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PERUGIA. "Quando vedrete questo video non ci sarò più, perché avrò deciso di smettere di soffrire". Si apre così il videomessaggio di Laura Santi, giornalista 50enne perugina morta il 21 luglio nella propria casa, nella 'sua' Perugia, dopo essersi autosomministrata un farmaco letale. Il video di addio, affidato al marito Stefano e pubblicato da quest'ultimo solo oggi, non è solo l'ultimo saluto della giornalista ma anche un appello alle istituzioni italiane riguardo il fine vita. Laura, infatti, era affetta da 29 da una sclerosi multipla avanzata
"Non voglio lasciare un Paese che ignori e si prenda gioco dei malati più gravi" prosegue la Santi, che ha dovuto affrontare un iter giudiziario lungo tre anni prima di avere la possibilità di decidere per il suicidio assistito. "Non potete capire che senso di libertà dalle sofferenze, dall'inferno quotidiano che ormai sto vivendo. O forse lo potete capire. State tranquilli per me. Io mi porto di là i sorrisi e la bellezza che mi avete regalato. E vi prego - ha concluso la giornalista - ricordatemi, questo ve lo chiedo, ricordatemi e non vi stancate mai di combattere".