CAGLIARI. Due date: 25 settembre e 4 ottobre. Sono i giorni nei quali si deciderà il destino dei circa duecento lavoratori (diretti e indiretti) della Rwm, la fabbrica delle bombe di Domusnovas che ha annunciato il taglio dei dipendenti a causa del blocco delle esportazioni degli ordigni in Paesi in guerra come l'Arabia Saudita. Uno stop imposto dal governo. Oggi presidio sotto l'assessorato al Lavoro, mentre si cercavano le soluzioni per coloro che dal 30 settembre saranno fuori dalla produzione. 

Il 25 a Cagliari l'incontro fra Regione, azienda, sindacati e agenzie interinali per cercare di mettere in sicurezza economica i primi lavoratori che hanno già subito  la sforbiciata. Poi il 4 ottobre tavolo a Roma, al ministero degli Esteri. "La Regione", spiega Emanuele Madeddu, della Filctem Cgil, "ribadirà la necessità di considerare strategico questo territorio per il settore bellico". 

Nel pomeriggio arriva la precisazione dello stesso Madeddu: "Ahimé mi sono espresso male", spiega, "nella formulazione della frase ho fatto riferimento alla strategicità del territorio, quando è del tutto evidente che venga considerata strategica, nell'ambito del settore difesa, lo stabilimento della Rwm".