"Dalle notizie in mio possesso potremmo incominciare i lavori il 18 aprile, con l'auspicio che vada tutto per il verso giusto": parole del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, pronunciate alla fine di marzo, quando erano stati sollevati pesanti dubbi sul rispetto della tempistica per la realizzazione  dello stadio provvisorio, nei parcheggi di Sant'Elia, in attesa di vedere finalmente costruita nei prossimi anni la casa definitiva della squadra rossoblù. Il 18 aprile è arrivato, ma nei parcheggi del Sant'Elia non si vedono operai. C'è invece un manipolo di tecnici del Comune di Cagliari: "Stiamo procedendo alla consegna delle aree, ma i lavori non iniziano oggi", rispondono al cronista. In mano hanno cartine, il gruppo di una decina di persone (gli altro dovrebbero essere rappresentanti della società) perlustra tutta l'area alle spalle dei Distinti. Qui dovrebbe sorgere l'impianto dove la squadra giocherà in attesa di quello definitivo. Il tempo stringe. Ed è ormai quasi certa la possibilità che il Cagliari scenda in campo, almeno l'inizio della prossima stagione, lontano dalla città. 

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