In Sardegna

Rinnovabili, "Fratin accusa la Sardegna di ingratitudine": il comitato Su Entu Nostu contro il ministro

Picchetto-FRatin

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CAGLIARI. "Il ministro Pichetto Fratin, con ignoranza pari solo alla sua arroganza, torna ad attaccare la Sardegna, accusandoci persino di ingratitudine. Secondo lui lo Stato Italiano, in caso di bisogno, sarebbe stato "solidale" con noi". Il comitato "Su entu nostu" attacca il ministro all'Ambiente e alla Sicurezza energetica, sottolinenado come, secondo loro, Fratin stia sbagliando approccio con la Sardegna. 

Solo due mesi fa Pichetto Fratin aveva dichiarato che "se vogliamo le rnnovabili da qualche parte dovremmo pur farle" (QUI LA NOTIZIA)

"Ci dipinge come egoisti mentre lui viene in soccorso della Sardegna", continuano dal Comitato. "La realtà che il ministro si guarda bene dal riconoscere (probabilmente la ignora) è che la prima linea elettrica che collega la Sardegna alla Toscana passando per la Corsica (SaCoI 1) è stata messa in esercizio solo nel 1966 e fu concepita per trasferire esclusivamente energia dalla Sardegna al Continente a seguito della realizzazione della Centrale Termoelettrica del Sulcis a Portovesme. Con l'entrata in servizio del SaCoI 2 nel 1992 il sistema non modificò l'unidirezionalità dell'energia. Solo il SaPeI (Sardegna penisola italiana), entrato in esercizio tra il 2009 e il 2011, è stato progettato per essere bidirezionale".

Di seguito il resto del comunicato diramato dal collettivo. 

"Sebbene le stazioni di conversione fossero intrinsecamente in grado di funzionare in entrambe le direzioni di trasmissione della potenza, è stato sfruttato il requisito unidirezionale del flusso di potenza per risparmiare sulla progettazione degli elettrodi marini.

Per decenni siamo stati esportatori di energia e non importatori.

Praticamente ci siamo tenuti l'inquinamento dato dalle centrali a carbone per produrre energia che è stata consumata altrove.

Danno e beffa, così dobbiamo sopportare accuse evidentemente false e offese di chi dovrebbe rappresentare lo Stato.

Ricordiamo al Ministro che la Costituzione Italiana sulla quale ha giurato, impone a chi ricopre incarichi pubblici, di esercitare il proprio mandato con disciplina e onore.

Nel caso del ministro Fratin non c'è né disciplina né onore, solo arroganza e disprezzo, un comportamento inaccettabile da parte di chi dovrebbe tutelare l'interesse comune, non calpestarlo con menzogne e prepotenza.

 La presidente Todde tace.

 Breve cronistoria dei collegamenti Sardegna-Continente

 SACOI 1 - Nel dicembre 1966 venne attivata per la prima volta la linea elettrica che collega la Sardegna alla Toscana passando per la Corsica.

Reversibilità limitata. Era tecnicamente possibile il flusso bidirezionale, ma la capacità era asimmetrica e non ottimale per l'importazione di energia verso la Sardegna.

 SaCoI 2 - Inaugurato nel 1987 entrò in servizio nel 1992 e utilizzò le stesse linee elettriche aeree e gli stessi cavi del sistema del 1966.

Il progetto era focalizzato principalmente sull'esportazione di energia dalla Sardegna verso il continente.

Maggiormente reversibile rispetto al SACOI 1, ma non completamente simmetrico. La priorità era ancora il trasferimento di energia dalla Sardegna verso il continente.

In sostanza il SACOI 1 e 2 non erano progettati per una piena reversibilità, poiché storicamente la Sardegna era considerata un esportatore netto di energia.

SAPEI – entrato in esercizio tra il 2009 e il 2011 è il terzo sistema di interconnessione che permette alla rete peninsulare italiana l'interscambio di energia elettrica con altre reti – nazionali e internazionali - tramite tecnologia HVDC. È un sistema bidirezionale che consente anche di importare energia elettrica in Sardegna dal continente e vede tra i suoi "benefici":

- l'aumento della sicurezza del sistema elettrico sardo;

- la possibilità di esportare energia elettrica, in particolare eolica e fotovoltaica in forte sviluppo

- l'opportunità per gli operatori elettrici della Sardegna di partecipare con minori vincoli di scambio alle contrattazioni del mercato elettrico.

 SACOI 3 - Non ancora operativo. Progettato dal 2011 per sostituire e modernizzare i sistemi esistenti (SACOI 1 e 2).

È il primo sistema SACOI concepito per supportare pienamente la bidirezionalità del flusso energetico, allineandosi alle esigenze moderne di flessibilità e integrazione della rete.

Include nuove tecnologie per migliorare la capacità di trasporto, l'efficienza e l'affidabilità.

Completamente reversibile. Uno degli obiettivi principali del SACOI 3 è garantire un flusso bidirezionale simmetrico, consentendo sia l'esportazione che l'importazione di energia in modo efficace e senza limitazioni.

A settembre 2023 il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha autorizzato il progetto definitivo del Sa.Co.I.3 e si prevede entro dicembre 2024 l'aggiudicazione dei contratti e l'assegnazione appalti, con il completamento dei lavori entro giugno 2026

Su Italia Domani, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si spiega qual è l'obiettivo dell'investimento per il SACOI 3:

"L'investimento si pone l'obiettivo di modernizzare le strutture di collegamento tra la Sardegna e il resto d'Italia, attraverso la Corsica, per Integrare nella rete di trasmissione nazionale la produzione di energia da fonti rinnovabili in Sardegna"

la volpe perde il pelo ma non il vizio!"