AMSTERDAM. Il vaccino contro il Covid, se va bene, sarà autorizzato tra gennaio e febbraio. Alle categorie e rischio potrebbe essere somministrato nel periodo immediatamente successivo, entro l'estate si potrebbero iniziare a vedere anche gli effetti sugli altri, ma "Per vaccinare 400 milioni di persone servono 500-600 milioni di dosi e averle entro la fine del prossimo anno non sarà possibile". Il calendario del dispiegamento della definitiva arma contro il virus è stilato in un intervista a Repubblica da Guido Rasi, da 9 anni direttore esecutivo dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco basata ad Amsterdam che dovrà dare il via libera alla commercializzazione dei vaccini in Europa.
Rasi lancia anche un avvertimento: "Se i governi non preparano subito piani per la vaccinazione rischiamo di rallentare il processo di 4-5 mesi e di pagare l’inazione, così come oggi scontiamo alcuni errori del recente passato". Sottolineando che la promessa del vaccino entro Natale "tecnicamente è ancora possibile, ma è estremamente difficile se non improbabile. Le case farmaceutiche non ci hanno ancora presentato i dati clinici delle sperimentazioni e praticamente siamo a novembre".