In Sardegna

La Lega in Sardegna: "Crisi gestita bene da Solinas e Nieddu: il problema è a Roma"

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CAGLIARI. Il caos e le incertezze sul coronavirus in Sardegna? "Non puntiamo il dito sull'assessore alla Sanità o sul presidente della Regione: è colpa del governo". È questo il messaggio che i consiglieri regionali della Lega hanno condiviso oggi con una nota.

"In questi giorni assistiamo a violenti attacchi verso la giunta e verso l'assessore della Sanità, Mario Nieddu", si legge, "in particolar modo da forze politiche che sono il riflesso di un governo nazionale che ben poco sta facendo per il nostro territorio e che, in generale, sta gestendo questa crisi in modo discutibile".

"Nonostante questo la Regione ha scelto la strada della responsabilità", spiegano i consiglieri, "e della massima collaborazione istituzionale. Difficile però tacere quando da Roma arrivano forniture scadenti, come le ormai tristemente note 'mascherine', che sono poco più di un panno di garza, inadeguate a tutelare i nostri operatori sanitari strenuamente impegnati in prima linea nella lotta contro il contagio". 

Ecco il testo completo della nota condivisa da consiglieri sardi del carroccio.

"L'emergenza ha cambiato e sta cambiando radicalmente la vita di tutti i Sardi. Sin dall'inizio la Regione è impegnata al massimo per tutelare la salute dei cittadini e dare sostegno alle imprese e ai lavoratori della nostra Isola.In questi giorni assistiamo a violenti attacchi verso la Giunta e verso l'assessore della Sanità, Mario Nieddu, in particolar modo da forze politiche che sono il riflesso di un governo nazionale che ben poco sta facendo per il nostro territorio e che, in generale, sta gestendo questa crisi in modo discutibile. Nonostante questo la Regione ha scelto la strada della responsabilità e della massima collaborazione istituzionale. Difficile però tacere quando da Roma arrivano forniture scadenti, come le ormai tristemente note 'mascherine', che sono poco più di un panno di garza, inadeguate a tutelare i nostri operatori sanitari strenuamente impegnati in prima linea nella lotta contro il contagio.  Non si può, per questo, puntare il dito sulla Regione, né sull'assessore Nieddu, né sul presidente Solinas, che ricordiamo sono stati anche i primi a richiedere al governo, ripetutamente e disperatamente il blocco dei collegamenti, già nelle settimane prima che l'epidemia si facesse strada sul nostro territorio. Su questa linea, da Roma, un 'no' secco, ripetuto, e poi un cambio di rotta arrivato comunque tardi. Il governo in tutte le sue mosse ha dimostrato di inseguire la diffusione del virus anziché prevenirla, cosa che si sarebbe potuta fare se le richieste della Regione fossero state ascoltate.Inoltre, si può forse incolpare la Regione per i ritardi nella fornitura dei reagenti necessari per i tamponi? Lo stesso assessore Nieddu ha concordato sull'utilità di eseguire i test sul personale medico in servizio e lui stesso si è impegnato a trovare soluzioni alternative per consentire il monitoraggio e superare il problema di approvvigionamenti che arrivano col contagocce. Un problema che, tra l'altro, investe tutte le Regioni, alcune delle quali vivono un momento drammatico.

Grazie all'intervento dell'assessore della Sanità la Sardegna ha anche ottenuto l'impiego dei medici dell'esercito, che daranno un prezioso contributo nel recuperare la piena funzionalità degli ospedali di Olbia e Sassari, duramente colpiti dal propagarsi dell'infezione.
Oggi come non mai la Lega è vicina a chi lotta in prima linea e a tutti i cittadini. Lo siamo come politici che lavorano nelle istituzioni e come Sardi, che vivono sul territorio. Serve unità, collaborazione e consapevolezza che questa battaglia riguarda tutti. Facciamo nostro il grido di dolore di chi lotta in corsia, non lasceremo da solo nessuno, ma respingiamo ogni attacco politico rivolto a destabilizzare chi invece, nelle istituzioni, sta combattendo una lotta senza tregua.
Dario Giagoni, Pierluigi Saiu, Sara Canu, Michele Ennas, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Michele Pais, Andrea Piras".