CAGLIARI. "La vita è un po' più bella". Forse, per 59 province. Ma Cagliari resta sempre in fondo alla classifica. E solo Carbonia-Iglesias fa peggio tra le province sarde. A dirlo è l'indagine sulla qualità della vita delle città e delle province italiane, realizzata da Italia Oggi e dai ricercatori dell'Università La Sapienza di Roma, pubblicata oggi in edicola. Nella classifica finale, per la Sardegna ci sono davvero poche note positive. E questo potrebbe generare non poche polemiche. Secondo l'indagine, infatti, si vive meglio in Ogliastra (46esimo posto), a Olbia e a Sassari, che a Cagliari, che si piazza invece all'82esimo, ma - è da notare - registra un miglioramento rispetto all'anno scorso, quando era addirittura al 94esimo. L’indagine è basata su nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita. Insomma, i molteplici aspetti in cui la qualità della vita si articola nelle province italiane. La reginetta di tutte le province, comunque, è Bolzano. Seguono Trento, Belluno e Siena.

“Per esigenze di armonizzazione delle informazioni” - spiegano oggi gli autori della ricerca - “l’indagine segue la vecchia classificazione basata su 110 province”, non considerando il riaccorpamento delle otto province sarde. Ed è una precisazione necessaria, dopo la classifica sulla criminalità (errata) che aveva messo ingiustamente in cattiva luce Cagliari, per un grave errore di calcolo.

Nella sezione “affari e lavoro” Cagliari scende di qualche posizione rispetto - Per il tasso di disoccupazione, ad esempio, si passa dal 76esimo posto all’82esimo di oggi. E nella classifica dell’”ambiente” non fa meglio, passando dal 74esimo al 77esimo. 

E la criminalità? In Sardegna si può star tranquilli. Cagliari è al 22esimo posto (anche se scende rispetto al 16esimo dello scorso anno). Sembra invece che l’aspetto peggiore per i sardi sia il “disagio sociale e personale”: morti per tumore, suicidi, sono tanti a Cagliari, ancor di più nella provincia di Carbonia-Iglesias. E il Medio Campidano è maglia nera.