CAGLIARI. "I nostri bambini e i nostri ragazzi non hanno bisogno dell'associazione Charlibrown e delle bugie della presidente Manuela Ambu". Pesante, pesantissimo l'attacco dell'associazione Asgop (Associazione sarda genitori di oncoematologia pediatrica) contro chi ha organizzato la visita di Simona Ventura al Microcitemico: la showgirl è sbarcata nell'opedale cagliaritano sulla base di una lettera che sarebbe stata scritta da una malata terminale mai esistita (qui la notizia). Ed è scoppiata la polemica. La presidentessa di Charlibrown è stata convocata dai vertici del Brotzu, per avere chiarezza. Ma dall'Asgop vanno giù duri. Loro hanno a che fare con le malattie dei loro figli, e con le loro battaglie quotidiane per la sopravvivenza.
"I nostri bambini e i nostri ragazzi ricoverati in ospedale hanno bisogno di tutto", spiegano dall'Asgop, "di ricerca scientifica, della dedizione del personale medico e ospedaliero che ricevono costantemente, delle loro famiglie, del sostegno di tutti voi, della vostra sensibilità. I nostri bambini e i nostri ragazzi non hanno bisogno dell'associazione Charliebrown e delle bugie di Manuela Ambu. Noi non abbiamo bisogno e soprattutto non vogliamo che nessuno strumentalizzi le nostre storie, le nostre vite per farsi pubblicità. Una comunicazione sensazionalistica, una storia poco chiara, gettano un'ombra di diffidenza sul lavoro duro e serio che da anni tante altre associazioni svolgono all'interno dei reparti di oncoematologia pediatrica e centro trapianti. Episodi come questo non ci aiutano a sensibilizzare, anzi, ottengono l'effetto contrario: allontanano e raffreddano il cuore di chi ha creduto".
Ma non è finita: "Abbiamo il dovere di tutelare le nostre famiglie; dobbiamo proteggere i nostri bambini immunodepressi quando sono ricoverati in reparto, abbiamo necessità che vengano rispettate le leggi che regolamentano le attività di volontariato all'interno degli ospedali: che prevedono che possano operare all'interno del reparto solo le associazioni che hanno stipulato una convenzione. Chiediamo alla direzione sanitaria di fare chiarezza sull'intera vicenda legata alla visita organizzata dalla signora Ambu all'interno del reparto di oncoematologia pediatrica dove sono ricoverati i nostri bambini; chiediamo di fornirci una spiegazione sul perché una associazione sprovvista di convenzione come la Charliebrown sia entrata nel reparto dove sono ricoverate le nostre famiglie".
"Nessuno può speculare sui nostri figli": caso Ventura, la rabbia dei genitori dei bimbi malati
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