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08:24

Prima alla Scala, domani un 7 dicembre "clamoroso" con Lady Macbeth

(Adnkronos) - Il Teatro alla Scala si prepara a un 7 dicembre ad alta tensione emotiva. Domani con 'Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk', Dmitrij Šostakovič irrompe nella Prima come un faro sulla modernità, tra la passione febbrile del direttore d'orchestra Riccardo Chailly e l’energia da eroina del soprano Sara Jakubiak, che avverte il pubblico: "Allacciatevi le cinture". Il sovrintendente Fortunato Ortombina non ha dubbi: sarà una serata “clamorosa”. L’approdo di Sostakovic sul palcoscenico del Piermarini, nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, non è solo un omaggio ma una presa di posizione chiara: “La Lady Macbeth è tra le opere più clamorose e importanti del ’900, per me una delle più importanti di sempre” ribadisce Ortombina. E aggiunge: “Sono convinto che anche Šostakovičsia sulla buona strada per diventare un profeta nel tempo come Mozart e Verdi”. 

Per il sovrintendente, alla sua prima inaugurazione del 7 dicembre dopo l’era Meyer, il titolo scelto ha una forza simbolica innegabile: “È di capitale importanza, di spettacolarità straordinaria e il rapporto con la cultura russa fa parte della storia di questa città”. Non teme polemiche legate alla scelta di un altro titolo russo, dopo il 'Boris Godunov' che nel 2022, con la guerra in Ucraina appena iniziata fece scorrere fiumi di inchiostro. E infatti puntualizza: “Sappiamo tutto della censura. Toscanini ha fatto qui la prima scaligera di Tchaikovsky: i rapporti tra Russia e Scala sono sempre stati importanti e hanno trasceso qualunque momento di crisi politica europea e globale, e questo continuerà per tanto tempo”. 

Sul lavoro creativo, Ortombina sottolinea lo sforzo del team guidato dal regista Vasily Barkhatov, dal direttore musicale Riccardo Chailly e dal soprano Sara Jakubiak: “Se vediamo sorridere questa bravissima interprete è perché è veramente una cantante straordinaria, così come straordinari sono anche gli altri elementi del cast. La forza di questo soggetto sta nella primordialità delle forze che Šostakovič è andato a indagare”. Il direttore musicale Riccardo Chailly parla con passione quasi febbrile dell’opera: “Portare in scena la Lady Macbeth credo non debba essere preso come un atto di coraggio ma come un atto dovuto di riconoscimento a un gigante del ’900”. L’opera, ricorda, "ha sofferto per anni e deve recuperare il tempo perduto, di una qualità assoluta e alla quale partitura bisogna dare il valore che merita”. 

Chailly stesso confessa la propria soggezione: “Ne ero vittima per la grandezza, l’audacia e la modernità”. E parla del giovane Šostakovič come di un rivoluzionario: quando scrisse l’opera, “un soggetto scabroso che chiedeva coraggio a un compositore di 24 anni”. Sul fronte musicale, il maestro non risparmia elogi a cast, coro e orchestra: “Tutti i cantanti sono uno più bravo dell’altro. Il coro ha trovato una difficoltà forte nella ritmica e nella sillabazione, che richiede una bravura forte. Abbiamo fatto lavoro eccellente con il coro della Scala. Anche l’orchestra… affronta le mostruosità tecniche in maniera formidabile”. 

Il soprano Sara Jakubiak, al debutto scaligero, è la figura forse più “spremuta” - letteralmente - dell’intero progetto. “E' vero, mi sento un po’ come un’arancia spremuta” sorride, riprendendo le parole di Chailly. Il maestro, infatti, ha riconosciuto la sua bravura “nonostante sia stata spremuta come un’arancia” da una partitura che mette a dura prova qualsiasi interprete. Jakubiak descrive Katerina come un personaggio estremo: “Mi ricorda una McLaren capace di passare da zero a cento in meno di un minuto”. E lancia un messaggio al pubblico per il 7 dicembre: “L’unica cosa che posso dire è: allacciatevi le cinture”.  

Il regista Vasily Barkhatov, firma una 'Lady Macbeth' che vuole scavare a fondo nella psiche umana. “E' in fondo una storia semplice: quella di una donna che si vota con tutte le sue forze alla libertà e alla felicità umana, ma lo fa in maniera violenta e drammatica”. Per Barkhatov, classe 1983 e al debutto scaligero, il primo passo è stato liberare l’opera dai suoi stereotipi sedimentati: “Titoli così frequentati generano spesso dei cliché… Il nostro obiettivo è stato ‘togliere la polvere’ e concentrarci sugli aspetti psicologici di Katerina”. Per questo, l’azione non è più ambientata in un villaggio rurale, ma “in una capitale del secolo scorso”. L’operazione rispecchia la poetica del compositore: “Šostakovič ha cercato la bellezza nei personaggi strani, ambigui, crudeli. Noi abbiamo cercato di fare lo stesso…E abbiamo un cast meraviglioso che ci permette di farlo”. 

La presenza alla Scala per il 7 dicembre è per Barkhatov “un grande onore”. “Ho seguito molte Prime in streaming e ritrovarmi finalmente in sala è un’emozione speciale”. E sul lavoro con Chailly: “Questa partitura richiede un dialogo molto stretto… Abbiamo attraversato un processo di collaborazione durato due anni”. Lo scenografo Zinovy Margolin racconta una scenografia concepita come contrasto permanente: “Abbiamo iniziato a lavorare un anno fa discutendo l’idea di scegliere un ambiente completamente diverso dalle consuete ambientazioni della provincia russa”. La scelta è ricaduta sulla città in cui Šostakovič ha vissuto. “La capitale permette un forte contrasto visivo e simbolico: da un lato l’ambiente sfarzoso del ristorante, dall’altro la povertà dei luoghi in cui lavorano i personaggi”. 

La 'Lady Macbeth del distretto di Mcensk' - libretto dello stesso Šostakovič dal romanzo di Leskov - doveva essere la prima parte di un trittico dedicato alla condizione femminile nella storia russa. La vicenda di Katerina Izmajlova, ambientata negli anni 1860, è un vortice di violenza, desiderio e ribellione: avvelenamenti, omicidi, passioni proibite, soprusi familiari. La doppia prima del 1934 a Leningrado e Mosca fu un successo travolgente, “un clamoroso succès de scandale” per la crudezza sociale e l’inedito realismo delle scene erotiche. Šostakovič, abbandonando la satira surreale de Il naso, si avvicinò a Musorgskij con una potenza drammatica che conquistò il pubblico: 200 rappresentazioni in due anni. 

L'opera racconta la vicenda di Katerina Izmajlova, giovane donna costretta a un matrimonio infelice con un possidente debole e sottomessa alle angherie del suocero. La passione proibita per il garzone Sergej sfocia in una scia di omicidi, vendette e tragedia, culminando in un finale di disperazione e morte. Šostakovič, autore anche del libretto, concepì il lavoro come prima parte di un trittico dedicato alla condizione della donna nelle diverse epoche della storia russa, ma la crudezza del racconto e il realismo spietato dei personaggi portarono l'opera rapidamente nel mirino del regime di Stalin. 

Dopo la doppia prima a Leningrado e Mosca nel gennaio 1934, l'opera riscosse un successo clamoroso: duecento rappresentazioni in due anni e l'entusiasmo del pubblico, conquistato dalla modernità della scrittura musicale e dalla combinazione di folklore russo e innovazione orchestrale. Tuttavia, come ricorda la celebre cantante Galina Vishnevskaya nelle sue memorie, la situazione politica stava cambiando rapidamente. I compositori legati all'ex-Proletkult, precedentemente criticati da Šostakovič, avevano assunto posizioni chiave nell'Unione dei Compositori, mentre Ždanov, nuovo responsabile della cultura del Partito Comunista, impose direttive di ottimismo, eroi positivi e finali lieti. 

Nel gennaio 1936 Stalin assistette personalmente a una rappresentazione dell'opera e, poco dopo, un articolo della "Pravda" decretò la condanna di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk", imponendo la sua rimozione dal repertorio ufficiale per "pornofonia". Il compositore fu costretto a subire un lungo periodo di ostracismo, durato fino agli anni di Krusciov, quando accettò di curare una versione emendata intitolata "Katerina Ismailova", andata in scena a Mosca nel 1963. In questa versione, le scene di erotismo più esplicite furono soppresse e il linguaggio musicale rese più dolce e accessibile, privando l'opera della sua tensione originaria e della violenza emotiva che la caratterizzava. 

Il ritorno alla Scala rappresenta dunque non solo un omaggio al genio compositivo di Šostakovič, ma anche un recupero della sua libertà artistica, violata dal regime sovietico. Riccardo Chailly, alla sua dodicesima inaugurazione di stagione al Piermarini, racconta il suo legame personale con il compositore: "Tutto cominciò nel 1972, quando avevo 19 anni. Assistetti alle prove e alle rappresentazioni de Il naso di Šostakovič dirette da Bruno Bartoletti, con la regia di Eduardo De Filippo. Rimasi stordito per giorni. Mi colpì enormemente la modernità, il coraggio di affrontare un testo di Gogo' in quel modo". 

La partitura di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk" si distingue per contrasti drammatici e straordinaria complessità orchestrale. Da una parte, l'uso sapiente della politonalità e la capacità di fondere melodie popolari russe con elementi mitteleuropei, come la citazione dell'Abschied dal Lied von der Erde di Gustav Mahler nel quarto atto, conferiscono profondità psicologica alla protagonista, alla quale Šostakovič riesce a dare un'umanità tormentata e contemporanea. Dall'altra, la presenza del grottesco e dell'umorismo nero emerge in passaggi come il canto del prete dopo l'avvelenamento di Boris, che richiama quasi un'atmosfera da operetta tragica e satirica. 

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Categoria: spettacoli

08:23

Usa, via libera alla vendita di missili all'Italia per 301 miliardi di dollari

(Adnkronos) - Il Dipartimento di Stato Usa ha approvato "una possibile vendita al governo italiano" di missili "Joint Air-to-Surface Standoff Missiles with Extended Range e relative attrezzature per un costo stimato di 301 milioni di dollari". E' quanto si legge in una nota della Defense Security Cooperation Agency (Dsca), che ha notificato il Congresso.  

Viene precisato che "i l governo italiano ha richiesto l'acquisto di 100 Agm-158B/B-2 Joint Air-to-Surface Standoff Missiles with Extended Range (Jassm-Er)" e che la "possibile vendita" servirà a "sostenere gli obiettivi di politica estera e sicurezza nazionale degli Stati Uniti migliorando la sicurezza di un alleato Nato, una forza per stabilità politica e progresso economico in Europa".  

E, prosegue la nota, "migliorerà le capacità dell'Italia di far fronte alle minacce attuali e future" con "sistemi avanzati di attacco a lungo raggio per l'impiego su caccia italiani, compresi, ma non solo, gli F-35". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

08:01

Bonus psicologo, pubblicate le graduatorie definitive: 270 giorni per usarlo

(Adnkronos) - Pubblicate dall'Inps le graduatorie definitive dei beneficiari del bonus psicologo 2025, suddivise per Regioni e per la Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige. 

 

Gli utenti possono verificare la propria posizione accedendo al sito www.inps.it, cercando 'Bonus psicologo' e selezionando il servizio dedicato. Una volta autenticati, i richiedenti possono consultare l'esito della domanda, l'eventuale importo riconosciuto e il codice univoco da comunicare al professionista per usufruire delle sedute. 

"Le graduatorie - spiega l'Inps - sono state formulate sulla base dell'Isee più basso e, in caso di parità, secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande, nel rispetto delle risorse stanziate". "Le domande presentate con Isee, recante omissioni o difformità non sanate entro i termini previsti dalla circolare n. 124/2025, sono state dichiarate improcedibili - precisa l'Istituto - e non sono state considerate per la predisposizione delle graduatorie".  

L'Inps sottolinea quindi che, "per garantire una risposta più ampia alla crescente domanda di sostegno psicologico, il ministero della Salute ha disposto l'unificazione dei fondi 2024 e 2025, destinando interamente all'annualità 2025 un totale di 21,5 milioni di euro. Ciò ha consentito l'elaborazione di un'unica graduatoria nazionale e l'accoglimento di un numero maggiore di richieste". 

 

I beneficiari hanno 270 giorni di tempo per utilizzare il contributo . Il codice univoco è soggetto ad annullamento automatico decorso tale termine. Si ricorda inoltre che, come previsto dal decreto, dalla stessa data di pubblicazione decorre il termine di 60 giorni entro cui deve essere effettuata almeno una seduta: in caso contrario, il beneficiario decade dal diritto e si procede allo scorrimento delle graduatorie. Il contributo, fino a un massimo di 50 euro a seduta, "è erogato direttamente al professionista secondo le modalità da lui indicate, senza alcun accredito ai beneficiari".  

 

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Categoria: economia

07:46

"Europa cambi o la sua civiltà sarà cancellata", il monito di Trump nella nuova strategia Usa

(Adnkronos) - "Se le tendenze attuali continueranno, l'Europa sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", con il serio rischio che la sua civiltà venga "cancellata". Questo l'avvertimento contenuto tra gli obiettivi fondamentali delineati dalla nuova Strategia di sicurezza nazionale Usa, pubblicata ieri dalla Casa Bianca e firmata dal presidente Donald Trump, che spiega come tradurre la dottrina "America First" in politica estera.  

 

Secondo il testo, le "questioni più gravi che l’Europa deve affrontare includono le attività dell’Unione europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e generando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità e fiducia nazionali". 

Nel testo, Washington avverte che "se le tendenze attuali continueranno, il continente sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", e "non è dunque affatto certo che alcuni Paesi europei manterranno economie e forze armate abbastanza solide da restare alleati affidabili". Molte di questi Stati-nazioni, che rimangono "l'unità politica fondamentale del mondo", al momento stanno intensificando gli sforzi che contraddistinguono il loro percorso attuale, rileva la strategia: "Vogliamo che l’Europa rimanga europea, che ritrovi la fiducia nella propria civiltà e abbandoni l’attenzione fallimentare alla soffocante regolamentazione", si legge nel documento. 

Il documento evidenzia anche come i funzionari Usa siano "abituati a considerare i problemi europei in termini di carenze di spesa militare e stagnazione economica. In parte è vero, ma i problemi reali dell’Europa sono ancora più profondi. L’Europa continentale ha visto la propria quota del Pil globale diminuire, dal 25% nel 1990 al 14% di oggi, in parte a causa di regolamentazioni nazionali e transnazionali che minano la creatività e l’operosità. Ma questo declino economico è oscurato dalla prospettiva, ancora più seria, di una cancellazione della civiltà". Altrove, nella sezione che riguarda l'Ucraina, il documento parla anche di "sovversione dei processi democratici" da parte dei governi europei. 

"Eppure, l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti", continua il documento, sottolineando che il commercio transatlantico "è ancora uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana", i settori industriali europei "restano tra i più solidi al mondo" e il continente ospiti "ricerche scientifiche d’avanguardia e istituzioni culturali di livello mondiale. Non possiamo permetterci di abbandonare l’Europa: farlo sarebbe controproducente per gli obiettivi di questa strategia". La diplomazia americana deve quindi "continuare a difendere la vera democrazia, la libertà di espressione e la celebrazione senza complessi del carattere e della storia delle singole nazioni europee. L’America incoraggia i propri alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita dello spirito, e la crescente influenza dei partiti patriottici europei è motivo di grande ottimismo". 

"Il nostro obiettivo è aiutare l’Europa a correggere la propria traiettoria attuale. Avremo bisogno di un’Europa forte per competere con successo e collaborare con noi nel prevenire che qualsiasi avversario domini il continente europeo", continua il testo, specificando che gli Stati Uniti rimangono "comprensibilmente legati sentimentalmente al continente europeo, e naturalmente alla Gran Bretagna e all’Irlanda. Il carattere di questi Paesi è anche strategicamente importante, perché contiamo su alleati creativi, capaci, fiduciosi e democratici per creare condizioni di stabilità e sicurezza. Vogliamo collaborare con Paesi allineati che desiderano ristabilire la loro antica grandezza". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

07:05

Ucraina-Russia, missili e droni su Kiev nella notte: feriti e danni alle ferrovie

(Adnkronos) - Un pesante attacco russo, con missili e droni, ha colpito nella notte alcune città in Ucraina. A denunciarlo sono le autorità locali, come riporta 'The Kyiv Independent', confermando che Lnella regione di Kiev risultano almeno tre feriti.' L'offensiva ha compromesso le infrastrutture ferroviarie, imponendo la riprogrammazione dei collegamenti passeggeri. 

Secondo quanto riporta 'Thr Kyiv Independent', sono state segnalate esplosioni, oltre a Kiev, anche in altre città ucraine: Poltava, Lutsk, Odessa, Zaporizhzhia e Bila Cerkva. Nella regione di Dnipropetrovsk le autorità hanno segnalato incendi in diverse zone e attacchi che hanno colpito case a Pavlohrad e un'infrastruttura a Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky. 

Il governatore della regione di Kiev, Mykola Kalashnyk, ha segnalato il ferimento di un 42enne nella città di Fastiv, a circa 60 chilometri a sudovest di Kiev. Le autorità hanno accusato Mosca per un "bombardamento massiccio contro l'infrastruttura ferroviaria" a Fastiv. Nel distretto di Vyshhorodskyi, a nord di Kiev, sono rimaste ferite - secondo la denuncia di Kalashnyk - due donne di 46 e 40 anni. 

Stati Uniti e Ucraina "hanno convenuto che progressi reali verso un accordo dipendono dalla volontà della Russia nel dimostrare un impegno serio per una pace duratura, compresi passi verso la de-escalation e la fine delle uccisioni". È quanto si legge in una nota diffusa dal Dipartimento di Stato Usa sugli incontri degli ultimi due giorni tra l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il genero del presidente degli Stati Uniti, Jared Kushner, il segretario del Consiglio di difesa e sicurezza nazionale, Rustem Umerov, e il capo di Stato Maggiore ucraino, Andriy Hnatov. I contatti proseguono. 

"Americani e ucraini hanno concordato sul quadro degli accordi di sicurezza" e parlato delle "capacità di deterrenza necessarie per sostenere una pace duratura". Nessun dettaglio in più. La nota, che riferisce di "colloqui costruttivi per promuovere un percorso credibile verso una pace giusta e duratura in Ucraina", precisa che le delegazioni hanno parlato anche della ricostruzione nel dopoguerra e di "iniziative economiche congiunte Usa-Ucraina". 

Umerov, si legge, ha ribadito che la "priorità" di Kiev è arrivare a un accordo che "protegga la sua indipendenza e sovranità, garantisca la sicurezza degli ucraini e fornisca una base stabile per un futuro democratico prospero". 

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Categoria: internazionale/esteri

06:50

Tu si que vales, stasera 6 dicembre: ultima puntata, sorprese e finalisti

(Adnkronos) - L’ultimo appuntamento di ‘Tu si Que Vales’ va in onda stasera, sabato 6 dicembre, in diretta in prima serata su Canale5. A condurre la kermesse, Giulia Stabile, Alessio Sakara e Martin Castrogiovanni che presentano 16 artisti che con il loro talento hanno conquistato un posto nella finalissima. 

Solo uno di loro sarà il vincitore di questa 12esima edizione e si aggiudicherà il montepremi del valore di 100.000 euro in gettoni d’oro.  

Paolo Bonolis, Maria De Filippi, Luciana Littizzetto, Rudy Zerbi e Sabrina Ferilli, oltre a godersi lo spettacolo e commentare le performance, vestiranno ancora una volta i panni di grandi artisti della musica italiana e internazionale per una finalissima di Lip-sync battle che decreterà il vincitore assoluto.  

Con loro: Francesca Fagnani, Claudia Gerini, Filippo Bisciglia, Giucas Casella. 

I 16 finalisti sono: Dundu giganti di luce (marionettisti), Sarah e Mauro Palumbo (atleti), Giovanni Arena (musicista), Terry Fator (ventriloquo), Gennaro Desiderio (musicista), Kay La Ferrera (mago), Antonella Losavio (cantante), Sky Skaters (acrobati), Zuka (giocoliere contorsionista), Angela Aiello (cantante), Duo Sirca Marea (acrobati), Airfootworks (ginnasti), Ping Pong Pang (ballerini), Valentin e Cristian (ballerini), Austin Ware (musicista) e Murmuration Concept (compagnia di danza). 

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Categoria: spettacoli

06:49

Ballando con le stelle, stasera 6 dicembre: ripescaggio e semifinale

(Adnkronos) - 'Ballando con le Stelle' torna stasera, sabato 6 dicembre, alle 21.30 su Rai 1 con la prima semifinale, condotta da Milly Carlucci affiancata dal campione olimpico Massimiliano Rosolino. Per lo spazio dedicato al 'Ballerino per una notte' scenderà in pista il cantautore e rapper Rocco Hunt, che quest’anno divide la poltrona di coach con Clementino a 'The Voice Senior' e che canterà sulle note di 'Oh Ma' e danzerà con tutte le maestre del programma.  

Tornando alla gara, lo scorso sabato 29 novembre, la puntata è stata vinta da Andrea Delogu e Nikita Perotti e ha decretato anche i semifinalisti del programma. Ancora in lizza Fabio Fognini con Giada Lini, Barbara D'Urso con Pasquale La Rocca, Martina Colombari con Luca Favilla, Filippo Magnini con Alessandra Tripoli, Rosa Chemical con Erica Martinelli. 

Ma è anche giunto il momento del ripescaggio per le coppie che sono state eliminate e una coppia avrà la possibilità di rientrare in gara con un nuovo ballo. Attesa in particolare per il rientro di Francesca Fialdini, ferma da diverse settimane per problemi al piede e alle costole: stasera dovrebbe tornare in pista con Giovanni Pernice. 

A dare i voti, la giuria in studio, capitanata da Carolyn Smith. Al suo fianco, i giurati: Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli.  

A incidere sulla classifica i 'tribuni del popolo' Rossella Erra, Sara Di Vaira e Matteo Addino. Potranno contestare le votazioni e di smentirle, premiando qualcuno dei concorrenti 'penalizzati'. Il giudizio finale compete al pubblico da casa, che potrà esprimersi con il televoto sui social. A definire il quadro il principe del tesoretto, Alberto Matano, conduttore di 'Vita in Diretta'. 

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Categoria: spettacoli

06:45

Atreju 2025, al via oggi a Roma la kermesse di Fratelli d'Italia: ospiti e programma

(Adnkronos) - Al via da oggi, sabato 6 dicembre, Atreju 2025, la kermesse di Fratelli d'Italia che proseguirà fino a domenica 14 nei giardini di Castel Sant’Angelo a Roma.  

Il taglio del nastro è previsto per le ore 15, con l'inaugurazione della pista di pattinaggio e l'esibizione dei bambini della scuola Palaghiaccio Mezzaluna e l'inizio delle trasmissioni di 'Radio l'Italia chiamò'. Alle ore 16 i saluti istituzionali alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.  

Alle 16.45 presentazione dei libri 'Belle ciao! Come Giorgia Meloni e la destra hanno mandato in tilt il femminismo' di Barbara Saltamartini e 'Quel che resta del femminismo' di Anna Paola Concia. Alle 17.30 l'assemblea dei consiglieri e degli assessori regionali di Fratelli d'Italia, mentre alle 18.30 (caffè letterario) la presentazione del libro 'Iubilaeum nostrum. Il Giubileo dei Due Papi' di Daniele Sabatini, con Gianfranco Rotondi. 

Per nove giorni i giardini di Castel Sant’Angelo si trasformeranno in un’arena di confronto: tanta politica con i dibattiti sui temi d’attualità, ma anche un villaggio di Natale formato famiglia. Mercatini, volontariato e un’area ludica per bambini. 

Ospiti internazionali come il Presidente dell'Anp Abu Mazen e Rom Braslavski, israeliano rapito da Hamas e rimasto ostaggio per oltre due anni (intervistato domani da Maurizio Molinari). Interviste, dibattiti, presentazioni: ci saranno gli esponenti di governo ma anche tutti i partiti di opposizione, con i loro leader. E poi spettacolo e sport, con la partecipazione, fra gli altri, di Carlo Conti, Ezio Greggio, Mara Venier, Raoul Bova. La chiusura, come da tradizione, sarà domenica 14 con l'intervento di Giorgia Meloni. 

Lunedì 8, nel giorno dell'Immacolata sul palco della kermesse alle 18, nel panel dal titolo emblematico 'Trentadue anni dopo', si confronteranno Gianfranco Fini e Francesco Rutelli.  

Martedì 9, alle 19, Alessandro Giuli ed Eugenia Roccella saranno i protagonisti del dibattito su 'Pasolini e Mishima: poeti fuori dagli schemi'.  

Mercoledì 10 tra pop e opposizioni, interverranno Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier, e subito dopo Gaetano Manfredi, esempio riuscito di coalizione progressista che vince, ma soprattutto sindaco di Napoli e presidente dell'Anci. 

Da giovedì 11, poi, si entrerà nel vivo della manifestazione. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, accompagnato da Antonio Di Pietro e Gaia Tortora, tra gli altri, parlerà della riforma sulla separazione delle carriere in magistratura, mentre Anna Maria Bernini, titolare del dicastero dell'Università e della Ricerca, sarà ospite del panel su 'Alleanze per il sapere: politica e accademia in dialogo'. Il sottosegretario Alfredo Mantovano parlerà di droghe, il ministro per il Pnrr, Tommaso Foti, assieme a Luigi Sbarra, Roberto Fico, neoeletto presidente della Campania, e Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, dibatteranno di sviluppo. Alle 17 il commissario e vicepresidente europeo, Raffaele Fitto, verrà intervistato da Roberto Inciocchi, alle 18 Arianna Meloni interverrà nel panel su deepfake e odio social assieme a Francesca Barra e Raoul Bova, e alle 19 con la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ci saranno i leader dei sindacati Pierpaolo Bombardieri, Francesco Paolo Capone e Daniela Fumarola, tutti in pratica tranne Maurizio Landini. 

Venerdì 12, oltre ad Abu Mazen, da segnalare il panel 'Dalla Via della seta alla Via del cotone: un’opportunità storica per l’Italia', in cui interverranno il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, quello del Copasir, Lorenzo Guerini, ma soprattutto Luigi Di Maio (in collegamento); il panel sulla mafia con la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, e lo spin doctor di Meloni, Tommaso Longobardi; l'intervista del ministro Guido Crosetto con Marco Travaglio, il panel con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari, e dulcis in fundo: Giuseppe Cruciani e David Parenzo. 

La giornata delle opposizioni sarà sabato 13. Si apriranno le danze con Riccardo Magi e si concluderà il tutto con Angelo Bonelli. Il segretario di +Europa dibatterà di baby gang e maranza, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, siederà al tavolo con Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione e Fabio Rampelli per parlare di riforme. Carlo Calenda, numero uno di Azione, parlerà di Ucraina assieme a Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, il co-portavoce di Europa verde sarà al tavolo con il ministro Adolfo Urso, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, si farà un tete a tete con Paolo Del Debbio.  

Non solo: perché il giorno prima della chiusura Fratelli d'Italia cala l'asso. I ministri di vari Paesi europei dialogheranno di trafficanti di uomini con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Orazio Schillacci sarà al centro di un panel con i presidenti di regione Francesco Acquaroli, Antonio Decaro, Massimiliano Fedriga, Roberto Occhiuto e Francesco Rocca; Gilberto Pichetto Fratin parlerà di energia, la ministra della Disabilità, Alessandra Locatelli, siederà allo stesso tavolo di Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, per dibattere di 'Rivoluzione e sussidiarietà per il welfare'; il ministro dello Sport, Andrea Abodi, sarà ospite di un panel con Gianluigi Buffon e Carlotta Gilli, nuotatrice olimpica, e infine ci sarà il ministro Francesco Lollobrigida. Nel mezzo, poi, Ignazio La Russa verrà intervistato da Enrico Mentana e verranno premiati con il premio Atreju i due allenatori delle nazionali, maschile e femminile, di pallavolo, entrambi campioni del mondo: Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco. 

Domenica 14, giornata di chiusura di cui sarà protagonista la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, vedrà tra gli ospiti anche il vignettista Federico 'Osho' Palmaroli, il presidente del partito Ecr Mateusz Morawiecki così come gli altri leader della coalizione di centrodestra, Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa, e il presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani. 

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Categoria: politica

06:42

Verissimo, sabato 6 dicembre: ospiti e interviste di oggi

(Adnkronos) - Torna Verissimo su Canale 5 oggi con ospiti e interviste tra cinema, tv e cronaca nella puntata di sabato 6 dicembre. Silvia Toffanin accoglierà in studio per un'intervista ritratto la grande attrice del teatro e del cinema italiano: Monica Guerritore. 

Inoltre, saranno ospiti, con i loro racconti di vita: Paolo Ruffini, alla guida di 'Zelig On' su Italia 1, Rossella Brescia e Corinne Clery. Da 'Forbidden Fruit', Şevval Sam, l’attrice e cantante che interpreta Ender nella serie di Canale 5. 

Infine, la forza di un papà, Paolo Curi, che ha visto morire la moglie e mamma dei loro 4 bambini, Eleonora, rimasta uccisa nella strage della discoteca di Corinaldo, provocata dalla “banda dello spray”. 

  

Verissimo torna domani, domenica 7 dicembre, con il secondo appuntamento del weekend. Silvia Toffanin accoglierà la divina Federica Pellegrini, la vita da mamma e le mille sfumature della più grande nuotatrice italiana di sempre. 

Per raccontare il suo percorso complicato e la sua rinascita, Silvia Toffanin intervisterà per la prima volta Achille Costacurta, figlio di Alessandro Costacurta e Martina Colombari. 

Inoltre, sarà in studio Max Giusti, al suo debutto, proprio da domenica 7 dicembre su Canale 5, alla conduzione di 'Caduta Libera'. Con lui anche Isobel Kinnear, presenza femminile del game show. 

Nel talk, i problemi di salute, fortunatamente in via di risoluzione, di Ivana Spagna e il profondo dolore che sta vivendo Paola Caruso. 

Infine, in una nuova fase della sua vita, sarà presente anche Chiara Balistreri, con gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda giudiziaria che coinvolge il suo ex fidanzato, già in carcere con la condanna a sei anni e tre mesi per lesioni e maltrattamenti nei suoi confronti. 

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Categoria: spettacoli

06:42

"Cedere territori alla Russia? Inaccettabile", la risposta dell'Ucraina a Putin

(Adnkronos) - Nessuna concessione a Vladimir Putin, nessun passo indietro sul Donbass. Anche se ciò significasse continuare a combattere ancora a lungo. Per Kiev, infatti, sarebbe "inaccettabile" che l'Ucraina "semplicemente cedesse territori" in qualsiasi accordo di pace con la Russia. Ad affermarlo è Oleksandr Syrsky, il Comandante delle Forze armate dell'Ucraina dal febbraio 2024 in un'intervista a 'Sky News' sottolineando che una "pace giusta" può essere raggiunta solo se i combattimenti vengono fermati lungo le linee del fronte attuali e poi si svolgono negoziati. 

 

La Russia in questo momento, ha spiegato, sta lanciando tra i 4.000 e i 5.000 droni d’attacco unidirezionali contro le posizioni ucraine lungo la linea del fronte ogni giorno e oltre 1.500-2.000 droni che sganciano bombe. Ma l’Ucraina risponde con lo stesso volume — e anche di più. "In termini di droni, c’è una sostanziale parità", ha sottolineato osservando che in questo conflitto ora il 60% degli attacchi è condotto tramite droni. Oltre 710.000 soldati russi, invece, ha sostenuto Syrsky, sono dispiegati lungo una linea del fronte che si estende per circa 780 miglia (1.255 km), e la parte russa perde ogni giorno circa 1.000–1.100 soldati, uccisi o feriti, "e la maggior parte viene uccisa. In questa fase l’esercito russo sta cercando di avanzare praticamente lungo tutto il fronte", ha detto Syrsky. 

Il generale Syrsky, sostiene che i soldati ucraini continueranno a combattere se la diplomazia fallisce – e ha avvertito che il destino di tutta Europa è in gioco. "La nostra missione principale è difendere la nostra terra, il nostro Paese e la nostra popolazione", ha spiegato.  

Alla domanda se il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per difendere il proprio paese sarebbe vano se l'Ucraina fosse costretta a cedere a Mosca la terra che ancora controlla nel Donbass, il generale Syrsky risponde: "Sapete, non mi permetto nemmeno di considerare uno scenario del genere. Tutte le guerre prima o poi finiscono, e naturalmente speriamo che anche la nostra finirà. E quando accadrà, dovrà essere instaurata una pace giusta. Nella mia visione, una pace giusta è una pace senza precondizioni, senza cessioni territoriali. Significa fermarsi lungo l’attuale linea di contatto". 

 

Alla domanda se l’Ucraina sarebbe in grado di continuare a combattere qualora il presidente degli Stati Uniti Donald Trump interrompesse il sostegno a Kiev, Syrsky risponde: "Siamo molto grati ai nostri partner americani e a tutti i nostri alleati che ci hanno sostenuto durante tutta questa guerra con armi ed equipaggiamento. Speriamo che continueranno a fornire pieno supporto. Ma speriamo anche che i nostri partner e alleati europei, se necessario, saranno pronti a fornire tutto ciò che è richiesto per la nostra giusta guerra contro l’aggressore. Perché in questo momento non stiamo difendendo solo noi stessi, ma tutta l’Europa. Ed è fondamentale per tutti gli europei che continuiamo a farlo, perché se noi non saremo più qui, altri saranno costretti a combattere in Europa". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

06:39

Sassuolo-Fiorentina: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Scende in campo la Fiorentina. Oggi, sabato 6 dicembre, i viola volano a Reggio Emilia per sfidare il Sassuolo - in diretta tv e in streaming - nella 14esima giornata del campionato italiano. La squadra di Vanoli è reduce dalla sconfitta di Bergamo, dove è stata battuta per 2-0 dall'Atalanta e si trova al penultimo posto in classifica con 6 punti dopo un inizio di stagione disastroso, che ha portato all'esonero di Pioli e all'arrivo in panchina dell'ex tecnico del Torino. Il Sassuolo di Grosso invece ha perso a Como 2-0 nell'ultimo turno e si trova in decima posizione con 17 punti. 

 

La sfida tra Sassuolo e Fiorentina è in programma oggi, sabato 6 dicembre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni: 

Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Thorstvedt, Matic, Konè; Volpato, Pinamonti, Laurientè. All. Grosso 

Fiorentina (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Marì, Ranieri; Dodo, Sohm, Fagioli, Mandragora, Gosens; Kean, Gudmundsson. All. Vanoli 

 

Sassuolo-Fiorentina sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv. La partita sarà inoltre disponibile in streaming sulla piattaforma web di Dazn. 

 

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Categoria: sport

06:38

Formula 1, oggi prove libere e qualifiche ad Abu Dhabi: orari e dove vederle in tv

(Adnkronos) - Torna in pista, per l'ultima volta in stagione, la Formula 1. Oggi, sabato 6 dicembre, il Mondiale si sposta ad Abu Dhabi per le prove libere e le qualifiche - in diretta tv e streaming - dell'ultimo Gran Premio dell'anno, che assegnerà il titolo Piloti. Si riparte dal trionfo di Max Verstappen a Dubai, che ha preceduto la McLaren di Oscar Piastri e la Williams di Carlos Sainz. 

Quarto il leader della classifica generale Lando Norris, che precede l'olandese della Red Bull, distante 12 punti, e il compagno di scuderia australiano, a -16. 

 

La terza e ultima sessione di prove libere e le qualifiche del Gran Premio di Abu Dhabi Formula 1 sono in programma oggi, sabato 6 dicembre. Le prove libere andranno in scena alle ore 11.30, mentre per scoprire la griglia di partenza del Gp bisogerà aspettare le 15. 

 

Le prove libere e le qualifiche del Gp di Abu Dhabi saranno trasmesse in diretta televisiva, e in esclusiva, sui canali SkySport, mentre le qualifiche si potranno seguire in chiaro, ma in differita alle 17.30, su TV8. Gli appuntamenti dell'ultimo Gran Premio dell'anno si potranno seguire anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW. 

 

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Categoria: sport

06:36

Serie A, oggi Inter-Como: orario, probabili formazioni e dove vederla

(Adnkronos) - L'Inter torna in campo e oggi, sabato 6 dicembre, affronta il Como. I nerazzurri ospitano la squadra di Fabregas a San Siro, dopo aver centrato due successi nelle ultime due gare (in campionato contro il Pisa e in Coppa Italia contro il Venezia). Dall'altra parte, gli ospiti aggancerebbero i nerazzurri al terzo posto con un successo. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere la partita in tv e streaming.  

Ecco le probabili formazioni di Inter-Como, in campo oggi alle 18:  

Inter (3-5-2): Sommer; Akanji, Bisseck, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Calhanoglu, Zielinski, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Chivu. 

Como (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Carlos, Ramon, Valle; Perrone, Da Cunha; Addai, Nico Paz, Rodriguez; Douvikas. All. Fabregas 

Inter-Como sarà disponibile su Dazn, ma anche su Sky per gli abbonati con Zona Dazn (canale 214). Partita visibile anche in streaming sull'app di Dazn. 

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Categoria: sport

00:03

Sciopero generale 12 dicembre, stop di 24 ore contro la manovra: cortei in tutta Italia

(Adnkronos) - Contro una manovra di bilancio ritenuta ingiusta, la Cgil ha proclamato per venerdì 12 dicembre uno sciopero generale. L’astensione dal lavoro interesserà tutti i settori, pubblici e privati, per l’intera giornata. Sono inoltre previste manifestazioni in tutte le città, dal Nord al Sud Italia. 

 

Con la mobilitazione di venerdì prossimo, la Cgil, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori di questo Paese, chiede di aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, contrastare la precarietà, introdurre una riforma fiscale equa e progressiva, dire no al riarmo e investire in sanità e istruzione, oltre che attuare vere politiche industriali e del terziario. 

 

Dallo sciopero generale allo stop ai voli, tutte le proteste di dicembre  

 

Tra le numerose manifestazioni in programma, la segreteria confederale nazionale della Cgil sarà impegnata come segue. 

Il segretario generale, Maurizio Landini, parteciperà al corteo di Firenze il cui concentramento è previsto alle ore 9 in piazza Santa Maria Novella, per poi giungere in piazza del Carmine, dove prenderà la parola per il comizio conclusivo. 

Giuseppe Gesmundo sarà a Genova: concentramento presso la Stazione Marittima alle ore 9.00, a seguire corteo cittadino e comizio conclusivo davanti alla Prefettura, in Largo Lanfranco. Lara Ghiglione sarà a Ferrara: appuntamento in piazzale Medaglie d’Oro (Prospettiva) alle ore 9.30.  

Luigi Giove sarà a Napoli: concentramento in piazza del Gesù alle ore 9.00 e comizio conclusivo in piazza Municipio. Daniela Barbaresi sarà a Cagliari: manifestazione in Piazza del Carmine alle ore 10.00. Christian Ferrari sarà a Bari: concentramento in Piazza Massari alle ore 9.30, seguito dal comizio conclusivo in Piazza Libertà.  

Maria Grazia Gabrielli sarà ad Ancona: concentramento in Piazza del Crocifisso alle ore 10.00, quindi corteo e comizio conclusivo in Piazza del Papa. Francesca Re David sarà a Brescia: concentramento presso la fermata metro San Faustino alle ore 9.00, poi corteo e comizio conclusivo in Piazza Paolo VI. A Roma la manifestazione partirà alle ore 9.00 da Piazza Vittorio Emanuele II per terminare in via dei Fori Imperiali. 

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Categoria: economia

00:02

Kushner, il jolly di Trump per la pace tra Ucraina e Russia

(Adnkronos) - Un jolly a sorpresa per la pace tra Ucraina e Russia? I negoziati per porre fine alla guerra, che dura da quasi 4 anni, procedono su un doppio binario di dialogo. Gli Stati Uniti parlano con l'Ucraina e poi parlano con la Russia, si confrontano con Mosca e poi si siedono al tavolo con Kiev. In tutti i meeting, o quasi, c'è l'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff. Con lui, meno appariscente, da tempo viaggia Jared Kushner. Ed è proprio il genero di Donald Trump, almeno secondo Mosca, il potenziale 'game changer' che potrebbe trovare la chiave per sbloccare la situazione e aprire la strada ad un accordo. Il 44enne immobiliarista e finanziere si è ritagliato un ruolo diplomatico di peso. 

Kushner, con Witkoff, è reduce dal viaggio a Mosca e dal lungo incontro - oltre 5 ore - con Vladimir Putin. Al presidente russo il 2 dicembre è stato illustrato il piano americano per porre fine al conflitto: una base di discussione, con un documento principale e 4 'allegati'. Per Putin il piano contiene elementi che, anche per questioni di forma e linguaggio, non sono accettabili. Il Cremlino contesta la narrazione che sintetizza il giudizio di Putin con il termine 'bocciatura'. La strada è lunga e la missione è complessa. Se c'è qualcuno che può contribuire a trovare la quadratura, dice Mosca, è proprio Kushner. 

 

L'"ingresso" del genero di Trump nei negoziati "si è rivelato molto tempestivo, perché ha aggiunto un elemento di metodicità allo charme e alla cordialità di Witkoff", dice Yuri Ushakov, consigliere presidenziale russo e in questo frangente 'megafono' di Putin: è stato lui, dopo l'incontro tra il presidente e gli emissari americani, a fare il punto della situazione a caldo con i media. "Personalmente credo che se un piano che porti a un accordo continuerà a essere messo nero su bianco, allora sarà Kushner a scrivere la maggior parte delle cose", aggiunge parlando con il giornalista di Vgtrk, Pavel Zarubin, sempre ben accolto al Cremlino. 

"Il tono" dell'incontro con Putin, "oserei dire è stato costruttivo e amichevole. Putin conosce bene Witkoff. Lo ha già incontrato sei volte e la loro conversazione è davvero amichevole, si capiscono perfettamente". Ora, nel quadro complessivo c'è anche la variabile Kushner. Il marito di Ivanka, pienamente coinvolto nell'amministrazione durante il primo mandato di Trump, nell'era di Donald II ha assunto un ruolo apparentemente defilato, almeno nei primi mesi. 

 

La sua presenza è diventata più evidente nell'ultimo periodo. Il viaggio del presidente nel Golfo Persico, in particolare in Arabia Saudita, ha coinvolto anche Kushner, che nel 2021 ha fondato la Affinity Partners gestendo in particolare investimenti con fondi da Emirati Arabi Uniti, Qatar e - appunto - Arabia Saudita. 

Quindi, la 'prova del 9'. Il piano con cui Trump ritiene di aver risolto la crisi di Gaza, con l'intesa tra Israele e Hamas, è stato messo a punto e attuato con il contributo concreto di Mr. Kushner. Il genero del presidente, associato anche ai futuristici progetti immobiliari da realizzare nella Striscia, con il suo approccio 'business oriented' ha fatto la sua parte per tessere la tela e mediare, partecipando anche a riunioni del governo guidato dal premier Benjamin Netanyahu.  

Proprio durante uno dei voli tra Usa e Medio Oriente, in compagnia dell'inseparabile Witkoff, Kushner ha pensato di elaborare un 'piano Ucraina' sullo schema di quello adottato a Gaza. Pace attraverso (anche) gli affari, senza dare troppo peso a equilibri internazionali prettamente europei e rapporti che affondano le radici nella storia. La prima versione del 'piano Trump', in 28 punti, è stato giudicato 'pro Russia' dall'Ucraina e dai partner occidentali di Kiev. Al presidente Volodymyr Zelensky, secondo i retroscena, il documento è stato presentato in una telefonata: un'idea da discutere, secondo l'Ucraina. Una proposta 'prendere o lasciare' secondo il duo Kushner-Witkoff. La fumata bianca ovviamente non è arrivata e da settimane Washington e Kiev si confrontano per trovare un'intesa. Poi, bisognerà convincere Putin. E, secondo Mosca, toccherà a Kushner riuscirci. 

 

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Categoria: internazionale/esteri

23:20

"Ma quando finisce?", i Mondiali 2026 e il sorteggio da incubo: tutte le 'perle'

(Adnkronos) - "Speriamo che il sorteggio finisca per il calcio d'inizio dei Mondiali a giugno". La sintesi del 'drammatico' sorteggio dei Mondiali 2026 è nel commento puramente british di Jonathan Pierce, inviato della Bbc per l'evento che è andato in scena a Washington. Uno show di oltre 2 ore, con una serie di perle che non sono passate inosservate. Il protagonista assoluto è stato Donald Trump, presidente degli Stati Uniti e padrone di casa. 

Il numero 1 della Casa Bianca ha ricevuto un 'inedito' Peace Prize dal presidente della Fifa, Gianni Infantino. Una sorta di surrogato del premio Nobel, mai assegnato sinora dalla federcalcio internazionale. Trump, oltre ad un trofeo enorme, ha ricevuto una medaglia per l'impegno con cui ha posto fine ad una serie di guerre, elencate da Infantino nel documento ufficiale regalato al prestigioso ospite. Un premio 'discutibile', a dir poco, a giudicare dalle reazioni sui social. Una valanga di post su X ha giudicato incredibile e grottesca la decisione della Fifa: dalle Ong a Stephen King, da Anonymous ad un esercito di normali tifosi. 

 

Il 'feeling' tra Infantino e Trump è consolidato, il presidente americano ha accolto 'Gianni' più volte nello Studio Ovale e a luglio ha partecipato alla premiazione del Mondiale per club, consegnando il trofeo al Chelsea e festeggiando con i giocatori. Il rapporto tra il presidente degli Stati Uniti e il presidente della Fifa è stato oggetto di ironia durante lo show. Menzione speciale per il tweet di Stan Collymore, ex nazionale inglese. "'Ci sono messicani in sala?', dice Infantino. Rende il lavoro un po' più semplice per gli agenti dell'immigrazione", il post del calciatore. 

 

 

Alle critiche non sono sfuggiti nemmeno i big dello sport americano coinvolti nel sorteggio. Tom Brady e Shaquille O'Neal, leggende del football Nfl e del basket Nba, hanno svolto il loro incarico con un coinvolgimento 'relativo' e con una comprensione quasi nulla del quadro calcistico. L'estrazione delle squadre più blasonate è stata accompagnata dal sistematico 'ohhhhhh' degli ex atleti: Argentina? 'Ohhhhh'. Germania? 'Ohhhhh'. Francia? 'Ohhhhh'. Nessuno aveva spiegato evidentemente che, nella prima fascia, non era possibile pescare altri team rispetto ai big. 

Peggio è andata a Wayne Gretzky: il canadese, totem dell'hockey Nhl, ha avuto la sventura di dover estrarre la pallina con Curacao e quella con le nazionali coinvolte negli spareggi. Probabilmente, non aveva mai sentito parlare della Macedonia del Nord. 

 

 

Il finale ancora nel segno di Trump. I Village People hanno chiuso lo show intonando YMCA. Nel palco d'onore, il presidente ha accompagnato la canzone con la celeberrima Trump Dance. Sipario. 

 

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Categoria: sport

23:16

Elodie a Propaganda Live: "Non voterei Meloni, non ho mai votato Pd"

(Adnkronos) - "Un anno fa ho detto che non voterei la Meloni nemmeno se mi tagliassero un braccio. Cos'è cambiato? Niente...". Elodie risponde alle domande di Diego Bianchi a Propaganda Live. "Se cambiassi idea in un anno sarebbe grave", dice la cantante, che non si scalda granché nemmeno davanti al nome di Elly Schlein, segretaria del Pd. "Credo che in questo momento ci sia una grande carenza di personalità, è molto semplice... Non mi interessano molto da entrambe le parti... Non ho mai votato per il Pd, ci tengo a sottolinearlo... Oggi sto sottolineando tutto...", prosegue l'artista. "Non ci sono solo due partiti, qualcuno che mi piace c'è. Più piccolini, magari", prosegue. In generale, "il cambiamento è inevitabile", dice prospettando un quadro diverso per le nuove generazioni. 

Nelle ultime settimane, Elodie è salita alla ribalta anche per un episodio avvenuto in un concerto a Messina. La cantante, 'assediata' da un cronista con il telefonino, ha colpito lo smartphone facendolo cadere. "Stavo ballando dentro una vasca, con poca acqua. Davanti alla 'piscinetta' c'era un'area riservata ai fotografi, con macchinari da professionisti. Dietro la transenna, ci sono persone con i telefonini", spiega Elodie. "Se arrivi ad un centimetro, mi togli la concentrazione, sono sempre fatta di carne... Se devi fare le foto da un centimetro, prendi la macchina fotografica. Mi sono innervosita e gliel'ho fatto cadere", dice. L'episodio non è un 'unicum' nella carriera: "Quando facevo la cubista, con un calcetto ho buttato via il telefonino di un ragazzo e l'ho fatto finire al centro della pista", racconta. 

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Categoria: spettacoli

21:21

Superenalotto, numeri e combinazione vincente oggi 5 dicembre 2025

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, venerdì 5 dicembre 2025. Centrati invece sei '5' che vincono 22.256,42 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 88 milioni di euro. 

 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

 

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: 

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; 

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; 

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; 

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; 

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. 

 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

 

Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 10, 19, 29, 30, 56, 71. Numero Jolly: 76. Numero SuperStar: 13. 

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Categoria: cronaca

21:14

È morto Frank Gehry, addio all'archistar del Guggenheim di Bilbao

(Adnkronos) - Frank O. Gehry, considerato uno dei più rivoluzionari architetti del secondo Novecento e tra i massimi interpreti del decostruttivismo, è morto oggi all'età di 96 anni nella sua abitazione di Santa Monica, in California, in seguito a una breve malattia respiratoria. La notizia è stata confermata dal suo staff al 'New York Times', chiudendo un capitolo fondamentale della storia dell'architettura contemporanea. Gehry, nato a Toronto il 28 febbraio 1929 come Frank Owen Goldberg e naturalizzato statunitense, lascia un'eredità che va oltre la forma costruita, incrociando innovazione tecnologica, creatività artistica e un'idea radicale di architettura come esperienza emotiva e culturale. 

Nel corso della sua lunga carriera Gehry ha firmato alcune delle opere più iconiche dell'architettura mondiale. Tra i suoi progetti più celebri figurano il Guggenheim Museum di Bilbao (1997), considerato uno dei massimi capolavori dell'epoca contemporanea, e l'Experience Music Project di Seattle (2000). A essi si aggiungono la Walt Disney Concert Hall di Los Angeles (2003), il Frederick R. Weisman Art and Teaching Museum a Minneapolis (1993), il Center for the Visual Arts a Toledo (1993), l’American Center di Parigi (1994), la sede della Nationale-Nederlanden a Praga, nota come "Casa danzante" o "Ginger & Fred" (1996), il New World Center di Miami Beach (2010), il Lou Ruvo Center for Brain Health di Las Vegas (2010), la Beekman Tower di New York (2011), il Biomuseo di Panama (2014), la Guggenheim Abu Dhabi (2017) e il Dwight D. Eisenhower Memorial a Washington (2020). Tra i numerosi riconoscimenti, il Pritzker Prize nel 1989 e il Leone d'Oro alla carriera della Biennale Architettura di Venezia nel 2008. 

La sua ricerca teorica e formale ha trovato compimento in un percorso che ha ridefinito il linguaggio dell’architettura a partire dalla scomposizione dell'edificio in volumi indipendenti, riassemblati in modo apparentemente illogico, ma capaci di raccontare dinamiche spaziali del tutto nuove. L'uso di materiali inconsueti - lamiera ondulata, compensato grezzo, rete metallica, pannelli industriali - è diventato una cifra distintiva, così come il ricorso a software avanzati, mutuati dall’industria aeronautica, che negli anni Novanta gli hanno permesso di modellare superfici libere e complesse, anticipando la rivoluzione digitale nel progetto architettonico. 

La formazione di Gehry inizia alla University of Southern California e prosegue alla Harvard University, dove si avvicina ai temi dell’urbanistica. Dopo le esperienze nello studio di Victor Gruen e l’apertura del suo atelier a Los Angeles nel 1962, intraprende un percorso autonomo che negli anni Ottanta rivoluziona persino la casa unifamiliare, trasformata in un laboratorio di sperimentazione materica e spaziale. L'abitazione privata di Santa Monica, realizzata tra il 1977 e il 1978, rappresenta uno dei punti di svolta: un intervento radicale su una modesta casa esistente, avvolta da una pelle di materiali grezzi e scomposti, destinato a far discutere e a rilanciare Gehry come figura di rottura nella scena architettonica internazionale. 

La sua produzione di quegli anni comprende progetti come il Cabrillo Marine Museum di San Pedro (1979), la Loyola Law School (1981) e il California Aerospace Museum (1982) a Los Angeles, oltre al Museum of Art di Santa Monica (1988). Il percorso prosegue in modo ininterrotto negli anni successivi, con una serie di opere che consolidano la sua vocazione a un'architettura scultorea e dinamica: dalla sede della Vitra International a Birsfelden, in Svizzera (1994), alla struttura amministrativa del Team Disney ad Anaheim (1995), fino alle forme ardito del Dancing House di Praga (1996), dove due torri si intrecciano come in una coreografia. 

Il punto di massima visibilità arriva con il Guggenheim Museum di Bilbao, inaugurato nel 1997. L'edificio, definito da molti critici come una delle architetture più influenti degli ultimi cinquant'anni, ha trasformato una città industriale in declino in un centro culturale internazionale, generando quel fenomeno mediatico ed economico conosciuto come "Bilbao effect". Le sue forme fluide, rivestite di titanio, hanno ispirato una generazione di architetti e un intero filone di progettazione urbana fondato sull'idea che un’opera iconica possa innescare la rinascita di un territorio. 

Anche l a Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, completata nel 2003 dopo un iter progettuale durato oltre un decennio, è considerata una delle sue opere simbolo: un involucro d’acciaio dalle linee morbide e avvolgenti che racchiude un interno dalle qualità acustiche e spaziali uniche. Per Gehry, quell'edificio rappresentava un ritorno alle origini, essendo situato a pochi chilometri dall’appartamento in cui aveva vissuto da adolescente. 

Accanto ai grandi musei e ai complessi culturali, Gehry ha continuato a sviluppare progetti residenziali, spazi pubblici, sculture monumentali e installazioni. L'attenzione al contesto, la capacità di giocare con la percezione e una sensibilità quasi pittorica nel modellare la luce definiscono un approccio che ha spesso diviso la critica: per alcuni troppo spettacolare, per altri espressione di una libertà creativa che l’architettura sembrava aver smarrito dagli anni Sessanta. 

Il rapporto con l'Europa è stato costante. In Italia, Gehry ha progettato il Venice Gateway, il terminal nautico che collegherà l'aeroporto Marco Polo al centro storico, concepito come una grande infrastruttura capace di dialogare con la natura acquatica della laguna. Una retrospettiva fondamentale del suo lavoro, Frank O. Gehry dal 1997, è stata ospitata dalla Triennale di Milano nel 2009. 

Negli ultimi anni l’architetto aveva continuato a lavorare a pieno ritmo, firmando il progetto della Pierre Boulez Hall a Berlino (2017) e la torre della Luma Foundation ad Arles (2021), un edificio dalle geometrie frastagliate che richiama le rocce calcaree delle Alpilles. Era inoltre impegnato in nuovi progetti per il gruppo LVMH, tra cui un grande flagship store di Louis Vuitton a Beverly Hills e un edificio multifunzionale a Parigi, oltre a una nuova sala da concerto per la Colburn School di Los Angeles. 

Gehry ha sempre negato di essere un "archistar", etichetta applicata spesso ai progettisti più mediatici. "Si entra in architettura per rendere il mondo un posto migliore", ripeteva. "L'ego viene dopo, con la stampa e tutto il resto. All’inizio è tutto molto innocente". Una dichiarazione che restituisce la dimensione più profonda del suo lavoro: un'architettura pensata non come gesto narcisista ma come spazio capace di accogliere, sorprendere e coinvolgere il pubblico. (di Paolo Martini) 

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Categoria: cultura

20:34

Meloni: "Nessuna incrinatura Usa-Ue, ma l'Europa deve difendersi da sola"

(Adnkronos) - "L'Europa deve capire che, se vuole essere grande, deve decidere da sola e non dipendere da altri. Quando tu appalti la sicurezza a un altro, devi sapere che c'è un prezzo da pagare...''. Così la premier Giorgia Meloni ospite oggi del Tg La7, intervistata dal direttore Enrico Mentana. 

''Non parlerei di un incrinarsi di rapporti tra Stati Uniti ed Europa. Io penso che quello che è scritto in questo documento strategico, magari con toni assertivi, è qualcosa che nel dibattito tra Stati Uniti ed Europa va avanti da molto tempo e ritengo che parli di processo storico inevitabile. Se l'Europa vuole essere grande, deve difendersi da sola, non dipendere da altri" ha affermato Meloni. 

"La linea del governo è stata molto chiara. Abbiamo fin dall'inizio sostenuto l'Ucraina per costruire la pace. La pace non si costruisce con le buone intenzioni, ma con la deterrenza'', le parole della premier su Kiev. 

L'Italia, ha poi spiegato, "ha potuto avere" sull'Ucraina ''una postura seria e forte grazie a una maggioranza compatta. Ragione per la quale io ascolto sempre quello che dicono i miei alleati, perché è giusto, aiuta a ragionare, aiuta anche a prendere delle decisioni più consapevoli". 

''Io - ha continuato - ascolto sempre quello che dicono i miei alleati. Noi siamo tutti filo-italiani. Io penso che ci riguardi quello che accade in Ucraina. I fili ce li hanno i burattini... Questo non è un dibattito tra filo-russi, filo-americani, filo-europei. Noi siamo tutti filo-italiani. Il tema vero è come si difende meglio l'interesse nazionale italiano?''. 

Sul referendum sulla giustizia, la premier "consiglia" agli italiani "di andare votare sì e di guardare al merito delle norme sulla giustizia''. Il referendum, ha detto ancora, "lo considero importante non per il governo ma per gli italiani e la giustizia''. 

"Tranquilli, il governo - ha aggiunto - rimane in carica fino a fine legislatura, comunque vada il referendum sulla giustizia. Consiglio di andare a votare guardando al merito delle norme, la giustizia può migliorare''. 

La riforma del "premierato non l'abbiamo messa in un cassetto. Rimette il potere nelle mani dei cittadini e garantisce stabilità ai governi", ha continuato la premier. 

''Il premierato è una riforma economica, quindi sono determinata ad approvarla'', ha continuato. La premier cita a tal proposito il Sole 24 ore che ''ha pubblicato qualche giorno fa una stima per la quale l'instabilità dei governi nei 10 anni precedenti all'arrivo di questo governo è costata in termini di interessi sul debito 265 miliardi di euro. Questo - spiega - significa un'altra legge finanziaria ogni anno. Mentre oggi lo spread sotto i 70 punti vuol dire risparmiare interessi sul debito. E la stabilità di questo governo consente, per esempio, in 3 anni di portare 80 miliardi di investimenti dall'estero. Il premierato è una riforma economica. Quindi io sono determinata ad approvarla'', insiste la presidente del Consiglio. 

''Il confronto con la Schlein? Sono sempre disponibile ai confronti, ma ci dicano innanzitutto chi è il leader dell'opposizione...", ha continuato Meloni. "Ho dichiarato varie volte la mia disponibilità a confrontarmi con il leader dell'opposizione, quando però mi diranno chi è'', ha detto ironica la premier. 

Sul fronte manovra, ''abbiamo concentrato gran parte delle risorse sul potere d'acquisto e sul potenziamento dei salari. Se avessimo aspettato l'attuale opposizione, campa cavallo...".  

''No, l'Italia non è stata timida" con Israele su quanto successo in Cisgiordania. ''Noi siamo stati molto chiari in varie sedi. All'Assemblea generale delle Nazioni Unite, io ho detto che Israele non ha il diritto di impedire la nascita di uno stato della Palestina o di favorire nuovi insediamenti per impedirlo. E' la ragione per la quale abbiamo sottoscritto la dichiarazione di New York sui due Stati, per cui la posizione italiana è sempre stata molto chiara", le parole di Meloni sul Medio Oriente. 

Sul riconoscimento dello Stato di Palestina ''io resto fedele alla linea indicata dal Parlamento: ha votato una risoluzione che prevede il riconoscimento dello Stato palestinese quando si materializzeranno due condizioni, il disarmo di Hamas e la certezza che non abbia un ruolo nella governance di Gaza. Gli sforzi italiani sono rivolti a implementare il piano di Trump, che è complesso, ma è un'occasione che potrebbe non tornare".  

"Ho sempre fatto quello che credevo fosse giusto fare. Il vantaggio di chi arriva al governo come siamo arrivati noi, è che quando non devi dire grazie a nessuno che non siano i cittadini, puoi rispondere solo a loro. E' il più grande vantaggio che ha la sottoscritta e questo governo. Ho cercato di prendere sempre decisioni con buonsenso, si può fare meglio ma almeno fisicamente non avrei potuto fare di più", ha poi detto parlando del suo esecutivo. 

''Direttore, io rispondo anche ai giornalisti... Anche questi, diciamo, sono dei falsi storici. Poi facciamo il conto delle domande a cui rispondo durante un anno....'', risponde quindi a Mentana, che la pungola sul rapporto con i media. 

 

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Categoria: politica

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08:24

Prima alla Scala, domani un 7 dicembre "clamoroso" con Lady Macbeth

(Adnkronos) - Il Teatro alla Scala si prepara a un 7 dicembre ad alta tensione emotiva. Domani con 'Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk', Dmitrij Šostakovič irrompe nella Prima come un faro sulla modernità, tra la passione febbrile del direttore d'orchestra Riccardo Chailly e l’energia da eroina del soprano Sara Jakubiak, che avverte il pubblico: "Allacciatevi le cinture". Il sovrintendente Fortunato Ortombina non ha dubbi: sarà una serata “clamorosa”. L’approdo di Sostakovic sul palcoscenico del Piermarini, nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, non è solo un omaggio ma una presa di posizione chiara: “La Lady Macbeth è tra le opere più clamorose e importanti del ’900, per me una delle più importanti di sempre” ribadisce Ortombina. E aggiunge: “Sono convinto che anche Šostakovičsia sulla buona strada per diventare un profeta nel tempo come Mozart e Verdi”. 

Per il sovrintendente, alla sua prima inaugurazione del 7 dicembre dopo l’era Meyer, il titolo scelto ha una forza simbolica innegabile: “È di capitale importanza, di spettacolarità straordinaria e il rapporto con la cultura russa fa parte della storia di questa città”. Non teme polemiche legate alla scelta di un altro titolo russo, dopo il 'Boris Godunov' che nel 2022, con la guerra in Ucraina appena iniziata fece scorrere fiumi di inchiostro. E infatti puntualizza: “Sappiamo tutto della censura. Toscanini ha fatto qui la prima scaligera di Tchaikovsky: i rapporti tra Russia e Scala sono sempre stati importanti e hanno trasceso qualunque momento di crisi politica europea e globale, e questo continuerà per tanto tempo”. 

Sul lavoro creativo, Ortombina sottolinea lo sforzo del team guidato dal regista Vasily Barkhatov, dal direttore musicale Riccardo Chailly e dal soprano Sara Jakubiak: “Se vediamo sorridere questa bravissima interprete è perché è veramente una cantante straordinaria, così come straordinari sono anche gli altri elementi del cast. La forza di questo soggetto sta nella primordialità delle forze che Šostakovič è andato a indagare”. Il direttore musicale Riccardo Chailly parla con passione quasi febbrile dell’opera: “Portare in scena la Lady Macbeth credo non debba essere preso come un atto di coraggio ma come un atto dovuto di riconoscimento a un gigante del ’900”. L’opera, ricorda, "ha sofferto per anni e deve recuperare il tempo perduto, di una qualità assoluta e alla quale partitura bisogna dare il valore che merita”. 

Chailly stesso confessa la propria soggezione: “Ne ero vittima per la grandezza, l’audacia e la modernità”. E parla del giovane Šostakovič come di un rivoluzionario: quando scrisse l’opera, “un soggetto scabroso che chiedeva coraggio a un compositore di 24 anni”. Sul fronte musicale, il maestro non risparmia elogi a cast, coro e orchestra: “Tutti i cantanti sono uno più bravo dell’altro. Il coro ha trovato una difficoltà forte nella ritmica e nella sillabazione, che richiede una bravura forte. Abbiamo fatto lavoro eccellente con il coro della Scala. Anche l’orchestra… affronta le mostruosità tecniche in maniera formidabile”. 

Il soprano Sara Jakubiak, al debutto scaligero, è la figura forse più “spremuta” - letteralmente - dell’intero progetto. “E' vero, mi sento un po’ come un’arancia spremuta” sorride, riprendendo le parole di Chailly. Il maestro, infatti, ha riconosciuto la sua bravura “nonostante sia stata spremuta come un’arancia” da una partitura che mette a dura prova qualsiasi interprete. Jakubiak descrive Katerina come un personaggio estremo: “Mi ricorda una McLaren capace di passare da zero a cento in meno di un minuto”. E lancia un messaggio al pubblico per il 7 dicembre: “L’unica cosa che posso dire è: allacciatevi le cinture”.  

Il regista Vasily Barkhatov, firma una 'Lady Macbeth' che vuole scavare a fondo nella psiche umana. “E' in fondo una storia semplice: quella di una donna che si vota con tutte le sue forze alla libertà e alla felicità umana, ma lo fa in maniera violenta e drammatica”. Per Barkhatov, classe 1983 e al debutto scaligero, il primo passo è stato liberare l’opera dai suoi stereotipi sedimentati: “Titoli così frequentati generano spesso dei cliché… Il nostro obiettivo è stato ‘togliere la polvere’ e concentrarci sugli aspetti psicologici di Katerina”. Per questo, l’azione non è più ambientata in un villaggio rurale, ma “in una capitale del secolo scorso”. L’operazione rispecchia la poetica del compositore: “Šostakovič ha cercato la bellezza nei personaggi strani, ambigui, crudeli. Noi abbiamo cercato di fare lo stesso…E abbiamo un cast meraviglioso che ci permette di farlo”. 

La presenza alla Scala per il 7 dicembre è per Barkhatov “un grande onore”. “Ho seguito molte Prime in streaming e ritrovarmi finalmente in sala è un’emozione speciale”. E sul lavoro con Chailly: “Questa partitura richiede un dialogo molto stretto… Abbiamo attraversato un processo di collaborazione durato due anni”. Lo scenografo Zinovy Margolin racconta una scenografia concepita come contrasto permanente: “Abbiamo iniziato a lavorare un anno fa discutendo l’idea di scegliere un ambiente completamente diverso dalle consuete ambientazioni della provincia russa”. La scelta è ricaduta sulla città in cui Šostakovič ha vissuto. “La capitale permette un forte contrasto visivo e simbolico: da un lato l’ambiente sfarzoso del ristorante, dall’altro la povertà dei luoghi in cui lavorano i personaggi”. 

La 'Lady Macbeth del distretto di Mcensk' - libretto dello stesso Šostakovič dal romanzo di Leskov - doveva essere la prima parte di un trittico dedicato alla condizione femminile nella storia russa. La vicenda di Katerina Izmajlova, ambientata negli anni 1860, è un vortice di violenza, desiderio e ribellione: avvelenamenti, omicidi, passioni proibite, soprusi familiari. La doppia prima del 1934 a Leningrado e Mosca fu un successo travolgente, “un clamoroso succès de scandale” per la crudezza sociale e l’inedito realismo delle scene erotiche. Šostakovič, abbandonando la satira surreale de Il naso, si avvicinò a Musorgskij con una potenza drammatica che conquistò il pubblico: 200 rappresentazioni in due anni. 

L'opera racconta la vicenda di Katerina Izmajlova, giovane donna costretta a un matrimonio infelice con un possidente debole e sottomessa alle angherie del suocero. La passione proibita per il garzone Sergej sfocia in una scia di omicidi, vendette e tragedia, culminando in un finale di disperazione e morte. Šostakovič, autore anche del libretto, concepì il lavoro come prima parte di un trittico dedicato alla condizione della donna nelle diverse epoche della storia russa, ma la crudezza del racconto e il realismo spietato dei personaggi portarono l'opera rapidamente nel mirino del regime di Stalin. 

Dopo la doppia prima a Leningrado e Mosca nel gennaio 1934, l'opera riscosse un successo clamoroso: duecento rappresentazioni in due anni e l'entusiasmo del pubblico, conquistato dalla modernità della scrittura musicale e dalla combinazione di folklore russo e innovazione orchestrale. Tuttavia, come ricorda la celebre cantante Galina Vishnevskaya nelle sue memorie, la situazione politica stava cambiando rapidamente. I compositori legati all'ex-Proletkult, precedentemente criticati da Šostakovič, avevano assunto posizioni chiave nell'Unione dei Compositori, mentre Ždanov, nuovo responsabile della cultura del Partito Comunista, impose direttive di ottimismo, eroi positivi e finali lieti. 

Nel gennaio 1936 Stalin assistette personalmente a una rappresentazione dell'opera e, poco dopo, un articolo della "Pravda" decretò la condanna di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk", imponendo la sua rimozione dal repertorio ufficiale per "pornofonia". Il compositore fu costretto a subire un lungo periodo di ostracismo, durato fino agli anni di Krusciov, quando accettò di curare una versione emendata intitolata "Katerina Ismailova", andata in scena a Mosca nel 1963. In questa versione, le scene di erotismo più esplicite furono soppresse e il linguaggio musicale rese più dolce e accessibile, privando l'opera della sua tensione originaria e della violenza emotiva che la caratterizzava. 

Il ritorno alla Scala rappresenta dunque non solo un omaggio al genio compositivo di Šostakovič, ma anche un recupero della sua libertà artistica, violata dal regime sovietico. Riccardo Chailly, alla sua dodicesima inaugurazione di stagione al Piermarini, racconta il suo legame personale con il compositore: "Tutto cominciò nel 1972, quando avevo 19 anni. Assistetti alle prove e alle rappresentazioni de Il naso di Šostakovič dirette da Bruno Bartoletti, con la regia di Eduardo De Filippo. Rimasi stordito per giorni. Mi colpì enormemente la modernità, il coraggio di affrontare un testo di Gogo' in quel modo". 

La partitura di "Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk" si distingue per contrasti drammatici e straordinaria complessità orchestrale. Da una parte, l'uso sapiente della politonalità e la capacità di fondere melodie popolari russe con elementi mitteleuropei, come la citazione dell'Abschied dal Lied von der Erde di Gustav Mahler nel quarto atto, conferiscono profondità psicologica alla protagonista, alla quale Šostakovič riesce a dare un'umanità tormentata e contemporanea. Dall'altra, la presenza del grottesco e dell'umorismo nero emerge in passaggi come il canto del prete dopo l'avvelenamento di Boris, che richiama quasi un'atmosfera da operetta tragica e satirica. 

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Categoria: spettacoli

08:23

Usa, via libera alla vendita di missili all'Italia per 301 miliardi di dollari

(Adnkronos) - Il Dipartimento di Stato Usa ha approvato "una possibile vendita al governo italiano" di missili "Joint Air-to-Surface Standoff Missiles with Extended Range e relative attrezzature per un costo stimato di 301 milioni di dollari". E' quanto si legge in una nota della Defense Security Cooperation Agency (Dsca), che ha notificato il Congresso.  

Viene precisato che "i l governo italiano ha richiesto l'acquisto di 100 Agm-158B/B-2 Joint Air-to-Surface Standoff Missiles with Extended Range (Jassm-Er)" e che la "possibile vendita" servirà a "sostenere gli obiettivi di politica estera e sicurezza nazionale degli Stati Uniti migliorando la sicurezza di un alleato Nato, una forza per stabilità politica e progresso economico in Europa".  

E, prosegue la nota, "migliorerà le capacità dell'Italia di far fronte alle minacce attuali e future" con "sistemi avanzati di attacco a lungo raggio per l'impiego su caccia italiani, compresi, ma non solo, gli F-35". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

08:01

Bonus psicologo, pubblicate le graduatorie definitive: 270 giorni per usarlo

(Adnkronos) - Pubblicate dall'Inps le graduatorie definitive dei beneficiari del bonus psicologo 2025, suddivise per Regioni e per la Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige. 

 

Gli utenti possono verificare la propria posizione accedendo al sito www.inps.it, cercando 'Bonus psicologo' e selezionando il servizio dedicato. Una volta autenticati, i richiedenti possono consultare l'esito della domanda, l'eventuale importo riconosciuto e il codice univoco da comunicare al professionista per usufruire delle sedute. 

"Le graduatorie - spiega l'Inps - sono state formulate sulla base dell'Isee più basso e, in caso di parità, secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande, nel rispetto delle risorse stanziate". "Le domande presentate con Isee, recante omissioni o difformità non sanate entro i termini previsti dalla circolare n. 124/2025, sono state dichiarate improcedibili - precisa l'Istituto - e non sono state considerate per la predisposizione delle graduatorie".  

L'Inps sottolinea quindi che, "per garantire una risposta più ampia alla crescente domanda di sostegno psicologico, il ministero della Salute ha disposto l'unificazione dei fondi 2024 e 2025, destinando interamente all'annualità 2025 un totale di 21,5 milioni di euro. Ciò ha consentito l'elaborazione di un'unica graduatoria nazionale e l'accoglimento di un numero maggiore di richieste". 

 

I beneficiari hanno 270 giorni di tempo per utilizzare il contributo . Il codice univoco è soggetto ad annullamento automatico decorso tale termine. Si ricorda inoltre che, come previsto dal decreto, dalla stessa data di pubblicazione decorre il termine di 60 giorni entro cui deve essere effettuata almeno una seduta: in caso contrario, il beneficiario decade dal diritto e si procede allo scorrimento delle graduatorie. Il contributo, fino a un massimo di 50 euro a seduta, "è erogato direttamente al professionista secondo le modalità da lui indicate, senza alcun accredito ai beneficiari".  

 

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Categoria: economia

07:46

"Europa cambi o la sua civiltà sarà cancellata", il monito di Trump nella nuova strategia Usa

(Adnkronos) - "Se le tendenze attuali continueranno, l'Europa sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", con il serio rischio che la sua civiltà venga "cancellata". Questo l'avvertimento contenuto tra gli obiettivi fondamentali delineati dalla nuova Strategia di sicurezza nazionale Usa, pubblicata ieri dalla Casa Bianca e firmata dal presidente Donald Trump, che spiega come tradurre la dottrina "America First" in politica estera.  

 

Secondo il testo, le "questioni più gravi che l’Europa deve affrontare includono le attività dell’Unione europea e di altri organismi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e generando conflitti, la censura della libertà di parola e la soppressione dell’opposizione politica, il crollo dei tassi di natalità e la perdita di identità e fiducia nazionali". 

Nel testo, Washington avverte che "se le tendenze attuali continueranno, il continente sarà irriconoscibile in vent’anni o meno", e "non è dunque affatto certo che alcuni Paesi europei manterranno economie e forze armate abbastanza solide da restare alleati affidabili". Molte di questi Stati-nazioni, che rimangono "l'unità politica fondamentale del mondo", al momento stanno intensificando gli sforzi che contraddistinguono il loro percorso attuale, rileva la strategia: "Vogliamo che l’Europa rimanga europea, che ritrovi la fiducia nella propria civiltà e abbandoni l’attenzione fallimentare alla soffocante regolamentazione", si legge nel documento. 

Il documento evidenzia anche come i funzionari Usa siano "abituati a considerare i problemi europei in termini di carenze di spesa militare e stagnazione economica. In parte è vero, ma i problemi reali dell’Europa sono ancora più profondi. L’Europa continentale ha visto la propria quota del Pil globale diminuire, dal 25% nel 1990 al 14% di oggi, in parte a causa di regolamentazioni nazionali e transnazionali che minano la creatività e l’operosità. Ma questo declino economico è oscurato dalla prospettiva, ancora più seria, di una cancellazione della civiltà". Altrove, nella sezione che riguarda l'Ucraina, il documento parla anche di "sovversione dei processi democratici" da parte dei governi europei. 

"Eppure, l’Europa rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti", continua il documento, sottolineando che il commercio transatlantico "è ancora uno dei pilastri dell’economia globale e della prosperità americana", i settori industriali europei "restano tra i più solidi al mondo" e il continente ospiti "ricerche scientifiche d’avanguardia e istituzioni culturali di livello mondiale. Non possiamo permetterci di abbandonare l’Europa: farlo sarebbe controproducente per gli obiettivi di questa strategia". La diplomazia americana deve quindi "continuare a difendere la vera democrazia, la libertà di espressione e la celebrazione senza complessi del carattere e della storia delle singole nazioni europee. L’America incoraggia i propri alleati politici in Europa a promuovere questa rinascita dello spirito, e la crescente influenza dei partiti patriottici europei è motivo di grande ottimismo". 

"Il nostro obiettivo è aiutare l’Europa a correggere la propria traiettoria attuale. Avremo bisogno di un’Europa forte per competere con successo e collaborare con noi nel prevenire che qualsiasi avversario domini il continente europeo", continua il testo, specificando che gli Stati Uniti rimangono "comprensibilmente legati sentimentalmente al continente europeo, e naturalmente alla Gran Bretagna e all’Irlanda. Il carattere di questi Paesi è anche strategicamente importante, perché contiamo su alleati creativi, capaci, fiduciosi e democratici per creare condizioni di stabilità e sicurezza. Vogliamo collaborare con Paesi allineati che desiderano ristabilire la loro antica grandezza". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

07:05

Ucraina-Russia, missili e droni su Kiev nella notte: feriti e danni alle ferrovie

(Adnkronos) - Un pesante attacco russo, con missili e droni, ha colpito nella notte alcune città in Ucraina. A denunciarlo sono le autorità locali, come riporta 'The Kyiv Independent', confermando che Lnella regione di Kiev risultano almeno tre feriti.' L'offensiva ha compromesso le infrastrutture ferroviarie, imponendo la riprogrammazione dei collegamenti passeggeri. 

Secondo quanto riporta 'Thr Kyiv Independent', sono state segnalate esplosioni, oltre a Kiev, anche in altre città ucraine: Poltava, Lutsk, Odessa, Zaporizhzhia e Bila Cerkva. Nella regione di Dnipropetrovsk le autorità hanno segnalato incendi in diverse zone e attacchi che hanno colpito case a Pavlohrad e un'infrastruttura a Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky. 

Il governatore della regione di Kiev, Mykola Kalashnyk, ha segnalato il ferimento di un 42enne nella città di Fastiv, a circa 60 chilometri a sudovest di Kiev. Le autorità hanno accusato Mosca per un "bombardamento massiccio contro l'infrastruttura ferroviaria" a Fastiv. Nel distretto di Vyshhorodskyi, a nord di Kiev, sono rimaste ferite - secondo la denuncia di Kalashnyk - due donne di 46 e 40 anni. 

Stati Uniti e Ucraina "hanno convenuto che progressi reali verso un accordo dipendono dalla volontà della Russia nel dimostrare un impegno serio per una pace duratura, compresi passi verso la de-escalation e la fine delle uccisioni". È quanto si legge in una nota diffusa dal Dipartimento di Stato Usa sugli incontri degli ultimi due giorni tra l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il genero del presidente degli Stati Uniti, Jared Kushner, il segretario del Consiglio di difesa e sicurezza nazionale, Rustem Umerov, e il capo di Stato Maggiore ucraino, Andriy Hnatov. I contatti proseguono. 

"Americani e ucraini hanno concordato sul quadro degli accordi di sicurezza" e parlato delle "capacità di deterrenza necessarie per sostenere una pace duratura". Nessun dettaglio in più. La nota, che riferisce di "colloqui costruttivi per promuovere un percorso credibile verso una pace giusta e duratura in Ucraina", precisa che le delegazioni hanno parlato anche della ricostruzione nel dopoguerra e di "iniziative economiche congiunte Usa-Ucraina". 

Umerov, si legge, ha ribadito che la "priorità" di Kiev è arrivare a un accordo che "protegga la sua indipendenza e sovranità, garantisca la sicurezza degli ucraini e fornisca una base stabile per un futuro democratico prospero". 

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Categoria: internazionale/esteri

06:50

Tu si que vales, stasera 6 dicembre: ultima puntata, sorprese e finalisti

(Adnkronos) - L’ultimo appuntamento di ‘Tu si Que Vales’ va in onda stasera, sabato 6 dicembre, in diretta in prima serata su Canale5. A condurre la kermesse, Giulia Stabile, Alessio Sakara e Martin Castrogiovanni che presentano 16 artisti che con il loro talento hanno conquistato un posto nella finalissima. 

Solo uno di loro sarà il vincitore di questa 12esima edizione e si aggiudicherà il montepremi del valore di 100.000 euro in gettoni d’oro.  

Paolo Bonolis, Maria De Filippi, Luciana Littizzetto, Rudy Zerbi e Sabrina Ferilli, oltre a godersi lo spettacolo e commentare le performance, vestiranno ancora una volta i panni di grandi artisti della musica italiana e internazionale per una finalissima di Lip-sync battle che decreterà il vincitore assoluto.  

Con loro: Francesca Fagnani, Claudia Gerini, Filippo Bisciglia, Giucas Casella. 

I 16 finalisti sono: Dundu giganti di luce (marionettisti), Sarah e Mauro Palumbo (atleti), Giovanni Arena (musicista), Terry Fator (ventriloquo), Gennaro Desiderio (musicista), Kay La Ferrera (mago), Antonella Losavio (cantante), Sky Skaters (acrobati), Zuka (giocoliere contorsionista), Angela Aiello (cantante), Duo Sirca Marea (acrobati), Airfootworks (ginnasti), Ping Pong Pang (ballerini), Valentin e Cristian (ballerini), Austin Ware (musicista) e Murmuration Concept (compagnia di danza). 

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Categoria: spettacoli

06:49

Ballando con le stelle, stasera 6 dicembre: ripescaggio e semifinale

(Adnkronos) - 'Ballando con le Stelle' torna stasera, sabato 6 dicembre, alle 21.30 su Rai 1 con la prima semifinale, condotta da Milly Carlucci affiancata dal campione olimpico Massimiliano Rosolino. Per lo spazio dedicato al 'Ballerino per una notte' scenderà in pista il cantautore e rapper Rocco Hunt, che quest’anno divide la poltrona di coach con Clementino a 'The Voice Senior' e che canterà sulle note di 'Oh Ma' e danzerà con tutte le maestre del programma.  

Tornando alla gara, lo scorso sabato 29 novembre, la puntata è stata vinta da Andrea Delogu e Nikita Perotti e ha decretato anche i semifinalisti del programma. Ancora in lizza Fabio Fognini con Giada Lini, Barbara D'Urso con Pasquale La Rocca, Martina Colombari con Luca Favilla, Filippo Magnini con Alessandra Tripoli, Rosa Chemical con Erica Martinelli. 

Ma è anche giunto il momento del ripescaggio per le coppie che sono state eliminate e una coppia avrà la possibilità di rientrare in gara con un nuovo ballo. Attesa in particolare per il rientro di Francesca Fialdini, ferma da diverse settimane per problemi al piede e alle costole: stasera dovrebbe tornare in pista con Giovanni Pernice. 

A dare i voti, la giuria in studio, capitanata da Carolyn Smith. Al suo fianco, i giurati: Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli.  

A incidere sulla classifica i 'tribuni del popolo' Rossella Erra, Sara Di Vaira e Matteo Addino. Potranno contestare le votazioni e di smentirle, premiando qualcuno dei concorrenti 'penalizzati'. Il giudizio finale compete al pubblico da casa, che potrà esprimersi con il televoto sui social. A definire il quadro il principe del tesoretto, Alberto Matano, conduttore di 'Vita in Diretta'. 

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Categoria: spettacoli

06:45

Atreju 2025, al via oggi a Roma la kermesse di Fratelli d'Italia: ospiti e programma

(Adnkronos) - Al via da oggi, sabato 6 dicembre, Atreju 2025, la kermesse di Fratelli d'Italia che proseguirà fino a domenica 14 nei giardini di Castel Sant’Angelo a Roma.  

Il taglio del nastro è previsto per le ore 15, con l'inaugurazione della pista di pattinaggio e l'esibizione dei bambini della scuola Palaghiaccio Mezzaluna e l'inizio delle trasmissioni di 'Radio l'Italia chiamò'. Alle ore 16 i saluti istituzionali alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.  

Alle 16.45 presentazione dei libri 'Belle ciao! Come Giorgia Meloni e la destra hanno mandato in tilt il femminismo' di Barbara Saltamartini e 'Quel che resta del femminismo' di Anna Paola Concia. Alle 17.30 l'assemblea dei consiglieri e degli assessori regionali di Fratelli d'Italia, mentre alle 18.30 (caffè letterario) la presentazione del libro 'Iubilaeum nostrum. Il Giubileo dei Due Papi' di Daniele Sabatini, con Gianfranco Rotondi. 

Per nove giorni i giardini di Castel Sant’Angelo si trasformeranno in un’arena di confronto: tanta politica con i dibattiti sui temi d’attualità, ma anche un villaggio di Natale formato famiglia. Mercatini, volontariato e un’area ludica per bambini. 

Ospiti internazionali come il Presidente dell'Anp Abu Mazen e Rom Braslavski, israeliano rapito da Hamas e rimasto ostaggio per oltre due anni (intervistato domani da Maurizio Molinari). Interviste, dibattiti, presentazioni: ci saranno gli esponenti di governo ma anche tutti i partiti di opposizione, con i loro leader. E poi spettacolo e sport, con la partecipazione, fra gli altri, di Carlo Conti, Ezio Greggio, Mara Venier, Raoul Bova. La chiusura, come da tradizione, sarà domenica 14 con l'intervento di Giorgia Meloni. 

Lunedì 8, nel giorno dell'Immacolata sul palco della kermesse alle 18, nel panel dal titolo emblematico 'Trentadue anni dopo', si confronteranno Gianfranco Fini e Francesco Rutelli.  

Martedì 9, alle 19, Alessandro Giuli ed Eugenia Roccella saranno i protagonisti del dibattito su 'Pasolini e Mishima: poeti fuori dagli schemi'.  

Mercoledì 10 tra pop e opposizioni, interverranno Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier, e subito dopo Gaetano Manfredi, esempio riuscito di coalizione progressista che vince, ma soprattutto sindaco di Napoli e presidente dell'Anci. 

Da giovedì 11, poi, si entrerà nel vivo della manifestazione. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, accompagnato da Antonio Di Pietro e Gaia Tortora, tra gli altri, parlerà della riforma sulla separazione delle carriere in magistratura, mentre Anna Maria Bernini, titolare del dicastero dell'Università e della Ricerca, sarà ospite del panel su 'Alleanze per il sapere: politica e accademia in dialogo'. Il sottosegretario Alfredo Mantovano parlerà di droghe, il ministro per il Pnrr, Tommaso Foti, assieme a Luigi Sbarra, Roberto Fico, neoeletto presidente della Campania, e Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, dibatteranno di sviluppo. Alle 17 il commissario e vicepresidente europeo, Raffaele Fitto, verrà intervistato da Roberto Inciocchi, alle 18 Arianna Meloni interverrà nel panel su deepfake e odio social assieme a Francesca Barra e Raoul Bova, e alle 19 con la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ci saranno i leader dei sindacati Pierpaolo Bombardieri, Francesco Paolo Capone e Daniela Fumarola, tutti in pratica tranne Maurizio Landini. 

Venerdì 12, oltre ad Abu Mazen, da segnalare il panel 'Dalla Via della seta alla Via del cotone: un’opportunità storica per l’Italia', in cui interverranno il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, quello del Copasir, Lorenzo Guerini, ma soprattutto Luigi Di Maio (in collegamento); il panel sulla mafia con la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, e lo spin doctor di Meloni, Tommaso Longobardi; l'intervista del ministro Guido Crosetto con Marco Travaglio, il panel con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari, e dulcis in fundo: Giuseppe Cruciani e David Parenzo. 

La giornata delle opposizioni sarà sabato 13. Si apriranno le danze con Riccardo Magi e si concluderà il tutto con Angelo Bonelli. Il segretario di +Europa dibatterà di baby gang e maranza, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, siederà al tavolo con Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione e Fabio Rampelli per parlare di riforme. Carlo Calenda, numero uno di Azione, parlerà di Ucraina assieme a Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, il co-portavoce di Europa verde sarà al tavolo con il ministro Adolfo Urso, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, si farà un tete a tete con Paolo Del Debbio.  

Non solo: perché il giorno prima della chiusura Fratelli d'Italia cala l'asso. I ministri di vari Paesi europei dialogheranno di trafficanti di uomini con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Orazio Schillacci sarà al centro di un panel con i presidenti di regione Francesco Acquaroli, Antonio Decaro, Massimiliano Fedriga, Roberto Occhiuto e Francesco Rocca; Gilberto Pichetto Fratin parlerà di energia, la ministra della Disabilità, Alessandra Locatelli, siederà allo stesso tavolo di Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, per dibattere di 'Rivoluzione e sussidiarietà per il welfare'; il ministro dello Sport, Andrea Abodi, sarà ospite di un panel con Gianluigi Buffon e Carlotta Gilli, nuotatrice olimpica, e infine ci sarà il ministro Francesco Lollobrigida. Nel mezzo, poi, Ignazio La Russa verrà intervistato da Enrico Mentana e verranno premiati con il premio Atreju i due allenatori delle nazionali, maschile e femminile, di pallavolo, entrambi campioni del mondo: Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco. 

Domenica 14, giornata di chiusura di cui sarà protagonista la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, vedrà tra gli ospiti anche il vignettista Federico 'Osho' Palmaroli, il presidente del partito Ecr Mateusz Morawiecki così come gli altri leader della coalizione di centrodestra, Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa, e il presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani. 

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Categoria: politica

06:42

Verissimo, sabato 6 dicembre: ospiti e interviste di oggi

(Adnkronos) - Torna Verissimo su Canale 5 oggi con ospiti e interviste tra cinema, tv e cronaca nella puntata di sabato 6 dicembre. Silvia Toffanin accoglierà in studio per un'intervista ritratto la grande attrice del teatro e del cinema italiano: Monica Guerritore. 

Inoltre, saranno ospiti, con i loro racconti di vita: Paolo Ruffini, alla guida di 'Zelig On' su Italia 1, Rossella Brescia e Corinne Clery. Da 'Forbidden Fruit', Şevval Sam, l’attrice e cantante che interpreta Ender nella serie di Canale 5. 

Infine, la forza di un papà, Paolo Curi, che ha visto morire la moglie e mamma dei loro 4 bambini, Eleonora, rimasta uccisa nella strage della discoteca di Corinaldo, provocata dalla “banda dello spray”. 

  

Verissimo torna domani, domenica 7 dicembre, con il secondo appuntamento del weekend. Silvia Toffanin accoglierà la divina Federica Pellegrini, la vita da mamma e le mille sfumature della più grande nuotatrice italiana di sempre. 

Per raccontare il suo percorso complicato e la sua rinascita, Silvia Toffanin intervisterà per la prima volta Achille Costacurta, figlio di Alessandro Costacurta e Martina Colombari. 

Inoltre, sarà in studio Max Giusti, al suo debutto, proprio da domenica 7 dicembre su Canale 5, alla conduzione di 'Caduta Libera'. Con lui anche Isobel Kinnear, presenza femminile del game show. 

Nel talk, i problemi di salute, fortunatamente in via di risoluzione, di Ivana Spagna e il profondo dolore che sta vivendo Paola Caruso. 

Infine, in una nuova fase della sua vita, sarà presente anche Chiara Balistreri, con gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda giudiziaria che coinvolge il suo ex fidanzato, già in carcere con la condanna a sei anni e tre mesi per lesioni e maltrattamenti nei suoi confronti. 

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Categoria: spettacoli

06:42

"Cedere territori alla Russia? Inaccettabile", la risposta dell'Ucraina a Putin

(Adnkronos) - Nessuna concessione a Vladimir Putin, nessun passo indietro sul Donbass. Anche se ciò significasse continuare a combattere ancora a lungo. Per Kiev, infatti, sarebbe "inaccettabile" che l'Ucraina "semplicemente cedesse territori" in qualsiasi accordo di pace con la Russia. Ad affermarlo è Oleksandr Syrsky, il Comandante delle Forze armate dell'Ucraina dal febbraio 2024 in un'intervista a 'Sky News' sottolineando che una "pace giusta" può essere raggiunta solo se i combattimenti vengono fermati lungo le linee del fronte attuali e poi si svolgono negoziati. 

 

La Russia in questo momento, ha spiegato, sta lanciando tra i 4.000 e i 5.000 droni d’attacco unidirezionali contro le posizioni ucraine lungo la linea del fronte ogni giorno e oltre 1.500-2.000 droni che sganciano bombe. Ma l’Ucraina risponde con lo stesso volume — e anche di più. "In termini di droni, c’è una sostanziale parità", ha sottolineato osservando che in questo conflitto ora il 60% degli attacchi è condotto tramite droni. Oltre 710.000 soldati russi, invece, ha sostenuto Syrsky, sono dispiegati lungo una linea del fronte che si estende per circa 780 miglia (1.255 km), e la parte russa perde ogni giorno circa 1.000–1.100 soldati, uccisi o feriti, "e la maggior parte viene uccisa. In questa fase l’esercito russo sta cercando di avanzare praticamente lungo tutto il fronte", ha detto Syrsky. 

Il generale Syrsky, sostiene che i soldati ucraini continueranno a combattere se la diplomazia fallisce – e ha avvertito che il destino di tutta Europa è in gioco. "La nostra missione principale è difendere la nostra terra, il nostro Paese e la nostra popolazione", ha spiegato.  

Alla domanda se il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per difendere il proprio paese sarebbe vano se l'Ucraina fosse costretta a cedere a Mosca la terra che ancora controlla nel Donbass, il generale Syrsky risponde: "Sapete, non mi permetto nemmeno di considerare uno scenario del genere. Tutte le guerre prima o poi finiscono, e naturalmente speriamo che anche la nostra finirà. E quando accadrà, dovrà essere instaurata una pace giusta. Nella mia visione, una pace giusta è una pace senza precondizioni, senza cessioni territoriali. Significa fermarsi lungo l’attuale linea di contatto". 

 

Alla domanda se l’Ucraina sarebbe in grado di continuare a combattere qualora il presidente degli Stati Uniti Donald Trump interrompesse il sostegno a Kiev, Syrsky risponde: "Siamo molto grati ai nostri partner americani e a tutti i nostri alleati che ci hanno sostenuto durante tutta questa guerra con armi ed equipaggiamento. Speriamo che continueranno a fornire pieno supporto. Ma speriamo anche che i nostri partner e alleati europei, se necessario, saranno pronti a fornire tutto ciò che è richiesto per la nostra giusta guerra contro l’aggressore. Perché in questo momento non stiamo difendendo solo noi stessi, ma tutta l’Europa. Ed è fondamentale per tutti gli europei che continuiamo a farlo, perché se noi non saremo più qui, altri saranno costretti a combattere in Europa". 

 

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Categoria: internazionale/esteri

06:39

Sassuolo-Fiorentina: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

(Adnkronos) - Scende in campo la Fiorentina. Oggi, sabato 6 dicembre, i viola volano a Reggio Emilia per sfidare il Sassuolo - in diretta tv e in streaming - nella 14esima giornata del campionato italiano. La squadra di Vanoli è reduce dalla sconfitta di Bergamo, dove è stata battuta per 2-0 dall'Atalanta e si trova al penultimo posto in classifica con 6 punti dopo un inizio di stagione disastroso, che ha portato all'esonero di Pioli e all'arrivo in panchina dell'ex tecnico del Torino. Il Sassuolo di Grosso invece ha perso a Como 2-0 nell'ultimo turno e si trova in decima posizione con 17 punti. 

 

La sfida tra Sassuolo e Fiorentina è in programma oggi, sabato 6 dicembre, alle ore 15. Ecco le probabili formazioni: 

Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Thorstvedt, Matic, Konè; Volpato, Pinamonti, Laurientè. All. Grosso 

Fiorentina (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Marì, Ranieri; Dodo, Sohm, Fagioli, Mandragora, Gosens; Kean, Gudmundsson. All. Vanoli 

 

Sassuolo-Fiorentina sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv. La partita sarà inoltre disponibile in streaming sulla piattaforma web di Dazn. 

 

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Categoria: sport

06:38

Formula 1, oggi prove libere e qualifiche ad Abu Dhabi: orari e dove vederle in tv

(Adnkronos) - Torna in pista, per l'ultima volta in stagione, la Formula 1. Oggi, sabato 6 dicembre, il Mondiale si sposta ad Abu Dhabi per le prove libere e le qualifiche - in diretta tv e streaming - dell'ultimo Gran Premio dell'anno, che assegnerà il titolo Piloti. Si riparte dal trionfo di Max Verstappen a Dubai, che ha preceduto la McLaren di Oscar Piastri e la Williams di Carlos Sainz. 

Quarto il leader della classifica generale Lando Norris, che precede l'olandese della Red Bull, distante 12 punti, e il compagno di scuderia australiano, a -16. 

 

La terza e ultima sessione di prove libere e le qualifiche del Gran Premio di Abu Dhabi Formula 1 sono in programma oggi, sabato 6 dicembre. Le prove libere andranno in scena alle ore 11.30, mentre per scoprire la griglia di partenza del Gp bisogerà aspettare le 15. 

 

Le prove libere e le qualifiche del Gp di Abu Dhabi saranno trasmesse in diretta televisiva, e in esclusiva, sui canali SkySport, mentre le qualifiche si potranno seguire in chiaro, ma in differita alle 17.30, su TV8. Gli appuntamenti dell'ultimo Gran Premio dell'anno si potranno seguire anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW. 

 

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Categoria: sport

06:36

Serie A, oggi Inter-Como: orario, probabili formazioni e dove vederla

(Adnkronos) - L'Inter torna in campo e oggi, sabato 6 dicembre, affronta il Como. I nerazzurri ospitano la squadra di Fabregas a San Siro, dopo aver centrato due successi nelle ultime due gare (in campionato contro il Pisa e in Coppa Italia contro il Venezia). Dall'altra parte, gli ospiti aggancerebbero i nerazzurri al terzo posto con un successo. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere la partita in tv e streaming.  

Ecco le probabili formazioni di Inter-Como, in campo oggi alle 18:  

Inter (3-5-2): Sommer; Akanji, Bisseck, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Calhanoglu, Zielinski, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Chivu. 

Como (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Carlos, Ramon, Valle; Perrone, Da Cunha; Addai, Nico Paz, Rodriguez; Douvikas. All. Fabregas 

Inter-Como sarà disponibile su Dazn, ma anche su Sky per gli abbonati con Zona Dazn (canale 214). Partita visibile anche in streaming sull'app di Dazn. 

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Categoria: sport

00:03

Sciopero generale 12 dicembre, stop di 24 ore contro la manovra: cortei in tutta Italia

(Adnkronos) - Contro una manovra di bilancio ritenuta ingiusta, la Cgil ha proclamato per venerdì 12 dicembre uno sciopero generale. L’astensione dal lavoro interesserà tutti i settori, pubblici e privati, per l’intera giornata. Sono inoltre previste manifestazioni in tutte le città, dal Nord al Sud Italia. 

 

Con la mobilitazione di venerdì prossimo, la Cgil, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori di questo Paese, chiede di aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, contrastare la precarietà, introdurre una riforma fiscale equa e progressiva, dire no al riarmo e investire in sanità e istruzione, oltre che attuare vere politiche industriali e del terziario. 

 

Dallo sciopero generale allo stop ai voli, tutte le proteste di dicembre  

 

Tra le numerose manifestazioni in programma, la segreteria confederale nazionale della Cgil sarà impegnata come segue. 

Il segretario generale, Maurizio Landini, parteciperà al corteo di Firenze il cui concentramento è previsto alle ore 9 in piazza Santa Maria Novella, per poi giungere in piazza del Carmine, dove prenderà la parola per il comizio conclusivo. 

Giuseppe Gesmundo sarà a Genova: concentramento presso la Stazione Marittima alle ore 9.00, a seguire corteo cittadino e comizio conclusivo davanti alla Prefettura, in Largo Lanfranco. Lara Ghiglione sarà a Ferrara: appuntamento in piazzale Medaglie d’Oro (Prospettiva) alle ore 9.30.  

Luigi Giove sarà a Napoli: concentramento in piazza del Gesù alle ore 9.00 e comizio conclusivo in piazza Municipio. Daniela Barbaresi sarà a Cagliari: manifestazione in Piazza del Carmine alle ore 10.00. Christian Ferrari sarà a Bari: concentramento in Piazza Massari alle ore 9.30, seguito dal comizio conclusivo in Piazza Libertà.  

Maria Grazia Gabrielli sarà ad Ancona: concentramento in Piazza del Crocifisso alle ore 10.00, quindi corteo e comizio conclusivo in Piazza del Papa. Francesca Re David sarà a Brescia: concentramento presso la fermata metro San Faustino alle ore 9.00, poi corteo e comizio conclusivo in Piazza Paolo VI. A Roma la manifestazione partirà alle ore 9.00 da Piazza Vittorio Emanuele II per terminare in via dei Fori Imperiali. 

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Categoria: economia

00:02

Kushner, il jolly di Trump per la pace tra Ucraina e Russia

(Adnkronos) - Un jolly a sorpresa per la pace tra Ucraina e Russia? I negoziati per porre fine alla guerra, che dura da quasi 4 anni, procedono su un doppio binario di dialogo. Gli Stati Uniti parlano con l'Ucraina e poi parlano con la Russia, si confrontano con Mosca e poi si siedono al tavolo con Kiev. In tutti i meeting, o quasi, c'è l'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff. Con lui, meno appariscente, da tempo viaggia Jared Kushner. Ed è proprio il genero di Donald Trump, almeno secondo Mosca, il potenziale 'game changer' che potrebbe trovare la chiave per sbloccare la situazione e aprire la strada ad un accordo. Il 44enne immobiliarista e finanziere si è ritagliato un ruolo diplomatico di peso. 

Kushner, con Witkoff, è reduce dal viaggio a Mosca e dal lungo incontro - oltre 5 ore - con Vladimir Putin. Al presidente russo il 2 dicembre è stato illustrato il piano americano per porre fine al conflitto: una base di discussione, con un documento principale e 4 'allegati'. Per Putin il piano contiene elementi che, anche per questioni di forma e linguaggio, non sono accettabili. Il Cremlino contesta la narrazione che sintetizza il giudizio di Putin con il termine 'bocciatura'. La strada è lunga e la missione è complessa. Se c'è qualcuno che può contribuire a trovare la quadratura, dice Mosca, è proprio Kushner. 

 

L'"ingresso" del genero di Trump nei negoziati "si è rivelato molto tempestivo, perché ha aggiunto un elemento di metodicità allo charme e alla cordialità di Witkoff", dice Yuri Ushakov, consigliere presidenziale russo e in questo frangente 'megafono' di Putin: è stato lui, dopo l'incontro tra il presidente e gli emissari americani, a fare il punto della situazione a caldo con i media. "Personalmente credo che se un piano che porti a un accordo continuerà a essere messo nero su bianco, allora sarà Kushner a scrivere la maggior parte delle cose", aggiunge parlando con il giornalista di Vgtrk, Pavel Zarubin, sempre ben accolto al Cremlino. 

"Il tono" dell'incontro con Putin, "oserei dire è stato costruttivo e amichevole. Putin conosce bene Witkoff. Lo ha già incontrato sei volte e la loro conversazione è davvero amichevole, si capiscono perfettamente". Ora, nel quadro complessivo c'è anche la variabile Kushner. Il marito di Ivanka, pienamente coinvolto nell'amministrazione durante il primo mandato di Trump, nell'era di Donald II ha assunto un ruolo apparentemente defilato, almeno nei primi mesi. 

 

La sua presenza è diventata più evidente nell'ultimo periodo. Il viaggio del presidente nel Golfo Persico, in particolare in Arabia Saudita, ha coinvolto anche Kushner, che nel 2021 ha fondato la Affinity Partners gestendo in particolare investimenti con fondi da Emirati Arabi Uniti, Qatar e - appunto - Arabia Saudita. 

Quindi, la 'prova del 9'. Il piano con cui Trump ritiene di aver risolto la crisi di Gaza, con l'intesa tra Israele e Hamas, è stato messo a punto e attuato con il contributo concreto di Mr. Kushner. Il genero del presidente, associato anche ai futuristici progetti immobiliari da realizzare nella Striscia, con il suo approccio 'business oriented' ha fatto la sua parte per tessere la tela e mediare, partecipando anche a riunioni del governo guidato dal premier Benjamin Netanyahu.  

Proprio durante uno dei voli tra Usa e Medio Oriente, in compagnia dell'inseparabile Witkoff, Kushner ha pensato di elaborare un 'piano Ucraina' sullo schema di quello adottato a Gaza. Pace attraverso (anche) gli affari, senza dare troppo peso a equilibri internazionali prettamente europei e rapporti che affondano le radici nella storia. La prima versione del 'piano Trump', in 28 punti, è stato giudicato 'pro Russia' dall'Ucraina e dai partner occidentali di Kiev. Al presidente Volodymyr Zelensky, secondo i retroscena, il documento è stato presentato in una telefonata: un'idea da discutere, secondo l'Ucraina. Una proposta 'prendere o lasciare' secondo il duo Kushner-Witkoff. La fumata bianca ovviamente non è arrivata e da settimane Washington e Kiev si confrontano per trovare un'intesa. Poi, bisognerà convincere Putin. E, secondo Mosca, toccherà a Kushner riuscirci. 

 

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Categoria: internazionale/esteri

23:20

"Ma quando finisce?", i Mondiali 2026 e il sorteggio da incubo: tutte le 'perle'

(Adnkronos) - "Speriamo che il sorteggio finisca per il calcio d'inizio dei Mondiali a giugno". La sintesi del 'drammatico' sorteggio dei Mondiali 2026 è nel commento puramente british di Jonathan Pierce, inviato della Bbc per l'evento che è andato in scena a Washington. Uno show di oltre 2 ore, con una serie di perle che non sono passate inosservate. Il protagonista assoluto è stato Donald Trump, presidente degli Stati Uniti e padrone di casa. 

Il numero 1 della Casa Bianca ha ricevuto un 'inedito' Peace Prize dal presidente della Fifa, Gianni Infantino. Una sorta di surrogato del premio Nobel, mai assegnato sinora dalla federcalcio internazionale. Trump, oltre ad un trofeo enorme, ha ricevuto una medaglia per l'impegno con cui ha posto fine ad una serie di guerre, elencate da Infantino nel documento ufficiale regalato al prestigioso ospite. Un premio 'discutibile', a dir poco, a giudicare dalle reazioni sui social. Una valanga di post su X ha giudicato incredibile e grottesca la decisione della Fifa: dalle Ong a Stephen King, da Anonymous ad un esercito di normali tifosi. 

 

Il 'feeling' tra Infantino e Trump è consolidato, il presidente americano ha accolto 'Gianni' più volte nello Studio Ovale e a luglio ha partecipato alla premiazione del Mondiale per club, consegnando il trofeo al Chelsea e festeggiando con i giocatori. Il rapporto tra il presidente degli Stati Uniti e il presidente della Fifa è stato oggetto di ironia durante lo show. Menzione speciale per il tweet di Stan Collymore, ex nazionale inglese. "'Ci sono messicani in sala?', dice Infantino. Rende il lavoro un po' più semplice per gli agenti dell'immigrazione", il post del calciatore. 

 

 

Alle critiche non sono sfuggiti nemmeno i big dello sport americano coinvolti nel sorteggio. Tom Brady e Shaquille O'Neal, leggende del football Nfl e del basket Nba, hanno svolto il loro incarico con un coinvolgimento 'relativo' e con una comprensione quasi nulla del quadro calcistico. L'estrazione delle squadre più blasonate è stata accompagnata dal sistematico 'ohhhhhh' degli ex atleti: Argentina? 'Ohhhhh'. Germania? 'Ohhhhh'. Francia? 'Ohhhhh'. Nessuno aveva spiegato evidentemente che, nella prima fascia, non era possibile pescare altri team rispetto ai big. 

Peggio è andata a Wayne Gretzky: il canadese, totem dell'hockey Nhl, ha avuto la sventura di dover estrarre la pallina con Curacao e quella con le nazionali coinvolte negli spareggi. Probabilmente, non aveva mai sentito parlare della Macedonia del Nord. 

 

 

Il finale ancora nel segno di Trump. I Village People hanno chiuso lo show intonando YMCA. Nel palco d'onore, il presidente ha accompagnato la canzone con la celeberrima Trump Dance. Sipario. 

 

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Categoria: sport

23:16

Elodie a Propaganda Live: "Non voterei Meloni, non ho mai votato Pd"

(Adnkronos) - "Un anno fa ho detto che non voterei la Meloni nemmeno se mi tagliassero un braccio. Cos'è cambiato? Niente...". Elodie risponde alle domande di Diego Bianchi a Propaganda Live. "Se cambiassi idea in un anno sarebbe grave", dice la cantante, che non si scalda granché nemmeno davanti al nome di Elly Schlein, segretaria del Pd. "Credo che in questo momento ci sia una grande carenza di personalità, è molto semplice... Non mi interessano molto da entrambe le parti... Non ho mai votato per il Pd, ci tengo a sottolinearlo... Oggi sto sottolineando tutto...", prosegue l'artista. "Non ci sono solo due partiti, qualcuno che mi piace c'è. Più piccolini, magari", prosegue. In generale, "il cambiamento è inevitabile", dice prospettando un quadro diverso per le nuove generazioni. 

Nelle ultime settimane, Elodie è salita alla ribalta anche per un episodio avvenuto in un concerto a Messina. La cantante, 'assediata' da un cronista con il telefonino, ha colpito lo smartphone facendolo cadere. "Stavo ballando dentro una vasca, con poca acqua. Davanti alla 'piscinetta' c'era un'area riservata ai fotografi, con macchinari da professionisti. Dietro la transenna, ci sono persone con i telefonini", spiega Elodie. "Se arrivi ad un centimetro, mi togli la concentrazione, sono sempre fatta di carne... Se devi fare le foto da un centimetro, prendi la macchina fotografica. Mi sono innervosita e gliel'ho fatto cadere", dice. L'episodio non è un 'unicum' nella carriera: "Quando facevo la cubista, con un calcetto ho buttato via il telefonino di un ragazzo e l'ho fatto finire al centro della pista", racconta. 

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Categoria: spettacoli

21:21

Superenalotto, numeri e combinazione vincente oggi 5 dicembre 2025

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, venerdì 5 dicembre 2025. Centrati invece sei '5' che vincono 22.256,42 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 88 milioni di euro. 

 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

 

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: 

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; 

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; 

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; 

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; 

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. 

 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

 

Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 10, 19, 29, 30, 56, 71. Numero Jolly: 76. Numero SuperStar: 13. 

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Categoria: cronaca

21:14

È morto Frank Gehry, addio all'archistar del Guggenheim di Bilbao

(Adnkronos) - Frank O. Gehry, considerato uno dei più rivoluzionari architetti del secondo Novecento e tra i massimi interpreti del decostruttivismo, è morto oggi all'età di 96 anni nella sua abitazione di Santa Monica, in California, in seguito a una breve malattia respiratoria. La notizia è stata confermata dal suo staff al 'New York Times', chiudendo un capitolo fondamentale della storia dell'architettura contemporanea. Gehry, nato a Toronto il 28 febbraio 1929 come Frank Owen Goldberg e naturalizzato statunitense, lascia un'eredità che va oltre la forma costruita, incrociando innovazione tecnologica, creatività artistica e un'idea radicale di architettura come esperienza emotiva e culturale. 

Nel corso della sua lunga carriera Gehry ha firmato alcune delle opere più iconiche dell'architettura mondiale. Tra i suoi progetti più celebri figurano il Guggenheim Museum di Bilbao (1997), considerato uno dei massimi capolavori dell'epoca contemporanea, e l'Experience Music Project di Seattle (2000). A essi si aggiungono la Walt Disney Concert Hall di Los Angeles (2003), il Frederick R. Weisman Art and Teaching Museum a Minneapolis (1993), il Center for the Visual Arts a Toledo (1993), l’American Center di Parigi (1994), la sede della Nationale-Nederlanden a Praga, nota come "Casa danzante" o "Ginger & Fred" (1996), il New World Center di Miami Beach (2010), il Lou Ruvo Center for Brain Health di Las Vegas (2010), la Beekman Tower di New York (2011), il Biomuseo di Panama (2014), la Guggenheim Abu Dhabi (2017) e il Dwight D. Eisenhower Memorial a Washington (2020). Tra i numerosi riconoscimenti, il Pritzker Prize nel 1989 e il Leone d'Oro alla carriera della Biennale Architettura di Venezia nel 2008. 

La sua ricerca teorica e formale ha trovato compimento in un percorso che ha ridefinito il linguaggio dell’architettura a partire dalla scomposizione dell'edificio in volumi indipendenti, riassemblati in modo apparentemente illogico, ma capaci di raccontare dinamiche spaziali del tutto nuove. L'uso di materiali inconsueti - lamiera ondulata, compensato grezzo, rete metallica, pannelli industriali - è diventato una cifra distintiva, così come il ricorso a software avanzati, mutuati dall’industria aeronautica, che negli anni Novanta gli hanno permesso di modellare superfici libere e complesse, anticipando la rivoluzione digitale nel progetto architettonico. 

La formazione di Gehry inizia alla University of Southern California e prosegue alla Harvard University, dove si avvicina ai temi dell’urbanistica. Dopo le esperienze nello studio di Victor Gruen e l’apertura del suo atelier a Los Angeles nel 1962, intraprende un percorso autonomo che negli anni Ottanta rivoluziona persino la casa unifamiliare, trasformata in un laboratorio di sperimentazione materica e spaziale. L'abitazione privata di Santa Monica, realizzata tra il 1977 e il 1978, rappresenta uno dei punti di svolta: un intervento radicale su una modesta casa esistente, avvolta da una pelle di materiali grezzi e scomposti, destinato a far discutere e a rilanciare Gehry come figura di rottura nella scena architettonica internazionale. 

La sua produzione di quegli anni comprende progetti come il Cabrillo Marine Museum di San Pedro (1979), la Loyola Law School (1981) e il California Aerospace Museum (1982) a Los Angeles, oltre al Museum of Art di Santa Monica (1988). Il percorso prosegue in modo ininterrotto negli anni successivi, con una serie di opere che consolidano la sua vocazione a un'architettura scultorea e dinamica: dalla sede della Vitra International a Birsfelden, in Svizzera (1994), alla struttura amministrativa del Team Disney ad Anaheim (1995), fino alle forme ardito del Dancing House di Praga (1996), dove due torri si intrecciano come in una coreografia. 

Il punto di massima visibilità arriva con il Guggenheim Museum di Bilbao, inaugurato nel 1997. L'edificio, definito da molti critici come una delle architetture più influenti degli ultimi cinquant'anni, ha trasformato una città industriale in declino in un centro culturale internazionale, generando quel fenomeno mediatico ed economico conosciuto come "Bilbao effect". Le sue forme fluide, rivestite di titanio, hanno ispirato una generazione di architetti e un intero filone di progettazione urbana fondato sull'idea che un’opera iconica possa innescare la rinascita di un territorio. 

Anche l a Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, completata nel 2003 dopo un iter progettuale durato oltre un decennio, è considerata una delle sue opere simbolo: un involucro d’acciaio dalle linee morbide e avvolgenti che racchiude un interno dalle qualità acustiche e spaziali uniche. Per Gehry, quell'edificio rappresentava un ritorno alle origini, essendo situato a pochi chilometri dall’appartamento in cui aveva vissuto da adolescente. 

Accanto ai grandi musei e ai complessi culturali, Gehry ha continuato a sviluppare progetti residenziali, spazi pubblici, sculture monumentali e installazioni. L'attenzione al contesto, la capacità di giocare con la percezione e una sensibilità quasi pittorica nel modellare la luce definiscono un approccio che ha spesso diviso la critica: per alcuni troppo spettacolare, per altri espressione di una libertà creativa che l’architettura sembrava aver smarrito dagli anni Sessanta. 

Il rapporto con l'Europa è stato costante. In Italia, Gehry ha progettato il Venice Gateway, il terminal nautico che collegherà l'aeroporto Marco Polo al centro storico, concepito come una grande infrastruttura capace di dialogare con la natura acquatica della laguna. Una retrospettiva fondamentale del suo lavoro, Frank O. Gehry dal 1997, è stata ospitata dalla Triennale di Milano nel 2009. 

Negli ultimi anni l’architetto aveva continuato a lavorare a pieno ritmo, firmando il progetto della Pierre Boulez Hall a Berlino (2017) e la torre della Luma Foundation ad Arles (2021), un edificio dalle geometrie frastagliate che richiama le rocce calcaree delle Alpilles. Era inoltre impegnato in nuovi progetti per il gruppo LVMH, tra cui un grande flagship store di Louis Vuitton a Beverly Hills e un edificio multifunzionale a Parigi, oltre a una nuova sala da concerto per la Colburn School di Los Angeles. 

Gehry ha sempre negato di essere un "archistar", etichetta applicata spesso ai progettisti più mediatici. "Si entra in architettura per rendere il mondo un posto migliore", ripeteva. "L'ego viene dopo, con la stampa e tutto il resto. All’inizio è tutto molto innocente". Una dichiarazione che restituisce la dimensione più profonda del suo lavoro: un'architettura pensata non come gesto narcisista ma come spazio capace di accogliere, sorprendere e coinvolgere il pubblico. (di Paolo Martini) 

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Categoria: cultura

20:34

Meloni: "Nessuna incrinatura Usa-Ue, ma l'Europa deve difendersi da sola"

(Adnkronos) - "L'Europa deve capire che, se vuole essere grande, deve decidere da sola e non dipendere da altri. Quando tu appalti la sicurezza a un altro, devi sapere che c'è un prezzo da pagare...''. Così la premier Giorgia Meloni ospite oggi del Tg La7, intervistata dal direttore Enrico Mentana. 

''Non parlerei di un incrinarsi di rapporti tra Stati Uniti ed Europa. Io penso che quello che è scritto in questo documento strategico, magari con toni assertivi, è qualcosa che nel dibattito tra Stati Uniti ed Europa va avanti da molto tempo e ritengo che parli di processo storico inevitabile. Se l'Europa vuole essere grande, deve difendersi da sola, non dipendere da altri" ha affermato Meloni. 

"La linea del governo è stata molto chiara. Abbiamo fin dall'inizio sostenuto l'Ucraina per costruire la pace. La pace non si costruisce con le buone intenzioni, ma con la deterrenza'', le parole della premier su Kiev. 

L'Italia, ha poi spiegato, "ha potuto avere" sull'Ucraina ''una postura seria e forte grazie a una maggioranza compatta. Ragione per la quale io ascolto sempre quello che dicono i miei alleati, perché è giusto, aiuta a ragionare, aiuta anche a prendere delle decisioni più consapevoli". 

''Io - ha continuato - ascolto sempre quello che dicono i miei alleati. Noi siamo tutti filo-italiani. Io penso che ci riguardi quello che accade in Ucraina. I fili ce li hanno i burattini... Questo non è un dibattito tra filo-russi, filo-americani, filo-europei. Noi siamo tutti filo-italiani. Il tema vero è come si difende meglio l'interesse nazionale italiano?''. 

Sul referendum sulla giustizia, la premier "consiglia" agli italiani "di andare votare sì e di guardare al merito delle norme sulla giustizia''. Il referendum, ha detto ancora, "lo considero importante non per il governo ma per gli italiani e la giustizia''. 

"Tranquilli, il governo - ha aggiunto - rimane in carica fino a fine legislatura, comunque vada il referendum sulla giustizia. Consiglio di andare a votare guardando al merito delle norme, la giustizia può migliorare''. 

La riforma del "premierato non l'abbiamo messa in un cassetto. Rimette il potere nelle mani dei cittadini e garantisce stabilità ai governi", ha continuato la premier. 

''Il premierato è una riforma economica, quindi sono determinata ad approvarla'', ha continuato. La premier cita a tal proposito il Sole 24 ore che ''ha pubblicato qualche giorno fa una stima per la quale l'instabilità dei governi nei 10 anni precedenti all'arrivo di questo governo è costata in termini di interessi sul debito 265 miliardi di euro. Questo - spiega - significa un'altra legge finanziaria ogni anno. Mentre oggi lo spread sotto i 70 punti vuol dire risparmiare interessi sul debito. E la stabilità di questo governo consente, per esempio, in 3 anni di portare 80 miliardi di investimenti dall'estero. Il premierato è una riforma economica. Quindi io sono determinata ad approvarla'', insiste la presidente del Consiglio. 

''Il confronto con la Schlein? Sono sempre disponibile ai confronti, ma ci dicano innanzitutto chi è il leader dell'opposizione...", ha continuato Meloni. "Ho dichiarato varie volte la mia disponibilità a confrontarmi con il leader dell'opposizione, quando però mi diranno chi è'', ha detto ironica la premier. 

Sul fronte manovra, ''abbiamo concentrato gran parte delle risorse sul potere d'acquisto e sul potenziamento dei salari. Se avessimo aspettato l'attuale opposizione, campa cavallo...".  

''No, l'Italia non è stata timida" con Israele su quanto successo in Cisgiordania. ''Noi siamo stati molto chiari in varie sedi. All'Assemblea generale delle Nazioni Unite, io ho detto che Israele non ha il diritto di impedire la nascita di uno stato della Palestina o di favorire nuovi insediamenti per impedirlo. E' la ragione per la quale abbiamo sottoscritto la dichiarazione di New York sui due Stati, per cui la posizione italiana è sempre stata molto chiara", le parole di Meloni sul Medio Oriente. 

Sul riconoscimento dello Stato di Palestina ''io resto fedele alla linea indicata dal Parlamento: ha votato una risoluzione che prevede il riconoscimento dello Stato palestinese quando si materializzeranno due condizioni, il disarmo di Hamas e la certezza che non abbia un ruolo nella governance di Gaza. Gli sforzi italiani sono rivolti a implementare il piano di Trump, che è complesso, ma è un'occasione che potrebbe non tornare".  

"Ho sempre fatto quello che credevo fosse giusto fare. Il vantaggio di chi arriva al governo come siamo arrivati noi, è che quando non devi dire grazie a nessuno che non siano i cittadini, puoi rispondere solo a loro. E' il più grande vantaggio che ha la sottoscritta e questo governo. Ho cercato di prendere sempre decisioni con buonsenso, si può fare meglio ma almeno fisicamente non avrei potuto fare di più", ha poi detto parlando del suo esecutivo. 

''Direttore, io rispondo anche ai giornalisti... Anche questi, diciamo, sono dei falsi storici. Poi facciamo il conto delle domande a cui rispondo durante un anno....'', risponde quindi a Mentana, che la pungola sul rapporto con i media. 

 

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Categoria: politica