CAGLIARI. La Sardegna sempre più vicina alla Francia: dal 16 luglio Air France volerà per la prima volta da Cagliari a Parigi. Il nuovo volo dal 100 posti, in programma tutti i giorni fino al 2 settembre, permetterà di raggiungere in poco più di due ore la Ville Lumière e, con un transito di meno di tre ore all’aeroporto di Parigi-Charles de Gaulle, ben 74 destinazioni in Europa e 6 nel mondo. Si aggiunge ai voli Klm da Cagliari ad Amsterdam andando a completare l’offerta del Gruppo Air-France-Klm dall’aeroporto di Elmas. “Iniziamo con questi mesi”, ha detto Jerome Salemi, direttore generale Air - France Klm East Mediterranean, “poi valuteremo se tenere il volo anche dopo il 2 settembre, questa sarà un’opportunità per la Sardegna perché collegherà l’Isola al resto del mondo, sarà ancora più facile anche per gli americani raggiungere l’Isola”.
Intanto a Roma si combatte la battaglia per la continuità territoriale. I deputati di Forza Italia Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis hanno presentato un ordine del giorno per chiedere al governo di “alzare la voce con la UE sulla continuità marittima, completare il trasferimento di funzioni e risorse dallo Stato alla Sardegna”. ““Con un’interpretazione restrittiva del regolamento del 2008 – evidenziano gli esponenti azzurri- Bruxelles intende ridurre ai minimi termini la continuità, calpestando il diritto alla mobilità dei sardi e comprimendo le potenzialità del nostro sistema imprenditoriale. Non può sfuggire – proseguono Cappellacci e Pittalis- che la nostra terra è un’isola e l’assenza di alternative per raggiungere la Penisola in tre ore, indicata come requisito nel regolamento, è un fatto oggettivo e incontestabile. Né può sfuggire che il riconoscimento della continuità, sempre nel regolamento, è orientato allo sviluppo economico sociale della Regione. Quando si parla di “servizi minimi” non si può tradire questa finalità. Quando chiediamo una continuità aerea che sia il “ponte” fra la Sardegna e il resto del territorio nazionale- sottolineano i forzisti- non domandiamo altro che un nostro diritto, né più né meno. Il Governo si impegni in un’azione forte per liberare la nostra terra da un giogo ingiusto e illegittimo, che impedisce il varo della nuova continuità aerea. Occorre richiamare con forza Bruxelles al rispetto del Regolamento 1008/2008, ad abbandonare interpretazioni che trattano la nostra isola e l’Italia come figlie di un dio minore, e ad aprire la strada al varo della nuova continuità territoriale aerea. Ma l’aspetto politico sui quali Cappellacci e Pittalis chiedono una vera svolta è quello del trasferimento delle funzioni e delle risorse relative alle continuità territoriale dallo Stato alla Sardegna. Occorre completare il percorso avviato con la l’art. 1, comma 837 e 840, della legge 27 Dicembre 2006 (legge Finanziaria 2007) e prevedere il trasferimento integrale delle funzioni relative alla continuità territoriale, compresa quella marittima, dallo Stato alla Sardegna, e delle risorse necessarie ad esercitare tale competenze. La nostra isola – hanno concluso i due forzisti- deve diventare finalmente artefice delle scelte sui collegamenti aerei e marittimi”.