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Vaticano, Becciu in tribunale: "Umiliato durante l'interrogatorio d'accusa"

Monsignor-Angelo-Becciu

ROMA. "Ho sofferto per l'umiliazione patita ieri in certe fasi dell'interrogatorio". Lo ha detto oggi il cardinale di Pattada Angelo Becciu nelle sua dichiarazioni spontanee rese nell'udienza del processo in Vaticano che lo vede sul banco degli accusati per una presunta malagestione dei fondi della Chiesa. 

L'ex sostituto per gli Affari generali ed ex prefetto per le Cause dei Santi ha proseguito dicendo che "sono state avanzate domande, da parte dell'Ufficio del Promotore, che hanno leso la mia dignità sacerdotale e la mia onestà personale. Sono stato platealmente apostrofato di far finta di non intendere o non ricordare si è addirittura dubitato sulla mia rettitudine nel gestore offerte ricevute dai fedeli, si è cercato di carpire la mia buona fede presentandomi documenti non firmati o di dubbia attribuibilità con premesse nocive per il mio sforzo mnemonico, esulando così dai fatti su cui sono chiamato a difendermi".

Per questo Becciu ha comunicato che si limiterà a rispondere "esclusivamente, per quanto riguarda l'accusa relativa alla Spes (braccio operativo della Caritas di Ozieri), alle domande afferenti i due pagamenti effettuati nel 2015 e nel 2018: 125mila euro in tutto.