CAGLIARI. Ha scatenato il caos a bordo di due aerei, all'andata e al ritorno. Ha perseguitato la sua ex compagna sarda che lo aveva denunciato per violenza, è scappato dall'ospedale dove era stato portato per un controllo psichiatrico. Prima gli è stato notificato un foglio di via, poi è stato arrestato ed è in una cella del carcere di Uta.
Grazie agli agenti del commissariato di Quartu e ai colleghi della polizia di frontiera è stato bloccato un pluripregiudicato calabrese, residente nel Milanese, protagonista di una lunga serie di atti di violenza iniziati sul volo Cagliari-Bergamo di Ryanair del 2 novembre.
L'uomo era diretto in Sardegna perché voleva affrontare l'ex compagna, che lo aveva lasciato. Mentre era a bordo si è rifiutato di sedersi, ha insultato i passeggeri e urlato frasi prive di senso. Una volta a terra, è stato fermato e ha ricevuto un foglio di via: non sarebbe potuto tornare nel Cagliaritano per tre anni. Ma non è finita.
Perché portato a bordo di un aereo diretto a Bergamo, una volta che erano stati chiusi i portelloni, lo stalker è andato di nuovo in escandescenze, tanto da costringere il comandante a interrompere le fasi di decollo per salvaguardare l’incolumità dei passeggeri e del personale di volo.
Nuovo intervento della polizia, che stavolta lo ha portato al Brotzu per un accertamento psichiatrico. Ma l'uomo, dopo il triage, è riuscito a scappare da una finestra.
Gli agenti, temendo che potesse scatenarsi contro la sua ex compagna, hanno predisposto un servizio di controllo intorno all'abitazione della donna. E lo hanno beccato nel giardino del palazzo. Ultimo atto: il pubblico ministero lo ha fatto arrestare per atti persecutori.