CAGLIARI. Il molo di Su Siccu a Cagliari ha un nuovo deposito per i ritrovamenti archeologici. Presentata questa mattina, la nuova struttura, dal costo totale di oltre 600mila euro e in precedenza utilizzata dalla guardia di finanza, nasce grazie ad una collaborazione tra l’autorità portuale e la soprintendenza. L’opera di restauro va, quindi, a collocarsi nel progetto di riqualificazione del molo di Su Siccu. “Questa era un’officina della guardia, l’abbiamo riqualificata grazie anche alle indicazione del futuro fruitore, totalmente attrezzata per le loro esigenze” ha detto il presidente dell’autorità portuale Massimo Deiana.
“Ci trasferiamo in questo deposito e qui, oltre a svolgere le ordinarie attività di tutela dei reperti che vengono rinvenuti, si svolgeranno attività di restauro connessi a questi reperti”, spiega la soprintendente Monica Stochino.
All’interno della struttura saranno presenti reperti antichi, tra anfore ed elementi appartenenti a imbarcazioni, ma anche ritrovamenti più recenti. L’obiettivo, in futuro, sarà quello di rendere accessibile la struttura anche alla cittadinanza. “Parliamo di alcuni elementi integri, altri, invece, sono frammenti” - spiega Stochino – “Quando sarà possibile, pensiamo anche di poter rendere fruibile la struttura, in modo che il patrimonio culturale riesca ad esplicare il suo ruolo principale, che è quello di dare testimonianza del nostro passato”.
Con il trasferimento della soprintendenza al nuovo deposito, quello vecchio tornerà di proprietà dell’autorità portuale che verrà dato in gestione alla marina militare. “Utilizzeremo la struttura precedente per collocare lì dei materiali di proprietà della marina militare. Tutta la zona di Su Siccu, compresa questa parte che era rimasta ultimo avamposto militare, verrà riaperto al pubblico”, fa sapere Deiana.