CAGLIARI. Il centrodestra ritrova l’armonia, il centrosinistra aspetta il sì di Massimo Zedda e i 5 Stelle le nuove regionarie, mentre il Pds chiude oggi le candidature per le Primarias. Sarà una settimana calda per i partiti sardi che si avvicinano velocemente alle elezioni regionali con schieramenti più o meno definiti.
A cominciare dal centrodestra, dove ritorna il sereno e sembrano accantonati i dissidi interni che rischiavano di spaccare gli azzurri. La convention organizzata ieri dall’eurodeputato Salvatore Cicu alla Fiera di Cagliari e il lavoro sul territorio del coordinatore regionale Ugo Cappellacci hanno seguito un percorso comune e, per dirla con le parole dell’ex governatore, hanno “sancito il clima di rinnovata coesione degli azzurri”. Una prova di unità a pochi giorni dall’arrivo nell’Isola di Matteo Salvini che venerdì a Cagliari per presentare il congresso del Psd’Az incoronerà il senatore e segretario sardista Christian Solinas, fresco vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia. Una nomina che lo stesso Solinas ha definito “un giusto punto di equilibrio, che non ipoteca le scelte che saremo chiamati a fare da qui a breve, come avrebbe fatto un’eventuale presidenza diretta”. Nessun mistero, insomma, che sarà lui il candidato.
Pochi dubbi anche sulla leadership del centrosinistra. Anche se Zedda sta prendendo tempo nel tentativo di allargare una coalizione che per ora resta a forte trazione Pd con l’ovvio sostegno di Mdp, Italia Unica e Campo progressista Sardegna. Il movimento presieduto dall’ex senatore Luciano Uras, riunito ieri a Santa Giusta, ha aperto alle primarie, “sede naturale del confronto tra progetti e candidati, espressione di orientamenti diversi e storie politiche democratiche distinte”. Primarie che anche Zedda, a parole, non ha escluso: “Se non le prendessi in considerazione, negherei la mia stessa storia”.
Dalle primarie alle Primarias. Oggi, domenica 18 novembre, è l’ultimo giorno utile per presentare le candidature alle “pre-elezioni” proposte dal Partito dei sardi. I primi nomi ci sono già: Matteo Murgia, ingegnere, e Antonio Sardu, imprenditore ed ex consigliere regionale del Pci, ai quali si dovrebbe aggiungere Paolo Maninchedda, segretario del Pds. Si potrà votare online dal 6 al 16 dicembre.
La rinuncia alla corsa alla presidenza di Mario Puddu, condannato a un anno per abuso di ufficio, ha invece rallentato il cammino del M5S verso le elezioni. In cerca di un sostituto per l’ex sindaco di Assemini, i parlamentari sardi a 5 Stelle hanno lanciato un appello al leader Luigi Di Maio per chiedere nuove regionarie. E i nomi circolati negli ultimi giorni sembra quasi siano stati tirati fuori ad arte più per dividere che per unire il Movimento.
Primarias, oggi stop alle candidature. Il centrodestra aspetta Salvini, il centrosinistra il sì di Zedda
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