
CAGLIARI. I ricorsi sono inammissibili e infondati. È la sentenza del collegio di garanzia dello sport del Coni - l’organo di giustizia sportiva di ultimo grado - a cui si erano appellati i vertici del Windsurf club di Cagliari, gli allenatori e gli atleti coinvolti dopo la sanzione della sospensione decisa dalla Federazione Italiana Vela (FIV) e dalla Procura Federale FIV per i gravi episodi di bullismo e le violenze scoperte tra giovanissimi atleti (QUI la vicenda). I fatti risalgono all’estate del 2024: alcuni bambini che frequentavano il club sarebbero stati vittime di atti di violenza e bullismo da parte di due compagni più grandi, anche loro minorenni. I genitori avevano presentato denuncia anche al Tribunale dei Minori e presso la Procura della Repubblica competenti.
Le pene della sospensione erano state poi confermate, a settembre, dalla corte federale d’appello: tra gli altri, gli istruttori, secondo quanto riportato nella sentenza, avrebbero "tollerato le condotte in questione e comunque omesso l’adeguata e doverosa vigilanzasugli atleti minori loro affidati, non impedendo – pur avendone il dovere - i comportamenti violenti".
Ora il capitolo finale, l’ultimo grado della giustizia sportiva, di una vicenda che ha visto le famiglie delle vittime vivere un vero incubo, ancor di più perché ad essere coinvolti sono bambini: i ricorsi presentati sono stati tutti rigettati perché ritenuti “inammissibili e infondati”.
“Siamo sollevate per l’esito del processo che ha ristabilito i valori umani e sportivi”, è il commento degli avvocati della famiglia di una delle vittime, Carola Spano e Rachele Razzino, “Questa condanna definitiva del Collegio di Garanzia del Coni conferma la gravità dei fatti anche se non basterà a restituire la tranquillità ai bambini e alle loro famiglie”.












