In Sardegna

Da Nurri a Monserrato per donare mascherine all'ospedale: multata

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CAGLIARI. Porta le mascherine al Policlinico e riceve una multa di 373 euro. È successo a Roberta Pitzalis, 55 anni di Nurri, fotografa con la passione per il cucito. Anche lei come tante persone ora non può lavorare. Così un mese fa ha deciso di rimboccarsi le maniche e iniziare a produrre mascherine per regalarle a tutti coloro che potessero averne bisogno. In un mese è arrivata a produrne oltre 500 e sono iniziati i viaggi per le consegne: al Brotzu, a Siniscola e a San Vito, nel suo paese. L’ultimo trasporto risale a sabato scorso, quando mentre percorreva la strada che l’avrebbe portata al Policlinico di Monserrato, è stata fermata dalla Polizia Municipale. A bordo, con lei, c’era anche sua figlia di 21 anni. Roberta Pitzalis ha mostrato subito la mail che attestava il suo spostamento per la consegna di un centinaio di mascherine e l’autocertificazione. Nulla da dire contro di lei da parte degli agenti, ma la Polizia Municipale ha contestato la presenza della figlia che è stata per questo motivo multata. Risultato: 373,34 euro di contravvenzione.

“Ho ammesso di aver sbagliato”, spiega la donna, “gli agenti sono stati irremovibili anche davanti a un gesto di solidarietà come la consegna di mascherine. Ho provato fastidio per una multa in un periodo in cui una persona magari non sta neanche lavorando, ho anche cercato di capire che da un mese sto producendo mascherine per cercare di sopperire alle mancanze del governo come i dispositivi di protezione individuale”. Roberta Pitzalis andrà avanti, continuerà a produrre mascherine. “Ho ricevuto tanta solidarietà da parte di tutti, tante persone mi hanno detto che si quoteranno e che quindi io non pagherò mai quella multa, continuerò a produrre mascherine ma troverò il modo per poterle recapitare”.