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15:50

Grins, economia circolare può rappresentare tra principali leve politica industriale italiana

(Adnkronos) - In Italia il 75% delle imprese ha già introdotto almeno una pratica circolare, ma sono prevalenti interventi 'leggeri', come efficientamento energetico e idrico. Costi elevati, complessità regolatoria, carenza di competenze, scarsa integrazione di filiera sono i maggiori ostacoli che le aziende incontrano quando vogliono premere l’acceleratore sull’economia circolare. Questo è quanto emerge dal rapporto Grins 'Crescita circolare: l’innovazione come motore del cambiamento' dall’università di Torino nell’ambito del gruppo di ricerca Innovazione e ecosistemi per le economie circolare, coordinato dal professor Francesco Quatraro dell’università di Torino.  

Dal report emerge anche che: le imprese con brevetti circolari presentano più alta produttività, maggiore internazionalizzazione, più certificazioni ambientali e impianti Fer, strutture organizzative più avanzate. E producono complessivamente 160 miliardi di euro di fatturato. Il focus del report si è concentrato anche sulle start-up in ambito economia circolare che sono circa 3 mila e concentrate in Lombardia e nei poli urbani innovativi. Si trova leadership femminile nel Centro-Sud e leadership giovanile nel Nord.  

Alcuni territori (Trento, Basilicata, Rimini, Modena) generano impatti economici superiori alla loro dimensione. Altro tema quello della bioeconomia: prezzi, regolazione e qualità delle materie prime sono i principali ostacoli. Le imprese chiedono: incentivi alla riconversione, maggiore uniformità normativa, infrastrutture di approvvigionamento, formazione, sensibilizzazione dei consumatori.  

La transizione verso l’economia circolare rappresenta una delle sfide più rilevanti per il futuro del sistema produttivo italiano. Non si tratta soltanto di adottare pratiche più sostenibili, ma di ripensare processi, competenze, tecnologie e modelli di coordinamento lungo l’intera catena del valore. Comprendere questa trasformazione richiede dati solidi, indicatori affidabili e un approccio analitico capace di cogliere la complessità dei fenomeni in corso.  

“Il rapporto - afferma il professor Quatraro - nasce all’interno del progetto GRINS – Growing Resilient, Inclusive and Sustainable, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) - rende possibile lo sviluppo di un set unico e integrato di informazioni che combina dati sulle imprese, sulle competenze, sui brevetti, sui marchi, sulle startup, sulla produzione scientifica, sui report di sostenibilità e sulla bioeconomia. Questo patrimonio informativo rappresenta un contributo inedito al dibattito nazionale sulla transizione circolare, offrendo una base empirica essenziale per orientare politiche industriali, strategie territoriali e interventi di sistema”.  

A proposito di ricerca scientifica da parte di istituzioni: nel report emerge che per singola istituzione Francia, Olanda, Belgio e Polonia hanno centri in assoluto più attivi, seguiti da Danimarca, Svezia e Uk. Seguono l’Italia a parimerito con il Portogallo. Ma a livello complessivo, tenendo cioè conto di tutte le istituzioni presenti per Paese, l’Italia ha recuperato terreno nell’ultimo decennio, arrivando nel 2023 al terzo posto per numero di pubblicazioni, dopo UK e Germania, e superando Francia e Spagna. Ponendosi quindi la domanda se sia più conveniente concentrare o frammentare l’impegno e lo sforzo. A livello globale emerge che gli Usa in questo settore sono leggermente in ritardo e sono già stati raggiunti negli ultimi anni dall’India.  

Lo sviluppo di tecnologie per la transizione circolare in Italia è legato ai principali settori di specializzazione produttiva, primo fra tutti l’automotive e il suo indotto, ma anche la manifattura di macchinari specializzati. Questo testimonia una capacità di rispondere alle emergenti sfide competitive, in cui cambiamento climatico e regolamentazione possono anche rappresentare un’opportunità. Diventa fondamentale non disperdere le competenze, anche a fronte di passaggi di proprietà e cessioni a gruppi esteri. Bisogna preservare e valorizzare il capitale umano qualificato fatto di ricercatori, ingegneri e tecnici, che ha contribuito alla spinta innovativa del settore manifatturiero fino ad oggi, anche in ambito circolare. 

L’economia circolare può quindi diventare una delle principali leve di politica industriale italiana. Per farlo, occorre però trasformare la circolarità da “insieme di buone pratiche” a strategia nazionale di sviluppo, capace di guidare innovazione, investimenti e valore nei territori. Serve una governance multilivello integrata, che coordini ministeri, regioni, enti locali e imprese. La transizione circolare richiede un mix di politiche industriali, di ricerca, del lavoro e della formazione. Le imprese più innovative mostrano che la circolarità migliora produttività, competitività internazionale e resilienza. L’Italia ha una base solida ma rischia di ampliare i divari se non interviene su competenze, infrastrutture e norme.  

La domanda finale (consumatori, pa, grandi aziende) è un fattore chiave: va incentivata e orientata. L’economia circolare può diventare una delle principali leve di politica industriale italiana. Per farlo, occorre trasformare la circolarità da “insieme di buone pratiche” a strategia nazionale di sviluppo, capace di guidare innovazione, investimenti e valore nei territori. Matteo Cervellati presidente fondazione Grins: “Il lavoro del gruppo di ricerca mostra che la circolarità è una leva industriale strategica. Con Grins integriamo dati e competenze per leggere questa trasformazione e sostenere imprese e territori. Servono politiche stabili, competenze e governance per accelerare una crescita davvero circolare”.  

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Categoria: economia

15:38

'Ciao Maschio', Vincenzo Schettini: "Il mio coming out fu una bomba in casa". Poi, le scuse

(Adnkronos) - "A 19 anni mi sono innamorato per la prima volta di un ragazzo. È scoppiata una bomba in casa". Con queste parole Vincenzo Schettini si racconta a 'Ciao Maschio', ospite di Nunzia De Girolamo nella puntata che andrà in onda domani, sabato 6 dicembre, alle 17.05 su Rai 1. 

Un dialogo sincero e profondo in cui ripercorre gli anni in cui non riusciva a essere pienamente se stesso. "Quando sono cresciuto vedevo tutti gli amici, i miei compagni fidanzarsi con le ragazze e io dicevo: lo devo fare pure io. La sentivo come una forzatura. Era un periodo in cui non si parlava di omosessualità, non se ne parlava a scuola, in famiglia, tra gli amici. Io cercavo di imitare gli altri, ma indossavo una maschera", racconta Schettini. Il punto di svolta arriva a 19 anni, quando si innamora per la prima volta di un ragazzo. "Ho pensato: a chi lo dico? Ai miei genitori. Ho creduto che potessero comprendere, ma non erano preparati. È scoppiata una bomba a casa". 

Il racconto si fa ancora più personale quando ricorda il ruolo del fratello: "Mio fratello era più piccolo di me, io 19, lui 15, e abbiamo dovuto poi rimettere insieme i pezzi. Mi sono pentito quella sera di essermi aperto. Ma attenzione: loro non hanno mai smesso di volermi bene. Solo che erano anni in cui non si parlava di tante cose".  

Schettini ricorda un episodio avvenuto 25 anni fa, dopo quella 'bomba familiare': "Eravamo a Madrid con mio fratello, con la sua famiglia e con mio marito Francesco. Prima di spegnere la candelina dei suoi 70 anni, papà ha detto 'Dobbiamo fermarci. Devo chiedere scusa a Vincenzo'. Mi ha guardato negli occhi e ha detto 'Non ero pronto. Non ero pronto a quello che ci avresti detto. Non ero pronto alla tua vita. Poi piano piano mi sono informato. Anche Francesco tuo fratello mi è stato d’aiuto. Ti chiedo scusa'. Si sono messi a piangere tutti. Mi sono commosso anch’io". 

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Categoria: spettacoli

15:24

Rapimenti ed estorsioni, re delle criptovalute nel mirino: aumentano corsi di autodifesa

(Adnkronos) - È una mattina di fine maggio a New York e Michael Carturan corre a piedi nudi per le vie di Soho, chiedendo aiuto a un agente della polizia stradale. Carturan, italiano di 28 anni, è stato tenuto prigioniero 17 giorni in una townhouse del valore di 30 milioni di dollari, dopo che due uomini lo hanno prelevato appena atterrato all’aeroporto e hanno cercato di estorcergli le password del suo portafoglio di criptovalute che, in quel periodo, aveva un valore stimato di 100 milioni di dollari. Per avere quelle password lo hanno torturato, drogato e persino sottoposto a scosse elettriche, minacciandolo con una motosega, ha raccontato alla polizia di New York Carturan.  

La sua storia non è l’unica. Pochi giorni fa un tribunale canadese ha condannato a sette anni di carcere una gang di quattro persone: era riuscita a entrare nell’abitazione di un milionario delle cripto a Vancouver, nella provincia canadese della Columbia Britannica. Per una notte intera hanno torturato l’intera famiglia ottenendo in cambio due milioni di dollari in monete digitali.  

E ancora, c’è la storia dell'imprenditore francese David Balland a cui i rapitori hanno mozzato un dito, pubblicando la foto online. Scorrendo il subreddit r/CryptoCurrency ci si accorge che gli attacchi nei confronti degli imprenditori delle criptovalute sono aumentati in tutto il mondo, soprattutto tra l’estate e l’inizio di novembre quando il valore del bitcoin ha superato i 120.000 dollari.  

Per questo “i re delle cripto” stanno cercando di evitare i cosiddetti “wrench attacks” (il nome proviene da una vignetta virale in cui una persona viene minacciata con una chiave inglese) con corsi di autodifesa, workshop per imparare tecniche di fuga in caso di rapimento e un numero sempre più alto di offerte di lavoro per guardie del corpo private.  

“Dal 2021, abbiamo osservato un incremento marcato delle richieste di sicurezza provenienti dal settore delle criptovalute. Queste spaziano dalla protezione di riunioni di team e fiere, fino a servizi completi di protezione ravvicinata (bodyguard) per intere famiglie”, racconta all'AdnKronos Jethro Pijlman, managing director di Infinite Risks International, una società di sicurezza con sede ad Amsterdam attiva in tutto il mondo con un programma specifico per gli imprenditori di bitcoin. Secondo i dati di Glok, un’altra startup di sicurezza, negli ultimi dieci anni ci sarebbero stati oltre 260 attacchi, 60 solo nel 2025. La maggior parte sono rapimenti di persone e avvengono principalmente negli Stati Uniti. Ma il dato più interessante è che aumentano con i rialzi di bitcoin: più valgono, più crescono i rischi per chi li possiede.  

“La maggior parte dei rapimenti legati alle criptovalute avviene perché sono state condivise troppe informazioni. Lo ripeto sempre: non pubblicate quello che possedete, e non parlate con sconosciuti dei vostri asset. Vedo continuamente persone che custodiscono grosse somme online, con tanto di foto e nome reale associati”, scrive Emergency-Warthog-56 in un forum di Reddit in cui gli utenti si scambiano consigli per evitare di essere rapiti o subire estorsioni.  

Pijlman è ancora più chiaro sulla questione: “I criminali sono spesso molto abili nel raccogliere e analizzare informazioni online. Possono seguire digitalmente un bersaglio per mesi, compilando nel frattempo profili personali estremamente dettagliati. Targhe dei veicoli, luoghi identificabili nelle foto postate sui social, ristoranti abituali, eventi o incontri della comunità: tutto viene analizzato”. I metodi sempre più sofisticati permettono di raccogliere informazioni precise sulle vittime e “mettere in atto attacchi mirati. Possono presentarsi nei luoghi frequentati dalle vittime, seguirle fisicamente, applicare localizzatori Gps alle auto o monitorarle online tramite account falsi sui social”, conclude Pijlman.  

Dando un’occhiata ai dati pubblicati da Coinbase Global, la piattaforma di scambio di criptovalute più grande degli Stati Uniti, si nota che i numeri degli attacchi informatici sono stati moltissimi: in tutto 70.000, nei quali gli hacker avevano sottratto dati sensibili tra cui gli indirizzi di residenza. E queste violazioni avvenute tra l’inizio dell’anno e maggio, hanno esposto migliaia di persone al pericolo di aggressioni o ricatti. Per questo motivo negli ultimi anni ogni fiera dedicata alle cripto prevede workshop di autodifesa, spazi dedicati ad aziende di sicurezza che presentano i propri prodotti, e assicurazioni che propongono polizze studiate per il settore.  

Per esempio nel corso dell’ultima Plan B conference che si è svolta a ottobre a Lugano, il New York Times ha raccontato il funzionamento di uno di questi workshop. Glok ha organizzato un corso di difesa personale da 1.000 dollari a persona, guidato da due istruttori che in passato hanno lavorato in Iraq durante la seconda guerra del Golfo, Peter Kayll e Kevin Harris. “Harris ha elencato alcuni oggetti comuni che possono essere trasformati in armi: una penna, un portachiavi da cintura, un ombrello. Ha poi mostrato la tecnica corretta per colpire un aggressore con un pugno”, scrive il New York Times, che spiega come i partecipanti provengano da tutto il mondo ma non vogliano essere identificati per nome per paura di ritorsioni e attacchi. 

Adam Healy, ex marine e fondatore della società di cybersecurity specializzata in cripto Station 70, ha detto che la richiesta di servizi di bodyguard nel settore è aumentata notevolmente. “Negli ultimi mesi, sono stato contattato da diverse aziende tutte alle prese con lo stesso dilemma: la minaccia fisica non è più solo teorica”, scrive Healy in un post su LinkedIn. Nel frattempo, le assicurazioni contro i rapimenti, che spesso vengono usate da amministratori delegati di grandi aziende, sono sempre più popolari tra i milionari del bitcoin. In un'intervista a Nbc, Becca Rubenfeld, direttore operativo della startup di assicurazioni per cripto AnchorWatch, ha detto che nel corso dell’ultima Las Vegas Bitcoin Conference, lo scorso maggio, si è parlato moltissimo di violenza. “Le persone sono tese. E non lo dico solo perché cerco di vendere assicurazioni”, ha detto. 

Il principale problema delle criptovalute è il fatto che a differenza delle banche non esistono sistemi di sicurezza, per esempio l’autorizzazione da parte del proprio istituto di credito nel caso di una transazione cospicua. Di recente la startup Bron Labs ha raccolto 15 milioni di dollari per sviluppare una piattaforma di sicurezza per gli imprenditori delle cripto: permette di offrire ai clienti opzioni di sicurezza per i loro asset, tra cui il recupero password tramite un meccanismo di “guardiani”, un limite massimo di transazioni e un pulsante per cancellare le proprie informazioni in caso di furti e minacce fisiche. Ma questo mette in discussione uno dei principi del settore: quello della custodia personale delle proprie monete. “Senza le chiavi private, non possiedi davvero le tue criptovalute”, scrivono alcuni investitori su Reddit, sottolineando come il principio sia simile a quello di conservare il proprio denaro sotto il materasso. 

Negli ultimi mesi la cripto più importante ha subito un notevole calo, a causa dell’instabilità dei mercati, delle tensioni causate dai dazi imposti da Donald Trump e dell’indecisione della Federal Reserve sul taglio al costo del denaro. Il valore di bitcoin, che all’inizio di novembre viaggiava sopra i 120.000 dollari, si sta avvicinando agli 80.000, con una perdita del 23%. Più in generale le monete digitali hanno bruciato 800 miliardi di dollari in valore di mercato in meno di un mese. Intanto, il fondatore di Coinbase, Brian Armstrong, ha cercato di rassicurare gli investitori: “Non ci sono possibilità che bitcoin arrivi a zero”, ha detto qualche giorno fa nel corso di un dibattito all’evento DealBook Summit a New York. Sul palco con Armstrong c’era anche Larry Fink, il Ceo di BlackRock, che nel 2017 aveva definito bitcoin “un indice per il riciclaggio di denaro”. Oggi BlackRock offre diversi prodotti legati alle monete digitali e Fink ha una visione completamente diversa: “Siamo all’inizio della tokenizzazione di tutti gli asset”, ha detto il mese scorso commentando i risultati trimestrali del suo gruppo. (di Angelo Paura) 

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Categoria: internazionale/esteri

15:12

Webuild, Seli Overseas celebra 75 anni eccellenza nel tunneling e sicurezza

(Adnkronos) - Seli Overseas, società del Gruppo Webuild, celebra il suo 75° anniversario in concomitanza con la festività di Santa Barbara, patrona dei minatori e di chi lavora in sotterraneo. Una ricorrenza che racconta una storia di innovazione e sicurezza nel settore del tunneling su scala globale, iniziata nel 1950 con la visione dell'ingegnere Carlo Grandori: portare tecnologia nelle lavorazioni riducendo drasticamente gli incidenti nel lavoro in galleria.  

Da quella intuizione, Seli Overseas ha trasformato il tunneling in un’arte ingegneristica, introducendo soluzioni pionieristiche come la Tbm a doppio scudo, progettata negli anni ’70 per affrontare le geologie più complesse, una tecnologia che ha aperto la strada alla meccanizzazione degli scavi in terreni complessi. Oggi, con oltre 846 km di gallerie scavate in 32 Paesi, per un totale di circa 100 tunnel realizzati e una presenza in 5 continenti, Seli Overseas è sinonimo di eccellenza tecnica e innovazione continua per il Gruppo Webuild e per i numerosi altri Clienti per cui opera su scala globale. La società, che dal 2021 è entrata a far parte del Gruppo Webuild, è parte di una storia di aggregazione ultracentenaria di aziende di successo in Italia e nel mondo che hanno unito le loro competenze dando vita all'attuale Gruppo Webuild, leader globale nelle grandi infrastrutture.  

L'esperienza specialistica di SelI Overseas è stata ed è ancora oggi decisiva in opere urbane di grande complessità. Il Cityringen di Copenaghen e un tunnel di oltre 13 metri di diametro nel centro densamente popolato di Łódź in Polonia sono esempi di interventi realizzati in contesti densamente popolati. In Egitto, la metropolitana che corre a due passi dalle Piramidi di Giza ha richiesto soluzioni ingegneristiche ad hoc per tutelare il patrimonio storico in superficie.  

In Italia, il know-how di Seli Overseas è oggi strategico nei cantieri ferroviari Webuild di maggior rilievo, dove supporta il Gruppo nella gestione di TBM con tecnologie avanzate applicate, come il Continuous Mining e il Dual Mode, che consentono di ottimizzare sicurezza e tempi di realizzazione.  

In Italia, con Webuild, Seli Overseas è in prima linea anche nella realizzazione della Galleria di Valico, parte del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi–Nodo di Genova, che è anche il tunnel ferroviario sotterraneo più lungo d’Italia, gestendo con protocolli di sicurezza all'avanguardia sfide rilevanti come il contatto con la Faglia Sestri/Voltaggio e la presenza di gas naturale. Opera inoltre in cantieri strategici per la realizzazione della direttrice ferroviaria ad alta capacità Palermo-Catania-Messina e sulla linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, dove impiega Tbm Dual Mode di ultima generazione per garantire efficienza e sostenibilità.  

Per il futuro, la crescente domanda di tunneling, guidata dall'esigenza di sviluppare infrastrutture integrate e sostenibili in aree urbane densamente popolate, rafforza il ruolo di Seli Overseas nel mercato internazionale in settori che spaziano dalla mobilità sostenibile alle opere idriche. Il suo continuo investimento in Green Tbm, sistemi digitali predittivi e automazione per ridurre rischi ed emissioni, conferma inoltre il ruolo di centro di competenza globale nel Gruppo Webuild. 

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Categoria: economia

15:06

Caso Garlasco, i dubbi di De Stefano: "Su Sempio solo ipotesi, dato statistico non è realtà"

(Adnkronos) - Solo ipotesi, ma nessun risultato scientifico. Francesco De Stefano, il genetista che nel 2014 ha svolto la perizia che portò a individuare aplotipi Y parziali e non attribuibili sulle unghie di Chiara Poggi, condivide "in gran parte" le conclusioni della collega Denise Albani incaricata di riesaminare quei risultati nell’incidente probatorio che vede indagato Andrea Sempio per l’omicidio in concorso del 13 agosto 2007 a Garlasco.  

"Nella nuova perizia, che io sottoscrivo in gran parte, dal punto di vista scientifico non c'è nessun risultato consolidato per cui le ipotesi sono solo ipotesi scientificamente non sostenibili" spiega all'Adnkronos. "E' sbagliato parlare di presenza o assenza di Tizio o Caio, perché si parla di caratteri che ci sono o non ci sono. Ci sono dei caratteri che sono condivisi da più persone, qualcuno - da quello che si legge nella perizia della dottoressa Albani - anche da Stasi, e poi c'è un risultato che sarebbe compatibile con Sempio". In particolare, per un dito della mano destra (tre le unghie su 9 di entrambe le mani che restituiscono dati più interessanti) la genetista Albani parla di "12 su 16, ma specifica che è un Dna parziale e misto, e il dato non si ripete. Inoltre, alcuni di questi risultati sono contaminati" sottolinea De Stefano.  

"I giornalisti sono innamorati del titolo 'c'è il dna di Tizio', ma non è così che si ragiona quando si fa genetica forense. Ci sono questi caratteri, vediamo che livello di compatibilità o incompatibilità hanno con le persone su cui si svolge l’indagine. La compatibilità è meno, molto meno, dell’attribuzione, parliamo di verosimiglianze. La presenza o l'assenza di Tizio o Caio la dovrà stabilire un giudice se ne avrà la possibilità, ma credo sia molto difficile". L'esperto evidenzia anche un altro punto: "Rimane sempre la necessità di fondo di capire quando quel Dna si è trasferito e con quali modalità, e la stessa Albani non esclude che si tratti di una traccia genetica trasferita da contatto".  

Il genetista De Stefano non indietreggia rispetto a quanto scritto 11 anni fa ed è pronto a difendere la sua perizia. "La mia posizione è stata conservativa e garantista: siccome non è possibile nelle tre repliche avere una conferma dei risultati, io vi dico che non serve a nulla". Conclusioni che avevano portato a non puntare il dito contro Alberto Stasi, il fidanzato della vittima Chiara Poggi, allora imputato nel processo d’appello bis e poi condannato a 16 anni di carcere. "Nel mio quesito non c’era la richiesta di fare un’analisi biostatistica, la dottoressa Albani aveva l’indicazione di fare un confronto biostatistico e ha fatto il suo dovere, ma stiamo parlando di ipotesi, non c'è nessuna certezza. Ecco perché quei risultati vanno poi consolidati in un’aula di giustizia".  

La perizia Albani restituisce, sulla base dei calcoli statistici, la dicitura "moderatamente forte/forte e moderato" in merito al fatto che su due unghie (una per ciascuna mano della vittima) la traccia genetica possa essere ricondotta alla linea paterna di Andrea Sempio, con tutti le “limitazioni in termini di conoscenze e applicativi attualmente disponibili nella comunità scientifica internazionale per le valutazioni biostatistiche (uno fra tutti l'assenza di un database che contempli la popolazione locale d'interesse)".  

Un risultato che per De Stefano va contestualizzato: "Stiamo parlando di una scala che si compone di sei categorie che vanno da debole a estremamente forte e il dato sull'aplotipo Y compatibile con Andrea Sempio si colloca nel mezzo. Non bisogna dimenticare che la statistica dice una cosa e la realtà ne può indicare un’altra, bisogna essere prudenti. Tutti noi genetisti ricordiamo bene la storia del barista inglese arrestato nel 2003 a Liverpool per un omicidio a Livorno: il test del Dna sembrava averlo incastrato, ma l’alibi di ferro lo ha scagionato dimostrando che la statistica fotografa una probabilità e non necessariamente la realtà" conclude Francesco De Stefano. 

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Categoria: cronaca

15:04

Italia protagonista prima edizione Bridge Summit di Abu Dhabi

(Adnkronos) - L’Italia sale sul palco della prima edizione del Bridge Summit, il più importante evento “debut” al mondo dedicato a media, contenuti ed entertainment, in programma dall’8 al 10 dicembre all’Abu Dhabi National Exhibition Centre (Adnec). Tra gli oltre 400 speaker globali ci saranno anche gli italiani Fabrizio Romano, Luca Iandoli e Stephane Timpano, a testimoniare il ruolo del nostro Paese nel ridisegnare il futuro dell’informazione, dell’innovazione e dello sport-entertainment. In tre giorni, Bridge trasformerà Adnec in un vero ecosistema globale della comunicazione: oltre 60.000 partecipanti, più di 400 relatori internazionali, circa 300 espositori e oltre 300 attività tra panel, talk, workshop e sessioni interattive, distribuite su sei aree per oltre 150.000 metri quadrati di superficie espositiva. 

Il programma si articola in sette content track – Media, Creator Economy, Musica, Gaming, Tech, Marketing e Picture (storytelling visivo) – che coprono l’intero spettro dell’economia dei contenuti: dalle redazioni alle piattaforme social, dall’AI generativa alla creator economy, dagli eSport alle produzioni audiovisive più innovative. L’obiettivo dichiarato è costruire un ponte tra storie, tecnologie e modelli di business, per definire le traiettorie dei media e dell’intrattenimento nel prossimo decennio. La presenza italiana interpreta perfettamente lo spirito di convergenza del Summit: Fabrizio Romano, tra i giornalisti calcistici più influenti al mondo, porterà a Bridge il modello di uno storytelling sportivo che vive tra breaking news, piattaforme digitali e community globali, con sessioni dedicate a come i media sportivi stanno cambiando linguaggio, tempi e relazioni con i fan. 

Luca Iandoli, Dean e Distinguished Chair al Collins College of Professional Studies della St. John’s University, è un punto di riferimento internazionale su imprenditorialità, interazione uomo–IA e design thinking. A Bridge interverrà sul futuro dell’educazione ai media e sull’uso dell’intelligenza artificiale come leva per nuovi modelli di apprendimento e innovazione. Parteciperà anche Stephane Timpano, ceo di Aspire (advanced technology research di Abu Dhabi) e figura chiave nell’Autonomous Racing League. Racconterà come collegare ricerca d’avanguardia, robotica, sport e intrattenimento, trasformando la deep tech in esperienze concrete per il pubblico e in nuove industrie. 

Insieme, i tre relatori italiani attraversano tre pilastri del Summit – media, accademia e tecnologia – posizionando l’Italia come interlocutore strategico in un contesto dominato da grandi piattaforme, capitali internazionali e creatori globali. Per l’ecosistema italiano dei media e delle industrie creative, Bridge rappresenta l’occasione di confrontarsi con il luogo dove si sta scrivendo, oggi, la prossima stagione dell’economia dei contenuti: dagli standard per l’AI alle nuove metriche del valore culturale, passando per l’impatto di gaming, musica e creator sulla diplomazia culturale e sull’immaginario collettivo. 

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Categoria: internazionale/esteri

14:57

Lazio, tentata estorsione e minacce a Lotito: 5 perquisizioni

(Adnkronos) - Perquisizioni sono state eseguite nei confronti di cinque persone indagate per tentata estorsione e manipolazione del mercato a danno del presidente della Lazio Claudio Lotito. I carabinieri del nucleo investigativo di Roma, a quanto apprende l’Adnkronos, hanno sequestrato diversi dispositivi, tra cui tablet, computer e telefoni agli indagati, sia a casa che negli uffici.  

A delegare le perquisizioni sono stati i pm della Capitale che hanno avviato l’inchiesta dopo le denunce presentate da Lotito. In particolare ai cinque viene contestato in concorso di aver, con reiterati atti di minaccia tramite social, mail e telefonate anonime al presidente della Lazio, compiuto atti per costringere Lotito a cedere il capitale della società. 

Inoltre per l’ipotesi di reato di manipolazione del mercato, ai cinque si contesta di aver, in concorso con terzi non ancora identificati, diffuso attraverso social e tramite una testata online, notizie false relative a un’imminente cessione del pacchetto di controllo da parte di Lotito, dello stato di quasi fallimento della società e anche dell’intenzione, sempre non veritiera, di far retrocedere la Lazio. Notizie diffuse per alterare il valore delle azioni della società quotata in Borsa. 

Il materiale sequestrato verrà ora analizzato anche per capire se c’è una ‘regia’. Uno degli indagati avrebbe anche commissionato lo striscione ‘Lotito libera la Lazio’ appeso ad un aereo che la scorsa estate ha sorvolato il centro sportivo di Formello. 

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Categoria: cronaca

14:51

Emma Bonino migliora, trasferita in reparto

(Adnkronos) - A seguito di un deciso miglioramento delle condizioni di salute, Emma Bonino è uscita dalla subintensiva dell’ospedale San Filippo Neri, dove era ricoverata da lunedì, ed è stata trasferita in reparto per completare la fase di ripresa. Lo fanno sapere fonti di +Europa. 

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Categoria: politica

14:42

Territorio, Prota: "Return lascia in eredità una comunità nazionale del rischio"

(Adnkronos) - "Il valore più grande di Return è ciò che resta: aver creato una comunità ampia, omogenea e collaudata che prima non esisteva". Lo afferma Andrea Prota, presidente della Fondazione Return, nel corso del meeting finale del progetto, finanziato dal PNRR nell’ambito del programma NextGenerationEU, e in corso a Napoli. Tre giorni dedicati alla scienza del multi-rischio per comunità e territori resilienti in un clima che cambia, che hanno riunito ricercatori, istituzioni e imprese attorno ai risultati maturati in tre anni di lavoro. Per Prota, l’elemento centrale del progetto è la contaminazione tra discipline: “Abbiamo messo insieme chi studia i rischi naturali, ambientali e antropici e chi lavora nelle scienze sociali, economiche e umane. Questo approccio integrato è fondamentale per arrivare ai cittadini: capire come percepiscono i rischi, coinvolgerli nella coprogettazione e nelle azioni di mitigazione e adattamento climatico necessarie per ridurre impatti e rischi legati a fenomeni che cambiano rapidamente”. 

Il presidente sottolinea i risultati concreti: “Li distinguerei in due categorie: metodologie e tecnologie per supportare le decisioni di chi tutela i cittadini, e strumenti per valutare la situazione dei rischi e l’efficacia delle azioni messe in campo”. Tra questi, Return Ville, la città virtuale sviluppata dal progetto: “Abbiamo creato Return Land, un simulatore per mostrare scenari e interventi. Con il Dipartimento della Protezione Civile, nostro partner fin dall’inizio, porteremo questi strumenti a Regioni, Comuni, enti locali e imprese”. 

Prota evidenzia anche l’approccio multirischio come elemento distintivo: “Solo così possiamo avvicinarci alla complessità reale dei problemi”. E cita la Return Academy: “In aula hanno lavorato ingegneri, architetti, giuristi e filosofi, che hanno appreso direttamente dai ricercatori cosa emergeva dal progetto. Porteranno queste competenze nel loro lavoro quotidiano, pubblico o privato”. 

Ampio spazio è dedicato ai giovani: “Abbiamo superato i target previsti per RTDA, dottorati e assegni di ricerca, con una partecipazione femminile spontanea superiore al 40%. Il nostro obiettivo è dare continuità a queste professionalità, evitando che restino nel precariato”. Infine, il presidente sottolinea il rapporto con l’Anci: “All’inizio dell’anno nuovo ospiteremo un incontro a Napoli con i sindaci per chiudere il cerchio e penso che potremo anche sottoscrivere un accordo affinché i Comuni possano beneficiare pienamente dei risultati di Return". 

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Categoria: sostenibilita

14:24

Francia, droni sorvolano base con sottomarini nucleari Ile Longue a Brest

(Adnkronos) - Cinque droni non identificati hanno sorvolato la base strategica dell'Ile Longue a Brest, in Bretagna, dove sono dispiegati i sottomarini della flotta di deterrenza nucleare francesi. Lo rende noto Rtl.  

Il battaglione di fucilieri della marina, a cui è affidata la protezione della base, ha attivato sistemi antidrone.  

L'episodio risale alla serata di giovedì ma già nella notte fra il 17 e il 18 era stato denunciato il sorvolo di un drone su Crozon, vicino alla base. La prefettura ha precisato che è prematuro correlare l'episodio a una azione di Mosca.  

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Categoria: internazionale/esteri

14:24

Cordoma del sacro, italiano il primo studio al mondo sull'efficacia dell'adroterapia

(Adnkronos) - Il cordoma del sacro è un raro tumore osseo caratterizzato da una crescita lenta. Questa sua natura 'silenziosa' fa sì che spesso venga diagnosticato solo quando raggiunge dimensioni considerevoli, manifestando i primi sintomi. Ogni anno in Italia si contano circa 60 nuove diagnosi di cordoma a partenza dalla regione sacro-coccigea. Per questa patologia uno studio internazionale promosso dall'Italia, descritto come il primo al mondo nel suo genere, ha confrontato l'approccio chirurgico standard con l'adroterapia (ioni carbonio o protoni), una forma avanzata di radioterapia ad alta precisione. I risultati evidenziano un'efficacia paragonabile tra le due procedure: a 3 anni dal trattamento, entrambi gli approcci hanno mostrato una sopravvivenza globale del 90% e un controllo locale della malattia del 70%. Tuttavia, emerge un vantaggio decisivo per l'adroterapia in termini di qualità della vita. A differenza dell’intervento chirurgico, che può compromettere gravemente le funzioni vescicali, intestinali, motorie e sessuali, il trattamento con ioni carbonio consente di preservarle, risparmiando al paziente effetti collaterali severi.  

Questi dati emergono dallo studio multiocentrico internazionale Sacro (SAcral Chordoma: a Randomized & Observational study on surgery versus definitive radiation therapy in primary localized disease), promosso dall'Italian Sarcoma Group e coordinato dalla Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano. Il Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) di Pavia ha svolto un ruolo chiave, partecipando come centro di riferimento per l'arruolamento e il trattamento esclusivo con ioni carbonio. 

"Sebbene l'adroterapia con ioni carbonio sia utilizzata fin dagli anni '90 in Giappone per questa patologia, in letteratura scientifica mancava un confronto rigoroso con l'opzione chirurgica - spiega Maria Rosaria Fiore, medico radioterapista del Cnao e principal investigator dello studio per la parte relativa all'adroterapia - Lo studio Sacro nasce proprio per colmare questa lacuna. I dati preliminari, basati su un follow-up mediano di 3 anni su 153 dei 170 pazienti arruolati, indicano risultati sovrapponibili tra chirurgia e adroterapia in termini di sopravvivenza globale e controllo locale di malattia. Il vantaggio dell'adroterapia, tuttavia, è evidente sul piano della qualità della vita, poiché il paziente evita un intervento chirurgico complesso e potenzialmente associato a sequele invalidanti. Si tratta di uno studio di grande valore e complessità, sia per la difficoltà di arruolamento legata alla rarità della patologia, sia per la portata dei risultati. Il suo impatto scientifico è stato riconosciuto a livello internazionale con il premio per il miglior abstract al Ptcog di Buenos Aires, il più importante congresso mondiale sulla terapia con particelle". 

"Il Cnao è l'unico centro italiano e uno degli 8 nel mondo in grado di effettuare l'adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio - afferma Gianluca Vago, presidente Cnao e direttore del Dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia dell'università degli Studi di Milano - A partire dal 2013, al Cnao sono stati trattati con adroterapia con ioni carbonio oltre 200 pazienti colpiti da cordoma del sacro. Con i fasci di ioni carbonio è possibile colpire il tumore con una potenza 3 volte superiore ai raggi X e con grande precisione, poiché queste particelle rilasciano la loro energia solo in prossimità delle cellule malate, riducendo l'impatto e gli effetti collaterali sui tessuti sani. Lo studio Sacro evidenzia la capacità di Cnao di costruire ponti della ricerca a livello internazionale e il nostro impegno nel tracciare nuove strade anche per la cura di tumori molto rari. Sono stati coinvolti 34 centri di cura di diversi Paesi, come Francia, Spagna, Austria, Germania, Norvegia, Inghilterra, Svizzera e Giappone". 

"L'osso sacro è la base della colonna vertebrale e contiene le ultime radici nervose, responsabili del movimento delle gambe, del controllo degli sfinteri dell'intestino e della vescica, e della funzione sessuale - sottolinea Alessandro Gronchi, coordinatore internazionale dello studio Sacro, direttore della Chirurgia dei sarcomi e del Dipartimento di Chirurgia della Fondazione Irccs Int di Milano - Se il tumore è limitato ad alcune parti del sacro, è possibile preservare queste strutture nervose. Quando la malattia è estesa, la rimozione chirurgica con ampi margini di resezione è fondamentale per ottenere il controllo della malattia a lungo termine, ma può implicare la compromissione dell'attività motoria, sfinteriale e sessuale del paziente, con un impatto negativo sulla qualità della vita del paziente. Da qui l'importanza dello studio Sacro, che per la prima volta ha dimostrato la pari efficacia dell'adroterapia con ioni carbonio. Per molti pazienti è quindi possibile evitare l'intervento chirurgico, evitando così le inevitabili sequele sopra descritte".  

I cordomi rappresentano il 5% di tutti i sarcomi ossei, mentre oltre il 50% dei casi di cordoma interessa la localizzazione sacrale. "Il cordoma del sacro è un tumore maligno a crescita lenta, ma molto insidioso - rimarca Silvia Stacchiotti, presidente dell'Italian Sarcoma Group e oncologa dell'Oncologia medica 2 tumori mesenchimali dell'adulto e tumori rari all'Int di Milano - Il sintomo iniziale è il dolore, tipicamente in posizione seduta. Ma i segni sono molto sfumati, simili a lombalgia, sacralgia o sciatalgia, e possono essere confusi con quelli tipici di patologie benigne della colonna vertebrale. Successivamente la crescita tumorale può sfociare nella comparsa di una tumefazione nella regione sacrale, associata a disturbi neurologici della sfera sessuale, della funzione vescicale o rettale per il coinvolgimento di strutture nervose. La prima strategia terapeutica, chirurgica o radioterapica, è decisiva, perché un approccio non corretto può causare disabilità gravi. Da qui l'importanza dei risultati dello studio Sacro".  

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Categoria: salute

14:18

I sorteggi Mondiali e le prese in giro di Robin Williams a Blatter nel 1994

(Adnkronos) - I sorteggi di un Mondiale tornano negli Stati Uniti 31 anni dopo l'ultima volta. Oggi, venerdì 5 dicembre, si scopriranno i gironi che animeranno la rassegna iridata in programma la prossima estate in Usa, Messico e Canada. L'Italia dovrà aspettare di passare i playoff del prossimo marzo per sperare di raggiungere il proprio gruppo, e al suo posto, intanto, ci sarà una X. 

Ma i sorteggi statunitensi riportano alla mente ricordi e momenti diventati iconici nella storia dei Mondiali di calcio. Nel 1994, l'ex presidente della Fifa, allore segretario, Sepp Blatter decise di invitare sul palco insieme a lui Robin Williams. L'attore, scomparso nel 2014, si presentò in ottima forma cominciando a prendere in giro Blatter sul palco, provocando le risale del pubblico presente al Caesar Palace di Las Vegas. 

"Signor Bladder, è un piacere conoscerla dopo averlo provato per così tanti anni. È bello averlo", ha detto Williams, giocando sul fatto che 'Bladder', in inglese, vuol dire 'vescica'. Una gag che si è ripetuta più volte nel corso della serata, dove Williams ha anche paragonato i gironi al bingo e altri giochi d'azzardo, specialità della casa a Las Vegas. 

Proprio al momento dei saluti Blatter si è rivolta a lui con un: "Siamo alla fine del sorteggio, ma siamo molto felici di averti avuto con noi, Robin, o devo dire 'Miss Doubtfire'", facendo riferimento al ruolo interpretato dall'attore nell'iconico film. La risposta, però, non è cambiata: "Oh, grazie mister Bladder". 

 

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Categoria: sport

14:14

Tatiana Tramacere rischia incriminazioni? Il penalista: "No, se non ha istigato Dragos"

(Adnkronos) - Tatiana Tramacere, la 27enne di cui per giorni si erano perse le tracce a Nardò e che poi è stata ritrovata nella mansarda del suo amico Dragos Ioan Gheormescu, non rischia alcuna conseguenza penale se ha scelto liberamente di rendersi irreperibile. "Appare preliminare verificare con ogni strumento investigativo se la scelta del silenzio sia stata libera e volontaria - commenta all'Adnkronos Pierpaolo Dell'Anno, professore ordinario di Procedura penale all'Università di Roma Tor Vergata - In questo caso, sembra possibile affermare che risulti difficile ipotizzare conseguenze penali in capo alla giovane".  

In particolare, secondo il penalista, è escluso il reato di procurato allarme: "La condotta di procurato allarme sanziona chiunque annunci disastri, infortuni o pericoli inesistenti suscitando allarmi, trattandosi di una fattispecie che postula anche dal punto di vista letterale inequivocabilmente una condotta attiva. Condotta che nel caso di specie sembra assolutamente inconfigurabile, non risultando allo stato alcun tipo di annuncio o qualsivoglia condotta comunicativa, essendosi a quanto pare la ragazza limitata ad allontanarsi e mantenere il silenzio sulla sua condizione". 

"Per le medesime ragioni - sottolinea Dell'Anno - appare ancora meno configurabile l’ipotesi di simulazione di reato (cioè di creazione di tracce, segni, indizi per far sembrare che un reato sia stato commesso, ndr), difettando per quanto a mia conoscenza qualsivoglia forma di comunicazione all’Autorità Giudiziaria da parte della ragazza". Ma c'è un ma: "Ove risultasse invece che Gheormescu abbia reso false dichiarazioni alla polizia giudiziaria su istigazione di Tatiana Tramacere, anche quest'ultima ne risponderebbe in concorso". (di Roberta Lanzara) 

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Categoria: cronaca

14:09

Uccise il vicino che gli stava demolendo casa con la ruspa, assolto per legittima difesa

(Adnkronos) - La Corte d'Assise di Arezzo ha assolto oggi, venerdì 5 dicembre, Sandro Mugnai, l'artigiano aretino che sparò e uccise il vicino di casa, Gezim Dodoli, che gli stava colpendo l'abitazione con una ruspa il 5 gennaio 2023 a San Polo, frazione del comune di Arezzo.  

Il collegio presieduto dal giudice Anna Maria Loprete ha respinto la richiesta formulata dal pubblico ministero Laura Taddei, che aveva invocato una condanna a 4 anni di reclusione rilevando un eccesso colposo di legittima difesa. 

La sentenza arriva al termine di un procedimento che ha ripercorso minuto per minuto la notte di follia, paura e violenza in cui Dodoli, 56 anni, raggiunse l'abitazione dei Mugnai mentre la famiglia era riunita per la cena dell'Epifania. Secondo quanto ricostruito nelle indagini e confermato in aula, l'uomo prese a colpire con una ruspa le auto parcheggiate nel piazzale, per poi dirigere il mezzo contro la casa di Mugnai, sfondando parte della parete. Mugnai, oggi 54enne, afferrò il suo fucile da caccia e sparò diversi colpi verso la cabina della ruspa, uccidendo Dodoli. 

Una reazione che la procura ha definito "precipitosa, avventata e sproporzionata", sostenendo che, pur di fronte a un'aggressione grave e reale, l’esito mortale potesse essere evitato. La difesa, rappresentata dagli avvocati Piero Melani Graverini e Marzia Lelli, ha insistito fino all'ultimo sulla piena legittima difesa, sottolineando le condizioni di estremo pericolo, il buio, la zona isolata e il terrore vissuto dalla famiglia. Elementi che, secondo i legali, avrebbero escluso ogni responsabilità penale. 

Durante il dibattimento sono stati ascoltati i familiari della vittima, costituiti parte civile, mentre diversi esponenti politici e militari - tra cui l'ex generale Roberto Vannacci - si erano schierati pubblicamente accanto a Mugnai. Nei giorni successivi al fatto, la comunità di San Polo aveva organizzato fiaccolate e iniziative di solidarietà in favore dell'artigiano. 

Il fascicolo giudiziario aveva già attraversato passaggi complessi: un primo giudice non aveva accolto la richiesta iniziale di condanna a 2 anni e 8 mesi, disponendo ulteriori approfondimenti sull'ipotesi di omicidio volontario; la magistrata Giulia Soldini aveva invece disposto in un primo momento la scarcerazione dell'imputato, riconoscendo la legittima difesa. 

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Categoria: cronaca

14:09

Oculista Buscemi, 'lenti Icl alternativa al laser per correggere difetti vista'

(Adnkronos) - Le lenti intreaoculari fachiche Icl "stanno cambiando l'approccio alla correzione dei difetti visivi". La procedura per il loro impiego "non è più considerata una possibilità terapeutica estrema, oltre il laser, ma una vera e propria alternativa parallela che può essere utilizzata per qualsiasi vizio di rifrazione". Così Maurizio Buscemi, oculista di Monza - Milano, spiega l'impatto della tecnologia "approvata dalla Food and Drug Administration", l'Agenzia americana del farmaco, "che negli ultimi anni ha ampliato le possibilità di trattamento per miopia, astigmatismo e ipermetropia, soprattutto nei pazienti non idonei al laser. Sono oltre 3 milioni nel mondo gli impianti effettuati, con un tasso di soddisfazione che supera il 99%". In passato, racconta lo specialista, "in certi pazienti fortemente anisometropi", cioè con una condizione in cui la differenza nel difetto di rifrazione tra i due occhi è significativa, spesso superiore alle 2-3 diottrie, "impiantavo una lente Icl nell'occhio molto più miope, mentre effettuavo l'intervento con il laser in quello poco miope. Tutti questi pazienti, alla fine, riferivano di vedere meglio con l'occhio che prima era molto più miope, cioè quello con la lente Icl e che era anche quello più difficile da trattare. La qualità visiva ottenuta è uno dei punti di forza" perché risulta "nitida, stabile e costante nel tempo".  

Tra vantaggi principali dell'intervento, per Buscemi c'è il fatto che si tratta di "una chirurgia che rispetta l'anatomia dell'occhio. La cornea non viene toccata - sottolinea - Questo significa che le cornee sottili non vengono indebolite ulteriormente come succede con il laser, e se abbiamo persone che soffrono della patologia dell'occhio secco non andiamo a stimolare ulteriormente questa condizione, in quanto risparmiamo il plesso nervoso superficiale. Oltre a essere una chirurgia che rispetta molto l'occhio, è anche una chirurgia reversibile. Se con il laser quello che abbiamo fatto non è più recuperabile, nel caso della Icl basta asportare la lente e la situazione torna come era prima". 

Certo, precisa Buscemi, "il laser rimane oggi una delle tecniche più diffuse e continua ad essere una soluzione valida in molti casi. Tuttavia, negli ultimi anni le lenti Icl si sono affermate come un'alternativa sempre più utilizzata. Una volta si impiegavano soprattutto nei vizi di rifrazione più estremi. Adesso la tendenza è quella di utilizzarle in quei vizi di rifrazione dove anche il laser potrebbe comunque avere un ruolo, proprio per il fatto che c'è un rispetto superiore dell'anatomia dell'occhio". Del resto, l'intervento avviene attraverso "una procedura molto semplice e veloce - rimarca l'oculista - Utilizziamo un collirio per dilatare la pupilla e un collirio per effettuare l'anestesia. Quindi iniettiamo con un iniettore apposito la lente, che è molto simile a una lente a contatto, all'interno dell'occhio, nello spazio compreso tra iride e cristallino. Il tutto dura veramente pochissimi minuti, meno di un intervento di cataratta che è già un intervento considerato molto veloce. E la cosa buona, molto bella - evidenzia Buscemi - è che i pazienti già dopo poche ore, al massimo il giorno dopo, vedono già bene, decisamente bene".  

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Categoria: salute

14:06

Pasquale La Rocca a 'Ciao Maschio': "Il ricordo più bello a Ballando? Barbara D'Urso"

(Adnkronos) - "Non sono innamorato, sono ufficialmente single". Con questa dichiarazione Pasquale La Rocca, maestro di ballo di Ballando con le stelle, si racconta a 'Ciao Maschio', ospite di Nunzia De Girolamo nella puntata che andrà in onda domani, sabato 6 dicembre, alle 17.05 su Rai 1.  

Alla domanda di De Girolamo – "Sei stato più corteggiato o hai più corteggiato?" – La Rocca ha risposto senza esitazione: "Penso di essere stato più corteggiato. Non sono molto bravo a corteggiare. Sono un po’ timido, soprattutto di fronte all’amore o all’attrazione fisica... divento piccolo così".  

"È arrivato il momento che l’amore possa arrivare nella mia vita", ha ammesso il ballerino che si dichiara pronto a innamorarsi: "Ho regalato tutta la mia vita alla danza, ai viaggi, alla carriera. Adesso le priorità cambiano: voglio continuare il mio lavoro, certo, ma essere affiancato dall’amore". 

Poi, la conduttrice lo ha messo di fronte a una scelta difficile. Scegliere un solo ricordo tra tre donne protagoniste del suo percorso a Ballando con le Stelle: Luisella Costamagna, Wanda Nara e Barbara D’Urso. 

La Rocca ripercorre con sincerità il suo percorso nel dance show di Rai 1: "Tre donne intelligenti e straordinarie con cui ho vissuto tre bellissime esperienze. Luisella è una donna molto intelligente: abbiamo vissuto un periodo intenso per via del suo infortunio, e ho imparato a conoscerla, perché all’inizio era un po’ distante, un po’ fredda. Wanda è stato un bellissimo percorso: ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo ottenuto una grande vittoria". 

Poi, arriva la sorpresa: "Devo tenere la mia Barbara. Perché Barbara è la persona con la quale forse mi sto divertendo di più. Mi sto aprendo di più, mi sto godendo quest’esperienza con una donna che mi sta permettendo forse di essere più me stesso: meno rigido, meno rigoroso. Se devo compararle, con lei mi sto divertendo di più. Quindi tengo lei".  

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Categoria: spettacoli

14:02

Agresta (Apmarr): "Fino a 7 anni per individuare una malattia reumatologica rara"

(Adnkronos) - "Le persone che soffrono di una malattia reumatologica rara, soprattutto quando ricevono la prima diagnosi, incontrano spesso grandi difficoltà ad accedere alle strutture ospedaliere. Questo porta a un ritardo diagnostico medio di circa sette anni. Un’attesa così lunga provoca conseguenze pesanti: aumenta il rischio di disabilità, comporta una perdita di valore sociale ed economico per i pazienti e genera costi elevati per il sistema sanitario. I danni non riguardano solo le articolazioni, ma anche il sistema vascolare e altri apparati coinvolti nelle malattie reumatologiche". A sottolinearlo è Italia Agresta, vicepresidente di Apmarr Aps Ets – l’Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare – intervenuta a Roma alla presentazione del report 'La programmazione sanitaria per l’equità', realizzato da Salutequità. 

Agresta evidenzia che uno dei principali nodi da affrontare "è coinvolgere davvero le associazioni dei pazienti nei tavoli decisionali. Queste realtà, che rappresentano circa 7 milioni di persone, conoscono da vicino i bisogni diretti e indiretti dei pazienti e possono contribuire a progettare una sanità più efficace, centrata sulla prevenzione e sulla presa in carico completa delle persone con malattie reumatologiche rare". "Si tratta di patologie complesse, che richiedono non solo un accesso tempestivo alle cure, ma anche la definizione di Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) multidisciplinari. L’obiettivo - spiega - è rispondere in modo adeguato alla multi-cronicità di queste condizioni". Per Agresta, una "programmazione sanitaria realmente partecipata è la strada per costruire percorsi che rispondano ai bisogni reali dei pazienti". 

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Categoria: salute

13:58

Vicenzaoro January, a 't.gold' tecnologie innovative per gioiello competitivo e sostenibile

(Adnkronos) - Oro che raddoppia il costo sui mercati, calmierato dalle tecnologie. Dalla microfusione al recupero degli scarti di lavorazione, dai bagni galvanici sino alla manifattura additiva con stampanti 3D o con la tecnica del binder jetting, che usa polveri di metallo prezioso, macchinari e tecnologie aiutano tanto la produzione industriale quanto quella artigianale a ottimizzare i costi della materia prima e a rispettare il Pianeta. Doppio compito che vede le aziende italiane guidare i mercati per capacità di innovazione, come si vedrà dal 16 al 20 gennaio prossimi al T.Gold, il salone b2b di Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, divenuto riferimento internazionale per le tecnologie del settore orafo-gioielliero. 

"Le tecnologie - dichiara Matteo Farsura, a capo delle fiere orafe internazionali di Ieg - oggi stanno trasformando il settore orafo. Manifattura additiva, robotica di precisione, sistemi di recupero dei metalli preziosi e digitalizzazione dei processi sono innovazioni con due effetti immediati: aumentano la marginalità delle aziende e rendono la produzione più sostenibile. È questo il motivo per cui Ieg sta costruendo una vera e propria technology agenda, per aiutare le imprese italiane ed estere ad abbinare valore aggiunto della loro produzione e competitività sui mercati globali". 

Sono 170 le aziende che espongono al T.Gold, provenienti da 16 Paesi e raccolte nel Padiglione 9, collegato al quartiere fieristico di Vicenza da un servizio continuo di navette. Il 40% degli espositori è estero, con in testa Germania, Svizzera, Turchia, India e Stati Uniti. Sei i principali settori merceologici: trattamenti delle leghe, prototipazione e produzione digitale, dalla meccanica avanzata alle saldature laser al recupero di metalli preziosi e loro affinazione, sino agli strumenti e utensili di laboratorio. Cui si affiancano i settori di frontiera: stampa 3D, additive manufacturing, binder jetting e l’automazione avanzata. In particolare, queste tecnologie riducono gli scarti di lavorazione, consentono micro-produzioni personalizzate, accorciano i tempi tra prototipo e pezzo finito e permettono di produrre on demand. T.Gold è l’unico salone di settore dove questi macchinari possono essere visti in funzione dalla business community. 

L'Italia si conferma leader mondiale in una nicchia di mercato ad altissimo valore tecnologico e vocazione all'export: quella della meccanica per oreficeria. A rappresentare questa eccellenza è Afemo (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria), che aggrega le aziende produttrici di tecnologie avanzate per l'intera filiera orafo-gioielliera, argenteria e bigiotteria. "La meccanica orafa italiana - dichiara Massimo Poliero, presidente di Afemo - genera un fatturato di circa un miliardo di euro. Le nostre aziende associate registrano un volume di export che si attesta intorno al 70% del totale». Questa tecnologia d'avanguardia "Made in Italy" è diretta principalmente verso i mercati orientali, Turchia inclusa, India e Sud-Est asiatico, con destinazioni chiave come Tailandia, Vietnam e Indonesia. 

Dal settembre 2026, con la piena operatività del nuovo padiglione centrale del quartiere fieristico, Ieg completerà anche la sua technology agenda. Vicenza si posizionerà come polo internazionale della tecnologia per l’oro e i metalli preziosi grazie a una seconda edizione annuale di T.Gold, che permetterà di ampliare l’offerta di contenuti tecnici, arricchire il palinsesto di workshop e seminari, dare continuità alle collaborazioni con i più importanti player tecnologici.  

In questa agenda dedicata, che vede alternarsi al T.Gold, la stessa Oroarezzo e Jgt in Dubai, si innesteranno ad anni alterni gli eventi verticali Jewellery Technology Forum che torna a settembre 2026 e The Vicenza Symposium che dopo il debutto nel settembre scorso con una altissima partecipazione internazionale tornerà nel settembre 2027. 

 

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Categoria: lavoro

13:51

Rottamazione quater, 9 dicembre ultimo giorno per pagare la rata

(Adnkronos) - Conto alla rovescia per il pagamento della rata della Rottamazione-quater scaduta il 30 novembre scorso. Saranno, infatti, ritenuti tempestivi i versamenti effettuati entro il prossimo 9 dicembre, in considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge e dei differimenti previsti qualora i termini coincidano con giorni festivi. Lo ricorda l'Agenzia delle Entrate aggiungendo che, in caso di mancato pagamento, effettuato oltre il termine ultimo oppure per importi parziali, la legge prevede la perdita dei benefici della definizione agevolata e gli importi già corrisposti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute. La scadenza riguarda i contribuenti in regola con i versamenti precedenti che devono pagare la decima rata e, nel caso dei riammessi alla definizione agevolata (Legge n. 15/2025), la seconda rata prevista dal nuovo piano dei pagamenti. 

È possibile pagare in banca, agli uffici postali, nelle tabaccherie e ricevitorie, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati, utilizzando i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp) aderenti al nodo pagoPa, sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione oppure con l'App Equiclick. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento. Per effettuare il versamento si devono utilizzare i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione. I contribuenti che hanno necessità di recuperare tale comunicazione e i moduli di pagamento possono scaricarne una copia direttamente nell’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure riceverli via e-mail inviando una richiesta dall’area pubblica, senza necessità quindi di credenziali di accesso, allegando un documento di riconoscimento. 

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Categoria: economia

13:47

Eurovision 2026, Noa: "Boicottaggio? Sbagliato scappare, sosteniamo la pace"

(Adnkronos) - "Noi artisti dovremmo essere i costruttori di ponti. Se c'è un problema, dovremmo affrontarlo, non scappare. È quello che ho fatto all'Eurovision 2019 con Mira Awad. Eravamo sul palco insieme, un'israeliana e una palestinese, senza paura di parlare del dolore, delle storie, dei sogni e della grande speranza". A parlare all'Adnkronos è la cantante israeliana Noa, commentando quanto sta accadendo in vista dell'Eurovision Song Contest 2026, con una serie di Paesi che hanno annunciato il loro ritiro a causa della partecipazione di Israele. Nel 2019, su quel palco - prosegue - "stavamo dando alle persone un esempio di cosa potrebbe succedere se scegliessimo di vivere insieme, se scegliessimo di vederci veramente. Quando viviamo in una cultura di evasione, di falsità, di polarizzazione, una cultura guidata dall'odio, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, in ogni aspetto della nostra vita, e l'Eurovision non fa eccezione".  

E ancora, la cantante rilancia, con l'Adnkronos il suo accorato appello: "C'è solo una parola da dire: pace. Sosteniamo la pace. Tutti. Quando lavoriamo per la pace, siamo umani, ci vediamo, comprendiamo la nostra vulnerabilità, la nostra ignoranza, la nostra umanità nella sua oscurità e nella sua grande luce. Quando smettiamo di credere nella pace - ribadisce - quando ci fermiamo ognuno nel suo angolo, arrabbiati, frustrati, spaventati, violenti, ciechi e incapaci di ascoltare le storie degli altri, puntando il dito, i risultati sono sempre dolorosi, negativi, distruttivi". (di Federica Iannetti) 

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Categoria: spettacoli

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15:50

Grins, economia circolare può rappresentare tra principali leve politica industriale italiana

(Adnkronos) - In Italia il 75% delle imprese ha già introdotto almeno una pratica circolare, ma sono prevalenti interventi 'leggeri', come efficientamento energetico e idrico. Costi elevati, complessità regolatoria, carenza di competenze, scarsa integrazione di filiera sono i maggiori ostacoli che le aziende incontrano quando vogliono premere l’acceleratore sull’economia circolare. Questo è quanto emerge dal rapporto Grins 'Crescita circolare: l’innovazione come motore del cambiamento' dall’università di Torino nell’ambito del gruppo di ricerca Innovazione e ecosistemi per le economie circolare, coordinato dal professor Francesco Quatraro dell’università di Torino.  

Dal report emerge anche che: le imprese con brevetti circolari presentano più alta produttività, maggiore internazionalizzazione, più certificazioni ambientali e impianti Fer, strutture organizzative più avanzate. E producono complessivamente 160 miliardi di euro di fatturato. Il focus del report si è concentrato anche sulle start-up in ambito economia circolare che sono circa 3 mila e concentrate in Lombardia e nei poli urbani innovativi. Si trova leadership femminile nel Centro-Sud e leadership giovanile nel Nord.  

Alcuni territori (Trento, Basilicata, Rimini, Modena) generano impatti economici superiori alla loro dimensione. Altro tema quello della bioeconomia: prezzi, regolazione e qualità delle materie prime sono i principali ostacoli. Le imprese chiedono: incentivi alla riconversione, maggiore uniformità normativa, infrastrutture di approvvigionamento, formazione, sensibilizzazione dei consumatori.  

La transizione verso l’economia circolare rappresenta una delle sfide più rilevanti per il futuro del sistema produttivo italiano. Non si tratta soltanto di adottare pratiche più sostenibili, ma di ripensare processi, competenze, tecnologie e modelli di coordinamento lungo l’intera catena del valore. Comprendere questa trasformazione richiede dati solidi, indicatori affidabili e un approccio analitico capace di cogliere la complessità dei fenomeni in corso.  

“Il rapporto - afferma il professor Quatraro - nasce all’interno del progetto GRINS – Growing Resilient, Inclusive and Sustainable, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) - rende possibile lo sviluppo di un set unico e integrato di informazioni che combina dati sulle imprese, sulle competenze, sui brevetti, sui marchi, sulle startup, sulla produzione scientifica, sui report di sostenibilità e sulla bioeconomia. Questo patrimonio informativo rappresenta un contributo inedito al dibattito nazionale sulla transizione circolare, offrendo una base empirica essenziale per orientare politiche industriali, strategie territoriali e interventi di sistema”.  

A proposito di ricerca scientifica da parte di istituzioni: nel report emerge che per singola istituzione Francia, Olanda, Belgio e Polonia hanno centri in assoluto più attivi, seguiti da Danimarca, Svezia e Uk. Seguono l’Italia a parimerito con il Portogallo. Ma a livello complessivo, tenendo cioè conto di tutte le istituzioni presenti per Paese, l’Italia ha recuperato terreno nell’ultimo decennio, arrivando nel 2023 al terzo posto per numero di pubblicazioni, dopo UK e Germania, e superando Francia e Spagna. Ponendosi quindi la domanda se sia più conveniente concentrare o frammentare l’impegno e lo sforzo. A livello globale emerge che gli Usa in questo settore sono leggermente in ritardo e sono già stati raggiunti negli ultimi anni dall’India.  

Lo sviluppo di tecnologie per la transizione circolare in Italia è legato ai principali settori di specializzazione produttiva, primo fra tutti l’automotive e il suo indotto, ma anche la manifattura di macchinari specializzati. Questo testimonia una capacità di rispondere alle emergenti sfide competitive, in cui cambiamento climatico e regolamentazione possono anche rappresentare un’opportunità. Diventa fondamentale non disperdere le competenze, anche a fronte di passaggi di proprietà e cessioni a gruppi esteri. Bisogna preservare e valorizzare il capitale umano qualificato fatto di ricercatori, ingegneri e tecnici, che ha contribuito alla spinta innovativa del settore manifatturiero fino ad oggi, anche in ambito circolare. 

L’economia circolare può quindi diventare una delle principali leve di politica industriale italiana. Per farlo, occorre però trasformare la circolarità da “insieme di buone pratiche” a strategia nazionale di sviluppo, capace di guidare innovazione, investimenti e valore nei territori. Serve una governance multilivello integrata, che coordini ministeri, regioni, enti locali e imprese. La transizione circolare richiede un mix di politiche industriali, di ricerca, del lavoro e della formazione. Le imprese più innovative mostrano che la circolarità migliora produttività, competitività internazionale e resilienza. L’Italia ha una base solida ma rischia di ampliare i divari se non interviene su competenze, infrastrutture e norme.  

La domanda finale (consumatori, pa, grandi aziende) è un fattore chiave: va incentivata e orientata. L’economia circolare può diventare una delle principali leve di politica industriale italiana. Per farlo, occorre trasformare la circolarità da “insieme di buone pratiche” a strategia nazionale di sviluppo, capace di guidare innovazione, investimenti e valore nei territori. Matteo Cervellati presidente fondazione Grins: “Il lavoro del gruppo di ricerca mostra che la circolarità è una leva industriale strategica. Con Grins integriamo dati e competenze per leggere questa trasformazione e sostenere imprese e territori. Servono politiche stabili, competenze e governance per accelerare una crescita davvero circolare”.  

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Categoria: economia

15:38

'Ciao Maschio', Vincenzo Schettini: "Il mio coming out fu una bomba in casa". Poi, le scuse

(Adnkronos) - "A 19 anni mi sono innamorato per la prima volta di un ragazzo. È scoppiata una bomba in casa". Con queste parole Vincenzo Schettini si racconta a 'Ciao Maschio', ospite di Nunzia De Girolamo nella puntata che andrà in onda domani, sabato 6 dicembre, alle 17.05 su Rai 1. 

Un dialogo sincero e profondo in cui ripercorre gli anni in cui non riusciva a essere pienamente se stesso. "Quando sono cresciuto vedevo tutti gli amici, i miei compagni fidanzarsi con le ragazze e io dicevo: lo devo fare pure io. La sentivo come una forzatura. Era un periodo in cui non si parlava di omosessualità, non se ne parlava a scuola, in famiglia, tra gli amici. Io cercavo di imitare gli altri, ma indossavo una maschera", racconta Schettini. Il punto di svolta arriva a 19 anni, quando si innamora per la prima volta di un ragazzo. "Ho pensato: a chi lo dico? Ai miei genitori. Ho creduto che potessero comprendere, ma non erano preparati. È scoppiata una bomba a casa". 

Il racconto si fa ancora più personale quando ricorda il ruolo del fratello: "Mio fratello era più piccolo di me, io 19, lui 15, e abbiamo dovuto poi rimettere insieme i pezzi. Mi sono pentito quella sera di essermi aperto. Ma attenzione: loro non hanno mai smesso di volermi bene. Solo che erano anni in cui non si parlava di tante cose".  

Schettini ricorda un episodio avvenuto 25 anni fa, dopo quella 'bomba familiare': "Eravamo a Madrid con mio fratello, con la sua famiglia e con mio marito Francesco. Prima di spegnere la candelina dei suoi 70 anni, papà ha detto 'Dobbiamo fermarci. Devo chiedere scusa a Vincenzo'. Mi ha guardato negli occhi e ha detto 'Non ero pronto. Non ero pronto a quello che ci avresti detto. Non ero pronto alla tua vita. Poi piano piano mi sono informato. Anche Francesco tuo fratello mi è stato d’aiuto. Ti chiedo scusa'. Si sono messi a piangere tutti. Mi sono commosso anch’io". 

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Categoria: spettacoli

15:24

Rapimenti ed estorsioni, re delle criptovalute nel mirino: aumentano corsi di autodifesa

(Adnkronos) - È una mattina di fine maggio a New York e Michael Carturan corre a piedi nudi per le vie di Soho, chiedendo aiuto a un agente della polizia stradale. Carturan, italiano di 28 anni, è stato tenuto prigioniero 17 giorni in una townhouse del valore di 30 milioni di dollari, dopo che due uomini lo hanno prelevato appena atterrato all’aeroporto e hanno cercato di estorcergli le password del suo portafoglio di criptovalute che, in quel periodo, aveva un valore stimato di 100 milioni di dollari. Per avere quelle password lo hanno torturato, drogato e persino sottoposto a scosse elettriche, minacciandolo con una motosega, ha raccontato alla polizia di New York Carturan.  

La sua storia non è l’unica. Pochi giorni fa un tribunale canadese ha condannato a sette anni di carcere una gang di quattro persone: era riuscita a entrare nell’abitazione di un milionario delle cripto a Vancouver, nella provincia canadese della Columbia Britannica. Per una notte intera hanno torturato l’intera famiglia ottenendo in cambio due milioni di dollari in monete digitali.  

E ancora, c’è la storia dell'imprenditore francese David Balland a cui i rapitori hanno mozzato un dito, pubblicando la foto online. Scorrendo il subreddit r/CryptoCurrency ci si accorge che gli attacchi nei confronti degli imprenditori delle criptovalute sono aumentati in tutto il mondo, soprattutto tra l’estate e l’inizio di novembre quando il valore del bitcoin ha superato i 120.000 dollari.  

Per questo “i re delle cripto” stanno cercando di evitare i cosiddetti “wrench attacks” (il nome proviene da una vignetta virale in cui una persona viene minacciata con una chiave inglese) con corsi di autodifesa, workshop per imparare tecniche di fuga in caso di rapimento e un numero sempre più alto di offerte di lavoro per guardie del corpo private.  

“Dal 2021, abbiamo osservato un incremento marcato delle richieste di sicurezza provenienti dal settore delle criptovalute. Queste spaziano dalla protezione di riunioni di team e fiere, fino a servizi completi di protezione ravvicinata (bodyguard) per intere famiglie”, racconta all'AdnKronos Jethro Pijlman, managing director di Infinite Risks International, una società di sicurezza con sede ad Amsterdam attiva in tutto il mondo con un programma specifico per gli imprenditori di bitcoin. Secondo i dati di Glok, un’altra startup di sicurezza, negli ultimi dieci anni ci sarebbero stati oltre 260 attacchi, 60 solo nel 2025. La maggior parte sono rapimenti di persone e avvengono principalmente negli Stati Uniti. Ma il dato più interessante è che aumentano con i rialzi di bitcoin: più valgono, più crescono i rischi per chi li possiede.  

“La maggior parte dei rapimenti legati alle criptovalute avviene perché sono state condivise troppe informazioni. Lo ripeto sempre: non pubblicate quello che possedete, e non parlate con sconosciuti dei vostri asset. Vedo continuamente persone che custodiscono grosse somme online, con tanto di foto e nome reale associati”, scrive Emergency-Warthog-56 in un forum di Reddit in cui gli utenti si scambiano consigli per evitare di essere rapiti o subire estorsioni.  

Pijlman è ancora più chiaro sulla questione: “I criminali sono spesso molto abili nel raccogliere e analizzare informazioni online. Possono seguire digitalmente un bersaglio per mesi, compilando nel frattempo profili personali estremamente dettagliati. Targhe dei veicoli, luoghi identificabili nelle foto postate sui social, ristoranti abituali, eventi o incontri della comunità: tutto viene analizzato”. I metodi sempre più sofisticati permettono di raccogliere informazioni precise sulle vittime e “mettere in atto attacchi mirati. Possono presentarsi nei luoghi frequentati dalle vittime, seguirle fisicamente, applicare localizzatori Gps alle auto o monitorarle online tramite account falsi sui social”, conclude Pijlman.  

Dando un’occhiata ai dati pubblicati da Coinbase Global, la piattaforma di scambio di criptovalute più grande degli Stati Uniti, si nota che i numeri degli attacchi informatici sono stati moltissimi: in tutto 70.000, nei quali gli hacker avevano sottratto dati sensibili tra cui gli indirizzi di residenza. E queste violazioni avvenute tra l’inizio dell’anno e maggio, hanno esposto migliaia di persone al pericolo di aggressioni o ricatti. Per questo motivo negli ultimi anni ogni fiera dedicata alle cripto prevede workshop di autodifesa, spazi dedicati ad aziende di sicurezza che presentano i propri prodotti, e assicurazioni che propongono polizze studiate per il settore.  

Per esempio nel corso dell’ultima Plan B conference che si è svolta a ottobre a Lugano, il New York Times ha raccontato il funzionamento di uno di questi workshop. Glok ha organizzato un corso di difesa personale da 1.000 dollari a persona, guidato da due istruttori che in passato hanno lavorato in Iraq durante la seconda guerra del Golfo, Peter Kayll e Kevin Harris. “Harris ha elencato alcuni oggetti comuni che possono essere trasformati in armi: una penna, un portachiavi da cintura, un ombrello. Ha poi mostrato la tecnica corretta per colpire un aggressore con un pugno”, scrive il New York Times, che spiega come i partecipanti provengano da tutto il mondo ma non vogliano essere identificati per nome per paura di ritorsioni e attacchi. 

Adam Healy, ex marine e fondatore della società di cybersecurity specializzata in cripto Station 70, ha detto che la richiesta di servizi di bodyguard nel settore è aumentata notevolmente. “Negli ultimi mesi, sono stato contattato da diverse aziende tutte alle prese con lo stesso dilemma: la minaccia fisica non è più solo teorica”, scrive Healy in un post su LinkedIn. Nel frattempo, le assicurazioni contro i rapimenti, che spesso vengono usate da amministratori delegati di grandi aziende, sono sempre più popolari tra i milionari del bitcoin. In un'intervista a Nbc, Becca Rubenfeld, direttore operativo della startup di assicurazioni per cripto AnchorWatch, ha detto che nel corso dell’ultima Las Vegas Bitcoin Conference, lo scorso maggio, si è parlato moltissimo di violenza. “Le persone sono tese. E non lo dico solo perché cerco di vendere assicurazioni”, ha detto. 

Il principale problema delle criptovalute è il fatto che a differenza delle banche non esistono sistemi di sicurezza, per esempio l’autorizzazione da parte del proprio istituto di credito nel caso di una transazione cospicua. Di recente la startup Bron Labs ha raccolto 15 milioni di dollari per sviluppare una piattaforma di sicurezza per gli imprenditori delle cripto: permette di offrire ai clienti opzioni di sicurezza per i loro asset, tra cui il recupero password tramite un meccanismo di “guardiani”, un limite massimo di transazioni e un pulsante per cancellare le proprie informazioni in caso di furti e minacce fisiche. Ma questo mette in discussione uno dei principi del settore: quello della custodia personale delle proprie monete. “Senza le chiavi private, non possiedi davvero le tue criptovalute”, scrivono alcuni investitori su Reddit, sottolineando come il principio sia simile a quello di conservare il proprio denaro sotto il materasso. 

Negli ultimi mesi la cripto più importante ha subito un notevole calo, a causa dell’instabilità dei mercati, delle tensioni causate dai dazi imposti da Donald Trump e dell’indecisione della Federal Reserve sul taglio al costo del denaro. Il valore di bitcoin, che all’inizio di novembre viaggiava sopra i 120.000 dollari, si sta avvicinando agli 80.000, con una perdita del 23%. Più in generale le monete digitali hanno bruciato 800 miliardi di dollari in valore di mercato in meno di un mese. Intanto, il fondatore di Coinbase, Brian Armstrong, ha cercato di rassicurare gli investitori: “Non ci sono possibilità che bitcoin arrivi a zero”, ha detto qualche giorno fa nel corso di un dibattito all’evento DealBook Summit a New York. Sul palco con Armstrong c’era anche Larry Fink, il Ceo di BlackRock, che nel 2017 aveva definito bitcoin “un indice per il riciclaggio di denaro”. Oggi BlackRock offre diversi prodotti legati alle monete digitali e Fink ha una visione completamente diversa: “Siamo all’inizio della tokenizzazione di tutti gli asset”, ha detto il mese scorso commentando i risultati trimestrali del suo gruppo. (di Angelo Paura) 

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Categoria: internazionale/esteri

15:12

Webuild, Seli Overseas celebra 75 anni eccellenza nel tunneling e sicurezza

(Adnkronos) - Seli Overseas, società del Gruppo Webuild, celebra il suo 75° anniversario in concomitanza con la festività di Santa Barbara, patrona dei minatori e di chi lavora in sotterraneo. Una ricorrenza che racconta una storia di innovazione e sicurezza nel settore del tunneling su scala globale, iniziata nel 1950 con la visione dell'ingegnere Carlo Grandori: portare tecnologia nelle lavorazioni riducendo drasticamente gli incidenti nel lavoro in galleria.  

Da quella intuizione, Seli Overseas ha trasformato il tunneling in un’arte ingegneristica, introducendo soluzioni pionieristiche come la Tbm a doppio scudo, progettata negli anni ’70 per affrontare le geologie più complesse, una tecnologia che ha aperto la strada alla meccanizzazione degli scavi in terreni complessi. Oggi, con oltre 846 km di gallerie scavate in 32 Paesi, per un totale di circa 100 tunnel realizzati e una presenza in 5 continenti, Seli Overseas è sinonimo di eccellenza tecnica e innovazione continua per il Gruppo Webuild e per i numerosi altri Clienti per cui opera su scala globale. La società, che dal 2021 è entrata a far parte del Gruppo Webuild, è parte di una storia di aggregazione ultracentenaria di aziende di successo in Italia e nel mondo che hanno unito le loro competenze dando vita all'attuale Gruppo Webuild, leader globale nelle grandi infrastrutture.  

L'esperienza specialistica di SelI Overseas è stata ed è ancora oggi decisiva in opere urbane di grande complessità. Il Cityringen di Copenaghen e un tunnel di oltre 13 metri di diametro nel centro densamente popolato di Łódź in Polonia sono esempi di interventi realizzati in contesti densamente popolati. In Egitto, la metropolitana che corre a due passi dalle Piramidi di Giza ha richiesto soluzioni ingegneristiche ad hoc per tutelare il patrimonio storico in superficie.  

In Italia, il know-how di Seli Overseas è oggi strategico nei cantieri ferroviari Webuild di maggior rilievo, dove supporta il Gruppo nella gestione di TBM con tecnologie avanzate applicate, come il Continuous Mining e il Dual Mode, che consentono di ottimizzare sicurezza e tempi di realizzazione.  

In Italia, con Webuild, Seli Overseas è in prima linea anche nella realizzazione della Galleria di Valico, parte del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi–Nodo di Genova, che è anche il tunnel ferroviario sotterraneo più lungo d’Italia, gestendo con protocolli di sicurezza all'avanguardia sfide rilevanti come il contatto con la Faglia Sestri/Voltaggio e la presenza di gas naturale. Opera inoltre in cantieri strategici per la realizzazione della direttrice ferroviaria ad alta capacità Palermo-Catania-Messina e sulla linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, dove impiega Tbm Dual Mode di ultima generazione per garantire efficienza e sostenibilità.  

Per il futuro, la crescente domanda di tunneling, guidata dall'esigenza di sviluppare infrastrutture integrate e sostenibili in aree urbane densamente popolate, rafforza il ruolo di Seli Overseas nel mercato internazionale in settori che spaziano dalla mobilità sostenibile alle opere idriche. Il suo continuo investimento in Green Tbm, sistemi digitali predittivi e automazione per ridurre rischi ed emissioni, conferma inoltre il ruolo di centro di competenza globale nel Gruppo Webuild. 

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Categoria: economia

15:06

Caso Garlasco, i dubbi di De Stefano: "Su Sempio solo ipotesi, dato statistico non è realtà"

(Adnkronos) - Solo ipotesi, ma nessun risultato scientifico. Francesco De Stefano, il genetista che nel 2014 ha svolto la perizia che portò a individuare aplotipi Y parziali e non attribuibili sulle unghie di Chiara Poggi, condivide "in gran parte" le conclusioni della collega Denise Albani incaricata di riesaminare quei risultati nell’incidente probatorio che vede indagato Andrea Sempio per l’omicidio in concorso del 13 agosto 2007 a Garlasco.  

"Nella nuova perizia, che io sottoscrivo in gran parte, dal punto di vista scientifico non c'è nessun risultato consolidato per cui le ipotesi sono solo ipotesi scientificamente non sostenibili" spiega all'Adnkronos. "E' sbagliato parlare di presenza o assenza di Tizio o Caio, perché si parla di caratteri che ci sono o non ci sono. Ci sono dei caratteri che sono condivisi da più persone, qualcuno - da quello che si legge nella perizia della dottoressa Albani - anche da Stasi, e poi c'è un risultato che sarebbe compatibile con Sempio". In particolare, per un dito della mano destra (tre le unghie su 9 di entrambe le mani che restituiscono dati più interessanti) la genetista Albani parla di "12 su 16, ma specifica che è un Dna parziale e misto, e il dato non si ripete. Inoltre, alcuni di questi risultati sono contaminati" sottolinea De Stefano.  

"I giornalisti sono innamorati del titolo 'c'è il dna di Tizio', ma non è così che si ragiona quando si fa genetica forense. Ci sono questi caratteri, vediamo che livello di compatibilità o incompatibilità hanno con le persone su cui si svolge l’indagine. La compatibilità è meno, molto meno, dell’attribuzione, parliamo di verosimiglianze. La presenza o l'assenza di Tizio o Caio la dovrà stabilire un giudice se ne avrà la possibilità, ma credo sia molto difficile". L'esperto evidenzia anche un altro punto: "Rimane sempre la necessità di fondo di capire quando quel Dna si è trasferito e con quali modalità, e la stessa Albani non esclude che si tratti di una traccia genetica trasferita da contatto".  

Il genetista De Stefano non indietreggia rispetto a quanto scritto 11 anni fa ed è pronto a difendere la sua perizia. "La mia posizione è stata conservativa e garantista: siccome non è possibile nelle tre repliche avere una conferma dei risultati, io vi dico che non serve a nulla". Conclusioni che avevano portato a non puntare il dito contro Alberto Stasi, il fidanzato della vittima Chiara Poggi, allora imputato nel processo d’appello bis e poi condannato a 16 anni di carcere. "Nel mio quesito non c’era la richiesta di fare un’analisi biostatistica, la dottoressa Albani aveva l’indicazione di fare un confronto biostatistico e ha fatto il suo dovere, ma stiamo parlando di ipotesi, non c'è nessuna certezza. Ecco perché quei risultati vanno poi consolidati in un’aula di giustizia".  

La perizia Albani restituisce, sulla base dei calcoli statistici, la dicitura "moderatamente forte/forte e moderato" in merito al fatto che su due unghie (una per ciascuna mano della vittima) la traccia genetica possa essere ricondotta alla linea paterna di Andrea Sempio, con tutti le “limitazioni in termini di conoscenze e applicativi attualmente disponibili nella comunità scientifica internazionale per le valutazioni biostatistiche (uno fra tutti l'assenza di un database che contempli la popolazione locale d'interesse)".  

Un risultato che per De Stefano va contestualizzato: "Stiamo parlando di una scala che si compone di sei categorie che vanno da debole a estremamente forte e il dato sull'aplotipo Y compatibile con Andrea Sempio si colloca nel mezzo. Non bisogna dimenticare che la statistica dice una cosa e la realtà ne può indicare un’altra, bisogna essere prudenti. Tutti noi genetisti ricordiamo bene la storia del barista inglese arrestato nel 2003 a Liverpool per un omicidio a Livorno: il test del Dna sembrava averlo incastrato, ma l’alibi di ferro lo ha scagionato dimostrando che la statistica fotografa una probabilità e non necessariamente la realtà" conclude Francesco De Stefano. 

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Categoria: cronaca

15:04

Italia protagonista prima edizione Bridge Summit di Abu Dhabi

(Adnkronos) - L’Italia sale sul palco della prima edizione del Bridge Summit, il più importante evento “debut” al mondo dedicato a media, contenuti ed entertainment, in programma dall’8 al 10 dicembre all’Abu Dhabi National Exhibition Centre (Adnec). Tra gli oltre 400 speaker globali ci saranno anche gli italiani Fabrizio Romano, Luca Iandoli e Stephane Timpano, a testimoniare il ruolo del nostro Paese nel ridisegnare il futuro dell’informazione, dell’innovazione e dello sport-entertainment. In tre giorni, Bridge trasformerà Adnec in un vero ecosistema globale della comunicazione: oltre 60.000 partecipanti, più di 400 relatori internazionali, circa 300 espositori e oltre 300 attività tra panel, talk, workshop e sessioni interattive, distribuite su sei aree per oltre 150.000 metri quadrati di superficie espositiva. 

Il programma si articola in sette content track – Media, Creator Economy, Musica, Gaming, Tech, Marketing e Picture (storytelling visivo) – che coprono l’intero spettro dell’economia dei contenuti: dalle redazioni alle piattaforme social, dall’AI generativa alla creator economy, dagli eSport alle produzioni audiovisive più innovative. L’obiettivo dichiarato è costruire un ponte tra storie, tecnologie e modelli di business, per definire le traiettorie dei media e dell’intrattenimento nel prossimo decennio. La presenza italiana interpreta perfettamente lo spirito di convergenza del Summit: Fabrizio Romano, tra i giornalisti calcistici più influenti al mondo, porterà a Bridge il modello di uno storytelling sportivo che vive tra breaking news, piattaforme digitali e community globali, con sessioni dedicate a come i media sportivi stanno cambiando linguaggio, tempi e relazioni con i fan. 

Luca Iandoli, Dean e Distinguished Chair al Collins College of Professional Studies della St. John’s University, è un punto di riferimento internazionale su imprenditorialità, interazione uomo–IA e design thinking. A Bridge interverrà sul futuro dell’educazione ai media e sull’uso dell’intelligenza artificiale come leva per nuovi modelli di apprendimento e innovazione. Parteciperà anche Stephane Timpano, ceo di Aspire (advanced technology research di Abu Dhabi) e figura chiave nell’Autonomous Racing League. Racconterà come collegare ricerca d’avanguardia, robotica, sport e intrattenimento, trasformando la deep tech in esperienze concrete per il pubblico e in nuove industrie. 

Insieme, i tre relatori italiani attraversano tre pilastri del Summit – media, accademia e tecnologia – posizionando l’Italia come interlocutore strategico in un contesto dominato da grandi piattaforme, capitali internazionali e creatori globali. Per l’ecosistema italiano dei media e delle industrie creative, Bridge rappresenta l’occasione di confrontarsi con il luogo dove si sta scrivendo, oggi, la prossima stagione dell’economia dei contenuti: dagli standard per l’AI alle nuove metriche del valore culturale, passando per l’impatto di gaming, musica e creator sulla diplomazia culturale e sull’immaginario collettivo. 

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Categoria: internazionale/esteri

14:57

Lazio, tentata estorsione e minacce a Lotito: 5 perquisizioni

(Adnkronos) - Perquisizioni sono state eseguite nei confronti di cinque persone indagate per tentata estorsione e manipolazione del mercato a danno del presidente della Lazio Claudio Lotito. I carabinieri del nucleo investigativo di Roma, a quanto apprende l’Adnkronos, hanno sequestrato diversi dispositivi, tra cui tablet, computer e telefoni agli indagati, sia a casa che negli uffici.  

A delegare le perquisizioni sono stati i pm della Capitale che hanno avviato l’inchiesta dopo le denunce presentate da Lotito. In particolare ai cinque viene contestato in concorso di aver, con reiterati atti di minaccia tramite social, mail e telefonate anonime al presidente della Lazio, compiuto atti per costringere Lotito a cedere il capitale della società. 

Inoltre per l’ipotesi di reato di manipolazione del mercato, ai cinque si contesta di aver, in concorso con terzi non ancora identificati, diffuso attraverso social e tramite una testata online, notizie false relative a un’imminente cessione del pacchetto di controllo da parte di Lotito, dello stato di quasi fallimento della società e anche dell’intenzione, sempre non veritiera, di far retrocedere la Lazio. Notizie diffuse per alterare il valore delle azioni della società quotata in Borsa. 

Il materiale sequestrato verrà ora analizzato anche per capire se c’è una ‘regia’. Uno degli indagati avrebbe anche commissionato lo striscione ‘Lotito libera la Lazio’ appeso ad un aereo che la scorsa estate ha sorvolato il centro sportivo di Formello. 

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Categoria: cronaca

14:51

Emma Bonino migliora, trasferita in reparto

(Adnkronos) - A seguito di un deciso miglioramento delle condizioni di salute, Emma Bonino è uscita dalla subintensiva dell’ospedale San Filippo Neri, dove era ricoverata da lunedì, ed è stata trasferita in reparto per completare la fase di ripresa. Lo fanno sapere fonti di +Europa. 

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Categoria: politica

14:42

Territorio, Prota: "Return lascia in eredità una comunità nazionale del rischio"

(Adnkronos) - "Il valore più grande di Return è ciò che resta: aver creato una comunità ampia, omogenea e collaudata che prima non esisteva". Lo afferma Andrea Prota, presidente della Fondazione Return, nel corso del meeting finale del progetto, finanziato dal PNRR nell’ambito del programma NextGenerationEU, e in corso a Napoli. Tre giorni dedicati alla scienza del multi-rischio per comunità e territori resilienti in un clima che cambia, che hanno riunito ricercatori, istituzioni e imprese attorno ai risultati maturati in tre anni di lavoro. Per Prota, l’elemento centrale del progetto è la contaminazione tra discipline: “Abbiamo messo insieme chi studia i rischi naturali, ambientali e antropici e chi lavora nelle scienze sociali, economiche e umane. Questo approccio integrato è fondamentale per arrivare ai cittadini: capire come percepiscono i rischi, coinvolgerli nella coprogettazione e nelle azioni di mitigazione e adattamento climatico necessarie per ridurre impatti e rischi legati a fenomeni che cambiano rapidamente”. 

Il presidente sottolinea i risultati concreti: “Li distinguerei in due categorie: metodologie e tecnologie per supportare le decisioni di chi tutela i cittadini, e strumenti per valutare la situazione dei rischi e l’efficacia delle azioni messe in campo”. Tra questi, Return Ville, la città virtuale sviluppata dal progetto: “Abbiamo creato Return Land, un simulatore per mostrare scenari e interventi. Con il Dipartimento della Protezione Civile, nostro partner fin dall’inizio, porteremo questi strumenti a Regioni, Comuni, enti locali e imprese”. 

Prota evidenzia anche l’approccio multirischio come elemento distintivo: “Solo così possiamo avvicinarci alla complessità reale dei problemi”. E cita la Return Academy: “In aula hanno lavorato ingegneri, architetti, giuristi e filosofi, che hanno appreso direttamente dai ricercatori cosa emergeva dal progetto. Porteranno queste competenze nel loro lavoro quotidiano, pubblico o privato”. 

Ampio spazio è dedicato ai giovani: “Abbiamo superato i target previsti per RTDA, dottorati e assegni di ricerca, con una partecipazione femminile spontanea superiore al 40%. Il nostro obiettivo è dare continuità a queste professionalità, evitando che restino nel precariato”. Infine, il presidente sottolinea il rapporto con l’Anci: “All’inizio dell’anno nuovo ospiteremo un incontro a Napoli con i sindaci per chiudere il cerchio e penso che potremo anche sottoscrivere un accordo affinché i Comuni possano beneficiare pienamente dei risultati di Return". 

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Categoria: sostenibilita

14:24

Francia, droni sorvolano base con sottomarini nucleari Ile Longue a Brest

(Adnkronos) - Cinque droni non identificati hanno sorvolato la base strategica dell'Ile Longue a Brest, in Bretagna, dove sono dispiegati i sottomarini della flotta di deterrenza nucleare francesi. Lo rende noto Rtl.  

Il battaglione di fucilieri della marina, a cui è affidata la protezione della base, ha attivato sistemi antidrone.  

L'episodio risale alla serata di giovedì ma già nella notte fra il 17 e il 18 era stato denunciato il sorvolo di un drone su Crozon, vicino alla base. La prefettura ha precisato che è prematuro correlare l'episodio a una azione di Mosca.  

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Categoria: internazionale/esteri

14:24

Cordoma del sacro, italiano il primo studio al mondo sull'efficacia dell'adroterapia

(Adnkronos) - Il cordoma del sacro è un raro tumore osseo caratterizzato da una crescita lenta. Questa sua natura 'silenziosa' fa sì che spesso venga diagnosticato solo quando raggiunge dimensioni considerevoli, manifestando i primi sintomi. Ogni anno in Italia si contano circa 60 nuove diagnosi di cordoma a partenza dalla regione sacro-coccigea. Per questa patologia uno studio internazionale promosso dall'Italia, descritto come il primo al mondo nel suo genere, ha confrontato l'approccio chirurgico standard con l'adroterapia (ioni carbonio o protoni), una forma avanzata di radioterapia ad alta precisione. I risultati evidenziano un'efficacia paragonabile tra le due procedure: a 3 anni dal trattamento, entrambi gli approcci hanno mostrato una sopravvivenza globale del 90% e un controllo locale della malattia del 70%. Tuttavia, emerge un vantaggio decisivo per l'adroterapia in termini di qualità della vita. A differenza dell’intervento chirurgico, che può compromettere gravemente le funzioni vescicali, intestinali, motorie e sessuali, il trattamento con ioni carbonio consente di preservarle, risparmiando al paziente effetti collaterali severi.  

Questi dati emergono dallo studio multiocentrico internazionale Sacro (SAcral Chordoma: a Randomized & Observational study on surgery versus definitive radiation therapy in primary localized disease), promosso dall'Italian Sarcoma Group e coordinato dalla Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano. Il Cnao (Centro nazionale di adroterapia oncologica) di Pavia ha svolto un ruolo chiave, partecipando come centro di riferimento per l'arruolamento e il trattamento esclusivo con ioni carbonio. 

"Sebbene l'adroterapia con ioni carbonio sia utilizzata fin dagli anni '90 in Giappone per questa patologia, in letteratura scientifica mancava un confronto rigoroso con l'opzione chirurgica - spiega Maria Rosaria Fiore, medico radioterapista del Cnao e principal investigator dello studio per la parte relativa all'adroterapia - Lo studio Sacro nasce proprio per colmare questa lacuna. I dati preliminari, basati su un follow-up mediano di 3 anni su 153 dei 170 pazienti arruolati, indicano risultati sovrapponibili tra chirurgia e adroterapia in termini di sopravvivenza globale e controllo locale di malattia. Il vantaggio dell'adroterapia, tuttavia, è evidente sul piano della qualità della vita, poiché il paziente evita un intervento chirurgico complesso e potenzialmente associato a sequele invalidanti. Si tratta di uno studio di grande valore e complessità, sia per la difficoltà di arruolamento legata alla rarità della patologia, sia per la portata dei risultati. Il suo impatto scientifico è stato riconosciuto a livello internazionale con il premio per il miglior abstract al Ptcog di Buenos Aires, il più importante congresso mondiale sulla terapia con particelle". 

"Il Cnao è l'unico centro italiano e uno degli 8 nel mondo in grado di effettuare l'adroterapia sia con protoni che con ioni carbonio - afferma Gianluca Vago, presidente Cnao e direttore del Dipartimento di Oncologia ed Emato-oncologia dell'università degli Studi di Milano - A partire dal 2013, al Cnao sono stati trattati con adroterapia con ioni carbonio oltre 200 pazienti colpiti da cordoma del sacro. Con i fasci di ioni carbonio è possibile colpire il tumore con una potenza 3 volte superiore ai raggi X e con grande precisione, poiché queste particelle rilasciano la loro energia solo in prossimità delle cellule malate, riducendo l'impatto e gli effetti collaterali sui tessuti sani. Lo studio Sacro evidenzia la capacità di Cnao di costruire ponti della ricerca a livello internazionale e il nostro impegno nel tracciare nuove strade anche per la cura di tumori molto rari. Sono stati coinvolti 34 centri di cura di diversi Paesi, come Francia, Spagna, Austria, Germania, Norvegia, Inghilterra, Svizzera e Giappone". 

"L'osso sacro è la base della colonna vertebrale e contiene le ultime radici nervose, responsabili del movimento delle gambe, del controllo degli sfinteri dell'intestino e della vescica, e della funzione sessuale - sottolinea Alessandro Gronchi, coordinatore internazionale dello studio Sacro, direttore della Chirurgia dei sarcomi e del Dipartimento di Chirurgia della Fondazione Irccs Int di Milano - Se il tumore è limitato ad alcune parti del sacro, è possibile preservare queste strutture nervose. Quando la malattia è estesa, la rimozione chirurgica con ampi margini di resezione è fondamentale per ottenere il controllo della malattia a lungo termine, ma può implicare la compromissione dell'attività motoria, sfinteriale e sessuale del paziente, con un impatto negativo sulla qualità della vita del paziente. Da qui l'importanza dello studio Sacro, che per la prima volta ha dimostrato la pari efficacia dell'adroterapia con ioni carbonio. Per molti pazienti è quindi possibile evitare l'intervento chirurgico, evitando così le inevitabili sequele sopra descritte".  

I cordomi rappresentano il 5% di tutti i sarcomi ossei, mentre oltre il 50% dei casi di cordoma interessa la localizzazione sacrale. "Il cordoma del sacro è un tumore maligno a crescita lenta, ma molto insidioso - rimarca Silvia Stacchiotti, presidente dell'Italian Sarcoma Group e oncologa dell'Oncologia medica 2 tumori mesenchimali dell'adulto e tumori rari all'Int di Milano - Il sintomo iniziale è il dolore, tipicamente in posizione seduta. Ma i segni sono molto sfumati, simili a lombalgia, sacralgia o sciatalgia, e possono essere confusi con quelli tipici di patologie benigne della colonna vertebrale. Successivamente la crescita tumorale può sfociare nella comparsa di una tumefazione nella regione sacrale, associata a disturbi neurologici della sfera sessuale, della funzione vescicale o rettale per il coinvolgimento di strutture nervose. La prima strategia terapeutica, chirurgica o radioterapica, è decisiva, perché un approccio non corretto può causare disabilità gravi. Da qui l'importanza dei risultati dello studio Sacro".  

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Categoria: salute

14:18

I sorteggi Mondiali e le prese in giro di Robin Williams a Blatter nel 1994

(Adnkronos) - I sorteggi di un Mondiale tornano negli Stati Uniti 31 anni dopo l'ultima volta. Oggi, venerdì 5 dicembre, si scopriranno i gironi che animeranno la rassegna iridata in programma la prossima estate in Usa, Messico e Canada. L'Italia dovrà aspettare di passare i playoff del prossimo marzo per sperare di raggiungere il proprio gruppo, e al suo posto, intanto, ci sarà una X. 

Ma i sorteggi statunitensi riportano alla mente ricordi e momenti diventati iconici nella storia dei Mondiali di calcio. Nel 1994, l'ex presidente della Fifa, allore segretario, Sepp Blatter decise di invitare sul palco insieme a lui Robin Williams. L'attore, scomparso nel 2014, si presentò in ottima forma cominciando a prendere in giro Blatter sul palco, provocando le risale del pubblico presente al Caesar Palace di Las Vegas. 

"Signor Bladder, è un piacere conoscerla dopo averlo provato per così tanti anni. È bello averlo", ha detto Williams, giocando sul fatto che 'Bladder', in inglese, vuol dire 'vescica'. Una gag che si è ripetuta più volte nel corso della serata, dove Williams ha anche paragonato i gironi al bingo e altri giochi d'azzardo, specialità della casa a Las Vegas. 

Proprio al momento dei saluti Blatter si è rivolta a lui con un: "Siamo alla fine del sorteggio, ma siamo molto felici di averti avuto con noi, Robin, o devo dire 'Miss Doubtfire'", facendo riferimento al ruolo interpretato dall'attore nell'iconico film. La risposta, però, non è cambiata: "Oh, grazie mister Bladder". 

 

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Categoria: sport

14:14

Tatiana Tramacere rischia incriminazioni? Il penalista: "No, se non ha istigato Dragos"

(Adnkronos) - Tatiana Tramacere, la 27enne di cui per giorni si erano perse le tracce a Nardò e che poi è stata ritrovata nella mansarda del suo amico Dragos Ioan Gheormescu, non rischia alcuna conseguenza penale se ha scelto liberamente di rendersi irreperibile. "Appare preliminare verificare con ogni strumento investigativo se la scelta del silenzio sia stata libera e volontaria - commenta all'Adnkronos Pierpaolo Dell'Anno, professore ordinario di Procedura penale all'Università di Roma Tor Vergata - In questo caso, sembra possibile affermare che risulti difficile ipotizzare conseguenze penali in capo alla giovane".  

In particolare, secondo il penalista, è escluso il reato di procurato allarme: "La condotta di procurato allarme sanziona chiunque annunci disastri, infortuni o pericoli inesistenti suscitando allarmi, trattandosi di una fattispecie che postula anche dal punto di vista letterale inequivocabilmente una condotta attiva. Condotta che nel caso di specie sembra assolutamente inconfigurabile, non risultando allo stato alcun tipo di annuncio o qualsivoglia condotta comunicativa, essendosi a quanto pare la ragazza limitata ad allontanarsi e mantenere il silenzio sulla sua condizione". 

"Per le medesime ragioni - sottolinea Dell'Anno - appare ancora meno configurabile l’ipotesi di simulazione di reato (cioè di creazione di tracce, segni, indizi per far sembrare che un reato sia stato commesso, ndr), difettando per quanto a mia conoscenza qualsivoglia forma di comunicazione all’Autorità Giudiziaria da parte della ragazza". Ma c'è un ma: "Ove risultasse invece che Gheormescu abbia reso false dichiarazioni alla polizia giudiziaria su istigazione di Tatiana Tramacere, anche quest'ultima ne risponderebbe in concorso". (di Roberta Lanzara) 

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Categoria: cronaca

14:09

Uccise il vicino che gli stava demolendo casa con la ruspa, assolto per legittima difesa

(Adnkronos) - La Corte d'Assise di Arezzo ha assolto oggi, venerdì 5 dicembre, Sandro Mugnai, l'artigiano aretino che sparò e uccise il vicino di casa, Gezim Dodoli, che gli stava colpendo l'abitazione con una ruspa il 5 gennaio 2023 a San Polo, frazione del comune di Arezzo.  

Il collegio presieduto dal giudice Anna Maria Loprete ha respinto la richiesta formulata dal pubblico ministero Laura Taddei, che aveva invocato una condanna a 4 anni di reclusione rilevando un eccesso colposo di legittima difesa. 

La sentenza arriva al termine di un procedimento che ha ripercorso minuto per minuto la notte di follia, paura e violenza in cui Dodoli, 56 anni, raggiunse l'abitazione dei Mugnai mentre la famiglia era riunita per la cena dell'Epifania. Secondo quanto ricostruito nelle indagini e confermato in aula, l'uomo prese a colpire con una ruspa le auto parcheggiate nel piazzale, per poi dirigere il mezzo contro la casa di Mugnai, sfondando parte della parete. Mugnai, oggi 54enne, afferrò il suo fucile da caccia e sparò diversi colpi verso la cabina della ruspa, uccidendo Dodoli. 

Una reazione che la procura ha definito "precipitosa, avventata e sproporzionata", sostenendo che, pur di fronte a un'aggressione grave e reale, l’esito mortale potesse essere evitato. La difesa, rappresentata dagli avvocati Piero Melani Graverini e Marzia Lelli, ha insistito fino all'ultimo sulla piena legittima difesa, sottolineando le condizioni di estremo pericolo, il buio, la zona isolata e il terrore vissuto dalla famiglia. Elementi che, secondo i legali, avrebbero escluso ogni responsabilità penale. 

Durante il dibattimento sono stati ascoltati i familiari della vittima, costituiti parte civile, mentre diversi esponenti politici e militari - tra cui l'ex generale Roberto Vannacci - si erano schierati pubblicamente accanto a Mugnai. Nei giorni successivi al fatto, la comunità di San Polo aveva organizzato fiaccolate e iniziative di solidarietà in favore dell'artigiano. 

Il fascicolo giudiziario aveva già attraversato passaggi complessi: un primo giudice non aveva accolto la richiesta iniziale di condanna a 2 anni e 8 mesi, disponendo ulteriori approfondimenti sull'ipotesi di omicidio volontario; la magistrata Giulia Soldini aveva invece disposto in un primo momento la scarcerazione dell'imputato, riconoscendo la legittima difesa. 

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Categoria: cronaca

14:09

Oculista Buscemi, 'lenti Icl alternativa al laser per correggere difetti vista'

(Adnkronos) - Le lenti intreaoculari fachiche Icl "stanno cambiando l'approccio alla correzione dei difetti visivi". La procedura per il loro impiego "non è più considerata una possibilità terapeutica estrema, oltre il laser, ma una vera e propria alternativa parallela che può essere utilizzata per qualsiasi vizio di rifrazione". Così Maurizio Buscemi, oculista di Monza - Milano, spiega l'impatto della tecnologia "approvata dalla Food and Drug Administration", l'Agenzia americana del farmaco, "che negli ultimi anni ha ampliato le possibilità di trattamento per miopia, astigmatismo e ipermetropia, soprattutto nei pazienti non idonei al laser. Sono oltre 3 milioni nel mondo gli impianti effettuati, con un tasso di soddisfazione che supera il 99%". In passato, racconta lo specialista, "in certi pazienti fortemente anisometropi", cioè con una condizione in cui la differenza nel difetto di rifrazione tra i due occhi è significativa, spesso superiore alle 2-3 diottrie, "impiantavo una lente Icl nell'occhio molto più miope, mentre effettuavo l'intervento con il laser in quello poco miope. Tutti questi pazienti, alla fine, riferivano di vedere meglio con l'occhio che prima era molto più miope, cioè quello con la lente Icl e che era anche quello più difficile da trattare. La qualità visiva ottenuta è uno dei punti di forza" perché risulta "nitida, stabile e costante nel tempo".  

Tra vantaggi principali dell'intervento, per Buscemi c'è il fatto che si tratta di "una chirurgia che rispetta l'anatomia dell'occhio. La cornea non viene toccata - sottolinea - Questo significa che le cornee sottili non vengono indebolite ulteriormente come succede con il laser, e se abbiamo persone che soffrono della patologia dell'occhio secco non andiamo a stimolare ulteriormente questa condizione, in quanto risparmiamo il plesso nervoso superficiale. Oltre a essere una chirurgia che rispetta molto l'occhio, è anche una chirurgia reversibile. Se con il laser quello che abbiamo fatto non è più recuperabile, nel caso della Icl basta asportare la lente e la situazione torna come era prima". 

Certo, precisa Buscemi, "il laser rimane oggi una delle tecniche più diffuse e continua ad essere una soluzione valida in molti casi. Tuttavia, negli ultimi anni le lenti Icl si sono affermate come un'alternativa sempre più utilizzata. Una volta si impiegavano soprattutto nei vizi di rifrazione più estremi. Adesso la tendenza è quella di utilizzarle in quei vizi di rifrazione dove anche il laser potrebbe comunque avere un ruolo, proprio per il fatto che c'è un rispetto superiore dell'anatomia dell'occhio". Del resto, l'intervento avviene attraverso "una procedura molto semplice e veloce - rimarca l'oculista - Utilizziamo un collirio per dilatare la pupilla e un collirio per effettuare l'anestesia. Quindi iniettiamo con un iniettore apposito la lente, che è molto simile a una lente a contatto, all'interno dell'occhio, nello spazio compreso tra iride e cristallino. Il tutto dura veramente pochissimi minuti, meno di un intervento di cataratta che è già un intervento considerato molto veloce. E la cosa buona, molto bella - evidenzia Buscemi - è che i pazienti già dopo poche ore, al massimo il giorno dopo, vedono già bene, decisamente bene".  

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Categoria: salute

14:06

Pasquale La Rocca a 'Ciao Maschio': "Il ricordo più bello a Ballando? Barbara D'Urso"

(Adnkronos) - "Non sono innamorato, sono ufficialmente single". Con questa dichiarazione Pasquale La Rocca, maestro di ballo di Ballando con le stelle, si racconta a 'Ciao Maschio', ospite di Nunzia De Girolamo nella puntata che andrà in onda domani, sabato 6 dicembre, alle 17.05 su Rai 1.  

Alla domanda di De Girolamo – "Sei stato più corteggiato o hai più corteggiato?" – La Rocca ha risposto senza esitazione: "Penso di essere stato più corteggiato. Non sono molto bravo a corteggiare. Sono un po’ timido, soprattutto di fronte all’amore o all’attrazione fisica... divento piccolo così".  

"È arrivato il momento che l’amore possa arrivare nella mia vita", ha ammesso il ballerino che si dichiara pronto a innamorarsi: "Ho regalato tutta la mia vita alla danza, ai viaggi, alla carriera. Adesso le priorità cambiano: voglio continuare il mio lavoro, certo, ma essere affiancato dall’amore". 

Poi, la conduttrice lo ha messo di fronte a una scelta difficile. Scegliere un solo ricordo tra tre donne protagoniste del suo percorso a Ballando con le Stelle: Luisella Costamagna, Wanda Nara e Barbara D’Urso. 

La Rocca ripercorre con sincerità il suo percorso nel dance show di Rai 1: "Tre donne intelligenti e straordinarie con cui ho vissuto tre bellissime esperienze. Luisella è una donna molto intelligente: abbiamo vissuto un periodo intenso per via del suo infortunio, e ho imparato a conoscerla, perché all’inizio era un po’ distante, un po’ fredda. Wanda è stato un bellissimo percorso: ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo ottenuto una grande vittoria". 

Poi, arriva la sorpresa: "Devo tenere la mia Barbara. Perché Barbara è la persona con la quale forse mi sto divertendo di più. Mi sto aprendo di più, mi sto godendo quest’esperienza con una donna che mi sta permettendo forse di essere più me stesso: meno rigido, meno rigoroso. Se devo compararle, con lei mi sto divertendo di più. Quindi tengo lei".  

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Categoria: spettacoli

14:02

Agresta (Apmarr): "Fino a 7 anni per individuare una malattia reumatologica rara"

(Adnkronos) - "Le persone che soffrono di una malattia reumatologica rara, soprattutto quando ricevono la prima diagnosi, incontrano spesso grandi difficoltà ad accedere alle strutture ospedaliere. Questo porta a un ritardo diagnostico medio di circa sette anni. Un’attesa così lunga provoca conseguenze pesanti: aumenta il rischio di disabilità, comporta una perdita di valore sociale ed economico per i pazienti e genera costi elevati per il sistema sanitario. I danni non riguardano solo le articolazioni, ma anche il sistema vascolare e altri apparati coinvolti nelle malattie reumatologiche". A sottolinearlo è Italia Agresta, vicepresidente di Apmarr Aps Ets – l’Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare – intervenuta a Roma alla presentazione del report 'La programmazione sanitaria per l’equità', realizzato da Salutequità. 

Agresta evidenzia che uno dei principali nodi da affrontare "è coinvolgere davvero le associazioni dei pazienti nei tavoli decisionali. Queste realtà, che rappresentano circa 7 milioni di persone, conoscono da vicino i bisogni diretti e indiretti dei pazienti e possono contribuire a progettare una sanità più efficace, centrata sulla prevenzione e sulla presa in carico completa delle persone con malattie reumatologiche rare". "Si tratta di patologie complesse, che richiedono non solo un accesso tempestivo alle cure, ma anche la definizione di Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) multidisciplinari. L’obiettivo - spiega - è rispondere in modo adeguato alla multi-cronicità di queste condizioni". Per Agresta, una "programmazione sanitaria realmente partecipata è la strada per costruire percorsi che rispondano ai bisogni reali dei pazienti". 

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Categoria: salute

13:58

Vicenzaoro January, a 't.gold' tecnologie innovative per gioiello competitivo e sostenibile

(Adnkronos) - Oro che raddoppia il costo sui mercati, calmierato dalle tecnologie. Dalla microfusione al recupero degli scarti di lavorazione, dai bagni galvanici sino alla manifattura additiva con stampanti 3D o con la tecnica del binder jetting, che usa polveri di metallo prezioso, macchinari e tecnologie aiutano tanto la produzione industriale quanto quella artigianale a ottimizzare i costi della materia prima e a rispettare il Pianeta. Doppio compito che vede le aziende italiane guidare i mercati per capacità di innovazione, come si vedrà dal 16 al 20 gennaio prossimi al T.Gold, il salone b2b di Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, divenuto riferimento internazionale per le tecnologie del settore orafo-gioielliero. 

"Le tecnologie - dichiara Matteo Farsura, a capo delle fiere orafe internazionali di Ieg - oggi stanno trasformando il settore orafo. Manifattura additiva, robotica di precisione, sistemi di recupero dei metalli preziosi e digitalizzazione dei processi sono innovazioni con due effetti immediati: aumentano la marginalità delle aziende e rendono la produzione più sostenibile. È questo il motivo per cui Ieg sta costruendo una vera e propria technology agenda, per aiutare le imprese italiane ed estere ad abbinare valore aggiunto della loro produzione e competitività sui mercati globali". 

Sono 170 le aziende che espongono al T.Gold, provenienti da 16 Paesi e raccolte nel Padiglione 9, collegato al quartiere fieristico di Vicenza da un servizio continuo di navette. Il 40% degli espositori è estero, con in testa Germania, Svizzera, Turchia, India e Stati Uniti. Sei i principali settori merceologici: trattamenti delle leghe, prototipazione e produzione digitale, dalla meccanica avanzata alle saldature laser al recupero di metalli preziosi e loro affinazione, sino agli strumenti e utensili di laboratorio. Cui si affiancano i settori di frontiera: stampa 3D, additive manufacturing, binder jetting e l’automazione avanzata. In particolare, queste tecnologie riducono gli scarti di lavorazione, consentono micro-produzioni personalizzate, accorciano i tempi tra prototipo e pezzo finito e permettono di produrre on demand. T.Gold è l’unico salone di settore dove questi macchinari possono essere visti in funzione dalla business community. 

L'Italia si conferma leader mondiale in una nicchia di mercato ad altissimo valore tecnologico e vocazione all'export: quella della meccanica per oreficeria. A rappresentare questa eccellenza è Afemo (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria), che aggrega le aziende produttrici di tecnologie avanzate per l'intera filiera orafo-gioielliera, argenteria e bigiotteria. "La meccanica orafa italiana - dichiara Massimo Poliero, presidente di Afemo - genera un fatturato di circa un miliardo di euro. Le nostre aziende associate registrano un volume di export che si attesta intorno al 70% del totale». Questa tecnologia d'avanguardia "Made in Italy" è diretta principalmente verso i mercati orientali, Turchia inclusa, India e Sud-Est asiatico, con destinazioni chiave come Tailandia, Vietnam e Indonesia. 

Dal settembre 2026, con la piena operatività del nuovo padiglione centrale del quartiere fieristico, Ieg completerà anche la sua technology agenda. Vicenza si posizionerà come polo internazionale della tecnologia per l’oro e i metalli preziosi grazie a una seconda edizione annuale di T.Gold, che permetterà di ampliare l’offerta di contenuti tecnici, arricchire il palinsesto di workshop e seminari, dare continuità alle collaborazioni con i più importanti player tecnologici.  

In questa agenda dedicata, che vede alternarsi al T.Gold, la stessa Oroarezzo e Jgt in Dubai, si innesteranno ad anni alterni gli eventi verticali Jewellery Technology Forum che torna a settembre 2026 e The Vicenza Symposium che dopo il debutto nel settembre scorso con una altissima partecipazione internazionale tornerà nel settembre 2027. 

 

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Categoria: lavoro

13:51

Rottamazione quater, 9 dicembre ultimo giorno per pagare la rata

(Adnkronos) - Conto alla rovescia per il pagamento della rata della Rottamazione-quater scaduta il 30 novembre scorso. Saranno, infatti, ritenuti tempestivi i versamenti effettuati entro il prossimo 9 dicembre, in considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge e dei differimenti previsti qualora i termini coincidano con giorni festivi. Lo ricorda l'Agenzia delle Entrate aggiungendo che, in caso di mancato pagamento, effettuato oltre il termine ultimo oppure per importi parziali, la legge prevede la perdita dei benefici della definizione agevolata e gli importi già corrisposti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute. La scadenza riguarda i contribuenti in regola con i versamenti precedenti che devono pagare la decima rata e, nel caso dei riammessi alla definizione agevolata (Legge n. 15/2025), la seconda rata prevista dal nuovo piano dei pagamenti. 

È possibile pagare in banca, agli uffici postali, nelle tabaccherie e ricevitorie, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati, utilizzando i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp) aderenti al nodo pagoPa, sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione oppure con l'App Equiclick. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento. Per effettuare il versamento si devono utilizzare i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute inviata da Agenzia delle entrate-Riscossione. I contribuenti che hanno necessità di recuperare tale comunicazione e i moduli di pagamento possono scaricarne una copia direttamente nell’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure riceverli via e-mail inviando una richiesta dall’area pubblica, senza necessità quindi di credenziali di accesso, allegando un documento di riconoscimento. 

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Categoria: economia

13:47

Eurovision 2026, Noa: "Boicottaggio? Sbagliato scappare, sosteniamo la pace"

(Adnkronos) - "Noi artisti dovremmo essere i costruttori di ponti. Se c'è un problema, dovremmo affrontarlo, non scappare. È quello che ho fatto all'Eurovision 2019 con Mira Awad. Eravamo sul palco insieme, un'israeliana e una palestinese, senza paura di parlare del dolore, delle storie, dei sogni e della grande speranza". A parlare all'Adnkronos è la cantante israeliana Noa, commentando quanto sta accadendo in vista dell'Eurovision Song Contest 2026, con una serie di Paesi che hanno annunciato il loro ritiro a causa della partecipazione di Israele. Nel 2019, su quel palco - prosegue - "stavamo dando alle persone un esempio di cosa potrebbe succedere se scegliessimo di vivere insieme, se scegliessimo di vederci veramente. Quando viviamo in una cultura di evasione, di falsità, di polarizzazione, una cultura guidata dall'odio, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, in ogni aspetto della nostra vita, e l'Eurovision non fa eccezione".  

E ancora, la cantante rilancia, con l'Adnkronos il suo accorato appello: "C'è solo una parola da dire: pace. Sosteniamo la pace. Tutti. Quando lavoriamo per la pace, siamo umani, ci vediamo, comprendiamo la nostra vulnerabilità, la nostra ignoranza, la nostra umanità nella sua oscurità e nella sua grande luce. Quando smettiamo di credere nella pace - ribadisce - quando ci fermiamo ognuno nel suo angolo, arrabbiati, frustrati, spaventati, violenti, ciechi e incapaci di ascoltare le storie degli altri, puntando il dito, i risultati sono sempre dolorosi, negativi, distruttivi". (di Federica Iannetti) 

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Categoria: spettacoli