In Sardegna

Regionali, Lila Cagliari ai candidati: "Prevenzione malattie sessuali mai stata priorità della politica"

 

lila-cagliari-sede

CAGLIARI. "Purtroppo la prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale (Ist) non è mai stata una priorità della politica in Sardegna". Lo scrive la Lila Cagliari in una lettera aperta ai candidati alla presidenza, alle prossime elezioni Regionali di febbraio.  

"Abbiamo visto un interesse reale al tema dell’Hiv, da parte della Regione, soltanto nel 2019 quando, con i fondi del Consiglio Regionale, venne finanziata la prima e finora unica campagna regionale di prevenzione del virus in tutto il territorio. Nonostante la sua larga diffusione con forti ricadute positive nell’opinione pubblica quella campagna non è stata più rifinanziata. Eppure, i dati delle nuove infezioni in Sardegna aumentano, e riguardano sia le diagnosi di Hiv che delle altre Ist", si legge.

Per questa ragione Lila Cagliari intende porre alcune domande al/la futurə governatorə della Sardegna.

E lo fa partendo dagli ultimi dati pubblicati da Ecdc (LINK) che rilevano un importante aumento delle Ist in tutta Europa, e con quelli del Coa (Centro Operativo Aids) usciti a novembre 2023 che registrano un aumento in Italia delle nuove diagnosi da Hiv e un boom delle diagnosi tardive, ovvero di chi scopre di essere  personə con Hiv già in fase di Aids conclamato, con tutte le ricadute sulla propria e l’altrui salute, oltre che sulla stessa economia della Regione. 

La lettera aperta intende sollecitare la politica regionale a farsi carico di campagne di informazione e prevenzione del virus Hiv e delle altre Ist rivolte alla popolazione, come previsto dal suo stesso Piano di Prevenzione, e sottopone a tutti gli esponenti politici le carenze e criticità attuali, chiedendo:

- L’istituzione e la convocazione della Commissione Regionale Aids assente dal 2018. A fronte della legge 135/90 e del Piano Nazionale Aids del 2017 (LINK) che la prevedono per realizzare gli interventi regionali di prevenzione.

- L’attuazione del Piano regionale di Prevenzione 2020/2025 (LINK) ad oggi totalmente disatteso. In particolare nel paragrafo sulle Dipendenze e al punto MO6 interamente dedicato alle malattie infettive in cui vengono indicate le azioni prioritarie specifiche da attuare in materia di Hiv/Aids:

- La realizzazione di interventi e campagne di sensibilizzazione e prevenzione della popolazione giovanile in materia di Hiv/Aids/Ist.

- L’attivazione e offerta di screening gratuiti delle Ist sulla popolazione.

- La riduzione dei rischi di trasmissione delle malattie infettive come Hiv,Hbv e Hcv, anche favorendo e incrementando strategie parallele secondo il modello Cbvct per l’esecuzione del test Hiv in contesti non sanitari.

Inoltre la Lila ritiene indispensabile prevedere:

- L’ accesso diretto e tempestivo ai servizi pubblici di testing sulle Ist, senza richiesta del medico di base e senza pagamento di ticket.

- La garanzia che vengano rese disponibili alle persone con Hiv,  tutte le terapie antiretrovirali riconosciute dal Ssn, compresa la terapia long-acting tuttora difficilmente reperibile.

- La rimozione delle barriere che ancora oggi stanno ostacolando la PrEP in Sardegna, in quanto nelle Farmacie ospedaliere non viene sempre garantita la disponibilità del farmaco per chi è già in trattamento, e questa carenza blocca anche l’accesso alla terapia PrEP di nuovi utenti. 

Lila Cagliari da 30 anni si occupa contro Hiv/Aids e opera sul territorio offrendo servizi gratuiti di helpline, counselling e supporto alle personə con Hiv. Dal 2016 è l’organizzazione autorizzata in Sardegna dal Ministero della Salute a offrire servizi di testing su Hiv, Hcv e Sifilide in contesti non sanitari; da 14 anni porta avanti il Progetto EducAids nelle scuole superiori. Molte delle attività vengono realizzate con risorse proprie e a fatica.