CAGLIARI. “Sono tanti i motivi che hanno creato disagi all’ospedale Businco di Cagliari, ai danni dei pazienti oncologici. Dall’età della popolazione che invecchia al fatto che il centro sia l’unico punto di riferimento di tutta la Sardegna per chi ha un tumore. Tuttavia la situazione è sotto controllo”. Parole del commissario del Brotzu Paolo Cannas, che corre ai ripari dopo le polemiche dei pazienti che lamentano attese infinite per la chemioterapia all'ospedale oncologico.
“Noi siamo tarati per circa 60 chemio al giorno - spiega Cannas - ma al rientro delle vacanze il sistema informativo (che è in via sperimentale) ha creato una richiesta di 90 prestazioni e questo ci ha mandato in overbooking”, ammettendo il “disservizio” della struttura che è andata in affanno, “questo è successo un giorno, due, ma ci sono le soluzioni”.Cannas dopo i disservizi si è recato personalmente nel centro per capire come migliorare le erogazioni delle prestazioni e quindi correggere il tiro di un servizio che evidentemente non ha funzionato.
Si parte dal problema dei prelievi. “Venivano gestiti nella stessa giornata, questo comportava un tempo di attesa ulteriore per i pazienti che dovevano attendere l’esito delle analisi, i prelievi si possono fare il giorno prima in qualsiasi parte della Sardegna”. Altro problema era legato al numero di preparazioni delle chemio. “Stiamo cercando di regolarizzare attraverso il sistema informativo per stare dentro un range di 60 preparazioni per non avere oscillazioni troppo grosse”.
Un’altra linea seguita dall’azienda è legata alla divisione delle attività. “Una è la somministrazione della chemioterapia e l’altra sono le attività ambulatoriali che venivano fatte al quinto piano ma la parte ambulatoriale verrà spostata al quarto piano dal 1 febbraio”. Ci sarà anche una modifica della struttura con una ristrutturazione al piano terra. “Vogliamo portare la parte ambulatoriale al piano terra perché ci sono spazi più ampi e quindi più vivibili come ad esempio la presenza del bar, la cappella e il centro accoglienza dei servizi al quale tengo particolarmente, prendono in carico i pazienti”.
Tra le altre lamentele arrivate dai pazienti e da chi li accompagna ci sono quelle legate alla scomodità delle sedie nella sala d’attesa, ma il commissario Cannas assicura che “potrebbe esserci un intervento anche su quel fronte”. Dal commissario straordinario arriva anche un messaggio per chi si rivolge all’oncologico. “Massima attenzione, noi vogliamo prenderci carico dei nostri pazienti che attraversano una fase delicata dal punto di vista psicologico, noi ci saremo, abbiamo tutta la forza e la voglia per risolvere le problematiche”.