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SAN SPERATE. Poche settimane fa Igor Sollai è stato condannato all'ergastolo e un anno di isolamento diurno, confermando anche le aggravanti di crudeltà e premeditazione. Solo un anno fa, esattamente il 28 luglio 2024, veniva trovato il corpo di Francesca Deidda, in un borsone da palestra, nascosto tra alcune siepi (piantate appositamente) e terra. E oggi a San Sperate si è ricordato quel giorno, con un mazzo di fiori posato alla base di quello che un domani sarà un albero, piantato a settembre.
Sul posto, oltre il sindaco di San Sperate, Fabrizio Madeddu, anche altri amministratori, rappresentanti delle forze dell'ordine e l'avvocato Gianfranco Piscitelli. Lui nell'ultimo anno ha reppresentato Andrea Deidda, fratello di Francesca. Madeddu, da quanto si apprende, avrebbe invitato i presenti a non restare più in silenzio di fronte alla violenza. Piscitelli invece, presente stamattina, in una nota scrive: "E' stata ottenuta la Giustizia dei Tribunali, almeno in primo grado. Non ci resta ora che pregare per la sua anima ed affidare chi le ha fatto del male alla infallibile giustizia divina".