In Sardegna

Omicidio al carcere di Bancali, il sindacato: "Situazione esplosiva, serve intervento del Capo dello Stato"

Bancali

 

SASSARI. I sindacati del Corpo di Polizia penitenziaria chiedono un intervento urgente all'indomani dell'omicidio avvenuto ieri nel carcere di Bancali (QUI LA NOTIZIA).

"Ci ritroviamo con il dottor Maurizio Veneziano, Provveditore dell’amministrazione penitenziaria, letteralmente abbandonato a se stesso mentre le dieci carceri sarde sono gestite da un solo direttore, il dottor Marco Porcu, al Dipartimento lo sanno ma continuano a non adottare provvedimenti risolutivi", scrive su una nota Fns Cisl Sardegna. 

Il Segretario Generale Giovanni Villa dichiara:

"Già ieri siamo intervenuti sul tragico episodio avvenuto nel carcere sassarese che ha visto il consumarsi di un omicidio all’interno di una cella da parte di un detenuto instabile di mente nei confronti di un altro detenuto, ancora oggi ritorniamo a denunciare la gestione fallimentare della Ministra e del Capo del DAP che invece di sostenere le nostre rivendicazioni, quelle di donne e uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria, quelle di un Provveditore ormai abbandonato a se stesso, quelle dei Direttori che, come il Dottor Porcu oggi, la dott.ssa Incollu ieri, e gli altri precedentemente, si sacrificano per cercare di gestire più carceri contemporaneamente, quelle del personale del Comparto ministeri ormai ridotti all’osso, insomma una situazione esplosiva che sta per intraprendere la via del non ritorno", si legge sul comunicato. 

"Oggi ancora più convinti di ieri riteniamo necessario l’intervento del Capo dello Stato, si decreti lo stato d’emergenza per il sistema penitenziario italiano e si provveda con leggi speciali a ristabilire la sicurezza all’interno e all’esterno di esse. Non c’è più tempo da perdere".