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IGLESIAS. "Dopo la mia candidatura a presidente della provincia gira su whatsapp una canzaone dal contenuto diffamatorio. Ora ho una figlia e ho paura. Benvenuti a Iglesias dove la vigliaccheria e la frustrazione non hanno mai volto". Questo l'estremo sunto della nota che il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, ha condiviso nelle ultime ore. Alla base ci sarebbe appunto una canzone e "un'immagine che non lascia spazio ad interpretazioni", entrambe diffamatorie stando al resoconto del primo cittadino.
"Da quando sono sindaco ho subito atti intimidatori di ogni genere.Minacce , scritte sui muri, attentati incendiari, lettere anonime e messaggi virtuali, tutti sempre rigorosamente anomini", speiga Usai. "Ho sempre pensato "sono le regole del gioco, bisogna mettere in conto anche questo" e anche se non si tratta di cose normali, in Sardegna un po' ci si abitua. Qualche volta ho denunciato, altre volte ho lasciato correre nel solo interesse del lavoro che dovevo portare avanti, per non perdere tempo e non distrarmi. Tutto ciò che ho subito in questi anni è sempre stato contraddistinto dalla vigliaccheria dell'anominato".
Ora questa nuova angheria. "Rispetto al passato nella mia vita però qualcosa è cambiato: ho avuto insieme alla mia compagna il dono di una figlia meravigliosa.
E quando succede questo, cambia radicamente anche lo sguardo e l'approccio su queste cose. Cominci, in effetti, ad avere paura. Non delle insinuazioni e delle diffamazioni che non hanno nessun fondamento, ma degli effetti che queste hanno sulla serenità della tua vita e dei tuoi familiari. Ti chiedi se ha avuto senso dare tutto stesso se poi ti viene restituita così tanta cattiveria. Non pretendo di non avere critiche e non mi sono mai sottratto al confronto, ma questa è un'altra cosa".
E aggiunge: "Rendere virali cose così gravi senza avere la possibilità di difendersi rischia di creare, anche nelle persone più fragili, un odio che spesso sfocia in violenza. Tralascio l'ansia, la frustrazione, il senso di impotenza: un sindaco non si può permettere di cedere a queste emozioni anche se è un essere umano come gli altri. Ma insinuare che un politico intasca soldi in modo illecito, anche con un'immagine, è molto pericoloso (oltre a tutto il resto). Il rischio che si corre è di generare reazioni in chi, nella disperazione, potrebbe attribuire i propri drammi alla responsabilità del politico più in vista e il passo verso la violenza, in questi casi, è molto breve. Ecco perchè esistono leggi molto severe per questi reati.
Usai conclude: "Spero che l'autore di questa schifezza e tutti coloro che lo stanno divulgando più o meno consapevolmente leggano queste poche righe per capire la gravità di ciò che hanno fatto.
"Benvenuti a Iglesias" dove la vigliaccheria e la frustrazione non hanno mai volto. Forse".