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20:48

"Legame tra droni sulla Germania e navi russe", la rivelazione dei media tedeschi

(Adnkronos) - C'è un nesso tra i droni che sorvolano la Germania e la navigazione di imbarcazioni legate alla Russia. A questa conclusione è arrivato un team di giornalisti della Bild, di Die Welt e dell'Accademia Axel Springer che ha raccolto e analizzato sistematicamente i dati su tutti gli incidenti di sorvoli di droni in Germania, attingendo sia a fonti pubbliche che riservate ed ha riscontrato come per la prima volta, emergano degli schemi ricorrenti. Riguardo agli obiettivi dei droni, i tempi di volo e i punti critici della zona. Inoltre, per la prima volta, è possibile osservare schemi ricorrenti tra i sorvoli dei droni e i movimenti delle navi nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, in particolare delle navi cargo con chiari collegamenti con la Russia". A scriverne è la Bild.  

Dalle informazioni riservate cui ha avuto accesso la Bild si deduce quanto sia aumentato in modo significativo il numero di incidenti con droni sulla Germania che a metà novembre ha fatto registrare "1072 casi con 1.955 droni", secondo documenti dell'Ufficio Federale di Polizia Criminale (BKA). I resoconti continuano: "Gli avvistamenti di droni sono avvenuti principalmente nelle ore serali". Molti sorvoli multipli e formazioni, cioè sciami di droni.  

Interessate soprattutto le installazioni militari, caserme, campi di addestramento della Bundeswehr, esercitazioni militari della Bundeswehr e della NATO, ma anche infrastrutture critiche. I punti critici sono chiaramente riconoscibili: due punti caldi sono le zone costiere della Bassa Sassonia e dello Schleswig-Holstein, in particolare le installazioni militari sul Mare del Nord e sul Mar Baltico. Il team di ricerca di Bild, Welt e Axel Springer Academy ha quindi confrontato sistematicamente queste informazioni riservate sui circa 2000 sorvoli di droni con i dati di navigazione di alcune imbarcazioni, riscontrando delle stranezze.  

 

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Categoria: internazionale/esteri

20:29

Sisal presenta il quarto appuntamento con FutureS: "Oltre l'orizzonte dell'innovazione"

(Adnkronos) - Si è tenuta oggi a Roma nella cornice di Palazzo Núñez-Torlonia la quarta edizione di FutureS, l’evento organizzato da Sisal per favorire il confronto tra istituzioni, aziende e stakeholder e discutere delle sfide e delle opportunità legate all'innovazione digitale. Un appuntamento speciale che ha celebrato anche gli 80 anni di storia dell’azienda, confermando il ruolo di Sisal come protagonista della trasformazione tecnologica e culturale del Paese. 

Questa edizione di FutureS ha posto al centro dell’attenzione l’innovazione intesa come identità, ambizione e responsabilità delle aziende, una tensione che permette di trasformare il cambiamento in opportunità trasformative per l’impresa e la Società. È la visione che guida Sisal fin dal 1945, anno della sua fondazione, e che continua a orientare la strategia dell’azienda nel costruire valore per persone, comunità e territori, facendo dell’innovazione non solo una leva tecnologica, ma una vera e propria cultura aziendale. 

Durante l’evento, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Professor of Strategy della Sda Bocconi School of Management, in un’intervista con la giornalista Barbara Carfagna ha sviluppato una riflessione ampia sul significato dell’innovazione nell’attuale scenario competitivo. Nel corso del dialogo sono stati affrontati i temi legati alla capacità delle imprese di anticipare i futuri possibili e di costruire, anziché inseguire, l’accelerazione in atto con particolare riferimento all’Intelligenza Artificiale e allo sviluppo delle tecnologie ‘dual use’ in ambito civile e militare. 

A seguire, nel corso del panel “Costruire il Futuro: Innovazione, Fiducia e Sviluppo digitale” moderato da Barbara Carfagna, sono intervenuti Camilla Folladori, Chief Strategy Officer di Sisal e Max Pellegrini, Ceo di Namirial, che hanno offerto una riflessione sulla transizione verso un’economia in cui identità digitale e intelligenza artificiale diventano infrastruttura critica per le imprese che devono così prepararsi a integrare velocità, governance e responsabilità nelle proprie strategie. 

Nel panel conclusivo “Costruire il Futuro: Sisal, lo Sport e l’Italia che cambia”, Francesco Durante, Amministratore Delegato di Sisal, e Carlo Mornati, Segretario Generale del Coni, hanno dialogato sul valore sociale e culturale dell’innovazione e sul ruolo che Sisal ha avuto nel sostenere la crescita dello sport italiano. 

“FutureS è la nostra piattaforma per contribuire al dibattito sul futuro del Paese, portando un’idea di innovazione che unisca tecnologia, responsabilità e valore sociale”, ha dichiarato Francesco Durante, Amministratore Delegato di Sisal. “È un impegno che nasce da 80 anni di storia: Sisal ha sempre accompagnato le trasformazioni dell’Italia, investendo in persone, competenze e sistemi moderni. Oggi rinnoviamo questa missione con ancora più determinazione: mettere la nostra esperienza al servizio del cambiamento per costruire un futuro più responsabile”. Questa edizione di FutureS ha messo in luce la necessità di un ecosistema digitale fondato su interoperabilità, fiducia e collaborazione. In un contesto segnato da rapide innovazioni tecnologiche e nuovi equilibri geopolitici, imprese e istituzioni sono chiamate a sviluppare strategie condivise che integrino visione, governance e responsabilità. Centrale anche il ruolo di un dialogo continuo tra settore pubblico e privato, condizione indispensabile per trasformare la trasformazione digitale in crescita sostenibile e per affrontarne con chiarezza le complessità in uno scenario globale in costante evoluzione. Durante l’evento è stato presentato il libro “Sisal. Ottant’anni di Innovazione”, a cura di Luca Masia, edito da Allemandi. 

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Categoria: economia

20:28

Champions, oggi Juve-Pafos e Benfica-Napoli - Le partite in diretta

(Adnkronos) - Torna la Champions League con le ultime partite della sesta giornata della fase campionato. Oggi, mercoledì 10 dicembre, si giocano Juventus-Pafos e Benfica-Napoli. Calcio d'inizio alle 21. 

Dove vedere le partite? Benfica-Napoli sarà visibile in esclusiva streaming su Prime Video. Juventus-Pafos sarà visibile in diretta tv su Sky ai canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport 252. Partita disponibile anche in streaming su Sky Go e Now. 

Nella settima giornata di Champions League il Napoli sarà impegnato in trasferta a Copenaghen il 20 gennaio. La Juve ospiterà il Benfica il 21 gennaio.  

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Categoria: sport

20:19

La Fed taglia i tassi di 25 punti base: terzo calo consecutivo nel 2025

(Adnkronos) - La Federal Reserve statunitense taglia di 25 punti base i tassi d’interesse. Si tratta del terzo calo consecutivo quest’anno. La Fed segnala preoccupazioni per il mercato del lavoro nonostante l’inflazione resti elevata e mentre i dazi del presidente degli Usa Donald Trump continuano a pesare sull’economia. 

Il taglio di un quarto di punto percentuale porta i tassi a un intervallo compreso tra 3,50% e 3,75%, ma il percorso futuro è meno certo. Le divisioni all’interno della banca centrale si sono approfondite: due funzionari hanno votato per mantenere invariati i tassi, mentre un altro responsabile di politica monetaria ha chiesto una riduzione più ampia. 

 

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Categoria: economia

20:10

Nel presepe della Camera 'scomparsi' bue e asinello, Magi già arrivati: stupore bipartisan

(Adnkronos) - Che fine hanno fatto il bue e l'asinello? Nel presepe allestito all'ingresso della Camera per il Natale 'mancano' due statuette simbolo della Natività, almeno secondo la tradizione. La loro assenza non è passata inosservata, non solo agli occhi dei parlamentari partenopei, forse (San Gregorio Armeno docet) i più conservatori in materia. Fatto sta che si è aperto un vero e proprio dibattito, dove è prevalso lo stupore per la scelta di tener fuori i due animali che da un millennio fanno coppia fissa per scaldare Gesù Bambino nella grotta.  

''Il bue e l'asinello sono il presepe, anche se i Vangeli non ne parlano", dicono gli onorevoli ortodossi. ''Si' è vero, la tradizione parla chiaro, ma siamo pur sempre di fronte a un'opera d'arte, dove il Natale può essere liberamente interpretato'', replicano i deputati più laici. ''Va bene tutto, ma come la mettiamo con la presenza anticipata dei Re Magi?'', controbattono i tradizionalisti, che considerano l'assenza del bue e dell'asinello quasi un reato di lesa maestà e non mandano giù lo spazio vuoto al posto di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.  

La voce sui 'grandi assenti' si diffonde e in Transatlantico, a Montecitorio, le 'fazioni' si confrontano tra il sacro e il profano. C'è chi non si fida e prima di commentare vuol passare di persona davanti al manufatto per vedere se davvero non ci sono le figurine in terracotta 'incriminate'. ''Sono spariti bue e asinello? Si sono magnati pure quelli...'', scherza un 'decano' della stampa parlamentare. Il 'campo largo' si ritrova unito sul Santo Natale e manifesta tutto il suo disappunto. Federico Fornaro, presidente della Giunta delle elezioni della Camera ed esponente Pd, è basito. Prima scherza (''Non è possibile, capisco i problemi energetici ma un po' di caldo dobbiamo garantirlo al nascituro...'') poi si fa serio: ''Il presepe è il presepe, quello della tradizione prevede il bue e l'asinello, due statuine che non possono assolutamente mancare...''.  

Gli fa eco il collega dem Enzo Amendola che ironizza: ''Non ci credo, vuol dire che hanno dato precedenza a Ciccibacco, il pastore, paffutello con un solo ciuffo in testa e le gote rosse perché sempre ubriaco''. Riccardo Magi, segretario di +Europa, la butta in politica: ''Rimuovere il bue e l'asinello dal presepe è l'unica vera riforma fatta finora dal governo Meloni e dal centrodestra...''.  

Pure nel centrodestra c'è chi storce il naso. E' meravigliato il presidente di Noi moderati Maurizio Lupi che pure fa una battuta: ''Mancano il bue e l'asinello? Non è vero... Non sarà stata la mia amica Brambilla, animalista convinta? Comunque, l'ortodossia del presidente della Camera Fontana non è in discussione, non posso pensare che ci sia una strumentalizzazione laica del Natale...''.  

L'ex super ministro dell'Economia dei governi Berlusconi, ora esponente di Fratelli d'Italia, Giulio Tremonti, si ferma e chiede sornione: ''Ma come, non ci sono il bue e l'asinello? Ma almeno il Bambin Gesù c'è?'' ''Sì, il bambinello c'è'', lo rassicura un giornalista. ''Beh, allora è già qualcosa...'', replica il presidente della commissione Affari esteri di Montecitorio.  

L'azzurro Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, sorride: ''Non è vero, non ci posso credere. Sono arrivati in anticipo i Re Magi ma hanno fatto fuori il bue e l'asinello...". "Che devo dire, è la riforma presepiale...'', scherza il deputato forzista per poi aggiungere: ''L'importante, però, che è salvo lo spirito del Natale''. Non si sbilancia Gianluca Cantalamessa, leghista: ''Credo sia stata una dimenticanza...''.  

Alfonso Pepe, l'artista campano (originario di Pagani, in provincia di Salerno) che ha venduto il presepe alla Camera nel 2022, difende il suo lavoro e spiega le regioni dell'assenza: ''Non mettere il bue e l'asinello è stata una mia scelta, ho realizzato il portale in cotto e tufo e non c'era lo spazio. E' stata, comunque -rimarca- una mia scelta artistica''.  

Per la cronaca, è vero che nessuno dei Vangeli cita i due animali, come lo stesso papa Benedetto XVI ha fatto notare nel suo libro del 2012 'L'infanzia di Gesù' ma il bue e l’asinello sono entrati definitivamente nel presepe fin dal 1223 grazie a San Francesco d’Assisi, che di ritorno da Roma e dopo aver visitato la Terra Santa, compose la prima Natività della storia, a Greccio, in provincia di Rieti. L'unico testo che fa riferimento a un bue e un asino vicino alla mangiatoia (citata dal Vangelo di Luca) in cui fu sistemato Gesù appena nato è il 'Vangelo dello pseudo-Matteo', un vangelo apocrifo, cioè non riconosciuto dalla Chiesa, scritto in latino tra l’Ottavo e il Nono secolo. 

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Categoria: politica

19:34

Ponte Messina, i progettisti rispondono alle critiche: "Basta fake news, è sicuro"

(Adnkronos) - Per la prima volta i progettisti del Ponte sullo Stretto rispondono pubblicamente ai dubbi e alle critiche sull’opera. In un’intervista rilasciata al quotidiano “il Centro”, in edicola domani, Marco Lombardi, ceo di Proger – una delle società responsabili della progettazione del Ponte – rivendica la solidità tecnica, l’innovazione e la sostenibilità del progetto, respingendo quelle che definisce “fake news” e contestazioni “strumentali e prive di fondamento tecnico”. 

“Il Ponte sullo Stretto è un orgoglio dell’ingegneria italiana” afferma Lombardi. “Non è un progetto vecchio: è stato aggiornato fino all’ultimo momento utile, con l’impiego delle più moderne tecnologie e grazie al lavoro di eccellenti ingegneri e consulenti impegnati da oltre due anni e mezzo”. Secondo il ceo di Proger, il modello progettuale “Messina Type” è già un riferimento internazionale e “ha fatto scuola” in diversi grandi ponti sospesi nel mondo. 

Le critiche, sostiene Lombardi, arrivano “solo dall’Italia” e provengono “da non tecnici che non conoscono la materia e da pochi tecnici che probabilmente avrebbero voluto realizzare loro il Ponte”. L’opera, aggiunge, “non è di destra né di sinistra: solo nel nostro Paese si ascoltano cori da curva sud su un progetto di viabilità eccezionale”. 

Sul tema della sicurezza sismica, il ceo respinge gli allarmi: “La fondazione del Ponte non insiste su una faglia. La cosiddetta Cannitello è un terrazzamento marino e non può attivare fenomeni sismogenetici. Nel terremoto del 1908 infatti non si è attivata. Il Ponte è progettato per resistere non solo a un sisma equivalente a quello del 1908, ma anche a sei tra i più distruttivi terremoti della storia”. Per quanto riguarda il vento, Lombardi precisa: “È dimensionato per resistere a raffiche fino a 270 km/h, con prove in galleria del vento a 290 km/h che non hanno mostrato alcuna instabilità. La velocità massima mai registrata nell’area è stata di 144 km/h”. 

Ampio spazio è dedicato all’impatto ambientale, tema su cui Lombardi definisce “incomprensibili” i rilievi della Corte dei conti: “L’ecologia è stata la nostra bussola. Abbiamo risposto a 239 osservazioni della Commissione Via e di altri enti, ottenendo la promozione della Commissione”. Il progetto prevede interventi preventivi per tutelare flora, fauna, fondali marini, rotte migratorie e habitat costieri: “Per la prima volta molte opere di compensazione saranno realizzate prima dell’avvio del cantiere. Il materiale da scavo sarà riutilizzato solo per interventi di ripascimento. Trapianteremo posidonia e creeremo nuove praterie di alghe per proteggere l’habitat”. 

Secondo Lombardi, la campata unica migliora gli aspetti ambientali e “evita ogni interferenza con i fondali”. 

Riguardo ai costi, il ceo chiarisce: “L’incremento non è dovuto a varianti in corso d’opera ma alla semplice attualizzazione dei prezzi delle materie prime. Non sussiste alcuna condizione che richieda una nuova gara”. 

Citato anche lo studio della Bocconi sui benefici economici: “La ricchezza generata è superiore al costo dell’opera, stimato in 14 miliardi. Il risparmio di tempo nel collegamento – 15 minuti contro le due ore attuali – vale oltre 8 miliardi in termini economici. Benefici aggiuntivi riguardano mobilità, produttività, turismo ed emissioni: la mitigazione climatica vale 5,2 miliardi. Inoltre, uno studio della Regione Sicilia stima in 6,5 miliardi il costo dell’insularità che il Ponte contribuirebbe a ridurre”. 

Lombardi respinge infine l’idea di “cattedrale nel deserto”: “Sono in corso investimenti ferroviari per oltre 10,5 miliardi, più 3,6 miliardi sulla Salerno-Reggio Calabria, oltre 2 miliardi sulla Catania-Messina e quasi 5 sulla Palermo-Catania. Il Ponte si inserisce in un quadro infrastrutturale già in forte sviluppo”. 

Proger, nata nel 1951 in Abruzzo e attiva oggi in 14 Paesi, realizza il progetto insieme a Cowi e Rocksoil, con il contributo di alcuni dei più importanti studi di ingegneria italiani e delle migliori eccellenze accademiche del Paese. 

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Categoria: economia

19:19

Da Venier a Conti, la tv ad Atreju: "Orgogliosi di essere nazional popolari"

(Adnkronos) - Da termine quasi dispregiativo a medaglia da appuntare con orgoglio sul petto. La televisione "nazionalpopolare" trova la sua più fiera difesa nelle parole dei suoi protagonisti, Mara Venier, Carlo Conti, Marco Liorni ed Ezio Greggio, ospiti ad Atreju per il panel "La televisione e la cultura nazionalpopolare in Italia". Un'occasione per rivendicare un ruolo che, secondo loro, significa soprattutto "essere nel cuore della gente", unire le generazioni e offrire conforto, specialmente nei momenti più difficili. A lanciare il tema è Mara Venier, che ricorda un aneddoto del passato per segnare la distanza con il presente. "Qualche anno fa, Pippo Baudo si offese moltissimo perché l'allora presidente Rai aveva classificato i suoi programmi come 'nazional-popolari'. La prese come un'offesa, ci fu una polemica che durò mesi", racconta la signora della domenica. "Ecco, io oggi, quando mi dicono che Mara Venier è 'nazionale popolare', sono orgogliosa di rappresentarlo". 

Un sentimento condiviso da Carlo Conti e Marco Liorni e a cui fa eco Ezio Greggio, intervenuto in collegamento: "Essere nazionali e popolari significa essere nel cuore della gente, significa fare trasmissioni che la gente ama e far trascorrere, in tempi complicati come questi, qualche momento di serenità. E ne abbiamo assolutamente bisogno". La stessa Venier rafforza il concetto, ricordando l'impegno durante la pandemia: "Quando l'Italia era bloccata, noi siamo andati in onda. Andare in onda e cercare di rassicurare gli italiani in un momento terribile. Se questo è essere 'nazionale popolare', allora ben venga". 

Ma cosa significa, oggi, fare televisione per il grande pubblico? Per Marco Liorni, la chiave è la permeabilità. "Penso che tutta la televisione, e anche l'intrattenimento, debba 'respirare' il Paese che c'è fuori", afferma il conduttore de L'Eredità. "Se le togli il terreno di confronto, la televisione perde quel ruolo sociale così importante che deve avere. Questo vale anche per i quiz: bisogna mettere in dialogo le generazioni, non solo conservando la memoria del passato, ma anche lavorando sull'intuizione e sulle energie nuove". Il legame con il pubblico è il filo rosso che unisce tutti gli interventi. "Siamo qua solo grazie al pubblico che ci segue. Il giorno che non ci segue più, è finita anche per noi", sottolinea Venier. Un concetto ribadito da Carlo Conti, che definisce la sua carriera un atto di "fortuna" reso possibile dalla passione e dalla gavetta. "Ho iniziato in una radio privata fiorentina dove non pagavano", ricorda. "Ma come diceva Mara, lo devo esclusivamente al pubblico. Fino a che il pubblico vorrà, io ci sarò".  

Un percorso fatto di "gavetta", oggi spesso saltata, che ha formato una generazione di professionisti. "Ho imparato tantissimo stando vicino ai grandi, rubando con l'occhio ogni dettaglio", ammette Liorni, citando la sua esperienza al fianco di Mara Venier a La Vita in Diretta. Tra le sfide del presente, i conduttori citano l'eccessiva sensibilità che rischia di limitare la creatività. "Credo che in generale abbiamo perso il senso della leggerezza, ci prendiamo troppo sul serio", osserva Conti. "Se penso a film come Amici Miei, oggi durerebbero dieci minuti". Il conduttore porta un esempio concreto dal suo programma Tale e Quale Show: "Per stare dietro a certe direttive, a Tale e Quale Show non posso più far interpretare cantanti di colore a concorrenti bianchi, perché altrimenti si viene accusati di 'blackface'. Allora mi diverto a prendere un cantante di colore forte nel cast, così posso fargli imitare altri artisti di colore. E poi, un bel giorno, a un concorrente di colore farò imitare un cantante bianco, nella speranza che nessuno si offenda per il 'whiteface'".  

Sulla stessa linea Ezio Greggio, che difende il diritto alla satira "scorretta" come forma di libertà, ricordando le battaglie degli anni '70 per aprire la strada alle TV private. Una televisione che, nonostante la concorrenza delle piattaforme, non teme di perdere il suo primato, a patto di offrire contenuti di qualità: "I ragazzi hanno un senso critico notevole", conclude Greggio, "bisogna solo offrirgli programmi che li possano interessare". Infine, il ricordo per il collega e amico Fabrizio Frizzi: "Il momento più difficile della carriera che non avrei mai voluto vivere è stato quando, dopo la morte di Fabrizio Frizzi, sono tornato nello studio de L'Eredità e ho dovuto riprenderne in mano la conduzione. Una cosa che non avrei mai voluto fare", racconta Conti visibilmente emozionato. E aggiunge: "Dico sempre che nella nostra carriera non importa quanti programmi o quanti successi hai fatto, ma conta quello che lasci. E Fabrizio ha lasciato un segno bellissimo". 

"La sua scomparsa ha segnato tutti noi in modo profondo", aggiunge Mara Venier spiegando come quell'evento abbia cambiato le sue priorità. "La scomparsa di Fabrizio mi ha fatto riflettere molto su questo. Anche se amo il mio lavoro e per me è importante, da quando Fabrizio non c'è più ho cercato di essere molto più vicina alle persone che amo. Ho capito che le cose importanti della vita sono altre. Noi, in fondo, facciamo solo televisione", conclude.  

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Categoria: spettacoli

19:06

Ucraina, Conte: "Europa disorientata, lasciamo condurre negoziati agli Usa"

(Adnkronos) - Sull'Ucraina "l'Europa è completamente disorientata, non si è capito qual è la linea. Purtroppo avevano solo una linea, questa è la realtà: la vittoria militare sulla Russia. Hanno hanno scommesso su questo e adesso non c'è nessuna alternativa. Quindi lasciamo che a condurre il negoziato siano gli Stati Uniti". A dirlo, scatenando le reazioni dei riformisti all'opposizione, è il leader M5S Giuseppe Conte a margine di una conferenza stampa alla Camera.  

"Da un lato - ha aggiunto Conte - alcuni vorrebbero continuare una guerra, ma non riescono neppure a trovare risorse per finanziarla, una guerra per procura. Dall'altro c'è invece chi, come Giorgia Meloni, rimane nel mezzo silente, cercando di capire quale sarà la soluzione migliore per rivendicare di aver contribuito a quella soluzione". 

 

Diverse le reazioni nell'opposizione. “Le affermazioni di Giuseppe Conte, che vuole lasciare fare a Trump, sono inaccettabili e irresponsabili: non è vero che l’Europa ha puntato sulla vittoria, non si tratta di una scommessa sull’esito di una partita di calcio, ma di sostenere la resistenza di un paese ai confini dell’Unione europea invaso militarmente da una potenza come la Russia. Non riguarda solo l’Ucraina, ma il futuro della sicurezza dell’intera Europa”, ha detto il Segretario di +Europa, Riccardo Magi intervenendo a L’Aria Che Tira su La7.  

“Per quanto riguarda la valutazione politica sull'Europa, e mi pare che quella di Conte si avvicini a quella di Trump, dobbiamo dire le cose come stanno: l’Europa politica non esiste e non può decidere quello su cui non ha sovranità. Quello che sta accadendo, con questo attacco inedito dell'amministrazione Trump all'Europa, segna uno spartiacque: gli europei - ha sottolineato Magi - dovrebbero prendere in mano il proprio destino e fare un salto verso più Europa, con un'integrazione politica maggiore a partire dalla politica di difesa che significa politica estera comune. Da questo punto di vista, i nazionalisti sono a un cortocircuito, perché dicono che l'Europa non funziona, è debole e non decide, ma allo stresso tempo vogliono che continui a non decidere, e così Meloni si tiene il diritto di veto in Consiglio europeo per poter continuare a dire che l’Europa non funziona, è debole e - ha concluso Magi - non decide”. 

"Ho letto una nota su Europa, Trump e Ucraina che pensavo fosse di Vannacci o Borghi. Sbagliavo", il commento sui social il senatore Pd, Filippo Sensi, a proposito delle dichiarazioni del leader M5S. 

"Ma sì, lasciamo che sia Trump a condurre il negoziato, e noi stiamone fuori! Lasciamo che sia lui, che tanto ha a cuore le sorti dell’Ucraina e il futuro dell’Europa. Facciamo anzi che siano i russi a fissare direttamente le condizioni, così evitiamo di perderci del tempo", scrive Giorgio Gori sulle dichiarazioni di Giuseppe Conte.  

"Vedo che alcune anime belle - ribatte Conte - si meravigliano delle mie dichiarazioni di oggi. Mi sono limitato a fotografare con rammarico quella che è la disastrosa situazione attuale: ho sempre auspicato un protagonismo dell'Europa nel processo di pace e questo invece è clamorosamente mancato". Una situazione in cui "gli Stati Uniti hanno vita facile a giocare una partita a proprio vantaggio, approfittando di una debolezza europea che ho sempre rimarcato fosse un danno per tutti noi. Una debolezza vergognosa che l’Europa dimostra in ogni dossier: dal riarmo, all’acquisto di gas, allo scontro sui dazi, alle genuflessioni sulla zero tassazione sui giganti del web". 

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Categoria: politica

19:01

Si finge statua e si nasconde nel presepe, il sindaco scopre il latitante

(Adnkronos) - Il sindaco di Galatone, in provincia di Lecce, Flavio Filoni scopre nella grotta della Natività del suo paese, in piazza Crocifisso, un uomo in carne e ossa che all'apparenza sembrava una delle statue vicine in terracotta. Si sarebbe rifugiato all'interno per mimetizzarsi e non farsi individuare. Si trattava di un migrante di 38 anni, originario del Ghana che risultava ricercato e latitante. E' lo stesso primo cittadino a raccontarlo sulla sua pagina Facebook.  

"Quello che è accaduto sabato mattina merita una riflessione profonda", scrive. "Mentre mi trovavo davanti alla Natività realizzata con cura dalla nostra Pro Loco, ho notato una presenza che inizialmente avevo scambiato per parte della scena. Un dettaglio che sembrava innocuo, ma che si è rivelato determinante. Grazie al pronto intervento della nostra Polizia Locale, della Polizia di Stato e dei Carabinieri - spiega Filoni - è stato possibile rintracciare e identificare una persona che risultava latitante e ricercata".  

"Un esito che conferma, ancora una volta, quanto sia fondamentale riporre piena fiducia nel lavoro quotidiano di chi garantisce sicurezza e legalità. Un ringraziamento sincero a tutte le donne e gli uomini che vigilano sul nostro territorio con competenza, attenzione e dedizione. Un grazie al Commissariato di Nardó, al dottore Tornese ed ai suoi uomini che insieme agli uomini della Polizia Locale, hanno risolto il caso", conclude il sindaco. 

Il 38enne era destinatario di un provvedimento di carcerazione per una pena di 9 mesi e 15 giorni emesso dalla Procura di Bologna per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Agenti del Commissariato di Polizia di Nardò lo hanno accompagnato nel carcere di Lecce. 

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Categoria: cronaca

18:46

Diletta Leotta è incinta, l'annuncio social e l'abbraccio di Karius

(Adnkronos) - Diletta Leotta è incinta: il volto di Dazn e Loris Karius diventeranno genitori per la seconda volta. Oggi, mercoledì 10 dicembre, la bordocampista ha annunciato con un post pubblicato sul proprio profilo Instagram di essere incinta del secondo figlio: "Questo Natale non potevamo desiderare regalo più bello. Aria sta diventando una sorella maggiore, e i nostri cuori sono pronti ad amare il doppio". 

L'annuncio è stato accompagnato da una foto di famiglia 'allargata', con Karius, ex portiere del Liverpool oggi allo Schalke 04, che abbraccia Leotta e la figlia Aria e con una mano tocca la pancia di Diletta. Proprio la bordocampista di Dazn, poco prima dell'annuncio, aveva pubblicato una storia su Instagram in cui si inquadrava la pancia con un cuore bianco. 

 

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Categoria: sport

18:37

Perché il 2026 sarà l’anno di Italia e Germania

(Adnkronos) - Passato lo choc (anche un po’ esagerato) della Strategia di sicurezza nazionale trumpiana, è utile concentrarsi sulle carte che l'Europa può ancora giocarsi. Una di queste, inimmaginabile fino a poco tempo fa, è l’alleanza italo-tedesca, destinata a ridefinire gli equilibri europei in un contesto di instabilità interna francese e nuove geometrie politiche globali. 

Tra i due Paesi il legame non è stato mai così forte dai tempi di Adenauer e De Gasperi. Il presidente del Consiglio italiano accolse a Roma il cancelliere tedesco in una storica visita nel giugno 1951, a poche settimane dalla firma del trattato che istituì la Comunità europea del carbone e dell’acciaio, e che mise fine all’isolamento tedesco vincolando l'industria bellica dei sei Paesi fondatori a un progetto di pace comune. Da quella ripresa delle relazioni diplomatiche - di cui nel 2026 si celebreranno i 75 anni - i due governi collaborarono strettamente per creare la Comunità europea di difesa (Ced), ma nel 1954 la bocciatura francese e la diffidenza degli altri Stati membri (la ferita della guerra era ancora aperta) bloccarono un processo che è ripartito sul serio solo dopo l’invasione russa dell’Ucraina.  

Meloni-Merz: stabilità politica e convergenza ideologica  

A parte le ricorrenze diplomatiche, il 2026 sarà l’anno di Italia e Germania per ragioni ben più sostanziali. Roma e Berlino hanno in comune due governi a guida conservatrice, una certa stabilità e la ragionevole aspettativa di non dover affrontare elezioni nazionali da qui a un anno e mezzo. Inoltre, Giorgia Meloni e Friedrich Merz non rientrano negli schemi che hanno dominato i rispettivi Paesi per due decenni: l'era Merkel e quella della schizofrenia governativa italiana. Tra i leader si è instaurata una "chimica" fondata sul pragmatismo e sull’aver navigato da esterni la fase precedente: lei all’opposizione sin dalla nascita di Fratelli d’Italia nel 2012; lui fuori dalla politica e nel mondo degli affari durante la guida merkeliana della Cdu. Gli anni in cui l’Italia era il membro fiscalmente indisciplinato dell’Unione, delle risate con Sarkozy al Consiglio europeo che anticipavano la caduta di Berlusconi nel 2011, della contrapposizione tra il rigido ministro delle Finanze Schaeuble e i cosiddetti Piigs. 

Oggi l'Italia ha uno spread sotto i 70 punti base, conti pubblici in ordine e potrebbe uscire in anticipo dalla procedura d’infrazione, mentre la Germania, in crisi d’identità, deve ridefinire il proprio ruolo nel mondo anche attraverso la sua potenza industriale e di motore dell’export europeo. La convergenza ci è sempre stata, le filiere sono da decenni integrate, ma ora si vede chiaramente un disegno strategico per spingere l’Unione in una direzione diversa.  

Il forum Mimit-Bmwe  

Quali sono i segnali, concreti, di questa special relationship? Partiamo da oggi, 10 dicembre: al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è tenuto il secondo Forum ministeriale italo-tedesco, presieduto dal ministro Adolfo Urso e dalla ministra federale dell'Economia e dell'Energia Katherina Reiche, che ha prodotto un documento congiunto di politica industriale su auto e siderurgia. Al centro, la revisione della transizione ecologica europea e in particolare dello stop ai motori endotermici previsto per il 2035. Urso, in sintonia con la collega tedesca, rivendica una "revisione radicale ed efficace" che preveda neutralità tecnologica, riconoscimento strutturale del ruolo di biofuel, e-fuel e tecnologia ibrida, estendendo il nuovo approccio anche ai veicoli commerciali e pesanti. Merz ha formalmente richiesto alla Commissione europea di permettere ai "motori a combustione altamente efficienti" di continuare oltre il 2035, posizione condivisa da altri sei Stati membri dell'Ue. La battaglia comune mira a tutelare le industrie energivore europee e "rimediare ai danni di una transizione ideologica", proteggendo settori automotive vitali per Germania e Italia. 

I segnali diplomatici della nuova alleanza  

L'agenda bilaterale dei prossimi mesi conferma la vivacità di questo rapporto. La settimana prossima, durante la XVIII edizione della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo (che Adnkronos seguirà con tre dirette speciali), ci sarà un solo ministro degli Esteri, in una sessione speciale insieme ad Antonio Tajani, e sarà il tedesco Johann Wadephul. Il 23 gennaio 2026 si terranno a Roma le consultazioni per il Piano d'Azione italo-tedesco, con Merz ricevuto da Meloni per il nuovo vertice intergovernativo tra i due paesi. Il Piano d'Azione, firmato nel novembre 2023, prevede cooperazione rafforzata su politica industriale, spazio, tecnologie digitali e green, sicurezza e difesa, migrazione e cultura. 

Difesa e industria degli armamenti  

La difesa rappresenta uno dei settori più dinamici della cooperazione. Il 15 ottobre 2024, Leonardo e Rheinmetall hanno costituito la joint venture paritetica Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (Lrmv), con sede legale a Roma e operativa a La Spezia, dove si svolgerà circa il 60% delle attività industriali. Pochi giorni fa, Lrmv ha firmato il primo contratto per la fornitura di 21 veicoli cingolati A2CS Combat per l'Esercito italiano, con il primo mezzo consegnato entro la fine del 2025. L'amministratore delegato Laurent Sissmann ha definito l'accordo come "la nascita di una sinergia industriale concreta" destinata a sviluppare non solo veicoli, ma una capacità industriale condivisa per i futuri carri armati principali europei. 

Il Piano d'Azione prevede una cooperazione rafforzata su numerosi programmi, dal Sistema principale di combattimento terrestre (Mgcs) al Sistema di combattimento corazzato di fanteria (Ajcs), dal Rotore di nuova generazione (Ngrc) al progetto di difesa anti-missili ipersonici Hydis. Oltre ai progetti già esistenti come Eurofighter, Eurodrone, elicottero NH-90 e missile Vulcano, le due nazioni mirano a "ridurre la frammentazione, promuovere l'intercambiabilità e rafforzare l'industria europea della difesa". 

Spazio e innovazione  

Lo spazio costituisce un pilastro fondamentale della partnership strategica italo-tedesca. Al centro della collaborazione figura il programma Iris², la costellazione satellitare europea per comunicazioni sicure e sovrane, con primo lancio previsto nel 2029. Durante il primo Forum ministeriale a Berlino nel novembre 2024, i ministri Urso e Habeck hanno posto lo spazio al centro della cooperazione bilaterale, identificandolo come "catalizzatore per le tecnologie emergenti" e strumento per garantire competitività e autonomia all'Europa. Il Piano d'Azione prevede gruppi di lavoro dedicati all'economia spaziale, promuovendo collaborazioni industriali e poli di innovazione. Dopo la partecipazione italiana alla Fiera di Hannover 2025, a ottobre il German-Italian Aerospace Forum a Roma ha ulteriormente consolidato questa collaborazione, supportata dal Consiglio dei Ministri Esa 2025. 

Regolamentazione e sovranità tecnologica  

Nella partita europea sull’“Omnibus digitale” la Germania si sta ritagliando il ruolo di capofila dei paesi che chiedono una vera cesura con la stagione della iper regolazione, e la linea illustrata da Karsten Wildberger, ministro per la digitalizzazione, al Consiglio Ue Telecomunicazioni del 9 dicembre, conferma questa ambizione: Berlino saluta il pacchetto della Commissione come un passo nella direzione giusta ma lo giudica insufficiente, chiede di estendere l’ambito della riforma, rendere le norme nativamente “machine readable” per permettere una compliance automatizzata e tagliare in modo drastico il ricorso ad atti delegati ed esecutivi che scaricano incertezza giuridica su imprese e amministrazioni nazionali.  

Parlando con chi ha partecipato al forum berlinese sulla sovranità digitale di fine novembre, la sovranità non viene più declinata come autarchia tecnologica ma come capacità europea di governare infrastrutture critiche – dai cavi sottomarini allo spazio, già definiti da vari ministri “nuovi territori sovrani” – e di costruire un quadro normativo sufficientemente semplice per non trasformare il fattore regolatorio in un vantaggio competitivo per gli attori extra Ue. È in questo spazio che si inserisce, quasi in modo complementare, la posizione italiana espressa dal viceministro Valentino Valentini al Consiglio Telco: meno complessità normativa, più chiarezza e coerenza tra i grandi regolamenti orizzontali (Dsa, Dma, Data Act, Cyber Resilience, Nis2), razionalizzazione degli obblighi per evitare sovrapposizioni, e soprattutto uso “intelligente” del digitale – piattaforme comuni, interoperabilità tra autorità, modelli e procedure standardizzate – per ridurre oneri invece di crearne di nuovi.  

L'allineamento tra Ppe e Ecr  

La convergenza Roma-Berlino trova riscontro anche nelle dinamiche del Parlamento europeo, dove il Partito Popolare Europeo (Ppe) di Merz e i Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) di Meloni collaborano sempre più frequentemente. L’Ecr, quarto gruppo parlamentare con 80 eurodeputati provenienti da 19 Stati membri (e che in questi giorni si riunisce a Roma per i suoi ‘study days’), si posiziona come possibile "cardine" di coalizioni variabili, capace di collaborare sia con il Ppe che con i Patrioti su dossier specifici, facendo ovviamente irritare il resto della maggioranza che ha sostenuto il secondo mandato di Ursula von der Leyen, ovvero Socialisti e Liberali. Questa dinamica, definita anche "maggioranza venezuelana" dopo il voto congiunto sul riconoscimento di Edmundo González come presidente del Venezuela, si è manifestata ripetutamente su temi industriali e di politica estera. Il presidente del Ppe Manfred Weber ha dimostrato più volte disponibilità a proteggere il governo Meloni, come nel blocco della missione parlamentare europea sullo stato di diritto in Italia, che si sarebbe dovuta tenere in questi giorni. (di Giorgio Rutelli) 

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Categoria: internazionale/esteri

18:21

Accordo con l'Agenzia delle Entrate, Amazon pagherà oltre 500 milioni di euro al fisco

(Adnkronos) - Amazon ha raggiunto un accordo con il fisco italiano per versare 511 milioni di euro nell'inchiesta che riguarda il presunto mancato versamento dell'Iva da parte dei venditori cinesi, rispetto ai quasi 3 miliardi calcolati dalla Guardia di finanza e dalla Procura di Milano tra imposte, interessi e sanzioni. L'inchiesta addebita al colosso americano di non avere ottemperato nel 2019-2021 ad alcuni obblighi tributari. La cifra si aggiunge ai 212 milioni definiti da Amazon logistica e Amazon italia transport per non incorrere nel rischio di misura interdittiva del divieto di pubblicità chiesta dal pm Paolo Storari per frode fiscale nella eterodirezione digitale dei lavoratori.  

"Questo accordo riflette il nostro impegno a collaborare in modo costruttivo con le autorità italiane. Ci difenderemo con determinazione rispetto all’eventuale procedimento penale, che riteniamo infondato". E' il commento di Amazon in merito all'accordo. 

"Siamo tra i primi 50 contribuenti in Italia e uno dei maggiori investitori esteri nel Paese. Negli ultimi 15 anni abbiamo investito oltre 25 miliardi di euro in Italia, dove impieghiamo direttamente più di 19.000 persone. Contesti normativi imprevedibili, sanzioni sproporzionate e procedimenti legali prolungati incidono sull'attrattività dell'Italia come destinazione di investimento" si sottolinea in una nota. 

 

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Categoria: cronaca

18:12

Natale 2025, sale l'effetto Grinch e cala la magia delle feste

(Adnkronos) - Anche quest’anno il Natale si conferma un momento di tenuta per i consumi, nonostante il calo del potere d’acquisto e la difficoltà di risparmio delle famiglie. Nonostante ciò, dicembre resta un motore economico solido: tra regali, pranzi, viaggi e piccoli piaceri accessibili, il Natale resta comunque una boccata d’ossigeno per l'economia. A crescere sono soprattutto i consumi di compensazione: food premium, beauty, prodotti di benessere. Ma cambia il modo in cui gli italiani comprano: oltre 6 su 10 usano intelligenza artificiale e comparatori intelligenti per gestire il budget, mentre quasi il 70% aspetta promozioni o sconti mirati per acquistare. 

Se la spesa tiene, l’atmosfera cambia. Le persone descrivono le feste come più stancanti, più sobrie e meno magiche. Cresce la percezione del regalo come obbligo, soprattutto tra i giovani, e cala l’identificazione con la classica narrazione pubblicitaria fatta di famiglie perfette e scenari innevati. È quello che molti definiscono realismo emotivo: un modo più autentico, pragmatico e disincantato di vivere il Natale, in cui si riconosce ciò che si prova davvero, non ciò che ci si aspetta di provare. 

È da questo scarto, tra ciò che si vive e ciò che si vede, che nasce un nuovo modo di raccontare il Natale. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per un tipo di comunicazione che potremmo definire 'anti-Natale': campagne che non rifiutano la festa, ma la raccontano al contrario. Invece di mostrare famiglie sorridenti e neve che cade, mettono in scena l’ironia, l’imprevisto e l’individualismo. Un linguaggio che rompe lo standard e punta sulla sorpresa per catturare attenzione in un mercato saturo. Dal punto di vista psicologico, il meccanismo funziona perché rompe le aspettative. Il cervello presta più attenzione a ciò che contraddice uno schema abituale: un Natale 'diverso' attira curiosità e resta in memoria più a lungo. Anche un pizzico di provocazione, se dosato bene, genera empatia e condivisione social. 

“L’anti-Natale non è una provocazione fine a sé stessa", spiega Luna Mascitti, formatrice specializzata in neuromarketing e storytelling e founder di 'Mio Cugino Adv', agenzia di marketing digitale. “È un modo per riattivare l’attenzione di un pubblico disincantato, che riconosce subito i cliché e cerca emozioni più vere. Oggi funziona chi sa sorprendere senza prendersi troppo sul serio", continua. Nonostante qualche esperimento riuscito, la pubblicità natalizia italiana rimane ancorata ai suoi simboli più rassicuranti: famiglia, tavola, luci e buoni sentimenti. È una scelta culturale (il Natale in Italia è fortemente legato all’appartenenza) ma anche di prudenza strategica: rompere con la tradizione può sembrare rischioso per un brand. 

Eppure i segnali di cambiamento ci sono. Tra i Gen Z e Millennial cresce l’idea che i regali siano un obbligo più che un piacere, e di conseguenza la richiesta è di comunicazioni più oneste, spontanee e meno idealizzate. Il mercato, poi, è sovraffollato: a dicembre, se non ancora prima ormai, ogni marchio lancia il proprio spot, e la vera novità è proprio chi osa cambiare tono.  

Il fenomeno dell’anti-Natale non è un rifiuto del sentimento natalizio, ma un modo più onesto di raccontarlo. Significa riconoscere che le emozioni cambiano, che i consumatori non vogliono più sentirsi “vendere” la felicità, ma riconoscersi in un racconto più vicino alla vita reale. Anche Babbo Natale, ogni tanto, ha bisogno di un rebranding. 

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Categoria: cronaca

17:52

Bollette della luce, in arrivo il bonus di 55 euro contro il caro energia

(Adnkronos) - Bonus contro il caro-energia per le fasce più deboli: una bozza del decreto Bollette atteso al varo in Consiglio dei ministri entro fine anno prevede contributo straordinario annuo per il 2026 di 55 euro sulla materia prima per le forniture di energia elettrica ai clienti domestici residenti con Isee fino a 15.000 euro o alle famiglie con almeno 4 figli a carico e Isee inferiore a 20.000 euro, una platea di circa 4,5 milioni di nuclei.  

L’attuazione spetterà ad una deliberazione dell’Arera. Il contributo inoltre è da considerarsi aggiuntivo rispetto al bonus sociale previsto dalla manovra. 

Un'altro articolo della bozza introduce disposizioni per promuovere la contrattazione di lungo termine della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con priorità per le piccole e medie imprese. In arrivo anche misure per la riduzione degli oneri generali di sistema derivanti dalle bioenergie. Previsti anche interventi per l’abbattimento del prezzo della bolletta del gas e misure per promuovere la concorrenza e l’integrazione dei mercati all’ingrosso del gas. 

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Categoria: economia

17:48

Imprese, Barbaresco (Mediobanca): "In Italia manca recupero produttività, cresce perché si lavora di più"

(Adnkronos) - “In Italia manca un recupero della produttività. Il nostro Paese cresce perché si lavora di più. Resta rilevante la questione salariale: la retribuzione oraria reale nel primo semestre del 2025 è del 5% inferiore al 2019, quando già veniva da anni di invarianza. Il tema salariale è legato a quello della produttività”. Lo spiega Gabriele Barbaresco, direttore Area Studi di Mediobanca, all’incontro stampa organizzato da Centromarca oggi a Milano, per illustrare dinamiche e prospettive economiche del comparto largo consumo e dell’industria di Marca per il 2026. 

Restando in tema di produttività, Barbaresco fa sapere che “nell'ultimo triennio il Pil pro capite italiano è cresciuto dello 0,8% medio annuo solo grazie agli aumenti di occupazione e orario di lavoro, in assenza dei quali la produttività oraria lo avrebbe fatto cadere dell'1,3%. Tale dato – spiega – è a sua volta integralmente dovuto alla produttività totale dei fattori, che rispecchia le inefficienze del sistema Paese. Pesano anche l'aumento occupazionale in settori a basso valore aggiunto e il fenomeno del lavoro improduttivo: nel 2023-24 nella manifattura l'occupazione è salita del 2% a fronte di un calo del 5,3% della produzione. Eppure – continua – si stima un fabbisogno lavorativo al 2028 tra 3,1 e 3,6 milioni di persone, con un 80%-90% da puro replacement. I contratti di lavoro con difficoltà di reperimento sono passati dal 26% (2018) al 50% (2023)”. 

Ma da cosa dipende questa difficoltà? “I due terzi dal labour shortage, ossia le candidature deserte – illustra Barbaresco – Un fenomeno che costa circa 2,5 punti di Pil. Rimaniamo una manifattura votata all'export, il cui successo si fonda su tre driver: qualità, specializzazione e competenza tecnica – approfondisce – Siamo invece penalizzati dal costo dei beni intermedi e da quello dell'energia (+20% tra 2020 e 2025)”. 

“All'interno dei nostri punti di forza si nascondono anche insidie, tra le quali la medtech. Vedo però una call to action che si articola su due punti: il primo è il decisore politico, a cui si chiede di favorire la crescita dei settori a maggiore valore aggiunto e garantire l'autonomia strategica – illustra – Il secondo è chiedere al ceto imprenditoriale di intraprendere con convinzione la transizione digitale, intendendola come un investimento e non come un costo, e passando dalla mera adozione alla sua assimilazione, in modo che diventi uno strumento di miglioramento organizzativo e del mindset aziendale”. 

“Altra leva è il rafforzamento delle logiche di filiera – dice – per contenere la sempre maggiore distanza tra imprese leader e imprese lagger. Spetta alle imprese leader collocarsi nei segmenti pregiati delle Cgv (Catene globali del valore) e veicolare conoscenza alla rete della fornitura nazionale. Qualità e competenze produttive sono garantite dal nostro capitalismo familiare, ma esso oggi è chiamato a un percorso di crescita inorganica (M&A), modernizzazione della governance e crescita degli investimenti intangibili".  

"I fondi di Private Equity (PE) possono giocare un ruolo fondamentale: essi sono oggi portatori di proposte imprenditoriali votate alla crescita rispetto al loro precedente ruolo di puri efficientatori. Ritorna, su questo tema, il ruolo cruciale dell’uso a fini produttivi del cospicuo risparmio privato”, conclude. 

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Categoria: lavoro

17:43

Usa, media: "Nuova strategia Trump prevede allontanamento Italia da Ue"

(Adnkronos) - Nella versione estesa della nuova Strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti studiata dall'amministrazione Trump - non pubblicata dalla Casa Bianca ma visionata dalla rivista Defense One - l’Italia, insieme ad Austria, Polonia e Ungheria, viene indicata tra i Paesi con cui Washington dovrebbe "collaborare maggiormente" con l’obiettivo di "allontanarli" dall’Unione Europea.  

Al fine di "rendere l'Europa di nuovo grande", il documento suggerisce inoltre che gli Stati Uniti dovrebbero sostenere "partiti, movimenti e figure culturali" favorevoli alla sovranità nazionale e alla difesa dei "modi di vita europei tradizionali", a condizione che rimangano filoamericani. 

Intanto l'offensiva di Trump contro la "decadenza" dell'attuale leadership europea provoca reazioni diverse tra partiti dell'estrema destra, quei "partiti europei patriottici", incoraggiati, recita la Strategia di Sicurezza Nazionale, a promuovere da "alleati politici in Europa" un "revival dello spirito". Un sostegno che la tedesca 'Alternativa per la Germania' (Afd) ha accolto con entusiasmo, considerandolo un potente aiuto verso una legittimazione che metta fine al suo ostracismo politico. 

Molto più cauto Rassemblement National, sia per motivi politici, e in ultima analisi sovranisti, ma anche per la grande impopolarità di Trump tra l'elettorato francese, sottolinea Politico che analizza le posizioni dei due partiti di estrema destra al momento in testa ai sondaggi in Germania e Francia. 

Il documento di 33 pagine elaborato dal presidenteTrump e reso noto dalla Casa Bianca contiene parole brutali nei confronti dell'Europa, vista come una civiltà in declino. 

"L’amministrazione Trump - si legge -si trova in disaccordo con funzionari europei che nutrono aspettative irrealistiche sul conflitto" in Ucraina, "radicate in governi di minoranza instabili, molti dei quali calpestano i principi democratici di base sopprimendo l’opposizione". "Una grande maggioranza europea desidera la pace, ma tale desiderio non si traduce in politiche, in larga parte a causa della sovversione dei processi democratici da parte di quei governi", prosegue il testo, che sottolinea come questo sia "strategicamente importante per gli Stati Uniti proprio perché gli Stati europei non possono riformarsi se restano intrappolati in crisi politiche". 

La strategia, che pone l'enfasi sul rischio di declino della civiltà europea ed esorta le singole nazioni a resistere all'influenza dell'Ue, delinea come "interesse fondamentale degli Stati Uniti negoziare una cessazione delle ostilità rapida in Ucraina, per stabilizzare le economie europee, prevenire un’escalation o un’espansione indesiderate del conflitto, ristabilire la stabilità strategica con la Russia e consentire la ricostruzione postbellica dell’Ucraina, affinché sopravviva come Stato vitale". 

Sul versante europeo, la Casa Bianca spiega che le nazioni hanno perso fiducia a causa del declino, pur godendo di un "notevole vantaggio di potenza rispetto alla Russia in quasi tutte le misure, tranne che per le armi nucleari. A seguito della guerra della Russia in Ucraina, le relazioni europee con la Russia sono oggi fortemente deteriorate e molti europei considerano la Russia una minaccia esistenziale. Gestire i rapporti europei con la Russia richiederà un significativo impegno diplomatico statunitense, sia per ristabilire condizioni di stabilità strategica attraverso la massa continentale eurasiatica, sia per mitigare il rischio di conflitto tra la Russia e gli Stati europei". 

La strategia spiega anche che la guerra in Ucraina ha avuto "l’effetto perverso di aumentare la dipendenza esterna dell’Europa, in particolare della Germania. Oggi le aziende chimiche tedesche costruiscono alcuni dei più grandi impianti di lavorazione al mondo in Cina, utilizzando gas russo che non possono ottenere in patria. Eppure, l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti", continua il documento, sottolineando che il commercio transatlantico "è ancora uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana". 

"Coltivare la resistenza alla traiettoria attuale dell’Europa all’interno delle singole nazioni europee": questo uno degli obiettivi fondamentali delineati dalla nuova Strategia di sicurezza nazionale Usa. Secondo il testo, le "questioni più gravi che l’Europa deve affrontare includono le attività dell’Unione europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e generando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità e fiducia nazionali". 

Nel testo, Washington avverte che "se le tendenze attuali continueranno, il continente sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", e "non è dunque affatto certo che alcuni Paesi europei manterranno economie e forze armate abbastanza solide da restare alleati affidabili". Molte di questi Stati-nazioni, che rimangono "l'unità politica fondamentale del mondo", al momento stanno intensificando gli sforzi che contraddistinguono il loro percorso attuale, rileva la strategia: "Vogliamo che l’Europa rimanga europea, che ritrovi la fiducia nella propria civiltà e abbandoni l’attenzione fallimentare alla soffocante regolamentazione", si legge nel documento. 

Il documento evidenzia anche come i funzionari Usa siano "abituati a considerare i problemi europei in termini di carenze di spesa militare e stagnazione economica. In parte è vero, ma i problemi reali dell’Europa sono ancora più profondi. L’Europa continentale ha visto la propria quota del Pil globale diminuire, dal 25% nel 1990 al 14% di oggi, in parte a causa di regolamentazioni nazionali e transnazionali che minano la creatività e l’operosità. Ma questo declino economico è oscurato dalla prospettiva, ancora più seria, di una cancellazione della civiltà". Altrove, nella sezione che riguarda l'Ucraina, il documento parla anche di "sovversione dei processi democratici" da parte dei governi europei. 

"Eppure, l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti", continua il documento, sottolineando che il commercio transatlantico "è ancora uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana", i settori industriali europei "restano tra i più solidi al mondo" e il continente ospiti "ricerche scientifiche d’avanguardia e istituzioni culturali di livello mondiale. Non possiamo permetterci di abbandonare l’Europa: farlo sarebbe controproducente per gli obiettivi di questa strategia". La diplomazia americana deve quindi "continuare a difendere la vera democrazia, la libertà di espressione e la celebrazione senza complessi del carattere e della storia delle singole nazioni europee. L’America incoraggia i propri alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita dello spirito, e la crescente influenza dei partiti patriottici europei è motivo di grande ottimismo". 

"Il nostro obiettivo è aiutare l’Europa a correggere la propria traiettoria attuale. Avremo bisogno di un’Europa forte per competere con successo e collaborare con noi nel prevenire che qualsiasi avversario domini il continente europeo", continua il testo, specificando che gli Stati Uniti rimangono "comprensibilmente legati sentimentalmente al continente europeo, e naturalmente alla Gran Bretagna e all’Irlanda. Il carattere di questi Paesi è anche strategicamente importante, perché contiamo su alleati creativi, capaci, fiduciosi e democratici per creare condizioni di stabilità e sicurezza. Vogliamo collaborare con Paesi allineati che desiderano ristabilire la loro antica grandezza". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

17:41

Bimbo di tre mesi ricoverato all'ospedale di Vasto dopo aver ingerito detergente

(Adnkronos) - Un neonato di tre mesi è ricoverato all’ospedale San Pio di Vasto (Ch) dopo una sospetta ingestione di detergente. Il piccolo è arrivato ieri pomeriggio al Pronto soccorso con sintomi compatibili con un’intossicazione da sostanze caustiche. I medici lo hanno immediatamente sottoposto agli accertamenti del caso e a lavanda gastrica. Le sue condizioni, pur richiedendo monitoraggio costante, non desterebbero particolare preoccupazione: non è in pericolo di vita.  

L’allarme è scattato quando i familiari hanno segnalato che il bimbo aveva ingerito, in circostanze ancora da chiarire, una piccola quantità di prodotto per la pulizia domestica. L’intervento tempestivo del personale sanitario ha permesso di stabilizzare rapidamente il quadro clinico. Sull’episodio sono state avviate indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Vasto, che dovranno ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. 

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Categoria: cronaca

17:40

Alcaraz, allenamento speciale a Miami... con Ronaldo

(Adnkronos) - Carlos Alcaraz e Ronaldo insieme su un campo da tennis. Allenamento speciale per il numero uno del mondo, tornato ad allenarsi dopo le vacanze per prepararsi alla nuova stagione, con gli Australian Open al via il prossimo gennaio. A Miami, dove lo spagnolo ha giocato un'esibizione, Alcaraz ha incontrato proprio l'ex attaccante brasiliano. 

I due hanno scambiato qualche pallina prima di fermarsi per una breve chiacchierata sotto rete, in cui Carlos ha anche dato qualche consiglio mimando il gesto del dritto, colpo su cui, evidentemente, Ronaldo deve ancora migliorare. Ronaldo ha inoltre regalato ad Alcaraz una maglia del Brasile autografata, che ha ringraziato abbracciando l'ex attaccante, tra le altre, di Inter e Milan. 

 

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Categoria: sport

17:29

Chi è il nuovo fidanzato di Giorgia Cardinaletti

(Adnkronos) - La loro relazione è iniziata da qualche mese ma ora la coppia è ufficiale: Giorgia Cardinaletti, giornalista del Tg1, e Francesco Bechis, cronista politico del 'Messaggero'. I due erano stati avvistati insieme dall’Adnkronos al Premio Graldi, dedicato all’ex direttore del quotidiano romano, che Bechis ha vinto nella categoria Under 35, e tra i colleghi la voce aveva iniziato a girare.  

 

Giorgia Cardinaletti, marchigiana di Fabriano, 38 anni, è giornalista professionista dal 2012. Dopo il liceo classico, si è laureata in Lettere (indirizzo storico) all’Università di Perugia dove ha frequentato anche la Scuola di giornalismo. Ha iniziato a Rai News 24 come inviata e poi conduttrice, per poi passare allo sport con la Formula 1 e i programmi “Pole Position” e “La Domenica Sportiva”, che l’hanno resa un volto noto al grande pubblico. Dal 2019 è al TG1 (edizioni notturne, “60 secondi” e fascia serale) e conduce vari speciali e programmi di approfondimento come “Dentro il Festival”, “Telethon”, “Via delle storie” e “TG1 Mattina Estate”. Ha ricevuto premi come il Francesco Valentini, il Margutta e riconoscimenti come telegiornalista dell’anno. Ha avuto una relazione con il cantautore Cesare Cremonini, che l'ha citata in una sua recente intervista al "Corriere", che si è chiusa all’inizio di quest’anno. 

 

Romano, classe 1995, due volte figlio d’arte (il padre è il direttore di Open.online Franco, la madre è Monica Mondo, volto storico di Tv2000), laurea e master alla Luiss, junior fellow della Fondazione De Gasperi, per sei anni anni firma di “Formiche.net” per cui ha scritto di politica e sicurezza, nel 2022 entra a via del Tritone come cronista parlamentare e di governo, seguendo da vicino Palazzo Chigi e i rapporti internazionali di Draghi e Meloni. Nel 2024 ha pubblicato il libro “Realpolitik” insieme a Giampiero Massolo, già a capo della diplomazia e dell’intelligence italiane. 

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Categoria: media-comunicazione

17:13

Donatore di sperma aveva mutazione genetica, 197 bambini a rischio cancro: il caso

(Adnkronos) - Un donatore di sperma, portatore inconsapevole di una mutazione genetica che aumenta drasticamente il rischio di cancro, ha contribuito a mettere al mondo almeno 197 bambini in tutta Europa. Alcuni sono già morti e solo una minoranza, tra quelli che erediteranno la mutazione, non svilupperà una forma di tumore nel corso della propria vita. 

E' quanto emerge da un'indagine condotta da 14 emittenti - compresa la Bbc - che riferimento ad una vicenda legata ad una banca del seme in Danimarca a cui si sarebbero rivolte poche famiglie britanniche. Lo sperma è stato donato da un soggetto anonimo a partire dal 2005: il seme è stato utilizzato per circa 17 anni. Lo sperma dell'uomo sarebbe stato usato da 67 cliniche in 14 paesi. 

Il soggetto, circa 20 anni fa, era stato giudicato idoneo e aveva superato i controlli di routine. Il Dna in alcune sue cellule sarebbe mutato con danni al gene TP53, che svolge un ruolo cruciale nel prevenire l'evoluzione cancerosa delle cellule stesse.  

La malattia genetica ereditaria è nota come sindrome di Li Fraumeni e comporta il rischio altissimo, fino al 90%, di sviluppare un tumore durante l'infanzia o nella fase più avanzata della vita. 

La banca del seme in Danimarca ha reso noto che "né il donatore né i suoi familiari sono malati" e che tale mutazione "non viene rilevata preventivamente tramite screening genetico". La struttura ha "immediatamente bloccato" il donatore una volta scoperto il problema. 

Nel corso del 2025, medici che avevano in cura bambini affetti da cancro legati alla donazione di sperma hanno fatto scattare l'allarme sollevando preoccupazioni presso la Società Europea di Genetica Umana. I primi dati facevano riferimento a 23 bambini con la variante. A 10 bambini era già stato diagnosticato un cancro.  

Con il successivo accesso agli atti e con i colloqui con i medici, i media hanno appurato che i bambini coinvolti nella drammatica vicenda sono almeno 197: "Il numero potrebbe non essere definitivo poiché i dati non sono stati ottenuti da tutti i Paesi", spiega la Bbc, evidenziando che "non è noto nemmeno quanti di questi bambini abbiano ereditato la pericolosa variante". 

La professoressa Edwige Kasper, genetista oncologica presso l'Ospedale Universitario di Rouen, in Francia, è uno degli scienziati che presentato i dati iniziali: "Abbiamo molti bambini che hanno già sviluppato un cancro. Abbiamo alcuni bambini che hanno già sviluppato due tumori diversi e alcuni di loro sono già morti in tenera età".  

 

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Categoria: internazionale/esteri

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20:48

"Legame tra droni sulla Germania e navi russe", la rivelazione dei media tedeschi

(Adnkronos) - C'è un nesso tra i droni che sorvolano la Germania e la navigazione di imbarcazioni legate alla Russia. A questa conclusione è arrivato un team di giornalisti della Bild, di Die Welt e dell'Accademia Axel Springer che ha raccolto e analizzato sistematicamente i dati su tutti gli incidenti di sorvoli di droni in Germania, attingendo sia a fonti pubbliche che riservate ed ha riscontrato come per la prima volta, emergano degli schemi ricorrenti. Riguardo agli obiettivi dei droni, i tempi di volo e i punti critici della zona. Inoltre, per la prima volta, è possibile osservare schemi ricorrenti tra i sorvoli dei droni e i movimenti delle navi nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, in particolare delle navi cargo con chiari collegamenti con la Russia". A scriverne è la Bild.  

Dalle informazioni riservate cui ha avuto accesso la Bild si deduce quanto sia aumentato in modo significativo il numero di incidenti con droni sulla Germania che a metà novembre ha fatto registrare "1072 casi con 1.955 droni", secondo documenti dell'Ufficio Federale di Polizia Criminale (BKA). I resoconti continuano: "Gli avvistamenti di droni sono avvenuti principalmente nelle ore serali". Molti sorvoli multipli e formazioni, cioè sciami di droni.  

Interessate soprattutto le installazioni militari, caserme, campi di addestramento della Bundeswehr, esercitazioni militari della Bundeswehr e della NATO, ma anche infrastrutture critiche. I punti critici sono chiaramente riconoscibili: due punti caldi sono le zone costiere della Bassa Sassonia e dello Schleswig-Holstein, in particolare le installazioni militari sul Mare del Nord e sul Mar Baltico. Il team di ricerca di Bild, Welt e Axel Springer Academy ha quindi confrontato sistematicamente queste informazioni riservate sui circa 2000 sorvoli di droni con i dati di navigazione di alcune imbarcazioni, riscontrando delle stranezze.  

 

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Categoria: internazionale/esteri

20:29

Sisal presenta il quarto appuntamento con FutureS: "Oltre l'orizzonte dell'innovazione"

(Adnkronos) - Si è tenuta oggi a Roma nella cornice di Palazzo Núñez-Torlonia la quarta edizione di FutureS, l’evento organizzato da Sisal per favorire il confronto tra istituzioni, aziende e stakeholder e discutere delle sfide e delle opportunità legate all'innovazione digitale. Un appuntamento speciale che ha celebrato anche gli 80 anni di storia dell’azienda, confermando il ruolo di Sisal come protagonista della trasformazione tecnologica e culturale del Paese. 

Questa edizione di FutureS ha posto al centro dell’attenzione l’innovazione intesa come identità, ambizione e responsabilità delle aziende, una tensione che permette di trasformare il cambiamento in opportunità trasformative per l’impresa e la Società. È la visione che guida Sisal fin dal 1945, anno della sua fondazione, e che continua a orientare la strategia dell’azienda nel costruire valore per persone, comunità e territori, facendo dell’innovazione non solo una leva tecnologica, ma una vera e propria cultura aziendale. 

Durante l’evento, Carlo Alberto Carnevale Maffè, Professor of Strategy della Sda Bocconi School of Management, in un’intervista con la giornalista Barbara Carfagna ha sviluppato una riflessione ampia sul significato dell’innovazione nell’attuale scenario competitivo. Nel corso del dialogo sono stati affrontati i temi legati alla capacità delle imprese di anticipare i futuri possibili e di costruire, anziché inseguire, l’accelerazione in atto con particolare riferimento all’Intelligenza Artificiale e allo sviluppo delle tecnologie ‘dual use’ in ambito civile e militare. 

A seguire, nel corso del panel “Costruire il Futuro: Innovazione, Fiducia e Sviluppo digitale” moderato da Barbara Carfagna, sono intervenuti Camilla Folladori, Chief Strategy Officer di Sisal e Max Pellegrini, Ceo di Namirial, che hanno offerto una riflessione sulla transizione verso un’economia in cui identità digitale e intelligenza artificiale diventano infrastruttura critica per le imprese che devono così prepararsi a integrare velocità, governance e responsabilità nelle proprie strategie. 

Nel panel conclusivo “Costruire il Futuro: Sisal, lo Sport e l’Italia che cambia”, Francesco Durante, Amministratore Delegato di Sisal, e Carlo Mornati, Segretario Generale del Coni, hanno dialogato sul valore sociale e culturale dell’innovazione e sul ruolo che Sisal ha avuto nel sostenere la crescita dello sport italiano. 

“FutureS è la nostra piattaforma per contribuire al dibattito sul futuro del Paese, portando un’idea di innovazione che unisca tecnologia, responsabilità e valore sociale”, ha dichiarato Francesco Durante, Amministratore Delegato di Sisal. “È un impegno che nasce da 80 anni di storia: Sisal ha sempre accompagnato le trasformazioni dell’Italia, investendo in persone, competenze e sistemi moderni. Oggi rinnoviamo questa missione con ancora più determinazione: mettere la nostra esperienza al servizio del cambiamento per costruire un futuro più responsabile”. Questa edizione di FutureS ha messo in luce la necessità di un ecosistema digitale fondato su interoperabilità, fiducia e collaborazione. In un contesto segnato da rapide innovazioni tecnologiche e nuovi equilibri geopolitici, imprese e istituzioni sono chiamate a sviluppare strategie condivise che integrino visione, governance e responsabilità. Centrale anche il ruolo di un dialogo continuo tra settore pubblico e privato, condizione indispensabile per trasformare la trasformazione digitale in crescita sostenibile e per affrontarne con chiarezza le complessità in uno scenario globale in costante evoluzione. Durante l’evento è stato presentato il libro “Sisal. Ottant’anni di Innovazione”, a cura di Luca Masia, edito da Allemandi. 

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Categoria: economia

20:28

Champions, oggi Juve-Pafos e Benfica-Napoli - Le partite in diretta

(Adnkronos) - Torna la Champions League con le ultime partite della sesta giornata della fase campionato. Oggi, mercoledì 10 dicembre, si giocano Juventus-Pafos e Benfica-Napoli. Calcio d'inizio alle 21. 

Dove vedere le partite? Benfica-Napoli sarà visibile in esclusiva streaming su Prime Video. Juventus-Pafos sarà visibile in diretta tv su Sky ai canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport 252. Partita disponibile anche in streaming su Sky Go e Now. 

Nella settima giornata di Champions League il Napoli sarà impegnato in trasferta a Copenaghen il 20 gennaio. La Juve ospiterà il Benfica il 21 gennaio.  

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Categoria: sport

20:19

La Fed taglia i tassi di 25 punti base: terzo calo consecutivo nel 2025

(Adnkronos) - La Federal Reserve statunitense taglia di 25 punti base i tassi d’interesse. Si tratta del terzo calo consecutivo quest’anno. La Fed segnala preoccupazioni per il mercato del lavoro nonostante l’inflazione resti elevata e mentre i dazi del presidente degli Usa Donald Trump continuano a pesare sull’economia. 

Il taglio di un quarto di punto percentuale porta i tassi a un intervallo compreso tra 3,50% e 3,75%, ma il percorso futuro è meno certo. Le divisioni all’interno della banca centrale si sono approfondite: due funzionari hanno votato per mantenere invariati i tassi, mentre un altro responsabile di politica monetaria ha chiesto una riduzione più ampia. 

 

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Categoria: economia

20:10

Nel presepe della Camera 'scomparsi' bue e asinello, Magi già arrivati: stupore bipartisan

(Adnkronos) - Che fine hanno fatto il bue e l'asinello? Nel presepe allestito all'ingresso della Camera per il Natale 'mancano' due statuette simbolo della Natività, almeno secondo la tradizione. La loro assenza non è passata inosservata, non solo agli occhi dei parlamentari partenopei, forse (San Gregorio Armeno docet) i più conservatori in materia. Fatto sta che si è aperto un vero e proprio dibattito, dove è prevalso lo stupore per la scelta di tener fuori i due animali che da un millennio fanno coppia fissa per scaldare Gesù Bambino nella grotta.  

''Il bue e l'asinello sono il presepe, anche se i Vangeli non ne parlano", dicono gli onorevoli ortodossi. ''Si' è vero, la tradizione parla chiaro, ma siamo pur sempre di fronte a un'opera d'arte, dove il Natale può essere liberamente interpretato'', replicano i deputati più laici. ''Va bene tutto, ma come la mettiamo con la presenza anticipata dei Re Magi?'', controbattono i tradizionalisti, che considerano l'assenza del bue e dell'asinello quasi un reato di lesa maestà e non mandano giù lo spazio vuoto al posto di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.  

La voce sui 'grandi assenti' si diffonde e in Transatlantico, a Montecitorio, le 'fazioni' si confrontano tra il sacro e il profano. C'è chi non si fida e prima di commentare vuol passare di persona davanti al manufatto per vedere se davvero non ci sono le figurine in terracotta 'incriminate'. ''Sono spariti bue e asinello? Si sono magnati pure quelli...'', scherza un 'decano' della stampa parlamentare. Il 'campo largo' si ritrova unito sul Santo Natale e manifesta tutto il suo disappunto. Federico Fornaro, presidente della Giunta delle elezioni della Camera ed esponente Pd, è basito. Prima scherza (''Non è possibile, capisco i problemi energetici ma un po' di caldo dobbiamo garantirlo al nascituro...'') poi si fa serio: ''Il presepe è il presepe, quello della tradizione prevede il bue e l'asinello, due statuine che non possono assolutamente mancare...''.  

Gli fa eco il collega dem Enzo Amendola che ironizza: ''Non ci credo, vuol dire che hanno dato precedenza a Ciccibacco, il pastore, paffutello con un solo ciuffo in testa e le gote rosse perché sempre ubriaco''. Riccardo Magi, segretario di +Europa, la butta in politica: ''Rimuovere il bue e l'asinello dal presepe è l'unica vera riforma fatta finora dal governo Meloni e dal centrodestra...''.  

Pure nel centrodestra c'è chi storce il naso. E' meravigliato il presidente di Noi moderati Maurizio Lupi che pure fa una battuta: ''Mancano il bue e l'asinello? Non è vero... Non sarà stata la mia amica Brambilla, animalista convinta? Comunque, l'ortodossia del presidente della Camera Fontana non è in discussione, non posso pensare che ci sia una strumentalizzazione laica del Natale...''.  

L'ex super ministro dell'Economia dei governi Berlusconi, ora esponente di Fratelli d'Italia, Giulio Tremonti, si ferma e chiede sornione: ''Ma come, non ci sono il bue e l'asinello? Ma almeno il Bambin Gesù c'è?'' ''Sì, il bambinello c'è'', lo rassicura un giornalista. ''Beh, allora è già qualcosa...'', replica il presidente della commissione Affari esteri di Montecitorio.  

L'azzurro Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, sorride: ''Non è vero, non ci posso credere. Sono arrivati in anticipo i Re Magi ma hanno fatto fuori il bue e l'asinello...". "Che devo dire, è la riforma presepiale...'', scherza il deputato forzista per poi aggiungere: ''L'importante, però, che è salvo lo spirito del Natale''. Non si sbilancia Gianluca Cantalamessa, leghista: ''Credo sia stata una dimenticanza...''.  

Alfonso Pepe, l'artista campano (originario di Pagani, in provincia di Salerno) che ha venduto il presepe alla Camera nel 2022, difende il suo lavoro e spiega le regioni dell'assenza: ''Non mettere il bue e l'asinello è stata una mia scelta, ho realizzato il portale in cotto e tufo e non c'era lo spazio. E' stata, comunque -rimarca- una mia scelta artistica''.  

Per la cronaca, è vero che nessuno dei Vangeli cita i due animali, come lo stesso papa Benedetto XVI ha fatto notare nel suo libro del 2012 'L'infanzia di Gesù' ma il bue e l’asinello sono entrati definitivamente nel presepe fin dal 1223 grazie a San Francesco d’Assisi, che di ritorno da Roma e dopo aver visitato la Terra Santa, compose la prima Natività della storia, a Greccio, in provincia di Rieti. L'unico testo che fa riferimento a un bue e un asino vicino alla mangiatoia (citata dal Vangelo di Luca) in cui fu sistemato Gesù appena nato è il 'Vangelo dello pseudo-Matteo', un vangelo apocrifo, cioè non riconosciuto dalla Chiesa, scritto in latino tra l’Ottavo e il Nono secolo. 

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Categoria: politica

19:34

Ponte Messina, i progettisti rispondono alle critiche: "Basta fake news, è sicuro"

(Adnkronos) - Per la prima volta i progettisti del Ponte sullo Stretto rispondono pubblicamente ai dubbi e alle critiche sull’opera. In un’intervista rilasciata al quotidiano “il Centro”, in edicola domani, Marco Lombardi, ceo di Proger – una delle società responsabili della progettazione del Ponte – rivendica la solidità tecnica, l’innovazione e la sostenibilità del progetto, respingendo quelle che definisce “fake news” e contestazioni “strumentali e prive di fondamento tecnico”. 

“Il Ponte sullo Stretto è un orgoglio dell’ingegneria italiana” afferma Lombardi. “Non è un progetto vecchio: è stato aggiornato fino all’ultimo momento utile, con l’impiego delle più moderne tecnologie e grazie al lavoro di eccellenti ingegneri e consulenti impegnati da oltre due anni e mezzo”. Secondo il ceo di Proger, il modello progettuale “Messina Type” è già un riferimento internazionale e “ha fatto scuola” in diversi grandi ponti sospesi nel mondo. 

Le critiche, sostiene Lombardi, arrivano “solo dall’Italia” e provengono “da non tecnici che non conoscono la materia e da pochi tecnici che probabilmente avrebbero voluto realizzare loro il Ponte”. L’opera, aggiunge, “non è di destra né di sinistra: solo nel nostro Paese si ascoltano cori da curva sud su un progetto di viabilità eccezionale”. 

Sul tema della sicurezza sismica, il ceo respinge gli allarmi: “La fondazione del Ponte non insiste su una faglia. La cosiddetta Cannitello è un terrazzamento marino e non può attivare fenomeni sismogenetici. Nel terremoto del 1908 infatti non si è attivata. Il Ponte è progettato per resistere non solo a un sisma equivalente a quello del 1908, ma anche a sei tra i più distruttivi terremoti della storia”. Per quanto riguarda il vento, Lombardi precisa: “È dimensionato per resistere a raffiche fino a 270 km/h, con prove in galleria del vento a 290 km/h che non hanno mostrato alcuna instabilità. La velocità massima mai registrata nell’area è stata di 144 km/h”. 

Ampio spazio è dedicato all’impatto ambientale, tema su cui Lombardi definisce “incomprensibili” i rilievi della Corte dei conti: “L’ecologia è stata la nostra bussola. Abbiamo risposto a 239 osservazioni della Commissione Via e di altri enti, ottenendo la promozione della Commissione”. Il progetto prevede interventi preventivi per tutelare flora, fauna, fondali marini, rotte migratorie e habitat costieri: “Per la prima volta molte opere di compensazione saranno realizzate prima dell’avvio del cantiere. Il materiale da scavo sarà riutilizzato solo per interventi di ripascimento. Trapianteremo posidonia e creeremo nuove praterie di alghe per proteggere l’habitat”. 

Secondo Lombardi, la campata unica migliora gli aspetti ambientali e “evita ogni interferenza con i fondali”. 

Riguardo ai costi, il ceo chiarisce: “L’incremento non è dovuto a varianti in corso d’opera ma alla semplice attualizzazione dei prezzi delle materie prime. Non sussiste alcuna condizione che richieda una nuova gara”. 

Citato anche lo studio della Bocconi sui benefici economici: “La ricchezza generata è superiore al costo dell’opera, stimato in 14 miliardi. Il risparmio di tempo nel collegamento – 15 minuti contro le due ore attuali – vale oltre 8 miliardi in termini economici. Benefici aggiuntivi riguardano mobilità, produttività, turismo ed emissioni: la mitigazione climatica vale 5,2 miliardi. Inoltre, uno studio della Regione Sicilia stima in 6,5 miliardi il costo dell’insularità che il Ponte contribuirebbe a ridurre”. 

Lombardi respinge infine l’idea di “cattedrale nel deserto”: “Sono in corso investimenti ferroviari per oltre 10,5 miliardi, più 3,6 miliardi sulla Salerno-Reggio Calabria, oltre 2 miliardi sulla Catania-Messina e quasi 5 sulla Palermo-Catania. Il Ponte si inserisce in un quadro infrastrutturale già in forte sviluppo”. 

Proger, nata nel 1951 in Abruzzo e attiva oggi in 14 Paesi, realizza il progetto insieme a Cowi e Rocksoil, con il contributo di alcuni dei più importanti studi di ingegneria italiani e delle migliori eccellenze accademiche del Paese. 

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Categoria: economia

19:19

Da Venier a Conti, la tv ad Atreju: "Orgogliosi di essere nazional popolari"

(Adnkronos) - Da termine quasi dispregiativo a medaglia da appuntare con orgoglio sul petto. La televisione "nazionalpopolare" trova la sua più fiera difesa nelle parole dei suoi protagonisti, Mara Venier, Carlo Conti, Marco Liorni ed Ezio Greggio, ospiti ad Atreju per il panel "La televisione e la cultura nazionalpopolare in Italia". Un'occasione per rivendicare un ruolo che, secondo loro, significa soprattutto "essere nel cuore della gente", unire le generazioni e offrire conforto, specialmente nei momenti più difficili. A lanciare il tema è Mara Venier, che ricorda un aneddoto del passato per segnare la distanza con il presente. "Qualche anno fa, Pippo Baudo si offese moltissimo perché l'allora presidente Rai aveva classificato i suoi programmi come 'nazional-popolari'. La prese come un'offesa, ci fu una polemica che durò mesi", racconta la signora della domenica. "Ecco, io oggi, quando mi dicono che Mara Venier è 'nazionale popolare', sono orgogliosa di rappresentarlo". 

Un sentimento condiviso da Carlo Conti e Marco Liorni e a cui fa eco Ezio Greggio, intervenuto in collegamento: "Essere nazionali e popolari significa essere nel cuore della gente, significa fare trasmissioni che la gente ama e far trascorrere, in tempi complicati come questi, qualche momento di serenità. E ne abbiamo assolutamente bisogno". La stessa Venier rafforza il concetto, ricordando l'impegno durante la pandemia: "Quando l'Italia era bloccata, noi siamo andati in onda. Andare in onda e cercare di rassicurare gli italiani in un momento terribile. Se questo è essere 'nazionale popolare', allora ben venga". 

Ma cosa significa, oggi, fare televisione per il grande pubblico? Per Marco Liorni, la chiave è la permeabilità. "Penso che tutta la televisione, e anche l'intrattenimento, debba 'respirare' il Paese che c'è fuori", afferma il conduttore de L'Eredità. "Se le togli il terreno di confronto, la televisione perde quel ruolo sociale così importante che deve avere. Questo vale anche per i quiz: bisogna mettere in dialogo le generazioni, non solo conservando la memoria del passato, ma anche lavorando sull'intuizione e sulle energie nuove". Il legame con il pubblico è il filo rosso che unisce tutti gli interventi. "Siamo qua solo grazie al pubblico che ci segue. Il giorno che non ci segue più, è finita anche per noi", sottolinea Venier. Un concetto ribadito da Carlo Conti, che definisce la sua carriera un atto di "fortuna" reso possibile dalla passione e dalla gavetta. "Ho iniziato in una radio privata fiorentina dove non pagavano", ricorda. "Ma come diceva Mara, lo devo esclusivamente al pubblico. Fino a che il pubblico vorrà, io ci sarò".  

Un percorso fatto di "gavetta", oggi spesso saltata, che ha formato una generazione di professionisti. "Ho imparato tantissimo stando vicino ai grandi, rubando con l'occhio ogni dettaglio", ammette Liorni, citando la sua esperienza al fianco di Mara Venier a La Vita in Diretta. Tra le sfide del presente, i conduttori citano l'eccessiva sensibilità che rischia di limitare la creatività. "Credo che in generale abbiamo perso il senso della leggerezza, ci prendiamo troppo sul serio", osserva Conti. "Se penso a film come Amici Miei, oggi durerebbero dieci minuti". Il conduttore porta un esempio concreto dal suo programma Tale e Quale Show: "Per stare dietro a certe direttive, a Tale e Quale Show non posso più far interpretare cantanti di colore a concorrenti bianchi, perché altrimenti si viene accusati di 'blackface'. Allora mi diverto a prendere un cantante di colore forte nel cast, così posso fargli imitare altri artisti di colore. E poi, un bel giorno, a un concorrente di colore farò imitare un cantante bianco, nella speranza che nessuno si offenda per il 'whiteface'".  

Sulla stessa linea Ezio Greggio, che difende il diritto alla satira "scorretta" come forma di libertà, ricordando le battaglie degli anni '70 per aprire la strada alle TV private. Una televisione che, nonostante la concorrenza delle piattaforme, non teme di perdere il suo primato, a patto di offrire contenuti di qualità: "I ragazzi hanno un senso critico notevole", conclude Greggio, "bisogna solo offrirgli programmi che li possano interessare". Infine, il ricordo per il collega e amico Fabrizio Frizzi: "Il momento più difficile della carriera che non avrei mai voluto vivere è stato quando, dopo la morte di Fabrizio Frizzi, sono tornato nello studio de L'Eredità e ho dovuto riprenderne in mano la conduzione. Una cosa che non avrei mai voluto fare", racconta Conti visibilmente emozionato. E aggiunge: "Dico sempre che nella nostra carriera non importa quanti programmi o quanti successi hai fatto, ma conta quello che lasci. E Fabrizio ha lasciato un segno bellissimo". 

"La sua scomparsa ha segnato tutti noi in modo profondo", aggiunge Mara Venier spiegando come quell'evento abbia cambiato le sue priorità. "La scomparsa di Fabrizio mi ha fatto riflettere molto su questo. Anche se amo il mio lavoro e per me è importante, da quando Fabrizio non c'è più ho cercato di essere molto più vicina alle persone che amo. Ho capito che le cose importanti della vita sono altre. Noi, in fondo, facciamo solo televisione", conclude.  

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Categoria: spettacoli

19:06

Ucraina, Conte: "Europa disorientata, lasciamo condurre negoziati agli Usa"

(Adnkronos) - Sull'Ucraina "l'Europa è completamente disorientata, non si è capito qual è la linea. Purtroppo avevano solo una linea, questa è la realtà: la vittoria militare sulla Russia. Hanno hanno scommesso su questo e adesso non c'è nessuna alternativa. Quindi lasciamo che a condurre il negoziato siano gli Stati Uniti". A dirlo, scatenando le reazioni dei riformisti all'opposizione, è il leader M5S Giuseppe Conte a margine di una conferenza stampa alla Camera.  

"Da un lato - ha aggiunto Conte - alcuni vorrebbero continuare una guerra, ma non riescono neppure a trovare risorse per finanziarla, una guerra per procura. Dall'altro c'è invece chi, come Giorgia Meloni, rimane nel mezzo silente, cercando di capire quale sarà la soluzione migliore per rivendicare di aver contribuito a quella soluzione". 

 

Diverse le reazioni nell'opposizione. “Le affermazioni di Giuseppe Conte, che vuole lasciare fare a Trump, sono inaccettabili e irresponsabili: non è vero che l’Europa ha puntato sulla vittoria, non si tratta di una scommessa sull’esito di una partita di calcio, ma di sostenere la resistenza di un paese ai confini dell’Unione europea invaso militarmente da una potenza come la Russia. Non riguarda solo l’Ucraina, ma il futuro della sicurezza dell’intera Europa”, ha detto il Segretario di +Europa, Riccardo Magi intervenendo a L’Aria Che Tira su La7.  

“Per quanto riguarda la valutazione politica sull'Europa, e mi pare che quella di Conte si avvicini a quella di Trump, dobbiamo dire le cose come stanno: l’Europa politica non esiste e non può decidere quello su cui non ha sovranità. Quello che sta accadendo, con questo attacco inedito dell'amministrazione Trump all'Europa, segna uno spartiacque: gli europei - ha sottolineato Magi - dovrebbero prendere in mano il proprio destino e fare un salto verso più Europa, con un'integrazione politica maggiore a partire dalla politica di difesa che significa politica estera comune. Da questo punto di vista, i nazionalisti sono a un cortocircuito, perché dicono che l'Europa non funziona, è debole e non decide, ma allo stresso tempo vogliono che continui a non decidere, e così Meloni si tiene il diritto di veto in Consiglio europeo per poter continuare a dire che l’Europa non funziona, è debole e - ha concluso Magi - non decide”. 

"Ho letto una nota su Europa, Trump e Ucraina che pensavo fosse di Vannacci o Borghi. Sbagliavo", il commento sui social il senatore Pd, Filippo Sensi, a proposito delle dichiarazioni del leader M5S. 

"Ma sì, lasciamo che sia Trump a condurre il negoziato, e noi stiamone fuori! Lasciamo che sia lui, che tanto ha a cuore le sorti dell’Ucraina e il futuro dell’Europa. Facciamo anzi che siano i russi a fissare direttamente le condizioni, così evitiamo di perderci del tempo", scrive Giorgio Gori sulle dichiarazioni di Giuseppe Conte.  

"Vedo che alcune anime belle - ribatte Conte - si meravigliano delle mie dichiarazioni di oggi. Mi sono limitato a fotografare con rammarico quella che è la disastrosa situazione attuale: ho sempre auspicato un protagonismo dell'Europa nel processo di pace e questo invece è clamorosamente mancato". Una situazione in cui "gli Stati Uniti hanno vita facile a giocare una partita a proprio vantaggio, approfittando di una debolezza europea che ho sempre rimarcato fosse un danno per tutti noi. Una debolezza vergognosa che l’Europa dimostra in ogni dossier: dal riarmo, all’acquisto di gas, allo scontro sui dazi, alle genuflessioni sulla zero tassazione sui giganti del web". 

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Categoria: politica

19:01

Si finge statua e si nasconde nel presepe, il sindaco scopre il latitante

(Adnkronos) - Il sindaco di Galatone, in provincia di Lecce, Flavio Filoni scopre nella grotta della Natività del suo paese, in piazza Crocifisso, un uomo in carne e ossa che all'apparenza sembrava una delle statue vicine in terracotta. Si sarebbe rifugiato all'interno per mimetizzarsi e non farsi individuare. Si trattava di un migrante di 38 anni, originario del Ghana che risultava ricercato e latitante. E' lo stesso primo cittadino a raccontarlo sulla sua pagina Facebook.  

"Quello che è accaduto sabato mattina merita una riflessione profonda", scrive. "Mentre mi trovavo davanti alla Natività realizzata con cura dalla nostra Pro Loco, ho notato una presenza che inizialmente avevo scambiato per parte della scena. Un dettaglio che sembrava innocuo, ma che si è rivelato determinante. Grazie al pronto intervento della nostra Polizia Locale, della Polizia di Stato e dei Carabinieri - spiega Filoni - è stato possibile rintracciare e identificare una persona che risultava latitante e ricercata".  

"Un esito che conferma, ancora una volta, quanto sia fondamentale riporre piena fiducia nel lavoro quotidiano di chi garantisce sicurezza e legalità. Un ringraziamento sincero a tutte le donne e gli uomini che vigilano sul nostro territorio con competenza, attenzione e dedizione. Un grazie al Commissariato di Nardó, al dottore Tornese ed ai suoi uomini che insieme agli uomini della Polizia Locale, hanno risolto il caso", conclude il sindaco. 

Il 38enne era destinatario di un provvedimento di carcerazione per una pena di 9 mesi e 15 giorni emesso dalla Procura di Bologna per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Agenti del Commissariato di Polizia di Nardò lo hanno accompagnato nel carcere di Lecce. 

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Categoria: cronaca

18:46

Diletta Leotta è incinta, l'annuncio social e l'abbraccio di Karius

(Adnkronos) - Diletta Leotta è incinta: il volto di Dazn e Loris Karius diventeranno genitori per la seconda volta. Oggi, mercoledì 10 dicembre, la bordocampista ha annunciato con un post pubblicato sul proprio profilo Instagram di essere incinta del secondo figlio: "Questo Natale non potevamo desiderare regalo più bello. Aria sta diventando una sorella maggiore, e i nostri cuori sono pronti ad amare il doppio". 

L'annuncio è stato accompagnato da una foto di famiglia 'allargata', con Karius, ex portiere del Liverpool oggi allo Schalke 04, che abbraccia Leotta e la figlia Aria e con una mano tocca la pancia di Diletta. Proprio la bordocampista di Dazn, poco prima dell'annuncio, aveva pubblicato una storia su Instagram in cui si inquadrava la pancia con un cuore bianco. 

 

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Categoria: sport

18:37

Perché il 2026 sarà l’anno di Italia e Germania

(Adnkronos) - Passato lo choc (anche un po’ esagerato) della Strategia di sicurezza nazionale trumpiana, è utile concentrarsi sulle carte che l'Europa può ancora giocarsi. Una di queste, inimmaginabile fino a poco tempo fa, è l’alleanza italo-tedesca, destinata a ridefinire gli equilibri europei in un contesto di instabilità interna francese e nuove geometrie politiche globali. 

Tra i due Paesi il legame non è stato mai così forte dai tempi di Adenauer e De Gasperi. Il presidente del Consiglio italiano accolse a Roma il cancelliere tedesco in una storica visita nel giugno 1951, a poche settimane dalla firma del trattato che istituì la Comunità europea del carbone e dell’acciaio, e che mise fine all’isolamento tedesco vincolando l'industria bellica dei sei Paesi fondatori a un progetto di pace comune. Da quella ripresa delle relazioni diplomatiche - di cui nel 2026 si celebreranno i 75 anni - i due governi collaborarono strettamente per creare la Comunità europea di difesa (Ced), ma nel 1954 la bocciatura francese e la diffidenza degli altri Stati membri (la ferita della guerra era ancora aperta) bloccarono un processo che è ripartito sul serio solo dopo l’invasione russa dell’Ucraina.  

Meloni-Merz: stabilità politica e convergenza ideologica  

A parte le ricorrenze diplomatiche, il 2026 sarà l’anno di Italia e Germania per ragioni ben più sostanziali. Roma e Berlino hanno in comune due governi a guida conservatrice, una certa stabilità e la ragionevole aspettativa di non dover affrontare elezioni nazionali da qui a un anno e mezzo. Inoltre, Giorgia Meloni e Friedrich Merz non rientrano negli schemi che hanno dominato i rispettivi Paesi per due decenni: l'era Merkel e quella della schizofrenia governativa italiana. Tra i leader si è instaurata una "chimica" fondata sul pragmatismo e sull’aver navigato da esterni la fase precedente: lei all’opposizione sin dalla nascita di Fratelli d’Italia nel 2012; lui fuori dalla politica e nel mondo degli affari durante la guida merkeliana della Cdu. Gli anni in cui l’Italia era il membro fiscalmente indisciplinato dell’Unione, delle risate con Sarkozy al Consiglio europeo che anticipavano la caduta di Berlusconi nel 2011, della contrapposizione tra il rigido ministro delle Finanze Schaeuble e i cosiddetti Piigs. 

Oggi l'Italia ha uno spread sotto i 70 punti base, conti pubblici in ordine e potrebbe uscire in anticipo dalla procedura d’infrazione, mentre la Germania, in crisi d’identità, deve ridefinire il proprio ruolo nel mondo anche attraverso la sua potenza industriale e di motore dell’export europeo. La convergenza ci è sempre stata, le filiere sono da decenni integrate, ma ora si vede chiaramente un disegno strategico per spingere l’Unione in una direzione diversa.  

Il forum Mimit-Bmwe  

Quali sono i segnali, concreti, di questa special relationship? Partiamo da oggi, 10 dicembre: al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è tenuto il secondo Forum ministeriale italo-tedesco, presieduto dal ministro Adolfo Urso e dalla ministra federale dell'Economia e dell'Energia Katherina Reiche, che ha prodotto un documento congiunto di politica industriale su auto e siderurgia. Al centro, la revisione della transizione ecologica europea e in particolare dello stop ai motori endotermici previsto per il 2035. Urso, in sintonia con la collega tedesca, rivendica una "revisione radicale ed efficace" che preveda neutralità tecnologica, riconoscimento strutturale del ruolo di biofuel, e-fuel e tecnologia ibrida, estendendo il nuovo approccio anche ai veicoli commerciali e pesanti. Merz ha formalmente richiesto alla Commissione europea di permettere ai "motori a combustione altamente efficienti" di continuare oltre il 2035, posizione condivisa da altri sei Stati membri dell'Ue. La battaglia comune mira a tutelare le industrie energivore europee e "rimediare ai danni di una transizione ideologica", proteggendo settori automotive vitali per Germania e Italia. 

I segnali diplomatici della nuova alleanza  

L'agenda bilaterale dei prossimi mesi conferma la vivacità di questo rapporto. La settimana prossima, durante la XVIII edizione della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo (che Adnkronos seguirà con tre dirette speciali), ci sarà un solo ministro degli Esteri, in una sessione speciale insieme ad Antonio Tajani, e sarà il tedesco Johann Wadephul. Il 23 gennaio 2026 si terranno a Roma le consultazioni per il Piano d'Azione italo-tedesco, con Merz ricevuto da Meloni per il nuovo vertice intergovernativo tra i due paesi. Il Piano d'Azione, firmato nel novembre 2023, prevede cooperazione rafforzata su politica industriale, spazio, tecnologie digitali e green, sicurezza e difesa, migrazione e cultura. 

Difesa e industria degli armamenti  

La difesa rappresenta uno dei settori più dinamici della cooperazione. Il 15 ottobre 2024, Leonardo e Rheinmetall hanno costituito la joint venture paritetica Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (Lrmv), con sede legale a Roma e operativa a La Spezia, dove si svolgerà circa il 60% delle attività industriali. Pochi giorni fa, Lrmv ha firmato il primo contratto per la fornitura di 21 veicoli cingolati A2CS Combat per l'Esercito italiano, con il primo mezzo consegnato entro la fine del 2025. L'amministratore delegato Laurent Sissmann ha definito l'accordo come "la nascita di una sinergia industriale concreta" destinata a sviluppare non solo veicoli, ma una capacità industriale condivisa per i futuri carri armati principali europei. 

Il Piano d'Azione prevede una cooperazione rafforzata su numerosi programmi, dal Sistema principale di combattimento terrestre (Mgcs) al Sistema di combattimento corazzato di fanteria (Ajcs), dal Rotore di nuova generazione (Ngrc) al progetto di difesa anti-missili ipersonici Hydis. Oltre ai progetti già esistenti come Eurofighter, Eurodrone, elicottero NH-90 e missile Vulcano, le due nazioni mirano a "ridurre la frammentazione, promuovere l'intercambiabilità e rafforzare l'industria europea della difesa". 

Spazio e innovazione  

Lo spazio costituisce un pilastro fondamentale della partnership strategica italo-tedesca. Al centro della collaborazione figura il programma Iris², la costellazione satellitare europea per comunicazioni sicure e sovrane, con primo lancio previsto nel 2029. Durante il primo Forum ministeriale a Berlino nel novembre 2024, i ministri Urso e Habeck hanno posto lo spazio al centro della cooperazione bilaterale, identificandolo come "catalizzatore per le tecnologie emergenti" e strumento per garantire competitività e autonomia all'Europa. Il Piano d'Azione prevede gruppi di lavoro dedicati all'economia spaziale, promuovendo collaborazioni industriali e poli di innovazione. Dopo la partecipazione italiana alla Fiera di Hannover 2025, a ottobre il German-Italian Aerospace Forum a Roma ha ulteriormente consolidato questa collaborazione, supportata dal Consiglio dei Ministri Esa 2025. 

Regolamentazione e sovranità tecnologica  

Nella partita europea sull’“Omnibus digitale” la Germania si sta ritagliando il ruolo di capofila dei paesi che chiedono una vera cesura con la stagione della iper regolazione, e la linea illustrata da Karsten Wildberger, ministro per la digitalizzazione, al Consiglio Ue Telecomunicazioni del 9 dicembre, conferma questa ambizione: Berlino saluta il pacchetto della Commissione come un passo nella direzione giusta ma lo giudica insufficiente, chiede di estendere l’ambito della riforma, rendere le norme nativamente “machine readable” per permettere una compliance automatizzata e tagliare in modo drastico il ricorso ad atti delegati ed esecutivi che scaricano incertezza giuridica su imprese e amministrazioni nazionali.  

Parlando con chi ha partecipato al forum berlinese sulla sovranità digitale di fine novembre, la sovranità non viene più declinata come autarchia tecnologica ma come capacità europea di governare infrastrutture critiche – dai cavi sottomarini allo spazio, già definiti da vari ministri “nuovi territori sovrani” – e di costruire un quadro normativo sufficientemente semplice per non trasformare il fattore regolatorio in un vantaggio competitivo per gli attori extra Ue. È in questo spazio che si inserisce, quasi in modo complementare, la posizione italiana espressa dal viceministro Valentino Valentini al Consiglio Telco: meno complessità normativa, più chiarezza e coerenza tra i grandi regolamenti orizzontali (Dsa, Dma, Data Act, Cyber Resilience, Nis2), razionalizzazione degli obblighi per evitare sovrapposizioni, e soprattutto uso “intelligente” del digitale – piattaforme comuni, interoperabilità tra autorità, modelli e procedure standardizzate – per ridurre oneri invece di crearne di nuovi.  

L'allineamento tra Ppe e Ecr  

La convergenza Roma-Berlino trova riscontro anche nelle dinamiche del Parlamento europeo, dove il Partito Popolare Europeo (Ppe) di Merz e i Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) di Meloni collaborano sempre più frequentemente. L’Ecr, quarto gruppo parlamentare con 80 eurodeputati provenienti da 19 Stati membri (e che in questi giorni si riunisce a Roma per i suoi ‘study days’), si posiziona come possibile "cardine" di coalizioni variabili, capace di collaborare sia con il Ppe che con i Patrioti su dossier specifici, facendo ovviamente irritare il resto della maggioranza che ha sostenuto il secondo mandato di Ursula von der Leyen, ovvero Socialisti e Liberali. Questa dinamica, definita anche "maggioranza venezuelana" dopo il voto congiunto sul riconoscimento di Edmundo González come presidente del Venezuela, si è manifestata ripetutamente su temi industriali e di politica estera. Il presidente del Ppe Manfred Weber ha dimostrato più volte disponibilità a proteggere il governo Meloni, come nel blocco della missione parlamentare europea sullo stato di diritto in Italia, che si sarebbe dovuta tenere in questi giorni. (di Giorgio Rutelli) 

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Categoria: internazionale/esteri

18:21

Accordo con l'Agenzia delle Entrate, Amazon pagherà oltre 500 milioni di euro al fisco

(Adnkronos) - Amazon ha raggiunto un accordo con il fisco italiano per versare 511 milioni di euro nell'inchiesta che riguarda il presunto mancato versamento dell'Iva da parte dei venditori cinesi, rispetto ai quasi 3 miliardi calcolati dalla Guardia di finanza e dalla Procura di Milano tra imposte, interessi e sanzioni. L'inchiesta addebita al colosso americano di non avere ottemperato nel 2019-2021 ad alcuni obblighi tributari. La cifra si aggiunge ai 212 milioni definiti da Amazon logistica e Amazon italia transport per non incorrere nel rischio di misura interdittiva del divieto di pubblicità chiesta dal pm Paolo Storari per frode fiscale nella eterodirezione digitale dei lavoratori.  

"Questo accordo riflette il nostro impegno a collaborare in modo costruttivo con le autorità italiane. Ci difenderemo con determinazione rispetto all’eventuale procedimento penale, che riteniamo infondato". E' il commento di Amazon in merito all'accordo. 

"Siamo tra i primi 50 contribuenti in Italia e uno dei maggiori investitori esteri nel Paese. Negli ultimi 15 anni abbiamo investito oltre 25 miliardi di euro in Italia, dove impieghiamo direttamente più di 19.000 persone. Contesti normativi imprevedibili, sanzioni sproporzionate e procedimenti legali prolungati incidono sull'attrattività dell'Italia come destinazione di investimento" si sottolinea in una nota. 

 

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Categoria: cronaca

18:12

Natale 2025, sale l'effetto Grinch e cala la magia delle feste

(Adnkronos) - Anche quest’anno il Natale si conferma un momento di tenuta per i consumi, nonostante il calo del potere d’acquisto e la difficoltà di risparmio delle famiglie. Nonostante ciò, dicembre resta un motore economico solido: tra regali, pranzi, viaggi e piccoli piaceri accessibili, il Natale resta comunque una boccata d’ossigeno per l'economia. A crescere sono soprattutto i consumi di compensazione: food premium, beauty, prodotti di benessere. Ma cambia il modo in cui gli italiani comprano: oltre 6 su 10 usano intelligenza artificiale e comparatori intelligenti per gestire il budget, mentre quasi il 70% aspetta promozioni o sconti mirati per acquistare. 

Se la spesa tiene, l’atmosfera cambia. Le persone descrivono le feste come più stancanti, più sobrie e meno magiche. Cresce la percezione del regalo come obbligo, soprattutto tra i giovani, e cala l’identificazione con la classica narrazione pubblicitaria fatta di famiglie perfette e scenari innevati. È quello che molti definiscono realismo emotivo: un modo più autentico, pragmatico e disincantato di vivere il Natale, in cui si riconosce ciò che si prova davvero, non ciò che ci si aspetta di provare. 

È da questo scarto, tra ciò che si vive e ciò che si vede, che nasce un nuovo modo di raccontare il Natale. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per un tipo di comunicazione che potremmo definire 'anti-Natale': campagne che non rifiutano la festa, ma la raccontano al contrario. Invece di mostrare famiglie sorridenti e neve che cade, mettono in scena l’ironia, l’imprevisto e l’individualismo. Un linguaggio che rompe lo standard e punta sulla sorpresa per catturare attenzione in un mercato saturo. Dal punto di vista psicologico, il meccanismo funziona perché rompe le aspettative. Il cervello presta più attenzione a ciò che contraddice uno schema abituale: un Natale 'diverso' attira curiosità e resta in memoria più a lungo. Anche un pizzico di provocazione, se dosato bene, genera empatia e condivisione social. 

“L’anti-Natale non è una provocazione fine a sé stessa", spiega Luna Mascitti, formatrice specializzata in neuromarketing e storytelling e founder di 'Mio Cugino Adv', agenzia di marketing digitale. “È un modo per riattivare l’attenzione di un pubblico disincantato, che riconosce subito i cliché e cerca emozioni più vere. Oggi funziona chi sa sorprendere senza prendersi troppo sul serio", continua. Nonostante qualche esperimento riuscito, la pubblicità natalizia italiana rimane ancorata ai suoi simboli più rassicuranti: famiglia, tavola, luci e buoni sentimenti. È una scelta culturale (il Natale in Italia è fortemente legato all’appartenenza) ma anche di prudenza strategica: rompere con la tradizione può sembrare rischioso per un brand. 

Eppure i segnali di cambiamento ci sono. Tra i Gen Z e Millennial cresce l’idea che i regali siano un obbligo più che un piacere, e di conseguenza la richiesta è di comunicazioni più oneste, spontanee e meno idealizzate. Il mercato, poi, è sovraffollato: a dicembre, se non ancora prima ormai, ogni marchio lancia il proprio spot, e la vera novità è proprio chi osa cambiare tono.  

Il fenomeno dell’anti-Natale non è un rifiuto del sentimento natalizio, ma un modo più onesto di raccontarlo. Significa riconoscere che le emozioni cambiano, che i consumatori non vogliono più sentirsi “vendere” la felicità, ma riconoscersi in un racconto più vicino alla vita reale. Anche Babbo Natale, ogni tanto, ha bisogno di un rebranding. 

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Categoria: cronaca

17:52

Bollette della luce, in arrivo il bonus di 55 euro contro il caro energia

(Adnkronos) - Bonus contro il caro-energia per le fasce più deboli: una bozza del decreto Bollette atteso al varo in Consiglio dei ministri entro fine anno prevede contributo straordinario annuo per il 2026 di 55 euro sulla materia prima per le forniture di energia elettrica ai clienti domestici residenti con Isee fino a 15.000 euro o alle famiglie con almeno 4 figli a carico e Isee inferiore a 20.000 euro, una platea di circa 4,5 milioni di nuclei.  

L’attuazione spetterà ad una deliberazione dell’Arera. Il contributo inoltre è da considerarsi aggiuntivo rispetto al bonus sociale previsto dalla manovra. 

Un'altro articolo della bozza introduce disposizioni per promuovere la contrattazione di lungo termine della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con priorità per le piccole e medie imprese. In arrivo anche misure per la riduzione degli oneri generali di sistema derivanti dalle bioenergie. Previsti anche interventi per l’abbattimento del prezzo della bolletta del gas e misure per promuovere la concorrenza e l’integrazione dei mercati all’ingrosso del gas. 

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Categoria: economia

17:48

Imprese, Barbaresco (Mediobanca): "In Italia manca recupero produttività, cresce perché si lavora di più"

(Adnkronos) - “In Italia manca un recupero della produttività. Il nostro Paese cresce perché si lavora di più. Resta rilevante la questione salariale: la retribuzione oraria reale nel primo semestre del 2025 è del 5% inferiore al 2019, quando già veniva da anni di invarianza. Il tema salariale è legato a quello della produttività”. Lo spiega Gabriele Barbaresco, direttore Area Studi di Mediobanca, all’incontro stampa organizzato da Centromarca oggi a Milano, per illustrare dinamiche e prospettive economiche del comparto largo consumo e dell’industria di Marca per il 2026. 

Restando in tema di produttività, Barbaresco fa sapere che “nell'ultimo triennio il Pil pro capite italiano è cresciuto dello 0,8% medio annuo solo grazie agli aumenti di occupazione e orario di lavoro, in assenza dei quali la produttività oraria lo avrebbe fatto cadere dell'1,3%. Tale dato – spiega – è a sua volta integralmente dovuto alla produttività totale dei fattori, che rispecchia le inefficienze del sistema Paese. Pesano anche l'aumento occupazionale in settori a basso valore aggiunto e il fenomeno del lavoro improduttivo: nel 2023-24 nella manifattura l'occupazione è salita del 2% a fronte di un calo del 5,3% della produzione. Eppure – continua – si stima un fabbisogno lavorativo al 2028 tra 3,1 e 3,6 milioni di persone, con un 80%-90% da puro replacement. I contratti di lavoro con difficoltà di reperimento sono passati dal 26% (2018) al 50% (2023)”. 

Ma da cosa dipende questa difficoltà? “I due terzi dal labour shortage, ossia le candidature deserte – illustra Barbaresco – Un fenomeno che costa circa 2,5 punti di Pil. Rimaniamo una manifattura votata all'export, il cui successo si fonda su tre driver: qualità, specializzazione e competenza tecnica – approfondisce – Siamo invece penalizzati dal costo dei beni intermedi e da quello dell'energia (+20% tra 2020 e 2025)”. 

“All'interno dei nostri punti di forza si nascondono anche insidie, tra le quali la medtech. Vedo però una call to action che si articola su due punti: il primo è il decisore politico, a cui si chiede di favorire la crescita dei settori a maggiore valore aggiunto e garantire l'autonomia strategica – illustra – Il secondo è chiedere al ceto imprenditoriale di intraprendere con convinzione la transizione digitale, intendendola come un investimento e non come un costo, e passando dalla mera adozione alla sua assimilazione, in modo che diventi uno strumento di miglioramento organizzativo e del mindset aziendale”. 

“Altra leva è il rafforzamento delle logiche di filiera – dice – per contenere la sempre maggiore distanza tra imprese leader e imprese lagger. Spetta alle imprese leader collocarsi nei segmenti pregiati delle Cgv (Catene globali del valore) e veicolare conoscenza alla rete della fornitura nazionale. Qualità e competenze produttive sono garantite dal nostro capitalismo familiare, ma esso oggi è chiamato a un percorso di crescita inorganica (M&A), modernizzazione della governance e crescita degli investimenti intangibili".  

"I fondi di Private Equity (PE) possono giocare un ruolo fondamentale: essi sono oggi portatori di proposte imprenditoriali votate alla crescita rispetto al loro precedente ruolo di puri efficientatori. Ritorna, su questo tema, il ruolo cruciale dell’uso a fini produttivi del cospicuo risparmio privato”, conclude. 

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Categoria: lavoro

17:43

Usa, media: "Nuova strategia Trump prevede allontanamento Italia da Ue"

(Adnkronos) - Nella versione estesa della nuova Strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti studiata dall'amministrazione Trump - non pubblicata dalla Casa Bianca ma visionata dalla rivista Defense One - l’Italia, insieme ad Austria, Polonia e Ungheria, viene indicata tra i Paesi con cui Washington dovrebbe "collaborare maggiormente" con l’obiettivo di "allontanarli" dall’Unione Europea.  

Al fine di "rendere l'Europa di nuovo grande", il documento suggerisce inoltre che gli Stati Uniti dovrebbero sostenere "partiti, movimenti e figure culturali" favorevoli alla sovranità nazionale e alla difesa dei "modi di vita europei tradizionali", a condizione che rimangano filoamericani. 

Intanto l'offensiva di Trump contro la "decadenza" dell'attuale leadership europea provoca reazioni diverse tra partiti dell'estrema destra, quei "partiti europei patriottici", incoraggiati, recita la Strategia di Sicurezza Nazionale, a promuovere da "alleati politici in Europa" un "revival dello spirito". Un sostegno che la tedesca 'Alternativa per la Germania' (Afd) ha accolto con entusiasmo, considerandolo un potente aiuto verso una legittimazione che metta fine al suo ostracismo politico. 

Molto più cauto Rassemblement National, sia per motivi politici, e in ultima analisi sovranisti, ma anche per la grande impopolarità di Trump tra l'elettorato francese, sottolinea Politico che analizza le posizioni dei due partiti di estrema destra al momento in testa ai sondaggi in Germania e Francia. 

Il documento di 33 pagine elaborato dal presidenteTrump e reso noto dalla Casa Bianca contiene parole brutali nei confronti dell'Europa, vista come una civiltà in declino. 

"L’amministrazione Trump - si legge -si trova in disaccordo con funzionari europei che nutrono aspettative irrealistiche sul conflitto" in Ucraina, "radicate in governi di minoranza instabili, molti dei quali calpestano i principi democratici di base sopprimendo l’opposizione". "Una grande maggioranza europea desidera la pace, ma tale desiderio non si traduce in politiche, in larga parte a causa della sovversione dei processi democratici da parte di quei governi", prosegue il testo, che sottolinea come questo sia "strategicamente importante per gli Stati Uniti proprio perché gli Stati europei non possono riformarsi se restano intrappolati in crisi politiche". 

La strategia, che pone l'enfasi sul rischio di declino della civiltà europea ed esorta le singole nazioni a resistere all'influenza dell'Ue, delinea come "interesse fondamentale degli Stati Uniti negoziare una cessazione delle ostilità rapida in Ucraina, per stabilizzare le economie europee, prevenire un’escalation o un’espansione indesiderate del conflitto, ristabilire la stabilità strategica con la Russia e consentire la ricostruzione postbellica dell’Ucraina, affinché sopravviva come Stato vitale". 

Sul versante europeo, la Casa Bianca spiega che le nazioni hanno perso fiducia a causa del declino, pur godendo di un "notevole vantaggio di potenza rispetto alla Russia in quasi tutte le misure, tranne che per le armi nucleari. A seguito della guerra della Russia in Ucraina, le relazioni europee con la Russia sono oggi fortemente deteriorate e molti europei considerano la Russia una minaccia esistenziale. Gestire i rapporti europei con la Russia richiederà un significativo impegno diplomatico statunitense, sia per ristabilire condizioni di stabilità strategica attraverso la massa continentale eurasiatica, sia per mitigare il rischio di conflitto tra la Russia e gli Stati europei". 

La strategia spiega anche che la guerra in Ucraina ha avuto "l’effetto perverso di aumentare la dipendenza esterna dell’Europa, in particolare della Germania. Oggi le aziende chimiche tedesche costruiscono alcuni dei più grandi impianti di lavorazione al mondo in Cina, utilizzando gas russo che non possono ottenere in patria. Eppure, l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti", continua il documento, sottolineando che il commercio transatlantico "è ancora uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana". 

"Coltivare la resistenza alla traiettoria attuale dell’Europa all’interno delle singole nazioni europee": questo uno degli obiettivi fondamentali delineati dalla nuova Strategia di sicurezza nazionale Usa. Secondo il testo, le "questioni più gravi che l’Europa deve affrontare includono le attività dell’Unione europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e generando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità e fiducia nazionali". 

Nel testo, Washington avverte che "se le tendenze attuali continueranno, il continente sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", e "non è dunque affatto certo che alcuni Paesi europei manterranno economie e forze armate abbastanza solide da restare alleati affidabili". Molte di questi Stati-nazioni, che rimangono "l'unità politica fondamentale del mondo", al momento stanno intensificando gli sforzi che contraddistinguono il loro percorso attuale, rileva la strategia: "Vogliamo che l’Europa rimanga europea, che ritrovi la fiducia nella propria civiltà e abbandoni l’attenzione fallimentare alla soffocante regolamentazione", si legge nel documento. 

Il documento evidenzia anche come i funzionari Usa siano "abituati a considerare i problemi europei in termini di carenze di spesa militare e stagnazione economica. In parte è vero, ma i problemi reali dell’Europa sono ancora più profondi. L’Europa continentale ha visto la propria quota del Pil globale diminuire, dal 25% nel 1990 al 14% di oggi, in parte a causa di regolamentazioni nazionali e transnazionali che minano la creatività e l’operosità. Ma questo declino economico è oscurato dalla prospettiva, ancora più seria, di una cancellazione della civiltà". Altrove, nella sezione che riguarda l'Ucraina, il documento parla anche di "sovversione dei processi democratici" da parte dei governi europei. 

"Eppure, l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti", continua il documento, sottolineando che il commercio transatlantico "è ancora uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana", i settori industriali europei "restano tra i più solidi al mondo" e il continente ospiti "ricerche scientifiche d’avanguardia e istituzioni culturali di livello mondiale. Non possiamo permetterci di abbandonare l’Europa: farlo sarebbe controproducente per gli obiettivi di questa strategia". La diplomazia americana deve quindi "continuare a difendere la vera democrazia, la libertà di espressione e la celebrazione senza complessi del carattere e della storia delle singole nazioni europee. L’America incoraggia i propri alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita dello spirito, e la crescente influenza dei partiti patriottici europei è motivo di grande ottimismo". 

"Il nostro obiettivo è aiutare l’Europa a correggere la propria traiettoria attuale. Avremo bisogno di un’Europa forte per competere con successo e collaborare con noi nel prevenire che qualsiasi avversario domini il continente europeo", continua il testo, specificando che gli Stati Uniti rimangono "comprensibilmente legati sentimentalmente al continente europeo, e naturalmente alla Gran Bretagna e all’Irlanda. Il carattere di questi Paesi è anche strategicamente importante, perché contiamo su alleati creativi, capaci, fiduciosi e democratici per creare condizioni di stabilità e sicurezza. Vogliamo collaborare con Paesi allineati che desiderano ristabilire la loro antica grandezza". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

17:41

Bimbo di tre mesi ricoverato all'ospedale di Vasto dopo aver ingerito detergente

(Adnkronos) - Un neonato di tre mesi è ricoverato all’ospedale San Pio di Vasto (Ch) dopo una sospetta ingestione di detergente. Il piccolo è arrivato ieri pomeriggio al Pronto soccorso con sintomi compatibili con un’intossicazione da sostanze caustiche. I medici lo hanno immediatamente sottoposto agli accertamenti del caso e a lavanda gastrica. Le sue condizioni, pur richiedendo monitoraggio costante, non desterebbero particolare preoccupazione: non è in pericolo di vita.  

L’allarme è scattato quando i familiari hanno segnalato che il bimbo aveva ingerito, in circostanze ancora da chiarire, una piccola quantità di prodotto per la pulizia domestica. L’intervento tempestivo del personale sanitario ha permesso di stabilizzare rapidamente il quadro clinico. Sull’episodio sono state avviate indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Vasto, che dovranno ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. 

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Categoria: cronaca

17:40

Alcaraz, allenamento speciale a Miami... con Ronaldo

(Adnkronos) - Carlos Alcaraz e Ronaldo insieme su un campo da tennis. Allenamento speciale per il numero uno del mondo, tornato ad allenarsi dopo le vacanze per prepararsi alla nuova stagione, con gli Australian Open al via il prossimo gennaio. A Miami, dove lo spagnolo ha giocato un'esibizione, Alcaraz ha incontrato proprio l'ex attaccante brasiliano. 

I due hanno scambiato qualche pallina prima di fermarsi per una breve chiacchierata sotto rete, in cui Carlos ha anche dato qualche consiglio mimando il gesto del dritto, colpo su cui, evidentemente, Ronaldo deve ancora migliorare. Ronaldo ha inoltre regalato ad Alcaraz una maglia del Brasile autografata, che ha ringraziato abbracciando l'ex attaccante, tra le altre, di Inter e Milan. 

 

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Categoria: sport

17:29

Chi è il nuovo fidanzato di Giorgia Cardinaletti

(Adnkronos) - La loro relazione è iniziata da qualche mese ma ora la coppia è ufficiale: Giorgia Cardinaletti, giornalista del Tg1, e Francesco Bechis, cronista politico del 'Messaggero'. I due erano stati avvistati insieme dall’Adnkronos al Premio Graldi, dedicato all’ex direttore del quotidiano romano, che Bechis ha vinto nella categoria Under 35, e tra i colleghi la voce aveva iniziato a girare.  

 

Giorgia Cardinaletti, marchigiana di Fabriano, 38 anni, è giornalista professionista dal 2012. Dopo il liceo classico, si è laureata in Lettere (indirizzo storico) all’Università di Perugia dove ha frequentato anche la Scuola di giornalismo. Ha iniziato a Rai News 24 come inviata e poi conduttrice, per poi passare allo sport con la Formula 1 e i programmi “Pole Position” e “La Domenica Sportiva”, che l’hanno resa un volto noto al grande pubblico. Dal 2019 è al TG1 (edizioni notturne, “60 secondi” e fascia serale) e conduce vari speciali e programmi di approfondimento come “Dentro il Festival”, “Telethon”, “Via delle storie” e “TG1 Mattina Estate”. Ha ricevuto premi come il Francesco Valentini, il Margutta e riconoscimenti come telegiornalista dell’anno. Ha avuto una relazione con il cantautore Cesare Cremonini, che l'ha citata in una sua recente intervista al "Corriere", che si è chiusa all’inizio di quest’anno. 

 

Romano, classe 1995, due volte figlio d’arte (il padre è il direttore di Open.online Franco, la madre è Monica Mondo, volto storico di Tv2000), laurea e master alla Luiss, junior fellow della Fondazione De Gasperi, per sei anni anni firma di “Formiche.net” per cui ha scritto di politica e sicurezza, nel 2022 entra a via del Tritone come cronista parlamentare e di governo, seguendo da vicino Palazzo Chigi e i rapporti internazionali di Draghi e Meloni. Nel 2024 ha pubblicato il libro “Realpolitik” insieme a Giampiero Massolo, già a capo della diplomazia e dell’intelligence italiane. 

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Categoria: media-comunicazione

17:13

Donatore di sperma aveva mutazione genetica, 197 bambini a rischio cancro: il caso

(Adnkronos) - Un donatore di sperma, portatore inconsapevole di una mutazione genetica che aumenta drasticamente il rischio di cancro, ha contribuito a mettere al mondo almeno 197 bambini in tutta Europa. Alcuni sono già morti e solo una minoranza, tra quelli che erediteranno la mutazione, non svilupperà una forma di tumore nel corso della propria vita. 

E' quanto emerge da un'indagine condotta da 14 emittenti - compresa la Bbc - che riferimento ad una vicenda legata ad una banca del seme in Danimarca a cui si sarebbero rivolte poche famiglie britanniche. Lo sperma è stato donato da un soggetto anonimo a partire dal 2005: il seme è stato utilizzato per circa 17 anni. Lo sperma dell'uomo sarebbe stato usato da 67 cliniche in 14 paesi. 

Il soggetto, circa 20 anni fa, era stato giudicato idoneo e aveva superato i controlli di routine. Il Dna in alcune sue cellule sarebbe mutato con danni al gene TP53, che svolge un ruolo cruciale nel prevenire l'evoluzione cancerosa delle cellule stesse.  

La malattia genetica ereditaria è nota come sindrome di Li Fraumeni e comporta il rischio altissimo, fino al 90%, di sviluppare un tumore durante l'infanzia o nella fase più avanzata della vita. 

La banca del seme in Danimarca ha reso noto che "né il donatore né i suoi familiari sono malati" e che tale mutazione "non viene rilevata preventivamente tramite screening genetico". La struttura ha "immediatamente bloccato" il donatore una volta scoperto il problema. 

Nel corso del 2025, medici che avevano in cura bambini affetti da cancro legati alla donazione di sperma hanno fatto scattare l'allarme sollevando preoccupazioni presso la Società Europea di Genetica Umana. I primi dati facevano riferimento a 23 bambini con la variante. A 10 bambini era già stato diagnosticato un cancro.  

Con il successivo accesso agli atti e con i colloqui con i medici, i media hanno appurato che i bambini coinvolti nella drammatica vicenda sono almeno 197: "Il numero potrebbe non essere definitivo poiché i dati non sono stati ottenuti da tutti i Paesi", spiega la Bbc, evidenziando che "non è noto nemmeno quanti di questi bambini abbiano ereditato la pericolosa variante". 

La professoressa Edwige Kasper, genetista oncologica presso l'Ospedale Universitario di Rouen, in Francia, è uno degli scienziati che presentato i dati iniziali: "Abbiamo molti bambini che hanno già sviluppato un cancro. Abbiamo alcuni bambini che hanno già sviluppato due tumori diversi e alcuni di loro sono già morti in tenera età".  

 

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Categoria: internazionale/esteri