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CHIA. “Nel decreto energia che fra qualche giorno andrà in Consiglio dei Ministri c'è una risposta generale che riguarda la differenza tra il prezzo internazionale e il prezzo italiano, che è superiore. Questo è un primo intervento, anche se mi rendo conto che non è risolutivo di nulla. Però ogni goccia serve a riempire il bicchiere”. Così Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, a margine della 21ª edizione della convention Energies & Transition High School, organizzata da Confartigianato in Sardegna.
“Noi stiamo pagando oggi", ha detto il ministro, "quelle che sono state le scelte degli ultimi 40 anni, l'Italia era molto dipendente perché ha fatto una scelta di essere molto dipendente dal gas, in particolare quello russo, e questo ci porta purtroppo oggi a essere uno dei Paesi più penalizzati, unitamente alla Germania”. “Questo significa che noi dobbiamo porci in una doppia condizione, quella della transizione, dove dobbiamo fare interventi diciamo che hanno natura pluriennale, ma anche di aiuto al sistema sistema produttivo”, ha aggiunto. “Abbiamo previsto un intervento sull'energia che riguarda i grandi consumatori di energia elettrica, in particolare pensando alla manifattura italiana che è la forza di questo Paese, pertanto come governo dobbiamo fare un intervento che trovi il modo di accompagnare il nostro sistema verso un futuro che è qualcosa completamente diverso”.
“Con molta onestà devo dire che con la Sardegna abbiamo chiuso finalmente un contenzioso che durava da anni rispetto al quadro energetico e la Sardegna è rimasta l'ultima realtà d'Italia a darsi un programma. Questo deve portarci nel giro dei prossimi anni a superare il carbone perché la produzione col carbone oltre ad essere altamente inquinante è anche una produzione che costa molto di più”.