CAGLIARI. "Grazie per la considerazione e per gli inviti velati, ma diciamo No". Sono Stefano Tunis e Ignazio Locci, fondatori di Sardegna20Venti, a rompere il silenzio dopo l'addio di Peru a Forza Italia per aderire al progetto di Toti e le fuoriuscite che stanno caratterizzando quest'ultima fase del partito di Silvio Berlusconi. "Se avessimo voluto partecipare al processo di sgretolamento non avremmo - in tempi non sospetti - fondato Sardegna20Venti", spiegano in una nota diffusa sui social. E sul "riposizionamento" che ha interessato negli ultimi giorni alcuni politici attaccano :"Quello è un esercizio che lasciamo a colleghi a cui non interessa la costruzione di un soggetto civico che abbia gambe e testa in Sardegna ma la rappresentanza locale di soggetti pensati lontano da qua". Nessun passo indietro, quindi, testa solo a Sardegna20Venti: "Che piaccia o no è in costante crescita e mira a costruire una piattaforma civica capace di accogliere i moltissimi che non sopportano più le piroette della politica nazionale. Pensiamo che sia sulla buona strada chi pensa che al centrodestra (area alla quale facciamo riferimento) serva una gamba civica e regionalista e siamo a disposizione per far vedere come si fa, visto che già lo abbiamo realizzato. Riteniamo inoltre imprescindibile che il processo debba caratterizzarsi per un solido e inconfutabile rinnovamento che già due quarantenni - alla guida della Regione e della città di Cagliari - dimostrano in modo evidente".
Tunis: "No a cambi di casacca, Sardegna20Venti è in costante crescita"
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