ROMA. "Tollerare una guerra di aggressione nei confronti di uno stato sovrano europeo vorrebbe dire mettere a rischio in maniera irreversibile la sicurezza e la pace in Europa. Non possiamo tollerare che questo accada". Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni in Aula al Senato sugli sviluppi della guerra in Ucraina. "La situazione umanitaria nel Paese invaso dalle truppe russe è sempre più grave. Sono 18 milioni le persone che potrebbero necessitare di aiuti umanitari nei prossimi mesi", continua Draghi. E avverte che sono "in stato di pre-allerta ulteriori forze già offerte dai singoli Paesi Membri all'Alleanza", dice, "l'Italia è pronta con un primo gruppo di 1.400 militari e un secondo di 2.000 unità. Ringrazio il Ministro Guerini e tutte le forze armate per il loro impegno e la loro preparazione. Dopo il ruolo centrale che avete avuto durante la pandemia, l'Italia vi è di nuovo riconoscente", ha dichiarato Draghi, parlando poi degli armamenti.
"L'Italia ha risposto all'appello del presidente Zelensky che aveva chiesto equipaggiamenti, armamenti e veicoli militari per proteggersi dall'aggressione russa. È necessario che il Governo democraticamente eletto sia in grado di resistere all'invasione e difendere l'indipendenza del Paese. A un popolo che si difende da un attacco militare e chiede aiuto alle nostre democrazie, non è possibile rispondere soltanto con incoraggiamenti e atti di deterrenza. Questa è la posizione italiana, dell'Unione Europea, dei nostri alleati".