CAGLIARI. Quella mamma ha ucciso il suo bambino: io, gay, lo avrei adottato e gli avrei dato amore. Filippo Grandulli parla del dramma avvenuto a Terni, dove una donna ha abbandonato il figlio neonato dentro un sacchetto nel parcheggio di un supermercato. Lui è uno stilista omosessuale di Cagliari. Ha commentato così il terribile episodio di cronaca arrivato dall'Umbria: con un pensiero a quello che può essere passato per la testa di quella giovane mamma, trasformata in infanticida. Ma, soprattutto, a ciò che lui si sarebbe sentito di fare, con una rivendicazione del diritto all'adozione da parte delle coppie gay.
"Io non voglio giudicare quella donna che, forse terrorizzata dalla vita è magari certa di non poter garantire una vita agiata al suo bambino, lo ha chiuso in una busta e buttato fuori da un supermercato", scrive Grandulli, "Non voglio giudicarla, non voglio farlo d’impulso perché sbaglierei e credo che anche lei abbia reagito d’impulso appunto. Lei è già mamma e sa sicuramente quanto amore un bambino può regalare alla tua vita. Ma buttarlo via nella sua mente avrebbe risolto tutti i possibili problemi. Lei che un bimbo può metterlo al mondo e che volendo potrebbe anche adottarlo ha deciso così. Vorrei solo dire che io lo avrei preso quel bimbo, io lo avrei cresciuto. Amato. Io credo che avrei dedicato le mie giornate a questo bimbo. Il mio amore sarebbe stato uguale, ne di più ne di meno di altri genitori. Ma non mi è concesso perché io sono gay, e non all’altezza. Un giorno, forse".