicità' costerà 5,99 euro al mese e permeterò la visione su 2 dispositivi in Full HD; 'Standard', al costo di 11,99 euro al mese, permetterà la visione su 2 dispositivi in Full HD, con 30 download (con limitazioni); mentre 'Premium', a 16,99 euro al mese consentirà la visione su 4 dispositivi in 4K Ultra HD con Dolby Atmos (dove disponibile) e 100 download (con limitazioni). A qualsiasi piano sarà possibile aggiungere, per 3 euro al mese, il pacchettto sport, che include contenuti con pubblicità e permette la visione in contemporanea a due device.
HBO Max sarà disponibile su TV selezionate, set-top box, dispositivi di streaming, smartphone e tablet, console da gioco, online su www.hbomax.com e tramite partner di distribuzione TV che verranno annunciati in seguito.
Gli abbonati potranno creare fino a cinque profili personalizzati, ricevere consigli su misura e usufruire di funzionalità come 'Continua a guardare' e, a seconda del piano scelto, dei download per la visione offline. Le famiglie potranno configurare profili dedicati ai bambini con contenuti adatti all’età e parental control.

Categoria: spettacoli
10:00
Vigilanza Rai, ok unanime per trasmissione atti Ranucci a Copasir
(Adnkronos) - L’Ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza della Rai ha dato l’ok all’unanimità all’acquisizione da parte del Copasir della parte secretata dell’audizione di Sigfrido Ranucci nelle commissioni Antimafia e Vigilanza Rai (avvenute rispettivamente gli scorsi 4 e 5 novembre). Il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica aveva chiesto alla Vigilanza di poter acquisire il resoconto dell’audizione del conduttore di ‘Report’, durante le quali Ranucci ha raccontato, tra le altre cose, di essere stato pedinato da uomini dell’intelligence.

Categoria: politica
10:00
Ex Ilva Taranto, continua mobilitazione operai: occupata statale 106
(Adnkronos) - Proseguono mobilitazione e protesta di operai e sindacati dei metalmeccanici nei pressi dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto, oggi Acciaierie d'Italia. I manifestanti hanno passato la notte ai presidi della statale 100 Appia. E in mattinata, per protesta contro quello che definiscono "il piano di chiusura", dopo aver occupato la statale 7 Appia che collega la città a Bari, hanno occupato la statale 106 Jonica.
Stanotte i manifestanti hanno passato la notte all'aperto riscaldati da qualche piccolo fuoco. Dalle 12 di ieri prosegue inoltre lo sciopero a oltranza proclamato dai sindacati Fim, Fiom, Uilm e Usb.
“La dichiarazione di sciopero a oltranza proclamata delle categorie metalmeccaniche delle acciaierie di Taranto è un atto di dignità e assieme un grido di dolore che è dovere del Governo accogliere. I lavoratori chiedono un’assunzione di responsabilità della politica rispetto al futuro di migliaia di occupati, di un intero territorio e di un asset fondamentale qual è quello dell’acciaio per tutto il sistema produttivo italiano”, hanno dichiarato la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della Camera del Lavoro di Taranto.
“Il Governo ritiri un piano che non ha alcuna garanzia - dicono - se non quella di portare alla chiusura degli impianti, convochi urgentemente un tavolo a Roma con i sindacati, accolga le proposte che arrivano da chi conosce e vive quella fabbrica da anni. Serve una volta per tutte chiarezza, serve un vero piano industriale, serve capire quali investitori se ci sono e a che condizioni vogliono rilevare gli impianti per salvare tutti i posti di lavoro. A tutti i lavoratori va il sostegno e la solidarietà di tutta la Cgil pugliese", proseguono Bucci e D'Arcangelo.
“Il governo deve togliersi il vestito del cinismo e dare una risposta concreta alle istanze dei lavoratori. Parliamo di migliaia di famiglie tra i diretti e l'indotto, e le aziende dell'indotto hanno già iniziato a licenziare. Cos'altro deve succedere per far comprendere che se salta la manifattura industriale salta il lavoro e ogni genere di prospettiva? È una catastrofe sociale”, concludono i sindacalisti della Cgil.

Categoria: economia
09:46
Inondazioni in Indonesia, sale il bilancio: 800 morti e 650 dispersi
(Adnkronos) - È salito a oltre 800 morti il bilancio delle vittime causate dalle inondazioni e dalle frane che hanno colpito l'Indonesia. Lo ha annunciato l'Agenzia nazionale per la gestione delle calamità naturali spiegando che più di 650 persone risultano ancora disperse. L'ultimo aggiornamento stima il bilancio delle vittime a 804 morti, con oltre 570mila sfollati interni a causa del disastro causato dalle piogge torrenziali in tre province indonesiane.
Sono in tutto tre milioni le persone colpite dall'ondata di piogge torrenziali, alimentate da cicloni, che ha investito il Sud Est Asiatico. Non solo le alluvioni e le frane in Indonesia, ma anche in Thailandia, Malaysia e Sri Lanka. Milioni di persone si trovano ora a fronteggiare strade sommerse e villaggi isolati, mentre le ricerche dei dispersi proseguono in condizioni critiche e oltre 1100 persone hanno perso la vita.

Categoria: internazionale/esteri
09:35
Inchiesta corruzione e appalti, arrestato Totò Cuffaro
(Adnkronos) - Arresti domiciliari per l'ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, indagato insieme ad altre 17 persone, per associazione a delinquere, turbativa d'asta e corruzione. Lo ha disposto il gip, a due settimane, dall'interrogatorio preventivo, accogliendo la richiesta della Dda di Palermo.
Per Cuffaro niente braccialetto elettronico. Per il giudice la misura cautelare degli arresti domiciliari è sufficiente a garantire le esigenze cautelari. Non viene applicato il braccialetto elettronico “non emergendo particolari esigenze da imporre il costante monitoraggio“, ma viene imposto un “assoluto divieto di comunicazione così da escludere qualsiasi possibilità di mantenere contatti con altri coindagati o con soggetti terzi, comunque appartenenti alla pubblica amministrazione e all’imprenditoria”, si legge nella misura cautelare.
La Procura aveva inoltre chiesto il sequestro preventivo di 25mila euro a Salvatore Cuffaro ma il gip ha respinto questa richiesta, come si legge nell'ordinanza: “La mera consegna della somma di denaro da parte di Vetro a Cuffaro ‘sganciata’ da ulteriori elementi comprovanti l’esistenza di un pactum sceleris non può reputarsi prezzo dello stesso”. Quindi per il gip mancherebbero i gravi indizi.
Il gip di Palermo ha respinto invece la richiesta di arresti domiciliari, chiesti dalla Procura di Palermo, per il deputato di Noi Moderati Saverio Romano. Il parlamentare era stato ascoltato due settimane fa nel corso dell'interrogatorio preventivo respingendo tutte le accuse.
"Ancora non ho letto la misura, ho visto però che hanno riqualificato il reato per Cuffaro in traffico di influenza. Ma non conosco le motivazioni dell'ordinanza. Sono, comunque, conteno del fatto che, come dice il gip, non ci sono le esigenze cautelari nei miei confronti". Così all'Adnkronos Saverio Romano.
Davanti al gip di Palermo Cuffaro, durante l'interrogatorio preventivo, si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma aveva reso dichiarazioni spontanee. E in quella occasione, come si legge nella misura cautelare che ha portato Cuffaro agli arresti domiciliari, aveva ammesso "qualche errore", specificando, però, che Antonio Iacono (il manager della Sanità finito pure ai domiciliari) è stato avvantaggiato per il suo tramite, né ha chiesto di avere dei benefici". Poi avea anche detto di "conoscere Roberto Colletti (anche lui ai domiciliari ndr) da cinquantasette anni, come amico di famiglia; di aver già in passato "consigliato" al presidente della Regione di "poterlo utilizzare per essere tra quelli che potevano dare un contributo nella gestione della sanità", e di aver, "anche questa volta", consigliato la sua nomina, precisando che egli "usciva da Direttore generale della più grande azienda siciliana, che era il Civico, dove aveva fatto benissimo, e nelle graduatorie di Direttore generale era tra gli undici migliori", quindi, nominato "commissario a Villa Sofia", aveva avuto una "sorta di retrocessione, non di avanzamento", e che "per di più tutti i commissari [ ... ] dopo un anno sono stati trasformati in Direttori generali ed è stata la stessa sorte che ha avuto il dottor Colletti".
Poi Cuffaro, come si legge nella ordinanza, ha chiarito che il concorso non era "aperto a tutti", ma era un "concorso di persone che già lavoravano perché erano tutti quelli che erano entrati per la vicenda Covid ed era un concorso per la stabilizzazione e quindi nessuno di quelli che ha partecipato è rimasto fuori ma sono entrati tutti". Il pubblico ministero ha insistito nella richiesta cautelare, precisando che, con riferimento alla misura cautelare degli arresti domiciliari, "devono ritenersi richieste anche le prescrizioni di cui all'art. 284, comma 2, c.p.p. (divieto di comunicazione)".
Inoltre l'ex presidente della Regione siciliana "ha spiegato di aver ritenuto di doversi avvalere della facoltà di non rispondere per potersi adeguatamente difendere, leggendo le risultanze investigative e ascoltando le registrazioni, poiché non si "ritrova" e non si "riconosce" in alcune delle trascrizioni, tra cui quella relativa alla conversazione avvenuta con l'imprenditore Alessandro Vetro, per la quale la sua Difesa ha dato incarico al perito": così la gip di Palermo nella misura cautelare che ha portato ai domiciliari di Cuffaro. "Ha escluso di aver fatto pervenire delle somme a Tomasino per il tramite di Carmelo Pace (deputato regionale Dc ndr) - si legge nell'ordinanza - ha sottolineato che Alessandro Vetro non aveva partecipato a nessuna gara e che "quando partecipò a una gara fu abbondantemente escluso"". Poi ha spiegato che "il suo intervento per la Dussmann non era finalizzato "a far vincere tale ditta nella gara", ma a "raccogliere e trasferire" le "preoccupazioni" dei rappresentanti dell'azienda che "ritenevano che nel passato" erano "stati ingiustamente danneggiati dal precedente Direttore generale nella gara che avevano già vinto e che stavano portando avanti". In ogni caso, era ed è "sempre rimasto totalmente disinteressato al tema dei subappalti per quella gara" oggetto di imputazione".
I bandi di gara della Regione siciliana venivano diffusi anticipatamente "per facilitare l'adesione ai bandi di gara per le associazioni del terzo settore", ma "che non si trattava di rivelazione in anteprima, bensì di bandi già pubblicati". E' quanto ha detto, nel corso dell'interrogatorio preventivo, l'ex braccio destro di Cuffaro, Vito Raso, indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla Sanità. Per Raso è stato deciso l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Dalle carte emerge che il braccio destro dell’ex governatore avrebbe garantito "agli amici politici" un canale diretto su bandi, concorsi e nomine trasformando l’ufficio di via Trinacria in "uno snodo dove fare riunioni e curare gli interessi politici".

Categoria: cronaca
09:08
Napoli-Cagliari: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Il Napoli torna protagonista in Coppa Italia. I partenopei affrontano oggi, mercoledì 3 dicembre, il Cagliari - in diretta tv e streaming - al Maradona negli ottavi di finale della coppa nazionale. La squadra di Conte è reduce dal trionfo contro la Roma in campionato, 1-0 firmato Neres che è valso il sorpasso proprio sui giallorossi in testa alla classifica di Serie A, mentre i sardi sono stati battuti 2-1 dalla Juventus all'Allianz Stadium.
La sfida tra Napoli e Cagliari è in programma oggi, mercoledì 3 dicembre, alle ore 18. Ecco le probabili formazioni:
Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Juan Jesus, Rrahmani, Marianucci; Mazzocchi, Lobotka, Elmas, Spinazzola; Politano, Lucca, Lang. All. Conte
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Liteta, Adopo, Folorunsho, Obert; Esposito, Borrelli. All. Pisacane
Napoli-Cagliari sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Italia 1. Il match sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity e sul sito web di SportMediaset.

Categoria: sport
09:06
Inchiesta su fondi Ue, rilasciati Mogherini e Sannino
(Adnkronos) - Federica Mogherini e Stefano Sannino, fermati ieri dalle autorità del Belgio nel contesto di un'indagine avviata dalla Procura europea, sono stati rilasciati insieme ala terza persona coinvolta. Lo rende noto la stessa Procura in un comunicato.
"Dopo essere stati interrogati dalla Polizia giudiziaria federale belga (Fgp West-Vlaanderen), i tre individui - si legge - sono stati formalmente informati delle accuse nei loro confronti. Le accuse riguardano frode negli appalti e corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. Sono stati rilasciati, poiché non sono considerati a rischio di fuga", evidenzia il testo.

Categoria: internazionale/esteri
08:53
'Gigi e Vanessa insieme', stasera 3 dicembre: gli ospiti dell'ultimo appuntamento
(Adnkronos) - Stasera, mercoledì 3 dicembre 2025, in prima serata su Canale 5, terzo e ultimo appuntamento con 'Gigi e Vanessa – Insieme': il grande show che celebra l’amicizia e le emozioni condivise.
Ospiti della serata: Max Giusti, Claudio Bisio, Geolier, Pio e Amedeo, Mahmood e Alessandra Amoroso, oltre a Gianluca Capozzi, Gianni Fiorellino, Ivan Granatino, Mavi, Rosario Miraggio, Franco Ricciardi, Andrea Sannino e Ste.

Categoria: spettacoli
08:19
Israele: "Resti consegnati ieri da Hamas non sono dei due ostaggi ancora a Gaza"
(Adnkronos) - I "resti" consegnati ieri da Hamas e portati in Israele non appartengono ad alcuno dei due ostaggi ancora nella Striscia di Gaza.
L'ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha reso noto che sono stati completati gli esami per il riconoscimento dall'istituto di medicina legale Abu Kabir a Tel Aviv e che le famiglie dei due ostaggi - il cittadino israeliano Ran Gvili e quello thailandese Sudthisak Rinthalak - sono state informate degli sviluppi.
"Gli sforzi per riportarli a casa non verranno interrotti fino a quando la missione non sarà stata completata, quella di riportarli nel loro paese per una degna sepoltura", ha reso noto la stessa fonte, citata dal 'Times of Israel'.
Un giornalista palestinese è stato ucciso in un attacco condotto dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza, secondo quanto diffuso dai media in data odierna. Un altro cronista ha riportato ferite in seguito a un raid aereo con droni a Khan Younis, nel settore meridionale del territorio, come comunicato dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. Un portavoce dell'esercito israeliano ha confermato che le forze armate stanno conducendo indagini in merito alla notizia. Wafa ha identificato il giornalista deceduto come Mahmoud Wadi. Fonti giornalistiche locali hanno riferito che egli impiegava una telecamera drone per la sua attività professionale, collaborando con diverse testate.
Le autorità israeliane hanno annunciato che ''nei prossimi giorni'' riapriranno il valico di Rafah tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, permettendo così ai cittadini palestinesi di recarsi in territorio egiziano. "In conformità con l'accordo di cessate il fuoco, il valico di Rafah verrà aperto nei prossimi giorni esclusivamente per l'uscita dei residenti dalla Striscia di Gaza verso l'Egitto", ha affermato in una nota il Cogat, l'organismo del ministero della Difesa israeliano che sovrintende agli affari civili nei territori palestinesi.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto al presidente americano Donald Trump di continuare ad assisterlo nella richiesta di grazia al presidente Isaac Herzog nel corso di una telefonata, ha reso noto Channel 12 citando due fonti americane. Trump ha detto al suo interlocutore di essere convinto che la questione della grazia "avrebbe funzionato" ma non si è impegnato in ulteriori passi. E ha invece sollecitato Netanyahu a comportarsi da "partner migliore" nel portare avanti l'accordo di pace su Gaza, chiedendogli anche la ragione per cui gli operativi di Hamas intrappolati nei tunnel "vengono uccisi e non lasciati arrendere". Il premier israeliano ha risposto dicendo che "sta facendo del suo meglio".

Categoria: internazionale/esteri
07:55
Atalanta-Genoa: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Tempo di Coppa Italia per l'Atalanta. I bergamaschi ospitano oggi, mercoledì 3 dicembre, il Genoa - in diretta tv e streaming - alla New Balance Arena negli ottavi della coppa nazionale. La squadra di Palladino è reduce dalla vittoria contro la Fiorentina, battuta 2-0 nell'ultimo turno di Serie A, mentre quella di De Rossi ha vinto contro l'Hellas Verona per 2-1 al Ferraris in campionato.
La sfida tra Atalanta e Genoa è in programma oggi, mercoledì 3 dicembre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni:
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. All. Palladino
Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Ostigard, Vasquez; Ellertsson, Thorsby, Frendrup, Malinovskyi, Martin; Vitinha, Colombo. All. De Rossi
Atalanta-Genoa sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Italia 1. Il match sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity e sul sito web di SportMediaset.

Categoria: sport
07:33
Ucraina, Rubio: "Progressi nei colloqui con la Russia". Oggi l'inviato Usa incontra Zelensky
(Adnkronos) - Sono stati compiuti "alcuni progressi" nei colloqui con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, afferma il segretario di Stato americano Marco Rubio. "Ciò che abbiamo cercato di fare, e penso che abbiamo fatto qualche progresso, è determinare cosa potrebbe convenire agli ucraini e dare loro garanzie di sicurezza per il futuro", ha affermato Rubio parlando con Fox News, aggiungendo che gli Stati Uniti sperano che il compromesso "permetta loro non solo di ricostruire la loro economia, ma anche di prosperare come Paese". Non è stato precisato se le dichiarazioni di Rubio siano state registrate dopo la conclusione dei colloqui a Mosca tra il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato speciale americano Steve Witkoff che intanto oggi, insieme al genero del presidente Usa Trump Jared Kushner, incontrerà Volodymyr Zelensky.
Il processo negoziale per la pace in Ucraina a trazione Usa è in corso, ma qualora non si arrivasse a risultati è importante mantenere la pressione sulla Russia. Così il segretario generale della Nato Mark Rutte entrando alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza in corso a Bruxelles. "Il processo è in corso. Abbiamo avuto incontri di successo a Ginevra e a Miami tra i team americano e ucraino. La scorsa notte c'è stato l'incontro a Mosca", ha ricordato Rutte, sottolineando come sia "importante che il processo di pace ci sia" ed esprimendo la speranza che porti a risultati.
"Se ci vorrà troppo tempo o non porterà a risultati, il modo migliore per fare pressione sui russi è fare due cose. Uno è assicurarsi che i russi capiscano che il flusso di armi verso l'Ucraina continuerà. È esattamente quello che sta accadendo oggi grazie agli Usa, grazie agli europei. Gli Usa inviano il loro equipaggiamento cruciale all'Ucraina pagato dal Canada e dagli alleati europei, ma anche l'Europa e il Canada fanno molto bilateralmente", ha aggiunto Rutte.
"In secondo luogo, assicurarsi che le sanzioni economiche mordano, che siano efficaci. È anche esattamente quello che sta accadendo. Gli Usa e l'Europa lavorano insieme per avere il massimo impatto attraverso le sanzioni sull'economia russa. Questo è il modo migliore per cambiare i calcoli di Vladimir Putin. Nel frattempo, ovviamente, speriamo che questo finisca prima piuttosto che dopo, perché come ha detto il presidente degli Stati Uniti, il tritacarne deve fermarsi. E sono pienamente d'accordo con lui", ha affermato.
La Russia "si sta preparando per un confronto a lungo termine" e gli alleati devono rispondere intensificando investimenti e sostegno all'Ucraina, ha detto ancora Rutte sottolineando che Mosca "continua a mettere alla prova la nostra deterrenza" violando il "nostro spazio aereo con jet e droni, ha condotto sabotaggi e invia navi spia nelle nostre acque. Queste azioni sono sconsiderate e sono pericolose. E non è solo la Russia. Sta lavorando a stretto contatto con la Cina, la Corea del Nord e l'Iran per tentare di disturbare le nostre società e stracciare le regole globali. Si stanno preparando per un confronto a lungo termine". La Nato, prosegue Rutte, sta "rispondendo con forza, unità e determinazione".
"Dobbiamo anche sostenere di più l'Ucraina. I missili russi continuano a causare morte e distruzione, e l'inverno è qui. L'Ucraina ha bisogno del nostro sostegno più che mai. Tutti vogliamo che lo spargimento di sangue si fermi e accolgo gli sforzi continui del presidente Donald Trump per porre fine a questa guerra", continua, evidenziando che nel mentre serve accelerare i contributi al meccanismo Purl, mediante il quale gli alleati dell'Ucraina acquistano le armi dagli Usa e le consegnano a Kiev, così che possa "difendersi oggi e prevenire l'aggressione in futuro".
La diplomazia si è arenata su questioni territoriali irrisolte.Quella tra Russia e Ucraina "non è una situazione facile", secondo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Lasciate che vi dica che è un casino", ha aggiunto parlando alla riunione di governo alla Casa Bianca. Cinque ore di incontro e una fumata più nera che bianca dunque.
Il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov, ha parlato al termine dell'incontro in Russia di una "discussione costruttiva", ma dell'assenza di "soluzioni di compromesso". "Siamo riusciti a trovare un accordo su alcuni punti, altri hanno suscitato critiche, ma la cosa principale è che si sia svolta una discussione costruttiva e che le parti abbiano dichiarato la loro disponibilità a proseguire gli sforzi", ha affermato. Sulla questione dei territori occupati dalla Russia in Ucraina, "non è stata ancora scelta una soluzione di compromesso", sebbene "alcune proposte americane possano essere discusse", ha aggiunto, definendo la discussione "utile". Per raggiungere un accordo però "resta ancora molto lavoro".
Dopo la prima versione del piano di pace degli Stati Uniti, la Russia ha ricevuto altri quattro documenti, che sono stati discussi durante l'incontro al Cremlino. "Non posso rivelare il contenuto di questi documenti. Tutti riguardano una risoluzione pacifica a lungo termine della crisi in Ucraina", ha affermato Ushakov.
Questi colloqui si sono svolti a poche ore di distanza dalla dichiarazione di Vladimir Putin: "Se l'Europa vuole scatenare una guerra, noi siamo pronti, adesso", ha dichiarato, aggiungendo di aver respinto le proposte europee perché "inaccettabili per la Russia". Il leader del Cremlino ha anche accusato i leader europei di "ostacolare" le proposte degli Stati Uniti e ha insistito sul fatto che gli europei "non hanno un programma pacifico".
L'Europa nutre preoccupazioni riguardo alla possibilità che Washington e Mosca raggiungano un accordo senza il suo coinvolgimento o che l'Ucraina venga costretta a concessioni inique. Il piano americano originale di 28 punti, reso pubblico il mese scorso, era così allineato alle richieste di Mosca da suscitare accuse di un coinvolgimento russo nella sua stesura, circostanza negata da Washington.
La Russia ha esercitato pressione prima dell'inizio dei colloqui con gli Stati Uniti. Putin ha dichiarato che Pokrovsk, una roccaforte nell'Ucraina orientale che le forze russe affermano di aver recentemente conquistato, rappresenta un "buon punto d'appoggio per risolvere tutti i compiti fissati all'inizio dell'operazione militare speciale". Oltre a Pokrovsk, Kiev si trova sotto pressione su molteplici fronti. Le forze russe hanno registrato avanzamenti significativi nell'Ucraina orientale nel mese di novembre, mentre l'Ucraina è stata scossa da scandali di corruzione che hanno portato alle dimissioni del suo principale negoziatore nel conflitto. Mosca ha inoltre intensificato gli attacchi con droni e missili contro l'Ucraina, causando interruzioni di corrente e riscaldamento per centinaia di migliaia di persone, con Zelensky che accusa il Cremlino di tentare di "spezzare" il suo Paese.

Categoria: internazionale/esteri
07:12
Inter-Venezia: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - L'Inter scende in campo in Coppa Italia. I nerazzurri sfidano oggi, mercoledì 3 dicembre, il Venezia - in diretta tv e streaming - a San Siro negli ottavi della coppa nazionale. La squadra di Chivu è reduce dalla vittoria contro il Pisa, battuto 2-0 nell'ultima giornata di campionato grazie alla doppietta di Lautaro Martinez.
Un successo che ha riscattato la cocente sconfitta di Champions League, dove è stata superata dall'Atletico Madrid per 2-1 in pieno recupero. Il Venezia invece ha sconfitto 3-0 il Mantova nell'ultima giornata di Serie B.
La sfida tra Inter e Venezia è in programma oggi, mercoledì 3 dicembre, alle ore 21. Ecco le probabili formazioni:
Inter (3-5-2): Martinez; Bisseck, de Vrij, Bastoni; Luis Henrique, Diouf, Sucic, Frattesi, Carlos Augusto; Esposito, Bonny. All. Chivu
Venezia (3-1-4-2): Stankovic; Schingtienne, Svoboda, Sverko; Busio; Hainaut, Perez, Doumbia, Bjarkason; Yeboah, Fila. All. Stroppa
Inter-Venezia sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Italia 1. Il match sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity e sul sito web di SportMediaset.

Categoria: sport
06:50
Chi l'ha visto, stasera 3 dicembre: il caso di Liliana Resinovich
(Adnkronos) - Federica Sciarelli torna stasera, mercoledì 3 dicembre, con una nuova puntata di 'Chi l'ha visto?', alle 21.20 su Rai 3. In primo piano il caso di Liliana Resinovich che si arricchisce ciclicamente di inedite testimonianze. Liliana chiese dei sacchi neri a un ristoratore due anni prima della sua morte? Il fratello Sergio annuncia un esposto: “Ogni tanto qualcuno si fa avanti per avvalorare la tesi del suicidio - dice a Chi l’ha visto? -, ma per ora l’unico indagato resta il marito”.
E poi il caso di Romina del Gaudio che scompare dal centro di Aversa e i suoi resti vengono ritrovati dopo 47 giorni in un bosco a Carditello. Dopo 21 anni, ancora nessuna spiegazione per la sua morte: lo zio in studio in diretta: "Bisogna indagare ancora. Quando è morta Romina siamo morti tutti". Documenti e testimonianze inedite a "Chi l'ha visto?"
E ancora. Grazie ai telespettatori, 'Chi l'ha visto?' ha rintracciato Marco, l'erede a sua insaputa. Lo cercava una donna svedese, perché suo marito, che non aveva voluto riconoscere il bimbo concepito con una ragazza italiana, in punta di morte lo aveva lasciato suo erede. Lei ha rispettato questa volontà, lo ha cercato tramite 'Chi l’ha visto?' ed è venuta in Italia per abbracciarlo. Commossa gli dice: “Voglio proteggerti come avrebbe fatto tua madre".

Categoria: spettacoli
00:17
Pokrovsk, guerra per una città morta: perché Putin la vuole a tutti i costi
(Adnkronos) - Vladimir Putin rivendica la conquista di Pokrovsk. L'Ucraina smentisce il presidente della Russia. La città del Donetsk è il fulcro della guerra, da mesi le forze di Mosca cercano di prendere possesso del centro ritenuto strategico e ora diventato un simbolo per cui combattere.
La città, ridotta ad un cumulo di macerie, prima della guerra aveva circa 60-70mila abitanti. Con lo sviluppo del conflitto, è diventato uno snodo cruciale per controllare vie di trasporto, rifornimenti, collegamenti per il trasferimento di truppe e mezzi. E per questo la Russia ha cercato la spallata per mesi. A sentire Putin, l'obiettivo è stato raggiunto: la città ucraina di Pokrovsk ''ha un significato speciale'' e rappresenta ''una grande base per raggiungere gli obiettivi'' della Russia, ha detto il numero 1 del Cremlino la città è ''sotto il pieno controllo dell'esercito russo''.
In realtà, come hanno evidenziato gli analisti indipendenti nelle ultime settimane, la rilevanza strategica di Pokrovsk si è ridotta notevolmente rispetto a 6-12 mesi fa. L'Ucraina ha provveduto a modificare i propri piani e le proprie strategie: i combattimenti senza sosta hanno costretto Kiev a cercare nuovi collegamenti e nuove rotte.
Perdere Pokrovsk, in sostanza, non modificherebbe radicalmente il quadro delle operazioni anche se la città, in teoria, può costituire una base per ulteriori offensive verso ovest. Piazzare una bandierina sulla carta geografica permetterebbe a Putin di alzare la posta nell'ambito dei negoziati per porre fine al conflitto. Mosca vuole tutto il Donbass e, come ha spiegato il presidente russo, punta alla creazione di una zona cuscinetto nel nord dell'Ucraina. Obiettivi ambiziosi, a dir poco.
Per l'Ucraina si tratta di pretese infondate: la Russia non controlla tutto il Donbass e, nello specifico, non ha nemmeno conquistato Pokrovsk. "Le operazioni di ricerche e assalto e l'eliminazione del nemico in aree urbane continuano a Pokrovsk", recita un comunicato del comando orientale delle forze armate ucraine, responsabile della zona, considerato un nodo logistico cruciale.
Nella guerra di news, spicca il video che mostra soldati russi piantare una bandiera nel cuore della città. Per Kiev è una messa in scena: "Gli invasori hanno tentato ancora una volta di piantare la loro bandiera in uno dei quartieri della città in modo che i propagandisti potessero usarla come prova - continua il comunicato - poi sono fuggiti in fretta e la bonifica dei gruppi nemici continua".
Uno schiaffo ai proclami di Putin, che non ha fatto nessun passo indietro. Anzi, ha anche invitato i giornalisti stranieri, inclusi gli ucraini, a visitare Krasnoarmeysk - il nome russo che identifica Pokrovsk - e Kupyansk, nella regione di Kharkiv, per vedere la situazione con i loro occhi. "Se qualcuno ha ancora dei dubbi, siamo pronti a concedere il diritto di visitare Krasnoarmeysk ai giornalisti stranieri e anche ucraini, perché vedano con i loro occhi quello che sta accadendo e chi controlla davvero l'insediamento. Faremo di tutto per garantire la loro sicurezza e siamo pronti ad accompagnarli nei quartieri di Krasnoarmeysk", ha detto Putin. E lo stesso "vale per Kupyansk".
Tra annunci e smentite, chi dice la verità? La difficoltà di reperire conferme indipendenti complica ovviamente la 'missione'. Un quadro almeno parziale viene delineato dagli analisti della piattaforma ucraina DeepState e da quelli dell'Institute for the Study of War, think tank basato a Washington, sulla base di informazioni raccolte da fonti aperte.
Le forze russe, è il verdetto, non controllano Pokrovsk ma solo alcune zone della città in cui unità di incursori combattono metro per metro da quattro mesi. Vaste porzioni di Pokrovsk sono ancora oggetto di scontro, precisano. Le forze russe occupano stabilmente postazioni sparse e limitate a Pokrovsk nord, scrive l'Isw. Il settimo corpo di reazione rapida delle forze d'assalto ucraine ha reso noto che le forze russe sono impantanate in guerriglia urbana all'interno della città. Solo a novembre, gli ucraini hanno ucciso 1.221 russi e ferito 545 nella zona di Pokrovsk, 510 uccisi e 131 feriti all'interno di Pokrovsk.
Le forze di Mosca sgomberano un isolato, i comandanti lo dichiarano catturato, vi inviano nuove unità, e poi lo riperdono, interamente o parzialmente: questo è l'algoritmo che si ripete lungo l'intero fronte da mesi, sottolinea DeepState.
A Kupyansk, che lo scorso ottobre il generale Valery Gerasimov aveva dichiarato occupata, e che invece è stata quasi completamente liberata dalla presenza di forze russe, come ha detto all'Eliseo Volodymir Zelensky, come a Pokrovsk. "La linea del fronte è una linea di contatto in continuo spostamento", ha precisato Zelensky.
Lo stesso vale per Vovchansk, nella regione di Kharkiv, l'altra località di cui Putin, alla vigilia dei suoi colloquio al Cremlino con gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner, ha rivendicato il controllo. Più della metà della città è ancora controllata dalle forze ucraine. Huliaipole, nella regione di Zaporizhzhia è in larga misura fuori dal controllo dei russi.

Categoria: internazionale/esteri
00:16
Meloni in Bahrein, l'incontro con il re Al-Khalifa: focus su Medio Oriente e Ucraina
(Adnkronos) - Ha preso ufficialmente il via la missione in Bahrein di Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha incontrato il re Hamad bin Isa Al-Khalifa, assistito dal principe ereditario e primo ministro, Salman bin Hamad Al-Khalifa, in occasione della sua partecipazione al vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo.
Il colloquio - ha riferito Palazzo Chigi - "ha confermato la comune volontà di proseguire nel percorso di consolidamento dei rapporti bilaterali", inaugurato dalla conclusione, lo scorso settembre, del Memorandum istitutivo del Partenariato Strategico sugli Investimenti e rafforzato dai quattro incontri avuti dalla premier con i vertici del Regno del Bahrein nel solo 2025.
Nel corso dell'incontro, "i due leader hanno anche affrontato le principali questioni internazionali, con particolare riferimento agli sforzi comuni per la stabilizzazione del Medio Oriente e per una pace giusta e duratura in Ucraina", si legge ancora nella nota.
Alle 10,30 Meloni sarà al Sakhir Palace, accompagnata dal ministro per lo Sviluppo Sostenibile del Bahrein, Noor Al Khulaif. Ad accoglierla sarà il principe ereditario. È previsto uno scambio di accordi, seguito da una sessione di incontri bilaterali. Alle 13, la presidente del Consiglio si trasferirà presso la sede del vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Anche in questa occasione sarà accolta da Salman bin Hamad Al-Khalifa e, successivamente, dal re del Bahrein. Dopo la foto di rito, la delegazione prenderà parte alla seduta congiunta del Ccg, che inizierà alle 13,30.
La sessione si aprirà con un discorso di benvenuto del Re del Bahrein, seguito dall'intervento di Meloni, in lingua inglese. Al termine è in programma un pranzo ufficiale. Nel pomeriggio, alle 15, Meloni visiterà la Cattedrale di Nostra Signora d'Arabia, dove sarà accolta dal Vicario Apostolico dell'Arabia del Nord, Mons. Aldo Berardi. La visita consentirà di conoscere da vicino la principale chiesa cattolica del Paese.
Rafforzare ulteriormente la cooperazione tra l'Italia e i Paesi del Golfo - e, più in generale, tra il Mediterraneo e la Penisola Arabica - mantenendo il focus sui temi cruciali per il futuro del Medio Oriente, a partire dalla questione palestinese e dalle tensioni a Gaza, che continuano a destare preoccupazione nonostante l'intesa siglata a Sharm el Sheikh lo scorso ottobre. Con questo obiettivo Meloni è arrivata ieri a Manama per partecipare - su invito di Re Hamad bin Isa - al 46° Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), l'organizzazione che riunisce Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar, una sorta di "Consiglio europeo" dei principali player della regione.
Il formato del summit non prevede di norma la presenza di leader esterni (solo alcuni, tra cui Erdogan e Xi, sono stati in passato "omaggiati" con un invito). Anche per questo, la partecipazione di Meloni viene letta da fonti italiane come "un segnale molto significativo del rinnovato protagonismo dell'Italia" sulla scena internazionale e della "solidità" delle relazioni costruite dal Governo italiano negli ultimi tre anni. Le stesse fonti sottolineano inoltre il ruolo assunto da Roma nel contesto del "Mediterraneo allargato", anche come interlocutore privilegiato delle Nazioni di un'area strategica come il Golfo e la Penisola Araba.
Numerosi i dossier politici sul tavolo: dal Medio Oriente all'Ucraina, dalla Libia al Sudan, dal Mar Rosso allo Yemen. Ma anche nuovi accordi: è in dirittura d'arrivo un'intesa tra Italia e Segretariato del Ccg per avviare una cooperazione rafforzata, che sarà firmata in occasione della prossima visita a Roma del Segretario Generale del Consiglio.
L'attenzione di Meloni verso i Paesi del Golfo è costante sin dall'inizio del suo mandato a Palazzo Chigi. La leader di Fdi ha costruito un dialogo particolarmente intenso con l'area: ha visitato il Qatar nel settembre 2023, è stata più volte negli Emirati Arabi Uniti (nel marzo e nel dicembre 2023, e poi ancora nel gennaio 2025) e, sempre a inizio 2025, ha compiuto tappe ufficiali in Arabia Saudita e in Bahrein - quest'ultima come prima visita ufficiale di un presidente del Consiglio italiano nel Paese. A ciò si aggiungono l'incontro con il Principe ereditario del Kuwait, avvenuto a margine dell'Assemblea generale dell'Onu nel settembre 2024, e due colloqui telefonici con il Sultano dell'Oman nello stesso anno.
Meloni ha inoltre accolto più volte in Italia i leader della regione: il Presidente degli Emirati Arabi Uniti è stato a Roma in tre diverse occasioni - per il Vertice su Migrazioni e Sviluppo nel luglio 2023, per il G7 nel giugno 2024 e per la prima visita di Stato nel febbraio 2025; l'Emiro del Qatar è giunto nell'ottobre 2024 per la sua visita di Stato; il Re del Bahrein è stato ricevuto due volte, nell'ottobre 2023 e nel luglio 2025; mentre il Principe ereditario e Primo Ministro del Bahrein ha effettuato una visita nel settembre 2025.
In questo quadro di relazioni consolidate, l'Italia ha avviato partenariati strategici con Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita e ha firmato diverse intese sugli investimenti con Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Qatar.
Anche i Paesi del Golfo hanno sottoscritto vari accordi con l'Italia, integrando il Piano Mattei per l'Africa nelle proprie strategie di sviluppo e investimento. Gli Emirati Arabi Uniti partecipano inoltre al finanziamento del fondo multidonatori del Piano, gestito dalla Banca Africana di Sviluppo, mentre imprese italiane e del Golfo hanno avviato partnership congiunte per investire nel continente africano, soprattutto in energia, agricoltura, infrastrutture e formazione. Si tratta di intese che mobilitano capitali accompagnati da tecnologia italiana, in linea con il Global Gateway dell'Unione europea.
Tra i principali temi del summit figurano anche un progetto strategico di ferrovia che colleghi gli Stati del Golfo, l'ipotesi di un visto turistico unificato ("Gulf Schengen") e nuove politiche per favorire integrazione economica, investimenti e mobilità regionale. (dall'inviato Antonio Atte)

Categoria: politica
00:08
Russia, la flotta fantasma e il 'caso' Isole Cook: così Mosca e Teheran eludono le sanzioni
(Adnkronos) - Decine di petroliere delle cosiddette flotte fantasma russa e iraniana battono bandiera delle Isole Cook per nascondere traffici di petrolio illegali ed eludere i controlli sulle sanzioni internazionali. Le navi, gestite da armatori stranieri senza alcun legame diretto con l'arcipelago del Pacifico, utilizzano un piccolo ufficio vicino a una pizzeria come sede ufficiale. Lo rivela un'inchiesta dell'agenzia Afp basata sull'analisi dei dati sulle sanzioni.
I dati statunitensi identificano 20 petroliere registrate alle Isole Cook sospettate di aver trasportato carburante russo e iraniano tra il 2024 ed il 2025. Una banca dati britannica ne segnala altre 14 nello stesso arco di tempo. Molte di queste navi compiono trasferimenti di carico 'ship-to-ship' in mare aperto e spengono i transponder per evitare tracciamenti.
La Nuova Zelanda, principale partner diplomatico dell'arcipelago in libera associazione, parla di situazione "allarmante ed esasperante" e critica la gestione del registro navale, sostenendo che la mancanza di controlli compromette gli sforzi internazionali sull'attuazione delle sanzioni contro Mosca e Teheran.
Maritime Cook Islands, società privata che gestisce il registro per delega del governo locale, sostiene di cancellare tempestivamente qualsiasi nave sospetta e di avere sistemi di monitoraggio "efficaci". La società afferma inoltre di non essere a conoscenza di casi di violazioni o abusi.
Secondo esperti, le flotte fantasma di Iran e Russia sfruttano bandiere di comodo in Paesi con controlli più permissivi per continuare a muovere milioni di barili di petrolio fuori dai circuiti ufficiali. L'arcipelago del Pacifico, con un registro navale in rapida crescita ed entrate dai diritti di navigazione aumentate di oltre il 400% negli ultimi cinque anni, è diventato uno dei principali punti di riferimento per queste operazioni.
Tra i casi più eclatanti c'è la petroliera Eagle S, sospettata di far parte della flotta fantasma russa e di aver danneggiato cinque cavi sottomarini nel Mar Baltico trascinando l'ancora. Le autorità finlandesi hanno dichiarato di non avere giurisdizione poiché la competenza spetta allo Stato battente bandiera o al Paese d'origine dell'equipaggio, evidenziando l'assenza di meccanismi internazionali per far rispettare le norme.
Gli analisti avvertono che questa rete non è solo un problema commerciale: navi vecchie, scarsamente manutenute e non assicurate rappresentano un rischio ambientale e di sicurezza, mentre la flotta fantasma continua a crescere e moltiplicarsi sfruttando registri permissivi come quello delle Isole Cook.

Categoria: internazionale/esteri
00:06
Dalle barrette ai beveroni, dilaga moda del proteico. Esperti: "Più rischi che vantaggi"
(Adnkronos) - Basta un giro al supermercato per intercettarli: barrette e beveroni 'high protein', ma anche cibi arricchiti in proteine, persino la pasta e l'acqua diventano 'proteiche'. Un trend in ascesa che, come spesso accade, parte dagli Stati Uniti per poi varcare l'oceano e conquistare altre aree del mondo. Oggi spopola in particolare fra gli appassionati di sport e fitness, fra chi sogna muscoli definiti e una forma fisica 'senza un filo di grasso', chi vorrebbe dimagrire e si convince che una dieta a tutte proteine possa accelerare i tempi senza controindicazioni. Ma i prodotti iperproteici aiutano davvero chiunque? Secondo la scienza non è tutto così semplice e automatico come il marketing sembrerebbe suggerire.
E sulla moda di eccedere in proteine mette in guardia anche il medico Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova e professore ordinario dell'università degli Studi di Genova: "Beveroni e barrette extra potrebbero fare più male che bene", avverte in un post su Facebook.
Che la moda sia dilagante e stia prendendo piede anche in Italia lo dicono i dati. In un focus pubblicato online dall'Istituto Mario Negri Irccs si cita l'Osservatorio Immagino GS1 Italy, secondo cui i volumi di vendita di prodotti Hp (altamente proteici) nel 2023 sono aumentati del 5% e il giro d'affari è cresciuto del 20%. Il mercato globale vale già 4,1 miliardi di dollari e si stima che raggiungerà i 10 miliardi entro il 2032, si legge. I social amplificano, e sicuramente il cambiamento delle abitudini alimentari globali spinge il trend.
Del resto il 'biglietto da visita' delle proteine è allettante: sono costituenti dei muscoli e quindi funzionali ad aumentare la massa muscolare, si ricorda nel focus, in cui però si precisa anche che "non tutti sanno che le proteine apportano le stesse calorie dei carboidrati (4kcal/gr) e, se consumate in eccesso, vengono trasformate in zuccheri e grassi con conseguente aumento ponderale. Contribuiscono a regalare un senso di sazietà e rappresentano senza dubbio un nutriente essenziale che può essere anche utile per aiutare a perdere peso, ma quando vengono inserite all'interno di una dieta equilibrata e correttamente bilanciate con l'assunzione di carboidrati e grassi. L'aumento delle proteine fine a sé stesso non ha alcun effetto dimagrante nel caso in cui dieta o stile di vita siano scorretti", avvertono gli esperti.
"Beveroni e barrette proteiche sono ormai di gran moda tra gli appassionati di fitness, gli atleti e i culturisti che mirano a sviluppare la massa muscolare o perdere grasso rapidamente. Tuttavia - fa notare Bassetti nel suo post - una revisione completa della letteratura pubblicata sulla rivista 'Isrn Nutrition' avverte che consumare oltre la dose giornaliera raccomandata di 0,8 grammi per chilogrammo di peso corporeo può comportare gravi conseguenze. Dopo aver analizzato 32 studi sull'uomo, i ricercatori hanno scoperto che un'eccessiva assunzione di proteine, soprattutto da carne rossa e integratori, può influire negativamente sulla densità ossea, sulla funzionalità renale ed epatica e persino aumentare il rischio di alcuni tumori e malattie cardiache. Questi risultati sottolineano l'importanza della moderazione e della consulenza medica nel consumo di proteine".
Il limite giornaliero sicuro di proteine? "E' di circa 0,75 grammi per chilogrammo di peso corporeo per gli adulti e fino a 1 grammo per chilogrammo per gli adolescenti", elenca Bassetti. Anche secondo quanto raccomanda l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) la quantità quotidiana necessaria all'organismo è non oltre 0,83 grammi per Kg per gli adulti. Ci sono poi casi in cui il fabbisogno giornaliero può aumentare, per esempio in gravidanza o nel caso degli atleti o di chi si sottopone ad allenamenti ultra intensivi.
Ma una dieta immotivatamente ricca di alimenti super proteici può danneggiare la salute, si evidenzia anche nel focus del Mario Negri. "Il nostro organismo usa fino a un tot di proteine, mentre l'eccesso viene scartato. Andando ad aumentare l'apporto proteico di una dieta che di proteine ne contiene già abbastanza, finiamo con l'aumentare il carico di lavoro dei reni che hanno il compito di scomporre le proteine prima che vengano eliminate". Ci sono poi studi che evidenziano i rischi per la salute del cuore. Per non parlare poi del fatto che le proteine aggiunte vanno estratte attraverso diversi passaggi industriali e per questo "nella maggior parte dei casi i cibi 'high protein' possono essere considerati a tutti gli effetti alimenti ultra processati", segnala il focus. In una condizione di 'bisogno proteico', è la conclusione, meglio allora puntare su quei cibi che sono naturalmente ricchi di proteine. Ne esistono diversi, da legumi come lenticchie e ceci al pesce.

Categoria: cronaca
00:02
Fisco, affitti e pensioni: le bandierine della maggioranza sulla manovra
(Adnkronos) - La maggioranza fissa ben salde le sue 'bandierine' per la manovra 2026, in attesa delle ultime riformulazioni e di dare il via al voto degli emendamenti dalla prossima settimana in commissione Bilancio al Senato.
Intanto oggi con l'inammissibilità di 21 nuove proposte di modifica viene depennata la proroga Opzione donna sostenuta da FdI, né passano il setaccio l'ipotesi di estendere i beneficiari delle detassazioni contrattuali e per le decontribuzioni per le assunzioni stabili al Sud (entrambe FdI). Stop anche al progetto della Lega di una flat tax per i giovani, mentre torna in pista - ma con scarse chance di praticabilità - la nuova formulazione dell'emendamento della Lega per la vendita della quota italiana del fondo salva Stati Ue, il Mes.
LEGA - Rottamazione e pensioni, sono tra le priorità del Carroccio. Accanto alla pace fiscale più estesa, la Lega spinge per ridurre le tasse anche ricorrendo ai proventi della cessione della partecipazione italiana al Mes, ipotesi che supera le forche caudine delle ammissibilità ma tecnicamente complicata, come ammette il suo stesso promotore Borghi. Tra i cavalli di battaglia della Lega anche il blocco all’aumento dell’età pensionabile come effetto dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita previsto dalla Legge Fornero, in base al quale dal 2027 l’età minima per l’uscita dal lavoro salirà a 67 anni e un mese e a 67 anni e tre mesi nel 2028. I leghisti chiedono anche più fondi per la sicurezza nelle strade. In bilico il Piano Casa, che finisce tra gli accantonati, ovvero tra quelli eventualmente da valutare a fronte di congrue coperture.
FORZA ITALIA - In cima alle richieste di Forza Italia lo stop all'aumento dell'Irap, non solo per le banche, ma per tutte le imprese; lo stop alla tassa sui dividendi e sugli affitti brevi. La trattativa in via di finalizzazione prevede l'accordo con le banche per reperire 600 milioni tra gli anticipi e non sui rialzi fiscali (ma da risolvere il nodo Irap per il resto delle aziende). Il compromesso sulle locazioni brevi dovrebbe invece prevedere l'aliquota al 21% sul primo immobile in affitto e al 26% sul secondo ed il terzo, da quest'ultimo inoltre scatterebbe l'obbligo di aprire la partita Iva. No di FI anche all'allargamento delle maglie della rottamazione quinquies.
FRATELLI D'ITALIA - Fratelli d'Italia ha sottoscritto svariate proposte di condoni edilizi, da quella di dare un termine ai Comuni per chiudere le pendenze sui condoni del 1985, del 1994 e del 2003; a quella che riapre la sanatoria del 2003 per la Campania. Intanto, superato l'esame delle ammissibilità, è adesso in attesa del parere della Bce l'emendamento riformulato sulle riserve auree di Bankitalia.

Categoria: economia
23:55
Fognini show a Belve tra Sinner e Balotelli
(Adnkronos) - "Meglio nascere Sinner o Fognini? Sinner è il numero 1 al mondo, quindi firmo se mi dai il foglio. Però Jannik farebbe un pensierino per viverla alla Fognini...". Fabio Fognini si destreggia tra le domande di Francesca Fagnani a Belve, oggi 2 dicembre, nell'ultima puntata della stagione del programma su Raidue. Una parte dell'intervista è legata a Jannik Sinner, attuale numero 2 del mondo. "Cos'ho che Sinner non ha? Ho spontaneità, sono molto spontaneo e vivace. E io dico le cose in faccia e sono diretto. E' difficile fare paragoni, sono caratteri diversi", dice Fognini riferendosi all'altoatesino.
Il ligure, 38 anni, ha chiuso la carriera pochi mesi fa. "Seguo tantissimo il tennis, ma non ho più giocato. Ho giocato con i mostri sacri, arrivare al nono posto del ranking è stato il coronamento di un sogno. Chi mi ama, lo fa perché ha avuto l'opportunità di conoscermi. Chi mi odia, dice 'guarda sto cazzone' pensando al campo ma non mi conosce fuori..", dice.
Fognini può essere accostato a Mario Balotelli? "Posso capire chi fa questo paragone. Abbiamo entrambi un carattere fumantino e non abbiamo sfruttato in pieno il nostro talento".

Categoria: sport
23:38
Maria De Filippi ricorda Costanzo a Belve e si commuove: "Gli chiederei se ha sofferto..."
(Adnkronos) - Anche Maria De Filippi si è sottoposta alle domande di Francesca Fagnani. La conduttrice è tornata nello studio di Belve per l'ultima puntata oggi 2 dicembre ma questa volta ha accettato di confrontarsi con alcune delle domande più iconiche della giornalista.
"Che Belva si sente?", ha chiesto Fagnani, come da tradizione. "Maria De Filippi”, replica lei, schietta e diretta, senza esitazioni.
Alla domanda "una belvata che rivendica o che si pente?", De Filippi ha ricordato un aneddoto adolescenziale: quando ha rubato dell'argento da casa sua per pagare delle multe. Una 'furbizia' finita molto male perché il padre lo scoprì e la costringe a tornare in gioielleria per confessare il furto.
Il momento più toccante arriva quando Fagnani le chiede chi riporterebbe in vita e cosa chiederebbe. "Ne porterei tre", risponde De Filippi. "Mio padre e gli direi che è andato via troppo presto. A mia madre direi un sacco di cose, la ringrazierei per tutti i suoi insegnamenti, anche quando che mi lamentavo dei suoi comportamenti e che pensavo fossero sbagliati".
Commossa e con la voce rotta dal pianto, De Filippi ricorda il marito Maurizio Costanzo, scomparso il 24 febbraio 2023. "Qui faccio davvero fatica... Io ho sempre fatto in modo che lui non soffrisse mai fisicamente, oggi gli chiederei se ha sofferto", ha detto Maria in lacrime.

Categoria: spettacoli
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10:32
Arriva una nuova piattaorma streaming, Hbo Max in Italia dal 13 gennaio
(Adnkronos) - È stata rivelata la data di arrivo della piattaforma streaming Hbo Max: il 13 gennaio 2026 è il giorno in cui il servizio streaming globale di Warner Bros. Discovery debutterà in Italia.
Lanciato per la prima volta negli Stati Uniti nel 2020, HBO Max si è progressivamente espanso in America Latina, Europa, Asia Centrale e nella regione Asia-Pacifico. Già disponibile in oltre 100 Paesi, la piattaforma streaming ha un’offerta che spazia tra le più celebri serie al mondo, film campioni d’incassi, storie tratte dalla realtà e sport in diretta. Sempre il 13 gennaio 2026, HBO Max debutterà anche in Germania, Austria, Svizzera, Lussemburgo e Liechtenstein, ampliando in modo significativo la presenza del brand in Europa e raggiungendo alcuni tra i mercati più rilevanti. Il servizio debutterà anche nel Regno Unito e in Irlanda all’inizio del 2026, completando così la sua presenza nel mercato europeo.
Dall’attesissima ‘A Knight of the Seven Kingdoms’, serie spin-off de ‘Il Trono di Spade’, allo sport con la diretta dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026 e i primi due tornei dell’Australian Open e del Roland-Garros per vedere il ritorno in campo di Jannik Sinner. Storie ed eventi che trovano ‘casa’ in HBO Max - il servizio streaming globale di Warner Bros. Discovery sbarcherà in Italia il 13 gennaio 2026 - e che saranno presentati questa sera a Londra, durante lo showcase guidato da Casey Bloys, chairman e ceo di HBO e HBO Max globale. Ad animare l’evento che offrirà un primo sguardo sulle novità che inaugureranno la nuova fase europea della piattaforma ci saranno anche alcuni dei talent coinvolti nei prossimi progetti targati HBO Max, protagonisti dei panel che scandiranno la serata. Un appuntamento pensato per tracciare la rotta del brand nel continente e per mostrare in anteprima l’ambizione della nuova strategia internazionale.
"Siamo entusiasti di portare HBO Max e le sue storie indimenticabili in nuovi Paesi europei a partire da gennaio. Con una delle line-up più forti di sempre con serie americane e locali targate HBO, i grandi successi cinematografici locali e internazionali e i Giochi Olimpici invernali, questo è il momento perfetto per rendere disponibile HBO Max a tutti gli spettatori. Non è mai stato così semplice accedere alle serie del momento, ai film di successo, all’imperdibile sport in diretta e alle straordinarie storie di real-life”, dichiara in una nota JB Perrette, ceo e president of Global Streaming and Games di Warner Bros. Discovery.
Non mancheranno le produzioni originali italiane. La prima a sbarcare sul servizio streaming globale di Warner Bros. Discovery sarà ‘Portobello’, la serie di Marco Bellocchio, che debutterà il 20 febbraio. Presentata in anteprima alla 82esima Mostra del Cinema di Venezia, ripercorre la vicenda di Enzo Tortora, interpretato da Fabrizio Gifuni: il celebre conduttore televisivo ingiustamente accusato di legami con la mafia negli Anni 80. Al centro della serie, il caos mediatico, la giustizia che deraglia e la battaglia di un uomo per riprendersi la propria dignità. La serie - una produzione Our Films (società del gruppo Mediawan), e Kavac Film, in coproduzione con Arte France ed in collaborazione con Rai Fiction e The Apartment Pictures (una società del gruppo Fremantle) - è stata scritta da Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore.
Come anticipato qualche settimana fa dall’Adnkronos, è in lavorazione la serie sull’omicidio di Melania Rea nel 2011 per mano di colui che allora era suo marito, Salvatore Parolisi. La serie - diretta da Stefano Mordini con protagonisti Maria Esposito (star della serie ‘Mare Fuori’ in cui ha interpretato Rosa Ricci) e Daniele Rienzo (lo scorso anno in sala con ‘Parthenope’ di Sorrentino) - racconta la storia di una donna che ha provato a riprendersi la propria vita, e di un Paese che, attraverso di lei, ha imparato a riconoscere la violenza che si consuma nel silenzio delle case. Il pomeriggio del 18 aprile 2011, Parolisi (Rienzo), caporalmaggiore dell’Esercito, si aggirava disperato con la figlia di diciotto mesi in braccio per il Pianoro di Colle San Marco, in provincia di Ascoli, alla ricerca della giovane moglie Melania (Esposito), allontanatasi per andare in bagno e poi scomparsa nel nulla. L’immagine cattura immediatamente l’attenzione dei media nazionali. Dopo due giorni di ricerche, il suo corpo viene ritrovato senza vita nel bosco di Ripe di Civitella, a quindici chilometri di distanza. Nelle prime ore, è stato proprio il marito a chiedere giustizia, ma la sua immagine di giovane padre e vedovo distrutto si sgretola rapidamente: Salvatore ha ucciso Melania, riuscendo a ingannare i media, l’opinione pubblica e persino la famiglia della vittima. La realtà rivela un quadro inquietante: una donna che avrebbe voluto porre fine ad anni di infelicità e controllo da parte del marito, ma che è stata uccisa prima di poterlo fare. La serie - prodotta da Simona Ercolani e Teresa Carducci per Stand by Me - è scritta da Doriana Leondeff, Bianca Rondolino, Gloria Mottarelli e Mariano Di Nardo.
La cronaca è anche in due docu-serie che arriveranno prossimamente a ‘casa’ HBO Max. ‘Gina Lollobrigida: Diva Contesa’ ricostruisce in tre episodi la vicenda giudiziaria che ha catturato l’attenzione pubblica con un intreccio di intrighi, inganni e sorprendenti rivelazioni. Ripercorre la vita della grande diva del cinema internazionale - attrice, fotografa, scultrice, pittrice, simbolo di indipendenza - fino alla morte nel 2023, concentrandosi sulla battaglia legale esplosa attorno al suo ingente patrimonio milionario. A contendersi l’eredità economica, artistica e morale sono: il figlio Milko Skofic, l’ex marito Francisco Javier Rigau e il manager Andrea Piazzolla. Mentre gli ultimi anni della vita della diva si trasformano in un vortice di accuse, tradimenti e sospetti di manipolazione. La serie unisce il ritratto della grande star al racconto dell'ultimo periodo della sua esistenza, in cui Piazzolla, factotum e manager della “Lollo”, finisce sul banco degli imputati, perché accusato di circonvenzione di incapace e per aver sottratto beni al patrimonio dell'attrice.
Grazie ad una meticolosa analisi degli atti giudiziari, testimonianze esclusive, audio mai ascoltati e alla partecipazione di Rigau, Skofic, Piazzolla e del nipote di Gina Lollobrigida, Dimitri, la docu-serie svela retroscena inediti e fa luce sui tanti aspetti oscuri dell'affaire: la scomparsa di quasi tutto il patrimonio (stimato tra 10 e 20 milioni di euro, con fondi forse nascosti a Panama), la nomina di un amministratore di sostegno nel 2019 e la condanna in primo grado di Andrea Piazzolla nel 2023 a tre anni di reclusione e a un risarcimento da mezzo milione di euro per aver approfittato della fragilità della Lollobrigida. Una battaglia legale non ancora definita nei tre gradi di giudizio. Gli autori della docu-serie - prodotta da Indigo Stories con Loft Produzioni - sono Carlo Altinier e Matteo Billi, mentre Elena Martelli, Ilenia Petracalvina e Shaila Risolo hanno collaborato ai testi.
La seconda docu-serie è ‘Saman’. Diretta da Francesca Mazzoleni (episodi 1 e 2) e da Gianluca Santoni (episodio 3), la docu-serie ripercorre la vicenda della 18enne pachistana Saman Abbas, assassinata dal suo stesso clan familiare per aver rifiutato un matrimonio combinato. La docu-serie - prodotta da Aurora Tv, Giannandrea Pecorelli e Benedetta Fabbri - è scritta da Carmen Vogani e Lorenzo Avola, con la collaborazione di Simona Coppini. Al momento del lancio, HBO Max in Italia presenterà in esclusiva ‘Nonostante’, il nuovo film diretto e interpretato da Valerio Mastandrea, e da febbraio ‘Squali’, il debutto cinematografico di Daniele Barbiero con Lorenzo Zurzolo e James Franco, presentato all’ultima edizione di Alice nella Città, il festival autonomo e parallelo alla Festa del Cinema di Roma.
HBO Max offrirà tre piani mensili: 'Base con pubblicità' costerà 5,99 euro al mese e permeterò la visione su 2 dispositivi in Full HD; 'Standard', al costo di 11,99 euro al mese, permetterà la visione su 2 dispositivi in Full HD, con 30 download (con limitazioni); mentre 'Premium', a 16,99 euro al mese consentirà la visione su 4 dispositivi in 4K Ultra HD con Dolby Atmos (dove disponibile) e 100 download (con limitazioni). A qualsiasi piano sarà possibile aggiungere, per 3 euro al mese, il pacchettto sport, che include contenuti con pubblicità e permette la visione in contemporanea a due device.
HBO Max sarà disponibile su TV selezionate, set-top box, dispositivi di streaming, smartphone e tablet, console da gioco, online su www.hbomax.com e tramite partner di distribuzione TV che verranno annunciati in seguito.
Gli abbonati potranno creare fino a cinque profili personalizzati, ricevere consigli su misura e usufruire di funzionalità come 'Continua a guardare' e, a seconda del piano scelto, dei download per la visione offline. Le famiglie potranno configurare profili dedicati ai bambini con contenuti adatti all’età e parental control.

Categoria: spettacoli
10:00
Vigilanza Rai, ok unanime per trasmissione atti Ranucci a Copasir
(Adnkronos) - L’Ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza della Rai ha dato l’ok all’unanimità all’acquisizione da parte del Copasir della parte secretata dell’audizione di Sigfrido Ranucci nelle commissioni Antimafia e Vigilanza Rai (avvenute rispettivamente gli scorsi 4 e 5 novembre). Il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica aveva chiesto alla Vigilanza di poter acquisire il resoconto dell’audizione del conduttore di ‘Report’, durante le quali Ranucci ha raccontato, tra le altre cose, di essere stato pedinato da uomini dell’intelligence.

Categoria: politica
10:00
Ex Ilva Taranto, continua mobilitazione operai: occupata statale 106
(Adnkronos) - Proseguono mobilitazione e protesta di operai e sindacati dei metalmeccanici nei pressi dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto, oggi Acciaierie d'Italia. I manifestanti hanno passato la notte ai presidi della statale 100 Appia. E in mattinata, per protesta contro quello che definiscono "il piano di chiusura", dopo aver occupato la statale 7 Appia che collega la città a Bari, hanno occupato la statale 106 Jonica.
Stanotte i manifestanti hanno passato la notte all'aperto riscaldati da qualche piccolo fuoco. Dalle 12 di ieri prosegue inoltre lo sciopero a oltranza proclamato dai sindacati Fim, Fiom, Uilm e Usb.
“La dichiarazione di sciopero a oltranza proclamata delle categorie metalmeccaniche delle acciaierie di Taranto è un atto di dignità e assieme un grido di dolore che è dovere del Governo accogliere. I lavoratori chiedono un’assunzione di responsabilità della politica rispetto al futuro di migliaia di occupati, di un intero territorio e di un asset fondamentale qual è quello dell’acciaio per tutto il sistema produttivo italiano”, hanno dichiarato la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della Camera del Lavoro di Taranto.
“Il Governo ritiri un piano che non ha alcuna garanzia - dicono - se non quella di portare alla chiusura degli impianti, convochi urgentemente un tavolo a Roma con i sindacati, accolga le proposte che arrivano da chi conosce e vive quella fabbrica da anni. Serve una volta per tutte chiarezza, serve un vero piano industriale, serve capire quali investitori se ci sono e a che condizioni vogliono rilevare gli impianti per salvare tutti i posti di lavoro. A tutti i lavoratori va il sostegno e la solidarietà di tutta la Cgil pugliese", proseguono Bucci e D'Arcangelo.
“Il governo deve togliersi il vestito del cinismo e dare una risposta concreta alle istanze dei lavoratori. Parliamo di migliaia di famiglie tra i diretti e l'indotto, e le aziende dell'indotto hanno già iniziato a licenziare. Cos'altro deve succedere per far comprendere che se salta la manifattura industriale salta il lavoro e ogni genere di prospettiva? È una catastrofe sociale”, concludono i sindacalisti della Cgil.

Categoria: economia
09:46
Inondazioni in Indonesia, sale il bilancio: 800 morti e 650 dispersi
(Adnkronos) - È salito a oltre 800 morti il bilancio delle vittime causate dalle inondazioni e dalle frane che hanno colpito l'Indonesia. Lo ha annunciato l'Agenzia nazionale per la gestione delle calamità naturali spiegando che più di 650 persone risultano ancora disperse. L'ultimo aggiornamento stima il bilancio delle vittime a 804 morti, con oltre 570mila sfollati interni a causa del disastro causato dalle piogge torrenziali in tre province indonesiane.
Sono in tutto tre milioni le persone colpite dall'ondata di piogge torrenziali, alimentate da cicloni, che ha investito il Sud Est Asiatico. Non solo le alluvioni e le frane in Indonesia, ma anche in Thailandia, Malaysia e Sri Lanka. Milioni di persone si trovano ora a fronteggiare strade sommerse e villaggi isolati, mentre le ricerche dei dispersi proseguono in condizioni critiche e oltre 1100 persone hanno perso la vita.

Categoria: internazionale/esteri
09:35
Inchiesta corruzione e appalti, arrestato Totò Cuffaro
(Adnkronos) - Arresti domiciliari per l'ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, indagato insieme ad altre 17 persone, per associazione a delinquere, turbativa d'asta e corruzione. Lo ha disposto il gip, a due settimane, dall'interrogatorio preventivo, accogliendo la richiesta della Dda di Palermo.
Per Cuffaro niente braccialetto elettronico. Per il giudice la misura cautelare degli arresti domiciliari è sufficiente a garantire le esigenze cautelari. Non viene applicato il braccialetto elettronico “non emergendo particolari esigenze da imporre il costante monitoraggio“, ma viene imposto un “assoluto divieto di comunicazione così da escludere qualsiasi possibilità di mantenere contatti con altri coindagati o con soggetti terzi, comunque appartenenti alla pubblica amministrazione e all’imprenditoria”, si legge nella misura cautelare.
La Procura aveva inoltre chiesto il sequestro preventivo di 25mila euro a Salvatore Cuffaro ma il gip ha respinto questa richiesta, come si legge nell'ordinanza: “La mera consegna della somma di denaro da parte di Vetro a Cuffaro ‘sganciata’ da ulteriori elementi comprovanti l’esistenza di un pactum sceleris non può reputarsi prezzo dello stesso”. Quindi per il gip mancherebbero i gravi indizi.
Il gip di Palermo ha respinto invece la richiesta di arresti domiciliari, chiesti dalla Procura di Palermo, per il deputato di Noi Moderati Saverio Romano. Il parlamentare era stato ascoltato due settimane fa nel corso dell'interrogatorio preventivo respingendo tutte le accuse.
"Ancora non ho letto la misura, ho visto però che hanno riqualificato il reato per Cuffaro in traffico di influenza. Ma non conosco le motivazioni dell'ordinanza. Sono, comunque, conteno del fatto che, come dice il gip, non ci sono le esigenze cautelari nei miei confronti". Così all'Adnkronos Saverio Romano.
Davanti al gip di Palermo Cuffaro, durante l'interrogatorio preventivo, si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma aveva reso dichiarazioni spontanee. E in quella occasione, come si legge nella misura cautelare che ha portato Cuffaro agli arresti domiciliari, aveva ammesso "qualche errore", specificando, però, che Antonio Iacono (il manager della Sanità finito pure ai domiciliari) è stato avvantaggiato per il suo tramite, né ha chiesto di avere dei benefici". Poi avea anche detto di "conoscere Roberto Colletti (anche lui ai domiciliari ndr) da cinquantasette anni, come amico di famiglia; di aver già in passato "consigliato" al presidente della Regione di "poterlo utilizzare per essere tra quelli che potevano dare un contributo nella gestione della sanità", e di aver, "anche questa volta", consigliato la sua nomina, precisando che egli "usciva da Direttore generale della più grande azienda siciliana, che era il Civico, dove aveva fatto benissimo, e nelle graduatorie di Direttore generale era tra gli undici migliori", quindi, nominato "commissario a Villa Sofia", aveva avuto una "sorta di retrocessione, non di avanzamento", e che "per di più tutti i commissari [ ... ] dopo un anno sono stati trasformati in Direttori generali ed è stata la stessa sorte che ha avuto il dottor Colletti".
Poi Cuffaro, come si legge nella ordinanza, ha chiarito che il concorso non era "aperto a tutti", ma era un "concorso di persone che già lavoravano perché erano tutti quelli che erano entrati per la vicenda Covid ed era un concorso per la stabilizzazione e quindi nessuno di quelli che ha partecipato è rimasto fuori ma sono entrati tutti". Il pubblico ministero ha insistito nella richiesta cautelare, precisando che, con riferimento alla misura cautelare degli arresti domiciliari, "devono ritenersi richieste anche le prescrizioni di cui all'art. 284, comma 2, c.p.p. (divieto di comunicazione)".
Inoltre l'ex presidente della Regione siciliana "ha spiegato di aver ritenuto di doversi avvalere della facoltà di non rispondere per potersi adeguatamente difendere, leggendo le risultanze investigative e ascoltando le registrazioni, poiché non si "ritrova" e non si "riconosce" in alcune delle trascrizioni, tra cui quella relativa alla conversazione avvenuta con l'imprenditore Alessandro Vetro, per la quale la sua Difesa ha dato incarico al perito": così la gip di Palermo nella misura cautelare che ha portato ai domiciliari di Cuffaro. "Ha escluso di aver fatto pervenire delle somme a Tomasino per il tramite di Carmelo Pace (deputato regionale Dc ndr) - si legge nell'ordinanza - ha sottolineato che Alessandro Vetro non aveva partecipato a nessuna gara e che "quando partecipò a una gara fu abbondantemente escluso"". Poi ha spiegato che "il suo intervento per la Dussmann non era finalizzato "a far vincere tale ditta nella gara", ma a "raccogliere e trasferire" le "preoccupazioni" dei rappresentanti dell'azienda che "ritenevano che nel passato" erano "stati ingiustamente danneggiati dal precedente Direttore generale nella gara che avevano già vinto e che stavano portando avanti". In ogni caso, era ed è "sempre rimasto totalmente disinteressato al tema dei subappalti per quella gara" oggetto di imputazione".
I bandi di gara della Regione siciliana venivano diffusi anticipatamente "per facilitare l'adesione ai bandi di gara per le associazioni del terzo settore", ma "che non si trattava di rivelazione in anteprima, bensì di bandi già pubblicati". E' quanto ha detto, nel corso dell'interrogatorio preventivo, l'ex braccio destro di Cuffaro, Vito Raso, indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla Sanità. Per Raso è stato deciso l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Dalle carte emerge che il braccio destro dell’ex governatore avrebbe garantito "agli amici politici" un canale diretto su bandi, concorsi e nomine trasformando l’ufficio di via Trinacria in "uno snodo dove fare riunioni e curare gli interessi politici".

Categoria: cronaca
09:08
Napoli-Cagliari: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Il Napoli torna protagonista in Coppa Italia. I partenopei affrontano oggi, mercoledì 3 dicembre, il Cagliari - in diretta tv e streaming - al Maradona negli ottavi di finale della coppa nazionale. La squadra di Conte è reduce dal trionfo contro la Roma in campionato, 1-0 firmato Neres che è valso il sorpasso proprio sui giallorossi in testa alla classifica di Serie A, mentre i sardi sono stati battuti 2-1 dalla Juventus all'Allianz Stadium.
La sfida tra Napoli e Cagliari è in programma oggi, mercoledì 3 dicembre, alle ore 18. Ecco le probabili formazioni:
Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Juan Jesus, Rrahmani, Marianucci; Mazzocchi, Lobotka, Elmas, Spinazzola; Politano, Lucca, Lang. All. Conte
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Liteta, Adopo, Folorunsho, Obert; Esposito, Borrelli. All. Pisacane
Napoli-Cagliari sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Italia 1. Il match sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity e sul sito web di SportMediaset.

Categoria: sport
09:06
Inchiesta su fondi Ue, rilasciati Mogherini e Sannino
(Adnkronos) - Federica Mogherini e Stefano Sannino, fermati ieri dalle autorità del Belgio nel contesto di un'indagine avviata dalla Procura europea, sono stati rilasciati insieme ala terza persona coinvolta. Lo rende noto la stessa Procura in un comunicato.
"Dopo essere stati interrogati dalla Polizia giudiziaria federale belga (Fgp West-Vlaanderen), i tre individui - si legge - sono stati formalmente informati delle accuse nei loro confronti. Le accuse riguardano frode negli appalti e corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. Sono stati rilasciati, poiché non sono considerati a rischio di fuga", evidenzia il testo.

Categoria: internazionale/esteri
08:53
'Gigi e Vanessa insieme', stasera 3 dicembre: gli ospiti dell'ultimo appuntamento
(Adnkronos) - Stasera, mercoledì 3 dicembre 2025, in prima serata su Canale 5, terzo e ultimo appuntamento con 'Gigi e Vanessa – Insieme': il grande show che celebra l’amicizia e le emozioni condivise.
Ospiti della serata: Max Giusti, Claudio Bisio, Geolier, Pio e Amedeo, Mahmood e Alessandra Amoroso, oltre a Gianluca Capozzi, Gianni Fiorellino, Ivan Granatino, Mavi, Rosario Miraggio, Franco Ricciardi, Andrea Sannino e Ste.

Categoria: spettacoli
08:19
Israele: "Resti consegnati ieri da Hamas non sono dei due ostaggi ancora a Gaza"
(Adnkronos) - I "resti" consegnati ieri da Hamas e portati in Israele non appartengono ad alcuno dei due ostaggi ancora nella Striscia di Gaza.
L'ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha reso noto che sono stati completati gli esami per il riconoscimento dall'istituto di medicina legale Abu Kabir a Tel Aviv e che le famiglie dei due ostaggi - il cittadino israeliano Ran Gvili e quello thailandese Sudthisak Rinthalak - sono state informate degli sviluppi.
"Gli sforzi per riportarli a casa non verranno interrotti fino a quando la missione non sarà stata completata, quella di riportarli nel loro paese per una degna sepoltura", ha reso noto la stessa fonte, citata dal 'Times of Israel'.
Un giornalista palestinese è stato ucciso in un attacco condotto dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza, secondo quanto diffuso dai media in data odierna. Un altro cronista ha riportato ferite in seguito a un raid aereo con droni a Khan Younis, nel settore meridionale del territorio, come comunicato dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. Un portavoce dell'esercito israeliano ha confermato che le forze armate stanno conducendo indagini in merito alla notizia. Wafa ha identificato il giornalista deceduto come Mahmoud Wadi. Fonti giornalistiche locali hanno riferito che egli impiegava una telecamera drone per la sua attività professionale, collaborando con diverse testate.
Le autorità israeliane hanno annunciato che ''nei prossimi giorni'' riapriranno il valico di Rafah tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, permettendo così ai cittadini palestinesi di recarsi in territorio egiziano. "In conformità con l'accordo di cessate il fuoco, il valico di Rafah verrà aperto nei prossimi giorni esclusivamente per l'uscita dei residenti dalla Striscia di Gaza verso l'Egitto", ha affermato in una nota il Cogat, l'organismo del ministero della Difesa israeliano che sovrintende agli affari civili nei territori palestinesi.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto al presidente americano Donald Trump di continuare ad assisterlo nella richiesta di grazia al presidente Isaac Herzog nel corso di una telefonata, ha reso noto Channel 12 citando due fonti americane. Trump ha detto al suo interlocutore di essere convinto che la questione della grazia "avrebbe funzionato" ma non si è impegnato in ulteriori passi. E ha invece sollecitato Netanyahu a comportarsi da "partner migliore" nel portare avanti l'accordo di pace su Gaza, chiedendogli anche la ragione per cui gli operativi di Hamas intrappolati nei tunnel "vengono uccisi e non lasciati arrendere". Il premier israeliano ha risposto dicendo che "sta facendo del suo meglio".

Categoria: internazionale/esteri
07:55
Atalanta-Genoa: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Tempo di Coppa Italia per l'Atalanta. I bergamaschi ospitano oggi, mercoledì 3 dicembre, il Genoa - in diretta tv e streaming - alla New Balance Arena negli ottavi della coppa nazionale. La squadra di Palladino è reduce dalla vittoria contro la Fiorentina, battuta 2-0 nell'ultimo turno di Serie A, mentre quella di De Rossi ha vinto contro l'Hellas Verona per 2-1 al Ferraris in campionato.
La sfida tra Atalanta e Genoa è in programma oggi, mercoledì 3 dicembre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni:
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. All. Palladino
Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Ostigard, Vasquez; Ellertsson, Thorsby, Frendrup, Malinovskyi, Martin; Vitinha, Colombo. All. De Rossi
Atalanta-Genoa sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Italia 1. Il match sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity e sul sito web di SportMediaset.

Categoria: sport
07:33
Ucraina, Rubio: "Progressi nei colloqui con la Russia". Oggi l'inviato Usa incontra Zelensky
(Adnkronos) - Sono stati compiuti "alcuni progressi" nei colloqui con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, afferma il segretario di Stato americano Marco Rubio. "Ciò che abbiamo cercato di fare, e penso che abbiamo fatto qualche progresso, è determinare cosa potrebbe convenire agli ucraini e dare loro garanzie di sicurezza per il futuro", ha affermato Rubio parlando con Fox News, aggiungendo che gli Stati Uniti sperano che il compromesso "permetta loro non solo di ricostruire la loro economia, ma anche di prosperare come Paese". Non è stato precisato se le dichiarazioni di Rubio siano state registrate dopo la conclusione dei colloqui a Mosca tra il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato speciale americano Steve Witkoff che intanto oggi, insieme al genero del presidente Usa Trump Jared Kushner, incontrerà Volodymyr Zelensky.
Il processo negoziale per la pace in Ucraina a trazione Usa è in corso, ma qualora non si arrivasse a risultati è importante mantenere la pressione sulla Russia. Così il segretario generale della Nato Mark Rutte entrando alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza in corso a Bruxelles. "Il processo è in corso. Abbiamo avuto incontri di successo a Ginevra e a Miami tra i team americano e ucraino. La scorsa notte c'è stato l'incontro a Mosca", ha ricordato Rutte, sottolineando come sia "importante che il processo di pace ci sia" ed esprimendo la speranza che porti a risultati.
"Se ci vorrà troppo tempo o non porterà a risultati, il modo migliore per fare pressione sui russi è fare due cose. Uno è assicurarsi che i russi capiscano che il flusso di armi verso l'Ucraina continuerà. È esattamente quello che sta accadendo oggi grazie agli Usa, grazie agli europei. Gli Usa inviano il loro equipaggiamento cruciale all'Ucraina pagato dal Canada e dagli alleati europei, ma anche l'Europa e il Canada fanno molto bilateralmente", ha aggiunto Rutte.
"In secondo luogo, assicurarsi che le sanzioni economiche mordano, che siano efficaci. È anche esattamente quello che sta accadendo. Gli Usa e l'Europa lavorano insieme per avere il massimo impatto attraverso le sanzioni sull'economia russa. Questo è il modo migliore per cambiare i calcoli di Vladimir Putin. Nel frattempo, ovviamente, speriamo che questo finisca prima piuttosto che dopo, perché come ha detto il presidente degli Stati Uniti, il tritacarne deve fermarsi. E sono pienamente d'accordo con lui", ha affermato.
La Russia "si sta preparando per un confronto a lungo termine" e gli alleati devono rispondere intensificando investimenti e sostegno all'Ucraina, ha detto ancora Rutte sottolineando che Mosca "continua a mettere alla prova la nostra deterrenza" violando il "nostro spazio aereo con jet e droni, ha condotto sabotaggi e invia navi spia nelle nostre acque. Queste azioni sono sconsiderate e sono pericolose. E non è solo la Russia. Sta lavorando a stretto contatto con la Cina, la Corea del Nord e l'Iran per tentare di disturbare le nostre società e stracciare le regole globali. Si stanno preparando per un confronto a lungo termine". La Nato, prosegue Rutte, sta "rispondendo con forza, unità e determinazione".
"Dobbiamo anche sostenere di più l'Ucraina. I missili russi continuano a causare morte e distruzione, e l'inverno è qui. L'Ucraina ha bisogno del nostro sostegno più che mai. Tutti vogliamo che lo spargimento di sangue si fermi e accolgo gli sforzi continui del presidente Donald Trump per porre fine a questa guerra", continua, evidenziando che nel mentre serve accelerare i contributi al meccanismo Purl, mediante il quale gli alleati dell'Ucraina acquistano le armi dagli Usa e le consegnano a Kiev, così che possa "difendersi oggi e prevenire l'aggressione in futuro".
La diplomazia si è arenata su questioni territoriali irrisolte.Quella tra Russia e Ucraina "non è una situazione facile", secondo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Lasciate che vi dica che è un casino", ha aggiunto parlando alla riunione di governo alla Casa Bianca. Cinque ore di incontro e una fumata più nera che bianca dunque.
Il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov, ha parlato al termine dell'incontro in Russia di una "discussione costruttiva", ma dell'assenza di "soluzioni di compromesso". "Siamo riusciti a trovare un accordo su alcuni punti, altri hanno suscitato critiche, ma la cosa principale è che si sia svolta una discussione costruttiva e che le parti abbiano dichiarato la loro disponibilità a proseguire gli sforzi", ha affermato. Sulla questione dei territori occupati dalla Russia in Ucraina, "non è stata ancora scelta una soluzione di compromesso", sebbene "alcune proposte americane possano essere discusse", ha aggiunto, definendo la discussione "utile". Per raggiungere un accordo però "resta ancora molto lavoro".
Dopo la prima versione del piano di pace degli Stati Uniti, la Russia ha ricevuto altri quattro documenti, che sono stati discussi durante l'incontro al Cremlino. "Non posso rivelare il contenuto di questi documenti. Tutti riguardano una risoluzione pacifica a lungo termine della crisi in Ucraina", ha affermato Ushakov.
Questi colloqui si sono svolti a poche ore di distanza dalla dichiarazione di Vladimir Putin: "Se l'Europa vuole scatenare una guerra, noi siamo pronti, adesso", ha dichiarato, aggiungendo di aver respinto le proposte europee perché "inaccettabili per la Russia". Il leader del Cremlino ha anche accusato i leader europei di "ostacolare" le proposte degli Stati Uniti e ha insistito sul fatto che gli europei "non hanno un programma pacifico".
L'Europa nutre preoccupazioni riguardo alla possibilità che Washington e Mosca raggiungano un accordo senza il suo coinvolgimento o che l'Ucraina venga costretta a concessioni inique. Il piano americano originale di 28 punti, reso pubblico il mese scorso, era così allineato alle richieste di Mosca da suscitare accuse di un coinvolgimento russo nella sua stesura, circostanza negata da Washington.
La Russia ha esercitato pressione prima dell'inizio dei colloqui con gli Stati Uniti. Putin ha dichiarato che Pokrovsk, una roccaforte nell'Ucraina orientale che le forze russe affermano di aver recentemente conquistato, rappresenta un "buon punto d'appoggio per risolvere tutti i compiti fissati all'inizio dell'operazione militare speciale". Oltre a Pokrovsk, Kiev si trova sotto pressione su molteplici fronti. Le forze russe hanno registrato avanzamenti significativi nell'Ucraina orientale nel mese di novembre, mentre l'Ucraina è stata scossa da scandali di corruzione che hanno portato alle dimissioni del suo principale negoziatore nel conflitto. Mosca ha inoltre intensificato gli attacchi con droni e missili contro l'Ucraina, causando interruzioni di corrente e riscaldamento per centinaia di migliaia di persone, con Zelensky che accusa il Cremlino di tentare di "spezzare" il suo Paese.

Categoria: internazionale/esteri
07:12
Inter-Venezia: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - L'Inter scende in campo in Coppa Italia. I nerazzurri sfidano oggi, mercoledì 3 dicembre, il Venezia - in diretta tv e streaming - a San Siro negli ottavi della coppa nazionale. La squadra di Chivu è reduce dalla vittoria contro il Pisa, battuto 2-0 nell'ultima giornata di campionato grazie alla doppietta di Lautaro Martinez.
Un successo che ha riscattato la cocente sconfitta di Champions League, dove è stata superata dall'Atletico Madrid per 2-1 in pieno recupero. Il Venezia invece ha sconfitto 3-0 il Mantova nell'ultima giornata di Serie B.
La sfida tra Inter e Venezia è in programma oggi, mercoledì 3 dicembre, alle ore 21. Ecco le probabili formazioni:
Inter (3-5-2): Martinez; Bisseck, de Vrij, Bastoni; Luis Henrique, Diouf, Sucic, Frattesi, Carlos Augusto; Esposito, Bonny. All. Chivu
Venezia (3-1-4-2): Stankovic; Schingtienne, Svoboda, Sverko; Busio; Hainaut, Perez, Doumbia, Bjarkason; Yeboah, Fila. All. Stroppa
Inter-Venezia sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Italia 1. Il match sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Infinity e sul sito web di SportMediaset.

Categoria: sport
06:50
Chi l'ha visto, stasera 3 dicembre: il caso di Liliana Resinovich
(Adnkronos) - Federica Sciarelli torna stasera, mercoledì 3 dicembre, con una nuova puntata di 'Chi l'ha visto?', alle 21.20 su Rai 3. In primo piano il caso di Liliana Resinovich che si arricchisce ciclicamente di inedite testimonianze. Liliana chiese dei sacchi neri a un ristoratore due anni prima della sua morte? Il fratello Sergio annuncia un esposto: “Ogni tanto qualcuno si fa avanti per avvalorare la tesi del suicidio - dice a Chi l’ha visto? -, ma per ora l’unico indagato resta il marito”.
E poi il caso di Romina del Gaudio che scompare dal centro di Aversa e i suoi resti vengono ritrovati dopo 47 giorni in un bosco a Carditello. Dopo 21 anni, ancora nessuna spiegazione per la sua morte: lo zio in studio in diretta: "Bisogna indagare ancora. Quando è morta Romina siamo morti tutti". Documenti e testimonianze inedite a "Chi l'ha visto?"
E ancora. Grazie ai telespettatori, 'Chi l'ha visto?' ha rintracciato Marco, l'erede a sua insaputa. Lo cercava una donna svedese, perché suo marito, che non aveva voluto riconoscere il bimbo concepito con una ragazza italiana, in punta di morte lo aveva lasciato suo erede. Lei ha rispettato questa volontà, lo ha cercato tramite 'Chi l’ha visto?' ed è venuta in Italia per abbracciarlo. Commossa gli dice: “Voglio proteggerti come avrebbe fatto tua madre".

Categoria: spettacoli
00:17
Pokrovsk, guerra per una città morta: perché Putin la vuole a tutti i costi
(Adnkronos) - Vladimir Putin rivendica la conquista di Pokrovsk. L'Ucraina smentisce il presidente della Russia. La città del Donetsk è il fulcro della guerra, da mesi le forze di Mosca cercano di prendere possesso del centro ritenuto strategico e ora diventato un simbolo per cui combattere.
La città, ridotta ad un cumulo di macerie, prima della guerra aveva circa 60-70mila abitanti. Con lo sviluppo del conflitto, è diventato uno snodo cruciale per controllare vie di trasporto, rifornimenti, collegamenti per il trasferimento di truppe e mezzi. E per questo la Russia ha cercato la spallata per mesi. A sentire Putin, l'obiettivo è stato raggiunto: la città ucraina di Pokrovsk ''ha un significato speciale'' e rappresenta ''una grande base per raggiungere gli obiettivi'' della Russia, ha detto il numero 1 del Cremlino la città è ''sotto il pieno controllo dell'esercito russo''.
In realtà, come hanno evidenziato gli analisti indipendenti nelle ultime settimane, la rilevanza strategica di Pokrovsk si è ridotta notevolmente rispetto a 6-12 mesi fa. L'Ucraina ha provveduto a modificare i propri piani e le proprie strategie: i combattimenti senza sosta hanno costretto Kiev a cercare nuovi collegamenti e nuove rotte.
Perdere Pokrovsk, in sostanza, non modificherebbe radicalmente il quadro delle operazioni anche se la città, in teoria, può costituire una base per ulteriori offensive verso ovest. Piazzare una bandierina sulla carta geografica permetterebbe a Putin di alzare la posta nell'ambito dei negoziati per porre fine al conflitto. Mosca vuole tutto il Donbass e, come ha spiegato il presidente russo, punta alla creazione di una zona cuscinetto nel nord dell'Ucraina. Obiettivi ambiziosi, a dir poco.
Per l'Ucraina si tratta di pretese infondate: la Russia non controlla tutto il Donbass e, nello specifico, non ha nemmeno conquistato Pokrovsk. "Le operazioni di ricerche e assalto e l'eliminazione del nemico in aree urbane continuano a Pokrovsk", recita un comunicato del comando orientale delle forze armate ucraine, responsabile della zona, considerato un nodo logistico cruciale.
Nella guerra di news, spicca il video che mostra soldati russi piantare una bandiera nel cuore della città. Per Kiev è una messa in scena: "Gli invasori hanno tentato ancora una volta di piantare la loro bandiera in uno dei quartieri della città in modo che i propagandisti potessero usarla come prova - continua il comunicato - poi sono fuggiti in fretta e la bonifica dei gruppi nemici continua".
Uno schiaffo ai proclami di Putin, che non ha fatto nessun passo indietro. Anzi, ha anche invitato i giornalisti stranieri, inclusi gli ucraini, a visitare Krasnoarmeysk - il nome russo che identifica Pokrovsk - e Kupyansk, nella regione di Kharkiv, per vedere la situazione con i loro occhi. "Se qualcuno ha ancora dei dubbi, siamo pronti a concedere il diritto di visitare Krasnoarmeysk ai giornalisti stranieri e anche ucraini, perché vedano con i loro occhi quello che sta accadendo e chi controlla davvero l'insediamento. Faremo di tutto per garantire la loro sicurezza e siamo pronti ad accompagnarli nei quartieri di Krasnoarmeysk", ha detto Putin. E lo stesso "vale per Kupyansk".
Tra annunci e smentite, chi dice la verità? La difficoltà di reperire conferme indipendenti complica ovviamente la 'missione'. Un quadro almeno parziale viene delineato dagli analisti della piattaforma ucraina DeepState e da quelli dell'Institute for the Study of War, think tank basato a Washington, sulla base di informazioni raccolte da fonti aperte.
Le forze russe, è il verdetto, non controllano Pokrovsk ma solo alcune zone della città in cui unità di incursori combattono metro per metro da quattro mesi. Vaste porzioni di Pokrovsk sono ancora oggetto di scontro, precisano. Le forze russe occupano stabilmente postazioni sparse e limitate a Pokrovsk nord, scrive l'Isw. Il settimo corpo di reazione rapida delle forze d'assalto ucraine ha reso noto che le forze russe sono impantanate in guerriglia urbana all'interno della città. Solo a novembre, gli ucraini hanno ucciso 1.221 russi e ferito 545 nella zona di Pokrovsk, 510 uccisi e 131 feriti all'interno di Pokrovsk.
Le forze di Mosca sgomberano un isolato, i comandanti lo dichiarano catturato, vi inviano nuove unità, e poi lo riperdono, interamente o parzialmente: questo è l'algoritmo che si ripete lungo l'intero fronte da mesi, sottolinea DeepState.
A Kupyansk, che lo scorso ottobre il generale Valery Gerasimov aveva dichiarato occupata, e che invece è stata quasi completamente liberata dalla presenza di forze russe, come ha detto all'Eliseo Volodymir Zelensky, come a Pokrovsk. "La linea del fronte è una linea di contatto in continuo spostamento", ha precisato Zelensky.
Lo stesso vale per Vovchansk, nella regione di Kharkiv, l'altra località di cui Putin, alla vigilia dei suoi colloquio al Cremlino con gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner, ha rivendicato il controllo. Più della metà della città è ancora controllata dalle forze ucraine. Huliaipole, nella regione di Zaporizhzhia è in larga misura fuori dal controllo dei russi.

Categoria: internazionale/esteri
00:16
Meloni in Bahrein, l'incontro con il re Al-Khalifa: focus su Medio Oriente e Ucraina
(Adnkronos) - Ha preso ufficialmente il via la missione in Bahrein di Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha incontrato il re Hamad bin Isa Al-Khalifa, assistito dal principe ereditario e primo ministro, Salman bin Hamad Al-Khalifa, in occasione della sua partecipazione al vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo.
Il colloquio - ha riferito Palazzo Chigi - "ha confermato la comune volontà di proseguire nel percorso di consolidamento dei rapporti bilaterali", inaugurato dalla conclusione, lo scorso settembre, del Memorandum istitutivo del Partenariato Strategico sugli Investimenti e rafforzato dai quattro incontri avuti dalla premier con i vertici del Regno del Bahrein nel solo 2025.
Nel corso dell'incontro, "i due leader hanno anche affrontato le principali questioni internazionali, con particolare riferimento agli sforzi comuni per la stabilizzazione del Medio Oriente e per una pace giusta e duratura in Ucraina", si legge ancora nella nota.
Alle 10,30 Meloni sarà al Sakhir Palace, accompagnata dal ministro per lo Sviluppo Sostenibile del Bahrein, Noor Al Khulaif. Ad accoglierla sarà il principe ereditario. È previsto uno scambio di accordi, seguito da una sessione di incontri bilaterali. Alle 13, la presidente del Consiglio si trasferirà presso la sede del vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Anche in questa occasione sarà accolta da Salman bin Hamad Al-Khalifa e, successivamente, dal re del Bahrein. Dopo la foto di rito, la delegazione prenderà parte alla seduta congiunta del Ccg, che inizierà alle 13,30.
La sessione si aprirà con un discorso di benvenuto del Re del Bahrein, seguito dall'intervento di Meloni, in lingua inglese. Al termine è in programma un pranzo ufficiale. Nel pomeriggio, alle 15, Meloni visiterà la Cattedrale di Nostra Signora d'Arabia, dove sarà accolta dal Vicario Apostolico dell'Arabia del Nord, Mons. Aldo Berardi. La visita consentirà di conoscere da vicino la principale chiesa cattolica del Paese.
Rafforzare ulteriormente la cooperazione tra l'Italia e i Paesi del Golfo - e, più in generale, tra il Mediterraneo e la Penisola Arabica - mantenendo il focus sui temi cruciali per il futuro del Medio Oriente, a partire dalla questione palestinese e dalle tensioni a Gaza, che continuano a destare preoccupazione nonostante l'intesa siglata a Sharm el Sheikh lo scorso ottobre. Con questo obiettivo Meloni è arrivata ieri a Manama per partecipare - su invito di Re Hamad bin Isa - al 46° Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), l'organizzazione che riunisce Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar, una sorta di "Consiglio europeo" dei principali player della regione.
Il formato del summit non prevede di norma la presenza di leader esterni (solo alcuni, tra cui Erdogan e Xi, sono stati in passato "omaggiati" con un invito). Anche per questo, la partecipazione di Meloni viene letta da fonti italiane come "un segnale molto significativo del rinnovato protagonismo dell'Italia" sulla scena internazionale e della "solidità" delle relazioni costruite dal Governo italiano negli ultimi tre anni. Le stesse fonti sottolineano inoltre il ruolo assunto da Roma nel contesto del "Mediterraneo allargato", anche come interlocutore privilegiato delle Nazioni di un'area strategica come il Golfo e la Penisola Araba.
Numerosi i dossier politici sul tavolo: dal Medio Oriente all'Ucraina, dalla Libia al Sudan, dal Mar Rosso allo Yemen. Ma anche nuovi accordi: è in dirittura d'arrivo un'intesa tra Italia e Segretariato del Ccg per avviare una cooperazione rafforzata, che sarà firmata in occasione della prossima visita a Roma del Segretario Generale del Consiglio.
L'attenzione di Meloni verso i Paesi del Golfo è costante sin dall'inizio del suo mandato a Palazzo Chigi. La leader di Fdi ha costruito un dialogo particolarmente intenso con l'area: ha visitato il Qatar nel settembre 2023, è stata più volte negli Emirati Arabi Uniti (nel marzo e nel dicembre 2023, e poi ancora nel gennaio 2025) e, sempre a inizio 2025, ha compiuto tappe ufficiali in Arabia Saudita e in Bahrein - quest'ultima come prima visita ufficiale di un presidente del Consiglio italiano nel Paese. A ciò si aggiungono l'incontro con il Principe ereditario del Kuwait, avvenuto a margine dell'Assemblea generale dell'Onu nel settembre 2024, e due colloqui telefonici con il Sultano dell'Oman nello stesso anno.
Meloni ha inoltre accolto più volte in Italia i leader della regione: il Presidente degli Emirati Arabi Uniti è stato a Roma in tre diverse occasioni - per il Vertice su Migrazioni e Sviluppo nel luglio 2023, per il G7 nel giugno 2024 e per la prima visita di Stato nel febbraio 2025; l'Emiro del Qatar è giunto nell'ottobre 2024 per la sua visita di Stato; il Re del Bahrein è stato ricevuto due volte, nell'ottobre 2023 e nel luglio 2025; mentre il Principe ereditario e Primo Ministro del Bahrein ha effettuato una visita nel settembre 2025.
In questo quadro di relazioni consolidate, l'Italia ha avviato partenariati strategici con Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita e ha firmato diverse intese sugli investimenti con Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Qatar.
Anche i Paesi del Golfo hanno sottoscritto vari accordi con l'Italia, integrando il Piano Mattei per l'Africa nelle proprie strategie di sviluppo e investimento. Gli Emirati Arabi Uniti partecipano inoltre al finanziamento del fondo multidonatori del Piano, gestito dalla Banca Africana di Sviluppo, mentre imprese italiane e del Golfo hanno avviato partnership congiunte per investire nel continente africano, soprattutto in energia, agricoltura, infrastrutture e formazione. Si tratta di intese che mobilitano capitali accompagnati da tecnologia italiana, in linea con il Global Gateway dell'Unione europea.
Tra i principali temi del summit figurano anche un progetto strategico di ferrovia che colleghi gli Stati del Golfo, l'ipotesi di un visto turistico unificato ("Gulf Schengen") e nuove politiche per favorire integrazione economica, investimenti e mobilità regionale. (dall'inviato Antonio Atte)

Categoria: politica
00:08
Russia, la flotta fantasma e il 'caso' Isole Cook: così Mosca e Teheran eludono le sanzioni
(Adnkronos) - Decine di petroliere delle cosiddette flotte fantasma russa e iraniana battono bandiera delle Isole Cook per nascondere traffici di petrolio illegali ed eludere i controlli sulle sanzioni internazionali. Le navi, gestite da armatori stranieri senza alcun legame diretto con l'arcipelago del Pacifico, utilizzano un piccolo ufficio vicino a una pizzeria come sede ufficiale. Lo rivela un'inchiesta dell'agenzia Afp basata sull'analisi dei dati sulle sanzioni.
I dati statunitensi identificano 20 petroliere registrate alle Isole Cook sospettate di aver trasportato carburante russo e iraniano tra il 2024 ed il 2025. Una banca dati britannica ne segnala altre 14 nello stesso arco di tempo. Molte di queste navi compiono trasferimenti di carico 'ship-to-ship' in mare aperto e spengono i transponder per evitare tracciamenti.
La Nuova Zelanda, principale partner diplomatico dell'arcipelago in libera associazione, parla di situazione "allarmante ed esasperante" e critica la gestione del registro navale, sostenendo che la mancanza di controlli compromette gli sforzi internazionali sull'attuazione delle sanzioni contro Mosca e Teheran.
Maritime Cook Islands, società privata che gestisce il registro per delega del governo locale, sostiene di cancellare tempestivamente qualsiasi nave sospetta e di avere sistemi di monitoraggio "efficaci". La società afferma inoltre di non essere a conoscenza di casi di violazioni o abusi.
Secondo esperti, le flotte fantasma di Iran e Russia sfruttano bandiere di comodo in Paesi con controlli più permissivi per continuare a muovere milioni di barili di petrolio fuori dai circuiti ufficiali. L'arcipelago del Pacifico, con un registro navale in rapida crescita ed entrate dai diritti di navigazione aumentate di oltre il 400% negli ultimi cinque anni, è diventato uno dei principali punti di riferimento per queste operazioni.
Tra i casi più eclatanti c'è la petroliera Eagle S, sospettata di far parte della flotta fantasma russa e di aver danneggiato cinque cavi sottomarini nel Mar Baltico trascinando l'ancora. Le autorità finlandesi hanno dichiarato di non avere giurisdizione poiché la competenza spetta allo Stato battente bandiera o al Paese d'origine dell'equipaggio, evidenziando l'assenza di meccanismi internazionali per far rispettare le norme.
Gli analisti avvertono che questa rete non è solo un problema commerciale: navi vecchie, scarsamente manutenute e non assicurate rappresentano un rischio ambientale e di sicurezza, mentre la flotta fantasma continua a crescere e moltiplicarsi sfruttando registri permissivi come quello delle Isole Cook.

Categoria: internazionale/esteri
00:06
Dalle barrette ai beveroni, dilaga moda del proteico. Esperti: "Più rischi che vantaggi"
(Adnkronos) - Basta un giro al supermercato per intercettarli: barrette e beveroni 'high protein', ma anche cibi arricchiti in proteine, persino la pasta e l'acqua diventano 'proteiche'. Un trend in ascesa che, come spesso accade, parte dagli Stati Uniti per poi varcare l'oceano e conquistare altre aree del mondo. Oggi spopola in particolare fra gli appassionati di sport e fitness, fra chi sogna muscoli definiti e una forma fisica 'senza un filo di grasso', chi vorrebbe dimagrire e si convince che una dieta a tutte proteine possa accelerare i tempi senza controindicazioni. Ma i prodotti iperproteici aiutano davvero chiunque? Secondo la scienza non è tutto così semplice e automatico come il marketing sembrerebbe suggerire.
E sulla moda di eccedere in proteine mette in guardia anche il medico Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova e professore ordinario dell'università degli Studi di Genova: "Beveroni e barrette extra potrebbero fare più male che bene", avverte in un post su Facebook.
Che la moda sia dilagante e stia prendendo piede anche in Italia lo dicono i dati. In un focus pubblicato online dall'Istituto Mario Negri Irccs si cita l'Osservatorio Immagino GS1 Italy, secondo cui i volumi di vendita di prodotti Hp (altamente proteici) nel 2023 sono aumentati del 5% e il giro d'affari è cresciuto del 20%. Il mercato globale vale già 4,1 miliardi di dollari e si stima che raggiungerà i 10 miliardi entro il 2032, si legge. I social amplificano, e sicuramente il cambiamento delle abitudini alimentari globali spinge il trend.
Del resto il 'biglietto da visita' delle proteine è allettante: sono costituenti dei muscoli e quindi funzionali ad aumentare la massa muscolare, si ricorda nel focus, in cui però si precisa anche che "non tutti sanno che le proteine apportano le stesse calorie dei carboidrati (4kcal/gr) e, se consumate in eccesso, vengono trasformate in zuccheri e grassi con conseguente aumento ponderale. Contribuiscono a regalare un senso di sazietà e rappresentano senza dubbio un nutriente essenziale che può essere anche utile per aiutare a perdere peso, ma quando vengono inserite all'interno di una dieta equilibrata e correttamente bilanciate con l'assunzione di carboidrati e grassi. L'aumento delle proteine fine a sé stesso non ha alcun effetto dimagrante nel caso in cui dieta o stile di vita siano scorretti", avvertono gli esperti.
"Beveroni e barrette proteiche sono ormai di gran moda tra gli appassionati di fitness, gli atleti e i culturisti che mirano a sviluppare la massa muscolare o perdere grasso rapidamente. Tuttavia - fa notare Bassetti nel suo post - una revisione completa della letteratura pubblicata sulla rivista 'Isrn Nutrition' avverte che consumare oltre la dose giornaliera raccomandata di 0,8 grammi per chilogrammo di peso corporeo può comportare gravi conseguenze. Dopo aver analizzato 32 studi sull'uomo, i ricercatori hanno scoperto che un'eccessiva assunzione di proteine, soprattutto da carne rossa e integratori, può influire negativamente sulla densità ossea, sulla funzionalità renale ed epatica e persino aumentare il rischio di alcuni tumori e malattie cardiache. Questi risultati sottolineano l'importanza della moderazione e della consulenza medica nel consumo di proteine".
Il limite giornaliero sicuro di proteine? "E' di circa 0,75 grammi per chilogrammo di peso corporeo per gli adulti e fino a 1 grammo per chilogrammo per gli adolescenti", elenca Bassetti. Anche secondo quanto raccomanda l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) la quantità quotidiana necessaria all'organismo è non oltre 0,83 grammi per Kg per gli adulti. Ci sono poi casi in cui il fabbisogno giornaliero può aumentare, per esempio in gravidanza o nel caso degli atleti o di chi si sottopone ad allenamenti ultra intensivi.
Ma una dieta immotivatamente ricca di alimenti super proteici può danneggiare la salute, si evidenzia anche nel focus del Mario Negri. "Il nostro organismo usa fino a un tot di proteine, mentre l'eccesso viene scartato. Andando ad aumentare l'apporto proteico di una dieta che di proteine ne contiene già abbastanza, finiamo con l'aumentare il carico di lavoro dei reni che hanno il compito di scomporre le proteine prima che vengano eliminate". Ci sono poi studi che evidenziano i rischi per la salute del cuore. Per non parlare poi del fatto che le proteine aggiunte vanno estratte attraverso diversi passaggi industriali e per questo "nella maggior parte dei casi i cibi 'high protein' possono essere considerati a tutti gli effetti alimenti ultra processati", segnala il focus. In una condizione di 'bisogno proteico', è la conclusione, meglio allora puntare su quei cibi che sono naturalmente ricchi di proteine. Ne esistono diversi, da legumi come lenticchie e ceci al pesce.

Categoria: cronaca
00:02
Fisco, affitti e pensioni: le bandierine della maggioranza sulla manovra
(Adnkronos) - La maggioranza fissa ben salde le sue 'bandierine' per la manovra 2026, in attesa delle ultime riformulazioni e di dare il via al voto degli emendamenti dalla prossima settimana in commissione Bilancio al Senato.
Intanto oggi con l'inammissibilità di 21 nuove proposte di modifica viene depennata la proroga Opzione donna sostenuta da FdI, né passano il setaccio l'ipotesi di estendere i beneficiari delle detassazioni contrattuali e per le decontribuzioni per le assunzioni stabili al Sud (entrambe FdI). Stop anche al progetto della Lega di una flat tax per i giovani, mentre torna in pista - ma con scarse chance di praticabilità - la nuova formulazione dell'emendamento della Lega per la vendita della quota italiana del fondo salva Stati Ue, il Mes.
LEGA - Rottamazione e pensioni, sono tra le priorità del Carroccio. Accanto alla pace fiscale più estesa, la Lega spinge per ridurre le tasse anche ricorrendo ai proventi della cessione della partecipazione italiana al Mes, ipotesi che supera le forche caudine delle ammissibilità ma tecnicamente complicata, come ammette il suo stesso promotore Borghi. Tra i cavalli di battaglia della Lega anche il blocco all’aumento dell’età pensionabile come effetto dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita previsto dalla Legge Fornero, in base al quale dal 2027 l’età minima per l’uscita dal lavoro salirà a 67 anni e un mese e a 67 anni e tre mesi nel 2028. I leghisti chiedono anche più fondi per la sicurezza nelle strade. In bilico il Piano Casa, che finisce tra gli accantonati, ovvero tra quelli eventualmente da valutare a fronte di congrue coperture.
FORZA ITALIA - In cima alle richieste di Forza Italia lo stop all'aumento dell'Irap, non solo per le banche, ma per tutte le imprese; lo stop alla tassa sui dividendi e sugli affitti brevi. La trattativa in via di finalizzazione prevede l'accordo con le banche per reperire 600 milioni tra gli anticipi e non sui rialzi fiscali (ma da risolvere il nodo Irap per il resto delle aziende). Il compromesso sulle locazioni brevi dovrebbe invece prevedere l'aliquota al 21% sul primo immobile in affitto e al 26% sul secondo ed il terzo, da quest'ultimo inoltre scatterebbe l'obbligo di aprire la partita Iva. No di FI anche all'allargamento delle maglie della rottamazione quinquies.
FRATELLI D'ITALIA - Fratelli d'Italia ha sottoscritto svariate proposte di condoni edilizi, da quella di dare un termine ai Comuni per chiudere le pendenze sui condoni del 1985, del 1994 e del 2003; a quella che riapre la sanatoria del 2003 per la Campania. Intanto, superato l'esame delle ammissibilità, è adesso in attesa del parere della Bce l'emendamento riformulato sulle riserve auree di Bankitalia.

Categoria: economia
23:55
Fognini show a Belve tra Sinner e Balotelli
(Adnkronos) - "Meglio nascere Sinner o Fognini? Sinner è il numero 1 al mondo, quindi firmo se mi dai il foglio. Però Jannik farebbe un pensierino per viverla alla Fognini...". Fabio Fognini si destreggia tra le domande di Francesca Fagnani a Belve, oggi 2 dicembre, nell'ultima puntata della stagione del programma su Raidue. Una parte dell'intervista è legata a Jannik Sinner, attuale numero 2 del mondo. "Cos'ho che Sinner non ha? Ho spontaneità, sono molto spontaneo e vivace. E io dico le cose in faccia e sono diretto. E' difficile fare paragoni, sono caratteri diversi", dice Fognini riferendosi all'altoatesino.
Il ligure, 38 anni, ha chiuso la carriera pochi mesi fa. "Seguo tantissimo il tennis, ma non ho più giocato. Ho giocato con i mostri sacri, arrivare al nono posto del ranking è stato il coronamento di un sogno. Chi mi ama, lo fa perché ha avuto l'opportunità di conoscermi. Chi mi odia, dice 'guarda sto cazzone' pensando al campo ma non mi conosce fuori..", dice.
Fognini può essere accostato a Mario Balotelli? "Posso capire chi fa questo paragone. Abbiamo entrambi un carattere fumantino e non abbiamo sfruttato in pieno il nostro talento".

Categoria: sport
23:38
Maria De Filippi ricorda Costanzo a Belve e si commuove: "Gli chiederei se ha sofferto..."
(Adnkronos) - Anche Maria De Filippi si è sottoposta alle domande di Francesca Fagnani. La conduttrice è tornata nello studio di Belve per l'ultima puntata oggi 2 dicembre ma questa volta ha accettato di confrontarsi con alcune delle domande più iconiche della giornalista.
"Che Belva si sente?", ha chiesto Fagnani, come da tradizione. "Maria De Filippi”, replica lei, schietta e diretta, senza esitazioni.
Alla domanda "una belvata che rivendica o che si pente?", De Filippi ha ricordato un aneddoto adolescenziale: quando ha rubato dell'argento da casa sua per pagare delle multe. Una 'furbizia' finita molto male perché il padre lo scoprì e la costringe a tornare in gioielleria per confessare il furto.
Il momento più toccante arriva quando Fagnani le chiede chi riporterebbe in vita e cosa chiederebbe. "Ne porterei tre", risponde De Filippi. "Mio padre e gli direi che è andato via troppo presto. A mia madre direi un sacco di cose, la ringrazierei per tutti i suoi insegnamenti, anche quando che mi lamentavo dei suoi comportamenti e che pensavo fossero sbagliati".
Commossa e con la voce rotta dal pianto, De Filippi ricorda il marito Maurizio Costanzo, scomparso il 24 febbraio 2023. "Qui faccio davvero fatica... Io ho sempre fatto in modo che lui non soffrisse mai fisicamente, oggi gli chiederei se ha sofferto", ha detto Maria in lacrime.

Categoria: spettacoli












































