CAGLIARI. Il governo impugna due leggi sarde: la proroga del piano casa al 31 dicembre, approvata il 24 giugno, e l'interpretazione autentica del Ppr, che ha ricevuto il via libera il 13 luglio. Quest'ultima norma era stata oggetto di un durissimo scontro in consiglio regionale: l'opposizione ha accusato il centrodestra di voler scardinare le tutele sulle coste e nell'agro, mentre la maggioranza di centrodestra l'ha portata avanti sostenendo che fosse necessaria per poter completare la Sassari-Alghero, bloccata da un parere negativo della Soprintendenza. In sintesi, la legge approvata permetteva di evitare la copianificazione con lo Stato in caso di pratiche riguardanti costruzioni particolarmente rilevanti.
Il governo guidato da Giuseppe Conte porta tutto davanti alla Corte costituzionale, perché ritiene che si tratti di provvedimenti illegittimi: violano, per l'esecutivo, "la potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela del paesaggio", si legge in una nota di Palazzo Chigi.