ISCHIA. Due morti, trentanove feriti e oltre duemila sfollati. È questo il tragico bilancio del terremoto di magnitudo 3.6 (corretta e ricalcolata al 4.0) e profondità di 5 chilometri che ieri sera ha fatto tremare Ischia e la costa flegrea. L'epicentro ad appena 3 chilometri da Casamicciola, il comune più colpito dai crolli. Proprio nel piccolo centro sulla costa settentrionale dell'isola si sono verificati gli episodi più drammatici con le morti di un'anziana donna, travolta del crollo dei calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio, e di un'altra donna, individuata sotto le macerie della sua abitazione. Un'intera famiglia è rimasta prigioniera del crollo della propria casa in località La Rita: nella notte i soccorritori sono riusciti a portare in salvo il padre, due donne tra cui la madre, il piccolo Pasquale di 7 mesi e in mattinata il fratello Mattias, di 11 anni. Poco dopo le 13 recuperato dalle macerie della palazzina anche l'ultimo dei fratellini, Ciro, di 7 anni.
Dopo il boato, centinaia di persone si sono riversate in strada in preda al panico. Black out totale nell'isola, diversi i crolli. Evacuate le strutture alberghiere e l'ospedale "Rizzoli" ne comune di Lacco Ameno. È l'episodio sismico più grave registrato sull'isola del golfo di Napoli dal 1883: allora, una scossa del 5.8 provocò un'autentica ecatombe, con 2300 morti.