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ORISTANO. Potenziare gli interventi per il controllo delle zanzare, sensibilizzare la popolazione all’adozione di comportamenti responsabili per ridurre il rischio di contrarre il virus della Febbre del Nilo e integrare le azioni efficaci che hanno beneficio su salute umana, animale e ambientale. Sono questi i tre punti fondamentali scaturiti dal tavolo tecnico sulla West Nile, convocato oggi a Oristano, nella sede di via Carducci, dal commissario straordinario della Asl 5 di Oristano Federico Argiolas, all'indomani dell'ultimo decesso.
Presenti l’assessore regionale dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale Armando Bartolazzi, l’assessora regionale per la Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, il presidente della provincia di Oristano Paolo Pireddu insieme al dirigente del settore Ambiente Raffaele Melette, la rappresentante dell’Anci Manuela Pintus, la direttrice del servizio Servizio promozione della salute e osservatorio epidemiologico e del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della Direzione generale della sanità Daniela Mulas, l’entomologo dell’istituto zooprofilattico Cipriano Foxi, la tecnica dell’Arpas Teresa Ariu ed il funzionario dell’assessorato dell’Agricoltura Davide Serra.
Per la Asl, oltre al Commissario straordinario, hanno partecipato la direttrice sanitaria Maddalena Satta, quella del dipartimento di Prevenzione Asl 5 Maria Valentina Marras, il direttore del servizio di Sanità Animale Enrico Vacca e quello della Salute e Ambiente Antonio Mureddu, che hanno illustrato l’andamento e la diffusione del virus in provincia di Oristano. “Innanzi tutto, su questo tema, è necessario evitare allarmismi – ha chiarito l’assessore regionale della Sanità Bartolazzi – Con 49 decessi registrati quest’anno in tutta Italia, la West Nile non rappresenta un allarme dal punto di vista medico se raffrontata, ad esempio, all’influenza stagionale, per la quale si contano migliaia di vittime”.
Sgomberato il campo dall’equivoco che si tratti di una vera emergenza sanitaria, l’assessore ha anche sostenuto che occorrerà da un lato promuovere azioni di prevenzione, sorveglianza e controllo del territorio per contenere la presenza delle zanzare, vettore della malattia, e dall’altro sensibilizzare la popolazione ad adottare tutte le misure per proteggersi da un virus con cui è necessario imparare a convivere. “Quella della West Nile è una delle conseguenze del cambiamento climatico, che ha causato enormi squilibri a livello ambientale – ha affermato l’assessora Laconi –. Non potendo invertire questo fenomeno nel breve periodo, è necessario perciò che i cittadini si adattino, modificando i propri comportamenti e adottando le misure per proteggersi dalle zanzare, vettore della malattia”. Per questo, l’assessora per la Difesa dell’Ambiente ha proposto una campagna massiva di informazione a livello regionale che accresca la consapevolezza del rischio, ma ha anche auspicato che il tavolo tecnico sulla West Nile, costruito secondo l’approccio “one health”, che abbraccia e interseca i temi della salute umana, animale e ambientale, salga di livello, passando stabilmente dal piano provinciale a quello regionale, e rafforzi gli interventi di monitoraggio sugli animali sentinella (i volatili) e di controllo sugli insetti, attraverso la disinfestazione.
“Fondamentale è lavorare in maniera coordinata per riuscire a contenere la presenza delle zanzare anche attraverso un potenziamento degli interventi di disinfestazione – ha osservato il presidente della Provincia Paolo Pireddu –. Importante sarà anche il coinvolgimento dei comuni per informare i cittadini sulle azioni da intraprendere per affrontare questo problema”. “Quello di oggi è stato un primo importante incontro fra tutte le istituzioni coinvolte, dove sono state messe in campo le soluzioni non per azzerare, ma per ridurre i rischi legati al virus della West Nile – ha detto il commissario Argiolas in conclusione – Per questo porteremo avanti un lavoro non solo con gli altri enti, ma anche con i cittadini, per accrescere la consapevolezza e l’informazione rispetto a questa malattia ed a come proteggersi”. Intanto si registra il decesso – avvenuto ieri – di un paziente ultrasettantenne di Paulilatino, affetto da altre patologie, ricoverato a Cagliari e risultato positivo al virus della Febbre del Nilo lo scorso 24 settembre.