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CAGLIARI. Malattie cardiovascolari in aumento in Sardegna: a rivelarlo è il direttore del reparto di cardiologia e Utic dell’Arnas Brotzu di Cagliari Mauro Corda, in occasione della giornata Mondiale del Cuore.
Tra le patologie più diffuse ci sono la cardiopatia ischemica e le vasculopatie periferiche, che costituiscono la più importante causa di mortalità. In Italia, infatti, ogni anno muoiono circa 220mila persone per malattie cardio cerebrovascolari. Queste rimangono più diffuse tra gli uomini, dai 50 anni in su, e l’incidenza aumenta con l’avanzare dell’età. Fattore che nell’isola è predominante, a causa dell’età media alta della popolazione. “Da noi che siamo una popolazione particolarmente anziana il numero di patologie cardiovascolari sta aumentando sempre di più. Abbiamo anche un’altra problematica, noi fino ad oggi siamo stati molto bravi a contrastare le patologie acute, ma queste stanno generando tutta una serie di patologie croniche. Non si muore più di infarto miocardico acuto, ma si tende a sviluppare molto più scompenso cardiaco”, fa sapere Corda.
Tra i fattori di rischio principali ci sono il fumo di sigaretta, un mancato controllo metabolico del diabete e una dieta irregolare, con conseguente peso corporeo al di sopra del normale. Fattori che, però, nell’80% dei casi sono modificabili, per questo motivo dottor Corda lancia un appello alla cittadinanza per seguire un corretto stile di vita. “L’appello è quello che da tanti anni lanciamo, ovvero cercare di avere stili di vita sani. Non fumare, bere alcolici in maniera moderata, fare attività fisica, avere un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Ancora, superata una certa età, sottoporsi agli screening medici che possano intercettare e ridurre i fattori di rischio”, conclude Corda.