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Niente vaccino né tampone? I No-Green pass si mettono in malattia: boom di certificati

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ROMA. Non hanno fatto il vaccino né il tampone: per evitare la sospensione dal lavoro l'ultima "trovata" è darsi per malati. Nel primo giorno di applicazione del Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro si è registrato un boom di richieste di certificati di malattia. L'Inps ha registrato un aumento di 17.340 lavoratori ammalati rispetto al venerdì precedente, +22,6%.
Nel complesso a segnalare la propria malattia sono stati 94.191 lavoratori, 76.851 il venerdì prima. Aumento alto tra i lavoratori pubblici (+18,3%), superati dai "privati tutelati" (+21,1%). L'incremento si è comunque fermato al 10,5%, per i lavoratori classificati dall'Inps come non tutelati che per legge non ricevono l'indennità malattia.

Contemporaneamente però un'altra fetta di lavoratori ha deciso invece di vaccinarsi. Secondo il primo aggiornamento di stamattina, fa sapere il commissario Francesco Figliuolo, sono già 69mila circa le prime somministrazioni effettuate ieri, data di entrata in vigore dell'obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro. Confrontando il dato giornaliero con quello di venerdì scorso, quando le prime dosi avevano raggiunto quota 58.661, si registra un differenziale di oltre 10mila somministrazioni.