MILANO. "Almeno due settimane, poi saremo pronti per decidere se si deve passare a un intervento più radicale, come il lockdown". Lo ha detto il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, in un'intervista al Corriere della Sera. L'avvertimento è chiaro: un rigoroso rispetto delle regole oggi per non chiudere tutto domani. Solo tra due settimane si saprà se le misure del nuovo Dpcm hanno dato gli effetti sperati nella curva dell'epidemia: allora "potremo decidere", spiega Miozzo, "se abbiamo raggiunto il limite non compatibile". 

"Il Dpcm risponde alla situazione attuale del Paese che è in rapido peggioramento", dice Miozzo al Corriere. E sui punti ancora deboli come quello dei trasporti replica: "Dal 18 aprile chiediamo di attuare ogni misura per ridurre i picchi di utilizzo del trasporto pubblico, i verbali dimostrano che lo abbiamo scritto per ben 20 volte sollecitando, a più riprese, un nuovo concetto di mobilità".