In Sardegna

In Sardegna 1400 chiamate al giorno al 112: il bilancio dei carabinieri

CAGLIARI. Dopo due anni di pausa causati dalla pandemia da Covid-19, si è celebrato oggi il 208° anniversario di Fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Ricorrono anche i 200 anni di presenza dei Carabinieri in Sardegna che, subentrando al Corpo dei “Cacciatori Reali”, divennero subito protagonisti della storia dell'isola, rimanendo apparentemente immutati nella loro natura, ma dimostrando invece la capacità di adeguarsi al continuo mutare della società e delle condizioni storiche, così da poter sempre affrontare efficacemente, grazie alla solidità della struttura militare, le nuove richieste di sicurezza di volta in volta emergenti.

L'annuale di Fondazione infatti, come ogni anno, rappresenta l'occasione per illustrare l'attività operativa svolta e sottolineare l'impegno profuso da tutti i militari durante l'anno trascorso. Vuole anche costituire un momento di incontro fra Arma, Autorità e società civile, tale da consolidare il tradizionale legame di affettuosa vicinanza fra Carabinieri e cittadini, vale a dire quella prossimità, quella funzione di vicinanza e rassicurazione sociale che ha trovato piena espressione anche nell'impegno profuso dai Carabinieri per garantire il rispetto delle misure di contenimento del Covid-19 e, soprattutto, nell'opera di supporto esercitata giornalmente dalle Stazioni a sostegno delle fasce più deboli colpite anch'esse dal Covid ancora incombente.
A tal proposito occorre ricordare: il protocollo d'intesa sottoscritto con le Poste Italiane, per offrire la possibilità agli ultra-settantenni di delegare i Comandanti di Stazione per il ritiro della pensione; l'opportunità concessa presso le nostre caserme, ai meno giovani e a coloro che non dispongono di apparati informatici, di effettuare la prenotazione on-line dei vaccini; la disponibilità offerta a ricevere eventuali denunce presso le abitazioni di coloro che hanno difficoltà a muoversi.

Come ha sottolineato nel proprio intervento il Generale Francesco Gargaro, Comandante della Legione: “Significative sono al proposito le circa 500mila chiamate, quasi 1400 al giorno, pervenute nel 2021 alle Centrali Operative distribuite su tutto il territorio regionale, attraverso il numero di pronto intervento “112”, cui sono seguiti interventi operativi, di soccorso e assistenza. Nell'anno trascorso, tutte le componenti dell'Arma hanno deferito in stato di libertà circa 12.000 persone e ne hanno tratto in arresto oltre 1100, perseguendo 33.500 reati, che corrispondono quasi all'80% di quelli complessivamente verificatisi. A ciò si aggiunga il rinvenimento e il sequestro di 35 tonnellate di sostanze stupefacenti di vario genere, tra cui 51.000 piante di cannabis, e la cattura del latitante Graziano Mesina, inserito dal Ministero dell'Interno nell'elenco dei ricercati più pericolosi a livello nazionale, oltre al controllo di circa 620.000 persone e 450.000 veicoli da parte delle 180.000 pattuglie impiegate nell'intero territorio regionale. Non di minore importanza è stata l'attività svolta per la tutela dell'ambiente, che costituisce una delle priorità dell'azione di prevenzione e di contrasto svolta dall'Arma, col perseguimento di circa 50 violazioni alla normativa di settore (discariche abusive, incendi e abbandono di rifiuti, abusi edilizi e altro)”.

Nel corso della cerimonia, che si è tenuta dalle ore 18.30 presso la caserma “M.O.V.M. Enrico Zuddas”, sede del Comando Legione Carabinieri Sardegna, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della Regione, è stata deposta una corona d'alloro al monumento ai caduti dell'Arma di ogni tempo e, come di consueto, il Comandante di Legione ha tenuto il proprio discorso, nel quale ha dato conto dei significativi risultati operativi conseguiti.

Questi elementi di fatto rappresentano la concreta testimonianza degli sforzi profusi dai militari dell'Arma in ogni parte del territorio sardo, attraverso le 270 Stazioni distribuite in quasi tutti i Comuni dell'isola, espressione della tradizionale e capillare presenza dei Carabinieri come presidio dello Stato, anche nelle località più remote e meno conosciute, garanzia di prossimità e rassicurazione sociale.

Nel corso della cerimonia sono stati premiati 44 militari per attività distinte che hanno consentito di: sgominare 3 distinte organizzazioni criminali finalizzate al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e al riciclaggio dei proventi delle attività illecite, operanti fra la Sardegna, la Corsica, la Toscana e il Lazio, e contestualmente sequestrare numerose piantagioni di droga, grossi quantitativi di armi e materiale esplosivo, nonché beni patrimoniali di ingente valore; arrestare con il prezioso ausilio del RIS di Cagliari 3 individui risultati, a seguito di complessi rilievi ed accertamenti tecnici, gli autori di due distinti efferati omicidi commessi a Orune (NU) e Genoni (SU); salvare a Gavoi un bimbo di 6 mesi, praticando manovre di rianimazione rivelatesi determinanti per la sopravvivenza del piccolo;
evitare che un giovane di Capoterra, poco più che ventenne, portasse a compimento un disperato gesto anticonservativo.