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Alta tensione a Bergamo: manifestanti assediano la casa del sindaco prima del lockdown

 

 

BERGAMO. Era la città epicentro del contagio durante la prima ondata del contagio da coronavirus. Nella notte a Bergamo una folla di centinaia di manifestanti si è radunata sotto casa del sindaco Giorgio Gori per contestare il lockdown che scatterà da domani, nella città orobica come nel resto della Lombardia. Ci sono esponenti della destra, ma anche moltissimi commercianti e titolari di attività che contestano le chiusure. L'abitazione del primo cittadino è circondata da un grosso cordone di polizia. 

Tutto è partito da un volantino circolato nel pomeriggio con data, orario e luogo dell'appuntamento: ore 21 in piazza Matteotti, davanti alla sede del Comune di Bergamo. Motivo: “Ci ritroviamo per protestare pacificamente contro questo assurdo Dpcm”. E un messaggio: “Noi non chiudiamo”.