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Alessia Orro a Verissimo: "Uno stalker mi perseguitava, l'anno più brutto della mia vita"

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CAGLIARI. "Pensavo fosse un fan qualunque che mi portava i fiori per il mio compleanno". E invece era uno stalker, che la seguiva ovunque andasse e che, qualche tempo fa, fu alla fine fermato dalle forze dell'ordine. A araccontarlo è Alessia Orro, pallavolista sarda che dopo aver vinto i mondiali con l'Italvolley è stata anche indicata come miglior palleggiatrice. Ieri, ospite a Verissimo, Orro incalzata dalla conduttrice ha ripercorso alcuni dei momenti del "peggior periodo della mia vita", come lei stessa lo definisce. 

Ricordando il periodo in cui veniva perseguitata, ha spiegato nella trasmissione di Silvia Toffanin che tutto era partito in nazionale, quando un indivividuo le aveva portato dei fiori per il suo compleanno: "Pensavo fosse uno dei fan", ha raccontato. Poi però si rese conto che lo stesso individuo la seguiva ovunque andasse e che le inviava spesso messaggi. "Alternava messaggi d'amore a messaggi di odio con minacce. e poi mi seguiva sempre ubriaco".

"Non capivo la gravità, non ho denunciato, pensavo potessi farcela da sola", confessa Orro. "Il periodo più brutto della mia vita, avevo paranoie e non ero serena. Fui scoratata dalle guardie del corpo poi dopo un po' decisi di farne a meno. Lui è arrivato il giorno che io non avevo le guardie. Fui fortunata, i carabinieri lo rintracciarono prima che io lo vedessi. Ora è finita".