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CAGLIARI. “Per chi è di Cagliari e ha figli adolescenti, per favore, insegnate loro che si può denunciare, anche mandando una lettera anonima, se proprio hanno paura di dire cosa è successo quella sera alla festa”. È quanto si legge di una parte dell’appello che sta girando sui social, dopo la morte di Mariano Olla, il giovane di 16 anni trovato morto il 14 giugno tra il lungomare Su Siccu e la spiaggetta di Sant’Elia.
Il ragazzo aveva partecipato a una festa in spiaggia con altri giovani, probabilmente quasi tutti coetanei. Secondo quanto emerso dall’autopsia Mariano è morto per annegamento, ma per ulteriori dettagli si dovranno ancora attendere i risultati degli esami istologici e tossicologici.
Una tragedia che ha scosso amici e parenti, ma anche l’intera comunità. Da giorni, infatti, sta circolando sui social un appello che invita i giovani a non aver paura di denunciare i fatti risalenti a quella sera. “Insegnate ai vostri figli che l'omertà non deve esistere quando si tratta di giustizia. Insegnategli il rispetto ed il valore della vita. Insegnategli che è importante” – si legge sui social – “Fategli capire che non importa se hanno bevuto o fumato, non è quello il punto della situazione. Fategli capire che la verità è più importante di qualsiasi altra cosa abbiano fatto quella sera. Chi ha visto, è giusto che parli. Non si può andare via così a 16 anni”.