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FIRENZE. Natalino Mele non è il figlio di Stefano Mele. Con questa scoperta a distanza di quasi sessant'anni dai terribili fatti del "mostro di Firenze" si rafforza la pista sarda. Il delitto del 1968 a Lastra di Signa è sempre stato sconnesso rispetto agli altri attribuiti a Pietro Pacciani, ma fondamentale perché segnerebbe l'esordio della stessa Beretta calibro 22 che comparirà in tutti gli altri omicidi.
Precisamente, nell'estate del '68 vennero uccisi Barbara Locci e l'amante Antonio Lo Bianco alla presenza di quello che era ritenuto fino a poco tempo il figlio di Stefano Mele, Natalino, il quale viene misteriosamente risparmiato. Quest'ultimo, in realtà, si è scoperto essere il figlio di Giovanni Vinci, il maggiore dei tre fratelli Vinci, sospettati di aver avuto dei legami con il 'Mostro'. Salvatore e Francesco Vinci, infatti, sono sempre stati accusati da Stefano Mele - condannato per l'omicidio della moglie Barbara Locci - di essere gli amanti di quest'ultima nonché veri colpevoli dell'omicidio. La 'pista sarda' non convinse mai del tutto le autorità ma ora, stando alle ultime scoperte, sembra possa portare davvero a una svolta.