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Laurea alla memoria per Sara Campanella, il fratello: "Il suo amore e la sua forza continueranno a guidarci"

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MESSINA. Oggi, 23 ottobre, l’Università di Messina celebra la memoria di Sara Campanella, uccisa a marzo scorso dal collega di corso, conferendole la Laurea, in presenza della famiglia, della Rettrice, il corpo docenti e 35 colleghi di Corso. Sara è stata proclamata dottoressa in 'Tecniche di Laboratorio Biomedico' con la votazione di 110 su 110 e lode. La pergamena di Laurea ed i fiori sono stati consegnati alla madre, Maria Concetta Zaccaria.

"Oggi ci troviamo in quest'Aula Magna - afferma la Rettrice Giovanna Spatari - per una profonda riflessione collettiva che unisce tutta la comunità accademica alla famiglia di Sara e per conferire alla nostra studentessa ciò che merita. Quanto accadutole rappresenta un immenso dolore che pervade tutti noi e questo conferimento è la giusta conclusione di un percorso che testimonia l’impegno, la dedizione e la bravura di Sara. Gli Atenei non possono essere estranei al tema della violenza di genere che va contrastata a tutti i costi. In sinergia con l'Assessorato all'Istruzione della Regione Siciliana, verranno bandite delle borse di studio dedicate a Sara e per premiare la carriera di studenti meritevoli e di laureati che abbiano affrontato nella propria tesi di Laurea i temi del femminicidio e della violenza di genere. Quanto avvenuto a Sara si lega a quanto successo a Lorena Quaranta, a cui il precedente Rettore voleva intitolare il Cortile del Rettorato. In quanto deliberato dagli organi collegiali, il Cortile porterà i nomi di Sara e di Lorena. Oggi Sara taglia il traguardo della Laurea, tutti noi siamo vicini ai familiari, agli amici, ai colleghi, nella speranza che politiche concrete di contrasto ci permettano di non dover più organizzare iniziative come questa".      

L’iniziativa è stata preceduta, nella serata di ieri, da un evento dedicato al tema della violenza di genere: al Cinema Apollo è stato proiettato il cortometraggio 'Fili invisibili', diretto da Fabio Schifilliti. Il film intreccia le storie di Graziella Recupero e Sara Campanella, due giovani donne unite da un destino simile a distanza di 69 anni, e rappresenta un forte messaggio di denuncia e consapevolezza. 'Fili invisibili' è risultato vincitore del premio CIPS – sezione Visioni fuori luogo, nell’ambito delle Giornate del Cinema per la Scuola promosse a fine settembre dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Subito dopo la proiezione, è stata svelata la nuova ambulanza della Misericordia Odv che sulla fiancata riporta l'incisione del nome di Sara insieme alla sua frase " Mi amo troppo per stare con chiunque".