CAGLIARI. L’otorino prescriveva agli anziani pazienti le protesi acustiche, poi, anche con raggiri, li spingeva ad acquistarle nell’azienda di famiglia. Dove, però, venivano falsificati i collaudi per ottenere i soldi dei rimborsi.
È la truffa portata avanti per anni da una famiglia sarda composta da un medico otorino, Gianfranco Denuli, settantenne del Nuorese, che lavorava in alcuni poliambulatori convenzionati di Cagliari e di Oristano, sua moglie 63enne e il figlio di 33. I tre sono finiti agli arresti domiciliari.
A scoprire la truffa i carabinieri del Nas di Cagliari, che all’alba di oggi hanno eseguito le misure cautelari su ordine della Procura, e hanno messo i sigilli alla sede operativa dell’azienda nel capoluogo, dove venivano dirottati i pazienti per acquistare gli apparecchi. Protesi che, in alcuni casi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, non corrispondevano neanche alle esigenze reali del paziente.
I carabinieri, dopo una lunga attività di osservazione, hanno quindi acquisito tutte le documentazioni dell’azienda che hanno poi accertato il modus operandi dei tre.
La società che riforniva le protesi acustiche in realtà non era tra quelle accreditate dalla Regione per l’emissione degli apparecchi in convenzione e non aveva nemmeno figure professionali di tecnici specializzati. Aggravante: falsificavano l’attestato del collaudo delle protesi, che in realtà non veniva fatto, per poter ottenere il rimborso che veniva richiesto.
In tutto i tre truffatori avevano racimolato una quota pari a 400mila euro con i rimborsi. La sede operativa dell’azienda è stata sequestrata, così come i soldi indebitamente percepiti dalla società.
- Marzia Diana
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