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SERRAMANNA. Una lite scoppiata tra due coniugi e un vicino di casa, a Serramanna, poteva finire in tragedia. Un trentatreenne avrebbe colpito al volto un quarantunenne e la moglie di quest'ultimo avrebbe preso così un fucile da casa per minacciare i presenti. A finire nei guai, con una denuncia, un quarantunenne, impiegato, e la moglie, trentottenne casalinga, entrambi residenti a Serramanna, per i reati di violazione di domicilio, porto abusivo di armi comuni da sparo e minaccia aggravata.
I carabinieri sono stati allertati tramite il numero unico di emergenza 112 per una lite in località Pardedda, scoppiata appunto tra i due coniugi e un vicino di casa 33enne. Dalle prime ricostruzioni è emerso che, dopo l’introduzione del 41enne nella proprietà del vicino, la discussione, scaturita per futili motivi, si sarebbe rapidamente trasformata in una colluttazione: il 33enne, infatti, avrebbe colpito al volto l’uomo, procurandogli lesioni poi refertate all’ospedale “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale. Nel tentativo di difendere il marito, la moglie sarebbe quindi ritornata nell’abitazione di famiglia, da cui avrebbe prelevato un fucile semiautomatico regolarmente detenuto, tornando sul luogo del diverbio e minacciando i presenti.
Proprio in quel frangente è arrivata la pattuglia dei carabinieri. I militari hanno quindi messo in sicurezza la situazione, trovando l’arma che i coniugi avevano nel frattempo nascosto tra la vegetazione esterna allo stabile e sottoponendola a sequestro. Contestualmente è stato eseguito anche il ritiro cautelare di un secondo fucile semiautomatico, anche questo regolarmente detenuto dall’uomo.
Dell’accaduto è stata informata l’Autorità Giudiziaria, mentre la Stazione Carabinieri di Villasor, competente per territorio, prosegue negli accertamenti.