CAGLIARI. Movida a Cagliari: telecamere e forze dell'ordine contro i trasgressori. Sono due le ordinanze firmate dal sindaco Massimo Zedda che impongono delle regole precise per i locali e i frequentatori della vita notturna al Poetto e nei quartieri storici di Cagliari. Una riguarda il decoro urbano: i commercianti devono rimuovere i rifiuti entro i 10 metri dal locale o dall'area in concessione o in locazione. L'altra riguarda il consumo di bevande alcoliche a Marina, Stampace, Castello e Villanova. Dalle 22 alle 6 del mattino infatti è vietata la vendita d'asporto di bevande alcoliche e di ogni altra bevanda in contenitori in vetro. Per quanto riguarda la musica, invece, l'ordinanza la vieta dagli impianti all'esterno dei locali dalle 22 alle 9 nel centro storico (Marina, Stampace, Villanova e Castello), in piazza Galilei, Monte Urpinu, viale Europa e Lungomare Poetto.
Dalle 9 alle 22 nelle stesse zone è consentito suonare e utilizzare impianti stereo. Dalle 22 alle 7 in molte zone della città è vietato suonare qualunque strumento musicale. Sono le piazza del Carmine, Dettori, Santo Sepolcro, Santa Restituta, Savoia, Sant'Eulalia, gradinate di piazza Annunziata (accanto alla Mem) e ancora viale Europa, Lungomare Poetto ma anche viale Europa.
A chi critica gli orari restrittivi, il primo cittadino di Cagliari risponde: "L'ordinanza è meno restrittiva rispetto alla precedente, regola in modo più dettagliato la possibilità di far musica anche in deroga e ricordo che la richiesta da parte di organismi regionali era quella di rimuovere perfino i tavolini alle 22". Le previsioni della nuova ordinanza - specifica l'assessora al Turismo Marzia Cilloccu - "tutelano la salute dei residenti senza nulla togliere allo sviluppo turistico della città che sta crescendo".
Pugno duro del Comune per chi non rispetta le regole: multe da 25 a 500 euro, fino alla perdita dell'occupazione del suolo pubblico da parte dei titolari dei locali. L'amministrazione comunale sta già predisponendo un controllo del territorio attraverso l'installazione di nuove telecamere che andranno ad aggiungersi a quelle esistenti e che verranno posizionate nelle zone centrali della città, nelle piazze ancora non servite, nel Lungomare Poetto, nelle zone d'accesso.
Il sindaco ha inoltre avviato una serie di interlocuzioni - la prima con il ministro dell'Interno Marco Minniti - per chiedere di poter sfruttare la presenza degli agenti di Polizia e Carabinieri che attualmente si svolgono attività di antiterrorismo per rendere ancora più capillare il controllo del territorio. "Non voglio certamente che la città sia sguarnita sul fronte della prevenzione del terrorismo - ha precisato Zedda - ma un conto è Cagliari e un altro conto sono altre città che necessitano di un presidio specifico".