Italia e mondo

L’Isis minaccia l’Italia e il ministro Di Maio, il M5s: “Non ci spaventa”

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ROMA. L’Isis minaccia di nuovo l’Italia, in particolare il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Quest’ultimo due settimane fa ha presieduto col segretario di Stato Usa Blinken a Roma la riunione della Coalizione anti-Isis. "A Roma vi entremo sicuramente, arriveranno epiche battaglie”, così avrebbe affermato Daesh, secondo quanto riporta la rivista al-Naba che cita Di Maio. Il ministro degli Esteri avrebbe detto come non basti contrastare Daesh in Siria ed Iraq ma occorra ampliare il raggio d'azione anche all'Africa e al Sahel, la cui sicurezza è legata a quella dell’Europa. 

“Le minacce di Daesh contro l’Italia e contro il nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio  non ci spaventano e anzi sono la dimostrazione che la lotta al terrorismo rimane una sfida da portare avanti con la massima determinazione”, affermano dal Movimento 5 Stelle. “Da vent’anni, da quel tragico 11 settembre del 2001, l’Italia è in prima fila nel contrasto al jihadismo armato prima di Al-Qaeda e poi dell’Isis e di tutte le sue ramificazioni internazionali, dall’Afghanistan all’Iraq, dalla Somalia al Sahel. Una sfida contro movimenti armati violenti e sanguinari che seminano caos, paura e povertà mascherando la loro sete di potere dietro la retorica religiosa. Nessuna crociata, nessuna guerra di religione, bensì un doveroso impegno internazionale per portare stabilità e prosperità in aree del mondo ostaggio di questi gruppi. A Luigi Di Maio, minacciato per aver ribadito la centralità del nostro Paese in questa sfida globale, va tutta la solidarietà del MoVimento 5 Stelle. Luigi siamo con te”.