ROMA. "Sapevamo che sarebbe stato un incontro complesso, perché complessa è la situazione della Sardegna sul fronte delle questioni aperte con il governo. Se su alcuni dei punti affrontati possiamo dirci soddisfatti, su altri certamente no.” A dichiararlo - al termine dell'incontro di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi con il premier Paolo Gentiloni - il governatore Francesco Pigliaru.
A margine dell'incontro - al quale ha preso parte anche l'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci - il governatore non nasconde la delusione sull'atteggiamento del governo in merito alla questione accantonamenti: “Abbiamo apprezzato la disponibilità personale del presidente Gentiloni - spiega Pigliaru - ma certamente dopo mesi di riunioni tecniche, di nostre denunce sul livello ingiustificato e ingiusto degli accantonamenti, ci aspettavamo una risposta netta che non è arrivata neanche in questa occasione. Abbiamo comunque l’impegno del presidente del Consiglio a presentarci una proposta prima della chiusura della legge di stabilità”.
Altro argomento oggetto di discussione quello, altrettanto spinoso, dell'Agenzia sarda delle entrate, “sul quale - dichiara il presidente della Regione - abbiamo ribadito la nostra forte richiesta per il ritiro del ricorso”.
Risultato positivo arriva invece dal fronte dell'insularità, tema sul quale già nel corso della mattinata l'assessore regionale agli Affari Generali Filippo Spanu aveva fornito ampie rassicurazioni al termine della riunione della conferenza Stato-Regioni: "Nel documento in cui viene definita la posizione del governo italiano sul futuro della politica di coesione post 2020, che sarà oggetto di discussione al Consiglio dell’Unione europea del prossimo 15 novembre - aveva dichiarato Spanu - sono state accolte le proposte di integrazione portate dalla Conferenza delle Regioni sulla base delle richieste in tema di insularità avanzate dalla Regione Sardegna”.
"Siamo soddisfatti dell'impegno assunto dal governo di affiancarci nelle nostre richieste in tema di continuità territoriale per portarle ai massimi livelli delle istituzioni europee e sostenere il diritto della Sardegna alla mobilità - commenta Pigliaru - il governo si è impegnato ad affiancarci anche per quanto riguarda la battaglia per l’attuazione dell’articolo 174 del trattato Ue, attraverso la definizione e formalizzazione di aiuti specifici per le realtà insulari come la nostra. Prevediamo di discutere una proposta operativa entro un mese”.
Conferme arrivano poi sull'imminente chiusura del contenzioso fra lo Stato e la Mita Resort, società di gestione dell'ex Arsenale de La Maddalena: confermati i 21 milioni per finanziare l'accordo tra le parti, che entro la fine dell'anno definiranno tutti gli aspetti della questione per facilitare l'accelerazione dei lavori.
Nulla di fatto, invece, ancora una volta sul tema delle servitù militari: "Abbiamo chiesto conto dei ritardi e della inaccettabile incertezza con la quale vengono di volta in volta definite le compensazioni. Ci aspettiamo un approfondimento in tempi molto brevi”. Difficile tuttavia immaginarlo, considerando che la legislatura volge ormai al termine. Il rischio che le vertenze sarde scivolino in fondo all'agenda politica di Palazzo Chigi resta dunque elevato: "Faremo la nostra parte con determinazione - conclude Pigliaru - il tempo stringe e la Sardegna pretende risultati”.