CAGLIARI. Ha criticato Salvini per l'uso del termine "zingaraccia", quando una rom aveva detto che il ministro dell'Interno avrebbe meritato un proiettile in testa. E Salvini l'ha messo alla gogna con la sua potente macchina social.
Vittorio Pelligra è professore associato di Politica Economica e coordinatore del Dottorato in Scienze economiche e aziendali dell'Università di Cagliari. Ha scritto un intervento su Il Sole 24 Ore dal titolo "Salvini e i costi sociali della parola “zingaraccia, cosa accade alla società se alcuni comportamenti diventano da osteggiati a consentiti? Ecco cosa ci insegna l'esperimento di tre studiosi statunitensi in occasione delle elezioni di Trump".
In sintesi: critica lo sdoganamento di definizioni dispregiative per le minoranze e spiega che il fenomeno si è palesato anche in America, prima dell'elezione di Trump: quando il popolo ha la legittimazione di chi governa, il linguaggio diventa sempre più violento e i comportamenti si adeguando di conseguenza. Un'analisi scientifica (QUI L'ARTICOLO INTEGRALE), quella di Pelligra.
Articolo tutto da leggere, per sorridere.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 5, 2019
Il CATTIVO e pericoloso soggetto sarei io, non una zingara che ruba da una vita e minaccia di morte il prossimo?.
Evviva questi “economisti”.https://t.co/osWiJVeuqpIl docente cagliaritano due giorni dopo si trova sulle pagine social di Salvini, gestite dalla "Bestia" della propaganda del leader leghista: "Articolo tutto da leggere, per sorridere. Il cattivo e pericoloso soggetto sarei io, non una zingara che ruba da una vita e minaccia di morte il prossimo. Evviva questi economisti". Nessuna violenza verbale, ma una specie di pernacchia. Del ministro dell'Interno.
Prof cagliaritano critica Salvini per "zingaraccia", il ministro lo mette alla gogna
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