CAGLIARI. Il ritmo del Carnevale cagliaritano, la ratantira casteddaia, è più forte della burocrazia. Dopo aver perso i finanziamenti comunali per un disguido sui documenti, gli organizzatori della sfilata che riempie di colori le strade del centro storico hanno deciso di rimboccarsi le maniche e, grazie al contributo di alcuni sponsor, sono riusciti a rispettare la tradizione. Sfilate, animate dal suono ipnotico dei tamburi, martedì e giovedì grasso, ma anche domenica.
In questi giorni, tutte le sere, in strada si svolgono le prove: il cuore di Cagliari batte al ritmo della ratantira. "E tanta gente ci segue", dicono gli organizzatori, "è Cagliari a chiederci di sfilare".
Il programma prevede "I Pagliacci", giovedì 20, con partenza da piazza Garibaldi alle 18. Domenica, invece, sfileranno le maschere tradizionali: appuntamento alle 17 nel Corso Vittorio Emanuele. Non verrà risparmiato nemmeno Re Cancioffali: alle 18 del 25 febbraio la partenza verso il rogo è da piazza Giovanni. Domenica primo marzo in via Azuni andrà in scena la Vespiglia e la sera, dalle 17,30, si terrà la Pentolaccia al Villaggio Pescatori.
