Italia e mondo

Virus, Crisanti: "Rischio di nuove zone rosse, messaggi fuorvianti sugli asintomatici"

Andrea-Crisanti

PADOVA. Focolai a Bologna, Mondragone. Una risalita dei contagi in Lombardia. Tutto previsto e prevedibile, secondo Andrea Crisanti, direttore di microbiologia dell’Università di Padova, colui che con la sua strategia ha tenuto a bada il coronavirus in Veneto. Ma, sottolinea in un'intervista  repubblica, "il virus circola ancora ed esiste un certo livello di rischio, come i casi di questi giorni stanno a dimostrare". A ottobre "i dati non saranno gli stessi di febbraio,  ma il rischio di casi sotto traccia c’è sempre. Per questo potremmo trovarci di fronte a focolai da zona rossa", preannuncia.

Crisanti critica anche i colleghi che stanno sminuendo la pericolosità del virus: "Non capisco proprio come alcuni  abbiano potuto fare affermazioni fuorvianti e non coerenti con le stesse direttive del ministero alla Sanità sul tema degli asintomatici. Si sono presi una grave responsabilità. Anche gli asintomatici trasmettono la malattia, sennò non avremmo tutti questi casi".