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Bloccati di notte sulla 131 con bimba di 4 mesi, il tassista generoso: "Ricompensa? Macché: stiano con la piccola"

Taxi-fermo-

CAGLIARI. "Ricompensa? Macché: ho fatto una cosa normale. A quel padre ho solo raccomandato di passare più tempo possibile con sua figlia".  Così il tassista che ha aiutato Alberto Pinna, l’uomo rimasto in panne sulla 131 con sua moglie e la bimba di 4 mesi (qui la notizia). Dopo quella brutta esperienza, finita nel migliore dei modi, il giovane padre ha cercato chi si è fermato ad aiutarlo, un tassista di Cagliari, che ha atteso con la famiglia l'arrivo del soccorso stradale, poi ha accompagnato tutti a casa. Col tassametro spento. Un passaggio, insomma.

Un gesto che dovrebbe essere normale. Invece ha fatto tanto parlare ed è stato apprezzato. Perché Pinna ha lanciato l'appello attraverso i social, per poter ritrovare quel tassista che lo aveva aiutato e ha rifiutato il compenso. Voleva sdebitarsi, in qualche modo. E il tam tam è stato tale che A.L., titolare dell'auto bianca, lo ha contattato. 

“L'ho cercato su Facebook”, dice il tassista, che preferisce rimanere nell’anonimato, “per me è stato un gesto naturale”. E racconta cosa è accaduto. “Stavo percorrendo la 131 intorno alle 2, tornavo da un servizio, c’era molta nebbia. Ho visto un'auto che si stava per fermare sul ciglio della strada, poi ha deciso di proseguire. Ho cercato di capire cosa fosse accaduto e ho visto un altro veicolo parcheggiato. Ho abbassato il finestrino chiedendo se servisse aiuto”.

Alberto Pinna, l’uomo che aveva bisogno di soccorso all’altezza di Eva Arredamenti, gli ha spiegato che la sua auto si era fermata e con lui c’erano sua moglie e la bimba di 4 mesi. “Mi sarei fermato comunque”, precisa il tassista, “ma appena ho sentito che c’era anche una bimba, il mio primo pensiero è stato per lei. Ho atteso che arrivasse il carroattrezzi e poi ho accompagnato la famiglia a casa. Capitano spesso situazioni simili se si svolge un lavoro come il mio o simile al mio”. La ricompensa? “Nessuna, precisa il tassista, almeno non economica, gli ho chiesto solo di passare più tempo con la sua bambina”.