CAGLIARI. Centocinque milioni e 600 mila euro. Più Iva. Tanto vale il gigantesco appalto che il Comune di Cagliari ha appena bandito: in ballo c'è la gestione della rete del gas in città. Meglio: dell'aria propanata (poco riscaldante) per ora, in attesa dell'arrivo del metano.
E mentre la Sardegna aspetta la dorsale che dovrebbe farla uscire dalla condizione di unica regione italiana che va ancora a Gpl, a Cagliari potrebbe finire la pluridecennale esperienza con IsGas. Che vanta però un credito abbastanza pesante nei confronti dell'amministrazione. Tanto che chi vuole partecipare alla gara per la successione dovrà versare nelle casse dei palazzo Bacaredda una fideiussione di 30 milioni di euro.
Perché il Tribunale di Cagliari – Seconda sezione civile, con sentenza del gennaio 2015, per il periodo che va dal 12/05/1995 al 30/09/2008, ha quantificato 26.178.819,03 di euro l'indennizzo che spetta alla società per "le spese sostenute al gestore uscente per gli impianti costruiti dal medesimo a sue spese nel territorio comunale". Chi subentrerà a IsGas fornirà i cagliaritani per 12 anni. Per un business che vale 8 milioni di euro all'anno. E dovrà farsi carico di una rete ormai vecchia che deve essere rimessa a nuovo.