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21:39

Re Carlo in tv: "La mia terapia contro il cancro potrà essere ridotta nel nuovo anno"

(Adnkronos) - Re Carlo III ha annunciato che, grazie alla diagnosi precoce, la sua terapia contro il cancro alla prostata potrà essere ridotta nel nuovo anno. "Questa buona notizia è possibile grazie alla diagnosi precoce, a un intervento efficace e al rispetto delle indicazioni dei medici - ha dichiarato il sovrano nell'atteso discorso su Channel 4, definendo questo risultato - una benedizione personale e una testimonianza dei notevoli progressi compiuti nella cura del cancro negli ultimi anni". Il monarca ha poi aggiunto di sperare che il suo esempio "possa incoraggiare quel 50% di noi che riceverà una diagnosi nel corso della vita". 

Il messaggio in sostegno alla campagna Stand Up To Cancer, è stato anche un appello alla popolazione affinché si sottoponga ai controlli. "So per esperienza quanto una diagnosi di cancro possa essere sconvolgente. Eppure so anche che la diagnosi precoce è la chiave che può trasformare il percorso di cura, offrendo tempo prezioso ai medici e, ai pazienti, il dono della speranza", ha detto Carlo. Ha ricordato che "almeno nove milioni di persone nel nostro Paese non sono in regola con gli screening disponibili", e che questo significa "nove milioni di occasioni mancate di diagnosi precoce". 

Il Re ha sottolineato come gli screening possano salvare vite: "Quando il tumore del colon viene individuato allo stadio iniziale, circa nove persone su dieci sopravvivono almeno cinque anni; se diagnosticato tardi, la quota scende a una su dieci". Ha riconosciuto che molti evitano i test "perché pensano possano essere spaventosi, imbarazzanti o scomodi", ma ha esortato i cittadini a superare le esitazioni, perché "pochi momenti di lieve fastidio sono un piccolo prezzo da pagare per la tranquillità che segue o, per alcuni, per la possibilità di una diagnosi precoce e di un intervento salvavita". 

Rivolgendo poi "i più sentiti ringraziamenti" a medici, infermieri, ricercatori e operatori delle associazioni, Carlo ha aggiunto: "Come ho già detto in passato, i momenti più oscuri della malattia possono essere illuminati dalla più grande compassione. Ma la compassione deve andare di pari passo con l’azione". Infine, un appello per il nuovo anno: "In questo dicembre, mentre ci raccogliamo per riflettere sull’anno trascorso, prego che ciascuno di noi possa impegnarsi, tra i buoni propositi, a fare la propria parte per individuare il cancro in fase precoce. La vostra vita – o quella di una persona che amate – potrebbe dipendere da questo". 

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Categoria: internazionale/esteri

21:26

Ucraina, Ue approva blocco asset russi. Italia: "Esplorare alternative"

(Adnkronos) - L'Unione europea dice sì al congelamento indeterminato degli asset russi. Ma l'Italia invita a esplorare alternative. E, in una nota congiunta con Belgio, Bulgaria e Malta, sottolinea che si tratta di un "sì 'tecnico' ma la decisione spetta ai leader".  

Il via libera è arrivato con il voto favorevole di 25 Stati membri e quello contrario di 2, si apprende da fonti Ue. La norma, basata sull'articolo 122 del Tfue, rende meno aleatorio il congelamento dei beni (doveva essere rinnovato ogni sei mesi all'unanimità) e, di conseguenza, meno complicato il prestito all'Ucraina basato su quei beni che l'Ue intende approvare nel prossimo Consiglio europeo, che inizierà il 18 dicembre. 

L'Ue "ha appena deciso di immobilizzare a tempo indeterminato i beni russi", ha sottolineato sottolinea l'Alta rappresentante Kaja Kallas. Questo "garantisce che fino a 210 miliardi di euro di fondi russi rimangano sul suolo dell'Ue, a meno che la Russia non paghi integralmente i risarcimenti all'Ucraina per i danni causati. Continueremo ad aumentare la pressione sulla Russia finché non prenderà sul serio i negoziati. Il Consiglio europeo della prossima settimana sarà cruciale per garantire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per i prossimi anni". 

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha accolto "con favore" la decisione del Consiglio Ue "sulla nostra proposta di proseguire l'immobilizzazione dei beni sovrani russi".cIn questo modo, ha aggiunto, "inviamo un segnale forte a Mosca: finché questa brutale guerra di aggressione continuerà, i costi per la Russia continueranno ad aumentare. Questo è un messaggio forte all'Ucraina: vogliamo assicurarci che il nostro coraggioso vicino diventi ancora più forte sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati". 

Insieme a Belgio, Bulgaria e Malta, l'Italia "ha deciso di non far mancare il proprio sostegno al Regolamento che intende stabilizzare l'immobilizzazione dei beni russi - senza tuttavia stabilirne l'utilizzo - sino a che Mosca non cessi la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non la risarcisca per i danni causati dalla sua guerra", sottolineano fonti di Palazzo Chigi, spiegando che la decisione è stata presa "perché non vi siano dubbi" sul sostegno di Roma a Kiev.  

L'Italia, tramite una dichiarazione aggiuntiva, ha però voluto sottolineare la necessità che "decisioni di una tale portata giuridica, finanziaria e istituzionale" siano sempre precedute "da una discussione a livello politico e non vi siano fughe in avanti a livello tecnico", rimarcano le stesse fonti. Sempre in quest'ottica la dichiarazione specifica che "la decisione odierna, oltre a non pregiudicare in alcun caso la decisione sull'eventuale utilizzo dei beni immobilizzati russi, non costituisce in alcun modo un precedente per il passaggio da decisioni all'unanimità alla maggioranza qualificata", viene ancora sottolineato. 

In vista del prossimo Consiglio europeo del 18 dicembre "e con uno spirito pienamente costruttivo", l'Italia ha quindi invitato la Commissione e il Consiglio "a continuare a esplorare e discutere opzioni alternative per rispondere alle esigenze finanziarie dell'Ucraina, basandosi su un prestito Ue e su soluzioni ponte, per garantire la continuità del sostegno prima che la soluzione individuata possa effettivamente entrare in vigore", concludono le fonti. 

Belgio, Bulgaria, Italia e Malta confermano il loro impegno a garantire a Kiev “un sostegno finanziario regolare e prevedibile nel lungo periodo”, sottolineando che qualsiasi soluzione “dovrà rimanere pienamente conforme al diritto internazionale e dell’Ue”. In una dichiarazione congiunta, i quattro Paesi ricordano che “i beni russi devono rimanere immobilizzati finché la Russia non porrà fine alla sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non avrà compensato i danni causati dal suo conflitto”. 

I governi avvertono che l’utilizzo della procedura basata sull’articolo 122 Tfue “comporta conseguenze giuridiche, finanziarie, procedurali e istituzionali che potrebbero andare ben oltre questo caso specifico” e ribadiscono che la decisione “avrebbe dovuto essere discussa dal Consiglio europeo prima che il Consiglio assumesse una decisione finale”. 

In vista del Consiglio europeo di dicembre, i quattro Stati chiedono a Commissione e Consiglio di continuare a esaminare “opzioni alternative, conformi al diritto dell’Ue e internazionale, con parametri prevedibili e che presentino rischi significativamente inferiori” per far fronte alle esigenze finanziarie dell’Ucraina, “basate su uno strumento di prestito dell’Ue o soluzioni-ponte”. Pur votando sì alla procedura scritta, Belgio, Bulgaria, Italia e Malta precisano che tale voto “non pregiudica in alcun modo la decisione sull’eventuale utilizzo dei beni russi immobilizzati, che dovrà essere presa a livello di leader” e che esso “non costituisce un precedente nell’ambito della Politica estera e di sicurezza comune”. I quattro Paesi chiedono inoltre che “la presente dichiarazione sia allegata ai verbali della procedura scritta”. 

 

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Categoria: politica

21:25

Ucraina-Russia, Crosetto: "Avrei voluto ci fosse l'Europa a trattare"

(Adnkronos) - "Sono molto deluso dal fatto che siano gli Usa che intervengono per trattare una pace nel cuore dell'Europa. Non c'è un'Europa, sono 27 Stati. Esisterà un'Europa quando decideranno di individuare una persona e mandarla a sedere al tavolo". Lo dice Guido Crosetto, ministro della Difesa, dal palco di Atreju, intervistato da Marco Travaglio. "In questo momento la mancanza dell'Europa al tavolo è frutto della sua debolezza nel parlare con una voce sola. Se domani gli Stati europei dicessero che c'è una persona a rappresentare tutto il negoziato, né Trump né la Russia potrebbero dire di no", aggiunge. 

"Putin parla di pace ma oggi ha sganciato 1200 missili sull’Ucraina. Ieri anche e domani pure. Così da mille giorni. E' geniale nel parlare di pace, di volontà di non far male a nessuno, e tutti i giorni incessantamente colpisce scuole, ospedali, obiettivi civili", afferma il ministro. 

Crosetto evidenzia che "l'Italia in questi anni ha avuto una posizione seria, senza avallare i discorsi di nessuno. Stiamo continuando a farlo, in Ucraina come in Palestina siamo quelli con più facilità di interlocuzione".  

 

 

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Categoria: politica

21:02

SuperEnalotto, numeri e combinazione vincente 12 dicembre 2025

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1'al concorso del Superenalotto oggi venerdì 12 dicembre. Centrati invece quattro '5' che vincono 33.374,13 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 91.200.000 di euro. 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: 

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; 

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; 

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; 

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; 

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

La combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto è: 7, 21, 35, 38, 64, 80. Numero Jolly: 29. Numero SuperStar: 87. 

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Categoria: cronaca

20:32

Travolto da mezzo industriale, operaio 63enne morto in sito di stoccaggio di ecoballe

(Adnkronos) - Incidente sul lavoro in provincia di Napoli. Un operai 63enne morto nel sito di stoccaggio di ecoballe. Oggi pomeriggio, personale della Polizia di Stato è intervenuto in località Masseria del Re a Giugliano in Campania per il decesso di un operaio, avvenuto all’interno di un sito di stoccaggio di ecoballe. Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che l’uomo sarebbe morto sul colpo dopo l'impatto con un mezzo industriale in movimento all'interno del sito.  

Sul posto è intervenuto personale del 118, che ha constatato il decesso dell’uomo. Dinamica in fase di ricostruzione a opera di personale del Commissariato di Giugliano–Villaricca e dell’Ispettorato del Lavoro, per i rilievi di rispettiva competenza. La Procura di Napoli Nord ha aperto un'inchiesta.  

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Categoria: cronaca

20:21

Regalo hi-tech per Meloni a Natale, parlamentari doneranno alla premier un 'super Pc'

(Adnkronos) - C'è un regalo hi-tech sotto l'albero, quest'anno, per Giorgia Meloni. I parlamentari di Fratelli d'Italia hanno deciso ancora una volta di fare una colletta per il tradizionale dono natalizio, destinato alla presidente del Consiglio e leader del partito. Se dodici mesi fa il cadeau aveva preso la forma di un letto king-size, questa volta la scelta sarebbe virata sulla tecnologia: un computer di fascia altissima, descritto come un modello di ultima generazione. 

Sulla marca del dispositivo resta il più stretto riserbo, ma - riferiscono fonti parlamentari del centrodestra all'Adnkronos - si tratterebbe di un prodotto top di gamma. Invariata rispetto allo scorso anno la quota minima di partecipazione alla raccolta: 50 euro, la cifra simbolica richiesta a deputati e senatori per contribuire al regalo di Natale. 

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Categoria: politica

19:42

Juve, Tether vuole comprare il club: "Inviata proposta a Exor"

(Adnkronos) - Tether vuole comprare la Juventus. "Oggi Tether ha inviato una proposta ufficiale ad Exor per comprare la loro intera quota di Juventus", annuncia Paolo Ardoino, Ceo del colosso delle criptovalute. "Sin dall'inizio il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere la squadra e riportarla alla gloria che merita. Come parte del nostro commitment, se questa transazione andrà a buon fine, Tether investirà 1 miliardo di Euro nel club", aggiunge Ardoino. Tether possiede già l'11,5% delle quote della società bianconera ed è rappresentata in Cda da Francesco Garino.  

"Exor non intende vendere la propria partecipazione in Juventus né a Tether né ad altri soggetti. La Juventus non è in vendita", sottolineano a a stretto giro fonti vicine a Exor. 

 

Tether ha presentato a Exor una proposta vincolante interamente in contanti per l'acquisizione dell'intera partecipazione in Juventus Football Club. Subordinatamente alle approvazioni normative, Tether intende lanciare un'offerta pubblica per le azioni rimanenti allo stesso prezzo, interamente finanziata con capitale proprio e supportata da un impegno a lungo termine nei confronti del club, si legge in una nota del gruppo in cui si precisa che la proposta prevede l'acquisizione della partecipazione di Exor, pari al 65,4% del capitale sociale emesso da Juventus. 

Il perfezionamento dell'operazione, sottolinea la nota, sarà subordinato all'accettazione da parte di Exor, alla sottoscrizione della documentazione definitiva e all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari. A seguito del perfezionamento, Tether intende procedere con un'offerta pubblica di acquisto sulle azioni rimanenti allo stesso prezzo per azione. Nel caso in cui la transazione si concluda, Tether è pronta a investire 1 miliardo di euro nel supporto e nello sviluppo del club. 

Questa proposta, sottolinea la nota, riflette la convinzione che la Juventus sia più di una semplice squadra di calcio. "Per generazioni, la Juventus è stata sinonimo di disciplina, ambizione e della forza silenziosa di chi ricostruisce e va avanti, stagione dopo stagione. È un club che ha plasmato l'identità sportiva italiana e si è guadagnato la fedeltà dei tifosi di tutto il mondo", aggiunge la nota. 

"Per me, la Juventus ha sempre fatto parte della mia vita sono cresciuto con questa squadra. Da ragazzo, ho imparato cosa significassero impegno, resilienza e responsabilità, guardando la Juventus affrontare con dignità successi e avversità. Queste lezioni mi sono rimaste impresse a lungo dopo il fischio finale", dice Ardoino nel comunicato. 

"Il nostro interesse per la Juventus - sottolinea - nasce da profonda ammirazione e rispetto. La Juventus è un simbolo di eccellenza italiana con una presenza davvero globale, costruita nel corso delle generazioni attraverso il duro lavoro, l'ambizione e la lealtà incrollabile dei suoi tifosi. Questi valori rispecchiano il modo in cui abbiamo costruito Tether, con pazienza, indipendenza e un'attenzione alla resilienza a lungo termine", aggiunge Ardoino che prosegue: "Tether gode di una solida solidità finanziaria e intende supportare la Juventus con un capitale stabile e un orizzonte temporale a lungo termine. Il nostro obiettivo è contribuire positivamente al futuro del club, sostenere le prestazioni sportive ai massimi livelli e aiutare la Juventus a continuare a crescere in modo sostenibile in un panorama sportivo e mediatico globale in rapida evoluzione". 

"Questa proposta è fatta con umiltà e profondo senso di responsabilità nei confronti del club, dei suoi tifosi e della sua tradizione. Crediamo che la storia della Juventus sia ancora tutta da scrivere e che i suoi prossimi capitoli possano essere definiti da forza, continuità e ambizione", conclude il ceo di Tether. 

 

 

Tether è una società leader nel campo delle criptovalute e più in generale degli asset digitali. A differenza di altre aziende di criptovalute che in passato hanno investito in Serie A, spesso senza lasciare un bel ricordo, Tether fin dalla sua fondazione, nel 2014, opera prevalentemente sul mercato degli stablecoin, vale a dire criptovalute il cui valore è ancorato a una valuta classica e sono meno soggette quindi alle oscillazioni dei mercati. 

Per fare un esempio pratico, Tether riceve dollari o euro autentici e in cambio fornisce USDt, ovvero la criptovaluta stabile in questo momento più importante e utilizzata al mondo. In undici anni la crescita della società è stata costante, tanto che nel 2024 è arrivata a fatturare oltre 13 miliardi di dollari con una capitalizzazione di mercato che supera i 140 miliardi. 

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Categoria: sport

19:33

Dibattito acceso ad Atreju sulla giustizia, scintille sul caso Palamara con Parodi

(Adnkronos) - Dibattito acceso ad 'Atreju', durante la tavola rotonda sulla giustizia dal titolo 'Una riforma a lungo attesa: i nuovi Csm e l'Alta Corte disciplinare', moderata dal direttore di Adnkronos Davide Desario. Qualche fischio e brusii dalla platea alle parole del presidente dell'Anm Cesare Parodi e di Alfonso Colucci, deputato M5S, applausi per gli esponenti della maggioranza, soprattutto, sul caso Palamara. "Noi non siamo favorevoli alla riforma, crediamo di dover difendere l'indipendenza della magistratura che non è un principio né di sinistra né di destra. L'Anm non vuole fare politica, vuole partecipare a un dibattito democratico", ha detto il presidente di Anm Cesare Parodi. "Noi crediamo che la giustizia abbia problemi molto seri - ha continuato - è lenta, non è adeguata alle esigenze del Paese, molto ci sarebbe da fare e purtroppo questa riforma non risolve il problema della velocità e dell'efficienza". Per Parodi il rischio è piuttosto "svuotare il principio di indipendenza della magistratura. La separazione delle carriere non è il tema centrale che questa riforma vuole affrontare". 

Nel mirino il meccanismo del sorteggio per Csm e Alta Corte previsto dalla riforma costituzionale che sarà sottoposta al referendum. "La magistratura sarà indebolita da questa riforma", ha osservato il deputato M5s Alfonso Colucci convinto che non si risolve così il problema delle "correnti nella magistratura". "Questo non è un criterio per premiare i più meritevoli", puntualizza Colucci. 

"Dovete dirmi perché il sorteggio va bene per la Corte di Assise e non per l'Alta Corte: possiamo affinarlo ma non c'è nulla di antidemocratico nel criterio del sorteggio. Ritenere il sorteggio antidemocratico secondo me è una balla", ha sottolineato la deputata della Lega Simonetta Matone in un botta e risposta con il numero uno dell'associazione delle toghe: "Il Csm, come i consigli di classe, sono organi di amministrazione - ha ribattuto Parodi -. Amministrazione e giudizio sono due cose completamente diverse".  

 

A infiammare la platea è stato poi il caso Palamara. Per Galeazzo Bignami, capogruppo FdI Camera dei deputati, dopo lo scandalo "non è stato cacciato via nessuno: uno solo, Palamara. Cinque sospensioni, nessuna espulsione. Invece nella destra il principio è che chi sbaglia paga". Duro anche il giornalista Alessandro Sallusti: "Dal 2018 al 2024 sono finite in carcere per errori giudiziari 4.920 persone. Il Csm ha aperto provvedimenti magistrati per 89 magistrati, 44 non doversi procedere, 28 assolti e 8 censure. Vi sembra normale?", ha sottolineato. 

Di avviso opposto Parodi che, rispondendo ai giornalisti a margine dell'evento, ha sottolineato: "La magistratura è riuscita a fare pulizia nel senso che questi fatti sono stati accertati dalla magistratura immediatamente. Mi domando se le altre categorie possono portare un'operazione di pulizia come quella che la magistratura doverosamente ha fatto: io non penso". "Continuano a dirci che non è cambiato nulla: se avete queste prove fatemi presente dove è accaduto - ha continuato - perché - siccome ogni volta che un magistrato viene sorpreso a sbagliare, è un indebolimento per la magistratura - l'Anm per prima deve saperlo per poter fare chiarezza e, se necessario, pulizia. Ma mai nessuno mi ha fatto un nome".  

Nessuno stupore infine per i toni effervescenti della tavola rotonda: "Vedono nella magistratura un ostacolo alla politica del governo, in realtà noi facciamo una difesa di valori costituzionali che è una cosa molto diversa", ha concluso il leader dell'Anm.  

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Categoria: politica

19:01

No vax assolta per frasi contro Bassetti. Il giudice: "Delirio generico"

(Adnkronos) - Una donna residente a Napoli è stata assolta dall'accusa di istigazione a delinquere per una frase, pubblicata nel 2021 sul canale Telegram 'Basta dittatura', in cui commentava le posizioni di Matteo Bassetti sulla campagna vaccinale scrivendo: "Bisogna farli fuori tutti, sono criminali di guerra".  

 

Il gup Matteo Buffoni e, in secondo grado, la seconda sezione della Corte d'Appello di Genova, presieduta da Marco Panicucci, hanno ritenuto che il messaggio non fosse rivolto in modo specifico all'infettivologo del San Martino, configurandosi come un "delirio" dal tenore generico. La vicenda risale al periodo delle manifestazioni no vax, quando sul canale erano stati diffusi anche il numero di telefono di Bassetti e altri messaggi contro il medico. Le autorità giudiziarie hanno in passato condannato alcuni utenti per la pubblicazione del numero e per l'invito a tempestarlo di chiamate. Nel caso della donna, difesa dall'avvocato Giuseppe Vitiello, i giudici hanno invece escluso l'istigazione, rilevando l'assenza di un destinatario determinato.  

Un caso analogo era già stato deciso in abbreviato con un'altra assoluzione a carico di un uomo denunciato da Bassetti per motivi simili. 

 

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Categoria: cronaca

18:43

Carta d'identità a Roma, sabato 12 dicembre la notte bianca: cosa prevede

(Adnkronos) - Domani sabato 12 dicembre 2025 a Roma si terrà la Notte bianca della Carta d’identità elettronica (Cie), per agevolare il rilascio e il rinnovo del documento. Per l’occasione, i Municipi I, II, III, IV, VII, VIII, X, XIII, XIV e il Pit di via Luigi Petroselli 52 garantiranno un’apertura straordinaria serale dedicata esclusivamente ai servizi Cie, offrendo ai cittadini un’ulteriore opportunità di accesso al servizio.  

Nel corso della serata, l’assessore alle Periferie e ai Servizi Delegati, Pino Battaglia, parteciperà all’iniziativa con un percorso che attraverserà diversi Municipi della città. Alla partenza del tour istituzionale, prevista alle 19 presso il Municipio VII in piazza di Cinecittà 11, sarà presente anche il sindaco Roberto Gualtieri. Il percorso si concluderà nel Municipio I al Pit di via Luigi Petroselli 52.  

Iniziative come la Notte bianca della Cie, sottolinea il Campidoglio, rappresentano un’opportunità concreta per chi non può rivolgersi agli sportelli negli orari consueti. L’iniziativa si inserisce in un impegno portato avanti in continuità con gli open day del fine settimana che coinvolgono i municipi di Roma Capitale e che stanno consentendo a migliaia di cittadini di accedere al servizio in modo più semplice e veloce.  

L’iniziativa assume un valore particolarmente rilevante anche in vista della scadenza del 3 agosto 2026, data entro la quale tutti i cittadini dovranno essere in possesso della Carta d’identità elettronica, poiché la versione cartacea non sarà più valida. Le aperture straordinarie rappresentano dunque un’occasione utile per mettersi in regola senza attese.  

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Categoria: cronaca

18:34

Sclerosi multipla, neurologa Cocco: "Cure a casa scelte per libertà e autonomia"

(Adnkronos) - Generalmente "chi inizia una terapia domiciliare difficilmente torna indietro. Certo, alcune persone si sentono più sicure in ospedale, ma la maggior parte privilegia ciò che offre più libertà. L'autonomia non è un dettaglio: significa riacquistare controllo su di sé e sulla malattia". Se infatti "la diagnosi di sclerosi multipla crea una 'rottura biografica', la terapia a casa aiuta a ricostruire la quotidianità senza stravolgimenti". Così Eleonora Cocco, professoressa ordinaria di Neurologia all'università di Cagliari e responsabile del Centro sclerosi multipla dell'Asl del capoluogo sardo, in un articolo pubblicato nel sito livinglikeyou.com/it, spiega che per questi pazienti, spesso giovani, il non doversi recare in ospedale "consente di organizzare la giornata", gestire il proprio tempo, ed evita di "ricordarsi continuamente di essere malati".  

La diagnosi di sclerosi multipla arriva spesso in giovane età, "fra i 20 e i 40 anni, una fase in cui ci si sta costruendo il futuro nello studio, nel lavoro e nelle scelte di vita". Avere terapie "solide, efficaci e somministrabili a casa - sottolinea l'esperta - rappresenta per queste persone un vantaggio importante: permette di gestire meglio i tempi e ritrovare quella normalità che la diagnosi spesso fa saltare". Oggi "viviamo un cambio di passo cruciale" nella gestione della malattia. "Disponiamo di terapie a media e ad alta efficacia con un profilo di tollerabilità migliore rispetto al passato. E' un'evoluzione che inaugura una nuova fase". Con i trattamenti somministrabili a casa, "la persona con Sm torna davvero al centro". Anche le evidenze scientifiche "mostrano chiaramente che le terapie domiciliari possono modificare la storia naturale della malattia - rimarca Cocco - prevenendo ricadute e disabilità a lungo termine e migliorando la qualità di vita". Per questo, "la terapia va vissuta come un investimento sul futuro". Non tutte le persone però sono candidabili alla somministrazione a casa. "Dipende dalla situazione clinica e da aspetti logistici - precisa la neurologa - Restano inoltre alcuni vincoli prescrittivi in attesa di rivalutazione da parte di Aifa", l'Agenzia italiana del farmaco, ma "già oggi disponiamo di diverse opzioni domiciliari".  

Per intraprendere una terapia a casa, si legge nel sito, "serve motivazione e consapevolezza del significato della cura. Le terapie per la Sm hanno un valore preventivo e gli effetti non sono sempre immediati: è importante sapere che ciò che si fa oggi serve a stare meglio domani". Pesano poi aderenza e regolarità. "Chi preferisce un controllo più stretto può trovarsi meglio con la somministrazione in ospedale, dove l'appuntamento fisso aiuta a non saltare le dosi". Rimane comunque "una scelta condivisa: ogni decisione viene presa insieme alla persona, tenendo conto della clinica, dello stile di vita, della manualità e della destrezza". Un ulteriore elemento, osserva Cocco, è l'aspetto psicologico. "Rendersi autonomi significa gestire in prima persona la malattia. E' un passo verso l'empowerment, verso una maggiore autodeterminazione. Significa - conclude - vivere in modo più sereno e ricostruire la normalità che la diagnosi può aver incrinato". L'articolo completo è su https://www.livinglikeyou.com/it/vivere-con-sclerosi-multipla/indipendenza/sm-e-autonomia-intervista-alla-neurologa-cocco  

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Categoria: salute

18:29

Riccardo Chailly torna sabato sul podio della Scala dopo il malore

(Adnkronos) - Riccardo Chailly tornerà domani, sabato 13 dicembre, a dirigere Lady Macbeth, dopo il malore di mercoledì scorso. A darne notizia è la stessa Scala di Milano Una promessa mantenuta, visto che ieri sui social aveva scritto che "sarebbe tornato molto presto", dopo il ricovero al Centro cardiologico Monzino.  

 

Il maestro Chailly è stato colto da un malore mercoledì sera, mentre dirigeva la seconda recita di 'Una lady Macbeth del distretto di Mcensk' al Teatro alla Scala. La rappresentazione era stata interrotta e il 72enne era stato portato con l'ambulanza per accertamenti al Monzino di Milano.  

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Categoria: spettacoli

18:16

Autotrasporto, Assogasliquidi su fondo 590 mln: "Misura molto attesa anche da industria italiana gnl"

(Adnkronos) - Soddisfazione da parte dell’industria italiana del Gnl rappresentata da Assogasliquidi-Federchimica per l’avvenuta pubblicazione oggi del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datato 24 ottobre, che definisce criteri di riparto del Fondo da 590 milioni di euro per la strategia di mobilità pesante sostenibile. Il decreto era molto atteso dal comparto perché stabilisce l'entità delle risorse destinate al rinnovo del parco veicolare per il settore dell’autotrasporto merci nel quinquennio 2027-2031. 

"Il raggiungimento di questo obiettivo è il risultato di un'intensa e proficua attività di sensibilizzazione e confronto tecnico portata avanti con determinazione anche dalla nostra associazione, in sinergia con le associazioni rappresentative Anfia e Anita" commenta Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica. "Esprimiamo vivo apprezzamento – sottolinea Cimenti – per l’operato del Ministro Salvini e delle competenti Direzioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il loro lavoro ha permesso di tradurre in realtà una visione strutturale del sostegno al settore dei trasporti". 

"Il decreto – aggiunge Costantino Amadei, Presidente del Gruppo Gnl di Assogasliquidi - rappresenta un tassello decisivo nell’opera di rappresentanza del settore del Gnl, attività che abbiamo avviato oltre dieci anni fa. L’adozione di una programmazione pluriennale e strutturale dei fondi risponde pienamente alle istanze presentate dall’Associazione a più riprese al decisore pubblico. Il provvedimento – continua Amadei - contribuirà in modo determinante alla ripresa sostanziale delle immatricolazioni di mezzi pesanti alimentati a Gnl e bioGnl, carburanti immediatamente disponibili e tecnologicamente maturi, decisivi per la politica energetica nazionale e per il conseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione del trasporto pesante". 

Proprio per garantire che la misura sia indirizzata al rinnovo del parco a favore dei carburanti alternativi, in vista dei futuri passaggi normativi, Assogasliquidi richiama l’attenzione sulla necessità di prevedere, nei prossimi decreti attuativi, specifiche premialità per le imprese di autotrasporto che scelgono virtuosamente di investire nel rinnovo della flotta con mezzi alimentati a Gnl e bioGnl. 

"Siamo certi – conclude Amadei - che anche nella successiva fase attuativa non mancherà l’attenzione del Ministero dei Trasporti e del Governo tutto, verso le Imprese impegnate a investire nella crescita della disponibilità dei mezzi alimentati a Gnl e bioGnl e delle infrastrutture di stoccaggio e distribuzione di tali carburanti, una vera eccellenza industriale a livello internazionale". 

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Categoria: sostenibilita

17:50

Mattarella: "Minacciare l'uso di armi nucleari è un crimine contro l'umanità"

(Adnkronos) - Minacciare l'uso di armi nucleari è un crimine contro l'umanità. Ad affermarlo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per lo scambio di auguri di fine anno con il Coro diplomatico. "Ottanta anni or sono, la comunità internazionale si è ricostituita intorno a valori sanciti solennemente dalla Carta delle Nazioni unite. La cristallizzazione intorno a equilibri di forze contrapposte ha congelato, per un lungo periodo, parte delle potenzialità delle indicazioni del testo. Eppure, in questo arco di tempo, molto si è visto di positivo nella vita internazionale". Lo ha affermato  

"Numerosi popoli - ha ricordato il capo dello Stato - hanno conquistato la loro indipendenza. L’umanità ha vissuto amplissimi progressi sul terreno della eguaglianza. Cause comuni hanno saputo unire il pianeta intorno a obiettivi fondamentali: la lotta alla fame, la promozione della salute, la difesa delle risorse e dell’ambiente della Terra, il riconoscimento dei diritti delle donne, per citarne solo alcuni. Il controllo della corsa agli armamenti, in particolare di armi di distruzione definitiva, come quelle nucleari, aveva conosciuto risultati significativi. Nel contesto attuale, si rende necessario ribadire con forza -ha affermato quindi Mattarella- che l’uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare un crimine contro l’umanità".  

"Un protagonista della comunità internazionale, la Federazione Russa, ha, sciaguratamente, scelto di travolgere questo percorso ripristinando, con la forza, l’antistorica ricerca di zone di influenza, di conquista territoriale, di crudele prepotenza delle armi. Le generazioni globali che lottarono contro il nazifascismo in Europa, contro il colonialismo, contro i totalitarismi per rivendicare libertà e diritti, spesso anche a costo della vita, ricercando un progetto di collaborazione sfociato nella creazione dell’Onu –il più ambizioso tentativo nella storia dell’umanità di dare una cornice di regole alle relazioni internazionali– rischiano di vedere infranti, oggi, i loro sacrifici", ha datto ancora Mattarella. 

"Un sistema, costruito per assicurare garanzie di pace e di convivenza -riflesso di equilibri lungamente discussi e negoziati– entra in crisi ha aggiunto il Capo dello Stato- quando qualche protagonista della vita internazionale lo infrange, ritenendo che non sia più funzionale alla prevalenza dei propri interessi, talvolta ondivaghi, e che questi debbano prevalere sui valori condivisi e sulle esigenze degli altri Paesi. Entra in crisi quando si accampano presunte –e spesso fallaci- esigenze di sicurezza per alterare la bilancia strategica".  

"Il principio -ha quindi sottolineato il capo dello Stato - non può essere muovere guerra per fare la pace: è paradossale. Appare insensata la pace evocata da parte di chi, muovendo guerra, pretende in realtà di imporre le proprie condizioni. Un principio rimane fondamentale e insuperabile: gli interessi nazionali o particolari non possono prevalere rispetto alla tutela del valore universale della persona umana, fondamento sostanziale di ogni altro diritto e conquista del nostro tempo".  

"È il quarto Natale di guerra per il popolo ucraino. Si moltiplicano gli attacchi russi alle città e alle infrastrutture civili ed energetiche. Le vittime civili sono sempre più numerose L’Europa e l’Italia restano saldamente al fianco dell’Ucraina e del suo popolo, con l’obiettivo di una pace equa, giusta e duratura, rispettosa del diritto internazionale, dell’indipendenza, della sovranità, dell’integrità territoriale, della sicurezza ucraine", ha ricordato. 

"Cosa è accaduto, cosa sta accadendo se protagonisti di primo piano del 'vecchio' ordine internazionale si propongono, con i loro comportamenti, di dare vita a un 'nuovo ordine', basato su sopraffazione con ogni mezzo, violenza, guerra, conquista, competizione tra gli Stati per l’accaparramento di risorse, tentando, così, di perpetuare diseguaglianze tra i popoli ? Va respinta l’ipotesi che possano essere questi i valori intorno a cui costruire un 'nuovo ordine'. Con il corollario del ritorno dei 'soldati di ventura', di mercenari chiamati a guerreggiare, per conto terzi, in Paesi lontani, senza motivazioni che non siano, appunto, quelle della prepotenza verso i civili e verso i Paesi meno strutturati a opporvisi, meno capaci di difendersi", ha affermato ancora Mattarella. 

"Il decano, Nunzio apostolico, ha ricordato l’alta esortazione di Papa Leone XIV per una pace disarmata. Il venir meno dell’equilibrio nella vita internazionale - ha aggiunto il capo dello Stato - è sempre stato l’anticamera della guerra perché induce alla tentazione della prevaricazione, di fronte alla quale si pone l’alternativa: assecondarla e inchinarvisi, scelte che conducono alla guerra o all’asservimento, ovvero contrastarla e ripristinare l’equilibrio per scongiurare la guerra". 

"Sono la prevalenza del diritto, il rispetto delle regole che la comunità si è data, a scongiurare il conflitto, a favorire il superamento delle diseguaglianze. È stata - ha ribadito - la strada intrapresa, pur tra tante contraddizioni, per molti anni. È l’orizzonte indicato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Era –e rimane- la speranza del mondo e, nei primi due decenni di questo millennio, pensavamo di poterla conseguire". 

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Categoria: politica

17:49

Alcaraz, sfida a Sinner: "Obiettivo del 2026? Vincere gli Australian Open"

(Adnkronos) - Carlos Alcaraz lancia la sfida a Jannik Sinner agli Australian Open. Dopo le brevi vacanze, i due tennisti hanno ricominciato ad allenarsi in vista del primo Slam dell'anno, che andrà in scena sul cemento di Melbourne e a cui l'azzurro arriverà da campione in carica. Ma proprio gli Australian Open sono il grande obiettivo dello spagnolo per il 2026, nonché unico Slam che ancora manca alla sua bacheca. 

"Il mio obiettivo chiaro per il 2026 è vincere l’Australian Open. Il bello e il brutto è che sarà proprio il primo torneo della stagione", ha detto Alcaraz dopo essere stato premiato come atleta dell'anno a Murcia, "voglio essere pronto per giocare ad alto livello e non vedo l’ora di allenarmi per prepararmi al meglio sia fisicamente che mentalmente per la nuova stagione". 

“Il fatto che si giochi all’inizio della stagione rende più difficile arrivarci con un ritmo competitivo, ma non è detto che sia necessariamente un male per me, è solo che altri giocatori hanno prestazioni migliori in quel contesto", ha spiegato Alcaraz, "penso di aver giocato un ottimo tennis in Australia, e piccoli dettagli sono stati la causa delle mie sconfitte. Ho bisogno di quella spinta finale per andare avanti, ma credo e spero che quest’anno sarà diverso“. 

 

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Categoria: sport

17:43

I piccioni nel bilancio delle città, migliaia di euro per pulire

(Adnkronos) - Le città devono spendere di più per colpa dei piccioni. I volatili non sono più soltanto un elemento pittoresco delle piazze italiane. Nelle città, il loro guano rappresenta oggi una minaccia concreta per il patrimonio edilizio e per la salute pubblica, generando un onere economico significativo per le casse pubbliche e per i privati. Gli uccelli in questione si sono trasformati spesso in un problema urbano complesso, che richiede interventi costanti e strategie integrate di gestione e prevenzione. 

Le operazioni pubbliche di bonifica del guano comportano infatti spese considerevoli, a testimonianza dell’impatto economico reale di questo fenomeno. L'entità degli interventi varia notevolmente in base alla dimensione e alla complessità dell’edificio: per un intervento di grandi dimensioni come la rimozione, la disinfestazione e lo smaltimento presso l'ex Carcere di Rieti, l'Agenzia del Demanio ha previsto un importo base d'asta di 39.687,74 euro; per un intervento di dimensioni medie, come in un immobile demaniale a Mazzarino, in provincia di Catania, la base d'asta è stata di 24.250,77; infine, per un intervento di piccole dimensioni, come in un immobile a Montecatini Terme, la base d'asta è stata di 610 euro. 

Per le principali metropoli italiane, gli interventi professionali di rimozione e sanificazione in ambito residenziale - in particolare quelli necessari per l'eliminazione del guano di piccioni e la bonifica delle aree contaminate - presentano una notevole variabilità di spesa. A seconda della difficoltà di accesso e dell'entità della contaminazione, i costi medi oscillano in un range compreso tra le 170,00 e 750,00 euro. 

"I piccioni sporcano edifici e monumenti, possono trasmettere malattie e attirare altri parassiti", sottolinea Andrea Cattarin, Presidente e Ceo di SGD Group, mettendo in evidenza come la gestione delle colonie urbane non riguardi solo interventi di pulizia da parte delle aziende specializzate, ma vere azioni volte a ridurre rischi strutturali, igienico-sanitari e ambienti. 

La componente igienico-sanitaria non può essere trascurata. Il guano non è solo sporco: si tratta di un potenziale veicolo di patogeni. Il piccione urbano è associato a decine di malattie trasmissibili all'uomo e agli animali domestici. Le particelle microscopiche degli escrementi essiccati possono disperdersi nell'aria e provocare, fra le altre, criptococcosi, candidosi, clamidosi (ornitosi) e salmonellosi. La presenza incontrollata dei piccioni è inoltre spesso correlata alla proliferazione di ectoparassiti come acari, pulci e zecche molli che abbandonano i nidi e infestano appartamenti e condomini. "La gestione delle colonie urbane non riguarda solo le pulizie ma la protezione della salute dei cittadini", precisa Gruppo SGD. 

L'impatto sulla vita condominiale è diretto e tangibile: balconi e terrazze si trasformano da spazi di relax in zone da evitare. Le ringhiere corrose, le pavimentazioni esterne sporcate, gli odori persistenti e i rumori dei volatili aumentano i conflitti tra condomini: da un lato chi continua a dare da mangiare ai piccioni, dall'altro chi subisce i danni. La legge prevede che l'amministratore possa intervenire e spesso obbligare i privati ad installare dissuasori a proprie spese, mentre le spese per tetti, cornicioni e parti comuni sono ripartite fra i condomini secondo i millesimi. "Una colonia non controllata può diventare fonte di continui disagi per chi abita vicino, con impatti visibili su balconi, facciate e spazi comuni, rendendo necessari interventi mirati e ripetuti nel tempo", ribadisce Andrea Cattarin. 

La soluzione non può essere solo reattiva: la sola pulizia non basta. È indispensabile una strategia integrata che coinvolga Comuni, proprietari di immobili e cittadini. L'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, ad esempio, ha promosso un piano che prevede monitoraggio sistematico e interventi di contenimento, divieto della somministrazione di cibo ai piccioni e prevenzione con reti e barriere fisiche. 

"I sistemi di allontanamento di tipo meccanico sono protetti da un discreto impatto visivo, costo contenuto e non necessitano di manutenzione - spiega Andrea Andrea Cattarin - le soluzioni preventive, se implementate con coerenza, limitano la proliferazione dei volatili, consentendo una riduzione dei costi e un recupero della vivibilità urbana". 

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Categoria: cronaca

17:35

Usa, Natalizia: "Processi geopolitici ed economici in atto frutto di eventi occorsi anni fa"

(Adnkronos) - "L'alternanza politica al governo" nei diversi Paesi “molto difficilmente costruisce un turning point, ossia un momento in cui cambiano davvero le cose. Un presidente può imprimere un'accelerazione, ma i processi politici importanti sono solitamente dettati da quanto accade nel mondo e dai rapporti di forza tra Paesi”. Un concetto che si applica anche alla salita alla Casa Bianca “di Donald Trump” che spinge l’acceleratore su “processi che scaturiscono da eventi di 15 anni fa. Si possono infatti trovare linee di continuità importanti tra gli imperativi strategici che gli Stati Uniti seguono da ormai almeno tre o quattro amministrazioni, Obama, Trump e Biden”. È quanto affermato da Gabriele Natalizia, professore di Sicurezza e Politica internazionale e Scienza politica del Dipartimento di Scienze politiche di Sapienza Università di Roma, nel corso del suo intervento in occasione dell’Assemblea Soci di Confindustria Nautica, che si svolge annualmente presso la Camera dei Deputati a Roma, con un convegno dal titolo ‘Nautica: Nuovi Paradigmi Per L’industria Made In Italy: relazioni internazionali, economia, politica industriale e normative di una filiera che guida la manifattura italiana e guarda al mondo’.  

I processi a cui fa riferimento il professore sono “la crescita del potere relativo di alcuni Paesi - che cominciano a dichiarare apertamente la volontà di rivedere le regole del gioco e i rapporti di potere” avuti in dote “dalla Guerra fredda, con particolare riferimento alla Repubblica Popolare Cinese - e a una crisi della volontà dell'utilizzo del potere militare da parte delle potenze occidentali. La crisi dei modelli occidentali comincia almeno nel 2005 almeno. Freedom House riporta infatti che da quella data in poi sono stati di più i Paesi che hanno perso qualità democratiche o che, addirittura, transitano alla non democrazia rispetto a quelli che invece fanno il percorso inverso, che era maggioritario negli anni ‘90”. 

“Questo contesto ha portato gli ultimi presidenti americani a richiedere quello che viene definito ‘burden sharing’ (condivisione degli oneri), termine usato anche nell'ultima National Security Strategy pubblicata la scorsa settimana - aggiunge - Si tratta di una richiesta che viene fatta agli alleati più capaci, in particolare ai Paesi europei e ad alcuni Paesi del mondo Indopacifico, come Giappone, Australia e Corea del Sud”.  

Tra le modalità con cui il burden sharing viene declinato: “il cost sharing, ossia la richiesta ai Paesi europei da parte degli Stati Uniti di partecipare di più alla difesa dello status quo scaturito dalla fine della Guerra fredda. Il problema del trade deficit (valore importazioni superiore a quello delle esportazioni) a sfavore degli Stati Uniti nei confronti delle economie europee non se lo è posto Trump oggi, ma Barack Obama già all'inizio della sua presidenza”. “Oggi Donald Trump da un lato mette dazi verso i prodotti europei, dall'altro scrive che uno degli obiettivi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti è la reindustrializzazione, che passa per il reshoring (ritorno in patria) del comparto delle produzioni più importanti”.  

“La National Security Strategy del 2025, che contiene i punti principali sulla sicurezza economica - prosegue - spiega gli obiettivi da realizzare: ‘a balanced trade’, ossia un commercio più bilanciato e fondato sull’equità; l'accesso alle materie prime, soprattutto ai materiali critici; garantire la libertà e la protezione della supply chain, la reindustrializzazione, l’energy dominance - c’è infatti sostanzialmente un completo ritiro da tutte quelle politiche che il documento chiama ‘Net Zero’ - e la preservazione del primato del dollaro sul commercio internazionale e della finanza americana. La vicenda centrale per gli Stati Uniti di Donald Trump è quella della competizione tra grandi potenze, tutto viene letto alla luce della competizione tra Stati Uniti e, in particolare, la Repubblica Popolare Cinese, che ha come posta in gioco il primato internazionale. La parola primato ricorre ossessivamente in questo documento, ma lo potete trovare in tutti i documenti strategici pubblicati anche dai predecessori”.  

“Dobbiamo abituarci all'idea che gli Stati Uniti degli anni ‘20 e ‘10 non sono gli stessi degli anni ‘80 o ‘90. In questa fase non sono più gli Stati Uniti impegnati a espandere la libertà dei commerci, ma nella competizione per il primato e per la loro sicurezza. Questo è l'obiettivo che devono raggiungere. Una volta finita questa partita, se l’esito sarà a loro favore, e a favore dei Paesi loro alleati, non escludo che possano tornare a portare avanti le politiche che oggi devono necessariamente mettere in secondo piano. Quella attuale è dunque una stabile instabilità”. 

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Categoria: economia

17:13

Caso Epstein, diffuse nuove immagini con Trump, Bannon, Clinton e Gates

(Adnkronos) - I Democratici della Commissione di Vigilanza della Camera hanno diffuso nuove foto rinvenute nella proprietà di Jeffrey Epstein, in cui il defunto finanziere condannato per pedofilia appare accanto a diverse figure di spicco, tra cui Donald Trump, Bill Clinton, Steve Bannon e Richard Branson.  

Le immagini - 19 in totale - non mostrano comportamenti illegali né la presenza di minorenni, ma confermano la varietà di rapporti che ruotavano attorno a Epstein. Tra gli scatti, riportati dalla Cnn, figura anche una ciotola di preservativi "goliardici" con il volto di Trump, e un'altra foto del presidente americano in compagnia di sei giovani donne.  

Secondo i Democratici, la vasta mole di materiale ricevuto dagli avvocati dell’eredità di Epstein - oltre 95.000 immagini - apre nuove piste investigative e getta ulteriore luce sulle relazioni del finanziere con "alcuni degli uomini più potenti del mondo". Il deputato Robert Garcia ha accusato la Casa Bianca di "insabbiamento" e ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di rendere pubblici tutti i dossier. I Repubblicani rispondono parlando di un tentativo di "costruire una narrazione falsa contro Trump", sostenendo che dai documenti non emergerebbe alcun comportamento illecito da parte del presidente. 

Molti dei personaggi citati hanno negato qualsiasi legame improprio con Epstein. Clinton non è mai stato accusato di reati e sostiene di aver interrotto ogni rapporto prima dell’arresto del finanziere nel 2019. Gates ha definito un "grave errore" averlo incontrato. Anche Trump, pur avendo frequentato gli stessi ambienti di Manhattan e Palm Beach, respinge ogni accusa e parla di "montatura".  

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Categoria: internazionale/esteri

17:12

Meloni con Abu Mazen ad Atreju: "Questione mediorientale al centro del nostro lavoro"

(Adnkronos) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dal palco di Atreju presenta oggi, venerdì 12 dicembre, il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen. "E' una partecipazione a cui tengo particolarmente, perché la questione di cui ci occupiamo ora è stata, ovviamente, una di quelle su cui abbiamo lavorato di più negli ultimi anni, soprattutto come governo italiano: la questione mediorientale". "La presenza di questo leader, stasera, fa anche giustizia di tante falsità che abbiamo ascoltato sul governo italiano negli ultimi due anni" aggiunge.  

 

''Apprezzo molto questa opportunità che va a confermare le profondità relazioni di amicizia e di cooperazione che legano i nostri due Paesi e due popoli" ha dichiarato il presidente dell'Anp nel suo intervento ad Atreju. "Vorrei esprimere il mio grande gradimento per il vostro sostegno al processo di pace tra israeliani e palestinesi'' aggiunge. ''Quando ci sarà uno Stato palestinese che avrà piena sovranità, questo non rappresenterà un problema sicuritario per nessuno, ma sarà un partner responsabile e importante per il mantenimento della sicurezza della regione''. ''Sono qui oggi in qualità di rappresentante di un popolo che aspira a vivere con dignità e libertà, che crede nel pluralismo e nell'uguaglianza e che rigetta la violenza, proprio come l'Italia''. "Auspichiamo che l'Italia possa proseguire verso il percorso'' di riconoscimento dello Stato palestinese, che ''andrebbe a rafforzare le fondamenta della pace nella regione e la fiducia tra i popoli, il concetto di uguaglianza''. ''Sono già 160 i Paesi che hanno proceduto con il riconoscimento dello Stato palestinese, convinti che sia un investimento positivo nel processo di pace futuro e non frutto di una propensione verso una parte o verso un'altra'', sottolinea il leader dell'Anp. ''Teniamo in grande considerazione la postura italiana, anche a livello popolare, che ha sempre espresso grande solidarietà nei confronti di quello che la nostra gente ha sofferto nella Striscia di Gaza''.  

''All'interno dello Stato palestinese deve vigere una sola legge e le armi devono essere nelle mani delle istituzioni legittime'' dichiara. ''Vogliamo costruire il nostro stato su pilastri solidi'' e ''nel rispetto degli standard internazionali'', con ''un programma nazionale che riformi le istituzioni del nostro Paese dove la trasparenza della legge sia l'elemento su cui basarsi'' rimarca Abu Mazen.  

''L'unico modo per garantire la sicurezza della nostra regione'' è attraverso la soluzione dei ''due Stati che possano vivere in pace secondo il diritto internazionale". Gli ultimi eventi hanno dimostrato che "l'assenza di uno Stato palestinese autonomo è uno dei motivi di instabilità di tutta la regione del Medioriente e del bacino del Mediterraneo'', che ''alimenta il circolo dell'estremismo e della violenza'' e ''influenza la regione europea e l'Italia''. ''Auspichiamo di rafforzare gli orizzonti della cooperazione con l'Italia'' e in particolare di ''incrementare gli investimenti, gli scambi commerciali, il turismo e a collaborazione nell'istruzione''. 

''Rinnovo il mio ringraziamento a Meloni, alla leadership di Forza Italia per il generoso invito e confermo la mia piena disponibilità e quella dello Stato palestinese a lavorare con il governo italiano e con tutte le forze politiche italiane per una pace giusta e per rafforzare la sicurezza nella regione''. ''Viva l'amicizia Italo-palestinese'' e ''Buon Natale e felice anno nuovo a tutti'' conclude. 

 

Nel corso dell'incontro, che si è svolto oggi a Palazzo Chigi, Meloni e Abu Mazen, si legge in una nota, "hanno discusso gli ultimi sviluppi nella regione e in particolare la necessità di consolidare il cessate il fuoco a Gaza attraverso la piena attuazione del Piano di Pace del presidente Trump". Meloni, prosegue la nota, "ha ribadito la determinazione dell'Italia a svolgere un ruolo di primo piano nella stabilizzazione e ricostruzione di Gaza, ricevendo il pieno sostegno del presidente Abbas". La premier "ha anche rinnovato il supporto italiano al programma di riforme dell'Autorità palestinese, di fondamentale importanza anche nel quadro del necessario rilancio di un processo politico che conduca a una pace giusta e duratura basata sulla soluzione dei due Stati" conclude la nota di Palazzo Chigi. 

 

 

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Categoria: politica

16:50

Farmaci, Braido (UniGe): "Con biologici verso remissione Bpco, asma e rinosinusite cronica"

(Adnkronos) - Tosse cronica produttiva (catarro), difficoltà respiratorie, dispnea (fiato corto), respiro sibilante e oppressione al torace, che peggiorano nel tempo e presentano episodi di riacutizzazioni spesso indotte da infezioni respiratorie, sono i sintomi più comuni della Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) che in Italia - secondo l'Istat - colpisce 3,5 milioni di persone influenzandone la qualità della vita. L'asma, patologia anch'essa cronica, caratterizzata da episodi improvvisi di fame d'aria, associata respiro sibilante interessa circa 3milioni di italiani e tra essi, circa il 10% (200mila) nella sua forma grave. La rinosinusite cronica con poliposi nasale, condizione infiammatoria cronica dei seni paranasali e della mucosa nasale, caratterizzata dalla presenza di polipi (rigonfiamenti benigni) che possono ostruire le vie respiratorie, si manifesta con sintomi simili a quelli di un raffreddore ma che, persistendo nel tempo, comportano difficoltà a respirare bene dal naso interessa il 4% della popolazione italiana adulta. 

Bpco e asma grave con e senza rinosinusite cronica con poliposi nasale sono patologie dell'apparato respiratorio con un impatto significativo, talvolta invalidante, sulla qualità della vita di chi ne soffre. "Fortunatamente per questi pazienti l'approccio immunologico è una realtà in continua evoluzione. Oggi abbiamo maggiore coscienza delle armi di cui disponiamo: per Bpco, asma grave eosinofilico e rinosinusite cronica con poliposi nasale grazie alle terapie innovative, tra cui i farmaci biologi, siamo in grado di ridurne e azzerarne le riacutizzazioni, in alcuni casi (asma) anche a raggiungere la remissione clinica della malattia". Così all'Adnkronos Salute Fulvio Braido, professore di Malattie Respiratorie e direttore della Clinica di Malattie Respiratorie e Allergologia presso l’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova, riassume le novità emerse al 23esimo congresso 'Highlights in Respiratory Diseases and Allergy' che si è tenuto a Genova. 

"Ogni volta che abbiamo un'infiammazione di tipo 2 possiamo agire sui meccanismi alla base dell’infiammazione - spiega Braido - ottenendo un controllo a lungo termine grazie ai farmaci biologici. In pratica, i pazienti non sono più dipendenti dalle compresse di cortisone e di conseguenza hanno una qualità di vita migliore. I benefici iniziano con l'ottimizzazione della terapia inalatoria, a base di una 'combo' di 3 farmaci da assumere contemporaneamente".  

 

 

 

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Categoria: salute

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21:39

Re Carlo in tv: "La mia terapia contro il cancro potrà essere ridotta nel nuovo anno"

(Adnkronos) - Re Carlo III ha annunciato che, grazie alla diagnosi precoce, la sua terapia contro il cancro alla prostata potrà essere ridotta nel nuovo anno. "Questa buona notizia è possibile grazie alla diagnosi precoce, a un intervento efficace e al rispetto delle indicazioni dei medici - ha dichiarato il sovrano nell'atteso discorso su Channel 4, definendo questo risultato - una benedizione personale e una testimonianza dei notevoli progressi compiuti nella cura del cancro negli ultimi anni". Il monarca ha poi aggiunto di sperare che il suo esempio "possa incoraggiare quel 50% di noi che riceverà una diagnosi nel corso della vita". 

Il messaggio in sostegno alla campagna Stand Up To Cancer, è stato anche un appello alla popolazione affinché si sottoponga ai controlli. "So per esperienza quanto una diagnosi di cancro possa essere sconvolgente. Eppure so anche che la diagnosi precoce è la chiave che può trasformare il percorso di cura, offrendo tempo prezioso ai medici e, ai pazienti, il dono della speranza", ha detto Carlo. Ha ricordato che "almeno nove milioni di persone nel nostro Paese non sono in regola con gli screening disponibili", e che questo significa "nove milioni di occasioni mancate di diagnosi precoce". 

Il Re ha sottolineato come gli screening possano salvare vite: "Quando il tumore del colon viene individuato allo stadio iniziale, circa nove persone su dieci sopravvivono almeno cinque anni; se diagnosticato tardi, la quota scende a una su dieci". Ha riconosciuto che molti evitano i test "perché pensano possano essere spaventosi, imbarazzanti o scomodi", ma ha esortato i cittadini a superare le esitazioni, perché "pochi momenti di lieve fastidio sono un piccolo prezzo da pagare per la tranquillità che segue o, per alcuni, per la possibilità di una diagnosi precoce e di un intervento salvavita". 

Rivolgendo poi "i più sentiti ringraziamenti" a medici, infermieri, ricercatori e operatori delle associazioni, Carlo ha aggiunto: "Come ho già detto in passato, i momenti più oscuri della malattia possono essere illuminati dalla più grande compassione. Ma la compassione deve andare di pari passo con l’azione". Infine, un appello per il nuovo anno: "In questo dicembre, mentre ci raccogliamo per riflettere sull’anno trascorso, prego che ciascuno di noi possa impegnarsi, tra i buoni propositi, a fare la propria parte per individuare il cancro in fase precoce. La vostra vita – o quella di una persona che amate – potrebbe dipendere da questo". 

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Categoria: internazionale/esteri

21:26

Ucraina, Ue approva blocco asset russi. Italia: "Esplorare alternative"

(Adnkronos) - L'Unione europea dice sì al congelamento indeterminato degli asset russi. Ma l'Italia invita a esplorare alternative. E, in una nota congiunta con Belgio, Bulgaria e Malta, sottolinea che si tratta di un "sì 'tecnico' ma la decisione spetta ai leader".  

Il via libera è arrivato con il voto favorevole di 25 Stati membri e quello contrario di 2, si apprende da fonti Ue. La norma, basata sull'articolo 122 del Tfue, rende meno aleatorio il congelamento dei beni (doveva essere rinnovato ogni sei mesi all'unanimità) e, di conseguenza, meno complicato il prestito all'Ucraina basato su quei beni che l'Ue intende approvare nel prossimo Consiglio europeo, che inizierà il 18 dicembre. 

L'Ue "ha appena deciso di immobilizzare a tempo indeterminato i beni russi", ha sottolineato sottolinea l'Alta rappresentante Kaja Kallas. Questo "garantisce che fino a 210 miliardi di euro di fondi russi rimangano sul suolo dell'Ue, a meno che la Russia non paghi integralmente i risarcimenti all'Ucraina per i danni causati. Continueremo ad aumentare la pressione sulla Russia finché non prenderà sul serio i negoziati. Il Consiglio europeo della prossima settimana sarà cruciale per garantire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per i prossimi anni". 

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha accolto "con favore" la decisione del Consiglio Ue "sulla nostra proposta di proseguire l'immobilizzazione dei beni sovrani russi".cIn questo modo, ha aggiunto, "inviamo un segnale forte a Mosca: finché questa brutale guerra di aggressione continuerà, i costi per la Russia continueranno ad aumentare. Questo è un messaggio forte all'Ucraina: vogliamo assicurarci che il nostro coraggioso vicino diventi ancora più forte sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati". 

Insieme a Belgio, Bulgaria e Malta, l'Italia "ha deciso di non far mancare il proprio sostegno al Regolamento che intende stabilizzare l'immobilizzazione dei beni russi - senza tuttavia stabilirne l'utilizzo - sino a che Mosca non cessi la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non la risarcisca per i danni causati dalla sua guerra", sottolineano fonti di Palazzo Chigi, spiegando che la decisione è stata presa "perché non vi siano dubbi" sul sostegno di Roma a Kiev.  

L'Italia, tramite una dichiarazione aggiuntiva, ha però voluto sottolineare la necessità che "decisioni di una tale portata giuridica, finanziaria e istituzionale" siano sempre precedute "da una discussione a livello politico e non vi siano fughe in avanti a livello tecnico", rimarcano le stesse fonti. Sempre in quest'ottica la dichiarazione specifica che "la decisione odierna, oltre a non pregiudicare in alcun caso la decisione sull'eventuale utilizzo dei beni immobilizzati russi, non costituisce in alcun modo un precedente per il passaggio da decisioni all'unanimità alla maggioranza qualificata", viene ancora sottolineato. 

In vista del prossimo Consiglio europeo del 18 dicembre "e con uno spirito pienamente costruttivo", l'Italia ha quindi invitato la Commissione e il Consiglio "a continuare a esplorare e discutere opzioni alternative per rispondere alle esigenze finanziarie dell'Ucraina, basandosi su un prestito Ue e su soluzioni ponte, per garantire la continuità del sostegno prima che la soluzione individuata possa effettivamente entrare in vigore", concludono le fonti. 

Belgio, Bulgaria, Italia e Malta confermano il loro impegno a garantire a Kiev “un sostegno finanziario regolare e prevedibile nel lungo periodo”, sottolineando che qualsiasi soluzione “dovrà rimanere pienamente conforme al diritto internazionale e dell’Ue”. In una dichiarazione congiunta, i quattro Paesi ricordano che “i beni russi devono rimanere immobilizzati finché la Russia non porrà fine alla sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non avrà compensato i danni causati dal suo conflitto”. 

I governi avvertono che l’utilizzo della procedura basata sull’articolo 122 Tfue “comporta conseguenze giuridiche, finanziarie, procedurali e istituzionali che potrebbero andare ben oltre questo caso specifico” e ribadiscono che la decisione “avrebbe dovuto essere discussa dal Consiglio europeo prima che il Consiglio assumesse una decisione finale”. 

In vista del Consiglio europeo di dicembre, i quattro Stati chiedono a Commissione e Consiglio di continuare a esaminare “opzioni alternative, conformi al diritto dell’Ue e internazionale, con parametri prevedibili e che presentino rischi significativamente inferiori” per far fronte alle esigenze finanziarie dell’Ucraina, “basate su uno strumento di prestito dell’Ue o soluzioni-ponte”. Pur votando sì alla procedura scritta, Belgio, Bulgaria, Italia e Malta precisano che tale voto “non pregiudica in alcun modo la decisione sull’eventuale utilizzo dei beni russi immobilizzati, che dovrà essere presa a livello di leader” e che esso “non costituisce un precedente nell’ambito della Politica estera e di sicurezza comune”. I quattro Paesi chiedono inoltre che “la presente dichiarazione sia allegata ai verbali della procedura scritta”. 

 

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Categoria: politica

21:25

Ucraina-Russia, Crosetto: "Avrei voluto ci fosse l'Europa a trattare"

(Adnkronos) - "Sono molto deluso dal fatto che siano gli Usa che intervengono per trattare una pace nel cuore dell'Europa. Non c'è un'Europa, sono 27 Stati. Esisterà un'Europa quando decideranno di individuare una persona e mandarla a sedere al tavolo". Lo dice Guido Crosetto, ministro della Difesa, dal palco di Atreju, intervistato da Marco Travaglio. "In questo momento la mancanza dell'Europa al tavolo è frutto della sua debolezza nel parlare con una voce sola. Se domani gli Stati europei dicessero che c'è una persona a rappresentare tutto il negoziato, né Trump né la Russia potrebbero dire di no", aggiunge. 

"Putin parla di pace ma oggi ha sganciato 1200 missili sull’Ucraina. Ieri anche e domani pure. Così da mille giorni. E' geniale nel parlare di pace, di volontà di non far male a nessuno, e tutti i giorni incessantamente colpisce scuole, ospedali, obiettivi civili", afferma il ministro. 

Crosetto evidenzia che "l'Italia in questi anni ha avuto una posizione seria, senza avallare i discorsi di nessuno. Stiamo continuando a farlo, in Ucraina come in Palestina siamo quelli con più facilità di interlocuzione".  

 

 

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Categoria: politica

21:02

SuperEnalotto, numeri e combinazione vincente 12 dicembre 2025

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1'al concorso del Superenalotto oggi venerdì 12 dicembre. Centrati invece quattro '5' che vincono 33.374,13 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 91.200.000 di euro. 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: 

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; 

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; 

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; 

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; 

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

La combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto è: 7, 21, 35, 38, 64, 80. Numero Jolly: 29. Numero SuperStar: 87. 

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Categoria: cronaca

20:32

Travolto da mezzo industriale, operaio 63enne morto in sito di stoccaggio di ecoballe

(Adnkronos) - Incidente sul lavoro in provincia di Napoli. Un operai 63enne morto nel sito di stoccaggio di ecoballe. Oggi pomeriggio, personale della Polizia di Stato è intervenuto in località Masseria del Re a Giugliano in Campania per il decesso di un operaio, avvenuto all’interno di un sito di stoccaggio di ecoballe. Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che l’uomo sarebbe morto sul colpo dopo l'impatto con un mezzo industriale in movimento all'interno del sito.  

Sul posto è intervenuto personale del 118, che ha constatato il decesso dell’uomo. Dinamica in fase di ricostruzione a opera di personale del Commissariato di Giugliano–Villaricca e dell’Ispettorato del Lavoro, per i rilievi di rispettiva competenza. La Procura di Napoli Nord ha aperto un'inchiesta.  

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Categoria: cronaca

20:21

Regalo hi-tech per Meloni a Natale, parlamentari doneranno alla premier un 'super Pc'

(Adnkronos) - C'è un regalo hi-tech sotto l'albero, quest'anno, per Giorgia Meloni. I parlamentari di Fratelli d'Italia hanno deciso ancora una volta di fare una colletta per il tradizionale dono natalizio, destinato alla presidente del Consiglio e leader del partito. Se dodici mesi fa il cadeau aveva preso la forma di un letto king-size, questa volta la scelta sarebbe virata sulla tecnologia: un computer di fascia altissima, descritto come un modello di ultima generazione. 

Sulla marca del dispositivo resta il più stretto riserbo, ma - riferiscono fonti parlamentari del centrodestra all'Adnkronos - si tratterebbe di un prodotto top di gamma. Invariata rispetto allo scorso anno la quota minima di partecipazione alla raccolta: 50 euro, la cifra simbolica richiesta a deputati e senatori per contribuire al regalo di Natale. 

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Categoria: politica

19:42

Juve, Tether vuole comprare il club: "Inviata proposta a Exor"

(Adnkronos) - Tether vuole comprare la Juventus. "Oggi Tether ha inviato una proposta ufficiale ad Exor per comprare la loro intera quota di Juventus", annuncia Paolo Ardoino, Ceo del colosso delle criptovalute. "Sin dall'inizio il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere la squadra e riportarla alla gloria che merita. Come parte del nostro commitment, se questa transazione andrà a buon fine, Tether investirà 1 miliardo di Euro nel club", aggiunge Ardoino. Tether possiede già l'11,5% delle quote della società bianconera ed è rappresentata in Cda da Francesco Garino.  

"Exor non intende vendere la propria partecipazione in Juventus né a Tether né ad altri soggetti. La Juventus non è in vendita", sottolineano a a stretto giro fonti vicine a Exor. 

 

Tether ha presentato a Exor una proposta vincolante interamente in contanti per l'acquisizione dell'intera partecipazione in Juventus Football Club. Subordinatamente alle approvazioni normative, Tether intende lanciare un'offerta pubblica per le azioni rimanenti allo stesso prezzo, interamente finanziata con capitale proprio e supportata da un impegno a lungo termine nei confronti del club, si legge in una nota del gruppo in cui si precisa che la proposta prevede l'acquisizione della partecipazione di Exor, pari al 65,4% del capitale sociale emesso da Juventus. 

Il perfezionamento dell'operazione, sottolinea la nota, sarà subordinato all'accettazione da parte di Exor, alla sottoscrizione della documentazione definitiva e all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari. A seguito del perfezionamento, Tether intende procedere con un'offerta pubblica di acquisto sulle azioni rimanenti allo stesso prezzo per azione. Nel caso in cui la transazione si concluda, Tether è pronta a investire 1 miliardo di euro nel supporto e nello sviluppo del club. 

Questa proposta, sottolinea la nota, riflette la convinzione che la Juventus sia più di una semplice squadra di calcio. "Per generazioni, la Juventus è stata sinonimo di disciplina, ambizione e della forza silenziosa di chi ricostruisce e va avanti, stagione dopo stagione. È un club che ha plasmato l'identità sportiva italiana e si è guadagnato la fedeltà dei tifosi di tutto il mondo", aggiunge la nota. 

"Per me, la Juventus ha sempre fatto parte della mia vita sono cresciuto con questa squadra. Da ragazzo, ho imparato cosa significassero impegno, resilienza e responsabilità, guardando la Juventus affrontare con dignità successi e avversità. Queste lezioni mi sono rimaste impresse a lungo dopo il fischio finale", dice Ardoino nel comunicato. 

"Il nostro interesse per la Juventus - sottolinea - nasce da profonda ammirazione e rispetto. La Juventus è un simbolo di eccellenza italiana con una presenza davvero globale, costruita nel corso delle generazioni attraverso il duro lavoro, l'ambizione e la lealtà incrollabile dei suoi tifosi. Questi valori rispecchiano il modo in cui abbiamo costruito Tether, con pazienza, indipendenza e un'attenzione alla resilienza a lungo termine", aggiunge Ardoino che prosegue: "Tether gode di una solida solidità finanziaria e intende supportare la Juventus con un capitale stabile e un orizzonte temporale a lungo termine. Il nostro obiettivo è contribuire positivamente al futuro del club, sostenere le prestazioni sportive ai massimi livelli e aiutare la Juventus a continuare a crescere in modo sostenibile in un panorama sportivo e mediatico globale in rapida evoluzione". 

"Questa proposta è fatta con umiltà e profondo senso di responsabilità nei confronti del club, dei suoi tifosi e della sua tradizione. Crediamo che la storia della Juventus sia ancora tutta da scrivere e che i suoi prossimi capitoli possano essere definiti da forza, continuità e ambizione", conclude il ceo di Tether. 

 

 

Tether è una società leader nel campo delle criptovalute e più in generale degli asset digitali. A differenza di altre aziende di criptovalute che in passato hanno investito in Serie A, spesso senza lasciare un bel ricordo, Tether fin dalla sua fondazione, nel 2014, opera prevalentemente sul mercato degli stablecoin, vale a dire criptovalute il cui valore è ancorato a una valuta classica e sono meno soggette quindi alle oscillazioni dei mercati. 

Per fare un esempio pratico, Tether riceve dollari o euro autentici e in cambio fornisce USDt, ovvero la criptovaluta stabile in questo momento più importante e utilizzata al mondo. In undici anni la crescita della società è stata costante, tanto che nel 2024 è arrivata a fatturare oltre 13 miliardi di dollari con una capitalizzazione di mercato che supera i 140 miliardi. 

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Categoria: sport

19:33

Dibattito acceso ad Atreju sulla giustizia, scintille sul caso Palamara con Parodi

(Adnkronos) - Dibattito acceso ad 'Atreju', durante la tavola rotonda sulla giustizia dal titolo 'Una riforma a lungo attesa: i nuovi Csm e l'Alta Corte disciplinare', moderata dal direttore di Adnkronos Davide Desario. Qualche fischio e brusii dalla platea alle parole del presidente dell'Anm Cesare Parodi e di Alfonso Colucci, deputato M5S, applausi per gli esponenti della maggioranza, soprattutto, sul caso Palamara. "Noi non siamo favorevoli alla riforma, crediamo di dover difendere l'indipendenza della magistratura che non è un principio né di sinistra né di destra. L'Anm non vuole fare politica, vuole partecipare a un dibattito democratico", ha detto il presidente di Anm Cesare Parodi. "Noi crediamo che la giustizia abbia problemi molto seri - ha continuato - è lenta, non è adeguata alle esigenze del Paese, molto ci sarebbe da fare e purtroppo questa riforma non risolve il problema della velocità e dell'efficienza". Per Parodi il rischio è piuttosto "svuotare il principio di indipendenza della magistratura. La separazione delle carriere non è il tema centrale che questa riforma vuole affrontare". 

Nel mirino il meccanismo del sorteggio per Csm e Alta Corte previsto dalla riforma costituzionale che sarà sottoposta al referendum. "La magistratura sarà indebolita da questa riforma", ha osservato il deputato M5s Alfonso Colucci convinto che non si risolve così il problema delle "correnti nella magistratura". "Questo non è un criterio per premiare i più meritevoli", puntualizza Colucci. 

"Dovete dirmi perché il sorteggio va bene per la Corte di Assise e non per l'Alta Corte: possiamo affinarlo ma non c'è nulla di antidemocratico nel criterio del sorteggio. Ritenere il sorteggio antidemocratico secondo me è una balla", ha sottolineato la deputata della Lega Simonetta Matone in un botta e risposta con il numero uno dell'associazione delle toghe: "Il Csm, come i consigli di classe, sono organi di amministrazione - ha ribattuto Parodi -. Amministrazione e giudizio sono due cose completamente diverse".  

 

A infiammare la platea è stato poi il caso Palamara. Per Galeazzo Bignami, capogruppo FdI Camera dei deputati, dopo lo scandalo "non è stato cacciato via nessuno: uno solo, Palamara. Cinque sospensioni, nessuna espulsione. Invece nella destra il principio è che chi sbaglia paga". Duro anche il giornalista Alessandro Sallusti: "Dal 2018 al 2024 sono finite in carcere per errori giudiziari 4.920 persone. Il Csm ha aperto provvedimenti magistrati per 89 magistrati, 44 non doversi procedere, 28 assolti e 8 censure. Vi sembra normale?", ha sottolineato. 

Di avviso opposto Parodi che, rispondendo ai giornalisti a margine dell'evento, ha sottolineato: "La magistratura è riuscita a fare pulizia nel senso che questi fatti sono stati accertati dalla magistratura immediatamente. Mi domando se le altre categorie possono portare un'operazione di pulizia come quella che la magistratura doverosamente ha fatto: io non penso". "Continuano a dirci che non è cambiato nulla: se avete queste prove fatemi presente dove è accaduto - ha continuato - perché - siccome ogni volta che un magistrato viene sorpreso a sbagliare, è un indebolimento per la magistratura - l'Anm per prima deve saperlo per poter fare chiarezza e, se necessario, pulizia. Ma mai nessuno mi ha fatto un nome".  

Nessuno stupore infine per i toni effervescenti della tavola rotonda: "Vedono nella magistratura un ostacolo alla politica del governo, in realtà noi facciamo una difesa di valori costituzionali che è una cosa molto diversa", ha concluso il leader dell'Anm.  

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Categoria: politica

19:01

No vax assolta per frasi contro Bassetti. Il giudice: "Delirio generico"

(Adnkronos) - Una donna residente a Napoli è stata assolta dall'accusa di istigazione a delinquere per una frase, pubblicata nel 2021 sul canale Telegram 'Basta dittatura', in cui commentava le posizioni di Matteo Bassetti sulla campagna vaccinale scrivendo: "Bisogna farli fuori tutti, sono criminali di guerra".  

 

Il gup Matteo Buffoni e, in secondo grado, la seconda sezione della Corte d'Appello di Genova, presieduta da Marco Panicucci, hanno ritenuto che il messaggio non fosse rivolto in modo specifico all'infettivologo del San Martino, configurandosi come un "delirio" dal tenore generico. La vicenda risale al periodo delle manifestazioni no vax, quando sul canale erano stati diffusi anche il numero di telefono di Bassetti e altri messaggi contro il medico. Le autorità giudiziarie hanno in passato condannato alcuni utenti per la pubblicazione del numero e per l'invito a tempestarlo di chiamate. Nel caso della donna, difesa dall'avvocato Giuseppe Vitiello, i giudici hanno invece escluso l'istigazione, rilevando l'assenza di un destinatario determinato.  

Un caso analogo era già stato deciso in abbreviato con un'altra assoluzione a carico di un uomo denunciato da Bassetti per motivi simili. 

 

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Categoria: cronaca

18:43

Carta d'identità a Roma, sabato 12 dicembre la notte bianca: cosa prevede

(Adnkronos) - Domani sabato 12 dicembre 2025 a Roma si terrà la Notte bianca della Carta d’identità elettronica (Cie), per agevolare il rilascio e il rinnovo del documento. Per l’occasione, i Municipi I, II, III, IV, VII, VIII, X, XIII, XIV e il Pit di via Luigi Petroselli 52 garantiranno un’apertura straordinaria serale dedicata esclusivamente ai servizi Cie, offrendo ai cittadini un’ulteriore opportunità di accesso al servizio.  

Nel corso della serata, l’assessore alle Periferie e ai Servizi Delegati, Pino Battaglia, parteciperà all’iniziativa con un percorso che attraverserà diversi Municipi della città. Alla partenza del tour istituzionale, prevista alle 19 presso il Municipio VII in piazza di Cinecittà 11, sarà presente anche il sindaco Roberto Gualtieri. Il percorso si concluderà nel Municipio I al Pit di via Luigi Petroselli 52.  

Iniziative come la Notte bianca della Cie, sottolinea il Campidoglio, rappresentano un’opportunità concreta per chi non può rivolgersi agli sportelli negli orari consueti. L’iniziativa si inserisce in un impegno portato avanti in continuità con gli open day del fine settimana che coinvolgono i municipi di Roma Capitale e che stanno consentendo a migliaia di cittadini di accedere al servizio in modo più semplice e veloce.  

L’iniziativa assume un valore particolarmente rilevante anche in vista della scadenza del 3 agosto 2026, data entro la quale tutti i cittadini dovranno essere in possesso della Carta d’identità elettronica, poiché la versione cartacea non sarà più valida. Le aperture straordinarie rappresentano dunque un’occasione utile per mettersi in regola senza attese.  

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Categoria: cronaca

18:34

Sclerosi multipla, neurologa Cocco: "Cure a casa scelte per libertà e autonomia"

(Adnkronos) - Generalmente "chi inizia una terapia domiciliare difficilmente torna indietro. Certo, alcune persone si sentono più sicure in ospedale, ma la maggior parte privilegia ciò che offre più libertà. L'autonomia non è un dettaglio: significa riacquistare controllo su di sé e sulla malattia". Se infatti "la diagnosi di sclerosi multipla crea una 'rottura biografica', la terapia a casa aiuta a ricostruire la quotidianità senza stravolgimenti". Così Eleonora Cocco, professoressa ordinaria di Neurologia all'università di Cagliari e responsabile del Centro sclerosi multipla dell'Asl del capoluogo sardo, in un articolo pubblicato nel sito livinglikeyou.com/it, spiega che per questi pazienti, spesso giovani, il non doversi recare in ospedale "consente di organizzare la giornata", gestire il proprio tempo, ed evita di "ricordarsi continuamente di essere malati".  

La diagnosi di sclerosi multipla arriva spesso in giovane età, "fra i 20 e i 40 anni, una fase in cui ci si sta costruendo il futuro nello studio, nel lavoro e nelle scelte di vita". Avere terapie "solide, efficaci e somministrabili a casa - sottolinea l'esperta - rappresenta per queste persone un vantaggio importante: permette di gestire meglio i tempi e ritrovare quella normalità che la diagnosi spesso fa saltare". Oggi "viviamo un cambio di passo cruciale" nella gestione della malattia. "Disponiamo di terapie a media e ad alta efficacia con un profilo di tollerabilità migliore rispetto al passato. E' un'evoluzione che inaugura una nuova fase". Con i trattamenti somministrabili a casa, "la persona con Sm torna davvero al centro". Anche le evidenze scientifiche "mostrano chiaramente che le terapie domiciliari possono modificare la storia naturale della malattia - rimarca Cocco - prevenendo ricadute e disabilità a lungo termine e migliorando la qualità di vita". Per questo, "la terapia va vissuta come un investimento sul futuro". Non tutte le persone però sono candidabili alla somministrazione a casa. "Dipende dalla situazione clinica e da aspetti logistici - precisa la neurologa - Restano inoltre alcuni vincoli prescrittivi in attesa di rivalutazione da parte di Aifa", l'Agenzia italiana del farmaco, ma "già oggi disponiamo di diverse opzioni domiciliari".  

Per intraprendere una terapia a casa, si legge nel sito, "serve motivazione e consapevolezza del significato della cura. Le terapie per la Sm hanno un valore preventivo e gli effetti non sono sempre immediati: è importante sapere che ciò che si fa oggi serve a stare meglio domani". Pesano poi aderenza e regolarità. "Chi preferisce un controllo più stretto può trovarsi meglio con la somministrazione in ospedale, dove l'appuntamento fisso aiuta a non saltare le dosi". Rimane comunque "una scelta condivisa: ogni decisione viene presa insieme alla persona, tenendo conto della clinica, dello stile di vita, della manualità e della destrezza". Un ulteriore elemento, osserva Cocco, è l'aspetto psicologico. "Rendersi autonomi significa gestire in prima persona la malattia. E' un passo verso l'empowerment, verso una maggiore autodeterminazione. Significa - conclude - vivere in modo più sereno e ricostruire la normalità che la diagnosi può aver incrinato". L'articolo completo è su https://www.livinglikeyou.com/it/vivere-con-sclerosi-multipla/indipendenza/sm-e-autonomia-intervista-alla-neurologa-cocco  

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Categoria: salute

18:29

Riccardo Chailly torna sabato sul podio della Scala dopo il malore

(Adnkronos) - Riccardo Chailly tornerà domani, sabato 13 dicembre, a dirigere Lady Macbeth, dopo il malore di mercoledì scorso. A darne notizia è la stessa Scala di Milano Una promessa mantenuta, visto che ieri sui social aveva scritto che "sarebbe tornato molto presto", dopo il ricovero al Centro cardiologico Monzino.  

 

Il maestro Chailly è stato colto da un malore mercoledì sera, mentre dirigeva la seconda recita di 'Una lady Macbeth del distretto di Mcensk' al Teatro alla Scala. La rappresentazione era stata interrotta e il 72enne era stato portato con l'ambulanza per accertamenti al Monzino di Milano.  

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Categoria: spettacoli

18:16

Autotrasporto, Assogasliquidi su fondo 590 mln: "Misura molto attesa anche da industria italiana gnl"

(Adnkronos) - Soddisfazione da parte dell’industria italiana del Gnl rappresentata da Assogasliquidi-Federchimica per l’avvenuta pubblicazione oggi del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, datato 24 ottobre, che definisce criteri di riparto del Fondo da 590 milioni di euro per la strategia di mobilità pesante sostenibile. Il decreto era molto atteso dal comparto perché stabilisce l'entità delle risorse destinate al rinnovo del parco veicolare per il settore dell’autotrasporto merci nel quinquennio 2027-2031. 

"Il raggiungimento di questo obiettivo è il risultato di un'intensa e proficua attività di sensibilizzazione e confronto tecnico portata avanti con determinazione anche dalla nostra associazione, in sinergia con le associazioni rappresentative Anfia e Anita" commenta Matteo Cimenti, Presidente di Assogasliquidi-Federchimica. "Esprimiamo vivo apprezzamento – sottolinea Cimenti – per l’operato del Ministro Salvini e delle competenti Direzioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il loro lavoro ha permesso di tradurre in realtà una visione strutturale del sostegno al settore dei trasporti". 

"Il decreto – aggiunge Costantino Amadei, Presidente del Gruppo Gnl di Assogasliquidi - rappresenta un tassello decisivo nell’opera di rappresentanza del settore del Gnl, attività che abbiamo avviato oltre dieci anni fa. L’adozione di una programmazione pluriennale e strutturale dei fondi risponde pienamente alle istanze presentate dall’Associazione a più riprese al decisore pubblico. Il provvedimento – continua Amadei - contribuirà in modo determinante alla ripresa sostanziale delle immatricolazioni di mezzi pesanti alimentati a Gnl e bioGnl, carburanti immediatamente disponibili e tecnologicamente maturi, decisivi per la politica energetica nazionale e per il conseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione del trasporto pesante". 

Proprio per garantire che la misura sia indirizzata al rinnovo del parco a favore dei carburanti alternativi, in vista dei futuri passaggi normativi, Assogasliquidi richiama l’attenzione sulla necessità di prevedere, nei prossimi decreti attuativi, specifiche premialità per le imprese di autotrasporto che scelgono virtuosamente di investire nel rinnovo della flotta con mezzi alimentati a Gnl e bioGnl. 

"Siamo certi – conclude Amadei - che anche nella successiva fase attuativa non mancherà l’attenzione del Ministero dei Trasporti e del Governo tutto, verso le Imprese impegnate a investire nella crescita della disponibilità dei mezzi alimentati a Gnl e bioGnl e delle infrastrutture di stoccaggio e distribuzione di tali carburanti, una vera eccellenza industriale a livello internazionale". 

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Categoria: sostenibilita

17:50

Mattarella: "Minacciare l'uso di armi nucleari è un crimine contro l'umanità"

(Adnkronos) - Minacciare l'uso di armi nucleari è un crimine contro l'umanità. Ad affermarlo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per lo scambio di auguri di fine anno con il Coro diplomatico. "Ottanta anni or sono, la comunità internazionale si è ricostituita intorno a valori sanciti solennemente dalla Carta delle Nazioni unite. La cristallizzazione intorno a equilibri di forze contrapposte ha congelato, per un lungo periodo, parte delle potenzialità delle indicazioni del testo. Eppure, in questo arco di tempo, molto si è visto di positivo nella vita internazionale". Lo ha affermato  

"Numerosi popoli - ha ricordato il capo dello Stato - hanno conquistato la loro indipendenza. L’umanità ha vissuto amplissimi progressi sul terreno della eguaglianza. Cause comuni hanno saputo unire il pianeta intorno a obiettivi fondamentali: la lotta alla fame, la promozione della salute, la difesa delle risorse e dell’ambiente della Terra, il riconoscimento dei diritti delle donne, per citarne solo alcuni. Il controllo della corsa agli armamenti, in particolare di armi di distruzione definitiva, come quelle nucleari, aveva conosciuto risultati significativi. Nel contesto attuale, si rende necessario ribadire con forza -ha affermato quindi Mattarella- che l’uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare un crimine contro l’umanità".  

"Un protagonista della comunità internazionale, la Federazione Russa, ha, sciaguratamente, scelto di travolgere questo percorso ripristinando, con la forza, l’antistorica ricerca di zone di influenza, di conquista territoriale, di crudele prepotenza delle armi. Le generazioni globali che lottarono contro il nazifascismo in Europa, contro il colonialismo, contro i totalitarismi per rivendicare libertà e diritti, spesso anche a costo della vita, ricercando un progetto di collaborazione sfociato nella creazione dell’Onu –il più ambizioso tentativo nella storia dell’umanità di dare una cornice di regole alle relazioni internazionali– rischiano di vedere infranti, oggi, i loro sacrifici", ha datto ancora Mattarella. 

"Un sistema, costruito per assicurare garanzie di pace e di convivenza -riflesso di equilibri lungamente discussi e negoziati– entra in crisi ha aggiunto il Capo dello Stato- quando qualche protagonista della vita internazionale lo infrange, ritenendo che non sia più funzionale alla prevalenza dei propri interessi, talvolta ondivaghi, e che questi debbano prevalere sui valori condivisi e sulle esigenze degli altri Paesi. Entra in crisi quando si accampano presunte –e spesso fallaci- esigenze di sicurezza per alterare la bilancia strategica".  

"Il principio -ha quindi sottolineato il capo dello Stato - non può essere muovere guerra per fare la pace: è paradossale. Appare insensata la pace evocata da parte di chi, muovendo guerra, pretende in realtà di imporre le proprie condizioni. Un principio rimane fondamentale e insuperabile: gli interessi nazionali o particolari non possono prevalere rispetto alla tutela del valore universale della persona umana, fondamento sostanziale di ogni altro diritto e conquista del nostro tempo".  

"È il quarto Natale di guerra per il popolo ucraino. Si moltiplicano gli attacchi russi alle città e alle infrastrutture civili ed energetiche. Le vittime civili sono sempre più numerose L’Europa e l’Italia restano saldamente al fianco dell’Ucraina e del suo popolo, con l’obiettivo di una pace equa, giusta e duratura, rispettosa del diritto internazionale, dell’indipendenza, della sovranità, dell’integrità territoriale, della sicurezza ucraine", ha ricordato. 

"Cosa è accaduto, cosa sta accadendo se protagonisti di primo piano del 'vecchio' ordine internazionale si propongono, con i loro comportamenti, di dare vita a un 'nuovo ordine', basato su sopraffazione con ogni mezzo, violenza, guerra, conquista, competizione tra gli Stati per l’accaparramento di risorse, tentando, così, di perpetuare diseguaglianze tra i popoli ? Va respinta l’ipotesi che possano essere questi i valori intorno a cui costruire un 'nuovo ordine'. Con il corollario del ritorno dei 'soldati di ventura', di mercenari chiamati a guerreggiare, per conto terzi, in Paesi lontani, senza motivazioni che non siano, appunto, quelle della prepotenza verso i civili e verso i Paesi meno strutturati a opporvisi, meno capaci di difendersi", ha affermato ancora Mattarella. 

"Il decano, Nunzio apostolico, ha ricordato l’alta esortazione di Papa Leone XIV per una pace disarmata. Il venir meno dell’equilibrio nella vita internazionale - ha aggiunto il capo dello Stato - è sempre stato l’anticamera della guerra perché induce alla tentazione della prevaricazione, di fronte alla quale si pone l’alternativa: assecondarla e inchinarvisi, scelte che conducono alla guerra o all’asservimento, ovvero contrastarla e ripristinare l’equilibrio per scongiurare la guerra". 

"Sono la prevalenza del diritto, il rispetto delle regole che la comunità si è data, a scongiurare il conflitto, a favorire il superamento delle diseguaglianze. È stata - ha ribadito - la strada intrapresa, pur tra tante contraddizioni, per molti anni. È l’orizzonte indicato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Era –e rimane- la speranza del mondo e, nei primi due decenni di questo millennio, pensavamo di poterla conseguire". 

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Categoria: politica

17:49

Alcaraz, sfida a Sinner: "Obiettivo del 2026? Vincere gli Australian Open"

(Adnkronos) - Carlos Alcaraz lancia la sfida a Jannik Sinner agli Australian Open. Dopo le brevi vacanze, i due tennisti hanno ricominciato ad allenarsi in vista del primo Slam dell'anno, che andrà in scena sul cemento di Melbourne e a cui l'azzurro arriverà da campione in carica. Ma proprio gli Australian Open sono il grande obiettivo dello spagnolo per il 2026, nonché unico Slam che ancora manca alla sua bacheca. 

"Il mio obiettivo chiaro per il 2026 è vincere l’Australian Open. Il bello e il brutto è che sarà proprio il primo torneo della stagione", ha detto Alcaraz dopo essere stato premiato come atleta dell'anno a Murcia, "voglio essere pronto per giocare ad alto livello e non vedo l’ora di allenarmi per prepararmi al meglio sia fisicamente che mentalmente per la nuova stagione". 

“Il fatto che si giochi all’inizio della stagione rende più difficile arrivarci con un ritmo competitivo, ma non è detto che sia necessariamente un male per me, è solo che altri giocatori hanno prestazioni migliori in quel contesto", ha spiegato Alcaraz, "penso di aver giocato un ottimo tennis in Australia, e piccoli dettagli sono stati la causa delle mie sconfitte. Ho bisogno di quella spinta finale per andare avanti, ma credo e spero che quest’anno sarà diverso“. 

 

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Categoria: sport

17:43

I piccioni nel bilancio delle città, migliaia di euro per pulire

(Adnkronos) - Le città devono spendere di più per colpa dei piccioni. I volatili non sono più soltanto un elemento pittoresco delle piazze italiane. Nelle città, il loro guano rappresenta oggi una minaccia concreta per il patrimonio edilizio e per la salute pubblica, generando un onere economico significativo per le casse pubbliche e per i privati. Gli uccelli in questione si sono trasformati spesso in un problema urbano complesso, che richiede interventi costanti e strategie integrate di gestione e prevenzione. 

Le operazioni pubbliche di bonifica del guano comportano infatti spese considerevoli, a testimonianza dell’impatto economico reale di questo fenomeno. L'entità degli interventi varia notevolmente in base alla dimensione e alla complessità dell’edificio: per un intervento di grandi dimensioni come la rimozione, la disinfestazione e lo smaltimento presso l'ex Carcere di Rieti, l'Agenzia del Demanio ha previsto un importo base d'asta di 39.687,74 euro; per un intervento di dimensioni medie, come in un immobile demaniale a Mazzarino, in provincia di Catania, la base d'asta è stata di 24.250,77; infine, per un intervento di piccole dimensioni, come in un immobile a Montecatini Terme, la base d'asta è stata di 610 euro. 

Per le principali metropoli italiane, gli interventi professionali di rimozione e sanificazione in ambito residenziale - in particolare quelli necessari per l'eliminazione del guano di piccioni e la bonifica delle aree contaminate - presentano una notevole variabilità di spesa. A seconda della difficoltà di accesso e dell'entità della contaminazione, i costi medi oscillano in un range compreso tra le 170,00 e 750,00 euro. 

"I piccioni sporcano edifici e monumenti, possono trasmettere malattie e attirare altri parassiti", sottolinea Andrea Cattarin, Presidente e Ceo di SGD Group, mettendo in evidenza come la gestione delle colonie urbane non riguardi solo interventi di pulizia da parte delle aziende specializzate, ma vere azioni volte a ridurre rischi strutturali, igienico-sanitari e ambienti. 

La componente igienico-sanitaria non può essere trascurata. Il guano non è solo sporco: si tratta di un potenziale veicolo di patogeni. Il piccione urbano è associato a decine di malattie trasmissibili all'uomo e agli animali domestici. Le particelle microscopiche degli escrementi essiccati possono disperdersi nell'aria e provocare, fra le altre, criptococcosi, candidosi, clamidosi (ornitosi) e salmonellosi. La presenza incontrollata dei piccioni è inoltre spesso correlata alla proliferazione di ectoparassiti come acari, pulci e zecche molli che abbandonano i nidi e infestano appartamenti e condomini. "La gestione delle colonie urbane non riguarda solo le pulizie ma la protezione della salute dei cittadini", precisa Gruppo SGD. 

L'impatto sulla vita condominiale è diretto e tangibile: balconi e terrazze si trasformano da spazi di relax in zone da evitare. Le ringhiere corrose, le pavimentazioni esterne sporcate, gli odori persistenti e i rumori dei volatili aumentano i conflitti tra condomini: da un lato chi continua a dare da mangiare ai piccioni, dall'altro chi subisce i danni. La legge prevede che l'amministratore possa intervenire e spesso obbligare i privati ad installare dissuasori a proprie spese, mentre le spese per tetti, cornicioni e parti comuni sono ripartite fra i condomini secondo i millesimi. "Una colonia non controllata può diventare fonte di continui disagi per chi abita vicino, con impatti visibili su balconi, facciate e spazi comuni, rendendo necessari interventi mirati e ripetuti nel tempo", ribadisce Andrea Cattarin. 

La soluzione non può essere solo reattiva: la sola pulizia non basta. È indispensabile una strategia integrata che coinvolga Comuni, proprietari di immobili e cittadini. L'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, ad esempio, ha promosso un piano che prevede monitoraggio sistematico e interventi di contenimento, divieto della somministrazione di cibo ai piccioni e prevenzione con reti e barriere fisiche. 

"I sistemi di allontanamento di tipo meccanico sono protetti da un discreto impatto visivo, costo contenuto e non necessitano di manutenzione - spiega Andrea Andrea Cattarin - le soluzioni preventive, se implementate con coerenza, limitano la proliferazione dei volatili, consentendo una riduzione dei costi e un recupero della vivibilità urbana". 

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Categoria: cronaca

17:35

Usa, Natalizia: "Processi geopolitici ed economici in atto frutto di eventi occorsi anni fa"

(Adnkronos) - "L'alternanza politica al governo" nei diversi Paesi “molto difficilmente costruisce un turning point, ossia un momento in cui cambiano davvero le cose. Un presidente può imprimere un'accelerazione, ma i processi politici importanti sono solitamente dettati da quanto accade nel mondo e dai rapporti di forza tra Paesi”. Un concetto che si applica anche alla salita alla Casa Bianca “di Donald Trump” che spinge l’acceleratore su “processi che scaturiscono da eventi di 15 anni fa. Si possono infatti trovare linee di continuità importanti tra gli imperativi strategici che gli Stati Uniti seguono da ormai almeno tre o quattro amministrazioni, Obama, Trump e Biden”. È quanto affermato da Gabriele Natalizia, professore di Sicurezza e Politica internazionale e Scienza politica del Dipartimento di Scienze politiche di Sapienza Università di Roma, nel corso del suo intervento in occasione dell’Assemblea Soci di Confindustria Nautica, che si svolge annualmente presso la Camera dei Deputati a Roma, con un convegno dal titolo ‘Nautica: Nuovi Paradigmi Per L’industria Made In Italy: relazioni internazionali, economia, politica industriale e normative di una filiera che guida la manifattura italiana e guarda al mondo’.  

I processi a cui fa riferimento il professore sono “la crescita del potere relativo di alcuni Paesi - che cominciano a dichiarare apertamente la volontà di rivedere le regole del gioco e i rapporti di potere” avuti in dote “dalla Guerra fredda, con particolare riferimento alla Repubblica Popolare Cinese - e a una crisi della volontà dell'utilizzo del potere militare da parte delle potenze occidentali. La crisi dei modelli occidentali comincia almeno nel 2005 almeno. Freedom House riporta infatti che da quella data in poi sono stati di più i Paesi che hanno perso qualità democratiche o che, addirittura, transitano alla non democrazia rispetto a quelli che invece fanno il percorso inverso, che era maggioritario negli anni ‘90”. 

“Questo contesto ha portato gli ultimi presidenti americani a richiedere quello che viene definito ‘burden sharing’ (condivisione degli oneri), termine usato anche nell'ultima National Security Strategy pubblicata la scorsa settimana - aggiunge - Si tratta di una richiesta che viene fatta agli alleati più capaci, in particolare ai Paesi europei e ad alcuni Paesi del mondo Indopacifico, come Giappone, Australia e Corea del Sud”.  

Tra le modalità con cui il burden sharing viene declinato: “il cost sharing, ossia la richiesta ai Paesi europei da parte degli Stati Uniti di partecipare di più alla difesa dello status quo scaturito dalla fine della Guerra fredda. Il problema del trade deficit (valore importazioni superiore a quello delle esportazioni) a sfavore degli Stati Uniti nei confronti delle economie europee non se lo è posto Trump oggi, ma Barack Obama già all'inizio della sua presidenza”. “Oggi Donald Trump da un lato mette dazi verso i prodotti europei, dall'altro scrive che uno degli obiettivi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti è la reindustrializzazione, che passa per il reshoring (ritorno in patria) del comparto delle produzioni più importanti”.  

“La National Security Strategy del 2025, che contiene i punti principali sulla sicurezza economica - prosegue - spiega gli obiettivi da realizzare: ‘a balanced trade’, ossia un commercio più bilanciato e fondato sull’equità; l'accesso alle materie prime, soprattutto ai materiali critici; garantire la libertà e la protezione della supply chain, la reindustrializzazione, l’energy dominance - c’è infatti sostanzialmente un completo ritiro da tutte quelle politiche che il documento chiama ‘Net Zero’ - e la preservazione del primato del dollaro sul commercio internazionale e della finanza americana. La vicenda centrale per gli Stati Uniti di Donald Trump è quella della competizione tra grandi potenze, tutto viene letto alla luce della competizione tra Stati Uniti e, in particolare, la Repubblica Popolare Cinese, che ha come posta in gioco il primato internazionale. La parola primato ricorre ossessivamente in questo documento, ma lo potete trovare in tutti i documenti strategici pubblicati anche dai predecessori”.  

“Dobbiamo abituarci all'idea che gli Stati Uniti degli anni ‘20 e ‘10 non sono gli stessi degli anni ‘80 o ‘90. In questa fase non sono più gli Stati Uniti impegnati a espandere la libertà dei commerci, ma nella competizione per il primato e per la loro sicurezza. Questo è l'obiettivo che devono raggiungere. Una volta finita questa partita, se l’esito sarà a loro favore, e a favore dei Paesi loro alleati, non escludo che possano tornare a portare avanti le politiche che oggi devono necessariamente mettere in secondo piano. Quella attuale è dunque una stabile instabilità”. 

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Categoria: economia

17:13

Caso Epstein, diffuse nuove immagini con Trump, Bannon, Clinton e Gates

(Adnkronos) - I Democratici della Commissione di Vigilanza della Camera hanno diffuso nuove foto rinvenute nella proprietà di Jeffrey Epstein, in cui il defunto finanziere condannato per pedofilia appare accanto a diverse figure di spicco, tra cui Donald Trump, Bill Clinton, Steve Bannon e Richard Branson.  

Le immagini - 19 in totale - non mostrano comportamenti illegali né la presenza di minorenni, ma confermano la varietà di rapporti che ruotavano attorno a Epstein. Tra gli scatti, riportati dalla Cnn, figura anche una ciotola di preservativi "goliardici" con il volto di Trump, e un'altra foto del presidente americano in compagnia di sei giovani donne.  

Secondo i Democratici, la vasta mole di materiale ricevuto dagli avvocati dell’eredità di Epstein - oltre 95.000 immagini - apre nuove piste investigative e getta ulteriore luce sulle relazioni del finanziere con "alcuni degli uomini più potenti del mondo". Il deputato Robert Garcia ha accusato la Casa Bianca di "insabbiamento" e ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di rendere pubblici tutti i dossier. I Repubblicani rispondono parlando di un tentativo di "costruire una narrazione falsa contro Trump", sostenendo che dai documenti non emergerebbe alcun comportamento illecito da parte del presidente. 

Molti dei personaggi citati hanno negato qualsiasi legame improprio con Epstein. Clinton non è mai stato accusato di reati e sostiene di aver interrotto ogni rapporto prima dell’arresto del finanziere nel 2019. Gates ha definito un "grave errore" averlo incontrato. Anche Trump, pur avendo frequentato gli stessi ambienti di Manhattan e Palm Beach, respinge ogni accusa e parla di "montatura".  

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Categoria: internazionale/esteri

17:12

Meloni con Abu Mazen ad Atreju: "Questione mediorientale al centro del nostro lavoro"

(Adnkronos) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dal palco di Atreju presenta oggi, venerdì 12 dicembre, il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen. "E' una partecipazione a cui tengo particolarmente, perché la questione di cui ci occupiamo ora è stata, ovviamente, una di quelle su cui abbiamo lavorato di più negli ultimi anni, soprattutto come governo italiano: la questione mediorientale". "La presenza di questo leader, stasera, fa anche giustizia di tante falsità che abbiamo ascoltato sul governo italiano negli ultimi due anni" aggiunge.  

 

''Apprezzo molto questa opportunità che va a confermare le profondità relazioni di amicizia e di cooperazione che legano i nostri due Paesi e due popoli" ha dichiarato il presidente dell'Anp nel suo intervento ad Atreju. "Vorrei esprimere il mio grande gradimento per il vostro sostegno al processo di pace tra israeliani e palestinesi'' aggiunge. ''Quando ci sarà uno Stato palestinese che avrà piena sovranità, questo non rappresenterà un problema sicuritario per nessuno, ma sarà un partner responsabile e importante per il mantenimento della sicurezza della regione''. ''Sono qui oggi in qualità di rappresentante di un popolo che aspira a vivere con dignità e libertà, che crede nel pluralismo e nell'uguaglianza e che rigetta la violenza, proprio come l'Italia''. "Auspichiamo che l'Italia possa proseguire verso il percorso'' di riconoscimento dello Stato palestinese, che ''andrebbe a rafforzare le fondamenta della pace nella regione e la fiducia tra i popoli, il concetto di uguaglianza''. ''Sono già 160 i Paesi che hanno proceduto con il riconoscimento dello Stato palestinese, convinti che sia un investimento positivo nel processo di pace futuro e non frutto di una propensione verso una parte o verso un'altra'', sottolinea il leader dell'Anp. ''Teniamo in grande considerazione la postura italiana, anche a livello popolare, che ha sempre espresso grande solidarietà nei confronti di quello che la nostra gente ha sofferto nella Striscia di Gaza''.  

''All'interno dello Stato palestinese deve vigere una sola legge e le armi devono essere nelle mani delle istituzioni legittime'' dichiara. ''Vogliamo costruire il nostro stato su pilastri solidi'' e ''nel rispetto degli standard internazionali'', con ''un programma nazionale che riformi le istituzioni del nostro Paese dove la trasparenza della legge sia l'elemento su cui basarsi'' rimarca Abu Mazen.  

''L'unico modo per garantire la sicurezza della nostra regione'' è attraverso la soluzione dei ''due Stati che possano vivere in pace secondo il diritto internazionale". Gli ultimi eventi hanno dimostrato che "l'assenza di uno Stato palestinese autonomo è uno dei motivi di instabilità di tutta la regione del Medioriente e del bacino del Mediterraneo'', che ''alimenta il circolo dell'estremismo e della violenza'' e ''influenza la regione europea e l'Italia''. ''Auspichiamo di rafforzare gli orizzonti della cooperazione con l'Italia'' e in particolare di ''incrementare gli investimenti, gli scambi commerciali, il turismo e a collaborazione nell'istruzione''. 

''Rinnovo il mio ringraziamento a Meloni, alla leadership di Forza Italia per il generoso invito e confermo la mia piena disponibilità e quella dello Stato palestinese a lavorare con il governo italiano e con tutte le forze politiche italiane per una pace giusta e per rafforzare la sicurezza nella regione''. ''Viva l'amicizia Italo-palestinese'' e ''Buon Natale e felice anno nuovo a tutti'' conclude. 

 

Nel corso dell'incontro, che si è svolto oggi a Palazzo Chigi, Meloni e Abu Mazen, si legge in una nota, "hanno discusso gli ultimi sviluppi nella regione e in particolare la necessità di consolidare il cessate il fuoco a Gaza attraverso la piena attuazione del Piano di Pace del presidente Trump". Meloni, prosegue la nota, "ha ribadito la determinazione dell'Italia a svolgere un ruolo di primo piano nella stabilizzazione e ricostruzione di Gaza, ricevendo il pieno sostegno del presidente Abbas". La premier "ha anche rinnovato il supporto italiano al programma di riforme dell'Autorità palestinese, di fondamentale importanza anche nel quadro del necessario rilancio di un processo politico che conduca a una pace giusta e duratura basata sulla soluzione dei due Stati" conclude la nota di Palazzo Chigi. 

 

 

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Categoria: politica

16:50

Farmaci, Braido (UniGe): "Con biologici verso remissione Bpco, asma e rinosinusite cronica"

(Adnkronos) - Tosse cronica produttiva (catarro), difficoltà respiratorie, dispnea (fiato corto), respiro sibilante e oppressione al torace, che peggiorano nel tempo e presentano episodi di riacutizzazioni spesso indotte da infezioni respiratorie, sono i sintomi più comuni della Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) che in Italia - secondo l'Istat - colpisce 3,5 milioni di persone influenzandone la qualità della vita. L'asma, patologia anch'essa cronica, caratterizzata da episodi improvvisi di fame d'aria, associata respiro sibilante interessa circa 3milioni di italiani e tra essi, circa il 10% (200mila) nella sua forma grave. La rinosinusite cronica con poliposi nasale, condizione infiammatoria cronica dei seni paranasali e della mucosa nasale, caratterizzata dalla presenza di polipi (rigonfiamenti benigni) che possono ostruire le vie respiratorie, si manifesta con sintomi simili a quelli di un raffreddore ma che, persistendo nel tempo, comportano difficoltà a respirare bene dal naso interessa il 4% della popolazione italiana adulta. 

Bpco e asma grave con e senza rinosinusite cronica con poliposi nasale sono patologie dell'apparato respiratorio con un impatto significativo, talvolta invalidante, sulla qualità della vita di chi ne soffre. "Fortunatamente per questi pazienti l'approccio immunologico è una realtà in continua evoluzione. Oggi abbiamo maggiore coscienza delle armi di cui disponiamo: per Bpco, asma grave eosinofilico e rinosinusite cronica con poliposi nasale grazie alle terapie innovative, tra cui i farmaci biologi, siamo in grado di ridurne e azzerarne le riacutizzazioni, in alcuni casi (asma) anche a raggiungere la remissione clinica della malattia". Così all'Adnkronos Salute Fulvio Braido, professore di Malattie Respiratorie e direttore della Clinica di Malattie Respiratorie e Allergologia presso l’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova, riassume le novità emerse al 23esimo congresso 'Highlights in Respiratory Diseases and Allergy' che si è tenuto a Genova. 

"Ogni volta che abbiamo un'infiammazione di tipo 2 possiamo agire sui meccanismi alla base dell’infiammazione - spiega Braido - ottenendo un controllo a lungo termine grazie ai farmaci biologici. In pratica, i pazienti non sono più dipendenti dalle compresse di cortisone e di conseguenza hanno una qualità di vita migliore. I benefici iniziano con l'ottimizzazione della terapia inalatoria, a base di una 'combo' di 3 farmaci da assumere contemporaneamente".  

 

 

 

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Categoria: salute