ROMA. C'è una campagna per il senato popolare in Francia, una in Scozia. Perché non farlo in Italia? La nuova trovata sui "senatori eletti a sorte" arriva da Beppe Grillo, che sul suo blog pentastellato lancia un'idea per la riforma del bicameralismo. In particolare, per il Senato. Per Grillo bisognerebbe eliminare le elezioni e permettere un'estrazione a sorte tra i cittadini italiani: "La selezione dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese. Il 50% sarebbero donne. Molti sarebbero giovani, alcuni vecchi, altri ricchi, ma la maggior parte di loro sarebbero gente comune. Sarebbe un microcosmo della società", scrive il leader dei Cinquestelle in un lungo post. Un'assurdità, pensano alcuni. Forse una provocazione, dicono altri. E in effetti il titolo rilanciato da Grillo ha tanto di provocatorio (anche su chi ha preso il potere tra le fila del M5S): "Il più grande inganno della politica: farci credere che servano i politici". Che Grillo volesse lanciare una frecciatina ai suoi, a partire da Di Maio? Del resto il rapporto tra i due sembra ormai essere arrivato al capolinea. "Sarebbe come un cavallo di Troia nel cuore del governo", conclude il leader cinquestelle.
Grillo lancia la proposta: "Senatori eletti a sorte tra i cittadini"
- Redazione