CAGLIARI. Un pasticcio sulle cifre, il Comune di Cagliari stoppa la gara da 105 milioni di euro per la gestione della rete del gas in città. La vicenda, che impone ai cagliaritani di cucinare e riscaldare le case solo con l'aria propanata gestita da Is Gas, e nemmeno in tutti i quartieri, è ricostruita in una determina del dirigente del settore Infrastrutture del municipio.
Ad aprile il Comune decide di affidare a un nuovo gestore la rete del gas. Chi voleva subentrare, però, avrebbe dovuto versare 30 milioni di euro nelle casse di IsGas: la somma è stata riconosciuta alla società da una sentenza del tribunale alla fine di un contenzioso con l'amministrazione (qui la notizia). La gara viene bandita. Solo che una ditta partecipante impugna parte del capitolato, proprio quella che riguardava la somma da versare, e il Tar le dà ragione. Il Comune allora cambia le carte, con una nuova determinazione di luglio. Solo che negli uffici si dimenticano di correggere il bando. E di rendere pubblica, nelle modalità previste dalla legge, la modifica: tutto compare sul sito del Comune, ma non basta.
I concorrenti si lamentano, perché con il cambio delle condizioni si sarebbe dovuta concedere una proroga: ci sono 105 milioni di euro in ballo, le offerte devono essere calibrate alle perfezione. Ma la proroga non arriva e si scopre che "le modalità di comunicazione della sospensione della procedura rendono incerta la piena conoscenza da parte di tutti i potenziali concorrenti della non operatività del termine di scadenza per la presentazione delle offerte". Insomma: un pasticcio. Risultato? Vengono annullati "tutti gli atti di gara relativi al bando di pubblicato in data 9/5/2018 avente la seguente denominazione: “Concessione del servizio pubblico per la distribuzione gas e dei servizi ad esso complementare, nel Comune di Cagliari".
Cagliari, appalto da 105 milioni alla canna del gas: un pasticcio, tutto da rifare
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