CAGLIARI. Non si placa la polemica tra tra cacciatori e ambientalisti sulla decisione del Tar di sospendere il calendario venatorio sardo nella parte riguardante lepri e pernici. Se da una parte il Gruppo di intervento giuridico (Grig) - promotore del ricorso al giudice amministrativo - continua a ribadire che siccità e calamità naturali hanno decimato le specie in questione, il comitato unitario delle associazioni venatorie (Cpa) risponde che la siccità peggiore degli ultimi cent'anni ha paradossalmente incrementato gli esemplari per cui la caccia è vietata. Su una cosa tuttavia Stefano Deliperi (Grig) e Marco Efisio Pisanu (Cpa) concordano: se la Regione avesse provveduto ai censimenti ufficiali, non si sarebbe certamente arrivati a "sparare" cifre senza fondamento.
Ambientalisti e cacciatori uniti nelle accuse: "Tutta colpa della Regione"
- Angelo Ciardullo
- News